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Liungbergh-Gauss

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Messaggi pubblicati da Liungbergh-Gauss


  1. Illustre mentecatto laureato con i punti del Maxisidis

     

    Ho un dubbio che mi assale

    Ma come mai l'evento tipicamente sfinterico denominato ROSONE ha questo nome così ecclesiastico? E' forse per l'osso sacro che è vicino al luogo dell'evento? In attesa di sua gradita e mal digerita risposta le auguro di non arrivare a fine giornata

     

    Saluti

     

    la S.p.a.

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    Capitolinico essere dalla dubbia rilevanza biologica,

     

    La domanda che Lei pone, rivela tutto il Suo interesse per le dinamiche anali: evidentemente LEi ha compreso che la sua vile esistenza potrà essere garantita solo attraverso la pratica del comodato d'uso del suo tafanario a terzi.

     

    Detto questo, passo testè a rispondere alla Sua domanda.

    Come scrive il Cardinal Geggia Sistola nella sua magestica opera ("E' scoppiato il culo a Topolino" Ed. Smerza) la pratica del rosone si perde nella notte dei tempi. Si hanno notizie di tale pratica a partire dal I sec. A.C. Anche se, ad onor del vero, non si trattava dei rosoni che noi oggi conosciamo per dimensioni, odore e, nel Suo caso, sapore. Erano rosoni molto più ridotti, tanto che pare inappropriato parlare di rosoni: è più opportuno in tali casi parlare di "Tartine o Rosette", come suggerisce il Gaggioli-Moffa nella sua opera (scritta a 9 anni) "Cagami in petto" (Ed. Manotronca).

    Era l'alimentazione il problema principale, nel I secolo a.c. Poche carrube e le quotidiane ginocchiate alle gengive portate con devozione dalle guardie romane ai popoli sottomessi, impedivano da un lato il crearsi di consistrenti sacche d'aria negli intestini e dall'altro l'impossibilità di giungere ad una decente autostima. Che poi è fondamentale per la riuscita di un buon rosone.

     

    La pratica è tornata in auge recentemente, potendosi giovare del malaugurato aumento del benessere generale, che ha portato consistenti fette di popolazione ad allinearsi alla c.d. dieta mediterranea. Con le terribili conseguenza che oggi sono la realtà della nostra disgraziata economia.

     

    Il Suo cervello avariato, si starà domandando come nasce un rosone. Più o meno come è nato Lei, pezzente: dal culo, tanta aria, poco contenuto e tanto sdegno.

     

    Lei è un coglione.


  2. Egregio professore, ho un dilemma che mi tormenta.

     

    Come Lei ben saprà, moltissimi attori di Hollywood hanno aderito alla setta religiosa Scientology, fondata sugli anni Cinquanta. Senza pormi eccessivi problemi su quelli che sono i reali motivi della sua espansione presso quelle parti, crede che io potrei inventare una religione basata con Tinky-Winky dei Teletubbies come divinità massima e Andy Luotto e Paolo Mengoli come i suoi discepoli più fedeli riscuotendo lo stesso successo?

     

     

     

     

    no


  3. Egregio prof. Liungbergh-Gauss, vorrei "rispettosamente della di lei persona" chiederle come procedono gli esperimenti per la trasmutazione del corpo umano in rame, avendo sotto mano diversi soggetti che sarebbero certamente più utili come fili elettrici che al loro stato attuale di "uomini".

    La ringrazio anticipatamente.

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    Sfittico amico,

     

    Gli esperimenti per la trasmutazione del corpo umano in rame vanno a gonfie vele. In pratica, l'esatto opposto della Sua miserrima esistenza. Siamo riusciti a trasmutare in rame diversi corpi di zingarelli e immigrati: quindi credo di poter dire che presto comincerà la sperimentazione sull'uomo.

     

    In questo momento il nostro committente principale è il magestico museo di Timbuctu: e quella che trova riprodotta sotto è la trasmutazione di un negride nel busto in rame intitolato a Luis Gonzaga.

     

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  4. illuminatissimo dottor liungbergh-Gauss, La prego di evitare di discutere con chi non La merita (l'esempio più evidente è quel tale Tomas Milian) e di prestarmi anche solo un secondo della sua attenzione.

