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wild.duck

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  1. wild.duck

    lago di piediluco

    è che il problema è che c'era una mentalità a quei tempi che era questa In particolare, la “Legge Delrio” si pone come “ponte” fra la Costituzione esistente e quella futura (che vedrà la luce con l’entrata in vigore della riforma “Renzi-Boschi”), delineando, per la prima volta in Italia, due livelli di governo basati su un sistema di democrazia di secondo grado, ed attribuendo ad essi diversificati ruoli e finalità in un quadro coerente e armonico . Da una parte, infatti, la legge affida alle Città metropolitane il compito strategico di promozione dello sviluppo del proprio territorio, anche e soprattutto dal punto di vista infrastrutturale e dei rapporti internazionali, in una logica proiettata verso il futuro e caratterizzata da dinamismo e relazionalità; dall’altra parte, attribuisce alle Province, enti di area vasta, poche funzioni fondamentali, lasciando, di conseguenza, che la loro identità – soprattutto quando, a séguito della riforma del Titolo V, perderanno la copertura costituzionale (scritto da un costituzionalista) che cazzo usi il futuro invece che il condizionale? La gente pareva rincoglionita. Vabbe'... tanto ormai è andata così. Il problema è che quanti anni sono che è andata così?
  2. wild.duck

    lago di piediluco

    comunque pare rimetteranno le elezioni e sperabilmente un po' di quattrini e competenze. Poi tocca vedere se lo fanno sul serio. Porco diavolo quel fesso di Delrio fece più danni della grandine...
  3. wild.duck

    lago di piediluco

    Da visitare in primavera, però. Già a fine giugno diventa una mezza merda.
  4. wild.duck

    ORDINE PUBBLICO, DECORO URBANO

    Finalmente ho visto lo spot che aspetto da anni per la conca Solo che è di Brescia
  5. wild.duck

    lago di piediluco

    mi sa che su quel sito non si pongono esattamente il problema di quante volte usano la dicitura "più bello"
  6. wild.duck

    ORDINE PUBBLICO, DECORO URBANO

    Non è che non riesci a farti capire, è che non concordo. Bisogna discernere tra quello che è possibile/giusto difendere e quello che è giusto rifare, al limite anche demolendo. La torre della biblioteca è stata rifatta, se non erro, praticamente da zero (e anche quella prima era un appiccico), il verdi è da demolire a prescindere da quello che ci rifai, il grosso di quello che si demolisce in giro sono attrezzi messi male di poco valore. Ma tu conosci qualcuno che chiede di a gran voce di demolire l'anfiteatro, palazzo spada, una chiesa o altro che sia palesemente recuperabile/riutilizzabile? Per capire. Tra l'altro, scusami, se pensi che ci sia un simile deserto, non mi sembra saggio portare avanti una difesa a oltranza di qualsiasi cosa (tipo i 3 muri del politeama). Cioè, secondo te i ternani non capiscono manco la difesa delle cose belle e antiche, quindi bisogna difendere anche quelle "vecchie e inutili" tipo il politeama per farglielo capire? Il valore simbolico di tre muri del cacchio? A me pare una strategia... Beh mi pare abbastanza controproducente se non altro perché vi fa passare per gente per cui Terni doveva essere tipo Carsulae, come hanno scritto sopra. Cioè, mi pare normale che con questi argomenti non ti diano molto retta, almeno, io non lo farei e non mi sento uno che non ami Terni visceralmente. Ma penso anche che certe volte, non sempre, un muro del cacchio è solo un muro del cacchio e anche se ha cento anni se ne può fare tranquillamente a meno senza stracciarsi le vesti. Nel caso del politeama poi c'è pure il discorso che se nessuno ci guadagna alla fine diventerà una scatola degradata. Però vecchia...
  7. wild.duck

