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piadina

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Tutti i contenuti di piadina

  1. piadina

    TRE ANNI DI PRIGIONE.....

    Solidarietà da un tifoso del Cesena...
  2. piadina

    Lago Trasimeno

    Se riesco a prendermi due giorni (il 30 aprile e primo maggio) li vorrei passare in quella zona... qualcuno di voi puo' consigliarmi dove alloggiare (agriturismo, hotel etc) e cosa è interessante vedere?
  3. piadina

    Lago Trasimeno

    zora
  4. piadina

    Lago Trasimeno

    ma il trasimeno non fa parte dell'umbria?!?..... ora guardero' sitiweb su piediluco...
  5. piadina

    LE TIFOSERIE DELLA SERIE B

    a bologna sono allo sbando completo...
  6. piadina

    LE TIFOSERIE DELLA SERIE B

    osti, li conosco....
  7. piadina

    LE TIFOSERIE DELLA SERIE B

    Sono stato a in trasferta a catania sia quest'anno che lo scorso anno.. e la differenza è stata enorme... quest'anno stadio strapieno, mentre lo scorso anno metà stadio era vuoto (forse era l'ultima giornata e ha pesato).... Ci sono tifoserie che mangiano merda da anni e riempiono lo stadio (ad esempio: Pisani, Spezzini e Sambenedetto) Bisogna fare un distinguo fra tifoso da risultato e lo "zoccolo duro" che va indipendentemente dalla classifica e nella serie dove gioca
  8. piadina

    Bombardiamo di Email l'Unione Europea

    Non servirà un cazzo, ma almeno proviamoci.. questo è l'indirizzo email del Consiglio dell'Ue... public.info@consilium.eu.int Fermiamo gli Usa prima che intervengano in Iran
  9. piadina

    Manifestazione Ultras

    per maggiori info: http://www.brescia1911curvanord.net/news2.asp?id=282
  10. piadina

    Cori ai singoli giocatori

    siete a favore o contro?
  11. piadina

    Cori ai singoli giocatori

    A Cesena sono oltre 5 anni che si fanno cori per la squadra, mentre non si fanno + cori per i giocatori singoli
  12. piadina

    è vero che s'è scocciato totti?

    Se fossi stato ospite della Domenica Sportiva avrei fatto una strage nello studio.. ieri per un infortunio alla caviglia der Pupone tutti a piangere ed invocare la Madonna di Lourdes... ed in studio c'era Julio Gonzales (il giocatore del vicenza) che gli è stato amputato un braccio dopo l'incidente... Ma andate a fanculo!!!!
  13. piadina

    cesena - ternana

    si ma quando ti trovi quarto in classifica, non dico che si debba comprare Cassano, ma almeno dei rincalzi... ma d'altronde la nostra società la conosciamo bene... grazie per le radio 762131[/snapback] ma che non ce veni che devi sentilla per radio? 762554[/snapback] il sabato lavoro
  14. piadina

    ANNAMO A CESENA!!!!!!!!!!!

    Ravenna 761921[/snapback] Ravenna?!? ma che giro fai?
  15. piadina

    ANNAMO A CESENA!!!!!!!!!!!

    il nostro secondo anello tiene 3000 persone
  16. piadina

    cesena - ternana

    si ma quando ti trovi quarto in classifica, non dico che si debba comprare Cassano, ma almeno dei rincalzi... ma d'altronde la nostra società la conosciamo bene... grazie per le radio
  17. piadina

    cesena - ternana

    Noi veniamo dal pareggio esterno, con il Rimini... Sarà una partita non facile per noi, anche perchè secondo me, la Ternana proverà a vincere.. Il nostro mercato è stata una chiavica (abbiamo venduto solo Ceccarelli al Pavia) p.s il "vostro amico" giocherà p.s2 c'è una radio locale che da la partita in diretta via web?
  18. piadina

    LE TIFOSERIE DELLA SERIE B

    pero' con le partite al sabato siamo in calo del 30%
  19. piadina

    LE TIFOSERIE DELLA SERIE B

    grazie...
  20. piadina

    LE TIFOSERIE DELLA SERIE B

    Non si vedono.. Comunque siete stati tra i piu' numerosi visti a ct quest'anno. Te c'eri? 756592[/snapback] si e anche lo scorso anno.... provo a vedere se trovo altre foto
  21. piadina

