Liungbergh-Gauss

Con rinnovato sdegno e malcelato sgarbo, colgo l'occasione (spero che a Lei colga altro..) per riproporLe il dubbio che ormai da piú di 4 anni mi tormenta l'animo e mi sottrae preziose ore di sonno.. Commisuri la risposta all'attesa che La sua miserrima persona mi ha riservato... Nell'augurarLe ogni male possibile, Le porgo distinti saluti. Un (ex) estimatore 1925579[/snapback] Focomelico scarabocchio umano, Spiace dover constatare che la "di Sua" persona non abbia ancora abbandonato la dimensione spazio-temporale che, indebitamente, occupa da troppo tempo. Le voglio dare una notizia: quel vecchio figlio d'un cane di Telesforo Bain (mio grandissimo amico) aveva prodotto un teorema di Bain di indubbia utilità, che aveva per oggetto la resistenza di un corpo celeste esposto a cicli alternati di onde eletttomagnetiche e poderose bestemmie. Una sera, lo ricordo come fosse ieri, eravamo io, Telesforo Bain e Badalone; seduti in un caffè, mentre si disquisiva del mistero dei negri, ebbi l'idea: "scopriamo chi e' il più coglione del mondo!". Producemmo immediatamente una versione fasulla del teorema di Bain; una versione zeppa di fregnacce ed incongruenze. Il tocco finale l'ho dato proprio io: "tutto bello carissimi, ma insisto per aggiungere anche un t=0 che non c'entra un cazzo ma, sono sicuro, il più coglione del mondo non dormira' per anni, perché non si darà pace". Complimenti, Lei e' il più coglione del mondo! Telefono a Bain e gli do immediatamente la notizia!

Asintotico nemico dell'igiene, Per il 2010 prevedo un lieve innalzamento del livello del mare al quale sara' possibile ovviare in due modi: - la prima teoria e' del sottoscritto, elaborata attraverso una serie di prove empiriche e consiste nello "stappare" la fossa delle Marianne, consentendo cosi alle acque di defluire normalmente sottoterra ed essere scaricate "di sotto" rispetto alla Terra. - la seconda teoria e' stata elaborata dal Dipartimento di Scienza delle Costruzioni delll'Impero Romano d'Occidente e consiste nell'attaccare in massa, con formazione a testuggine, le acque e ricacciarle oltre le colonne di Priamo. Lei e' la trasposizione umana di un limite con x tendente a meno infinito.

Melliflua amica, Dica la Verità; Lei vuol sapere ben altro. Lei si e' appassionata al fantastico mondo dei negri perché, probabilmente, ha visionato diverse videocassette della serie "Niger Bamboo: the biggest black cock all over the world". Ebbene si, sfinterica amica: i negri hanno il pene grosso. Traduco per lei: hanno il cazzo grosso. Sull'argomento si sono prodigate le ricerche di magestici scienziati che nei secoli, hanno studiato il caso. Il più illustre di tali dotti uomini e', sicuramente, il Cardinal Vicario Isabbetta Parapiglia che, all'uopo, ha prodotto la splendida opera per bimbi, sotto forma di piccole filastrocche:"Cazzi al buio, cazzi neri" (326 pg. con illustrazioni e schizzi di Joseminde big black bamboo. Massimo Del Buco editore). Detto questo, diarroica amica, salviamo le apparenze rispondendo alla Sua domanda. Effettivamente la conformazione del naso dei negri ha, da sempre, destato molta curiosità che, nei casi più gravi, si e' trasformata in ossessione da parte di alcuni immarcescibili scienziati. Oggi sappiamo molto più di ieri, grazie all'opera dell'ex moglie dell'Arcivescovo della Polymer che, nell'opera "Delli nani, delli negri et de altre burle" spiega chiaramente:"la fisiognomica (studio del fisico degli gnomi e derivati) ha stabilito che la carattrristica forma dalle froge schiacciate e larghe per questioni di sopravvivenza. Quelli vivono nella savana e tale conformazione del naso garantisce loro maggiore facilita' di respirazione, quando devono fuggire da predatori, bracconieri e cacciatori di frodo la cui attività criminosa mina l'esistenza dei negri, considerato che al momento ne sono rimasti poco più di 2 mila esemplari". La finisca di fare pensieri scabrosi sui negri o le verrà un clitoride delle dimensioni di una trota salmonata.

