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Liungbergh-Gauss

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Messaggi pubblicati da Liungbergh-Gauss


  1. Egreggissimo Dott. Liungberg Gauss,

     

    sono un suo fan calorosissimo da quando ho conosciuto l'oramai celeberrimo metodo per induzione.

    Giusto a propostio di questo volevo raccontarle un fatto teste' accadutomi: stavo guidando tranquillamente, abbondantemente sotto i limiti, ascoltando della buona musica alla radio. Ad un tratto una voce suadente di donna con i baffi pubblicizza il Suo di Lei metodo per l'espulsione di gas; decido di mettere in pratica gli insegnamenti diffusi nell'etere e comincio il picchiettamento.

    Neanche a farlo apposta, dopo circa 20 percussioni renali, parte una bronza col risucchio che per quanto potente spacca il semiasse della macchina e mi costringe ad accostare a lato per evitare intralci alla circolazione.

    Inutile dire che la sensazione di benessere e di liberta' che mi ha pervaso nei momenti immediatamente successivi non e' paragonabile a niente altro al mondo.

     

    Per questo voglio urlare : GRAZIE LIUNGBERG-GAUSS, GRAZIE METODO PER INDUZIONE!!!

     

    Con immutata stima,

     

    Nerbus

    Questa mi era sfuggita....

     

     

    A giudicare dal suo livello intellettivo, mi farebbe molto piacere poterla invitare presso la mia tenuta per uno zibibbo...è il primo caso di orangutàn patentato, internet-dipendente e dedito al metodo per induzione.


  2. Caro amico a quattro zampe,

     

    Le problematiche riguardanti la relizzazione di un raporto orale in tutta sicurezza, sono state affrontate dalla benemerita Roteide Zaccaria, che ha dedicato un prezioso testo all'argomento, trattando la materia con indubbia semplicità e senza mai scadere nel volgare ("I Tiranti", 987 pagg. ed. Vallepipida). Ebbene, la Zaccaria, in uin passaggio del suo libro scrive :"...per realizzare un bucchino di buon pregio è opportuno allenare i muscoli della gola, in modo da stringere e allentare la presa sul bigolo del maschio di turno. Tale minzione orale, riserva immenso piacere al mascolo e consente di vivere in sicurezza lo yo-yo, poichè se le dimensioni del membro dovessero attestarsi su misure cavalline, l'irrigidimento della gola allenata non farebbe più defluire il sangue lungo la verga, che si sgonfierebbe in men che non si dica..."

     

    Come vede, caro il mio commissario Rex, il problema da lei posto è stato brillantemente superato.


  3. In occasione di una mia pratica sessuale ho osservato l'orifizio della mia patner rimanere dilatato per diverse ore, tutto torna alla normalità dopo un bidet e applicazione di crema PREP dall'effetto emoliente. Ora sin qui non mi sono preoccupato tanto, ma dal fatto che la mia donna dopo un po' vuole fare l'amore. Ne largo che slarghi, ne lungo che tocchi, ma duro che duri è un cazzo coi fiocchi, mi ripete sussurrando all'orecchio. Ora dopo aver avuto una monta di circa due ore mi ha detto egoista. Dopo il duro amplesso si diverte un po' con pratiche orali. Il mio problema è che per raggiungere il coito devo praticare l'autoerotismo, che come diceva Woodi Allen, lo fanno le persone che si vogliono un gran bene. A Volte mi riesce con la destra. a volte con la sinistra (così sembra che me lo fà qualcun altro), se vuole le faccio uno schizzo.

     

    Rispondo con malcelata voglia di fare ben altro, al nostro amico burlone. La risposta alla sua domanda, caro amico bifolco, è tutta racchiusa in questa frase di Oliardo Grazianeschi detto "Cecco", professione tritoliere :"Prenda un paio di zabaioni e la smetta di farsi seghe".


  4. Spett.le Prof.,

    è con deferenza assoluta e accademica devozione che mi rivolgo a Lei per un dubbio atroce che da anni mi assale. Avendo io frequentato (peraltro a vario titolo: cliente, sostenitore e, da ultimo, anche sfruttatore) donne di facili costumi, use a richiedere il pagamento di prestazioni di carattere riproduttivo, vorrei sapere da Lei se tale pratica può essere considerata nociva per la salute. Tale domanda sorge spontanea in ragione delle numerose escrescenze, dette anche "creste di gallo", che sono fiorite sul mio prepuzio come ciclamini.

