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Liungbergh-Gauss

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Tutti i contenuti di Liungbergh-Gauss

  1. Liungbergh-Gauss

    CHIEDILO A LIUNGBERGH-GAUSS

    Pelvico esserino ottuso, Rivelare la propria curiosità per il mondo della cartomanzia e della chiromanzia, al giorno d'oggi, delinea un Suo profilo psicologico alquanto inquietante. La Sua domanda non depone certamente a favore dei 3 neuroni, inseriti da Volontà Divina nella Sua scatola cranica. La cartomanzia si suddivide in tre brance : "Elementi di Cartomanzia" "Istituzioni di Cartomanzia" "Cartomanzia Applicata" Negli Elementi di Cartomanzia, l'allievo apprende le tecniche teoriche della cartomanzia: largo quindi a quei grandi pensatori che hanno reso grande la materia a proposito della quale andiamo ivi discorrendo. Fra i più grandi, ricordiamo il Maestro Do Nascimiento, autore di una magestica opera per l'introduzione dei più piccini alla Cartomanzia ("Arriva Sai Baba", ed. Marchi, 345 pag.). Le Istituzioni di Cartomanzia riguardano tutte le tecniche di base, atte a donare nuove speranze a chi si rivolge ai maghi. Fra i maggiori esponenti di tale branca, ricordiamo i Beatissimmi Mago di Arcella e Mago Alan, autori di un'opera omnia dal sapore romanzato, adatta tanto ai più piccini quanto agli adulti ed adottata dall'asilo gestito dai Frati di Vetralla (Istituto Pacciani) :"Salvarsi da morte certa e dolorosa con la malva", ed. Belzebù 563 pagine con inserto a colori. Il fantastico mondo della cartomanzia applicata, invece, rappresenta la vera trincea di ricerca per tutto l'ambiente. Ogni giorno, là fuori, ci sono migliaia e migliaia di maghi che con immenso amore per le vite altrui e la ricerca, operano "sul campo", a diretto contatto con il popolaccio bifolco e e puzzolente (e solo per questo, andrebbero premiati). Fra tali eminenti autorità, ricordiamo la magestica opera del dottor Morte, che ne ha sterminati almeno 500 e ne ha ridotti almeno altri 3000 sul lastrico, prima di venire bloccato da un magistrato in cerca di notorietà. Le dovrebbe essere arrivato un pacco da parte mia. Lo apra. All'interno troverà una voluminosa scatola, dalla quale esce un cavo che termina con un bottone rosso, con su scritto "Fire!". Lo prema. Arrivederci
  2. Liungbergh-Gauss

    CHIEDILO A LIUNGBERGH-GAUSS

    Epilettico amico, Colgo testè la sua domanda, che giunge a puntino per far luce sulla "di mia" reale posizione nei confronti delle donne. Recentemente ho subito accuse e calunnie per una mia supposta malvolenza nei confronti delle donne. Nulla di più falso, ingiurioso e calunnioso (vi spacco il culo). Chiedete ai mie due figli (He-Man e Sottomessa) quali tipi di accortezze utilizzo nei loro confronti.
  3. Liungbergh-Gauss

    CHIEDILO A LIUNGBERGH-GAUSS

    X VALENTINA E DJ LORENZO emorroidali astanti, Anche se è interessante studiare il dialogo fra due forme di vita con Q.I. al liivello dei molluschi, Vi prego di non continuare con i vostri dialoghi sfittici, al fine di non rendere questo spazio un vespasiano. Con senso di stitichezza causato dal pensare alle vostre inutili esistenze.
  4. Liungbergh-Gauss

    CHIEDILO A LIUNGBERGH-GAUSS

    Cara la mia Valentina la Sciacquettina, io le do tutti gli appuntamenti di questo mondo (e non solo quelli), purtroppo credo che lei non abbia nulla da dare in cambio. Questa sua strafottenza tipica dei suoi 14 ani poi mi infastidisce, cosi come la sua maleducazione. Ma non rimango insensibile a questo scempio e dall'alto della mia magnanimita' Le offro di redimersi e di "venire" in cura da me per un periodo di tempo, sono sicuro che le fara' bene. Il mio metodo, basato su ripetuti colpi di verga sul naso ogni volta che viene detta una stronzata, ha corretto molte persone e molte ne ha rese felici. La riuscita e' garantita ma non le nascondo che nel suo caso prevedo una modifica anatomica sostanziale alla sua faccetta da cazzo; questo a causa della sua stupidita' e il numero di colpi che prevedo lei ricevera' con la mia sacra ceppa si aggira sui 1000 al giorno. Ma per il bene dell'umanita' mi sacrifico volentieri a prenderla a uccellate sul naso. Attendo la sua disponibilta' per l'inizio della terapia.
  5. Liungbergh-Gauss

