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chetestraceki

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Tutti i contenuti di chetestraceki

  1. chetestraceki

    MURALES DELLA CURVA SUD

    Ammazza! Tutte ste volte? Ma R.Smith lo sa almeno? Io visti due volte, dal vivo sono tra i migliori in assoluto Ps. Ridicolo aggiungere che i murales sono un pezzo della storia de sta città' ma ne volevo pure discute? Via su...
  2. chetestraceki

    TERNANA - BRESCIA (LIVE)

    Complimenti!!
  3. chetestraceki

    TERNANA - BRESCIA (LIVE)

    Ternana Andria: un capolavoro di Visi e soci (partita palesemente venduta, come e piu' di altre in quegli anni...). Grazie delle info. Carretta e Paolucci non saranno mai rossoverdi per me.
  4. chetestraceki

    Terni, allo stadio Liberati nasce la tribuna Ast

    Veramente... Ps. Tk e' veramente una multinazionale di merda
  5. chetestraceki

    TERNANA - BRESCIA (LIVE)

    Ragazzi complimenti bella memoria....mi sembrava molto piu' recente cazzo...brutti scherzi la memoria!
  6. chetestraceki

    MURALES DELLA CURVA SUD

    Ma non dovevano restaurarli?
  7. chetestraceki

    Stadio

    Altri 3 anni e il Liberati crollera' a pezzi....e' in condizioni indecenti e ieri lo si vedeva..ma poi, tra l'altro, non si doveva finire di restaurare i murales?
  8. chetestraceki

    Terni, allo stadio Liberati nasce la tribuna Ast

    Dico cazzo almeno uno striscione rossoverde facessero....che siano gli operai o la dirigenza, ma che e' quella cosa biancoblu?
  9. chetestraceki

    TERNANA - BRESCIA (LIVE)

    Chi ricorda l'ultima partita sospesa al Liberati x il maltempo? Mi pare non sia lontanissima...
  10. chetestraceki

    UNICUSANO NUOVA PROPRIETÀ DELLA TERNANA CALCIO

    Se preferisci un bellu cazzu al posto de li pesci sulla faccia, nella mia ora d'aria dal controllo della societa', chiamame che arrivo!Ps. Gnende che x societa' intendevi il governo, lo stao etc.?
  11. chetestraceki

    UFFICIALE: LIVERANI NUOVO ALLENATORE

    Un uomo che e' sempre partito dal gradino piu' basso, senza aiuti...se siamo in B lo dobbiamo a lui! In bocca al lupo mister!
  12. chetestraceki

    Stadio

    La cosa del manto erboso è alle prime tre posizioni delle cose schifose delle schifose gestioni degli ultimi 14 anni
  13. chetestraceki

    Stadio

    https://www.google.it/amp/s/amp.calciomercato.com/news/nuovo-stadio-frosinone-inaugurazione-a-fine-mese-24160 FATTI,NON PUGNETTE. Poco piu' di 11 milioni di euro il costo, meno di 2 anni per farlo, oltre 16mila posti la capienza. Che invidia
  14. chetestraceki

    Addio Via Aleardi! Siamo in cerca di una nuova sede!!!

    Quanto detto e' cosa diversa dal vigilare, controllare, giudicare e se possibile ostacolare attivita' (calcistiche o meno, ma ora qui si parla di ternana unicusano) poco chiare o contestabili, anche solo per capire con chi hai a che fare.Ben venga il «monitoraggio» dei tifosi o del forum, ma inalberiamoci nel merito delle cose e in modo lucido ed equlibrato (cosi si monitora) mi permetto di dire senza isterismi, individualismi (in italia su 10 persone al bar, nessuno prende lo stesso tipo di caffe'...siamo italiani), o idealismi. I soldi pubblici servono per dare servizi di base imprescindibili (che per definizione sono costi, ma costi «giusti», ma attenzione qui ai clientelismi su cui si.basa questo paese da sempre, qui il monitoraggio dovrebbe essere davvero ferreo....ma lasciamo perdere, perche' servirebbe innanzitutto un cambio di mentalita'), ma anche per fare investimenti seri, sensati, di prospettiva e di profitto, come accade un qualsiasi altra parte del mondo c.d. avanzato tranne l'Italia Sul pallone che cuzzura rivolgiti pure ad altri, non certo a me.
  15. chetestraceki

    TERNANELLO

    Tarzanellu tutta la vita!
  16. chetestraceki

    Addio Via Aleardi! Siamo in cerca di una nuova sede!!!

