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Posts posted by unoffiC1Bl esposito
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Cmq gli altoforno che adoro/adoravo, secondo me hanno bisogno di ripensarsi un pochino e di centellinare meglio le loro presenze. Rischiano di esagerare e di andà a finì de rompe le palle alla gente.
Se fossi in loro farei tipo i cantanti "Veri", starei fermo per un pò e uscirei con una nuova stagione solo dopo aver preparato una serie di pezzi nuovi, non aggiungendone uno ogni tanto messo là così e senza manco ricordasse le parole.
sarà...........ma guarda che ieri ce saranno state minimo 3000 persone
io so solo che la piazza era zeppa,380 coperti a cena,2000 suppli e 8 fusti de birra venduti a mezzanotte e mezza............
I suppli' erano buoni.
complimenti.
Comunque c'era mezzo forum...
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c'ho l'alone rosa .....
a parte gli scherzi tu quando arrivi li allo stand (che sta in passeggiata) chiedi di Alessandro del forum e m'artrovi subito
ma che contrada sei?
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Gusto per segnalare agli appassionati
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Lu ternano sta a cerca lu numero de Peter Fröjdfeldt (l'arbitro)
pe telfonaje a casa e insultallo
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Dice che con l'olandesi ce stavano anche du macchine del Perugia ed una di Salerno
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Dice che hanno visto Guerini al bar Pazzimearaglien di Baden
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Per me Donadoni non lu magna lu dolce co la marmellata (n.b. la Sacher)
Ma tutti a Berna li mannano (riferito ad arbitri ed allenatori)
Tra mbo' Cassano pija foco (lungo riscaldamento)
Arieccoli Buffo' (dopo il terzo gol quando gli olandesi attaccavano)
Non ce vojono anna' su (ai quarti di finale)
Apposto! (quando Toni ha tirato alto).
Segnaliii (sul fuorigioco)
Ma leva stu pistamintuccia (Di Natale o Camoranesi)
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OFFESO, INCITATO LA DOPPIA PARTITA DI RAVANELLI
Repubblica — 25 gennaio 1996 pagina 39 sezione: SPORT
TERNI - Un tiro preciso, angolato, un urlo di gioia feroce, la corsa incontro a un abbraccio invisibile, mai tanto agognato: la partita di Fabrizio Ravanelli è cominciata dopo 50' , quando ha ricevuto palla da Zola sulla verticale dell' area e l' ha girata in porta, alle spalle del portiere gallese Southall. Poi la sua corsa larga, a volo d' uccello felice, il tuffo dentro l' erba fradicia, le braccia alte, a ricevere i complimenti dei compagni. Ma prima di arrivare al 50' , Ravanelli ha giocato suo malgrado una partita nella partita, con esiti non sempre felici, comunque sempre viziati dalla tensione. In mattinata, infatti, era arrivata la notizia degli atti di teppismo compiuti nella notte a Perugia. Due le automobili targate Terni prese di mira: una Innocenti completamente distrutta da un incendio e una Fiat Uno alla quale sono state squarciate le gomme. Prudenti gli inquirenti ("Non vorremmo che l' episodio venisse ingrandito oltre misura, generando magari nuove violenze"). Ma collegare l' episodio agli insulti patiti in questi giorni dallo juventino è fin troppo facile. Così, dal momento in cui lo speaker ha annunciato le formazioni, è cominciata una piccola guerra sorda tra i curvaioli più esagitati e il resto dello stadio: fischi furibondi e grida di scherno, prima in risposta al nome, poi indirizzati direttamente al giocatore in campo. Eppure, suo è stato il primo pallone serio giocato dalla squadra: palla appoggiata nella tre quarti avversaria su Di Livio, cross di quest' ultimo e gol di Del Piero, ispirazione e confezione made by Juventus. Da questo momento in poi, lo stadio è diventato teatro di un botta e risposta a metà tra il risibile e il deprimente: il tutto, fino a quando intorno alla mezz' ora il partito dei ravanelliani ha avuto la meglio ed è partito un lungo applauso accompagnato da un "Ravanelli, Ravanelli" scandito in maniera