    LE TIFOSERIE DELLA SERIE B

    cesenati a catania di martedi (160)
  22. piadina

    Bye Bye Sportitalia

    Le frequenze di Sportitalia a Mediaset (per Tim) Le smentite d’occasione sono durate poco: ora è confermato ufficialmente che le frequenze che oggi ospitano Sportitalia andranno a Mediaset, che le userà per il DVB-H di Tim. Un accordo che crea un formidabile monopolio nel digitale e che smentisce le promesse di pluralismo con cui era stata presentata la legge Gasparri. Solo pochi giorni fa era giunta la smentita di circostanza; ora invece arriva la conferma: Europa Tv (che oggi ospita la rete nazionale Sportitalia) si unisce al progetto Mediaset di lancio della nuova tecnologia DVB-H e la sua rete di frequenze finirà a Tim, sulla base dell’accordo fra i due ‘colossi’ della Tv e della telefonia che proprio la disponibilità di una rete nazionale, offerta da Mediaset a Tim, presupponeva, sia pure entro la fine del 2006. C’era però una gran fretta di chiudere la questione, da parte di tutti e viene il forte sospetto che l’accordo sia stato concluso subito per evitare che coincidesse con un possibile mutare della situazione politica, dopo le prossime elezioni. È infatti ben vero che l’intesa dovrà passare le ‘forche caudine’ dell’Antitrust (che, se avesse un senso il suo stesso nome, dovrebbe in teoria bocciarlo) ma è ovvio che la presenza dell’attuale Governo e dell’attuale maggioranza possono, naturalmente, ‘aiutare’. C’è poi un altro elemento a spingere a fare in fretta: la frequenze che ‘3’ ha già acquisito per il DVB-H dovrebbero entrare in funzione all’incirca a metà anno e quindi Tim non poteva partire sei mesi dopo. Ma veniamo alle notizie: l’accordo dovrebbe consentire all'Italia di avviare nella seconda metà del 2006 la prima offerta commerciale di Tv mobile in Europa (a meno che 3 non riesca ad organizzarsi prima, naturalmente). Mediaset e Europa Tv, società controllata da Holland Italia dell'imprenditore Tarak Ben Ammar e dall'emittente televisiva francese TF1, hanno raggiunto un accordo che prevede, dopo le necessarie autorizzazioni delle autorità competenti, la cessione a Mediaset delle infrastrutture e delle frequenze digitali di Sportitalia (quest’ultima – come vedremo – quasi esce clamorosamente di scena e comunque non si vedrà più in analogico), che verranno integralmente dedicate alla nuova rete DVB-H. L'accordo, informa una nota del gruppo di Berlusconi, prevede inoltre che Europa Tv, ottenute le necessarie autorizzazioni, potrà detenere una quota di minoranza della società, controllata appunto da Mediaset, che gestirà la nuova rete digitale di trasmissione. Europa Tv avrà anche un'opzione per rendere disponibile sulla Mobile Tv uno dei suoi canali televisivi. Si conferma quindi, sottolinea Mediaset, "la vocazione non esclusiva del progetto di lancio della rete DVB-H nato dall'accordo Mediaset-Tim, proseguito con quello Mediaset-H3G e oggi ulteriormente allargato dall'ingresso di Europa Tv con i suoi asset editoriali e tecnologici". Procedono intanto i contatti con gli altri operatori del settore "con l'obiettivo di offrire un servizio di Tv mobile aperto, efficiente e ricco di contenuti per tutti i telespettatori". Belle parole, ma intanto in digitale chi c’è oggi? La Rai ‘dorme’ alla grande, le altre reti nazionali, fatte salve All Music e Retecapri (che partono, specie Retecapri, da posizioni molto svantaggiate rispetto agli altri) sono sparite; le Tv locali navigano alla meno peggio, hanno un futuro del tutto incerto e intanto sono portate a vendere frequenze ai ‘nazionali’ e ora anche ai ‘telefonici’. Restano solo Mediaset e La7, che non a caso, probabilmente, sono alleate anche in questa operazione. Il bouquet digitale di D-free, a questo punto, non si capisce più a cosa serva e resta sul mercato (forse) solo quale ulteriore possibile rete nazionale per quelli che stanno diventando quasi dei monopolisti di fatto del digitale. Ma ecco cosa dovrebbe succedere da giugno: fino ad allora Sportitalia continuerà a trasmettere in analogico in chiaro, poi si potrà vederla solo sul digitale terrestre o su Sky, dove pare si insedierà da subito (probabilmente accanto alla ‘collegata’ Eurosport, nelle sue varie versioni). Tarak si è lamentato del fatto che gli spazi di mercato per nuove reti non esistono (ma l’ha scoperto solo ora? O Sportitalia non era forse che una rete creata “in attesa di altro”?). “Il mercato è chiuso – ha comunque detto Tarak Ben Ammar a ‘La Repubblica’ - e l'Auditel non rileva gli ascolti delle reti tematiche”; inoltre “l'Auditel è pesantemente influenzato dai colossi Rai e Mediaset e giustamente l'Agcom ha aperto un'istruttoria per capire i problemi dei piccoli. Per questo mi alleo con Murdoch e Sky gestirà tutta la raccolta pubblicitaria. In questo modo i conti torneranno”. Tornano poco, invece, in termini di pluralismo televisivo, ma si sa, questi sono solo dei particolari…
  23. piadina

    No al Sabato!