    Avendo effettuato un empirico tentativo di scoprire la causa scientifica di tale fenomeno, ho riscontrato che, sostituendo il ricorso a dette promiscue pratiche, con altre (peraltro meno soddisfacenti) di tipo onanistico, il fenomeno stesso cala in intensità. Ho ragione di ritenere, dunque, che il mancato utilizzo del mio cappuccetto priapico in intestino di bue in occasione dei predetti eventi di monta, possa aver rappresentato la causa scatenante del florilegio di putride pustole.

    Rendendomi conto che tale quesito meriterebbe da parte Sua un approfondimento di tipo pratico, sono comunque a richiederLe una dotta interpretazione del fenomeno, nonché un'ipotesi di soluzione al problema stesso.

    RingraziandoLa anticipatamente per il sostegno che vorrà darmi, porgo distinti saluti e i  migliori auguri di vederLa raggiungere i più grandi onori accademici.

    Apprezzo lo stile in cui è posta la domanda, anche se lei (palese cretinetti) di strada da fare mi sembra ne abbia ancora molta.

    Ordunque: lo sfregamento del proprio glande all'interno di cavità in cui la temperatura basale minima è sui 150° Fahrenheit può provocare irritazioni ed eczemi che, sposandosi con altre specie fungine, corrodono il derma fino ad assottigliare le misure stesse del membro di 3/4 millimetri(nel suo caso, equivarrebbe alla scomparsa dell'apparato genitale esterno). Il rischio aumenta se poi tali movimenti avvengono in anfratti umidi in cui c'è già passato qualcuno poco prima (fors'anche lei stesso, al momento di nascere). Soluzione, apparentemente, non c'è. Chi tira fuori idee stolte e retrograde come quelle del goldone o di un bel budello (con rispetto parlando) di vacca, è chiaramente in malafede. Chi è che al giorno d'oggi spenderebbe una misera crupia per siffatte invenzioni? Credo nessuno. Se soluzione c'è, caro amico (di questa minchia), va trovata nelle (mi si passi il termine) seghe. A patto di essersi prima ben lavati le mani con Supersoap. Per i cattolici integralisti, il gesto può essere compiuto anche indossando un bel guanto (setto di Sant'Antonio) corredato di intrusioni in chiodi e cartavetra, necessarie all'espiazione e alla redenzione del peccato che si va compiendo.


  5. carissimo esimio prof

     

    Che ne pensa del passaggio da ipv4 a ipv6? Quando crede che avverrà?

    Vantaggi, controindicazioni, modalità di migrazione...

     

    grazie

     

     

    Cosa vuoel che ne pensi, caro il mio studiosetto col naso adunco? E' senz'altro un cambiamento auspicabile (frega un cazzo a me...). Sui tempi affinchè il cambiamento diventi realtà non saprei dirLe: se tutto va bene finirò di assemblare l'IPV6 stasera stessa.

    Per quanto concerne le modalità di migrazione, è meglio se noi rimaniamo a casa nostra e loro a casa loro. No che questi vengono qui da noi e pretendono di comandare a casa nostra...ma che vuò?! Non capisco come Lei li possa appoggiare...lei è un mentecatto,


  6. Esimio Dottor Liungbergh-Gauss ... nella mia mente a questo orario sovraffollata di pensieri (malsani  <_< ) si andava or ora ponendo un atroce dubbio ...

    Vengo al sodo (come disse l' Uovo dopo 6 min. di bollitura <_< ) Il punto è questo :

     

    E se domani ( e sottolineo se  <_< ) un maremoto improvviso di forza 9 radesse al suolo a ore 16 circa la ridente cittadina di BARI ... fatto sì che alle ore 20 e 30 all' arena (o Stadio che dir si voglia ) San Nicola ... fosse in programma la partita del gioco dello pallone tra lo BARI (padrone de casa !!!) e la TERNITUDINE (graditissima ospite !!!) per preservare la suddetta Arena dall' essere rasa al suolo ...

    può essere ritenuto valido il Metodo del Canone Inverso (meglio conosciuto come metodo IGINO KNAUS  <_< ) consistente come Lei ben sà nella deviazione del Flusso Liquido (Sù le mano  <_< ) attraverso miasmi di energia onirica a sconquasso invertebrato !!!

