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Il Ghost Writer di Saviano (IO)

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Io, il Ghost Writer di Saviano (a Robbè quando me prendi?)

 

Dove c'è Barilla c'è Mafia

Di Roberto Saviano.

 

Siamo di Napoli. Sì. Siamo di Napoli.

Ma zio Peppino, quelle domeniche di festa faceva la pasta.

Sarà per quello strano vezzo di stupire essendo diverso, sarà per quell'inconfessabile senso di inferiorità verso il nord che inconsapevolmente ci pervade, sarà perché la pasta è pasta e nessuno di noi, con le pennette avvolte da pummarola, melanzane e capperi, se ne sarebbe accorto, sarà per tutto questo, ma la pasta della domenica di zio Peppino era Barilla.

E c'era felicità, e ci si ritrovava, e ci si riuniva, e si rideva. E in quei sorrisi c'era riscatto sociale. E le lacrime diventavano sorrisi, e quelle MS bruciate nella gola si trasformavano in allegria raggiante, e tutto ciò che di amaro aveva riservato la settimana, la società, il lavoro, la vita, diventava nulla. Si trasformava in gioia.

Ora un flash. Un'immagine. Un'istante.

Lo schermo parla.

Mostra una mamma che scola la pasta. Mostra la la mamma che serve il capofamiglia.

Quella mamma non è una mamma. Quel capofamiglia non è un capofamiglia.

Che grande mezzo che è la TV nel trasformare mercanti di morte in allegra famigliola.

E' il mezzo più infame, più atroce, più subdolo.

Si infila nelle coscienze, lambisce le menti e le perfora come una goccia cinese, rende bene il male, plagia le menti, e quel tam tam legittima Gomorra.

E' il loro più grande successo. Il consenso della massa. Di una massa in buona fede.

Quella Mamma è Giannina Quagliostri detta "ninetta-sierve-efutte" e quel papa' è Gennarino Schiavone, cugino di Sandokan, detto "a munnezza int'o spaghetto".

Con quel gesto, con quella consegna, Ninetta sta servendo a Gennarino una pasta che non mangerà mai.

E questo la TV non lo farà mai vedere.

Perché quella pasta è una bomba chimica e Gennarino organizzerà viaggi in Colombia, Spagna, Antille, Romania per smaltire quei rifiuti concentrati nel boccone.

E se rimarranno in Italia quei rifiuti nella pasta, verranno smaltiti nei nostri corpi.

Devastazione, distruzione, strazio, sevizie, dolori lancinanti, occhi che pregano, occhi che soffrono, occhi che, a poco a poco, si spengono.

Ma cosa fa Ninetta in quella cucinetta di Barilla? Costruisce non una pasta, ma quella pasta. Quella pasta che Gennarino, uscito dalla casa edulcorata con le telecamere, renderà mercanzia di morte e di affari illeciti. 100 milioni per il trasporto, 200 milioni per l'imballaggio, 280 milioni per la distribuzione, 600 milioni di utili netti per gli smaltitori disonesti. Perchè in quelle pennette rigate, in quelle trofiette, in quegli spaghetti, in quelle pipette lisce c'è di tutto. Letteralmente di tutto. Tutto stoccato, trifolato e immesso nella pasta.

