Jump to content

Viciani

Members
  • Posts

    1058
  • Joined

  • Last visited

  • Days Won

    5

Everything posted by Viciani

  1. A volte credo sia opportuno guardare le cose da un altro punto di vista. La Ternana è dei ternani? Se guardiamo all'assetto societario e agli aspetti economici sicuramente no. Di cosa siamo padroni noi? Di noi stessi, di noi come comunità di tifosi, con una passione comune, una storia insieme, tante esperienze condivise. Noi siamo padroni di una festa che si ripeteva ogni settimana e che alimentava e alimenta gli interessi economici e speculativi di chi vuole farsi i cazzi propri sulla nostra passione. Un po' può essere lecito, ma quando è troppo è troppo, siamo tutti capaci di riconoscere il limite. E quando è troppo possiamo fare solo due cose: spegnere quella festa della quale siamo padroni (e fare saltare anche chi ci specula sopra), oppure portare questa festa e questa passione altrove, far nascere qualcos'altro con l'obiettivo di star bene insieme e di divertirci. Per essere più chiaro: boicottaggio o provare a costruire qualcos'altro, piccolo, dal basso, dignitoso. Altrimenti, continuare a leccare culi nella speranza di salvare il proprio. Ma vista la storia non avrebbe logica. La Ternana se esiste ancora, esiste sui gradoni, fossero anche di cemento ammalorato...
  2. QUESTO PENSAVO DUE ANNI FA, E QUESTO VALE SEMPRE DI PIÙ OGGI, PURTROPPO... NON È PIÙ DOMENICA Nella mia vita il calcio ha contato qualcosa, inutile negarlo. Sarà che l’ho sempre considerato non tanto uno sport, quanto una festa popolare e anche un po’ tribale e selvaggia. Beh, fatto sta che questo calcio qui, con tutto il suo contorno, mi ha fatto attraversare diverse fasi (“Non supereremo mai questa fase...”, controcit. da Febbre a 90 di Nick Hornby). Ho cioè superato nell’ordine: la fase dello stupore infantile, quella dell'appartenenza, quella della goliardia, dell'amicizia e del disincanto semi-consapevole. Poi quella della rabbia e ora mi avvio mestamente all’ultima fase: l'indifferenza. Mio zio nel '72 mi teneva in braccio in tribuna Tevere all'Olimpico, non tanto perché ero piccolo, non tanto perché era affettuoso, quanto perché eravamo talmente tanti da aver riempito tutto il settore. Quando Rolando Marchetti segnò portando in vantaggio la Ternana di Viciani sulla Lazio di Maestrelli, mio zio nell’entusiasmo mi scaraventò tre file più sotto, dove venni prontamente raccolto da altri tifosi e issato di nuovo in alto come un trofeo. Trent’anni dopo, più o meno, quel mio stesso zio, anziano e malato, quando gli raccontavo con un certo trasporto della Ternana dei primi anni Duemila, mi sorrideva sardonico, quasi con commiserazione e mi diceva: "Ma perché? Tu vai ancora allo stadio? Non l'hai capito che è tutta una presa in giro?". Lo guardavo con un misto di meraviglia e di amarezza. Possibile che si fosse così disamorato di questa passione? Sarà la vecchiaia, sarà la malattia, pensavo...Sarà che tifiamo una squadra che non è da prima pagina e neanche da seconda… Abbiamo vinto poco, in effetti. Ma che gioia quando si tribolava insieme, in D, in C2, in C1, in B. Uno la squadra del cuore non se la sceglie, è un destino, te ne innamori “improvvisamente, inesplicabilmente, acriticamente”. E così anche se abbiamo avuto presidenti falliti, presidenti sbruffoni, presidenti fantasma e prestanome, presidenti furbastri e bugiardi, giocatori mercenari, vecchi scarponi o giovani apatici, c'era sempre una festa a nasconderli, per nasconderci sui vecchi spalti, nelle curve, nei bar, nei pullman, nei ristoranti a mangiare il pesce quando