massiccia. Lui, Ravanelli, che in quel momento stava cercando lo scambio con Zola, a un passo dalla bandierina d' angolo sinistra, si è come scrollato di dosso un quintale di malumore: dribbling sul suo marcatore Coleman e cross ribattuto in calcio d' angolo. Qui, il ragazzo non è riuscito a trattenersi e ha alzato le braccia prima a salutare, poi addirittura ad applaudire chi lo stava inaspettatamente incoraggiando. Racconterà negli spogliatoi, a partita finita: "Quando la curva ha gridato il mio nome, mi sono emozionato. C' era la mia famiglia in tribuna, ero preoccupato, temevo che insultassero anche loro. E invece è arrivata questa grande sodisfazione: ho segnato un bel gol, lo dedico a tutti i tifosi che mi vogliono bene". Dopo il controapplauso al pubblico amico, se possibile, il rumoreggiare collettivo è ancora aumentato. Da una parte, quelli dei ' Freak brothers-lo sballo continua' , perfino stoici nel loro urlare sotto una pioggia furibonda: "Non ti vogliamo, non ti vogliamo". Dall' altra, tutti quelli che avevano deciso di godersi la partita, roba che a un certo punto il centravanti non poteva più toccar palla senza essere soffocato di applausi a coprire i fischi. Il gol è stato liberazione, felicità, rivincita e rabbia insieme. Avrebbe potuto segnare ancora: ha preferito duettare con Del Piero (due assist sprecati dal ragazzino) e Zola. Si era anche guadagnato un rigore, Ravanelli, ma l' arbitro Goethals ha finto di non vedere la spinta grossolana di Symons. Così, a meno di un quarto d' ora dalla fine, la sua ansia di servire la squadra e non solo sfruttarne le doti, si è concretizzata nel passaggio-gol per Casiraghi, l' uomo del 3-0. Altri abbracci: mai abbastanza per chi si è sentito ingiustamente strapazzato. Per sua fortuna, Terni è già archiviata, insieme alla memoria di un altro gol in Nazionale, il quinto in sette gare ("17 gol in questa stagione, non so quanti hanno segnato più di me, in Italia"), e nulla più. - dal nostro inviato LICIA GRANELLO Articoli correlati - ARCHIVIO DAL 1984
OFFESO, INCITATO LA DOPPIA PARTITA DI RAVANELLI
dal nostro inviato LICIA GRANELLO
— 25 gennaio 1996 pagina 39 sezione: SPORT
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INCIDENTI A FOLIGNO, UN FERITO GRAVE
Repubblica — 26 agosto 1993 pagina 22 sezione: SPORT
FOLIGNO - Follie d' agosto. Al termine della partita Foligno-Ternana, finita 0-0 e valida per la Coppa Italia dilettanti, ci si sono stati violenti scontri fra gli ultrà. Il bilancio è di due feriti e di altrettanti arresti operati dai carabinieri. Il ferito grave, ricoverato presso l' ospedale di Foligno, è Massimo Acciarini di 25 anni, mentre l' altro è un carabiniere. Un coltello è stato anche lanciato contro una pattuglia di vigili urbani ma è finito contro un' auto. I tifosi ternani, circa 300, sono ripartiti da Foligno con un treno speciale alle ore 23.30, scortati lungo la linea da un ingente spiegamento di forze dell' ordine. I disordini erano cominciati intorno alle 19.30, appena i ternani si erano avvicinati a piedi allo stadio Santo Pietro. C' era stata una sassaiola, subito interrotta da carabinieri e polizia. Articoli correlati - ARCHIVIO DAL 1984
INCIDENTI A FOLIGNO, UN FERITO GRAVE
— 26 agosto 1993 pagina 22 sezione: SPORT
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GLI HOOLIGANS DELL' UMBRIA
Repubblica — 15 agosto 1993 pagina 28 sezione: SPORT
PERUGIA - "Quando ne avevo uno sopra che mi teneva fermo per terra e quattro intorno che mi riempivano di calci, ho avuto paura, non lo nascondo: se non fossero arrivati i carabinieri sarebbe andata a finir male, me la sono vista per davvero brutta". Ilario Castagner è appena uscito dallo studio del suo legale dove ha firmato una denuncia per l' autorità giudiziaria e nel suo racconto l' amarezza e lo sconcerto sembrano essere più forti della rabbia per quel brutto quarto d' ora di Alviano. Da parte della Ternana arrivano le scuse ufficiali, ma anche sospetti assurdi sul comportamento del tecnico. Venerdì sera l' allenatore del Perugia e il suo vice Mauro Viviani, il figlio dell' ex presidente