    CHIEDILO A LIUNGBERGH-GAUSS

    Ipercalorico amico amico amico, la domanda che lei mi pone non e' stupida come all'apparenza potrebbe sembrare, ed il fatto che l'abbia posta lei non aiuta certo a fare chiarezza. Procedo subito con la risposta e non mi dilungo nelle offese alla Sua persona, offese apparirebbero come complimenti vista la Sua situazione mentale. Dunque: se il metro di paragone fra esseri viventi fosse solamente la dimensione del cervello Lei potrebbe porre la domanda "Ma tu respiri?" ad una qualsiasi donna presente in questo forum (la prima che mi viene in mente e' Valentina la Stupidina). La risposta sarebbe accettabile. Non creda comunque che la situazione reali si discosti molto da quella teste' esposta, per cui procedo alla digressione. Studi sul respiro delle formiche furono effettuati dai famigerati Frati di Vetralla ed in particolare da una delle pochissime donne ammesse nell'ordine: Frata Giuseppa da Scalapracchia. Frata Peppina fu l'unica a capire che le formiche, se intossicate, cadono sempre a sinistra. Si rese conto di questo una volta che, avvicinatasi per osservare da vicino un formicaio ed emesso per puro caso un sospiro un po' piu' lungo del solito (era passato in quel momento Frate Bongezio detto 'Abbacchio') rase al suolo l'intero agglomerato di terra e formiche. Tutte caddero a sinistra, per cui... Basta, mi sono rotto i coglioni di scrivere la sua risposta per cui si attacchi a questa minchia. E tiri forte, mi raccomando.
  6. Liungbergh-Gauss

    CHIEDILO A LIUNGBERGH-GAUSS

    Tireoglobulinico amico, Nella Sua domanda è fin troppo facile leggere la volontà di tirar fuori l'ennesima polemica. E' evidente, che Lei è a conoscenza del fatto che proprio la scorsa settimana mi son trovato costretto a denunziare Dio all'autorità giudiziaria. E' soltanto l'ultimo capitolo di una lunga disputa, sulla quale non voglio ritornare. Ebbene, Lei mi chiede cosa penso di Dio? Non posso rispondere a questa domanda, poichè il sottoscritto ed il signor dio, non sono in buoni rapporti. Tutto è successo 20 giorni fa: ero a bordo della mia Ford Taurus ed ero ligiamente fermo ad un semaforo. Ricordo che mi colpirono molto i tratti somatici di una famigliola di villani, che stava discorrendo ai margini della strada. Sono rimasto ad osservarli per diversi minuti, giungendo ad alcune importanti conclusioni per il mondo scientifico internazionale, che vado ad elencare: - le famiglie di villani sono sempre estremamente numerose - nel caso di agguato a tali gruppi sociali, la prima cosa da fare è di mettere fuori causa il capofamiglia, che è anche l'esemplare con i tratti somatici più marcati - il capofamiglia è assai robusto, ma con un colpo preciso di fucile, fra l'orecchio destro e la parete occipitale, la scatola cranica dovrebbe fracassarsi con facilità Ebbene , ero lì che riflettevo sulla possibilità-eventualità di sperimentare sul posto la mia nuova trovata, quando sento un colpettino alla macchina, provenire dal retro. Mi tolgo il cappello ed i guanti ed esco allo scoperto. Alla guida di una Ferrari "Maranello" c'era dio, che mi fa :"E' un quarto d'ora che stai fermo co lu verde, te la voli sciacquà da li coioni?". Dopodichè, innesta laprima marcia, e urta violenetemente la mia Ford Taurus, creandosi uno spazio per superarla e schizzare via a gran velocità, non prima, però, di avermi mostrato il dito medio dal finestrino. Questo è quanto accaduto. Ma d'altronde, da uno che manda in malora due pregiatissime tavole di marmo, per incidervi 10 comandamenti (signori, meno di un Kilobyte...) destinati al popolo (che per definizione è sporco, puzza ed è estremamente bifolco) cosa potevate aspettarvi?
  7. Liungbergh-Gauss

