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Scoppea

Ternana- P...Entella DIRETTA LIVE SCORE..ggia VIVO DAL

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Quel ragazzo di CalcioTernano.it (adesso non ricordo il nome) da la notizia che da un anno l'Entella non si chiama piu' "Virtus Entella" ma solo "Entella".

Pero' mi sembra strano visto che hanno scritto "Virtus Entella" sulle maglie, sulle tute, sul sito ufficiale e da qualunque altra parte.

forse è un operazione vintage prematura in occasione del primo anniversario da quando non se chiamano più virtus entella :huh:

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L'importanza di avere una seconda squadra per la quale si simpatizza.....

Grande vittoria contro l'Entella, squadra che perde assai raramente.

  • Voto Positivo 1

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Non ho visto la partita ma dai vostri commenti e dai voti sembra che Palumbo abbia finalmente fatto una buona partita in un ruolo in cui ci siamo trovati scoperti viste le condizioni di Bacinovic. Speriamo continui, sarebbe veramente una buona notizia.

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Berlusconi avrebbe intascato fondi neri (280 milioni di euro in dollari, lire, franchi francesi e svizzeri e fiorini olandesi) in nero, senza pagarvi le tasse e frodando i propri azionisti (falso in bilancio). Ma la difficoltà maggiore per i PM è stato capire come avvenivano tali operazioni, considerato che l'ex premier ha lasciato tutte le cariche sociali nel 1993. Berlusconi avrebbe continuato a occuparsi delle società tramite prestanome. L'ipotesi accusatoria è suffragata dalle testimonianze di Carlo Bernasconi (capo della Silvio Berlusconi Communications), Oliver Novick (responsabile della Direzione Corporate Development) e Marina Camana (segretaria di Bernasconi che, secondo le rivelazioni dell'Espresso, ha raccontato proprio che le indicazioni per gli acquisti venivano da Arcore).[7]


Il 18 giugno 2012 i PM Fabio De Pasquale e Sergio Spadaro chiedono al giudice una condanna di 3 anni e 8 mesi per frode fiscale di 7,3 milioni di euro.[8]


Il 26 ottobre 2012 i giudici del Tribunale di Milano hanno condannato Silvio Berlusconi a quattro anni di reclusione, una pena più dura di quella chiesta dalla pubblica accusa. Tre anni al produttore cinematografico Frank Agrama mentre il presidente di Mediaset, Fedele Confalonieri, è stato assolto per "non aver commesso il fatto". Ai manager Daniele Lorenzano e Gabriella Galetto sono state inflitte, rispettivamente le condanne a tre anni e otto mesi e un anno e due mesi di reclusione. Le pene sono condonate nella misura di tre anni per via dell'indulto del 2006[9]. Per l'ex presidente del Consiglio i giudici hanno stabilito come pena accessoria l'interdizione per cinque anni dai pubblici uffici e l'interdizione per tre anni a contrattare con la pubblica amministrazione. Agli imputati, in totale undici, veniva contestata la frode fiscale. I giudici hanno disposto un versamento a titolo di provvisionale di 10 milioni di euro da parte degli imputati condannati all'Agenzia delle Entrate. Per Paolo Del Bue (Banca Arner) è stato dichiarato il non luogo procedere per intervenuta prescrizione. Gli altri imputati sono stati assolti o si sono visti riconoscere la prescrizione del reato.[10][11]


Il 9 novembre 2012 Silvio Berlusconi, tramite i suoi legali, ha depositato il ricorso in appello.[12]


L'8 maggio 2013 la Corte d'Appello di Milano conferma la condanna di 4 anni di reclusione, 5 anni di interdizione dai pubblici uffici e 3 anni dagli uffici direttivi.[13]


Il 1º agosto 2013 la sezione feriale della Corte di Cassazione, presieduta da Antonio Esposito, conferma la condanna a 4 anni di detenzione per frode fiscale a carico di Berlusconi (e degli altri tre imputati che avevano presentato il ricorso: Daniele Lorenzano, Gabriella Galetto e Frank Agrama), di cui 3 da non scontare grazie all'indulto del 2006, disponendo tuttavia il rinvio alla corte d'appello di Milano per la rideterminazione della pena accessoria dell'interdizione dai pubblici uffici.[14]


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Berlusconi avrebbe intascato fondi neri (280 milioni di euro in dollari, lire, franchi francesi e svizzeri e fiorini olandesi) in nero, senza pagarvi le tasse e frodando i propri azionisti (falso in bilancio). Ma la difficoltà maggiore per i PM è stato capire come avvenivano tali operazioni, considerato che l'ex premier ha lasciato tutte le cariche sociali nel 1993. Berlusconi avrebbe continuato a occuparsi delle società tramite prestanome. L'ipotesi accusatoria è suffragata dalle testimonianze di Carlo Bernasconi (capo della Silvio Berlusconi Communications), Oliver Novick (responsabile della Direzione Corporate Development) e Marina Camana (segretaria di Bernasconi che, secondo le rivelazioni dell'Espresso, ha raccontato proprio che le indicazioni per gli acquisti venivano da Arcore).[7]

Il 18 giugno 2012 i PM Fabio De Pasquale e Sergio Spadaro chiedono al giudice una condanna di 3 anni e 8 mesi per frode fiscale di 7,3 milioni di euro.[8]