    ORDINE PUBBLICO, DECORO URBANO

    Però un sindaco può avviare delle cose. Bene o male quando hanno fatto gli studi di Papigno, il video centro o il cosiddetto DAMS un qualche sindaco ci avrà creduto in quelle cose per permetterle, giuste o sbagliate che fossero (visto come è andata a finire...). Al momento abbiamo un solo mezzo-teatro. Se riaprissi l'antoniano (che era previsto nel bando periferie, anche lì è finita come è finita) e magari un altro spazio per spettacoli (al video entro, per esempio?) già la situazione sarebbe diversa, per quell'ambito specifico. Servono però soldi e puntarci un minimo, ma senza spazi per fare attività la gente non le fa o non spende soldi per andare a vedere chi le fa, e questo vale un po' per tutto. Dei candidati sindaci per dire c'è un Kenny, magari potrebbe "aprire" qualche nuovo canale universitario o di investenti alla polymer (per capirci) , ma magari su altre cose spingerà meno. Alla fine uno bene o male la sua storia, i suoi contatti etc. se li porta dietro. Che poi è il motivo per cui ogni tanto quello svitato di Sgarbi lo fanno sindaco in qualche posto che punta sul turismo. Che poi ora come ora per numero e varietà il centro di Foligno mi pare ci dia la paga (dico mi pare perché ci ho passato un pomeriggio sera e mi ha dato questa sensazione) è un altro paio di maniche. Però pure lì io non credo ci sia un rifiuto del pubblico per le cose un po' "diverse" a prescindere. Anni fa quando aprirono il fucktory avoglia se ci andava la gente, anche se in un certo senso era un posto anche come struttura semiartigianale (non era manco agibile il soppalco perché troppo basso). Li il rifiuto partì dal quartiere, diciamo. Forse quando c'è di mezzo il cibo può essere un po' più pericoloso variare un po' per il diritto di "veto" della gente (difficile che uno faccia storie per cambiare genere di pub o ristorante italiano, ma magari se fai una scelta un po' strana o estrema per il cibo ti giochi molti gruppi perché basta uno in un gruppo che non vuole il sushi e al sushi ayce non ci si va) un po' per il discorso che se sei ternano improvvisarti ristoratore greco o spagnolo può non essere così immediato. Io per dire vorrei andare una volta al ristorante ucraino ma storcono il naso. Alla fine ci andrò da solo.
  8. wild.duck

    ORDINE PUBBLICO, DECORO URBANO

    A me sembra anche abbastanza campata per aria l'idea che a Terni si punta troppo sul "moderno". Abbiamo un grosso museo di arte moderna su cui puntiamo molto? Abbiamo un museo di archeologia industriale? Facciamo la festa ottocentesca, o qualcosa che ricordi le aziende ottocentesche ternane, qualcosa...? Qualche museo hightech? No, non abbiamo un tubo. Per me il problema è che in realtà non puntiamo e non abbiamo puntato proprio su niente. Il cantamaggio bene o male quello era 120 anni fa e salvo le differenze ovvie quello è rimasto, tutto mi pare meno che sia diventata una manifestazione ultramoderna. A parte quello, che altro c'è? E per me puntare su San Valentino "di Terni" in quanto tale come vettore principale per portare gente non è buono. Mi pare come la Coldiretti che come un disco rotto continua a ripetere che se si potesse impedire agli altri di fare i parmigiani guadagneremmo 150 miliardi l'anno di più. Puoi impedire a gente che fa il parmesan da più di 100 anni di continuare a farlo e venderlo ? No. E allora è inutile lamentarsi se fanno quello che hanno sempre fatto. Così come noi non riusciremo a trasformare San Valentino "ternano IGP" in San Francesco. La gente non venera "San Valentino", manco il 14 febbraio, e lo festeggia a casa sua andando a cena fuori. Ci vorrebbe un gran lavorone in questo senso per "ripensare" la conca, la sua immagine, la sua vita culturale etc.. ma non vedo capocce per farlo. Non ne vedo in nessuno dei candidati a sindaco, almeno se si tratta di ripensare e sviluppare la nostra dimensione culturale-turistica a un livello elevato (magari per altre cose qualcuno ce lo vedo che potrebbe un pochino svoltare, ma non su questo).
  9. wild.duck

    ORDINE PUBBLICO, DECORO URBANO

    Ma sul pratico? Ti ho visto scrivere contro il verdi ricostruito in un certo modo, che però porterebbe in teoria più cultura (quasi di sicuro più posti e di sicuro una sala in più, quindi più spettacoli); Ora contro il rifacimento della struttura di un cinema semivuoto che organizza un paio di eventi l'anno;. Anche qui fatico a vedere tutta sta perdita, ormai (la perdita grossa è del 2006) Poi contro un po' di palazzine costruite così o cosa', che non c'entrano direttamente con la cultura. In termini pratici, e seriamente, per cosa spingi di "culturale"? Perché a dirti la verità io ancora mica l'ho capito. Che per fare cultura a Terni sia necessario prima avere una popolazione con certe idee sui recuperi architettonici fatti così o cosa' non ci credo manco se scende il Padreterno e mi dice "eh, guarda che è così"
  10. wild.duck

    ORDINE PUBBLICO, DECORO URBANO

    nel caso specifico, ci godono perché rifai la struttura del politeama che ormai è poco più di uno scatolone vuoto? lasciando la facciata, oltretutto? ma che je frega di queste cose a Perugia, e su.. L'avevo già scritto prima , mi sto rincoglionendo...
  11. wild.duck

