Vai al contenuto

rosso e verde

Members
  • Numero contenuti

    6484
  • Iscritto

  • Ultima visita

Messaggi pubblicati da rosso e verde


  1. Ora so come si dev'essere sentito il buon McFly quando Doc lo scarrozzava, con la DeLorean, a spasso nel tempo.

    È stato come riavvolgere il nastro (ma ha più senso questa frase nell'era digitale?) e tornare indietro di quasi 8 anni. E ricominciare. Come se il tempo non fosse passato. Come se l'ultima in casa fosse stata contro il Toro o contro il Napoli, o il Bologna, il Brescia, il Chievo, il VeneziaMestre, la Florenzia Viola, l'Ascoli o il Treviso di Gallo.

    Come se ancora non ci fossero i tornelli, i prefiltraggi, il biglietto nominativo con tanto di carta d'identità o, addirittura, di tesserino sanitario per i bambini come mio figlio.

    Già, mio figlio, che oggi ha otto anni e che per la seconda volta, quest'anno era a vedere le fere.

    Mio figlio che quando ancora era nella carrozzina, potevo uscire a prenderlo a pochi minuti dalla fine e portarmelo accanto sugli scaloni dello stadio. Perchè si poteva. Già, gli ultimi minuti delle gare “aprivano i cancelli” e si poteva entrare senza pagare. Qualche fidanzata o qualche moglie lo faceva, e anche qualche bambino, per vivere per qualche minuto accanto al fidanzato, marito o padre che a quella passione proprio non poteva rinunciare.

    È stato come se ancora non ci fossero quelle scale metalliche e quelle passerelle a rendere accessibile e scavalcabile il mitico “fossato” del Liberati.

    Nientemeno, è stato come quando non c'era il posto assegnato con tanto di “stewart” che ti aiuta a trovare il “gradone” giusto, magari allontanando l'abusivo che si era oltraggiosamente permesso di occuparlo, come se quel “Fila F, posto 52” fosse un marchio di qualità, come se quell'abusivo non tifasse la tua stessa squadra, con la tua stessa passione, il tuo stesso spirito di sacrificio, le tue stesse emozioni; come se lui non fosse degno di occupare quel “F-52” stampato su quel bel foglio colorato, accanto al proprio nome e cognome e a tutta una serie infinita di codici e codicelli, numeri e simboli che per un paio di giorni ti hanno fatto compagnia nel portafoglio, anzi per meglio dire nella tasca del giaccone visto che difficilmente il lenzuolino colorato troverebbe posto nel portafoglio; come se le file, le attese, le telefonate e le ricerche sui vari siti internet che ti hanno permesso di giungere in possesso del prezioso tagliando, ti avessero quasi assegnato, per quel giorno, quel pezzetto di cemento che, ora, non sei disposto a cedere a nessuno.

    È stato come quando sui biglietti c'era scritto “riserva B” perchè erano finiti i tagliandi con la scritta della squadra ospite e non c'era tempo per ristamparli.

    E la rotatoria? E la “canna da pesca”? Non c'erano.

    C'era il “curvone” dei botteghini dello stadio. I porchettari, invece, ci sono sempre stati; come l'attraversamento pedonale e il bar, che da poco era diventato Bar “Sorriso”, però c'era.    

    Ed è proprio lì, davanti al Bar Sorriso che sono tornato indietro nel tempo, che mi sono trovato come il Marty McFly, scaraventato indietro di 8 anni.

    Qualche capello in meno, qualche chilo in più, un bimbo di 8 anni stretto per mano che guardava con occhi meravigliati quello di cui non poteva avere ricordi lucidi, ma per il resto è stato come se questi 8 anni non fossero passati.

    Ritrovare quei visi noti, che per anni hanno fatto da contorno quindicinale ad una passione infinita, è stato un pugno nello stomaco.

    Non riesco a descrivere quello che posso aver provato in quei minuti. Forse, a qualcuno, può sembrare stupido o fuori luogo, però io, in quel momento, mi sono commosso.