    CHIEDILO A LIUNGBERGH-GAUSS

    Incredibile testa di cazzo, Mi trovo costretto ad aprire la risposta facendo un preambolo. Lei è pazzo. Comprendo la curiosità suscitata in un ottenebrato come lei dal fetore emanato dal culo (una persona intelligente, rifugirebbe dall'olezzo o in alternativa se ne compiacerebbe...lei ammette che le sue flatulenze fanno schifo, eppure rimane lì ad annusarle). Insomma, sifilitico amico, posso comprendere l'utilizzo di un forum in internet per trovare risposta alla sua domanda...ma spedirmi la stessa domanda con raccomandata e corredata dalla sua fototessera è stata un' idea di cattivo gusto. Non tanto per la domanda quanto per la fototessera...lei è l'essere vivente più brutto che io abbia mai visto nella mia pur secolare carriera. Gente come come l'uomo-elefante ed il Gobbo di Notredame non troverebbero più lavoro, se si spargesse la sua foto. Detto questo, veniamo a noi. Dunque, in buona sostanza Lei mi chiede (non pensi che io abbia già dimenticato la terribile visione del suo volto) per quale motivo le scorregge puzzano. Ebbene, polipiptidico "coso", Lei si trova a dover battagliare con uno dei più importanti teoremi della medicina moderna. Si tratta del secondo Teorema di Palmiro ("La puzza di una scureggia è direttamente proporzionale al quadrato del tempo passato senza cagare, costruito sull'ipotenusa"). In queste poche righe è racchiuso un mondo di saggezza che il suo povero organismo monocellulare non può apprezzare. Le consiglio una lettura, edita da una famosa casa editrice per ragazzi, in grado di far luce in modo dolce su un apsetto della vita di tutti i giorni ("E' scoppiato il culo a Topolino", 200 pag. a colori, ed. Disney). Lei dovrebbe girare con il bollino rosso attaccato al volto: vietato ai minori Con alto senso del disprezzo.
  8. Liungbergh-Gauss

    CHIEDILO A LIUNGBERGH-GAUSS

    Ahem, mi trovo costretto mio malgrado a richiamare due di voi che mi stanno particolarmente a cuore (li ammazzerei con le mie mani). Per quanto riguarda lei, cara la mia Valentina l'Imbecillina, Le consiglio di stare zitta e di tenersi le mie risposte senza provare a commentare, per due motivi: il primo e' che non e' in grado ne' di commentare ne' di capire, il secondo pure. Se rimangono dei dubbi nella sua testina (ci dovrebbero essere, e stare anche belli comodi dato che sono le uniche cose che ivi risiedono) non esiti a contattarmi in privato per un appuntamento durante il quale le faro' vedere chi comanda. Per quanto riguarda lubiondo: beh, la natura e' sempre equa in quello che fa, ed i conti tornano sempre. Cosa c'entra questo dira' lei; beh, per farla breve, tutto quello che ha dato a me lo ha tolto a Lei (per compensare). Ecco quindi che io sono un essere completo in tutto e lei e' quanto di piu' vicino alla scimmia esista. Solo che le scimmie sono piu' belle. Per entrambi, potrete rispondermi quando sarete in grado di rispondere senza tentennamenti a questa difficile domanda: 1 + 1 = ?
  9. Liungbergh-Gauss

    CHIEDILO A LIUNGBERGH-GAUSS

    Mio caro essere inferiore in quanto donna, Lei e' talmente stolta che non si e' accorta che si e' data da sola la risposta alla sua domanda. Non credo ci sia altro da aggiungere. Cominci pure.
  10. Liungbergh-Gauss