     

    Nell' attesa di una sua pronta ed esaustiva risposta le porgo i miei distinti saluti !!!

    Rispondo alla domanda del nostro piccolo amico, non già per il tema riguardante lo giogo della palla, ma poichè nel suddetto coacervo di parole (e puttanate varie) ho notato un certo interesse per la materia dell'astronomia e della meteorologia.

     

    Quello che Lei dice corrisponde a verità: la teoria del "Canone inverso" può giungere in aiuto di tutti, quindi anche in aiuto di coloro che seguono una squadra dedita allo giogo della palla (giogo che, letteralmente, mi spacca i coglioni). L'importante, nel produrre la sbrema, è fare attenzione affinchè non invada il campo componendo forme geometriche regolari (quadrati, triangoli ecc.) le quali, dato il colore, potrebbero creare confusione con le linee di demarcazione del campo (che, guarda caso sono composte per il 90% di sbrema e per il 10% di acqua).

     

    Attenzione, però, a maneggiare con troppa imperizia le nozioni dello movimento de li pianeti: potrebbe verificarsi la teoria di Orione, la quale sostiene che :"chi fa certe domande rimane un coglione".

     

    Con riverenza e schifo


  7. Mi permeto di intervenire, in via del tutto eccezionale, per dissentire in modo categorico dalla presa di posizone dell'esimio Magic1.

     

    Ognuno è libero di dissentire e di esprimere la propria opinione in merito a qualsivoglia oggetto di discussione, senza che questo comporti minacce, lesioni o altri comportamenti che contravvengano al concetto di amore fra i popoli.

     

    Ciò non toglie che Lei è una testa di cazzo e che presto la ucciderò.


  8.  

    tralasciando che il suo metodo per induzione con me non funziona

    Prendo questo suo messaggio come spunto per rispondere ai pochi che non riescono a trarre giovamento dal mio metodo: Ho potuto constatare che nel 100% dei casi, trattasi di personaggi che fanno un quotidiano uso di palline anali. Ebbene, cari fratelli, l'uso in simultanea di palline anali e del metodo per induzione, pur se audace, non risulta al momento praticabile. Soltanto l'illustre Volfango Schubermas, nel 1864, è riuscito nell'intento, facendosi praticare un ulteriore foro, proprio a ridosso della prostata.

     

    Le consiglio, pertanto, di estrarre le palline cinesi dal suo covo anale prima di procedere con il "picchettìo manuale"

     

    E veniamo ora alla sua domanda:

     

    è da un pò di tempo che soffro di secchezza nelle parti intime causandomi notevoli fastidi e problemi con la mia partner.

    come posso fare per rimediare a tale grana?

     

    Si tratta un chiaro caso di "brufolìo del pube": una patologia molto frequente fra individui con un quoziente intellettivo pari a quello di una camola del miele. Le consiglio di impostare i rapporti sessuali futuri con la sua partner come segue:

     

    - si procuri una videocamera ed un treppiedi sul quale fissarla e la punti sulla vostra alcova, facendo attenzione a togliere il tappo copri-obiettivo ed attivando l'audio-ambiente

    -Cosparga il suo membro di una mistura di borotalco e sabbia

    -Deflori il retto della Sua partner

    -Invii la videocassetta al mio ufficio personale

     

    Non risoverà il suo problema, ma il sottoscritto potrà avere finalmente nuovo materiale per le sue pratiche onanistiche.

     

    Lei è un buffone.


  9. Grazie a voi carissimi (coglioni). Stabilire e formalizzare il metodo è stata una fatica senza eguali che mi ha impegnato per una decina di lustri (o minuti, non ricordo). Vedervi così sollevati e soddisfatti mi riempe l'animo (e la borsa dei coglioni) di giuoja.

     

    Veniamo al quesito posto da Ussaro (i cazzi tuoi mai eh?)

     

    In caso di guerra nucleare, l'elettromagnetismo prodotto dalle bombe termonucleari potrebbe rovinare le mie cassette video?

