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Borgobellooooo!!!

LA RABBIA E L'ODIO DEGLI ATEI.

Messaggi raccomandati

visto che siamo in clima di articoli..

 

 

Non è un paese per atei di Michele Sasso, da L'Espresso, 16 febbraio 2015

 

Sono centinaia le segnalazioni dell’associazione Uaar di intrusioni e sconfinamenti confessionali nella vita degli italiani: funzioni in orario di lavoro, celebrazioni obbligatorie per i militari e il “bollino di buon cattolico” in caso di affidamento e adozioni. E nella scuola, laica sulla carta, nessuna alternativa all’ora di religione.

 

Sono piccoli gesti quotidiani, interferenze nella vita delle persone che passano quasi per scontate: la messa in orario di lavoro per società pubbliche e imprese private, cerimonie e picchetti obbligatori per gli uomini e le donne delle forze armate, la celebrazione annuale della municipalizzata capitolina Ama della Madonna della strada, “patrona presso Dio dei netturbini romani”.

 

Un lungo elenco di intrusioni che non risparmiano neppure i viaggi: sui voli charter con destinazioni sensibili come Fatima e Lourdes gli equipaggi sono costretti dalle comitive di pellegrini presenti a bordo a sorbirsi preghiere ad alta quota.

 

Anche fare il volontario non è esente da interferenze confessionali, se decidi di dedicare il tuo tempo in associazioni come l’Avis.

 

Sconfinamenti che, a volte, possono prendere la forma di domande imbarazzanti: gli assistenti sociali incaricati dell’affido chiedono ad una coppia il battesimo obbligatorio per la bambina.

 

Sono centinaia le segnalazioni arrivate allo sportello laicità dell’ Uaar, l’unione degli atei e degli agnostici razionalisti.

 

Attacchi alla laicità sono all’ordine del giorno anche dove dovrebbe essere un valore condiviso: nelle scuole.

 

Lo scontro è aperto tra il cardinale Angelo Bagnasco e l’ufficio della presidenza del Consiglio antidiscriminazioni razziali, che la scorsa primavera ha diffuso tre libretti per “Educare alla diversità" con le linee-guida per combattere l’omofobia in classe. Apriti cielo. Bagnasco ha attaccatto a testa bassa: «Quei libretti instillano concetti contro la famiglia e la fede religiosa».

 

Concetto ribadito anche nell’ultimo consiglio della Cei, la Comunità episcopale italiana, l’assemblea permanente dei vescovi che decide i rapporti da tenere con lo Stato italiano.

 

Così mentre i vescovi continuano a pensare che l’educazione sia una cosa loro, tra i banchi l’assenza di alternative a l’ora di religione è la normalità. Chi si oppone, in nome della libertà di insegnamento, della libertà religiosa, della laicità dello Stato e toglie il crocefisso in aula, viene punito .

 

Da Bolzano a Palermo si celebrano senza problemi messe durante l’orario scolastico, benedizioni Urbi et Orbi e feste di fine anno organizzate tra le mura dell’oratorio. A nessuna latitudine si è al riparo: a Bologna il prete di una parrocchia ha avuto l’ok dal consiglio scolastico per entrare nell’istituto comprensivo Venti e benedire studenti, insegnanti e genitori prima delle prossime vacanze pasquali.

 

 

NESSUNA ALTERNATIVA ALL’ORA DI RELIGIONE

 

La scelta di non frequentare durante l’ora settimanale di religione non dovrebbe essere un problema, e neppure essere discriminante per chi decide di fare altro. Sono parole ripetute in leggi, sentenze della Corte costituzionale, circolari ministeriali, ma rimaste inapplicate. Negli istituti con il simbolo della Repubblica il diritto all’ora alternativa è spesso negato, o soggetto a limitazioni arbitrarie, con disagi per le famiglie e gli studenti.

 

Significativo il racconto di una madre con il proprio figlio iscritto in una scuola elementare del Ravennate: «Dall’inizio dell’anno ad oggi hanno fatto l’ora alternativa una sola volta. Troppo spesso l’insegnante che doveva seguirli è stata chiamata a fare supplenze e loro sono rimasti in classe a fare dei disegni, in fondo all’aula».