    CHIEDILO A LIUNGBERGH-GAUSS

    Limitatissimo amico, lo vede che la di mia risposta, alla fine è giunta? E' vero, ho aspettato a lungo prima di riponderLe perchè, ero intenzionato ad attendere la sua morte (che Le auguro comunque imminente). Lei si chiederà, nel suo dialetto da villano :"Pecchè u' prufessore voleva che moreo prima da risponneme?". Ma piccola testolina deforme, vuol mettere la soddisfazione che avrei provato nel vederLa schiattare senza conoscere la risposta alla Sua paralitica domanda? Comunque, ricononosco che il suo cencioso organismo ha dato il colpo di reni finale (non si sà per quanto possa durare) e quindi Lei merita la mia risposta. Ebbene, la norma sintattica che vede al centro dell'attenzione la metafora di secondo livello donna-figa-corda è di recente nascita. Le prime notizie su questa forma d'espressione liberal-borghese (espressione riconducibile al ceto medio-alto, poi adottata dal volgo) risalgono alla fine degli anni '80. Chiara espressione di origine settentrionale, l'uso di tale metafora rientra a pieno titolo nella grande famiglia che già comprende espressioni del tipo :"figa di legno", "se la tira" e quant'altro. La chiara origine settentrionale è desumibile anche dai termini di pargaone usati nella metafora: sempre il lavoro al centro dell'attenzione (figa di legno = falegname = segheria; se la tira = corda = laneria ecc.) ma trattasi di lavori non troppo manuali, ma più riconducibili al terziario. L'espressione si contrappone a quelle usate dal basso volgo, che invece di pensare alla merda nella quale si trova e dalla quale non uscirà mai, si mette in testa di "andare a fica" (notare l'enorma differenza: gli uomini con Q.I. superiore vanno a "FIGA", il volgo, gli ignoranti e i napoletani vanno a "FICA" con i partenopei che alternano FICA e "uallera"). Tornando a noi, stiptico amico, non le nascondo che personalmente propendo molto più per termini come "se la tira", poichè conferiscono a chi li usa, un tono di persona di un certo livello, che non mi dispiace. Il problema è che il volgo (del quale Lei è espressione) si è appropriato del termine...e allora giù con meccanici che sporchi di grasso e fra un bestemmione e l'altro, emettendo suoni gutturali sentenziano :"quella se la tira"...ecco quesat immagine mi fa stare male. Primo perchè il mio meccanico veste in tuta rossa ed ha lo stemma del cavallino sulpetto...secondo perchè ritengo che il popolino si stia allargando un pò troppo. Un consiglio: pensi al suo stato di demente, piuttosto che accampare pretese sulla figa. Con senso di superiorità nei Suoi confronti
  11. Liungbergh-Gauss

    CHIEDILO A LIUNGBERGH-GAUSS

    Carissimo dottore mi stà dicendo che quando Bush parla di lotta contro il terrorismo, intende che stanno cercando me invece che Bin Laden? No, sto dicendo che lei non capisce una fava. Innanzitutto citavo Bin Laden e non Bush, ma lei dall'alto della sua inarrivabile idiozia ha capito tutt'altra cosa. Fin qui comunque niente di nuovo. La cosa, se cosi vogliamo dire, "nuova", e' la sua innata dote (forse l'unica di cui si puo' vantare) di sfornare sempre nuove stronzate. Solamente pochi nella storia sono stati in grado di raggiungere i livelli da Lei ampiamente oltrepassati, e quei pochi sono diventati tutti froci. Ha mai sentito parlare della "Confraternita del Culo a Mongolfiera"? Sicuramente secondo lei i fratelli di cui sopra si occupano di bricolage, ed in questo una sorta di verita' c'e'. I confratelli infatti erano soliti utilizzare la "noble part" per quanti piu' usi possibile: i loro sforzi erano atti alla creazione di oggettistica di uso comune come portapenne, portapacchi, piatti e posate e tutto quello che puo' passare per le mani ad una persona durante la giornata. Ovviamente l'unico strumento utilizzato e' il "Bùs dè Chiul", insieme a collanti naturali (alcuni confratelli fungevano, pensi, anche da sparachiodi o da piallatrice per i lavoretti di falegnameria). Io la vedrei bene, all'interno della confraternita, come Garçon Pipì. Doveva nascere ai tempi della peste, nel bel mezzo dell'epidemia.
  12. Liungbergh-Gauss