    Praticamente Terni non deve dare nulla di "pubblico" alla Ternana perché' dobbiamo essere l'unica città' al mondo dove chi viene ad investire lo fa solo per beneficenza, per cause buone e senza profitto, ma lo fa solo per dare lavoro a noi ternani "che semo nati per tribola'" e dunque tutto ci è' dovuto, e perché' c'avemo lu pampepatu e li colori più' belli del mondo.Dunque la Ternana non siamO noi, perché' la comunita' non vuole metterci nulla di suo, in nessuna forma, e in più' qui si prende la Ternana solo per i motivi detti prima, non certo perché' ci debba essere qualche interesse economico o di profitto (cos'è mai viste nel mondo del calcio, dopotutto). Poi, casomai, se ce piace, andiamo bene in campionato e i biglietti non costano troppo (massimo 5 euro perché' c'e' la crisi economica)', si torna allo stadio in 30mila perché' a quel punto la Ternana siamo noi. Inoltre, pare che questi unicusano siano responsabili della ipocrisia della società' umana e del fatto che non ci sia la pace nel mondo e tanta cattiveria.
  17. chetestraceki

    TERNANELLO

    Daje chiudemo su, ad ogni cambio di proprieta' (ancora da verificare tra l'altro) arcominciamo con le solite cazzate, davvero basta, non rendiamoci ridicoli, altrimenti la colpa non e' la loro, ma la nostra che ancora annammo ascoltando le favole raccontate da politichetti e stampa locale.
  18. chetestraceki

    Addio Via Aleardi! Siamo in cerca di una nuova sede!!!

    Si, difendere a priori gli unicusani effettivamente e' una posizione estrema non giustificata dai fatti (al netto, poi, della questione del nome che e' altra questione ancora, in questo caso si, aprioristica per alcuni/molti e questione giustamente x gli stessi «fondamentale») ma forse solo dall'idea che il «pallone cuzzura ancora» o che «cuci famo la B»Detto questo, o non segui/sei contro x la «discriminante» unicusano oppure certe (anche pesanti) esternazioni su ogni questione (quale sede, etc etc) mi sembra frutto di una isteria ingiustificata e a volte non provata da elementi concreti. Se poi, dopo 14 anni di merda longariniana, vogliamo dire che non e' cosi e siamo perfetti, beh, credo che questo non corrisponda al vero. Mia opinione.
  19. chetestraceki

    Addio Via Aleardi! Siamo in cerca di una nuova sede!!!

    Insomma, va bene discorrere nel forum, naturalmente certe posizioni riguardo a tematiche note a tutti (nome, calciomercato, etc.) Ma polemizzare a priori su ogni cosa la dice lunga sullo stato di isterismo cui sono giunti molti....quanto detto da ranucci smentisce ogni cosa detta qua..... Ps.la vecchia sede era una merda. Ps2 mi auguro nella nuova ci sia qualche cimelio (maglie, poster giganti di squadre vincenti, gagliardetti etc. Purtroppo di trofei non possono metterne ahime') Tutto cio' che insomma dia l'idea di senso di appartenenza e storia legata ai colori rossoverdi, magari qualche giocatore entrandoci capirebbe di kon essere - che so - ad andria piuttosto ce a Terni, cazzo
  20. chetestraceki