Piccoli e inutili figlio di un dio minore (e per questo, con la m minuscola), Il prof. Liungbergh Gauss è tornato. Già immagino le vostre membra corte e tozze agitarsi e fornire la rappresentazione tipicamente volgare del giubilo. E già cresce in me la voglia di allontanarmi di nuovo. Sono tornato circa una settimana fa dalla Finlandia. Nei mesi scorsi ho spostato i laboratoires (laboratuar, per voi pezzi di merda) della Liungbergh-Gauss inc. a Kannus. Sono stati mesi intensi, quelli che mi hanno tenuto lontano dall\'italico stivale. Gli esperimenti sulla trasformazione del corpo umano in rame hanno subìto un brusco rallentamento, dovuto alla penuria di cavie (di negri e zingarelli, in Finlandia ce ne sono veramente pochi). Il freddo battente che mi causava l\'insensibilità della sacca dei coglioni mi ha infine spinto a fare ritorno. Caricata la di mia Fiat 508 Balilla, ho affrontato il lungo viaggio. Due le novità registrate presso la di mia domus: una famigliola di negri che, approfittando della mia assentia, si è impadronita della domus. E un telegramma del ministero della sanità che ha deciso di revocare anche gli ultimi spiccioli dedicati alla ricerca. Non c\'è voluto molto per convincere i negri circa loro posizione di subordine nella moderna società integrata. E poi le citazioni storiche sulla spada di San Galliano (i negri erano bianchi che dissero bugie e per tale motivo furono colpiti dalla spada infuocata di San Galliano e ridotti ad una sorta di tizzoni umani) hanno fatto il resto. La famiglia Basusu è orgogliosa di prestarsi alle prossime sperimentazioni sulla trasformazione del corpo umano in rame. L\'unico a non essere inizialmente convinto era Khaddou, il capofamiglia. Così, dopo i racconti sulla spada di San Galliano che hanno coinvolto e rapito la moglie Zazalù ed il figlio Azumajef, sono stati questi ultimi a convincerlo a suon di pedate nei coglioni. MI SERVE IL VOSTRO AIUTO Torno a mettere al vostro servizio la di mia summa sapientia et conoscentia circa lo strano girovagare dello mondo. In base all\'accordo con il vostro capobranco Tomas Milian, sarà egli a riconoscermi una parcella per ogni consulenza a voi (con la v minuscola) accordata. DIO SALVI LA REGINA. E ME.

mi permetto di sponsorizzare le "di mie" capacità et conoscentiae nell'esercizio della scientia e, cosa che più riguarda da vicino il volgo ed il popolino, delle arti magiche. Diffidate dei "medici" e aprite le Vostre anime di straccioni alle arti magiche. Solo un mago può svelarVi il disegno divino che Basusu ha in serbo per Voi.

Figlio mio, La maledizione dei Liungbergh-Gauss si è abbattuta anche su di te. da generazioni soffriamo di codesto fastidioso male al quale non vi è alcun rimedio. L'ecatombe dei Liungbergh-Gauss è dovuta proprio a questo male terribile che per ben 6 giorni l'anno ricopre il glande di purulente e pustole maleodoranti e dolenti al tatto. Tale terribile maledizione ha spinto i tuoi cuginetti Morgan Liungbergh-Gauss e Paola Liungbergh-Gauss a gettarsi dal ponte di Brooklin all'età di 6 anni. Non c'è nulla da fare, solo resistere e portarsi dietro questo fardello. PS adesso però cerca di non rompere più i "di miei" aurei coglioni, figliolo.