 

Le testimonianze dei genitori per la cosiddetta “ora alternativa”, che per legge dovrebbe avere pari dignità, è un cahier de doleance. «Ho deciso di non farne una battaglia, per non mettere in mezzo mia figlia - racconta una mamma - ma so per certo che l’ora alternativa non viene quasi mai rispettata. Certo, è stato molto peggio alla materna, quando mi accorsi che nonostante avessi chiesto l’esonero la bimba rimaneva a fare religione. Me ne sono accorta quando ho visto i disegni di madonnine con il bambinello e, sopra, Dio in aereo. Protestai, ma non abbastanza, consapevole di rinunciare a un mio diritto».

 

Tante storie fotocopia, come racconta Massimo, un padre di Ragusa: «Ho dovuto minacciare un’azione legale alla preside per fare in modo che mio figlio non fosse parcheggiato in una “classe parallela” e gli fosse garantita un’attività. I motivi del rifiuto erano imbarazzanti: non ci sono soldi e i pochi che abbiamo sono destinati al sostegno per i ragazzi disabili. Mi sembrò una cosa meschina. La preside stava cercando di addebitare a me la responsabilità di mettere a repentaglio altri servizi indispensabili e solo con le spalle al muro trovò una soluzione».

 

Tanti genitori, sfiniti da questa situazione, per evitare problemi decidono di iscrivere i propri figli a l’ora di dottrina cattolica pagata dallo Stato.

 

 

 

VIETATO ESSERE ATEO E MILITARE

 

Le lettere dei militari e appartenenti alle forze armate raccontato come gli ufficiali non siano gentiluomini sul terreno delle libertà personali. «Oggi il capitano che comanda la mia compagnia ha affisso in bacheca un documento con la lista dei nominativi che dovranno partecipare alla messa natalizia tra cui compare il mio nome», scrive un militare anonimo. «Io sono ateo e non me la sento di assistere a una funzione religiosa perché ritengo che non si possa agire sulla coscienza delle persone, soprattutto su decisioni che appartengono alla sfera spirituale, ma la lettera è firmata in calce e ha valore di comando che non posso non eseguire».

Tutti i militari sono sottoposti a dosi massicce di messe, picchetti e rappresentanze in funzioni civili e religiose. Il motto “Dio, patria e famiglia” sotto le armi è considerato inappellabile. «Anni di scuole e cerimonie mi hanno mostrato le indigeribili ingerenze legalmente contemplate che la religione cattolica nelle sue svariate forme istituzionali sfoggia all’interno delle istituzioni, proprio quelle Repubblicane che io difendo», racconta un ufficiale di carriera. «La mia prima reazione, per quanto fermamente “non credente”, fu di comprensione che presto mutò in rancore quando il mio desiderio pur fermo di non partecipare alle cerimonie fu autoritariamente osteggiato e ignorato. E al primo accenno di lamentela, quando ho fatto notare che sulla mia scheda personale era scritto sotto la voce “religione” la parola “ateo”, la risposta era sempre la stessa: “È un ordine”».

 

 

 

(16 febbraio 2015)

costretti dalle comitive di pellegrini presenti a bordo a sorbirsi preghiere ad alta quota???ma scherzamo? che imposizione! :paciu:

poi quel militare poretto , non se la sente di assistere! esse sottoposti a dosi massicce di messe, picchetti e rappresentanze in funzioni civili e religiose! che roba! ma tutti giorni?

questa è violenza psicologica, Piena solidarietà!

Modificato da REBELDE

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costretti dalle comitive di pellegrini presenti a bordo a sorbirsi preghiere ad alta quota???ma scherzamo? che imposizione! :paciu:

poi quel militare poretto , non se la sente di assistere! esse sottoposti a dosi massicce di messe, picchetti e rappresentanze in funzioni civili e religiose! che roba! ma tutti giorni?

questa è violenza psicologica, Piena solidarietà!

 

:D

 

Voglio vede lu militare se se annoia de meno quando je fischiano le pallottole vicino alla capoccetta in guerra.... Stessero contenti cuci va

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PRIMA LETTURA

Gl 2,12-18

 

Laceratevi il cuore e non le vesti.

 

Dal libro del profeta Gioele

 

Così dice il Signore:

«Ritornate a me con tutto il cuore,

con digiuni, con pianti e lamenti.

Laceratevi il cuore e non le vesti,

ritornate al Signore, vostro Dio,

perché egli è misericordioso e pietoso,

lento all’ira, di grande amore,

pronto a ravvedersi riguardo al male».