    E mi sono sentito veramente come se tutto quel tempo non fosse affatto passato; come se gli anni più bui della storia rossoverde non fossero mai esistiti. Come se, veramente, fossero trascorsi solo 15 giorni dall'ultima volta che avevo visto il volto di acidflash o quello di cesenticerqua o di larvone, di purinum, di bluesbrothers, di mrs.brightside e di tutti gli altri paci, ardunati attorno all'amore per i colori rossoverdi.

    Certo, quindici giorni fa, per andare alla nord, potevo passare sotto l'amata ed indimenticabile est, dove altri tanti, tantissimi amici, stavano srotolando gli striscioni per colorare di rossoverde tutta la curva; quindici giorni fa non dovevo superare un percorso di guerra delimitato da alte recinzioni e non dovevo per forza passare per viale dello stadio ma poco importa. Altri volti noti, altri amici li avrei lo stesso incontrati, intenti a raggiungere il proprio punto d'osservazione magari alla sud o ai distinti, avvolti nei vessilli rossoverdi più inimmaginabili.

    Ma una volta raggiunto lo scalone, o la ringhiera, o il posto in piedi al “terzo anello” il “respiro” impetuoso del Liberati è tornato ad impregnare l'atmosfera, ad occupare prepotentemente lo spazio visibile, ad accogliere, coccolare e spingere le “fere” dal momento in cui escono per la prima volta dal tunnel degli spogliatoi. E il respiro è sempre quello di 8 anni fa.

    Ed è ancora trascinante, coinvolgente, travolgente, impetuoso, affascinante, avvincente, appassionante ed avvolgente; è ancora facilmente riconoscibile; magari leggermente arrugginito ma sempre unico ed inimitabile.

    Perchè nonostante gli 8 anni in cui è rimasto sopito, in fondo, è sempre generato da quella grande ed interminabile passione che la gente di Terni prova per i propri beniamini, i propri colori e chi li rappresenta.

    Perchè nel frattempo, forse, ci siamo persi una generazione di ragazzi che non ha mai avuto modo di sentire quel profondo respiro; perchè tanti avranno avuto modo di preferire altre passioni a quella rossoverde, perchè tanti sono stati vigliaccamente allontanati da quella passione; perchè per tanti altri era sicuramente la prima volta che facevano parte del respiro... ma il risultato è stato lo stesso emozionante.

    E pensare che per avere tutto questo bastava veramente poco.

    Perchè non serviva per forza una squadra ammazza-campionato, non serviva per forza un tecnico bravo, preparato e competente che fa muovere a proprio piacimento undici ragazzi che credono ciecamente in lui e giocano sempre dando tutto quello che hanno in corpo.

    Non serviva nulla di tutto questo. Il respiro del Liberati c'è stato anche quando gli avversari erano l'Angizia Luco o l'Astrea.

    Bastava avere una “società” presentabile; un presidente e dei dirigenti che non offendono, denuncino o sbeffeggino i propri tifosi, depauperando un patrimonio di giocatori e tecnici faticosamente creato nel tempo. Ci saremmo accontentati del minimo sindacale.

    Ma ora che oltre a tutto ciò abbiamo anche un vero tecnico e dei veri giocatori, possiamo veramente dire di essere tornati indietro nel tempo. Un piccolo sforzo, ancora. Il pagamento degli ultimi debiti, coi tifosi e con il Comune, e veramente si potrebbe dire che 8 anni di vergogna potrebbero essere definitivamente archiviati, raccomandando a McFly e a Doc di scaldare la DeLorean per poter  ricominciare là, dove ci eravamo lasciati.

    FORZA FERE! 

     

     

    p.s. L'emozione più grande, concedetemela, è stata quando sono andato a prendere mio figlio a scuola, un po' prima dell'orario di uscita e la bidella m'ha guardato con gli occhi di chi la sapeva lunga ed un velo di nostalgia nello sguardo e m'ha detto:”Alla partita eh?.. eh, erano tanti anni che non accadeva più che i genitori venissero a prendere i figli prima per andare allo stadio.” Me so commosso!