Il 26 ottobre 2012 i giudici del Tribunale di Milano hanno condannato Silvio Berlusconi a quattro anni di reclusione, una pena più dura di quella chiesta dalla pubblica accusa. Tre anni al produttore cinematografico Frank Agrama mentre il presidente di Mediaset, Fedele Confalonieri, è stato assolto per "non aver commesso il fatto". Ai manager Daniele Lorenzano e Gabriella Galetto sono state inflitte, rispettivamente le condanne a tre anni e otto mesi e un anno e due mesi di reclusione. Le pene sono condonate nella misura di tre anni per via dell'indulto del 2006[9]. Per l'ex presidente del Consiglio i giudici hanno stabilito come pena accessoria l'interdizione per cinque anni dai pubblici uffici e l'interdizione per tre anni a contrattare con la pubblica amministrazione. Agli imputati, in totale undici, veniva contestata la frode fiscale. I giudici hanno disposto un versamento a titolo di provvisionale di 10 milioni di euro da parte degli imputati condannati all'Agenzia delle Entrate. Per Paolo Del Bue (Banca Arner) è stato dichiarato il non luogo procedere per intervenuta prescrizione. Gli altri imputati sono stati assolti o si sono visti riconoscere la prescrizione del reato.[10][11]

Il 9 novembre 2012 Silvio Berlusconi, tramite i suoi legali, ha depositato il ricorso in appello.[12]

L'8 maggio 2013 la Corte d'Appello di Milano conferma la condanna di 4 anni di reclusione, 5 anni di interdizione dai pubblici uffici e 3 anni dagli uffici direttivi.[13]

Il 1º agosto 2013 la sezione feriale della Corte di Cassazione, presieduta da Antonio Esposito, conferma la condanna a 4 anni di detenzione per frode fiscale a carico di Berlusconi (e degli altri tre imputati che avevano presentato il ricorso: Daniele Lorenzano, Gabriella Galetto e Frank Agrama), di cui 3 da non scontare grazie all'indulto del 2006, disponendo tuttavia il rinvio alla corte d'appello di Milano per la rideterminazione della pena accessoria dell'interdizione dai pubblici uffici.[14]

 

 

Ve lo sognate anche la notte.

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Berlusconi avrebbe intascato fondi neri (280 milioni di euro in dollari, lire, franchi francesi e svizzeri e fiorini olandesi) in nero, senza pagarvi le tasse e frodando i propri azionisti (falso in bilancio). Ma la difficoltà maggiore per i PM è stato capire come avvenivano tali operazioni, considerato che l'ex premier ha lasciato tutte le cariche sociali nel 1993. Berlusconi avrebbe continuato a occuparsi delle società tramite prestanome. L'ipotesi accusatoria è suffragata dalle testimonianze di Carlo Bernasconi (capo della Silvio Berlusconi Communications), Oliver Novick (responsabile della Direzione Corporate Development) e Marina Camana (segretaria di Bernasconi che, secondo le rivelazioni dell'Espresso, ha raccontato proprio che le indicazioni per gli acquisti venivano da Arcore).[7]

Il 18 giugno 2012 i PM Fabio De Pasquale e Sergio Spadaro chiedono al giudice una condanna di 3 anni e 8 mesi per frode fiscale di 7,3 milioni di euro.[8]

Il 26 ottobre 2012 i giudici del Tribunale di Milano hanno condannato Silvio Berlusconi a quattro anni di reclusione, una pena più dura di quella chiesta dalla pubblica accusa. Tre anni al produttore cinematografico Frank Agrama mentre il presidente di Mediaset, Fedele Confalonieri, è stato assolto per "non aver commesso il fatto". Ai manager Daniele Lorenzano e Gabriella Galetto sono state inflitte, rispettivamente le condanne a tre anni e otto mesi e un anno e due mesi di reclusione. Le pene sono condonate nella misura di tre anni per via dell'indulto del 2006[9]. Per l'ex presidente del Consiglio i giudici hanno stabilito come pena accessoria l'interdizione per cinque anni dai pubblici uffici e l'interdizione per tre anni a contrattare con la pubblica amministrazione. Agli imputati, in totale undici, veniva contestata la frode fiscale. I giudici hanno disposto un versamento a titolo di provvisionale di 10 milioni di euro da parte degli imputati condannati all'Agenzia delle Entrate. Per Paolo Del Bue (Banca Arner) è stato dichiarato il non luogo procedere per intervenuta prescrizione. Gli altri imputati sono stati assolti o si sono visti riconoscere la prescrizione del reato.[10][11]

Il 9 novembre 2012 Silvio Berlusconi, tramite i suoi legali, ha depositato il ricorso in appello.[12]

L'8 maggio 2013 la Corte d'Appello di Milano conferma la condanna di 4 anni di reclusione, 5 anni di interdizione dai pubblici uffici e 3 anni dagli uffici direttivi.[13]

Il 1º agosto 2013 la sezione feriale della Corte di Cassazione, presieduta da Antonio Esposito, conferma la condanna a 4 anni di detenzione per frode fiscale a carico di Berlusconi (e degli altri tre imputati che avevano presentato il ricorso: Daniele Lorenzano, Gabriella Galetto e Frank Agrama), di cui 3 da non scontare grazie all'indulto del 2006, disponendo tuttavia il rinvio alla corte d'appello di Milano per la rideterminazione della pena accessoria dell'interdizione dai pubblici uffici.[14]

 

 

 

bacinovic assolto?

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