    Ultimamente ho ripreso la mia attività di tennista con l'utente carlito, purtroppo ho qualche difficoltà nel ritrovare il tempo sulla palla, in particolare quando gioco il dritto. ho provato a chiedere aiuto ai migliori esperti nel campo ma non hanno saputo aiutarmi.

    La prego, Lei è la mia ultima speranza!!!!!!!!!

     

    Prostrandomi ai Suoi piedi attendo fiducioso una Sua risposta.

     

    Un suo umile servitore.

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    Piccolo nemico dell'igiene,

     

    Non creda di poter entrare nelle "di mie" grazie, con qualche servizietto da lacchè. La sua pochezza raggiunge livelli inimmaginabili.

     

    Per risolvere il suo problema con il tennis, comunque, le consiglio di farsi dare un'occhiata alla gamba destra. Scommetto che ivi risiede il problema. Ah, un'ultima considerazione: lo vede cosa succede a chi, come Lei, tenta di intrufolaresi notte-tempo nella "di mia" domus? Dalla foto qui sotto, si può ben dire che il mio cane Cagliostro, le ha lasciato un bel ricordino.

     

    Lei è un farabutto.

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  5. Mesozoico Thriponema Pallidum,

     

    E' con riluttanza che rispondo alla Sua domanda, non tanto per mancanza di voglia, quanto piuttosto per dover ancora una volta tenere in vita il filo che tiene la "di mia" persona unita a codesta accozzaglia di mentecatti...mentecatti, dei quali Lei è, a ragione, il portabandiera.

     

    Sul femminismo è stato detto e scritto molto. Le consiglio la lettura di un magestico volume scritto dal Cardinal Fiorenza Mamaimeladai ("Inno a Pacciani" 229 pagine Ed. Carmine & Alfiero Bompapaiana). La storia del femminismo viene ripercorsa sulla falsariga de "La Divina Commedia", con l'anima del mai dimenticato Pacciani, ad accompagnare l'autore come un provetto Cicerone. La forma romanzata del testo, si snoda lungo le avventure che i due protagonisti vivono, sullo sfondo dei passi storici del femminismo. Ma il testo contiene anche validi consigli e riferimenti per una più opportuna opera sul campo.

     

    Ecco di seguito riportati i capitoli del libro

     

    1- Introduzione a cura del Prof. Liungbergh-Gauss

    2- Quella zoccola della Nilde

    3- Giovanna D'Arco: troppo poco

    4- Tornate ai fornelli, troie

    5- Anche Gesù era maschilista: lavateci i piedi, puttane

    6- Le motoseghe: costi, caratteristiche tecniche

    7- I sacchi neri dell'immondizia

    8- Sventrare una donna con la motosega

    9- Occultiamo i cadaveri coni sacchi neri

    10- Il corpo della femmina umana

    11- All'attacco!!!

     

    Il volume contiene anche mappe dettagliatissime dell'anatomia di una femmina umana, come dice l'autore "per orientarsi fra li vari budelli et frattagliae". Inoltre, le ultime 50 pagine sono dedicate alle cartine delle zone boschive di Toscana, Lazio e Umbria, con dettagliati rimandi alle zone per campeggio libero.

     

     

    In cuor mio, credo sia giusto offrire alle donne la possibilità di rivendicare i loro diritti.

     

     

    Lei è una merda


  6. fino a qualche tempo fa pensavo fosse un fenomeno del tutto normale.... ma chiedendo ai miei amici mi sono accorta che non è cosi...

    a voi si vero??

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    Piccolo semovente femminile dalle fattezze vagamente umane,

     

    L'atroce dubbio che attanaglia la sua misera esistenza, non è di facile soluzione. Orsù, usando le parole più semplici che il vocabolario italiano fornisce, proverò ad aiutarla non tanto per caritatevole decisione, quanto piuttosto per affermare la "di mia" superiorità nei Suoi confronti.