Chi sa che non cambi e si ravveda

e lasci dietro a sé una benedizione?

Offerta e libagione per il Signore, vostro Dio.

Suonate il corno in Sion,

proclamate un solenne digiuno,

convocate una riunione sacra.

Radunate il popolo,

indite un’assemblea solenne,

chiamate i vecchi,

riunite i fanciulli, i bambini lattanti;

esca lo sposo dalla sua camera

e la sposa dal suo talamo.

Tra il vestibolo e l’altare piangano

i sacerdoti, ministri del Signore, e dicano:

«Perdona, Signore, al tuo popolo

e non esporre la tua eredità al ludibrio

e alla derisione delle genti».

Perché si dovrebbe dire fra i popoli:

«Dov’è il loro Dio?».

Il Signore si mostra geloso per la sua terra

e si muove a compassione del suo popolo.

 

Parola di Dio

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SECONDA LETTURA

2Cor 5,20 - 6,2

 

Riconciliatevi con Dio. Ecco ora il momento favorevole.

 

Dalla seconda lettera di san Paolo apostolo ai Corinzi

 

Fratelli, noi, in nome di Cristo, siamo ambasciatori: per mezzo nostro è Dio stesso che esorta. Vi supplichiamo in nome di Cristo: lasciatevi riconciliare con Dio. Colui che non aveva conosciuto peccato, Dio lo fece peccato in nostro favore, perché in lui noi potessimo diventare giustizia di Dio.

Poiché siamo suoi collaboratori, vi esortiamo a non accogliere invano la grazia di Dio. Egli dice infatti:

«Al momento favorevole ti ho esaudito

e nel giorno della salvezza ti ho soccorso».

Ecco ora il momento favorevole, ecco ora il giorno della salvezza!

 

Parola di Dio

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VANGELO

Mt 6,1-6.16-18

 

Il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà.

 

croce_vangelo.pngDal Vangelo secondo Matteo

 

 

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:

«State attenti a non praticare la vostra giustizia davanti agli uomini per essere ammirati da loro, altrimenti non c’è ricompensa per voi presso il Padre vostro che è nei cieli.

Dunque, quando fai l’elemosina, non suonare la tromba davanti a te, come fanno gli ipòcriti nelle sinagoghe e nelle strade, per essere lodati dalla gente. In verità io vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa. Invece, mentre tu fai l’elemosina, non sappia la tua sinistra ciò che fa la tua destra, perché la tua elemosina resti nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà.

E quando pregate, non siate simili agli ipòcriti che, nelle sinagoghe e negli angoli delle piazze, amano pregare stando ritti, per essere visti dalla gente. In verità io vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa. Invece, quando tu preghi, entra nella tua camera, chiudi la porta e prega il Padre tuo, che è nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà.

E quando digiunate, non diventate malinconici come gli ipòcriti, che assumono un’aria disfatta per far vedere agli altri che digiunano. In verità io vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa. Invece, quando tu digiuni, profùmati la testa e làvati il volto, perché la gente non veda che tu digiuni, ma solo il Padre tuo, che è nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà».

 

Parola del Signore

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visto che siamo in clima di articoli..

 

 

 

 

 

Non è un paese per atei di Michele Sasso, da L'Espresso, 16 febbraio 2015

 

 

Sono centinaia le segnalazioni dell’associazione Uaar di intrusioni e sconfinamenti confessionali nella vita degli italiani: funzioni in orario di lavoro, celebrazioni obbligatorie per i militari e il “bollino di buon cattolico” in caso di affidamento e adozioni. E nella scuola, laica sulla carta, nessuna alternativa all’ora di religione.

 

Sono piccoli gesti quotidiani, interferenze nella vita delle persone che passano quasi per scontate: la messa in orario di lavoro per società pubbliche e imprese private, cerimonie e picchetti obbligatori per gli uomini e le donne delle forze armate, la celebrazione annuale della municipalizzata capitolina Ama della Madonna della strada, “patrona presso Dio dei netturbini romani”.

 

Un lungo elenco di intrusioni che non risparmiano neppure i viaggi: sui voli charter con destinazioni sensibili come Fatima e Lourdes gli equipaggi sono costretti dalle comitive di pellegrini presenti a bordo a sorbirsi preghiere ad alta quota.

 

Anche fare il volontario non è esente da interferenze confessionali, se decidi di dedicare il tuo tempo in associazioni come l’Avis.

