pietro

Ma che stai a di’! Il professore te bandecchizza qualunque topic, poi è normale che uno je risponne. Famo ‘na prova: aprimone uno su Padre Pio, vedrai che scappa fori che i quatrini pe la Casa sollievo della sofferenza l’ha tirati fori Lui...

È inutile Palmi’, il professore soffre de manìe de persecuzione. Io (o te) avremmo assunto una duplice identità pe martirizzarlo. Ce sarebbe da fa’ un film... ”L’utente che scrisse due volte”...

Ma si, dai! Che poi, dico io, visto che ce tiene alla “reputazione virtuale”, basterebbe che la piantasse de fa’ il leccabandecchi h24, e ce sarebbero decine de utenti pronti a scaricaje valanghe de like pe mera gratitudine! Arriverebbe a +1.000 prima de Natale!

Professo’... se non ricordo male, la prima volta che t’ho intruppato nel forum è stato dopo l’arrivo del pelato, perché cacavi il cazzo co ‘sto personaggio che io, già all’epoca, ritenevo una vera sciagura. E a -200 tu già ce stavi! Come dicono gli avvocati (quelli bravi), ciò è dimostrabile per tabulas In ogni caso, me dispiace dittelo, a me non me da gusto mette i -1 anche perché so’ anonimi. A me da gusto ribatte alle stronzate che leggo, specie alle tue (che, tra l’altro, si sono sempre distinte per una grammatica poco professorale) D’altra parte i post dove te sei beccato -5, -6, -7, e anche de più, manco se contano! Quindi, se anche, per assurdo, qualche fiocinata te l’avessi tirata io pe sbaglio, resterebbe comunque da capi’ chi cazzo so’ tutti gli altri tuoi estimatori! Ma dico io... ma davvero stai a cerca’ un alibi pe na minchiata del genere? Ma è mai possibile che a quasi 50 anni tu te debba fa rode il culo perché in un forum te mettono i -1? Dio bono manco i regazzini

beh, professo’, stando a quello che emo visto finora, Bandecchi sarebbe la garanzia migliore pe’ continua’ a gioca’ co Fiumicino, Trastevere e Ostia Mare P.S.: d’altra parte con la scalata dall’eccellenza alla finale pe la serie A in soli 5 anni, ormai a Latina hanno capito che funzionano più i magheggi de una associazione per delinquere (però competente de calcio) che le chiacchiere de un imbonitore col faccione da bambacione

beh, direi simpaticissimo! Se avesse scritto “scians” sarebbe stato almeno coerente! Invece così ha provato a parti’ bene ma si è perso nel finale

Infatti. Me pare più una concezione prag-natica...

Ma infatti. Meglio che sia Bandecchi a comprasse pure le acciaierie. Unicusano Ternana e Thyssen Strupp. Eh professo’?

Sicuro che non è un cetriolo rotante?

Una meraviglia! Di cosa aveva bisogno un capoluogo di provincia agli ultimi posti nelle classifiche della qualità della vita? Di uno stadio nuovo! Eppure ne avrebbero di che occuparsi, vista l’incuria in cui versa il palazzo reale più grande del mondo, la Versailles italiana, insieme ai suoi giardini... Mah...

Il prof è testimone de Geova.

Manco se andasse in terapia intensiva. Se strapperebbe il respiratore...

E allora avrebbe dovuto dirlo negli spogliatoi. Quando le dichiarazioni le rilasci in pubblico, devi avere rispetto non solo per te stesso e per i tuoi giocatori ma anche e soprattutto per gli altri. E, tra gli altri, ci sono i tuoi tifosi e gli avversari. Un trofeo è sempre un trofeo, non va mai svilito pubblicamente perché in tal modo offendi tutti coloro che lo seguono e, soprattutto, coloro che vi partecipano. Logico che la vittoria della Coppa non è un cazzo rispetto al danno che ha fatto con la retrocessione. Hai fatto uscire una squadra dal calcio che conta, certo non puoi cavartela vincendo la Coppa Italia di C. Ma questo è un altro discorso. Comunque le solite dichiarazioni in linea con il personaggio, il solito approccio da gradasso.

Esatto! E prima o poi troverà l’idea che piace perché... ”Le idee migliori non vengono dalla ragione ma da una lucida, visionaria follia” (Erasmo da Rotterdam)

A ‘sto punto me viene anche il sospetto che abbia fatto questa proposta sapendo che, per mille ragioni, avrebbe ottenuto da subito un NO o comunque delle resistenze. E così ne ha ricavato un ottimo ritorno di immagine senza caccia’ na lira. È un vecchio trucco. Come quando te invitano a cena sapendo che tu dirai de no. “Peccato!” te rispondono, e intanto se fregano le mani...

Esatto. Secondo me anche Pecchia ci tiene, che tra l’altro la Coppa la vinse 7/8 anni fa qui a Latina.

Per quanto mi riguarda (ma credo posso parlare in tal caso anche per altri utenti) non sto giudicando il progetto ma il modo in cui ci si pone per anticipare un progetto che non c’è. Giudizio pessimo. Dopo, semmai, giudicheremo il progetto. Dopo ancora, la sua esecuzione.

Si, come no! In nord Europa, con quei loro giovani così corti de cervello e incapaci, accolgono i nostri ragazzi a braccia aperte! Contano sui nostri figli per progredire! Poi se a confermarlo è l’organismo pastorale della CEI, allora stamo apposto. Parlamo de stadio, anzi, delle farneticazioni riguardanti lo stadio, che è meglio.