Luciano Gaucci, Alessandro, e la fidanzata Sonia decidono di andare a vedere la partita Alviano-Ternana. La Ternana, prima retrocessa in C-1, poi iscritta al campionato dilettanti dopo il fallimento della società, ha scelto questo posto pieno di verde e di tranquillità per il ritiro precampionato. Ma quella di Castagner e compagni non è una scampagnata disinteressata. Sono lì, alla prima uscita ufficiale dei rossoverdi, per veder giocare Vincenzo Mazzeo, un tornante della Vigor Lamezia che è in trattative con la Ternana, ma potrebbe far comodo anche al Perugia che dopo la storia dell' illecito sportivo punta alla Serie B e non vorrebbe aver problemi di formazione. I quattro vanno al botteghino quando la partita è cominciata da cinque minuti. Tira una brutta aria anche fuori dello stadio. Mentre comprano i biglietti qualcuno dice: "E' Castagner, sono del Perugia, dovrebbero pagare il doppio". "Degli imbecilli" commenterà più tardi Alessandro Gaucci quando racconterà che "è stato un vero e proprio assalto" e che "non c' è stato verso di farli ragionare". Il gruppo di Castagner prende posto. Si avvicinano in quattro. "Hanno cominciato a provocarci - ripete con le stesse parole che ha fatto mettere a verbale, il tecnico biancorosso - ci hanno detto che noi non potevamo stare lì. Ma come, gli ho detto io, ho pagato anche il biglietto, sono un cittadino come gli altri, ho gli stessi diritti degli altri e la partita intendo godermela. Inutile, questi hanno cominciato a inveire e a venirci addosso". Castagner, Viviani, Gaucci e la fidanzata si rendono conto che la situazione sta diventando incontrollabile e si allontanano. Stanno per lasciare il campo quando scatta l' aggressione. Sono spintoni, calci e pugni per tutti. Solo Sonia se la cava con "un grande spavento in mezzo a quei forsennati che picchiavano mentre la gente stava a guardare". Per fortuna dura pochi minuti perché arrivano i carabinieri che disperdono gli aggressori. E' lo stesso Castagner ad indicare alle forze dell' ordine quelli che hanno picchiato, i più scatenati, i più violenti. In due vengono fermati, identificati e poi rilasciati. Per il tecnico biancorosso, il suo aiuto e il figlio dell' ex presidente i medici dell' ospedale di Amelia stilano un referto con una prognosi di sette giorni. Mauro Viviani però è più grave di quello che era sembrato in un primo momento. Il professor Giuliano Cerulli, che oltre ad essere il medico sociale è anche il primario di ortopedia, vede attraverso le radiografie che il polso destro è fratturato. Ci vuole il gesso per trenta giorni. "Il calcio e la violenza? Che cosa volete che dica che non sia stato già detto - si chiede Castagner - in quello stadio c' erano quattro cinque teppisti che non ci dovevano essere, che dovevano essere tenuti lontani: ma del resto in ogni stadio italiano ci sono sempre quei cento delinquenti che non ci dovrebbero essere e che invece se ne stanno tra gli altri come una mina vagante". "E' un fatto grave che va condannato e basta", dice l' allenatore della Ternana Claudio Tobia che ieri mattina ha telefonato ad Ilario Castagner e gli ha espresso la sua solidarietà e quella dei suoi giocatori. E la Ternana? In un comunicato "condanna fermamente il comportamento violento ed irresponsabile di alcuni teppisti che hanno aggredito Castagner, Viviani e Gaucci". Ma va anche oltre, pericolosamente oltre: "Nel prendere le distanze da simili atti che nulla hanno a che vedere con lo stile e la correttezza che ha sempre caratterizzato il comportamento dei tifosi della Ternana, la società - prosegue il comunicato - rilancia un concetto che è proprio di tutti i rappresentanti della nuova società: la violenza non paga, come sicuramente, però, poco renumerativi a livello di immagine sono comportamenti tendenti ad assicurarsi prestazioni di giocatori che già rientrano nei piani tecnici di altre società". - ALVARO FIORUCCI
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ricordo l'episodio.
con Orazi che ci spiegava che gicava come tobia ma con il libero dietro alla linea difensiva a zona...
