NINNI

Io la telecronaca la farei fare a Scoppea: potrebbe venirne fuori una cosa surreale alla Beppe Viola!

Ieri sera grosse responsabilità anche di Pirlo che ha messo in campo una formazione insensata: Bentancur (fuori forma) in mezzo al campo da solo che perdeva palloni su palloni, Chiesa e Dybala dimenticati sulle fasce, Kulusevski che vagava, Morata che non aveva nessuno con cui scambiare. Per fortuna che la difesa ha retto discretamente (bene in particolare Danilo), altrimenti avremmo contato i gol col pallottoliere.

Almeno Bernardeschi ce lo poteva risparmia'...

Al di là degli episodi, la differenza tra le due squadre è apparsa imbarazzante.

A volte ti dice bene e a volte ti dice male. Però è oggettivo. Non vedo quale altro criterio potresti adottare.

Però uguale per tutti.

In compenso le teste di cazzo non riposano mai. Gesto incommentabile a Terni, mercoledì pomeriggio in via della Bardesca, dove presso la sede dell’associazione AmbuLaife – in particolare nel piazzale dove si trovavano le ambulanze utilizzate per le attività quotidiane – ignoti si sono introdotti prendendo d’assalto i mezzi si soccorso. Da quanto si apprende sono stati sfondati, con un oggetto contudente, i parabrezza di due ambulanze e di un camper/unità mobile usato anche per attività di protezione civile. Inoltre tutti i tergisristalli dei veicoli sono stati divelti.

Sarà perché sono patito di jazz, sarà perché quel disco l'ho consumato a furia di ascoltarlo ma questo articolo m'ha commosso. L'importanza di fare come Keith Jarrett a Colonia nel 1975 Cosa fare quando tutto sembra andare storto? Cosa fare adesso? Qualche giorno fa uno dei più grandi pianisti di tutti i tempi, sì, Keith Jarrett, ha detto al mondo: ho avuto due ictus, non sono più un pianista. Ci lascia con più di mezzo secolo di grande musica e una lezione di vita indimenticabile. Il concerto di Colonia del 1975. Non so se avete già sentito la storia del concerto di Colonia del 24 gennaio 1975. Quando mi chiedono come nasce l'innovazione, come si crea un capolavoro, io ripenso a quello che accadde quella sera a Colonia. Keith Jarrett aveva appena 29 anni ed era già famosissimo. Dopo diverse collaborazioni prestigiose, era sbarcato in Europa per la prima tournée da solo. A Colonia arrivò da Zurigo nel pomeriggio di un gelido giorno di pioggia che sembrava fatto apposta per mandare tutti al diavolo: non dormiva da due giorni, aveva un mal di schiena furioso e quando nel pomeriggio salì sul palco per le prove, invece del pianoforte che aveva chiesto (un Bösendorfer Grand Imperial), ne trovò uno più piccolo, scordato e con i pedali fuori uso. Ok, me ne vado, disse più o meno, era il minimo. Ma l'organizzatrice era una ragazzina di 19 anni, Vera Brandes, e quella notte era il sogno della sua vita e non poteva lasciarla svanire così: inseguì Keith Jarrett disperata fin fuori dal teatro: lo trovò che era già in macchina, gli implorò di suonare lo stesso, gli promise che il piano lo avrebbe fatto accordare, certo era piccolo per il teatro da 1400 posti, tutti venduti, ma, disse più o meno, ti prego fallo per me. Vera Brandes doveva avere una passione notevole perché Jarrett accettò; alle 23 e 30 salì sul palco e letteralmente creò musica per circa un'ora. Suonò in modo incredibile, forse proprio perché sapeva che il pianoforte non era adatto, ci mise una energia e una intensità mai viste, dicono, prima e dopo. Il suo manager registrò l'esibizione e quel concerto è diventato il disco di piano solo più venduto della storia del jazz. Avrebbe potuto non suonare, quella sera Keith Jarrett, ne aveva tutte le ragioni. E invece ha suonato e ne è venuto fuori il più bel concerto della sua vita. A volte anche noi nella vita non abbiamo il pianoforte adatto e tutto sembra andare storto: ma se abbiamo qualcosa di bello da raccontare, se abbiamo qualcosa di unico dentro, è il momento di dimostrarlo. Da sempre le cose cambiano, le migliori innovazioni succedono, quando usciamo dalla zona di comfort e ci mettiamo a suonare davvero. Riccardo Luna

Utile anche per appendere dei quadri (cit.)

È pacifico che nelle manifestazioni si siano infiltrati i professionisti della violenza: centri sociali, neofascisti, ultras...

Bell'arbitruccio ieri sera...

Il libro è un capolavoro, speriamo che la serie sia all'altezza

A novembre RAI 2 trasmetterà una serie di quattro puntate tratta dai romanzi di Carlotto con protagonista l'Alligatore.

Yes

Con tutto il male che posso pensare della Tesei e delle forze che la sostengono, prendersela con lei per la gestione della sanità umbra sarebbe abbastanza ridicolo.

Un mio amico che ha un'attività a Lugano m'ha spiegato come funziona in Svizzera: se quello che dichiari viene ritenuto non congruo in base a certi parametri, ti chiamano e devi dare spiegazioni del basso fatturato. L'anno successivo, se le cose non sono cambiate, ti dicono: "Con questo fatturato non ha senso che lei continui a tenere aperta l'attività" e ti fanno chiudere.

Con i mezzi informatici attuali sarebbe abbastanza semplice stanare gli evasori. Le partite Iva che non hanno la possibilità di fare nero sono alla canna del gas.

Iannarilli 6 Gli levo mezzo punto per quella cosa antiestetica fatta alla fine. Defendi 6,5 Non so Lucarelli di cosa lo abbia minacciato ma è un giocatore rigenerato. Boban 7 Un centrale con quei piedi è sprecato in questa categoria. Kontek 6,5 Sempre sicuro Frascatore 6 Proietti 7 Sta tornando rapidamente quel gran bel giocatore che abbiamo apprezzato in passato Palumbo 7,5 Uno scandalo che un giocatore così stia in serie C Furlan 5 Lontano (ma parecchio) dalla migliore condizione Falletti 6 Anche lui è di un'altra categoria ma deve ancora lavorare molto per tornare ai suoi livelli Partipilu 7,5 Migliore in campo, devastante sulla fascia, freddo quando gli capita l'occasione. Vantaggiato 6 E' quasi un ex-giocatore però quest'anno sembra animato da buona volontà. Torromino 6+ Raicevic 6 Paghera 6 Damian 6 Lucarelli 7 La squadra gioca bene, sembra compatta e mena il giusto. Che gli vuoi dire?

Esattamente quello che ho detto ieri a Lustro. Questa situazione, comunque, porterà inevitabilmente a uno scontro fra settori sociali dalle conseguenze imprevedibili. Spero che i politici (ci credo poco) non soffino sul fuoco.

Stai a parla' della Juve?

Quindi il ristoratore, essendo un impresa, deve morì de fame. Ok.

Stasera ho avuto finalmente la sensazione di avere una squadra forte: anche se giochi male, senti di avere la situazione sotto controllo, sei sicuro che prima o poi la butterai dentro. Consideriamo che è una squadra che ha cambiato molto, che alcuni giocatori fondamentali (vedi Falletti) sono parecchio lontano dalla migliore condizione. Dopo tanti anni vedo una squadra, vedo un progetto, vedo delle idee e mi sento ottimista.

Palumbo

ptn