    No alla B al Sabato Alla vostra cortese attenzione, fonte ansa: MILANO, 19 MAG. 2005 - L'assemblea delle 22 società della serie cadetta ha deciso che nella prossima stagione la serie B giocherà il sabato pomeriggio. Dopo la fine della giornata di riunioni in Lega, i rappresentanti dei club hanno poi definito l'orario di inizio delle partite, fissato per le ore 15. Restano confermati l'anticipo di una partita il venerdì sera e il posticipo di un'altra gara il lunedì, sempre alle 20.30. Il campionato di serie B lascia dunque il palcoscenico domenicale alla serie A. I presidenti delle società di B hanno deciso di accontentarsi della fetta di introiti che la A è disposta a concedere per non essere disturbata. A beneficiarne sarà la decantata "maggiore visibilità" del campionato cadetto? Noi crediamo di no. Anzi, la B al sabato svuoterà ancora di più gli stadi. A beneficiarne saranno le tasche dei presidenti stessi e le TV. Costoro, per tornaconto economico, non hanno creduto di dover tenere in conto i disagi delle città le cui squadre parteciperanno al prossimo campionato di B, né delle tante persone che sono abituate ad andare allo stadio e che non potranno più farlo. In molte città lo stadio si trova nel centro storico o nelle sue immediate vicinanze. Ci sono le scuole, i mercati rionali, i centri commerciali, e i negozi, che, proprio al sabato, intensificano la propria attività. Tutti i problemi legati alla gestione del commercio, del traffico cittadino e dell'ordine pubblico aumenteranno a discapito della vivibilità. I presidi delle scuole dovranno gestire l'orario di chiusura delle scuole, e la conseguente uscita di tutti gli alunni, in concomitanza dell'arrivo allo stadio dei tifosi; sia quelli di casa, sia quelli ospiti. Molti mercati si troveranno a dover gestire la loro chiusura proprio durante l'afflusso dei tifosi. Centri commerciali, negozi e uffici si ritroveranno con il problema della drastica riduzione dei parcheggi a disposizione e della viabilità: in molte città, infatti, per motivi di ordine pubblico, il giorno della partita vengono chiuse al traffico intere aree urbane. E questo, proprio negli orari riservati alla spesa e agli acquisti settimanali da parte delle famiglie italiane. Il danno economico delle associazioni di categoria e i problemi delle famiglie sono stati calcolati? Ci sono poi altri disagi, che vanno a colpire il tessuto sociale. Un'alta percentuale di tifosi pratica almeno uno sport, a livello amatoriale o agonistico. Queste attività si svolgono principalmente il sabato pomeriggio: in questa giornata è concentrata la maggior parte di tanti eventi amatoriali, tornei di varie discipline, raduni ciclistici, eccetera, oltre che delle attività sportive degli atleti più giovani (dai 6 ai 16 anni). Tutti questi tifosi si troveranno - per la prima volta nella loro vita - di fronte a un dubbio: seguire la squadra del cuore o continuare le normali attività alle quali è tradizionalmente destinato il sabato pomeriggio? E i giovanissimi, avranno occasione di cominciare ad amare il calcio e lo stadio? Le partite al sabato si ripercuoteranno in altre realtà diverse da quelle sportive: le attività parrocchiali, come scoutismo e catechismo (in Italia sono oltre 25.000 le parrocchie che vi si dedicano) e quelle ludiche (circoli e luoghi di aggregazione). Oppure quelle di volontariato o di utilità sociale, che consentono a tantissime persone di condividere momenti di socialità e aggregazione. Tutte queste strutture, in base all'organizzazione sociale e del lavoro del nostro Paese, incontrerebbero enormi difficoltà a operare in altre giornate della settimana. E anche in questi casi - per la prima volta nella loro vita - molte persone si troveranno a dover scegliere fra la partita e gli scout o l'assistenza agli anziani. E i commercianti, gli artigiani che sono tifosi e che da anni e anni vanno allo stadio, come faranno a seguire la propria squadra? A loro chi ha pensato? Tantissimi tifosi che non amano guardare la partita seduti in poltrona, ma preferiscono le emozioni che solo allo stadio si vivono, dunque, non potranno più tifare, in casa e in particolare in trasferta, per la propria squadra dentro uno stadio. Ed è anzitutto per questa ragione che la strada intrapresa mina il principio stesso del calcio come sport popolare e sociale, inteso come momento di partecipazione e di aggregazione. Per questa strada, il calcio viene svilito a palinsesto televisivo, governato dalle TV e dalle loro logiche economiche. Per tutti questi motivi, chiediamo che le partite di calcio del campionato di B si giochino la domenica, alle ore 15, così come è sempre stato nella tradizione calcistica italiana. No al Sabato! Per aderire: http://noalsabato.ilcesena.net
  24. piadina

    No al Sabato!

