In decenni di schizofrenie quella che è stata partorita in questi giorni occupa un posto molto in alto.
Comunque la rigiri, non trovi un barlume di logica. Siamo messi così, una proprietà che naviga a vista in acque sconosciute, crediti bancari ad orologeria, gestione sportiva da sliding doors: ce ne stiamo buonini, no? No, a dispetto di tutto e di tutti ci siamo ritrovati con una squadra che sa il fatto suo e non un'accozzaglia di sbandati, ma alle prime avvisaglie di una fisiologica flessione si prende la palla al balzo e con rara competenza tecnica offriamo al mondo e soprattutto a chi ci vuole tanto male l'occasione di percularci.
Auguro ad Ignazio Abate il meglio, è un lavoratore serio, ha mantenuto la zattera in rotta in circostanze drammatiche. Certo che dopo le isterie di Ibra trovarsi tra i piedi un altro figlio di papà deve essere dura da digerire.
Mi auguro soprattutto che almeno noi si faccia il possibile per tenere in vita l'unica cosa che conta e che amiamo. Forse siamo l'unica componente che lo fa davvero, qualunque cosa accada.