     

    Ebbene, esiste una casistica molto ampia sul problema a tutti noto come "dello ombelliculo scureggiante". Per prima cosa, buffa forma di vita assimilabile alla crastica, consiglio di esaminare bene il suo corpo. Esiste infatti un 13% di falsi casi di "ombelliculo scureggiante". Più in particolare, si tratta di pazienti che non conoscendo bene i più reconditi anfratti del loro misero corpo, confondevano l'ombellico conil buco del culo. I suddetti, erano soliti infilarsi le dita nel buco del culo per poi correre dai dotti medici urlando : "Dottò, c'ho l'ombelliculo scurreggiande!". Trattasi di buco del culo, pezzenti.

    Si assicuri quindi di scartare con buona approssimazione la possibilità che le sue dita sia finite nel buco del culo, anzichè nell'ombelico. PEr intenderci, il buco del culo è quello dal quale Lei, cara signora, fa uscire quotidianamente le feci (per capirci: la merda).

     

    Estinta la possibilità del qui pro quo con il buco del culo, rimane un 77% di reali casi di "Ombelliculo scureggiante". Si tratta di una patologia mortale. Non c'è cura.

     

    Infatti la presenza di tale patologia sta ad indicare che "lo verme solitario" che è nel suo stomaco e "nelli budelli et nelle frattaglie" è stato colto da schizzofrenia abulica e, armato di un punteruolo, giorno dopo giorno sta cercando di aprirsi un varco proprio in corrispondenza del suo ombelico.

     

    Faccia testamento e lasci le sue poche e povere cose il più lontano possibile dalla "di mia" domus.

     

    Lei è una merda.


  7. Magnifico Professore,

    sto molto male.

    Le rotazioni vorticose nell'aere delle pattinatrici olimpiche nonchè la "di loro" aurea morfologia deretanica mi ha messo in subbuglio l'apparato genitale ed il sistema ormonale.

     

    Mi segnala un rimedio por favor?

     

    Attendo suo ambito cenno di riscontro con ansia crescente (e pene indurente...)

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    Carissimo encefalogramma piatto,

     

    eccomi qua per rispondere alla sua di lei stupidissima domanda.

     

    Il rimedio e' presto detto, e sara' sicuro al 100%

     

    Per riuscire a capire bene come circuire una pattinatrice, e' necessario innanzitutto calarsi nella parte: si compri quindi un paio di pattini da ghiaccio costosissimi, anche se per fare cio', essendo lei uno straccione come tutti voi, dovra' impegnarsi i beni piu' cari.

     

    Una volta acquistati i suddetti pattini, proceda con l'affilatura delle lame; esse devono essere talmente affilate da tagliare anche il ferro.

     

    Le affili bene, per circa 8-9 ore al giorno per 3 giorni.

     

    Una volta affilate le lame, si cali i pantaloni e se le passi piu' velocemente possibile alla base del suo ridicolo ammennicolo (coglioni compresi).

     

    Problema risolto: ora lei, indossando i pattini, E' una pattinatrice; raccogliendo gli scarti dell'operazione puo' addirittura farsi le seghe mentre si guarda allo specchio, senza dover aspettare le prossime olimpiadi.

     

    Mi fa schifo come nessuno al mondo.


  8. Titolo: The Million Dolla Baby

     

     

     

    TRAMA: la storia di una sgualdrina disposta a prendere cazzotti in faccia e pedate alla vagina, pur di farsi notare dalla madre e dai fratelli, dediti all'attività di "mariuoli" e più genericamente "grandissimi figli di vacca". La ragazza cade durante un incontro di boxe e batte il collo su di uno sgabello lasciato lì bell'apposta dal regista (bravo). La sgualdrina rimane inferma ma non riesce ad ottenere la pensione sociale. E si fa accoppare dal suo allenatore, un ex marines che passò alla storia per aver fatto perdere un occhio a Morgan Freeman (negro). La dose di Viparo iniettata nelle vene della ragazza, avrebbe stecchito anche un ippopotamo.

     

    NOTE SALIENTI: Immancabile la figura del negride che vuol raccontarci con voce nasale la trama della pellicola, quasi fossimo reietti. Ma chi si crede di essere questo Morgan Freeman, che tradotto in taliano sarebbbe Morgano Uomolibero???? Si vergogni, piuttosto del suo ridicolo cognome.