     

    Caro amico (del cazzo), ovviamente pensare, così, agli effetti di una guerra termonucleare globale sulle proprie videocassette fa un po' ridere. E' ovvio che chiunque fosse sottoposto a un trattamento con bombe di un'ottantina di megatoni l'una, vedrebbe scomparire non tanto le videocassette (magari piene, gravide di pornosevizie) quanto se' stessi e i propri cari. Una tragedia incommensurabile (magari ti levassi di 'ulo). La questione è ben diversa se l'attacco dovesse svilupparsi nel momento esatto in cui voi siete ad esempio in ferie (Marotta, Catanzaro, Corleone i posti più gettonati) oppure, per qualsiasi altra ragione, lontanucci dalla dimora (nel tuo caso turismo sessuale a Gardaland). Ecco, in tal caso, non appena si torna nella propria città, consiglio vivamente di pulire ben bene le testine del videoregistratore cor una cassetta apposita puliscitestine (ce l'hanno anche da Giotto), prima di tornare a visionare quei films che ci fanno tanto commuovere. Ah, dimenticavo, per evitare qualche danno è sempre bene staccare l'antenna se si parte per qualche giorno. Nucleare o temporali, il danno è sempre in agguato.

     

    Cordialmente (un cazzo) vostro Liungbergh-Gauss.


  10. Caro professor Liungbergh, anzitutto grazie per aver formalizzato un metodo (quello dei peti squassanti) utile a farci star meglio. Appena provato, ho avuto modo di apprezzarne l'efficienza e la praticità.

     

     

    Grazie caro amico per il riconoscimento dell'utilità di tanta fatica e tanto impegno, che ho profuso nel perfezionamento del metodo per induzione.

     

    So che Lei è un tuttologo. Vorrei pertanto porle qualche quesito.

    Ad esempio, come si fa a produrre il Philadelphia light rispetto a quello coi grassi?

    Grazie e a presto.

     

    Ordunque si comincia con questioni culinarie (che è anche un pò, se lei mi permette, un rimanere in tema). Deve sapere, che quello che tutti chiamano Philadephia, non è un formaggio nel vero senso del termine. Come sostiene il Bugatti-Mandorlini nella sua ultima opera, molto utile per lo studente alle prime armi, anche se un pò elitaria ("Clitoridi&Formaggia" 589 pagine, ed. Busterloni), le origini del formaggio sono riconducibili alle secrezioni delle giunoniche donne-contadino dell'alto Lazio, che usavano i loro umori come valido condimento per caldarroste, cosci di rana e mele cotogne. Tali secrezioni, soprattutto se prodotte da esemplari di femmina anziana, venivano usate al posto della varecchina, grazie al loro potere sbiancante. Con il passare dei secoli l'abitudine si è perduta, ma nel 1889 Wilbur Locatelli, padre fondatore della omonimo caseificio, scoperta la nonna umare vergognosamente secrezione in quantità pre-industriale (ma comunque copiosa) decise di aggiungere alcune goccie del prezioso siero al prodotto principe del suo caseificio :"La Ricottina Diarrebe". Nacque così, Philadelphia.

    La nonna di Wilbur visse fino al 1995 (all'età di 189 anni si è schiantata con il sidecar all'uscita da una discoteca, era il 18 gennaio) anno della nascita di Philadelphia-light: secondo lei tutto questo è un caso?

    Io le dico di no. Philadelphia-light è semplicemente la riedizione della vecchia "Ricottina Diarrebe", la cui ricetta è stata rispokverata per mancanza di materia prima, e lei è una testa di cazzo.


  11. E' con immane giuoia e pedissequa gratitudine che accolgo l'invito fattomi dal messere Tomas Milian, reggente di codesto luogo, di mettere a vostra disposizione le "di mie" conoscientiae su tutto lo scibile umano.

     

    Risponderò a qualsivoglia domanda, fatta eccezione per lo "giogo de la palla" che in tutta sincerità non gradisco.

     

    Io, inventore del metodo "per induzione", che garantisce lo svuotamento delle sacche intestinali, tronfie di gas che non aspettano altro che tornare nell'aere, sono a vostra disposizone.

     

     

    Liungbergh-Gauss

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