Esimio tuttologo, Resto in attesa di una sua cortese risposta... 1101027[/snapback] Solfatasico essere, il problema da Lei posto è stato già affrontato da Suor Rossi Mario, nel suo unico (ma prezioso) manoscritto adottato anche in qualità di sussidiario nelle scuole elementari dei villaggi africani sottoposti al dominio dei nostri volontari. Suor Rossi Mario, nonostante il tragico doppio errore commesso in sede di iscrizione anagrafica (nome e cognome scambiati e nome completamente sbagliato: i genitori volevano chiamarlo Guerrino) ha deciso di dedicare la sua vita ai più sfortunati, senza alcun risentimento. Si legge, in tale volume ("E' tutto vero" 340 pp. Ed. Mannajamannaja) indirizzato agli orfanelli: "Se il sole non sorgerà, la colpa sarà vostra. Se si spegnerà, la colpa sarà vostra. Perchè la sola vostra esistenza lo potrebbe oscurare, far intristire ed infine spegnere. Volete forse questo? Volete, per la sola vostra presenza, decretare la fine del mondo?" Quindi, caro amico, sì. Il sole si può spegnere.

Piccolo e simpatico amico a quattro zampe, per rispondere al suo quesito farò riferimento essenzialmente a 3 volumi, scritti da 3 autori differenti, che trattano 3 temi diversi e risolvono i problemi in 3 modi. Ha notato la massiccia e non voluta presenza del numero 3, che come afferma il Cardinal Palmira Schiocchia nel suo libro "Una bestemmia al giorno" è il numero di Satana? Mi spiace, ma il sottoscritto non si mette contro Satana. Peccato, perchè la soluzione era semplice. Mi spiace.

