Mistik

Serie B UFFICIALE: Zampagna all'Atalanta Contratto di due anni e mezzo per la punta 23.12.2005 13.07 di Cristiano Cinacchio Si aprirà con un primo grande colpo il prossimo mercato di Serie B. L'Atalanta ha infatti ingaggiato Riccardo Zampagna dal Messina. Il costo dell'operazione si aggira intorno ai 750.000 euro ed il giocatore ha firmato un contratto fino a Giugno 2007. www.tuttomercatoweb.com

LA COREOGRAFIA DEI MESSINESI

ECCOLO IL TUO CAMPIONE CHE HA SEGNATO CON STORARI E ZANCHI SVENUTI A TERRA!

Diego Milito e Federico Balzaretti saranno i primi due rinforzi per il Messina. Le due trattative, già avviate nei giorni scorsi, hanno subito un’accellerazione nelle ultime ore. Lunedì Angelo Fabiani, l’anno scorso ds del Messina e quest’anno ds del Genoa, è stato in città, per incontrare Franza e Bonsignore. E’ prevista una mini-rivoluzione, inevitabile dopo i risultati conseguiti da questa squadra negli ultimi mesi. Diego Milito, 26 anni, dovrà risolvere i problemi in attacco della formazione giallorossa, che ha segnato soltanto undici gol in quattordici giornate. Attualmente gioca in Spagna, nel Real Saragozza. Il suo cartellino è del Genoa, che lo darà in prestito al Messina con diritto di riscatto per la comproprietà. Franza girerà al club ligure il cartellino di Riccardo Zampagna. Mancano i dettagli (comprese le firme dei due giocatori) per ufficializzare lo scambio. Il Real Saragozza rischia la retrocessione e sono maturi i tempi per un ritorno in Italia di Milito. Il Genoa lo parcheggia a Messina, mettendolo in vetrina nel campionato di massima serie. Ed è facile immaginare che la Juve abbia un posto in prima fila: Fabiani è legato a Moggi e il corridoio bianconero è ovviamente aperto dall’operazione Balzaretti. In sostanza: Milito torna in Italia, si mette in evidenza con la maglia del Messina e la Juve a fine stagione è pronta ad entrare in campo. A Luciano Moggi, amico di Fabiani e in buoni rapporti col Messina, Franza e Bonsignore hanno strappato la promessa del prestito del terzino Federico Balzaretti, che nella Juventus ha pochissimo spazio. A Mutti risolverà grossi problemi sulla fascia sinistra. Balzaretti può giocare anche a destra, soluzione da tenere in considerazione quando a gennaio il Messina dovrà fare a meno di Marc Zoro, impegnato con la Costa d’Avorio nella Coppa d’Africa. Corriere dello Sport

Il Giudice Sportivo, rilevato dagli atti ufficiali che: - al 20° del secondo tempo il calciatore Marc Andre Zoro (Soc. Messina) manifestava all’Arbitro l’intenzione di abbandonare il campo a causa di ripetuti cori ed insulti di contenuto razzista a lui rivolti nei minuti precedenti da tifosi della squadra avversaria; - tale comportamento razzista, peraltro, non è stato percepito dall’Arbitro, dal Quarto Ufficiale, dagli Assistenti e neppure dai collaboratori dell’Ufficio Indagini presenti alla gara, che hanno registrato, invece, un coro di tenore irriguardoso, ma senza contenuti di discriminazione razziale, nei confronti del calciatore Zoro, dopo che il medesimo aveva ripreso la partecipazione alla gara; constatata, quindi, l’impossibilità per il Giudice Sportivo di assumere allo stato decisioni in ordine all’episodio denunciato dal calciatore Zoro, poiché mancano risultanze probatorie al riguardo negli atti ufficiali; rilevata al contempo la necessità che in ordine all’episodio medesimo vengano svolti tutti gli accertamenti utili a ricostruire con esattezza lo svolgimento dei fatti, ricercando ogni elemento probatoriamente significativo; dispone l’invio degli atti all’Ufficio Indagini per l’attività di competenza.