    2049630[/snapback]

     

     

     

    Grandissimo... :clap::clap::clap: ...Paperaro....... :D ......ma grandissimo...!!

    2051982[/snapback]

    sei peggio de Tagliavento.... :lol:


  2. da lacrimuccia......però una cosa mi inquieta Faustì : ma che cazzo fai alle 2.13 in piedi a scrive ste cose???? :lol:

    2049642[/snapback]

     

    è probabile che dopo un amplesso, gli è venuta l'ispirazione di scrivere. :lol:

    2049644[/snapback]

    Beato lui... A me da un po' de tempo dopo l'amplesso me fa solo male il polso :o:o:o:o

     

     

     

     

    P.S. Gran bel pezzo, ottime parole. Continuiamo a sperare che le nubi siano passate e si stia andando verso un periodo migliore per tutti i tifosi delle FERE!

    2050493[/snapback]

    :rotfl2: :rotfl2:


  3. non solo tifosi, i ternani sono anche splendidi narratori. Un pezzo di autore di cui chiedo a Fausti l'autorizzazione di pubblicarlo sul mio profilo facebook. Neanche mio padre sarebbe stato tanto bravo :) :).

    Grazie per ogni singola parola, periodo, virgola, punto virgola e punto.

    2050264[/snapback]

    ci mancherebbe! è un onore veddere il mio pezzo pubblicato su profili altrui.

    Grazie

    Fausto Ottaviani

     

    p.s. puoi anche chiedermi l'amicizia su fb e condividere!!!! :)

     

    p.s.2: Faustì è il diminutivo di Fausto, forse perchè ancora mi manca qualche grammo per i 100 Kg di stazza!!!! :lol:


  4. da lacrimuccia......però una cosa mi inquieta Faustì : ma che cazzo fai alle 2.13 in piedi a scrive ste cose???? :lol:

    2049642[/snapback]

     

    è probabile che dopo un amplesso, gli è venuta l'ispirazione di scrivere. :lol:

    2049644[/snapback]

    è più probabile che al posto dell'amplesso abbia scritto queste cose :D

    2049975[/snapback]

    :dito: :dito: :botte:


  5. da lacrimuccia......però una cosa mi inquieta Faustì : ma che cazzo fai alle 2.13 in piedi a scrive ste cose???? :lol:

    2049642[/snapback]

    me lo chiedo pure io...

    mi sa che non è tanto normale, vero?

     

    è probabile che dopo un amplesso, gli è venuta l'ispirazione di scrivere.  :lol:

    2049644[/snapback]

    :P:D:D:lol:


  6. Ora so come si dev'essere sentito il buon McFly quando Doc lo scarrozzava, con la DeLorean, a spasso nel tempo.

    È stato come riavvolgere il nastro (ma ha più senso questa frase nell'era digitale?) e tornare indietro di quasi 8 anni. E ricominciare. Come se il tempo non fosse passato. Come se l'ultima in casa fosse stata contro il Toro o contro il Napoli, o il Bologna, il Brescia, il Chievo, il VeneziaMestre, la Florenzia Viola, l'Ascoli o il Treviso di Gallo.

    Come se ancora non ci fossero i tornelli, i prefiltraggi, il biglietto nominativo con tanto di carta d'identità o, addirittura, di tesserino sanitario per i bambini come mio figlio.

    Già, mio figlio, che oggi ha otto anni e che per la seconda volta, quest'anno era a vedere le fere.

    Mio figlio che quando ancora era nella carrozzina, potevo uscire a prenderlo a pochi minuti dalla fine e portarmelo accanto sugli scaloni dello stadio. Perchè si poteva. Già, gli ultimi minuti delle gare “aprivano i cancelli” e si poteva entrare senza pagare. Qualche fidanzata o qualche moglie lo faceva, e anche qualche bambino, per vivere per qualche minuto accanto al fidanzato, marito o padre che a quella passione proprio non poteva rinunciare.

    È stato come se ancora non ci fossero quelle scale metalliche e quelle passerelle a rendere accessibile e scavalcabile il mitico “fossato” del Liberati.