si giocava nelle città di mare, negli autogrill delle autostrade di tutta Italia… Insomma io allo stadio ero più contento se vedevo le curve piene che i gol. È pure vero che poi erano i gol a riempire le curve. Ma me ne andavo via contento anche senza vittoria, se a quelli di là gliel'avevamo cantate, se in curva avevamo fatto i cori migliori o quelli più oltraggiosi, me ne andavo ridendo, ripensando alle battute, ai lazzi degli amici che diventavano modi di dire memorabili. “…E poi il fischio dell’arbitro e tutti che impazziscono e in quei minuti che seguono tu sei al centro del mondo, e il fatto che per te è così importante, che il casino che hai fatto è stato un momento cruciale in tutto questo rende la cosa speciale, perché sei stato decisivo come e quanto i giocatori, e se tu non ci fossi stato a chi fregherebbe niente del calcio?”. (Sempre cit. da Nick Hornby…) Poi magari si stava a bere al pub senza rivedere gli highlights nello smartphone, che non c'era, con il tempo per guardarsi in faccia, per amicizie strampalate, ma quasi sempre interessanti, fuori dagli schemi della vita ordinaria… Ecco. Saranno almeno quindici anni che il calcio è cambiato, stavolta sì radicalmente, soprattutto fuori dal campo di gioco, inutile stare a ripetere come: lo sanno tutti. Forse è proprio il mondo che è cambiato. Sarà che anch’io mi sono invecchiato. Sarà che allo stadio, almeno io, la festa tribale non la vedo più…neanche quando battiamo quelli là. Sarà che non potendosi più nascondere dietro la festa, vengono fuori più chiaramente tutte le magagne (che magari ci sono sempre state), gli interessi meschini, i troppi soldi che volano via, lo sfruttamento sconsiderato e cinico di quella che forse è una delle ultime passioni popolari, inutili, pulite e gratuite. Insomma ora anche per me, così come successe probabilmente a quel mio zio, il re è nudo. Di sicuro bisogna rinnovare le proprie passioni. Di sicuro ognuno è libero di passare attraverso le diverse fasi prima di arrivare, eventualmente (oppure no), al disincanto o all’indifferenza. Ma questo sistema-calcio di oggi mi sembra difficile da cambiare (anche se qua e là si vede qualche sussulto…). Per ora resta solo la nostalgia (anche quella per la gioventù!) e un pochino di rabbia nei confronti di chi ha tolto alla città la sua unica e forse ultima festa. Per tutti questi motivi, almeno per me, (purtroppo) non è più domenica (quella del calcio com’era) e “Non ci gioco più…” (cit. dagli Statuto).
  3. Non intervengo da tantissimo tempo ma vi seguo sempre. Tifo Ternana da Viale Brin, ma negli ultimi anni non ce l'ho fatta proprio a venire allo stadio. Purtroppo i fatti mi danno ragione. Adesso, al di là di tutto, c'è solo una distinzione che m'interessa a Terni. Ed è tra chi ha la schiena dritta e chi si china. E non è solo una questione di pallone che cuzzola...
  4. Diciamo che da oggi la retrocessione è a un tiro di sputo
  5. https://www.facebook.com/1288429041/posts/pfbid0ceEecquxErkVyAnXQkPNLp1tLAY87cBxMSdJBpEa3KHeHvbpUrf7kcVZrEksk14rl/
  6. Oh, anche oggi una puntatona! Complimenti agli autori!