A lezione da Zoro Il caso Messina Tutto in uno stadio. Tutto nella stessa partita. Razzismo e mafia. Il brutto del calcio e della vita per una domenica si sono dati appuntamento a Messina. Uno striscione in memoria del boss scomparso, ex presidente della società calcistica, una serie di cori (interisti) contro il giocatore di colore. I tifosi del Messina e quelli dell’Inter uniti dall’imbecillità in una domenica bestiale che trasforma il «San Filippo» nello stadio degli orrori. Marco André Zoro ha fatto benissimo. Quando ha preso in mano il pallone e ha minacciato di andarsene nello spogliatoio ha dato una lezione ai deficienti che lo stavano insultando dalla tribuna. Contro il razzismo e la stupidità della gente non si fa mai abbastanza. Il giocatore ivoriano del Messina ieri ha aggiunto il suo tassello a una battaglia che in molti stanno cercando di combattere. Con slogan, campagne, dichiarazioni e braccialetti sponsorizzati. L’Inter, che in settimana era stata al centro dell’attenzione per gli 11 stranieri su 11 giocatori schierati in Champions, si è subito scusata con le parole di quel gentiluomo del suo presidente Giacinto Facchetti. La società nerazzurra ha poi illustrato la homepage del suo sito con l’immagine della campagna antirazzismo che promuove tutte le volte che gioca in casa. «No al razzismo. Sempre», con la foto di Materazzi, Adriano e Martins. Il problema è che i deficienti vanno anche in trasferta. Adesso, dopo le scuse, all’Inter non resta che fare nomi e cognomi dei tifosi che l’hanno seguita a Messina a tifare per Martins e Adriano, ma a fischiare Zoro. Prendere i loro abbonamenti consegnarli alla Questura e invitare i lor signori a star lontani da San Siro per un bel pezzo. Se Fifa e Uefa parlano tanto, ma fanno ancora poco contro il razzismo, è giusto che siano le società stesse ad agire. L’Inter è sempre stata in prima fila nella lotta contro il razzismo, Moratti avrà tanti difetti, ma in quanto a solidarietà e idee chiare sull’argomento non è secondo a nessuno. Ora, visto che l’Inter è anche una delle poche società dotate di ex poliziotto nell’organigramma, consegni i colpevoli alla giustizia. Ma soprattutto li allontani dallo stadio. In casa e in trasferta. Darebbe l’esempio che poi tutti sarebbero costretti a seguire. Non deve temere di perdere certi tifosi. Perché chi rovina così un’importante vittoria in trasferta non è degno di chiamarsi tifoso.

23 Ottobre 2005 ore 13.40 Zampagna: chiedo scusa Riccardo Zampagna dopo l'episodio che l'ha visto protagonista col direttore di gara Banti dichiara tramite il sito uffIciale del Messina: “sono dispiaciuto per quanto è accadutto ieri sera, ho sbagliato. Comunque con l'arbitro mi sono scusato subito. A fine gara, infatti ho incontrato Banti scusandomi diretamente con lui. Vorrei però precisare, di non aver mai colpito il direttore di gara, e di non aver mai avuto l'intenzione di farlo”. PRATICAMENTE A FINE GARA HA TENTATO DI DARE UNA TESTATA A BANTI ED E' STATO RIPRESO TUTTO DA SKY E DA MEDIASET PREMIUM. ALMENO 4 GIORNATE NON GLIELE LEVA NESSUNO...

http://www.panificiocani.it/lariarena.mp3

La Reggina l'anno scorso aveva sponsor principale GICOS mentre in alto a destra in piccolo sponsor Stocco&Stocco. Il Messina quest'anno ha addirittura due sponsor principali... ecco la foto della maglia:

CHIAMO MILANO RISPONDE REGGIO

MESSINA

Quasi tutto il processo Juve, quello legato all'assunzione di farmaci, verrà in gran parte cancellato dall'approvazione della legge 'ex Cirielli', che interviene sui tempi di prescrizione. L'appello è previsto per il 27 ottobre e alla procura di Torino hanno già calcolato che degli episodi contestati, avvenuti tra il 1994 e il 1998, resteranno in piedi solo i pochi commessi negli ultimi dieci mesi di quel periodo. http://www.calciomercato.com/modules.php?n...ticle&sid=99675

1874? Ma non era il Genoa la squadra + antica d'Italia?

GRANDE COMMOZIONE OGGI AL CELESTE, ERA PRESENTE ANCHE LA REGGINA.

STADIO "FRANCO SCOGLIO" DI MESSINA Lo stadio "San Filippo" di Messina verrà intitolato "Franco Scoglio". Il consiglio comunale di Messina discutera' domani un ordine del giorno a riguardo. L'annuncio e' stato dato dal presidente dell'assemblea della citta' siciliana Umberto Bonanno, a Genova per i funerali del tecnico originario di Lipari. "Credo che non ci saranno ostacoli - ha spiegato - e' una richiesta di tutta la citta'". Intanto domani alle ore 15 la salma di Scoglio, proveniente dall'aeroporto di Catania, sarà portata al vecchio stadio "Giovanni Celeste", lo stadio delle imprese dell'allenatore di Canneto (una sola sconfitta in quattro anni). Accanto alla panchina che l'allenatore preferiva sarà allestito un altare e officiata una messa dall'arcivescovo di Messina mons. Giovanni Marra. Il presidente del Consiglio comunale, Umberto Bonanno, ha ottenuto dal questore Santi Giuffrè l'autorizzazione per l'apertura dell'impianto che così potrà ospitare tutti i club organizzati e coloro i quali vorranno assistere alla cerimonia.