Ma infatti! È grottesco stare qui a disquisire di tematiche davvero serie grazie all’innesco creato dalle favole de un “simpatico” guascone. Questo dimostra che siamo proprio italiani, della parte pontificio-borbonica però ... ce piace parla’ le ore del nulla davanti a na tazzulella ‘e cafè... tanto al PIL ce pensano l’altri

il tuo de pensiero, invece, è qualificato dal fatto che te compiaci del settimo/ottavo posto in termini de potenza mondiale quando sai benissimo che l’80% del PIL italiano è sviluppato dalle regioni del centro nord. E critichi pure Feltri... Questione de ignoranza... ma de che? E de chi? Vabbè dai, ha ragione Altoforno. Chiudiamola qui che stiamo andando in O.T.

Dove vivo io? Beh, seguendo il tuo ragionamento, è evidente che vivo in un Paese che ha prodotto 59 milioni di bassi profili. Peccato! Se fossero stati tutti alti profili come te, noi non staremmo come stiamo e tu non saresti stato costretto ad allontanarti da mamma’. Perché il fatto che stiamo come stiamo, certamente è innegabile. Così come è innegabile che, parafrasando il buon Feltri, se al posto di Campania, Calabria e Sicilia (dove pure i laureati fioccano più che in ogni altra parte del Paese) avessimo avuto una seconda Lombardia, una seconda Emilia Romagna e un secondo Veneto, non staremmo come stiamo. Quindi a voi “alti profili” che siete emigrati, suggerirei di calare da sta cerasa e di studiare meglio la Storia (quella degli ultimi secoli però eh... non me fate l’errore de parti’ dall’Impero romano, sennò finisce che non ce capite più un cazzo).

Benissimo, allora dormi tranquillo! Pezzi de carta quanti ne vuoi nei prossimi anni! E de che valore! Tutti Einstein! Nei paesi avanzati se stanno a fa’ le pippe pensando a quando i nostri cervelli, laureamuniti, andranno a casa loro a infondere il genio italico. Stanno tutti a aspetta’ a noi...

Lo so bene! Peccato che il numero di laureati non va considerato in valore assoluto ma relativo, ovvero in relazione alla struttura economica e al livello di avanzamento e organizzazione di ciascun Paese. E pertanto, come hanno dimostrato i fatti, noi avremmo avuto bisogno di meno laureati e più badanti, camionisti, braccianti e muratori. Ma, soprattutto, avremmo avuto bisogno di una classe genitoriale che avesse insegnato ai giovani la cultura del lavoro e del vivere organizzati per produrre ricchezza. Solo così, dopo qualche decennio, saremmo anche noi divenuti un paese ricco e avanzato, che necessita di far laureare TUTTI i suoi giovani e acquisisce manovalanza da altri mondi. Se va per gradi Lu Ce’, per gradi... pe costruì Roma ce so’ voluti dumila anni, noi non potemo pensa’ de uscì dal medioevo e diventa’ un Paese avanzato dalla sera alla mattina, semplicemente facendo prende un pezzo de carta ai nostri giovani (magari pe via telematica, così fai prima...)

Se è per questo, anche più de 15 anni. Con la precisazione che il 95% degli “esportati”, laureati e non (esportati naturalmente solo per non essere riusciti a conquistare il famoso posto fisso vicino casa), dopo qualche anno è tornato a casuccia sua. Non è stato difficile accorgersi, infatti, che nei paesi ricchi e avanzati dell’Occidente, nord Europa in primis, non avevano certo bisogno dei nostri preziosi cervelli italici. E così, dopo qualche anno a lavare i piatti nei pub londinesi (e dire che sognavano di fare i manager nella City...), hanno capito che se stava meglio da mamma’, senza fa’ un cazzo, col nonnetto in casa che grazie alla bona pensione e all’accompagno, regge tutta la famiglia. Per contro, i disperati di altri mondi, ex blocco sovietico in primis, capirono subito che qui c’era la ciccia, e c’hanno invaso per fare quei lavori (badanti, ma anche camionisti, braccianti, muratori ecc) che i nostri giovani, troppo impegnati a conseguire inutili pezzi de carta (o peggio, a svejasse a mezzogiorno per essere tutte le sere parte del c.d. “popolo della notte”) non hanno mai pensato minimamente di svolgere. E così da una parte sono stati drenati miliardi di valuta (questi in Italia non spendevano un cazzo, mandavano tutto ai Paesi loro), dall’altra abbiamo creato una generazione di giovani falliti nullafacenti la cui unica speranza è che non stiri li zoccoli il nonnetto. Ormai siamo un Paese senza speranza, di fatto fuori dall’europa, dove chi ha puntato sul posticino statale (l’80% degli statali è romano o meridionale) campicchia bene mentre la parte produttiva, stritolata dalle tasse, non produce più (l’unica cosa bona è che, non producendo più, prima o poi, lo prenderanno in culo pure gli statali). E così, quando arriva l’imbonitore de turno (che spesso non se sà né se i quatrini ce l’ha per davvero, né per davvero come cazzo l’ha fatti), semo tutti pronti ad annaje appresso. “Annate a zappaaaaaa’!“... diceva poro mì nonno...

Palmi’ io te ringrazio pe’ l’apprezzamento... ma se me risponni dopo appena 3 minuti, per di più alle due de notte, a questi chi cazzo je lo leva più dalla testa che semo la stessa persona?