    ORDINE PUBBLICO, DECORO URBANO

    scusa eh, ma da noi abbiamo avuto una facoltà universitaria con centinaia di persone per fare cinema. Perché la gente ci andava? Perché a Terni c'erano strutture che facevano quello, cioè producevano cinema. Sparito quello, sparito tutto. Ho amici ternani che la facevano e mo' lavorano nei negozi a Corso Tacito. Avevano improvvisamente perso la mentalità o semplicemente non avevano più la possibilità? Io non so in che città sei vissuto tu, ma io di gente che non trovava letteralmente "dove" fare arte ne conosco a bizzeffe. Quelli che conosco che adesso lavorano al Brancaccio a Terni manco la gavetta hanno potuto fare, perché non hai manco gli spazi per organizzare un corso di teatro professionalizzante, e letteralmente non sai dove cacchio fare uno spettacolo. Non a caso teatro lo faccio di solito ad Avigliano e le cene con delitto a Terni (che non ti serve un teatro per farle) Quando avevi il Verdi spesso le compagnie "serie" ci facevano le date zero o simili, pure perché stavi vicino Roma. E ce le facevano perché la gente ci andava. Tra parentesi, non riesco a capire cosa c'entri con il creare una "base" culturale la difesa dei 3 muri laterali e di fondo del politeama che non hanno alcun valore. Il posto è culturalmente uno zombie semplicemente perché è economicamente insostenibile e lo sarebbe ovunque, non è una "manifestazione superficiale" di un problema che sta alla base. Al limite io trovo manifestazioni superficiali questo attaccarsi a roba esteriore tipo il politeama come è ora (chissà poi perché), o il verdi all'italiana anche se vengono meno posti - perché questo era, non scherziamo - e con una sala di meno che servirebbe come il pane, o preservare la visibilità dei resti di un convento del 600 (che per me puoi anche lasciarli visibili, ma spostano zero). Sono stato alle giornate del Fai a Cottanello. Lì stanno rifacendo la copertura della villa romana. Da noi ormai quanti anni sono che hanno trovato i mosaici a Carsulae - che sono roba che attira? le ipotesi di lavori per la copertura e valorizzazione dove sono? A me pare che ci si concentra su cose quasi puramente simboliche e le cose che spostano vengono sfiorate appena. Servono spazi, servono eventi, servono idee sostenibili sul medio lungo periodo... Togliere il pisciatoio dei cani alla passeggiata se non la valorizzi, portare il telamone al museo se poi non muovi un'unghia per portare gente o rendere meno vistosa una palazzina ricostruita qua e la imho sono tutte cose che spostano come il proverbiale peto nella bufera, per dirla con un francesismo
  12. wild.duck

    ORDINE PUBBLICO, DECORO URBANO

    Posso essere brutale? Torniamo sempre lì, un megateatro da 2000 posti ce l'avevamo. Ci hanno fatto anche spettacoli rai se non erro. L'hanno chiuso i perugini? No, anche qui l'ha ristrutturato ai tempi il proprietario. Mo' che je frega ai perugini se scaricano e rifanno il politeama o meglio quello che ne resta. A oggi è un posto in cui fanno un paio di eventi l'anno e per il resto è un cinema vuoto e insostenibile. Stiamo sempre a piange per San Valentino e non siamo mai riusciti a crearci sopra uno straccio di festival (però portiamo i crocieristi), a carsulae idem con patate, hai un teatro e ora pure un anfiteatro. Vuoi invertarti qualcosa per dargli un "nome" - magari coinvolgendo anche Terni, anfiteatro e passeggiata? A Perugia non sarebbe mai accaduto e intanto se so' inventati Umbria jazz. A Spoleto non sarebbe accaduto ma si sono inventati il festival dei due mondi. Perfino a Foligno se inventano roba. Da noi manca tutto, compresi i teatri "di base". E quando provano a proporre un teatro con un ridotto, che dato che non c'è un cazzo a Terni (solo auditorium) farebbe pure comodo, mi sento pure proteste. Però li no, che cazzo ci fai. Bah... Quando vai a Roma hai teatri pure nei sottoscala, e la gente fa li la gavetta e poi arriva al Brancaccio, per dire. E intanto che fanno la gavetta ti godi i loro spettacoli. Per dire di un mondo che conosco un po' di più. Quello che abbiamo non lo sfruttiamo, o lo sfruttiamo poco e male. E ci manca una capacità propositiva. Questo è il problema principale di questa città dal punto di vista culturale per me, altro che il rifacimento del relitto del politeama.
  13. wild.duck