 

Sconfinamenti che, a volte, possono prendere la forma di domande imbarazzanti: gli assistenti sociali incaricati dell’affido chiedono ad una coppia il battesimo obbligatorio per la bambina.

 

Sono centinaia le segnalazioni arrivate allo sportello laicità dell’ Uaar, l’unione degli atei e degli agnostici razionalisti.

 

Attacchi alla laicità sono all’ordine del giorno anche dove dovrebbe essere un valore condiviso: nelle scuole.

 

Lo scontro è aperto tra il cardinale Angelo Bagnasco e l’ufficio della presidenza del Consiglio antidiscriminazioni razziali, che la scorsa primavera ha diffuso tre libretti per “Educare alla diversità" con le linee-guida per combattere l’omofobia in classe. Apriti cielo. Bagnasco ha attaccatto a testa bassa: «Quei libretti instillano concetti contro la famiglia e la fede religiosa».

 

Concetto ribadito anche nell’ultimo consiglio della Cei, la Comunità episcopale italiana, l’assemblea permanente dei vescovi che decide i rapporti da tenere con lo Stato italiano.

 

Così mentre i vescovi continuano a pensare che l’educazione sia una cosa loro, tra i banchi l’assenza di alternative a l’ora di religione è la normalità. Chi si oppone, in nome della libertà di insegnamento, della libertà religiosa, della laicità dello Stato e toglie il crocefisso in aula, viene punito .

 

Da Bolzano a Palermo si celebrano senza problemi messe durante l’orario scolastico, benedizioni Urbi et Orbi e feste di fine anno organizzate tra le mura dell’oratorio. A nessuna latitudine si è al riparo: a Bologna il prete di una parrocchia ha avuto l’ok dal consiglio scolastico per entrare nell’istituto comprensivo Venti e benedire studenti, insegnanti e genitori prima delle prossime vacanze pasquali.

 

 

NESSUNA ALTERNATIVA ALL’ORA DI RELIGIONE

 

La scelta di non frequentare durante l’ora settimanale di religione non dovrebbe essere un problema, e neppure essere discriminante per chi decide di fare altro. Sono parole ripetute in leggi, sentenze della Corte costituzionale, circolari ministeriali, ma rimaste inapplicate. Negli istituti con il simbolo della Repubblica il diritto all’ora alternativa è spesso negato, o soggetto a limitazioni arbitrarie, con disagi per le famiglie e gli studenti.

 

Significativo il racconto di una madre con il proprio figlio iscritto in una scuola elementare del Ravennate: «Dall’inizio dell’anno ad oggi hanno fatto l’ora alternativa una sola volta. Troppo spesso l’insegnante che doveva seguirli è stata chiamata a fare supplenze e loro sono rimasti in classe a fare dei disegni, in fondo all’aula».

 

Le testimonianze dei genitori per la cosiddetta “ora alternativa”, che per legge dovrebbe avere pari dignità, è un cahier de doleance. «Ho deciso di non farne una battaglia, per non mettere in mezzo mia figlia - racconta una mamma - ma so per certo che l’ora alternativa non viene quasi mai rispettata. Certo, è stato molto peggio alla materna, quando mi accorsi che nonostante avessi chiesto l’esonero la bimba rimaneva a fare religione. Me ne sono accorta quando ho visto i disegni di madonnine con il bambinello e, sopra, Dio in aereo. Protestai, ma non abbastanza, consapevole di rinunciare a un mio diritto».

 

Tante storie fotocopia, come racconta Massimo, un padre di Ragusa: «Ho dovuto minacciare un’azione legale alla preside per fare in modo che mio figlio non fosse parcheggiato in una “classe parallela” e gli fosse garantita un’attività. I motivi del rifiuto erano imbarazzanti: non ci sono soldi e i pochi che abbiamo sono destinati al sostegno per i ragazzi disabili. Mi sembrò una cosa meschina. La preside stava cercando di addebitare a me la responsabilità di mettere a repentaglio altri servizi indispensabili e solo con le spalle al muro trovò una soluzione».

 

Tanti genitori, sfiniti da questa situazione, per evitare problemi decidono di iscrivere i propri figli a l’ora di dottrina cattolica pagata dallo Stato.