  7. A parte il fatto che il bilancio del Comune di Terni si aggira sui 120 milioni di euro all’anno. A parte il fatto che a Terni c’è un’aziendina che fattura 2 miliardi l’anno, l’acciaieria (e quindi dire che la Ternana vale la metà del Comune e che è l’attività più importante di Terni è una emerita sciocchezza). A parte il fatto che se la Ternana quando l’hai presa non valeva un cazzo, allora hai fatto un pessimo affare. A parte il fatto che qui nessuno si vuole suicidare, ma anzi siamo talmente abituati a tribolare che ce puoi pure mette sotto tortura che ancora te ridemo in faccia. A parte il fatto che tu qui, con noi, con la gente nostra non c’entri proprio niente. A parte il fatto che siccome, nonostante tutto e proprio perché semo tutti provinciali. la maggior parte della gente qui è per bene e la puzza delle inculate e de lu zozzu la fiuta da lontano. A parte il fatto che quando sei sceso da quell’elicottero forse il pilota aveva sbagliato destinazione. A parte tutto questo: addio!
  8. Sì, ma non se vedono più le striscie..
  9. E pensare che una volta eravamo pure dignitosi...
  10. Eccola, la prima foto a Terni de Shahid....! (anche se se vede un po' poco...ma li baffi spuntano!)
  11. Shahid Khan è già a Terni
  12. Dice che Bandecchi a Lucarelli gli ha promesso che comunque gli fa fare l'assessore allo sport.
  13. Riguardo ai bidoni, amici laziali "autorevoli", mi hanno raccontato che in effetti furono portati con un camioncino dagli stessi laziali e lasciati a terra per protesta contro la squadra. La Lazio di allora era una squadra "difficile" da gestire (anche se poi molti dei giocatori del 72 l'accompagnarono fino allo scudetto) e poco prima della partita di Terni c'era stato una sorta di sciopero-ammutinamento verso il presidente Lenzini reo di non aver pagato un premio partita per la Coppa Italia. Insomma c'era aria di bufera, anche con i tifosi. Comunque nella mia fantastica fila di ieri c'era anche uno che raccontava di come avesse depistato una macchina di tifosi laziali che cercavano "er campetto". Con molta calma e precisione gli dette tutte le informazioni dettagliate per farli arrivare davanti al cancello del cimitero.
  14. QUANDO LA FILA PER IL BIGLIETTO VALE IL BIGLIETTO Il biglietto per la partita si può fare comodamente on line su Vivaticket. Peraltro, per mia memoria, non ricordo di averlo mai comprato con tanto anticipo. Però, vabbè, sabato ci giochiamo un Ternana-Genoa da primi in classifica e chissà quando ricapita. Così decido di andare a fare il biglietto all’apertura della prevendita. In presenza, come si dice adesso. Alla Galleria del Corso c’è una discreta fila davanti all’ingresso di New Sinfony. Non mi spavento, anzi. Mi viene in mente che Chuck Palahniuk, non mi ricordo più in quale libro, raccontava di una donna americana che ogni giorno si metteva in macchina e s’incanalava senza alcun apparente motivo in un ingorgo solo per sentirsi parte di qualcosa. Beh, stasera probabilmente la sindrome è la stessa. E’ bello fare parte di una fila in mezzo ai propri consimili, con le medesime aspettative e frenesie. E non solo: dietro di me ho due coppie di ultrasessantacinquenni, con le quali dopo pochi minuti di battute scatta la gara dei ricordi. Si va dai gol di Liguori a viale Brin contro la Lazio, alla partita della prima promozione in serie A con il Novara della quale tutti in coro ricordiamo perfettamente il giorno: 18 giugno 1972. Poi passiamo rapidamente in rassegna gli stadi più belli dove siamo stati in trasferta, i bidoni biancazzurri collocati davanti al Liberati per la Lazio di Maestrelli, raccontandone le diverse versioni…Con un signore romano che stavolta viene a vedere eccezionalmente le Fere, parliamo dello scempio sull’Olimpico fatto per i Mondiali del ’90. Ma lì accanto un altro cinquantenne ricorda le trasferte della Ternana al Flaminio per le gare in campo neutro negli ’80 e ’90. Intorno a noi, nella fila, i ragazzi più giovani seguono interessati, alzando lo sguardo eccezionalmente dagli schermi degli smartphone. Sono quasi arrivato dentro al negozio e un altro signore