     

    SCENA CLOU: In effetti, pur se a malincuore, devo ammettere che la scena clou è quella della scureggia ammollata da Morgano Uomolibero mentre pulisce il ring. Un peto della durata di 12 secondi ampiamente pubblicizzato nei trailer del film. La colonna d'aria che esce dall'orifizio di Morgano Uomolibero, nelle intenzioni del regista, si fa testimonial dello stato di disagio vissuto dalla razza nera, nei sobborghi di Minneapolis. Ma le cose non cambieranno.

     

    GIUDIZIO FINALE: La pellicola si fa apprezzare per alcuni spunti, come il pestaggio di alcuni barboni bifolchi che rimane sempre sullo sfondo di ogni inquadratura, anche quando i protagonisti si trovano in ambienti chiusi. Sapiente e curata la fotografia, che rimane visualizzata per oltre 30 dei 523 minuti totali del film. Il regista poteva, ma siamo consapevoli degli ostacoli posti a chi vuol fare informazione al giorno d'oggi.

     

     

    Ora poteve recarvi tutti gentilmente, ma con solerzia, a cagare


  9. I Cambiaritmo alla presentazione della squadra

    Novità nel programma della presentazione della grande famiglia rossoverde, in programma giovedì 1° settembre.

    Ci sarà infatti il noto gruppo locale dei Cambiaritmo che si esibirà prima della presentazione della prima squadra della Ternana calcio. Il gruppo ternano, composto da giovani talenti della musica, ha partecipato a SanRemo giovani e ad altre importanti manifestazioni canore nazionali. Un motivo in più per partecipare a questa serata di festa.

    Ricordiamo che dalle ore 20,30 si potranno degustare panini con la porchetta. Sarà una festa per le famiglie e per avvicinare i bambini alla Ternana calcio ed ai loro beniamini.   :lol:  :lol:

     

     

     

    RIDICOLI!!! ecco come stamo messi!

    Dopo Zampagna rinunciano anche i new trolls.... :ph34r:  :ph34r:

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    Molto probabilmente lo cambierà qualcun'altro il ritmo.....

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    a te che ritmo te piace? B-)

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    La Quadriglia :lol:


  10. Esili tocchi di feci umane (notoriamente lu più puzzolenti)

     

    Sconfino dal mio bell'esilio nel mio topic di tuttologia e mi addentro nello gioco della palla (che francamente mi fracassa i coglioni e mi sembra un gioco per cerebrolesi come voi).

     

    La lunghezza assunta da questo spazio dedicato al giocatore-operaio mi dà la misura dell'idiozia umana.

     

    Siccome sono interessato a provocare un'ondata di suicidi nelle vostre file, è con immensa gioia che vi annuncio che lui non verrà. La fonte è di primissimo piano e a differenza di voialtri scanzafatriche, io la cito: Girnababbio Vivaldi Castaldi de' Casal di Mezzo.


  11. Appoggio la linea borgobelliana ed aggiungo che la presenza di questo coglione bicentenario ci ha rotto i coglioni

    Famme un raspone :lol: :lol:

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    Sfinterici nostalgici dei bei tempi di Wilde, quando prenderlo nel cagapranzi era "poesia".

     

    Dopo aver impiegato 23 minuti dello mio preziosissimo tempo e dopo aver disturbato i più alti illuminati nell'arte della "decrittatio mongoli" per tradurre il coacervo di parole e pensieri apposto poco sopra, posso dire che Voi siete (cerebralmente parlando) quanto di più vicino all' ICNAE UMONA (tafano). I risultati sono chiari. C'è poco da fare.

     

    Le conclusioni alle quali siamo giunti hanno valore matematico. Per Voi e per i vostri amici insetti: vi ricordo che la matematica è "l'arte del far di conto e dello far tornare i conti (magari tornassero anche i baroni)".

     

    E qui mi rivolgo a Oscar Wilde. Insomma, mucolitico "coso", Le dicevo che le conclusioni sono definitive e matematiche, suffragate altresì dalla regola di Gay-Lussac ("Cazzo in culo fa cik-ciak").