    Nientemeno, è stato come quando non c'era il posto assegnato con tanto di “stewart” che ti aiuta a trovare il “gradone” giusto, magari allontanando l'abusivo che si era oltraggiosamente permesso di occuparlo, come se quel “Fila F, posto 52” fosse un marchio di qualità, come se quell'abusivo non tifasse la tua stessa squadra, con la tua stessa passione, il tuo stesso spirito di sacrificio, le tue stesse emozioni; come se lui non fosse degno di occupare quel “F-52” stampato su quel bel foglio colorato, accanto al proprio nome e cognome e a tutta una serie infinita di codici e codicelli, numeri e simboli che per un paio di giorni ti hanno fatto compagnia nel portafoglio, anzi per meglio dire nella tasca del giaccone visto che difficilmente il lenzuolino colorato troverebbe posto nel portafoglio; come se le file, le attese, le telefonate e le ricerche sui vari siti internet che ti hanno permesso di giungere in possesso del prezioso tagliando, ti avessero quasi assegnato, per quel giorno, quel pezzetto di cemento che, ora, non sei disposto a cedere a nessuno.

    È stato come quando sui biglietti c'era scritto “riserva B” perchè erano finiti i tagliandi con la scritta della squadra ospite e non c'era tempo per ristamparli.

    E la rotatoria? E la “canna da pesca”? Non c'erano.

    C'era il “curvone” dei botteghini dello stadio. I porchettari, invece, ci sono sempre stati; come l'attraversamento pedonale e il bar, che da poco era diventato Bar “Sorriso”, però c'era.

    Ed è proprio lì, davanti al Bar Sorriso che sono tornato indietro nel tempo, che mi sono trovato come il Marty McFly, scaraventato indietro di 8 anni.

    Qualche capello in meno, qualche chilo in più, un bimbo di 8 anni stretto per mano che guardava con occhi meravigliati quello di cui non poteva avere ricordi lucidi, ma per il resto è stato come se questi 8 anni non fossero passati.

    Ritrovare quei visi noti, che per anni hanno fatto da contorno quindicinale ad una passione infinita, è stato un pugno nello stomaco.

    Non riesco a descrivere quello che posso aver provato in quei minuti. Forse, a qualcuno, può sembrare stupido o fuori luogo, però io, in quel momento, mi sono commosso.

    E mi sono sentito veramente come se tutto quel tempo non fosse affatto passato; come se gli anni più bui della storia rossoverde non fossero mai esistiti. Come se, veramente, fossero trascorsi solo 15 giorni dall'ultima volta che avevo visto il volto di acidflash o quello di cesenticerqua o di larvone, di purinum, di bluesbrothers, di mrs.brightside e di tutti gli altri paci, ardunati attorno all'amore per i colori rossoverdi.

    Certo, quindici giorni fa, per andare alla nord, potevo passare sotto l'amata ed indimenticabile est, dove altri tanti, tantissimi amici, stavano srotolando gli striscioni per colorare di rossoverde tutta la curva; quindici giorni fa non dovevo superare un percorso di guerra delimitato da alte recinzioni e non dovevo per forza passare per viale dello stadio ma poco importa. Altri volti noti, altri amici li avrei lo stesso incontrati, intenti a raggiungere il proprio punto d'osservazione magari alla sud o ai distinti, avvolti nei vessilli rossoverdi più inimmaginabili.

    Ma una volta raggiunto lo scalone, o la ringhiera, o il posto in piedi al “terzo anello” il “respiro” impetuoso del Liberati è tornato ad impregnare l'atmosfera, ad occupare prepotentemente lo spazio visibile, ad accogliere, coccolare e spingere le “fere” dal momento in cui escono per la prima volta dal tunnel degli spogliatoi. E il respiro è sempre quello di 8 anni fa.

    Ed è ancora trascinante, coinvolgente, travolgente, impetuoso, affascinante, avvincente, appassionante ed avvolgente; è ancora facilmente riconoscibile; magari leggermente arrugginito ma sempre unico ed inimitabile.