    CHIEDILO A LIUNGBERGH-GAUSS

    Es. Professore che risponde solo a chi cazzo vuole. Come mai non diede seguito alla citata, nella presente, domanda? La rinoltro per opportuna Sua analisi, nella speranza Le sia, "distrattamente", sfuggita. Con ossequio (sti cazzi). Mucolitico amico, Mi riprometto di risponderLe al più presto. Mi lasci soltanto cercare alcuni importanti manoscritti che fanno al caso nostro (devo cagare) Rincoglionitissimo Dott. Prof. L.Gauss. Guardi che, a seguito di quanto da lei stesso nella allegata citato, ha risposto ad un altro quesito e non al mio!!! Cosa dovrei fare più per avere la "di lei" agognata risposta alla mia originaria esigenza???? Con rispetto (sto cazzo). Caro amico, Le risponderò non appena possibile. La Sua domanda coinvolge una serie di variabili che la sua testolina a forma di martello non può immaginare. Le chiedo solo di pazientare un altro pò. Nel frattempo, potrebbe farsela d'anculo, sempre che La si voglia
  13. Liungbergh-Gauss

    CHIEDILO A LIUNGBERGH-GAUSS

    Piccolo amico metà uomo e metà australopiteco, Il prof. Liungbergh-Gauss non "ammazza" nessuno (che termine volgare, "ammazzare"...lei è parte integrante del più becero popolino da quattro soldi). Semmai, caro il mio roditore dalle sembianze vagamente umane, il prof. Liungbergh-Gauss valorizza il nemico, attraverso un utilizzo in linea con i canoni del "bello artistico" L'ho fatto in passato con un di mio rivale in amore, tal Cagliostri Ernesto, segno zodiacale del "lampione". Il Cagliostri, ora, è parte integrante del Duomo di Orvieto, ed è possibile scorgere le sue sopracciglia alla base del Reliquiario Corporale, a due passi dal Sacro Lino del Miracolo di Bolsena. Purtroppo la "pressofusione" del Cagliostri, bastardamente ingannato per uscire di casa, con la scusa di un caffè, non è riuscita al meglio. Colpa del cemento usato, che si è rivelato troppo "viscoso". Da quando La conosco, mi rendo conto del fatto che Bin Laden non ha tutti i torti: c'è qualcosa di dannatamente maligno che si annida in Occidente, e Lei ne è la prova inconfutabile.
  14. Liungbergh-Gauss

    CHIEDILO A LIUNGBERGH-GAUSS

    Come avevo promesso, terminata la "defacatio" son pronto a risponderLe. Certo, il passaggio dalla toilette e dalle nauseabonde fragranze ivi contenute, alla Sua domanda non è che segni chissà quali differenze, ma tant'è. Allora, partiamo da lontano. Deve sapere, caro orangutàn col nome di battesimo da essere umano (almeno credo) che la Sua domanda solleva un ombroso punto interrogativo sul suo subconscio. Lei dice, che se chiude gli occhi inevitabilmente, il suo culo si rilassa. Trattasi di tipico caso di "Asfinterìa sinuscalchica pre-occipitale". In sostanza, mentre gli esseri umani (categoria alla quale Lei non può appartenere, per definizione) dispongono di nervi e tendini in grado di lavorare autonomamente gli uni dagli altri, il suo buffo organismo si trova a dover condividere gli stessi tendin e gli stessi nervetti, fra culo e occhi. Ecco quindi, che se il tendine, che nel caso della sua grave malattia viene definito "analottico" è impegnato nel tenere aperti gli occhi, anche il suo deretano sarà in tensione. Non tiri in ballo omosessuali e pratiche sessuali da racconto di borgata per giustificare il suo stato. La cosa più triste, è che per tenere aperti gli occhi, che so, in macchina, lei sarà costretto a tenere ben stretto il culo. Altro grave problema è rappresentato dal fatto che Lei, non potrà mai guardare in faccia un suo eventuale stupratore: lo sfondamento del culo, provocherebbe il rilascio completo del tendine "anottico", che Le farebbe semplicemente chiudere gli occhi, anche contro la sua volontà. Pensi che tristezza d'uomo: inculato e cieco. Lei è gravemente malato Si cerchi un lavoro in un circo; potrà passare i suoi ultimi giorni inseguendo un successo illusorio, ma proporzionato alle sue aspettative massime. Con ribrezzo, suo Liungbergh - Gauss
  15. Liungbergh-Gauss