ahahaha
che tristezza
TERNI, I TIFOSI BLOCCANO GLI ALLENAMENTI DELLA SQUADRA
Repubblica — 25 gennaio 1991 pagina 25 sezione: SPORT
TERNI Da due giorni i tifosi della Ternana (settima in C1 B con 18 punti) impediscono alla squadra di allenarsi, interrompendo regolarmente l' allenamento. La singolare quanto prepotente forma di contestazione è stata attuata una prima volta mercoledi e ieri è stata ripetuta. Era infatti appena cominciata una partitella, quando un gruppo di una trentina di persone è entrato in campo provocando l' interruzione della seduta di allenamento. La discussione, anche con la presenza di qualche giocatore, è continuata per alcune ore. Particolarmente presi di mira l' allenatore Orazi e il direttore generale Fiore, di cui i tifosi hanno chiesto le dimissioni. Articoli correlati - ARCHIVIO DAL 1984
TERNI, I TIFOSI BLOCCANO GLI ALLENAMENTI DELLA SQUADRA
— 25 gennaio 1991 pagina 25 sezione: SPORT
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Espò guarda un po' se ce la fai a ritrovare anche l'articolo di fine maggio/inizi di giugno del 1990 (ammesso che l'abbiano mai fatto) rigurdante la partita amichevole fra la nazionale del Brasile e la Rappresentativa Umbra in cui dovevano partecipare sia i giocatori della Ternana e sia quelli del perugia, mentre andò a finire che da perugia partecipò il solo porteire Vinti.non era il Brasile era la Russia.
Partita a Perugia.
aperta solo la Tribuna.
eravamo una decina di Terni...
Io c'ero
Il Brasile giocò al Liberati in preparazione per il mondiale del 1990 contro la squadra che doveva essere di rappresentanza di tutta l'Umbria. Sono sicuro, visto che c'ero ai distinti B
allora sbaglio partita.
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TEPPISTI IN AZIONE, AGGREDITO CASTAGNER
Repubblica — 14 agosto 1993 pagina 27 sezione: SPORT
TERNI - L' allenatore del Perugia Ilario Castagner, il suo vice Massimo Viviani, il figlio dell' ex presidente Gaucci, Alessandro, e la fidanzata di quest' ultimo sono stati aggrediti da una decina di teppisti ternani poco prima della partita amichevole tra Alviano e Ternana. I quattro sono stati portati all' ospedale di Amelia: per tutti la prognosi è di 7 giorni. Castagner e gli altri tre protagonisti dell' incidente si trovavano ad Alviano per visionare un calciatore che interessa al Perugia. L' aggressione è avvenuta non appena i quattro sono entrati in campo per raggiungere la panchina dove erano stati invitati dall' allenatore rossoverde Tobia. I dieci teppisti, che secondo i carabinieri sono tifosi della Ternana, sono stati subito dispersi dall' intervento dei militi e tre di loro sono stati fermati, identificati e quindi rilasciati. - a f Articoli correlati - ARCHIVIO DAL 1984
TEPPISTI IN AZIONE, AGGREDITO CASTAGNER
a f
— 14 agosto 1993 pagina 27 sezione: SPORT
Foto correlate
Ancora scontri in Francia
(13 novembre 2005)
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CALCIO NEWS
Repubblica — 27 agosto 1993 pagina 25 sezione: SPORT
RISSA DI FOLIGNO, DIMESSO IL FERITO FOLIGNO - Ha lasciato l' ospedale, su sua richiesta, Massimo Acciarino, ferito mercoledì negli incidenti fra ultrà dopo Foligno-Ternana di Coppa Italia dilettanti. Il giovane aveva riportato contusioni e lesioni alla gambe, al volto e ad altre parti del corpo. Era stato malmenato da alcuni sostenitori della Ternana all' uscita dalla stadio. Un solo arresto. Feriti anche tre poliziotti. Consistenti i danni, il Comune di Foligno si è costituito parte civile. Polizia pro-sciopero - Il sindacato calciatori non ha revocato la protesta fissata per domenica: inizio con 30' di ritardo. Intanto aderisce alla protesta anche l' Usp (unione sindacale di polizia). In un comunicato spiega che "condivide pienamente le ragioni dei calciatori costretti a scioperare per far valere i loro giusti diritti". Stage azzurro - Stage azzurro, nella serata di domenica Sacchi renderà note le convocazioni: i giocatori, una ventina, dovranno trovarsi lunedì sera a Coverciano. Ci resteranno sino a giovedì: alle 16 è prevista un test con la Rondinella. Amichevole Torino - In un' amichevole disputata ad Oggiono il Torino ha battuto per 7-0 la squadra della Brianza: in gol Silenzi, Osio, Poggi, Mussi e Sesia (due volte), più un' autorete. Processo Marsiglia - Comincerà oggi a Parigi il processo contro il Marsiglia accusato di aver cercato di combinare il risultato della gara col Valenciennes. Nella vicenda sono coinvolti giocatori e dirigenti. Probabile un rinvio in attesa della fine dell' inchiesta penale. Articoli correlati - ARCHIVIO DAL 1984