Che gli dei La stramaledicano!! Ho incautamente portato li di Lei saluti alla mia ava e per poco non lasciavo la mia pellaccia nelle di sue mani.......mi ha lanciato contro un ferro da tombolo arroventato, coprendomi di maleparole ed epiteti che persino il modesto livello di questo lurido parlatoio troverebbe 'si lascivi e triviali da causare lo mio bannaggio!! Mi tolga una opprimente curiosità: che tipo di rapporti sono intercorsi nel passato tra La sua pur augusta persona e nonnina Jennifer da scatenare siffate reazioni?? Su, sia franco e non abbia timore di espellermi tutta la pur cruda verità.......attendo con ansia (e la giusta dose voyeristica, s'intende!!) 1098781[/snapback] a distanza di quasi un anno gregoriano, non avendo avuto soddisfazione ancora dalla Sua venerabile dottrina, considerando che nel frattempo nonna Jennifer è morta ansando pervicacemente il suo Augusto nome, la prego, mi dica che voluttuosa liason si è verificata tra Voi due!! La sola idea di lasciare questo mondo senza che Lei mi dica tutto fin nei minimi particolari, mi angoscia e mi affligge! 1324122[/snapback] Carissimo EmanuelCarlo, ti scrivo questa missiva con il cuore in mano; ovviamente il cuore di un altro. Quindi, sarebbe più opportuno affermare che: ti scrivo questa missiva con UN cuore in mano. Mi hai chiesto tutta la verità sull'airone cinerino Jennifer ed io, in preda al senso di colpa, ho impiegato diversi mesi di riflessione prima di vergare codesta epistola. Era il 1897. L'acerbo e sbarazzino Liungbergh-Gauss, all'epoca, aveva soli 6 anni. Cresciuto sotto la rigorosa dottrina di mio padre (Buffalmacco Liungbergh-Gauss, già servitore personale del Papa) e scampato ad un paio di attentati dinamitardi ingegnati proprio da mio lui, vivevo in quel periodo una relazione con un cagnetto di nome Bobbo, sotto l'attenta sorveglianza del mio genitore. "Non più il mio canino Bobbo, ti prego padre basta" lo supplicavo. E la notte del 13 agosto 1897 (lo rimembro come fosse ieri) il mio procreatore mi destò dalla quiescenza (un sonno intenso, profondo)colpendomi con un remo e prendendomi a maleparole. "Issati, buono a nulla. E seguimi". Mi alzai, ancora scosso. La mia curiosità di fanciullo, inizialmente fiaccatta dai colpi di remo alla parete occipitale destra, ebbe la meglio. Non mi curai del sangue che sgorgava dall'orecchio destro ed in un battibaleno fui vestito e all'inpiedi, pronto per chissà quali nuove avventure. Mi portò nelle segrete del nostro palazzo, colpendomi le terga con un calcione ogni tre gradini. Mi guidò fino ad uno stretto e lungo corridoio, terminava di fronte ad una stanza. Dalla stanza proveniva una debole luce, oltre ad un forte e pungente odore di piscio. "Entra, cazzone" disse mio padre. Ed io entrai. Nella stanza c'era una vecchia, completamente nuda. I suoi seni facevano il paio con le orecchie di un cocker. "buona razza, buona razza" diceva mio padre (a proposito del cocker). "Chi è colei?" dissi io "E' nonna Jennifer" La sedussi in pochi istanti, allenata com'era alla ars amatoria. Di quel primo incontro ho pochi ricordi: nonna jennifer che bestemmiava durante il rapporto e chiedeva avidamente più soldi, mio padre che mi incitava a "fottere la strega" e ancora nonna Jennifer che beveva da una grande borraccia prima di ricevere la miseria di 8 fiorini, quale compenso, da parte di mio padre. All'epoca un tozzo di mela cotogna già morsicato, costava 15 fiorini. La incontrai altre 4 volte: nel 1905 (era ottobre), nel 1921, nel 1932 (era ferragosto, a Tivoli) e nel 1986 nell'ambito di una rimpatriata. E ora veniamo a te. Non hai mai conosciuto tua madre. Non hai mai conosciuto tuo padre. Ti è stato detto che sono entrambi morti in uno scontro frontale fra calesse, quando tu eri ancora in fasce. E ti è stato detto che saresti stato allevato da Nonna Jennifer. Attento, piccolo mio....Nonna è il nome e Jennifer il cognome....e tu sei nato proprio nel 1986, figlio mio. Sì, hai capito bene. Sono tuo padre. E la ormai defunta Nonna Jennifer era tua madre. L'ho fottuta 4 volte nell'arco di un secolo, e alla quarta volta (complice forse un amaro di troppo) è rimasta pregna. non ti arrabbiare con me se non ho fatto nulla per starti vicino e non mi sono mai curato di raccontarti tutta la verità, negandoti anche la madre che hai sempre avuto accanto. Papà ti ha sempre voluto bene. Ora ho da fare, alla prossima.