 

 

SE VUOI ADOTTARE MEGLIO PRATICANTE

 

Anche per le delicate pratiche di adozione e affido il terreno è minato: nel colloquio con gli assistenti sociali viene chiesto espressamente come requisito necessario (anche se a livello informale) una solida educazione religiosa. Come è successo a una coppia alle prese con la possibilità di affido di una bambina: «Gli assistenti sociali hanno posto come condizione, per espresso desiderio della madre che l'ha abbandonata, l’impegno a battezzarla. Anche se il servizio dell’affido è laico, il gesto è stato valutato positivamente, perché ritengono che la bambina ne possa trarre giovamento dato che anche i quattro fratelli sono stati battezzati dalle nuove famiglie. Ci siamo rifiutati categoricamente: non possiamo iniziare un rapporto con una persona che ha bisogno di affetto, stabilità e sicurezza, con una menzogna colossale».

 

È assurdo che per aiutare una minorenne ad uscire da una situazione disastrata lo Stato italiano ponga come condizione che due persone, considerate idonee a gestire situazioni difficili quale è un affido, debbano snaturarsi e sottostare ad una condizione di questo genere.

 

 

VIETATO ESSERE ATEO E MILITARE

 

Le lettere dei militari e appartenenti alle forze armate raccontato come gli ufficiali non siano gentiluomini sul terreno delle libertà personali. «Oggi il capitano che comanda la mia compagnia ha affisso in bacheca un documento con la lista dei nominativi che dovranno partecipare alla messa natalizia tra cui compare il mio nome», scrive un militare anonimo. «Io sono ateo e non me la sento di assistere a una funzione religiosa perché ritengo che non si possa agire sulla coscienza delle persone, soprattutto su decisioni che appartengono alla sfera spirituale, ma la lettera è firmata in calce e ha valore di comando che non posso non eseguire».

Tutti i militari sono sottoposti a dosi massicce di messe, picchetti e rappresentanze in funzioni civili e religiose. Il motto “Dio, patria e famiglia” sotto le armi è considerato inappellabile. «Anni di scuole e cerimonie mi hanno mostrato le indigeribili ingerenze legalmente contemplate che la religione cattolica nelle sue svariate forme istituzionali sfoggia all’interno delle istituzioni, proprio quelle Repubblicane che io difendo», racconta un ufficiale di carriera. «La mia prima reazione, per quanto fermamente “non credente”, fu di comprensione che presto mutò in rancore quando il mio desiderio pur fermo di non partecipare alle cerimonie fu autoritariamente osteggiato e ignorato. E al primo accenno di lamentela, quando ho fatto notare che sulla mia scheda personale era scritto sotto la voce “religione” la parola “ateo”, la risposta era sempre la stessa: “È un ordine”».

 

 

LA MADONNA DEI NETTURBINI

 

Dalle caserme alla società a controllo statale o comunale il copione non cambia. Ecco il caso dell’Enav, la società del ministero dell’Economia incaricata della gestione del traffico aereo civile in Italia, un colosso con oltre quattromila dipendenti.

 

«In Enav in ogni periodo festivo c’è l’abitudine di organizzare funzioni religiose nella sala conferenze dove, col benestare della direzione, si riunisce buona parte del personale per assistere alle funzioni con conseguente perdita di ore lavorative e senza nessun obbligo di recupero. Fatto salvo il naturale diritto di credere in ciò che più si ritiene adatto da parte di ogni lavoratore, un’abitudine può essere considerata un’attività lecita e liberamente praticabile dalla direzione? È legittimo che in un ente che svolge servizio pubblico vengano organizzate tali cerimonie?», si chiede sconsolato questo anonimo dipendente.

Anche per la municipalizzata Ama, la società capitolina che si occupa di igiene urbana, al centro dello scandalo di Mafia Capitale, la linea da seguire è dettata da Oltretevere più che dal Comune.

Basta leggere questo documento, un atto d’amore per la fede cattolica: «Quello tra gli operatori Ama e la Madonna della strada è un rapporto di straordinaria devozione, consolidato progressivamente nel corso del Novecento e rimasto intenso fino ai nostri giorni. Un sentimento che ha trovato un suggello ufficiale nel 2003, quando con il decreto emesso dalla Congregazione per il Culto Divino veniva concesso di celebrare e venerare la Beata Vergine Maria con il titolo Madonna della strada, “patrona presso Dio dei netturbini romani”».