Ninetta dice che ha sì fatto la pasta ma non dice che questa non è pasta, ma un concentrato di sostanze come giornali e riviste patinate, libri, quaderni,fotocopie e fogli vari, cartoni piegati, imballaggi di cartone, scatole per alimenti, blister,cartone per bevande,nylon, cellophane e borsette,copertine plastificate, carta oleata, carta carbone, pergamena,bottiglie in vetro (anche con il tappo), vasi di vetro (anche con il coperchio in metallo), bicchieri, vetri vari anche se rotti, cristallo, oggetti che non entrano nella campana (damigiane e lastre di vetro), oggetti in ceramica e porcellane, lampadine, pepite, lattine in alluminio (con il simbolo AL), scatolette e lattine in banda stagnata, contenitori in metallo, contenitori etichettati "T" e "F", bottiglie di plastica e altri imballaggi in plastica, bottiglie di acqua e bibite, shampoo, flaconi per detergenti, prodotti cosmetici liquidi, contenitori per liquidi in genere (piccole taniche),film di nylon, borsette, polistirolo,gomma, cassette audio e video, CD, cellophane, piatti e posate di plastica, secchielli, bacinelle, giocattoli, penne, piccoli oggetti in plastica e bakelite, carta carbone, carta oleata, carta plastificata, calze di nylon, stracci non più riciclabili, cocci di ceramica,pannolini, assorbenti, cosmetici, polveri dell'aspirapolvere, scarpe vecchie, oggetti in legno verniciato, lampadine, oggetti in plastica, avanzi di cibo, alimenti avariati, gusci d'uovo, scarti di verdura e frutta, fondi di caffè,filtri di the, escrementi, lettiere di piccoli animali domestici, fiori recisi e piante domestiche, pane vecchio, salviette di carta unte, ceneri spente di caminetti,piccole ossa e gusci di cozze, stracci bagnati, sfalci e ramaglie, potature di alberi, foglie, sfalci d'erba e siepe,piante senza pane di terra, residui vegetali da pulizia dell'orto, legno e segatura non trattata, cassette e bancali,vasi di plastica per piante,metalli vari e sassi, terriccio, pile a stilo, pile a bottone (per calcolatrici, orologi, ecc.), batterie per auto, Farmaci, sciroppi, pastiglie, flaconi, pomate, fiale per iniezioni, disinfettanti, colle, cera per legno, acetone per unghie, antitarli, tintura per scarpe, smacchiatori, isolanti, solventi, acetone,acidi, adesivi, mastici, diluenti, antiruggine allo zinco, petrolio bianco, acquaragia, antiparassitari, topicidi, battericidi, diserbanti, insetticidi, bombolette spray (con gas infiammabile, con CFC), bianchetti e trieline, poltrone e divani, materassi, imballaggi per elettrodomestici non in cartone, lastre di vetro intere e specchi, damigiane, grosse taniche, reti per letti, mobili vecchi, bidoni tossici,residui industriali e agricoli nocivi, carta e cartoni, frigoriferi, lavastoviglie e lavatrici, televisori, computer, videoregistratori, forni elettrici,Hi-Fi, stampanti, materiali ferrosi, biciclette, porte e finestre, lampadari, rubinetti, ringhiere, forni elettrici, computer, stampanti, televisori,Indumenti usati e Pellami, abiti, maglieria, biancheria, cappelli, borse, cuoio e pelli, rifiuti e scarti tessili,rifiuti edili, pneumatici, olii esausti, batterie per aut, cartucce toner, nastri, ink jet, cartone per bevande.

Tutto concentrato in una pennetta rigata.

E poi le droghe. Nelle trenette al pesto, quel pesto che passa a Genova, viene caricato per Tunisi, transita in Colombia e arriva a Napoli, dove si dirama per tutta Italia, si concentrano droghe come cocaina, anfetamina, LSD, oppio, marijuana, metadone, eroina.

In quella famiglia della TV c'è Il più gigantesco traffico di rifiuti di cui si alimenta Gomorra.

Milioni di morti ogni anno per un piatto di bucatini. E le tasche degli scissionisti si gonfiano . E chi parla è triturato di colpi, spolpato, seviziato, massacrato, ridotto a cervello e carne putrefatta e a un fiume di sangue. Questa è Gomorra.

Coi gay no. Non funziono'. Nascosero le penne insanguinate nel deredano, ma Catello o finocchione iniziòma gemere. Fu un momento drammatico per la Camorra. Rischiavano, per questo vizietto di Catello, di far sfumare miliardi di affari. Catello, poverino, venne giustiziato. perforato nottetempo da 150 colpi di mitra. Riposa in pace dolce Catello.

Zio mi chiede: ti ricordi del segreto? Di quel nostro segreto..che la pasta era Barilla, non lo sapeva nicuino.Ma quant'era buona Robbè, perché non rifacciamo un nuovo pranzo in questa domenica?

Ci penso, stringo le labbra, chiudo gli occhi, digrigno i denti.

Non posso, non voglio, non devo.

Roberto Saviano

Copyright Edizioni La Repubblica spa.

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