Sono stato in silenzio per anni, impegnato nella "di mia" domus in nuovi e stimolanti esperimenti che soltanto dei reietti come voialtri non apprezzerebbero nè comprenderebbero (che ne sapete voi della velocità che può raggiungere un corpo umano sott'acqua?). Sono stato in silenzio, dicevamo. Nemmeno gli scritti di Callea, che equivalgono a calci di punizione tirati da Sebino Nela direttamente nei coglioni (uso una metafora come questa anche se lo giogo de la palla mi fa arrossire lo scroto), sono riusciti a ridestare in me la giusta voglia di intervenire. Nemmeno le insulse e irriguardose teorie geo-politiche di Purinum (Hitler si sta rivoltando nella bara a causa tua, vergognati, tireoglobulinico essere) sono riuscite a destare le "di mie" immani patientia et conoscentia. Nemmeno la saga del piccolo arrapato Faramir Lu Drago, seppur ottima per lo studio delle interazioni fra nani e negri, è riuscita a destare in me una qualsivoglia forma di interesse al punto intervenire per mettere tutti a tacere (come al solito). Colgo comunque l'occasione per ricordare all'infetto Faramir, che farsi "Ciucciare" (come dite voi) la cappella da una negra non espone solo al rischio di indicibili malattie veneree (delle quali, tra l'altro, sono l'unico portatore sano sulla faccia della Terra) ma espone alla più tremendifera rabbia del Dio Mobutu, che come afferma il Marchese De Sabbata "Esso si scaglia con forza e virilità su tutti coloro che decidon di avere rapporti sessuali con la tribù dei negri. La Sua rabbia non conoscerà confini e la Sua punizione sarà esemplare. Nel villaggio di Beo Beo ne ha rinculati a decine fra monaci e volontari delle missioni. Il solo farsi le seghe pensando a una negra espone alla collera, più contenuta, del Dio Mobutu....le punizioni vanno dal semplice protesto contemporaneo di tutte le cambiali...al rapporto sessuale passivo di tipo penetrativo operato proprio da Mobutu ("La ricchezza africana: cuori, cornee e reni a volontà", 299 pp. a colori Ed. Scannazazzera). Caiazzo è riuscita dove tutti gli altri hanno fallito. Hai resuscitato Liungbergh-Gauss. E da esperto studioso e amante dello studio della evoluzione delle specie ti do una brutta notizia. Anche tu, regina delle seghe, avrai sentito parlare del fatto che l'uomo discende dalla scimmia. Nella tua testolina di locusta avrai inizialmente pensato che un uomo stesse scendendo dal corpo di una scimmia. E per questo avrai ricevuto millanta e millanta ceffoni (a patto che il tuo maestro di sostegno sia stato all'altezza del ruolo). E avrai capito che si tratta di evoluzione delle specie. Ecco, metempiscotica burina, veniamo alla brutta notizia: studi seri e certificati condotti dal barone De Libertis e da suo figlio Momo hanno confermato ciò che in cuor mio già pensavo: l'uomo discende dalla scimmia, ma la scimmia discende dalla donna.

Irrisoria forma di vita, rispondo alla Sua domanda con un contro-quesito che non ammette replica alcuna e lei ha mai pensato che il suo nome assomiglia molto ad un nome albanese? Si vergogni ed invece di rubare il lavoro al popolo italiano e portare nuove ed incurabili malattie rimanga al suo paese. Con sdegno Prof. Liungbergh-Gauss

ricordatevi di sottoscrivere l'8 per mille per la ricerca sulla trasmutazione del corpo umano in rame

Acetilcoenzimica forma di vita, La Sua domanda mi costringe a far luce su uno dei misteri più profondi della humanitate, dopo quello dei "negri" ovviamente. E' chiaramente venuta prima la gallina. Tale soluzione, corrispostale nel giro di pochi istanti di intenso ragionamento è dettatata da un contro-quesito che mi sono posto: - Se fosse nato prima l'uovo, chi lo avrebbe covato? NESSUNO, dato che le galline non c'erano ancora - Se fosse nata prima la gallina, ci sarebbe stato bisogno di covarla? NO Non sono ammesse repliche, è così punto e basta.

