Musica da duplicare: un'iniziativa...

[passaparola 82]

Chiedo scusa ad alcuni se l'articolo in questione è tratto dall'Unità e se si parla di tedeschi, che di questi tempi qui da noi non sono particolarmente ben visti....ma l'iniziativa mi sembra orginale e interessante....

Che ne pensate?

Si respira un'aria più libera, a volte....o è solo un'ennesima trovata commerciale destinata a rimanere fine a se stessa?

Ecco l'articolo in questione:

 

 

 

17.02.2004

L'iniziativa di un'etichetta tedesca: «Comprate la musica ed ecco i cd per copiarla»

di s.b.

 

La premessa è una sorta di avvertenza. Che vale sempre quando si ha a che fare con l’innovazione, con la “filosofia” dell’innovazione. Per farla breve: è sempre difficile segnare con esattezza il confine fra l’inizio di qualcosa e l’annuncio pubblicitario. Comunque sia, ecco di che si tratta: qualche giorno fa, una casa discografica tedesca, la ZYX Music ha fatto sapere che l’ultimo album degli Eisbrecher sarà distribuito in una confezione speciale. Molto speciale. Ci sarà un dvd, con dentro una sorta di intervista a Kay Rendel Michel, il leader della band, un’esibizione live e la solita galleria di foto. Ma fin qui siamo nella norma (dvd allegati ai cd audio ce ne sono a migliaia). La novità è che, almeno ai primi cinquecento acquirenti, la ZYX regalerà anche due cd bianchi. Da masterizzare. Già pronti: avranno cioè la facciata esterna del dischetto stampata. Con il nome del disco (anche se non è il loro primo lavoro, è la loro prima opera completa dopo due cd single: e quindi si chiama proprio come la band: “Eisbrecher”), la track list, ecc.

 

Un dischetto bianco, insomma, pronto per essere masterizzato, pronto per copiarci sopra il cd originale. Una scelta decisamente controtendenza, che Alessandro Ludovico, nella sua rubrica settimanale su mytech.it definisce al servizio dei consumatori di musica. Insomma, una volta tanto, chi compra musica potrà riprodurre, per portarselo in auto o ad un rave o – perché non dirselo? – per prestarlo ad un amico, una copia del suo cd. Con tanto di autorizzazione della casa discografica.

 

Certo, l’annuncio è di quelli che da soli vale una campagna pubblicitaria. In queste ore se ne sta parlando nelle mailing list di appassionati, nelle aree dibattito virtuali dove si aggrega chi sta provando ad opporsi all’arroganza della Riaa. La potente organizzazione corporativa delle major discografiche statunitensi che s’è impegnata in un’improbabile campagna giudiziaria contro chi si scarica musica on line e poi se la trasferisce su cd. Una velleitaria crociata – e inutile, dicono tutti gli esperti, compresi quelli consultati dalla Riaa – ma che comunque rischia di lasciare sul campo qualche vittime. Come per esempio quella quarantina di utenti – non si possono definire ragazzi, visto che uno di loro ha settant’anni – già denunciati per violazione delle severe legge che tutelano il copyright in America. Lì, nelle mailing list, improvvisamente, gli Eisbrecher sono diventati una band di culto. Più per la loro scelta, più per la novità introdotta dalla loro piccola casa discografica, che per la musica.

 

Qui siamo alla techno. Non particolarmente originale, non particolarmente costruita. Techno scura, dove la voce di Alexx Wesselsky, qui è più distaccata, più deeper, come dicono i suoi fan, rispetto ai due lavori precedenti. Ma non è certo un cd che lascerà il segno, neanche nella breve storia della techno-garage.

 

Il dubbio che, insomma, nella scelta della libera duplicazione ci sia anche un po’ d’autopromozione resta. Ma resta anche e soprattutto il segnale: i divieti digitali sono fatti solo per essere aggirati. E non è vero che quei divieti siano l’unica strada per far soldi nella musica. Tanto vale prenderne atto.