    Perchè nonostante gli 8 anni in cui è rimasto sopito, in fondo, è sempre generato da quella grande ed interminabile passione che la gente di Terni prova per i propri beniamini, i propri colori e chi li rappresenta.

    Perchè nel frattempo, forse, ci siamo persi una generazione di ragazzi che non ha mai avuto modo di sentire quel profondo respiro; perchè tanti avranno avuto modo di preferire altre passioni a quella rossoverde, perchè tanti sono stati vigliaccamente allontanati da quella passione; perchè per tanti altri era sicuramente la prima volta che facevano parte del respiro... ma il risultato è stato lo stesso emozionante.

    E pensare che per avere tutto questo bastava veramente poco.

    Perchè non serviva per forza una squadra ammazza-campionato, non serviva per forza un tecnico bravo, preparato e competente che fa muovere a proprio piacimento undici ragazzi che credono ciecamente in lui e giocano sempre dando tutto quello che hanno in corpo.

    Non serviva nulla di tutto questo. Il respiro del Liberati c'è stato anche quando gli avversari erano l'Angizia Luco o l'Astrea.

    Bastava avere una “società” presentabile; un presidente e dei dirigenti che non offendono, denuncino o sbeffeggino i propri tifosi, depauperando un patrimonio di giocatori e tecnici faticosamente creato nel tempo. Ci saremmo accontentati del minimo sindacale.

    Ma ora che oltre a tutto ciò abbiamo anche un vero tecnico e dei veri giocatori, possiamo veramente dire di essere tornati indietro nel tempo. Un piccolo sforzo, ancora. Il pagamento degli ultimi debiti, coi tifosi e con il Comune, e veramente si potrebbe dire che 8 anni di vergogna potrebbero essere definitivamente archiviati, raccomandando a McFly e a Doc di scaldare la DeLorean per poter ricominciare là, dove ci eravamo lasciati.

    FORZA FERE!

     

     

    p.s. L'emozione più grande, concedetemela, è stata quando sono andato a prendere mio figlio a scuola, un po' prima dell'orario di uscita e la bidella m'ha guardato con gli occhi di chi la sapeva lunga ed un velo di nostalgia nello sguardo e m'ha detto:”Alla partita eh?.. eh, erano tanti anni che non accadeva più che i genitori venissero a prendere i figli prima per andare allo stadio.” Me so commosso!


  7. provato a fare i biglietti all'edicola di corso tacito/via camporeali ma c'era torppa gente... :(

     

    speriamo che nel pomeriggio sia rimasto qualcosa disponibile

     

    certo che tenere chiusa la ovest solo perchè non hanno gli stewart è veramente discutibile...

    assurdo, totalmente ASSURDO, invece, tenere chiuso il terzo anello della NORD solo per gestire meglio i 1500 tifosi che potranno accedere in curva.

     

    Credo seriamente che sia il caso di SOLLECITARE LA SOCIETA' affinchè non faccia l'ennesima figuraccia coi PROPRI TIFOSI!

    Allontanarli per una gara come quella di sabato equivarrebbe a perderne ancora la fiducia per diverso tempo e GETTARE ALLE ORTICHE QUANTO DI BUONO (o pseudo buono) FATTO FINO AD ORA!!!


  8. ma la semifinale de coppa italia quanno ce sta?

    2036522[/snapback]

     

     

    Domani sera.

     

    442

    _________storari

    caceres barzagli bonucchi chiellini

    ___marchisio pirlo padoin

    __elia quagliarella del piero

     

     

    352

    _____________storari

    _______caceres barzagli chiellini

    giaccherini marchisio pirlo giaccherini estigarriba

    _______quagliarella del piero

    2036564[/snapback]

    ????

     

    la prima formazione non mi sembra da 4-4-2 :lol:

     

    sulla seconda, secondo me ci potevi anche mettere giaccherini titolare :lol::rotfl2:

     

    :rotfl2:


  9. Sto leggendo la biografia autorizzata di Steve Jobs

    Molte cose non le conoscevo

    un genio

    unico irripetibile

    2031377[/snapback]

    anche io!

    me l'hanno regalata a Natale e l'ho tenuta un po' da parte senza tanta voglia di leggerla; poi ho iniziato... partenza soft ma piano piano mi sono appassionato e ho scoperto tantissime cose che non immaginavo, non solo sulla personalità di Jobs ma anche sul rapporto con Wozniak e con bill Gates...

    che tipo!!!