     

     

    E ora, visto che non vengo mai meno alle "di mie" capacità et interessi dello mondo animale, vorrei approfittare di Lei (come se non lo avessi già fatto) per svelare un altro mistrero che attanaglia l'umanità. Dopo aver risolto con brillantezza lo "mistero dei negri", mi accingo ora a risolvere un altro rebus che questo pazzo mondo ci ha riservato.

     

    Ma gli insetti, perchè vanno sempre verso la luce?

     

    Le auguro libagioni e libagioni di DDT.


  12. Illustrissimo Ciacca Pescolle,

     

    Non mi sarei mai aspettato dichiarazioni di siffatta virulenza da parte di Vussìa. Il Vostro comportamento, comunque, non cambia le mie idee nei Vostri confronti.

     

    E continuo a credere che siano false le voci secondo le quali la Sua persona concede sistematicamente ogni pertugio ai galeotti che escono dal carcere di Vocabolo Sabbione, per cifre che si aggirano attorno ai 2 euro.

     

    Non c'è nulla da fare, piccoli amici a quattro zampe. Il professor Liungbergh stima soltanto uno di voi: si tratta del magestico e matusalemmico Oracolo di Delfo.

     

    Il resto, è liquame.


  13. ..forse ha firmato un autografo a una ragazza de Terni che stava a Messina a aspettà il traghetto  :P  :lol:

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    avevo scritto un topic de insulti, ma poi ho pensato che non era il caso de infierì su di voi, visto che il destino s'è già accanito a sufficienza..... lunedì vai allo stadio anche tu a fa i provini? dice che i ragazzi del cervia vengono giù in massa.... almeno un modo per riepmpì lo stadio lo trovate, co le fighette umide che strillano per i modelli in campo. Non me pare male, che dici? tanto de calcio me sa che per un buon periodo ne vedrete proprio poco.... ;):P

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    Lo gioco dello pallone mi fracassa i coglioni


  14. Io non metto in dubbio le sue qualità intellettivo-culturali, però mi da fastidio che compie gli anni tutti i giorni  <_<

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    Caro Sbleine,

     

    mi pare alquanto strano che provi fastidio dal mio compleanno prolungato nel tempo.

    Infatti, ritengo che lei abbia quantomeno un fastidio maggiore a cui pensare.

     

    La sua testa.

     

    Con immutato schifo,

     

    Prof. LG


  15. Piccolo amico pennuto,

     

    Quello che Lei chiama genericamente "giornale", è la più illustre rivista scientifica del mondo conosciuto. Ci sono zone ancora inesplorate, tipo oltre lo stretto di Gibilterra, ma secondo i miei studi è inutile andare oltre quella zona, perchè si rischierebbe di cadere di sotto, visto che la superficie piatta della terra non è infinita.

     

    Al di là di questa mia magestica divagazione, vado con riluttanza e senso di pienezza ad indicare la testata del giornale e alcuni stralci dell'intervista concessami dal luminare maestro "Otto Von Audeschwllersbrang".

     

    Ebbene, la testata giornalistica è quella del famigerato periodico "I Figli del Re".

     

     

     

    Liungbergh-Gauss, quando scienza fa rima con "Summa conoscientia et experientia"

     

     

    "Mai più cattivi odori, trasformerò i corpi degli immigrati in rame"

     

    Professor Liungbergh-Gauss, come procedono le sperimentazioni sulla trasmutazione del corpo umano in rame?

     

    "Le dirò, caro il mio sapientino, mi trovo testè a risponderVi non già per la scarsa stima che nutro nei confronti del giornale che Lei rappresenta, quanto piuttosto per l'amicizia che mi lega alla memoria del suo papà, morto fra le sevizie dei barbari negri ai quali impedivamo l'ingresso in autobus in quella splendida isola verde, che ora non c'è più, chiamata Sud Africa. Orsù, gli esperimenti procedono bene, siamo ad un buon punto. Alcuni amici ci garantiscono anche le cavie"

     

    Spiegateci come è possibile trasmutare il corpo umano in rame....