    CHIEDILO A LIUNGBERGH-GAUSS

    Es. Professore che risponde solo a chi cazzo vuole. Come mai non diede seguito alla citata, nella presente, domanda? La rinoltro per opportuna Sua analisi, nella speranza Le sia, "distrattamente", sfuggita. Con ossequio (sti cazzi). Mucolitico amico, Mi riprometto di risponderLe al più presto. Mi lasci soltanto cercare alcuni importanti manoscritti che fanno al caso nostro (devo cagare)
  16. Liungbergh-Gauss

    CHIEDILO A LIUNGBERGH-GAUSS

    Spett.le prosopopeico amico, Sì, è vero. Il latte di ficus, ingrossa la cappella fino a farle raggiungere dimensioni impressionanti. A scoprire tale proprietà del ficus, è stato il piccolo Beniamino Pintazziccheri, che all'età di 8 anni amava frascheggiarsi la fava in mano, sdraiandosi e rotolonadosi su campi infestati di ortica. Il piccolo provava refrigerio nello sfregamento cappellina-ortica poichè, furbo, sapeva che con l'uccello rigonfio i genitori lo avrebbero accompagnato dall'ingfermeria del paese, tale Borrocci Barbara, detta "tagliola", grosso mignottone che evidentemente esercitava già all'epoca, sul piccolo Beniamino, un'influenza non trascurabile. E così la storia andò avanti per molto tempo: Beniamino continuava imperterrito a strusciare l'uccello sull'ortica e, immediatamente, a recarsi dalla Borrocci per le medicazioni del caso. Si narra che il padre di Beniamino, resosi conto che suo figlio aveva ormai 35 anni e continuava imperterrito a strusciare la cappelal sull'ortica, fece bonificare tutto il circondario. Per Beniamino furono giorni bui: strusciava la fava dappertutto, ma non riusciva ad ottenere gli stessi, irraggiungibili risultati che poteva ottenere solo conl'ortica. Usava la sua nerchia come un timbro: pali della luce, muri perimetrali (anche imbiancati a buccia d'arancia), corteccia degli alberi, cactus...finchè non ebbe l'illuminazione: il ficus. Estrasse 2 goccie del prezioso latte e se le mise sulla cappella, la quale dopo un paio di secondi divenne di un colore rosso carminio, e triplicò la sua grandezza. Sulla storia fra Beniamino e la Borrocci torneremo un'altra volta. er ora mi fermo qui. Per quanto concerne la Sua seconda domanda, rispondo positivamente anche ad essa, ma con una precisazione: non trattasi di volgare "brodetto" , ma di imperioso olio per mezzi agricoli, sfritto da 7 generazioni. Lei è pettinato come nelle mutande.
  17. Liungbergh-Gauss

    CHIEDILO A LIUNGBERGH-GAUSS

    Mi permetto comunque di aggiungere alcune informazioni legate al suo oramai caro numero 23 ricevute teste' da un carissimo amico esperto di numerologia (al quale devo ancora pagare la battona di ieri sera). Come lei sicuramente non sa (anche se ne accenna nella domanda), il numero 23 nella simbologia di quasi tutte le religioni del mondo e' associato al celeberrimo foro all'ombra, meglio conosciuto come bucio di culo (non si vergogni a dirlo, e' il suo nome scientifico). Troviamo il numero 23 in tante altre situazioni o circostanze, religiose e non, da secoli a questa parte (gli esperti di simbologia, numerologia e pornografia confermeranno): - 23 sono le bestemmie che Mose' e' riuscito a pronunziare dal momento in cui ha inciampato sull'ultimo sasso prima di uscire dal Mar Rosso fino a quando le acque sono tornate al loro posto facendogli fare un bel bagnetto. - 23 sono le persone che hanno calpestato la gamba di Garibaldi prima che questi potesse rialzarsi (si ascolti la celeberrima canzone che ne narra le gesta). - 23 sono le ore di penitenza che i Frati di Vetralla, oramai da 4 secoli, si impongono una volta ogni 2 settimane ed all'interno delle quali si sottopongono a 23 cicli di 23 calci in culo eseguiti con gli stivali che Reinhold Messner ha utilizzato per scalare il Monte di Venere. Dato che il culo come l'uomo, come Lei ben sa, e' un organo predisposto all'accoglienza ed all'adattamento, ha subito colto al volo questa occasione per essere una volta di piu' sulla bocca di tutti (come Lei puo' testimoniare) ed essere nominato decine di volte durante le tombolate o le estrazioni del lotto. Si vergogni.
  18. Liungbergh-Gauss