 

E anche la visita annuale di Papa Giovanni Paolo II alla statua di Maria (nello stabilimento aziendale di Rocca Cencia) e al presepe dei netturbini sotto Natale per ventiquattro anni di fila diventa la normalità. Da posto di lavoro a luogo di culto.

 

 

(16 febbraio 2015)

Bbbbbuuuuuuuuahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahah...

Ho lavorato per diversi anni a contatto con la stampa per non rendermi conto che è l'articolo più fame e disonesto degli ultimì anni...

Ma cosa vuoi da L'Espresso, testata di Repubblica ?

Modificato da bizio71

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prima non me ne fregava un cazzo...dopo sto topic li bacia-cordone me so arrivati su li cojoni...

annatevene in ritiro spirituale su che montagna e non stressate la vita a chi non crede..

e gia che ce state procreate pure fra de voi...

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Bbbbbuuuuuuuuahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahah...

Ho lavorato per diversi anni a contatto con la stampa per non rendermi conto che è l'articolo più fame e disonesto degli ultimì anni...

Ma cosa vuoi da L'Espresso, testata di Repubblica ?

 

forse sono più attendibili fatti come la moltiplicazione dei pani e dei pesci, il sole che si ferma , o dio che aiuta gli ebrei a sterminare le tribù avversarie , o maometto che vola su un cavallo alato dalla medina a Gerusalemme

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forse sono più attendibili fatti come la moltiplicazione dei pani e dei pesci, il sole che si ferma , o dio che aiuta gli ebrei a sterminare le tribù avversarie , o maometto che vola su un cavallo alato dalla medina a Gerusalemme

No, ma che c'entra? Quelle so favole. È molto più logico pensare che veniamo dal nulla assoluto che per caso ha formato la materia.

Però te ripeto che, per esperienza diretta, so come scrive un giornalista. E quelle so una marea di cazzate.

  • Voto Positivo 2

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Il comunismo ateo è l'opposto assoluto della Chiesa di Cri­sto; è ciò che Gesù aveva definito con il nome di « principe di questo mondo ».

 

Il comunismo ateo vuole debellare ogni idea di Dio, can­cellare ogni sua traccia, distruggere ogni diritto divino e in tal modo impedire l'opera salvifica di Cristo. Vuole estirpare dai cuori e dalle anime ogni impronta di Dio Creatore e di Cristo Salvatore per imprimervi il proprio marchio satanico ed imporre la menzogna al posto della verità, l'odio al posto dell'amore.

 

Non vi fu mai un sistema, un'idea-forza che fosse così diametralmente opposta a Dio e al suo piano, come lo è il comunismo ateo.

ma come parli sei un prete?

o sei un prete o forse frustato della società

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No, ma che c'entra? Quelle so favole. È molto più logico pensare che veniamo dal nulla assoluto che per caso ha formato la materia.

Però te ripeto che, per esperienza diretta, so come scrive un giornalista. E quelle so una marea di cazzate.

o bi... e su no? l'universo è in espansione, la materia non si è "creata" dal nulla assoluto. qui si sta mischiando evoluzionismo con creazionismo... con tutto il rispetto, sento dire che dio di punto in bianco, lui stesso creato dal nulla, abbia deciso di fare il mondo in cinque giorni e l'uomo in uno, creandolo a sua immagine e somiglianza. cosa ci fa dio con naso, orecchie, dita, etc.? o adesso è una metafora anche quella? vogliamo discutere di queste cose qua?

 

nell'immediato mi sembra più importante discutere dei temi che porta in giro per l'italia adinolfi ed in questo mi pare più interessante lui rispetto ad uno che la pensa come me: quanti dottori non praticano aborti per fare gli obiettori di coscienza/carriera? perché se io voglio che in caso di disgrazia si pratichi su di me l'eutanasia non ne ho diritto? perché una coppia non ha i diritti di un'altra coppia per il semplice fatto che è omosessuale? in italia c'è una forte necessità di una regolamentazione adeguata ed è necessario che a discuterne siano le due parti in causa. chi mi interessa non è adinolfi stesso, che da buon giocatore di poker sa fare buon viso a cattivo gioco. chi mi interessa sono le persone normali che dibatteranno

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ma come parli sei un prete?

o sei un prete o forse frustato della società

Semplice copia/incolla fiju.... In quanto alla frustrazione, hai ragione, sono frustrato perché devo vivere in una città di atei e per giunta comunisti. Triste condizione fiju..... molto triste....:(
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