     

    "Semplicissimo: dopo aver immobilizzato il corpo sur una vecchia poltrona da barbiere, lo si sottopone ad bombardamento fotoionico, alternato a vampate di aerosol per circa 20 giorni. Poi, si prende la persona e le si fa ingurgitare una mistura di Aulin, Pasticche del re sole e capocchie di fiammiferi. Fatto questo si riprende la persona a la si adagia nuovamente sulla poltrona del dentista, per sottoporla all'ultima serie di applicazioni: aerosol e cellule fotoioniche tavolta saranno affiancate da un altro elemento: poderose ginocchiate ai coglioni ed infine una cromatura e conseguente bagno di rame. Semplice"

     

    Quali applicazioni potrà avere la Sua scoperta?

     

    "Innanzi tutto come pulizia sociale. Noi siamo progressisti, non vogliamo l'eliminazione dei negri e degli immigrati (soprattutto albanesi). Anche perchè sappiamo che in natura, nulla si crea e nulla si distrugge, ma tutto si può trasformare. L'amico immigrato, ridotto ad un tronchetto, potrà essere utilizzato come arredo urbano. Sinceramente diventano begli oggettini".

     

    Non teme le ire dei nostalgici mazziniani che potrebbero addirittura allearsi con i cavouriani?

     

    "In qualità di nostalgico borbonico, Le dico che non temiamo nessuno. Ora la saluto, perchè la nutrice ha dato alla luce 4 cuccioli di immigrato. Ne volete qualcuno? Noi non li possiamo tenere tutti..."


  16. Sfittico nemico del "Sole che Ride",

     

    E' con malcelata tracotanza che torno a rispondere alle "di vostre" domande sullo "mistero de lo mondo et de la umanitate".

     

    Per rispondere alla domanda, formulata tra l'altro con il tipico linguaggio dei cerebrolesi (Ghi, gu, ghò...aieie e via dicendo. Sembra di leggere il temino di Suo figlio, che ha 25 anni) farò riferimento ad un antico episodio riguardante la mia improvvida e magestica infanzia.

     

    Orsù, metonimico individuo, vado al dunque (anche perchè mi sono rotto il cazzo di parlare a chi ha lo stesso quoziente intellettivo della papaya): un dì, con il mio fare da bimbo giuocoso, sottrassi dal baule della stanza della nonna (Wolfango Liungbergh-Gauss) un incursore anale e un barattolo di marmellata di merangole. Giocai tutto il giorno con quell'incursore anale, che squinternò gatti, cani e anche un paio di merli indiani della tata. Alla sera, però, dovetti fare i conti con lo sguardo imbronciato del babbo (Ana-Clerio Liungbergh-Gauss) che mi chiese ad alta voce:" Chi ha rubato il marmello di merangole e l'incursore anale della nonna?..Sei stato tu?". Io risposi di no, ma le macchie di marmello di merangole sulle gote, nelle parti intime, e la base dell'incursore anale (piantato TOTALMENTE nel "di mio aureo e gaudioso culo") mi tradirono.

     

    Il babbo, nella sua "Summa sapientia e conoscentia" mi colpì ripetutamente al volto, fino a farmi piangere lacrime di sangue. Poi disse ad una delle serve (negre): "Bughibba...porta qui tuo figlio". Bughibba tornò dopo pochi minuti con il piccolo Azumajef. Mio padre me lo mise davanti. Avevamo la stessa età. Il babbo disse: "Vedi figliolo, quant'è nero? E non ti sei mai chiesto perchè sia così? Orsù, te lo spiego io. Azumajef, un giorno era bianco come te. Ma disse una bugia, e la spada di fuoco di San Galliano lo colpì bruciandolo come un tizzo. Ecco, ora è così. Perchè ha detto una bugia e si porterà sempre appresso la colpa e l'oscurità, cosicchè tutti sappiano che è stato un grandissimo bugiardo e lo possano prendere a pedate nei coglioni". Così, il babbo fece partire una lasca terribile fra lepalle del piccolo Azumajef e gli intimò di andarsene. Poi, mi fece una carezza e, amorevolmente, mi mandò a dormire. Quella sera non riuscii a prender sonno. Ero troppo emozionato per la scoperta e per la bontà del babbo. E mi feci una promessa: "Non dirò più bugie, non voglio diventare negro".

     

    Ecco, sifilitico amico, che il mistero è svelato: i negri erano bianchi che dicevano bugie.

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