  10. http://www.tuttolegapro.com/?action=read&idnotizia=41891

    Pure Scappini ha nel cuore Perugia. Annassero tutti a fanculo ste merde! Certo per non ricordasse la Ternana dove è nato calcisticamente glie devono avè fatto belli torti i fenomeni gestori della società.

    2031156[/snapback]

     

    facesse un vomito...sta faccia da cazzo... io me ricordo che disse altre cose comunque meglio così...un perugino in più da insultare...FACCIA DA CAZZO!!!

    2031170[/snapback]

    t'ha risposto oggi...

    leggi qua

     

    azz.. so arrivato tardi! :(


  11. Io pago 47 euro al mese con fastweb incluse chiamate ai fissi e internet 24h: ho chiamato per disdire e m'hanno fatto un'offerta riducendomi il canone di 10 euro al mese. C'è possibilità di ottenere di più secondo voi?

    2027556[/snapback]

    quando a fastweb è arrivata la mia richiesta di portabilità, mi hanno proposto:

    chiamate ai fissi flat,

    internet flat,

    30 minuti vs i cellulari

    hag con wi-fi

    (ovvero quello per cui pagavo 47 €/mese)

    a 29€e spicci/mese

     

    inutile dire che ho accettato


  12. http://www.repubblica.it/cronaca/2012/01/0...079/?ref=HREA-1

     

    Il blitz ha suscitato violente polemiche, non solo da parte degli operatori turistici cortinesi. Operazione "mediatica, chiaramente ispirata a una concezione ideologica del controllo fiscale", l'ha definita il capogruppo del Pdl alla Camera, Fabrizio Cicchitto. Sbagliato il metodo scelto anche per Daniela Santanché, habitué della località sciistica. "Sono assolutamente contraria - dice l'ex sottosegretario - a questi metodi da polizia fiscale e trovo sbagliato colpire la ricchezza". Sulla stessa linea Maria Stella Gelmini: per l'ex ministro dell'Istruzione, l'operazione delle Fiamme Gialle fa passare "l'idea che la ricchezza sia male"

    gli autorevoli esponenti del PDL se ancora non l'avevamo capito si confermano il partito dei ricchi , strizza l'occhio agli evasori ,speriamo non proprio dei ladri.

    sono fatti non opinioni.

    2017111[/snapback]

     

    Maria Stella sempre de n'andro passo :lol:

    mi sembra veramente impensabile che qualcuno possa aver davvero votato sta gente...

    2017225[/snapback]

    infatti, credo che nessuno si sarebbe sognato di votare certi personaggi... è il sistema elettorale che permette certe assurdità... :(

    non credo che l'italiano medio possa mai riconoscersi in certi soggetti, dalle sopracitate soubrettine ai vari Scilipoti e compagnia varia...


  13. Quest'anno l'unico augurio possibile è:

     

    "Che il 2012 non sia troppo peggiore del 2011..."

     

    Questo è un capodanno particolare.

    Il capodanno è lo spartiacque tra due anni.

    Tradizionalmente l'anno che si apre può essere migliore o peggiore del precedente, ma la costante è una sola: la SPERANZA di un anno migliore.

     

    Nella nostra vita anni migliori e peggiori si sono susseguiti, ciò è normale, ma quello che ha sempre caratterizzato ogni capodanno è comunque la SPERANZA di un anno migliore.

     

    Questo capodanno è diverso.

     

    In questo capodanno non abbiamo nemmeno la SPERANZA di un anno migliore, abbiamo solo la CERTEZZA di un anno PEGGIORE.

     

    Se fosse possibile, sarebbe meglio restare nel 2011, ma considerando che ciò non è possibile e che il tempo scorre inesorabile, l'unico augurio REALISTICAMENTE E SOBRIAMENTE POSSIBILE  è:

     

    "Che il 2012 non sia troppo peggiore del 2011..."