    CIAO TERNANA

  21. chetestraceki

    CIAO TERNANA

    Il maglificio del Perugia Modifica Bastò attendere un solo anno, e il 26 agosto 1979 cadde l'ultimo tabù, con l'esordio in Coppa Italia della prima maglia di calcio italiana griffata da uno sponsor, quella del Perugia.[33] Artefice di ciò fu il presidente dei grifoni, Franco D'Attoma, il quale per reperire i 700 milioni necessari al prestito in Umbria dell'attaccante Paolo Rossi, si accordò col gruppo alimentare IBP (Buitoni-Perugina) da cui ne ottenne 400; in cambio, il nome del loro pastificio Ponte sarebbe comparso sulle divise e sui capi d'allenamento della squadra (curiosamente lo stesso Rossi, tuttavia già vincolato da un precedente accordo pubblicitario a livello personale, sempre nel settore agroalimentare, con la Polenghi Lombardo, nell'occasione fu l'unico biancorosso a non poter esibire lo sponsor sulla maglia). La FIGC ancora non contemplava la presenza di un logo diverso da quello del fornitore sui capi tecnici dei calciatori, così come la stessa Lega aveva respinto in estate l'ingresso della pubblicità sopra le mute da calcio italiane.[45] Dato che l'unica forma di sponsorizzazione all'epoca permessa era quella relativa l'abbigliamento tecnico, in quarantott'ore D'Attoma aggirò le regole federali fondando un maglificio col nome del pastificio, la Ponte Sportswear,[37] che di diritto figurava come semplice fornitore tecnico delle casacche potendo quindi comparire formalmente, col suo marchio, anche su di esse , ma che di fatto fu il primo vero sponsor di maglia del calcio italiano.[14][15][46][47] Inizialmente la Federazione non tollerò questo escamotage e multò la società umbra per 20 milioni, imponendo inoltre l'esclusione dalle divise perugine del logo Ponte prima dell'inizio del campionato;[48] tuttavia D'Attoma, a sua volta squalificato,[49] non demorse e proseguì nei suoi intenti commerciali, apponendo il nome dello sponsor sopra tute e altri indumenti di gioco dei biancorossi[50] nonché, in maniera pionieristica, perfino sulle reti e sull'erba dello stadio Renato Curi. Pochi mesi dopo, al termine d'una discreta trafila burocratica, la Lega Nazionale Professionisti autorizzò infine il Perugia a scendere in campo col marchio pubblicitario sulle proprie maglie; il "secondo" debutto dello sponsor stavolta coi crismi dell'ufficialità avvenne in Serie A il 23 marzo 1980.[51] Verso la liberalizzazione Modifica Seguendo l'esempio del Perugia, nella stagione 1979-1980 anche Cagliari, Genoa e Torino riuscirono a inserire i marchi dei rispettivi sponsor Alisarda, Seiko e Cora sulle tute di riserve e raccattapalle;[7] l'esempio venne seguito nell'annata successiva dall'Inter che griffò col marchio pubblicitario Inno-Hit le tute d'allenamento di giocatori e raccattapalle, i biglietti d'ingresso e i tagliandi d'abbonamento.[52] Il processo divenne inarrestabile, e nel 1981 la FIGC e le Leghe si videro in pratica costrette ad approvare un documento che apriva le porte del calcio italiano agli sponsor extrasettore, permettendone un'esposizione massima di 100 cm² sulla parte anteriore delle maglie (aumentata a 144 cm² due anni dopo);[7][14][15] lo stesso D'Attoma, solo pochi mesi prima osteggiato dai vertici del calcio tricolore, venne messo a capo della Promocalcio.[36][49] La stagione 1981-1982 fu quindi la prima che consentì l'esposizione degli sponsor commerciali (oltre a quelli tecnici già arrivati tre anni prima) sulle maglie delle squadre nel calcio italiano: 28 squadre sulle 36 totali dei primi due campionati (16 di A e 12 di B) si presentarono ai nastri di partenza con le storiche maglie per la prima volta marchiate da sponsor.[14]
  22. chetestraceki

    CIAO TERNANA

    Ciao MERDUGIA La vostra prosopopea e' sempre stata ingiustificata, e fonte delle figure di merda che continuamente fate, a ogni livello, in giro x l'italia. Siamo la vostra nemesi, conigli
  23. chetestraceki

    CIAO TERNANA

    Inizialmente la Federazione non tollerò questo escamotage e multò la società umbra per 20 milioni, imponendo inoltre l'esclusione dalle divise perugine del logo Ponte prima dell'inizio del campionato;[48] tuttavia D'Attoma, a sua volta squalificato,[49] non demorse e proseguì nei suoi intenti commerciali, apponendo il nome dello sponsor sopra tute e altri indumenti di gioco dei biancorossi[50] nonché, in maniera pionieristica, perfino sulle reti e sull'erba dello stadio Renato Curi. Pochi mesi dopo, al termine d'una discreta trafila burocratica, la Lega Nazionale Professionisti autorizzò infine il Perugia a scendere in campo col marchio pubblicitario sulle proprie maglie; il "secondo" debutto dello sponsor stavolta coi crismi dell'ufficialità avvenne in Serie A il 23 marzo 1980.[51]
  24. chetestraceki

    CIAO TERNANA

    La FIGC ancora non contemplava la presenza di un logo diverso da quello del fornitore sui capi tecnici dei calciatori, così come la stessa Lega aveva respinto in estate l'ingresso della pubblicità sopra le mute da calcio italiane.[45] Dato che l'unica forma di sponsorizzazione all'epoca permessa era quella relativa l'abbigliamento tecnico, in quarantott'ore D'Attoma aggirò le regole federali fondando un maglificio col nome del pastificio, la Ponte Sportswear,[37] che di diritto figurava come semplice fornitore tecnico delle casacche potendo quindi comparire formalmente, col suo marchio, anche su di esse , ma che di fatto fu il primo vero sponsor di maglia del calcio italiano.[14][15][46][47]
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