Il punto sulla 20° giornata di serie B

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E' un'altra giornata in cui chi è abituato a correre schiaccia il pedale del freno più del solito: e un po' dipende anche dal calendario, che faceva scontrare prima contro terza e seconda contro quarta, tipo semifinali da grande slam di tennis, e con Torino-Livorno anch'esso scontro tra chi va per la maggiore.

Così Atalanta-Ternana si risolve in un minuto, il tempo che dura il vantaggio di rigore degli umbri (Zampagna al 43' s.t.); è Budan a permettere ai suoi di conservare l'imbattibilità. Lo stesso 1-1 che scorre sui titoli di coda di Torino-Livorno (griffato Protti-Ferrante), mentre Palermo-Messina non si è schiodato dallo 0-0 di partenza. A far festa senza se e senza ma sono in due, Piacenza e Cagliari. Gli emiliani spremono come al solito il massimo dal turno casalingo (3-1 al Verona, fanno 8 vittorie su 10) e ora sono quarti, il Cagliari bagna il ritorno al Sant'Elia con un secco 2-0 (Zola e Suazo) al Genoa: i sardi sono un passo alle spalle della zona A.

Dove, invece, non si può sognare ma neppure essere svegliati da incubi, cioè a metà classifica, la figura migliore la fanno il Catania, di misura sul Bari, e la Salernitana, vittoriosa sul campo del Venezia. Non gli fa compagnia il Treviso, in vantaggio e poi raggiunto a Vicenza (stessa sorte dell'Albinoleffe a Como), mentre si fa un po' largo il Pescara, cui basta l'1-0 casalingo ai danni dell'Avellino sempre più ultimo. Il rovescio tocca all'Ascoli, che in casa lascia tre punti alla Triestina e si ritrova tre palloni in fondo alla rete.

E il rovescio lo rischia anche il Napoli, due volte sotto con la Fiorentina al San Paolo ma due volte capace di risalire fino al pareggio. Entrambi si mantengono un po' al di sopra delle paludi, da cui chi ci sta non riesce proprio ad uscire. Delle ultime sei nessuna, infatti, porta a casa tre punti tutti assieme: non era giorno per le svolte, sia in testa che in coda.

 

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La salvezza resta a -5.....

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