    CHIEDILO A LIUNGBERGH-GAUSS

    RISPOSTA A MAGIC1 Ignifugo figlio di un dio minore (ed anche un pò svogliato, soprattutto con lei) Scopro con sorpresa che anche Lei si diletta nell'anatomia anale, materia che ha interessato il sottoscritto fin dalla più tenera età. Ricordo ancora, che all'età di 6 anni, mentre gli altri bimbi giocavano al girotondo o alla guerra, il sottoscritto riusciva già ad inserire i mocassini del babbo nell'ano, fin quasi a farli sparire (il babbo era un gigante, si figuri 47 di piede). L'enigma delle "crespelle" è stato recentemente svelato dal cardinal Iolanda Kirkegaard in un trattato commovente e fors'anche troppo romanzato ("Ti romperò il culo a metà", 452 pagg. ed. Guardavaccaro). Ebbene, le 32 crespe apparterrebbero ai discendenti della progenìa dei Merovingi. Gli altri (sono noti casi di individui con 23, 25, 17, ma anche 31 crespe) sono il risultato di due possibili cause: - imbastardimento della razza dei Merovingi, con conseguente aumento o diminuzione delle 32 Sacre Crespe - Uso smodato dell'ano, anche in qualità di portamerenda So bene che Lei, biliburinico amico, appartiene alla seconda schiera di casi ed anzi, con le Sue 365 crespe (pensi, una per ogni giorno dell'anno) rappresenta un caso Sui Generis. La invito pertanto a smetterla di inviare fiori al di mio indirizzo e a piantarla con le Sue telfonate anonime, nelle quali si sentono soltanto gemiti. Lei è un depravato
  19. Liungbergh-Gauss

    CHIEDILO A LIUNGBERGH-GAUSS

    Aiurveutico miserabile, Per rendere giustizia agli intestini del suo vergognoso amico strisciante, le consiglio di preparare una "pappa" come segue: - catturi un bel topo di fogna (la sua stanza da letto ne sarà sicuramente piena) - immerga il topone in una soluzione di idrolitina (ricca di emollienti) alla quale dovrà aggiungere 1 cucchiaino di lievito (che favorisce i moti peristaltici nell'animale) -Dia in pasto al suo sfittico animale il topone e, appena questi verrà completamente degluttito dal serpentello, cali nella teca un raudo, a4 magnum, 3 etti di polvere da sparo e 4 bombe a mano con detonatore... - Si avvicini alla teca, per osservare da vicino lo spettacolo -Schiacci il pulasante del detonatore Secondo i miei calcoli, la sua grama esistenza e quella del Suo dinoccolato amico, dovrebbero essere spazzate via, senza lasciare alcuna traccia.
  20. Liungbergh-Gauss

    CHIEDILO A LIUNGBERGH-GAUSS

    Artitrico omuncolo, Esistono molti diversivi per far sì che il suo problema diventi uno splendido hobby. Pensi, a tutti quegli uomini e a tutte quelle donne costretti a ricorrere al mio metodo per induzione, ad esempio. A tal proposito le consiglio una lettura molto esaustiva, destinata ai bambini. Fa parte della raccolta dei manuali delle giovani marmotte e si tratta , più precisamente, del manuale numero 13, dal titolo "Dipingiamo le scorregge". All'interno, troverà illustrazioni ed esempi utili per dipingere le Sue flatulenze e farne, che so, un regalino per la nonna o un pensierino per la fidanzata (ammesso che ne abbia una, essere immondo che altro non è). Se non dovesse essere di suo gradimento la pittura, potrà spostare il fuoco dell'attenzione du un altro bellissimo manuale, scritto dai Frati di Vetralla :"Scorregge e Bricolage". Mi auguro che Lei sia maledetto per l'eternità
  21. Liungbergh-Gauss

    CHIEDILO A LIUNGBERGH-GAUSS

    Stitica amica, il tradimento è il sale della vita. L'essere vivente con il quale ha deciso di sfogare i suoi più reconditi desideri sessuali, non si è però mostrato all'ltezza della situazione, decidendo di drocieggiare con un altro essere vivente, di genere maschile. La cosa migliore da fare, per salvare la Vs. relazione amorosa, è quella di dare libero sfogo alle proprie fantasie sessuali con un professore emerito come il sottoscritto, che la condurrà verso le radure del godimento totale. Sintatticamente suo
  22. Liungbergh-Gauss