    Il Tar del Lazio conferma la sospensione delle ordinanze ma ammette la sua non competenza in materia Si apre uno spiraglio per Reggi e soci A decidere sulle partite al sabato saranno i Tar regionali Si apre uno spiraglio consistente per il coordinamento dei sindaci anti-sabato pomeriggio, quelli cioè da sempre contrari alla disputa delle partite di serie B alle 16 del giorno prefestivo. Una battaglia che sembrava essere stata stravinta dalla Lega Calcio, che invece potrebbe riaprirsi, anche se in tempi non immediati. Il tutto, nonostante il Consiglio di Stato abbia di fatto respinto le richieste dei Comuni di Brescia e Verona. Il fatto nuovo, stavolta veramente nuovo, nasce dall'ordinanza emessa dal Tar del Lazio (sezione II Ter.) in merito ai ricorsi proposti dalla stessa Lega contro le ordinanze dei sindaci di Piacenza, Bergamo, Brescia, Bologna, Cesena, Cremona, Terni, Verona e Vicenza, che vietavano la disputa delle partite prima delle ore 19 del sabato. Il Tar da un lato conferma la sospensione delle ordinanze stesse, ma dall'altro ammette la propria incompetenza a decidere. In pratica, il Tar del Lazio ha accolto le istanze di regolamento di competenza volte ad attribuire la titolarità dei ricorsi ai singoli Tar regionali. In pratica: le istanze restano sospese, e si continuerà a giocare il sabato alle 16, fino a quando gli atti saranno passati al Consiglio di Stato (al quale i Comuni presenteranno ricorso) che, a sua volta, attribuirà ufficialmente la competenza ai Tar regionali (per Piacenza, quello di Parma) che saranno chiamati a prendere la decisione vera e definitiva. I sindaci del coordinamento anti-sabato, presieduto dal piacentino Roberto Reggi, si fanno forti dell'unico precedente in materia: il Tar di Catania diede ragione al sindaco della città etnea, ritenendolo unico soggetto in grado di regolamentare la vita della città in tutti i suoi aspetti. «Il regolamento di competenza - precisa Reggi - è un istituto processuale previsto dal Codice civile e volto a disciplinare la competenza a definire le cause e i ricorsi tra i diversi tribunali». «Il Tar del Lazio - aggiunge Reggi - ha reiterato continuamente la decisione, favorendo di fatto la posizione della Lega e oggi si pronuncia solo sulla sospensiva, mentre nel merito, come è stato sempre sostenuto dai sindaci, non ha competenza ad esprimersi. Saranno quindi i singoli Tar regionali a pronunciarsi, con l'augurio che seguano l'unico pronunciamento già effettuato nel merito, a cura del Tar di Catania, che ha dato ragione ai sindaci». Inzomma, un punto a favore dei sindaci, anche se nel frattempo la Lega ha fatto quello che ha voluto. «I signori della Lega - dice Reggi - dobvrebbero vergognarsi: hanno usato tutti i mezzi per fare in modo che le nostre ordinanze rimanessero sospese e così facendo sono arrivati oltre metà della stagione. Hanno tenuto in scacco le società di serie B minacciandole di far decadere da subito i contributi previsti dall'accordo di mutualità all'interno della Lega stessa, ma il tempo ci darà ragione». Già, il tempo. Perché il Consiglio di Stato passi le competenze ai Tar regionali, ci vorranno almeno due mesi, poi le ordinanze dovranno essere esaminate nel merito. E saremo, più o meno, a fine campionato. «Ma la prossima stagione- dice ancora Reggi - non sarà così. Se, come mi auguro, verrà sancita la supremazia dell'ordinamento pubblico rispetto a quello sportivo, allora rilanceremo fortemente la proposta di riportare le partite di serie B la domenica, il sabato sera non ci basta più. La vita delle città deve essere regolata nel suo insieme e tutti i cittadini hanno il diritto di potersi recare allo stadio». L'ordinanza di ieri è l'effetto dell'udienza che si è tenuta a Roma il 19 dicembre, alla quale erano presenti tutte le parti coinvolte. Da un lato tutti i Comuni ed i rispettivi avvocati difensori (per il Comune di Piacenza erano presenti gli avvocati Gianfranco Garancini, Alberto Romano ed Elena Vezzulli), con il sostegno dell'Anci (l'associazione nazionale dei comuni) a difesa degli interessi generali dell'ordinamento e della collettività cittadina; dall'altro, con i rispettivi avvocati difensori, la Lega Calcio, la Rai, l'Associazione Italiana Calciatori ed il Coni a sostegno della prevalenza ed autonomia dell'ordinamento sportivo sull'ordinamento generale. Paolo Gentilotti
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Informazione Importante

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