sulla cinquantina mi chiede istruzioni sui documenti necessari per fare il biglietto. “Se sei registrato niente, sennò la carta d’identità, o la patente”. “Non sono registrato, sono anni che non vado a vedere la Ternana al Liberati”. “Ah ecco, solo adesso che siamo primi, eh”, lo rimprovero. “No no è che vivo vicino Milano e normalmente vedo le Fere solo nelle trasferte del Nord”…e me le elenca tutte…e poi passa a ricordi più antichi e condivisi, la trasferta a Celano, a Luco dei Marsi, gli anni Ottanta della bellicosa serie C…Mi scuso per l'improvvido rimprovero. Ecco è il mio turno, sono passati più di 45 minuti. Come il primo tempo…Quasi mi dispiace pagare per il biglietto della Nord (sussopre? mi chiede il bigliettaio alludendo chiaramente al secondo anello...) e uscire. Avrei voluto fare anche il secondo tempo. Saluto tutti con un Forza Fere. In effetti mi sento parte di qualcosa. Al diavolo Vivaticket! Viva le file dei tifosi!
  15. Gol in rovesciata di Partipilo su cross di Palumbo dopo rouleta, secondo per bellezza nella storia del Liberati solo a quello di Rizzo su assist di Trudu
  16. ...e non è un meme https://spesaonline.coopcentroitalia.it/spesa-consegna-domicilio/05100/prodotto/baci-baci-perugina-coniglio-di-cioccolato-fondente-extra-con-granella-di-nocciola-nel-guscio-85g-628107
  17. #SOLOacasanostra
  18. D'altra parte dopo tre derby persi sugli ultimi quattro giocati, è chiaro che vincono loro. Anzi è sicro...
  19. Credo di essere tra i primi iscritti al forum, anche perché all'epoca davo una mano agli amici di Terniweb e quel travaso di utenti dal nostro forum non passò inosservato. Da tanto tempo non scrivevo più, ma ogni tanto vi seguo, sempre con piacere. Perciò non posso fare a meno di augurare buon compleanno a rossoverdi.com In tempi di social imperanti, monopolisti e sempre più censori, questo forum, così demodé, resta uno spazio di libertà, di passione e di divertimento. Io ancora vi leggo e rido da solo. Credo non esista un altro forum capace di rispecchiare così bene il carattere di un popolo pallonaro, disilluso, amareggiato, passionale, scazzato, squilibrato e completamente fori de capoccia come quello rossoverde. Lunga vita al forum
  20. No, alla Ovest mettiamoci tante magliette Frankie Garage, un quintale di pasta Ponte e il cavallo di Gaucci, oltre a un bandierione biancorosso griffato Euromobil. Poi li facciamo riprendere da Sky così se lo vedono a Pian di Massiano mentre protestano contro il calcio moderno in un bel raduno tra tesserati alla sagra degli gnocchi!
  21. Comunque io c'ho 55 anni. Per me la mentalità ultra è che se considero ridicolo il mio peggior rivale, vado nel suo stadio e lo piglio per il culo per tutta la partita. Poi non lo so, magari quelli là hanno studiato di più.
  22. ...ma poi che hanno deciso quelli là: in televisione la guardano la partita?
  23. Grazie ragazzi e complimenti per quello che avete fatto. Non intervengo molto, ma sono qui dall'inizio. Utente 102, ma solo perché ho esitato qualche giorno visto nel 2002 stavo con Terniweb e mi stava un po' sulle palle il fatto che ci portavate via tutti gli iscritti al nostro forum. Invece è stato meglio così Lunga vita a Rossoverdi.com e alla rossoverditudine
×
×
  • Create New...

Important Information

By using this site, you agree to our Terms of Use. This site uses cookies to enhance the users' browsing experience and collect infomation about the site utilization. We use both technical cookies and third party cookies. If you continue browsing the site you accept the use of cookies; otherwise you can just leave the site.