CALCIO NEWS
— 27 agosto 1993 pagina 25 sezione: SPORT
Foto correlate
Garofalo a Ferrara
(07 aprile 2008)
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CALCIO FOLLIE IN UMBRIA LA TERNANA AL CAPOLINEA
Repubblica — 21 agosto 1992 pagina 35 sezione: SPORT
TERNI - Sandro Tovalieri dall' Ancona, Pietro Maiellaro dalla Fiorentina, Luca Evangelisti dal Bologna, Francesco Fiori dall' Alessandria, Giuseppe Taglialatela dal Napoli: la Ternana, dopo dodici anni di purgatorio in C1, non voleva fare la comparsa nel giro del calcio che conta. Sul mercato il presidente Rinaldo Gelfusa si era mosso di conseguenza, portando a Terni calciatori che più che un tranquillo galleggiamento garantissero una navigazione in fuoribordo. Peccato che, rifatti i conti proprio alla vigilia della Coppa Italia, si è accorto che trovare i dieci miliardi necessari per regolarizzare i contratti è un' impresa più difficile di quanto probabilmente gli era sembrata sotto la spinta euforica dei festeggiamenti per la promozione. La Lega vuole garanzie per la copertura delle spese, Gelfusa chiede una fideiussione, ma il pool di banche (guidato dalla Cassa di Risparmio di Terni) al quale si rivolge gli risponde picche. La campagna abbonamenti è un naufragio: rastrella appena 150 milioni. La consistenza finanziaria delle sue imprese non gli consentono un dissanguamento di queste proporzioni. E allora Tovalieri, Maiellaro, Evangelisti, Fiori e Taglialatela sono stati rispediti al mittente, ora dovranno cercarsi una diversa sistemazione. Se la ridono, intanto, i cugini del Perugia che dopo aver mancato la promozione vivono lo sconquasso di Terni come una sorta di rivincita. I grifoni hanno speso dodici miliardi ma sono sicuri che i loro gioielli Camplone, Gelsi, Pagano, Braglia e Cornacchini sono tutti in cassaforte, pronti a far faville sui campi di gioco. Tra i presidenti delle due società umbre, nonostante la diversa serie di appartenenza, c' era stata una specie di corsa parallela. La Ternana compra Tovalieri? Il Perugia si accaparra Cornacchini. Negli spogliatoi del Liberati ci sarà Maiellaro? In quelli del Curi farà la doccia Gelsi. Corsa involontaria? Forse. Certo i precedenti qualche dubbio lo legittimano: dalla rivalità storica delle due squadre, alla grande voglia di riscatto (sia il Perugia che la Ternana sono stati in serie A) alle storie personali dei due presidenti. Rinaldo Gelfusa, 64 anni, è un imprenditore dei servizi come il presidente biancorosso Luciano Gaucci che ha 53 anni. Per un certo periodo il primo è stato dipendente del secondo. Entrambi sono romani. Hanno avuto una comune amicizia politica con gli andreottiani e con Ciarrapico. Entrambi hanno cercato senza fortuna di scalare i vertici della Roma. Sono arrivati in Umbria di recente. L' unica cosa che li lega a questa regione sono due aziende agricole confinanti, a Lugnano in Teverina, e probabilmente progetti diversi per affari sicuri. Ora mentre Luciano Gaucci tenta un nuovo arrembaggio alla B, Rinaldo Gelfusa corre ai ripari per salvare il salvabile: "Le responsabilità sono tutte mie, non ho colpe da addossare a qualcuno - ammette con una punta di amarezza - ma c' è ancora il mercato di autunno, farò di tutto per avere una squadra competitiva lo stesso". I tifosi aspettano con diffidenza, la compagine societaria perde compattezza e il sogno svanisce. Un sogno al quale soltanto le banche non hanno creduto. E i politici? In campagna elettorale erano in prima fila allo stadio. Adesso Gelfusa li ha trovati tutti in vacanza e con il cellulare spento. Ma l' Associazione Calciatori protesta: "E' la corsa al gigantismo- spiega il segretario Silvano Maioli-tutti a comprare, a gettere fumo negli occhi ai tifosi. Adesso i calciatori rispediti ai loro club hanno diritto al risarcimento danni, spetta alla loro vecchia società trovare una nuova sistemazione e, soprattutto, rispettare il contratto. Ma, piuttosto, dov' erano i controllori della Lega e della Figc?". - di ALVARO FIORUCCI
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Espò guarda un po' se ce la fai a ritrovare anche l'articolo di fine maggio/inizi di giugno del 1990 (ammesso che l'abbiano mai fatto) rigurdante la partita amichevole fra la nazionale del Brasile e la Rappresentativa Umbra in cui dovevano partecipare sia i giocatori della Ternana e sia quelli del perugia, mentre andò a finire che da perugia partecipò il solo porteire Vinti.non era il Brasile era la Russia.