Apoplettico umanoide a quattro zampe, Prima di replicare al Suo quesito, mi permetta una prolusione. Credo di poter dire, con accademica approssimazione, che il Lei può esser considerato un esempio vivente della vastità di applicazione e lungimiranza del " 3° Teorema di Padre Carmen" utilizzato dal già citato Padre Carmen per spiegare l'esistenza di forme di vita estremamente curiose e del tutto dannose per l'ambiente e per le altre forme di vita. Scrive Padre Carmen nella sua opera destinata agli orfanelli ospiti dei pii convitti amministrati dalla Chiesa Cattolica ("Stanotte sono cazzi" 158 pp. a colori con illustrazioni di Milo Manara, ed. Schiocchia): "Si può eludere il controllo di Madre Natura sulle forme di vita terrena a patto che i due genitori bestemmino ininterrottamente durante l'atto del concepimento. L'energia scaturente dall'atto amoroso verrà così investita da una carica negativa ed un bug di sistema spingerà l'Altissimo a colpire con le peggiori menomazioni e sfortune non già i genitori, come sarebbe lecito attendersi, bensì il nascituro". Credo che il 3° teorema di Padre Carmen possa sapientemente spiegare le ragioni del Suo status esistenziale. Detto questo passiamo al problema alla zampa. Sono fermamente convinto del fatto che il problema al piede sia riconducibile al malocchio che si annida non già nella scarpa, da sempre fedele alle estensioni dei Suoi arti inferiori chiamate "piedi". Il problema risiede proprio nel calcagno. Per risolverlo sarà necessario fare quanto segue: si procuri una sega circolare, dell'anestetico, 2 confezioni di colla vinilica e 3 piccioni di strada. Attiri i 3 piccioni verso di Lei con l'inganno. Per farlo può usare il sistema ideato dal Cardinale Carmelino Sciosciammocca e contenuto nel suo ultimo film: "In viaggio con Papa" che narra la storia, a tratti tragicomica, delle differenze generazionali e culturali fra un Papa e suo figlio, costretti ad affrontare insieme un viaggio. Memorabile la scena dell'inculata. ""Durante quella che egli chiamava "epoca di dominio", dovette misurarsi con gravi problemi come la forte diminuzione di vocazioni, il dilagare di confessioni alternative, l'elevata corruzione presente fra i prelati, lo scarso seguito delle masse giovanili e gli scandali sessuali che coinvolgevano un numero sempre maggiore di sacerdoti. Ma lui sembrava interessato solo ad un problema: l'invasione dei piccioni nei giardini vaticani. Egli stesso si occupò di sterminarli tutti. Usava un sistema di sua invenzione rivoluzionario. Li attirava lanciando palline di merda che a causa del forte e acre odore rivestivano per i pennuti un valido richiamo. Mentre i volatili erano intenti a "beccare" la merda, li colpiva alla testa con una grossa pala o con un remo che aveva nascosto nelle vicinanze in precedenza. Sosteneva l'importanza della precisione al primo colpo: "sennò volano via e non tornano più". ". Faccia quindi come illustrato dal Cardinal Sciosciammocca. Lasci i tre cadaveri alle intemperie, finchè non noterà un avanzato stato di decomposizione e l'insorgere di vermi. E' il momento della sega circolare: tolga la scarpa e "sbucci" con la sega il calcagno. Lasci l'anestetico e la colla dove sono. Con il calcagno sbucciato fino all'osso si rechi scalzo in giardino, dove precedentemente ha lasciato i 3 volatili morti. Li strofini con vigore sul calcagno. Vedrà che le scarpe non saranno più il suo problema principale.

Botulinico essere, circa il famoso "cinismo di San Paolo" è stato detto molto. In realtà San Paolo era noto per essere un grandissimo truffatore, uno che viveva di espedienti e, appena gli si presentava l'occasione non esitava ad approfittare (giustamente) del popolino. D'altronde, mi si consenta la dissertazione, al popolino è sempre bastato qualche volgare effetto speciale per rimanere impressionato. Andiamo con ordine. Dopo lo storico filone delle truffe alle assicurazioni cavalcato da Paolo, si sparse la voce secondo la quale, con le giuste credenziali, si poteva diventare santi. Ovvio che la posizione di santo, avrebbe garantito la massima reverenza da parte del volgo. Con i denari provenienti dall'ultima truffa alle assicurazioni (simulò di essere investito da una biga che giungeva contromano) Paolo Argnerglier (si chiamava così) riuscì a corrompere un funzionario d'anagrafe imperiale, facendosi cambiare il nome da Paolo a SAN ed il cognome da Argnerglier a Paolo. Fu questa la "trovata" che induce tutti gli studiosi a considerare il "cinismo di San Paolo". San Paolo, al secolo Paolo Arglienlrer, si spacciò per anni come apostolo di Cristo, truffando e riducendo sul lastrico centinaia di famiglie o, peggio ancora, promettendo di poter far volare gli uomini e convincendoli, di fatto, al suicidio. Ma il cinismo di san Paolo non sta solo in questo. A renderlo famoso in tutta la regione giudaica furono le lettere. Ne scrisse moltissime, ma tutte recavano lo stesso messaggio: "VI HO INCULATO ANCORA" a caratteri cubitali. Famose sono le lettere di San Paolo agli apostoli (quelli veri) che erano sulle sue tracce ma non riuscivano mai a prenderlo, oltre alla già citata "lettera senza brail di San Paolo ai non vedenti", truffati anch'essi con una serie di biglietti falsi della lotteria. In pratica, la sua "firma" era rappresentata dalla lettera che immancabilmente spediva all'indirizzo della persona o delle persone da Egli truffate. La Chiesa insabbiò il tutto grazie alla meritoria opera di Padre Maligno Biastima, che una volta sopraggiunta la morte di San Paolo ne riscrisse le lettere e ne rieditò la bioografia secondo principi cristiani. Nessuno è più riuscito a percorrere con successo la strada di San Paolo. Fra coloro che tentarono la truffa ai danni del Santissimo ricordiamo San Pei (al secolo Proietti Astolfo) che si dovette accontentare di un cartone animato e San Dokan che fu ripreso nel cinema, considerato che la sua trovata di domare gli animali e girovagare nudo venne prima a san francesco. La soluzione, cari cristiani, era dietro l'angolo. Ma vi pare possibile che abbiano fatto santo uno che si limitava a mandare lettere a destra e sinistra? Dovevate capire da soli che sotto c'era l'inghippo.