     

    Questa è l'unica speranza che ci è rimasta.  :(

     

    .Yep

     

    .Ciaps  :(

    2015816[/snapback]

    mi ricorda vagamente:

     

    Dialogo di un venditore di almanacchi e di un passeggere

    Vend. Almanacchi, almanacchi nuovi; lunari nuovi. Bisognano, signore, almanacchi?

    Pass. Almanacchi per l'anno nuovo?

    Vend. Sì signore.

    Pass. Credete che sarà felice quest'anno nuovo?

    Vend. O illustrissimo, sì, certo.

    Pass. Come quest'anno passato?

    Vend. Più più assai.

    Pass. Come quello di là?

    Vend. Più più, illustrissimo.

    Pass. Ma come qual altro? Non vi piacerebb'egli che l'anno nuovo fosse come qualcuno di questi anni ultimi?

    Vend. Signor no, non mi piacerebbe.

    Paas. Quanti anni nuovi sono passati dacchè voi vendete almanacchi?

    Vend. Saranno vent'anni, illustrissimo.

    Pass. A quale di cotesti vent'anni vorreste che somigliasse l'anno venturo?

    Vend. Io? Non saprei.

    Pass. Non vi ricordate di nessun anno in particolare, che vi paresse felice?

    Vend. No in verità, illustrissimo.

    Pass. E pure la vita è una cosa bella. Non è vero?

    Vend. Cotesto si sa.

    Pass. Non tornereste voi a vivere cotesti vent'anni, e anche tutto il tempo passato, cominciando da che nasceste?

    Vend. Eh, caro signore, piacesse a Dio che si potesse.

    Pass. Ma se avestge a rifare la vita che avete fatta nè più nè meno, con tutti i piaceri e i dispiaceri che avete passati?

    Vend. Cotesto non vorrei.

    Pass. Oh che altra vita vorreste rifare? La vita c'ho fatta io, o quella del principe, o di chi altro? O non credete che io, e che il principe, e che chiunque altro risponderebbe come voi per l'appunto; e che avendo a rifare la stessa vita che avesse fatta, nessuno vorrebbe tornare indietro?

    Vend. Lo credo cotesto.

    Pass. Nè anche voi tornereste indietro con questo patto, non potendo in altro modo?

    Vend. Signor no davvero, non tornerei.

    Pass. Oh che vita vorreste voi dunque?

    Vend. Vorrei una vita così come Dio me la mandasse, senz'altri patti.

    Pass. Una vita a caso, e non saperne altro avanti, come non si sa dell'anno nuovo?

    Vend. Appunto.

    Pass. Così vorrei ancor io se avessi a rivivere e così tutti. Ma questo è segno che il caso, fino a tutto quest'anno ha trattato tutti male. E si vede chiaro che ciascono è d'opinione che sia stato più o di più peso il male che gli è toccato che il bene; se a patto di riavere la vita di prima con tutto il suo bene e il suo male, nessuno vorrebbe rinascere. Quella vita ch'è una cosa bella, non è la vita che si conosce, ma quella che non si conosce; non la vita passata, ma la futura. Coll'anno nuovo, il caso incomincerà a trattar bene voi e me e tutti gli altri, e si principierà la vita felice. Non è vero?

    Vend. Speriamo.

    Pass. Dunque mostratemi l'almanacco più bello che avete.

    Vend. Ecco, illustrissimo. Cotesto vale trenta soldi.

    Pass. Ecco trenta soldi.

    Vend. Grazie, illustrissimo: a rivederla. Almanacchi, almanacchi nuovi; lunari nuovi.

    G. Leopardi

×

Informazione Importante

Usando questo sito acconsenti ai nostri Termini D'uso. Questo sito fa uso di cookie per migliorare l’esperienza di navigazione degli utenti e per raccogliere informazioni sull’utilizzo del sito stesso. Utilizziamo sia cookie tecnici sia cookie di parti terze. Proseguendo nella navigazione si accetta l’uso dei cookie; in caso contrario è possibile abbandonare il sito.