    CHIEDILO A LIUNGBERGH-GAUSS

    Caro Lei, innanzitutto Le dico che per rispondere ad una cretinata come la Sua di Lei detta ho interrotto un lavoro importantissimo e redditizio; ora non so se e quando potro' recuperare le perdite. Premessa: Lei e' VERAMENTE deficiente. Ma come parla? Risposte: 1) Si. 2) Si. (talmente banali sono le risposte alle domande che avrebbero potuto rispondere perfino i Frati di Vetralla e quasi tutti gli iscritti a questo forum, ZORA e HomerSimpson compresi). Ora la saluto con tutto lo schifo del mondo, ancora infastidito dall'interruzione al mio lavoro e vado a terminare la sega che mi stavo facendo. Poi le daro' la mano in segno di pace.
  23. Liungbergh-Gauss

    CHIEDILO A LIUNGBERGH-GAUSS

    Caro omino, E' con incommensurabile tristezza che leggo la sua missiva. La sua dipartita dal mio studio (e speriamo dallo spazio fisico-temporale che ricopre la sua inutile esistenza) è motivo di estrema delusione per il sottoscritto che, passerà i prossimi giorni in ritiro contemplativo in compagnia di un'avvenente signorina di origini caucasiche, dedita al sesso mercenario. Le consiglio fraternamente di prendere in considerazione la possibilità di far divenire il suo ano, non solo un'uscita, ma anche un'entrata. Lei è un miserabile
  24. Liungbergh-Gauss

    CHIEDILO A LIUNGBERGH-GAUSS

    RISPOSTA A MAGIC1: Peristaltico collega, Mi stupisco di quanto Lei possa essere poco informato circa il fantastico mondo dello sperma. Ebbene, estragga il tappo di cerume che occlude i processi cerebrali della Sua scarsa materia grigia, e mi stia a sentire: la notizia da Lei riportata con immonda pochezza, non rappresenta affatto una novità. La vendita di sperma affonda le sue radici nella nottedei tempi. Già nel 1089 rinveniamo le prime tracce di tale pratica. E' stato il baronetto Ludmillo Sprempolati di Mezzo, a far sviluppare il magestico commercio dello sperma. L'idea fenomenale dello Sprempolati di Mezzo, fu quella di assumere giovani verginiche si occupassero direttametne dell'estrazione dalla sacca dei coglioni, attraverso alcune tecniche di "risucchio", progenitrici del volgare bucchino. Lo Sprempolati di Mezzo, scrisse anche un magiestico saggio, sfruttando il latino (la lingua dei Santi) :"1001 tecniche di compravendita della sborra: diventa protagonista della tua vita". L'illustre Sprempolati, morì tisico all'età di 19 anni, prosciugato dall'immensa mole di lavoro da egli stesso generata. Come può vedere, onomatopeico amico, i norvegesi non hanno inventato alcunchè. La sua intelligenza ed il suo sguardo sono paragonabili a quelli di un pesce gatto.
  25. Liungbergh-Gauss

    CHIEDILO A LIUNGBERGH-GAUSS

    perdoni la mia insistenza........ ma il mio problema persiste.... Diarroica nonna, la sua insistenza è perdonata (a suon di spigoli di comodino nelle gengive). Vengo tosto al quaesito e non mi dilungo oltre sui convenevoli. Il problema da lei postomi è già noto ai più. Si tratta infatti di un difetto di produzione classico dei Beamer, la cui soluzione sembra rinviata al modello 3.0 Capita infatti che durante il tragitto alcuni peli pubici si trasferiscano dall'area pelvica a quella rettale. Sono certo che tale fenomeno (battezzato "del Culo Ficato" dal Norfini-Pardi del '76) riguardio anche lei, nonostante manchi una menzione diretta nella missiva. Nessuna malattia venerea, quindi, o difetti di software. Semplicemente ha comprato un teletrasporto di merda, migliore - in ogni caso - degli "Smegma", famosi anch'essi per il disagio dei peli pubici, che vengono però trasferiti nel retrobottega assieme alla fava o - in mancanza d'altro - di un bel mazzo d'odori autocreatosi per l'occasione. Senza stima L.G.
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