Esimio Maestro, luce della nostra vita, volevo chiederLe: per dare una giusta prospettiva all\'esistenza è meglio orientarsi all\'aristotelismo o a quella che potremmo definire idea platonica del vivere? La ringrazio. 1096371[/snapback] Da quando iun qua è consentito disquisire su aristotele e platone al popolino più vile e bieco? se ne vada, lei non è gradito ivi.

Piccola giovenca, sappi che il favore lo fai a te stessa. Come disse il compianto Padre Carmelino Loren, nella sua ultima opera di studio su una missiva di San Paolo che apre la via al famoso cinismo di San Paolo (Lettera senza brail di San Paolo ai non vedenti, ed. Sculacciabuchi): ...e se vorrete salvarvi non temete il getto deciso in volto del fluido che toglie i peccati del mondo e dona sapientia et conoscentia....

Come disse Mons. Cardinalone Rossi (uno che aveva racchiuso nel nome il suo futuro...e se così fosse non mi stupirei qualora dovessimo scoprire che il suo nome è Vegliarda) durante la Santa Messa per i sordi: Zitta e succhia Inginocchiati di fronte alla maestosità del di mio aureo pingone. E sorpa affinchè dalla feritoia principale sgorghi il fluido del sapere.

Asintotica intelligenza tendente a meno infinito, E\' del tutto inutile il continuo tentativo di sottoporre alla pvbblica attenzione foto di froci durante le loro classiche serate trascorse a parlare di Grande Fratello e Men\'s Health. Più che del Suo amico in primo piano (a proposito, è il Suo fidanzato? Se sì, fate schifo entrambi) mi preoccuperei del personaggio visibile (ed anche risibile) sullo sfondo. A catturare la di mia attenzione è stata la classica forma a mongolfiera del cranio del suddetto personaggio. La posizione del capo, l\'espressività equipollente a quella di un mollusco ed il colorito rossastro (indice di capillari che irrorano abbondantemente le gote, come avviene di norma negli organismi pluricellulari di tipo A, come villani e dementi) mi inducono a ritenere che il soggetto in questione (il quale dimostra 25-30 anni di età) accusi un ritardo evolutivo di almeno 20 anni. Mi sono forse sbagliato? Lei è un rifiuto solido organico della società