Partita a Perugia.
aperta solo la Tribuna.
eravamo una decina di Terni...
Io c'ero
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COM' E' BELLO UN DERBY DI PACE
Repubblica — 03 ottobre 1989 pagina 27 sezione: SPORT
Weekend stakanovista per Franco Carraro: sabato ha assistito a Lodigiani-Battipagliese (1-0), domenica era al Flaminio per vedere Lazio-Juventus (1-1), in serata al Palaeur per Il Messaggero-Philips (94-96). Bilancio: 3 punti in 3 partite, media da centroclassifica, non da primo cittadino di Roma. ai tifosi di Genoa e Sampdoria: avevano garantito di volersi bene e hanno mantenuto le promesse. Anche Scoglio, nel dopopartita, è stato tranquillo e misurato. alla controffensiva pacifista veronese che ha portato al gemellaggio con il Lecce e allo striscione: La nostra tolleranza non ha latitudine. --- ai cori razzisti di San Siro. agli spettatori che a San Siro hanno fischiato i cori razzisti. --- ai napoletani che hanno rotto a sassate il vetro di un pullman di milanisti e ferito un tifoso. --- ai tre individui che, sempre a Napoli, hanno forzato un ingresso, e che, per il loro aspetto poco rassicurante, sono stati definiti probabili vigili urbani in divisa. --- ai tifosi del Pontedera che hanno preso a sassate quelli di Ponsacco al termine del derby di C2 perso per 1-0. A Terni, invece, è stato più facile prendersela con gli inviati Rai, colpevoli, soprattutto di essere di Perugia.
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Tu manco eri nato..
Beccate st'articolo
' COLLEGHI MIEI, VERGOGNATEVI'
Repubblica — 23 maggio 1989 pagina 38 sezione: SPORT
TERNI E' proprio una vergogna! Tacconi è furibondo: tranne lui tutti i big italiani convocati hanno snobbato l' amichevole di beneficenza di Terni fra Italia e Argentina, finita 7-2 per gli ospiti. Meno furioso ma ugualmente duro Maradona: I nostri colleghi italiani hanno dimostrato di non avere cuore. Erano stanchi? Anche noi lo siamo, eppure siamo qui. Anche Caniggia è polemico: Proprio non capisco questo comportamento. Dovevano esserci tanti bei nomi del nostro campionato, invitati personalmente dal portiere juventino. Tutti avevano accettato: ma ieri erano troppo stanchi per giocare. Così, di fronte ad una formazione vera l' Italia è riuscita a mettere in campo solo i giocatori della Ternana. Il 7-2 è frutto di due gol di Maradona, tre di Caniggia, uno di Ruggeri, uno di Pasculli. Anche la gente aveva creduto alla bontà dell' iniziativa. Sulle tribune c' erano dodicimila spettatori paganti per un incasso di 130 milioni: un piccolo contributo per gli handicappati dell' Umbria e l' Ospedale pediatrico di Buenos Aires. Fra gli assenti spiccano i nomi di Carnevale, De Napoli, Bergomi, Tricella, Francini, Buso che pure in un primo momento avevano dato la loro adesione. I giocatori del Pisa tramite Anconetani hanno mandato a dire: Non possiamo. Meglio lasciar perdere è sbottato dopo la partita Tacconi. Ho passato la mattina al telefono e ho capito solo alla fine quello che stava succedendo, i no fioccavano uno dietro l' altro. Maradona, con cui pure mi sono spesso beccato, e che doveva andare a conoscere la figlia, ha trovato il tempo per venire: non i miei colleghi. La categoria ci fa una magra figura, meglio stendere un velo pietoso e vergognarsi con i bambini argentini.
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Per la cronaca a quel raduno comincio' l'amicizia con gli atalantini.
EPISODI STORICI (ANNI 70/80) PER I TIFOSI ROSSOVERDI
in Amarcord
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Dal mio topi avete organizzato una vera e propria sezione a parte....
copioni!