Dimenticavo, salutami la simpaticissima nonna Jennifer

Emanuelcarlo Filippo! Ti ho riconosciuto, sai?! La sagacia e la vastità del vocabolario in tuo possesso ti hanno tradito ancora. Tu, figliol prodigo dell\'ultima casata nobiliare degna di tal titolo, sei l\'ultimo sopravvissuto della tribù dei genuini. Ricordo ancora con sommo piacere e malcelata commozione per la giovinezza perduta, le giornate trascorse in compagnia di tuo padre Fabio Massimo Maria Sforza in Sud Africa; isola verde che ora non c\'è più, devastata dal perbenismo e da quel virus chiamato \"eguaglianza dei popoli\". Veniamo a noi, caro Emanuelcarlo. Dalla descrizione delle recrudescenze epiteliali descritte, credo trattasi di un banale caso di \"pustola di Weimar\" : una infezione dermatologica perniciosa, la cui cura è stata approntata dal Cardinal Eva Baffalucchi nella sua opera indirizzata ai seminaristi (Bimbi proni, ed. Paoline). Riporto un breve stralcio: Nei casi di pustola di Weimar è opportuno sciacquare bene il cazzo con acqua fresca tutte le mattine e conseguentemente applicare sulla cappella della crema Lord Byron. Durante lo sciacquo è consigliato di lavare bene anche il buco del culo per evitare che la pustolosi si espanda. ... Le principali cause che possono causare l\'insorgere della recrudescenza scaturiscono dal contatto del cazzo con la merda animale. Caro EmanuelCarlo Filippo, credo di poter dire che la soluzione del tuo caso sia celata dal pony. Se hai rinculato il piccolo equino sei diventato portatore sano della pustola di weimar. Non ci sono pericoli per te ed anzi, potrai divertirti a contagiare il mondo.

Metonimico amico a quatrro zampe, non so chi sia tal Puniscitore e non ho idea di chi egli voglia punire. Qualora ad esser puniti siano gli emarginati e le classi sociali più deboli, questo Puniscitore otterrebbe il mio appoggio e la di mia simpatia. Per quanto riguarda il problema della L, sappia che passo attraverso un proxy per depistare squadra narcotici e Fbi a causa di un piccolo problema di gioventù che fa il paio con un altro piccolo problema avuto di recente con il nucleo antiterrorismo della Cia. Ma tutto si sistemerà... Lei è un essere infimo.

Mi trovo costretto a prender parte a codesto spazio non tanto per amore nei confronti dello "Giuoco della palla" (che francamente mi spacca i coglioni) o per stima nei Vostri confronti, quanto piuttosto per il diretto interessamento di un carissimo amico. Trattasi del dottor Mengele, compagno di mille e più esperimenti che tanto hanno giovato alla umanità. X MIKE Asintotica forma di vita, con x che tende a meno infinito, Le consiglio di seguire più da vicino vicende a Lei maggiormente consone, come lo stato della prostata del suo eroe (al quale sarà ispirato il nick) Mike Buongiorno. Come recita Suor Franco Millanta della confraternita degli Scappellati, nella sua magestica opera indirizzata agliinsegnanti di catechismo ("Babbo IMPALAMI il catechismo" Ed. Maccabbucco): "Ed il Signore nella sua infinità paraculaggine, disseminò il mondo di rompicoglioni. E donò loro lo dono della favella et de lo movimento[...] E i rompicoglioni entreranno nella vostre case usando le nuove tecnologie". Ecco, io credo che il buon Suor Franco si riferisse a Lei, Mike. Usi le sue manine magre e affusolate per testare la prostata degli indigenti, ed il suo naso adunco non già per intrufolarsi in discorsi più grandi di Leii, ma per annusare la magestica cagata da me depositata sull'uscio della Sua vergognosa domus. Con ribrezzo e senso di insostenibile leggerezza dell'essere.

Carissima regina del ditale, Crei un movimento che inneggi a questa maestosa fava. Sarò lieto di invitarla alla "di mia" domus per degustare insieme una Ferrochina Bisleri quanto prima. E definire insieme le linee guida per l'eradicazione del bifolco reatino dalla dimensione spazio-temporale che indebitamente occupa.

Caro Lei, intanto finisca quella che ha appena cominciato. E non dimentichi i kleenex.