    ORDINE PUBBLICO, DECORO URBANO

    Il problema è che sono sette sale. E sono di un privato. Non puoi chiedere a un privato per carità d'animo di tenere aperto a tempo indefinito un posto che sta in perdita tutti gli anni, o che gli permette al più di guadagnare una frazione di quanto pensa potrebbe fare con altre soluzioni. A sto punto per gli eventi tanto varrebbe individuare un'altra soluzione in centro meno onerosa (per quello che dici tu non servono sette sale, tra l'altro messe male)
  14. wild.duck

    ORDINE PUBBLICO, DECORO URBANO

    La ragionevolezza sta nel fatto che preferisco un luogo "vivo", almeno potenzialmente, e quindi manutenzionato, rispetto a un luogo che rischia l'abbandono totale perché ti costa meno che a tenerlo aperto e quindi che rischia nel tempo di diventare un relitto inagibile tipo verdi. Il tutto al prezzo di rifare un palazzo che tutto sommato non è di gran pregio e la cui unica parte esteticamente significativa resta uguale. Io parlo di economia in quel senso, che mi frega se qualcuno ci fa dei soldi di per sé? Ma se nessuno ci fa dei soldi la vedo dura anche mantenerlo in stato decente, trattandosi di un edificio privato.
  15. wild.duck

    ORDINE PUBBLICO, DECORO URBANO

    Sarà tutto da dimostrare ma in un articolo diceva così. Io mi attengo a quello. Non vedrei neanche il senso di cambiarlo dato che ti farebbe da "ingresso" storico alla galleria. Ma pure lì, perché sono "errori enormi"? A un certo punto al Politeama non ci potevi più fare i combattimenti tra cani e lo spettacolo di bufalo Bill, perché coprirlo e farci un teatro era un errore? Hai avuto in cambio un teatro cinema da 2000 posti spettacolare per tanti anni. Adesso hai un cinema con sette sale di cui sei sembrano una stanza di casa mia con il maxischermo (dimensioni a parte) e la settima con lo schermo a millemila chilometri che sembra di stare al Liberati. Sta roba non funziona più per vari motivi (mi pare evidente), teniamolo vuoto così tra un anno o due lo chiudono, tra dieci anni magari sarà completamente abbandonato e tra venti sarà un relitto che produrrà anche degrado. Non bisogna essere il Pantheon per essere meritorio di tutela, ma una roba che non è il Pantheon non necessita di essere TOTALMENTE oggetto di tutela se la cosa va contro la ragionevolezza, per me.
  16. wild.duck

    ORDINE PUBBLICO, DECORO URBANO

    Chiedo ancora: quale sarebbe la soluzione alternativa al piano terra da proporre a uno che spende i soldi per ristrutturare/ricostruire una struttura? O meglio, che dovrebbe metterci in alternativa? Una piccola galleria commerciale sta pure in mezzo a corso tacito e bene o male ancora campa. Ci dovremmo anche rifare una cena con delitto tra una mesata al piano di sopra del caffè del corso, per dire, anche se il soppalco è in pratica un corridoio. Per dire che comunque non è detto che in uno spazio del genere non puoi anche ricavarci uno spazietto più o meno grande a uso, diciamo, culturale. Magari anche un minicinema potrebbe essere possibile, che ne so. Al cospea Village ci hanno schiaffato una escape room tra i negozi. Puoi provare a metterci quello che vuoi, ma io non vedo l'alternativa al dividere lo spazio al piano terra in vari spazi e provare ad affittarli Voglio dire, non è che mettere dei negozi pure lì "evolva" la situazione del centro. È che non vedo l'alternativa.
  17. wild.duck

    ORDINE PUBBLICO, DECORO URBANO

    La penso anche io così. Comunque anche nello stesso piano terra del Politeama puoi inventarti qualcosa che sfrutti anche l'immagine del vecchio cinema, a volerlo fare. Non è che manchi lo spazio. A Foligno ho visto un recupero di un vecchio cinema che mi è piaciuto molto. Un ingresso con una rivendita di dischi vintage e l'altra sala trasformata in ristorante in cui fanno anche eventi live. Certo, non c'entra niente come situazione, li il ristorante prende tutta la sala cinema ancora totalmente riconoscibile, che però era poco più del cinema Astra/teatro Piccolo di San Francesco. Comunque una galleria commerciale può anche non essere solo una cosa banale con un bar, magari un ristorante e quattro altri negozi a casaccio.
  18. wild.duck

    ORDINE PUBBLICO, DECORO URBANO

    Ma allucinante, perché? La facciata resta quella, per il resto non c'è praticamente niente di un minimo pregio. Strutturalmente hai una cubatura immensa al piano di sopra in cui, anche volendo ipotizzare un riuso del piano terra purché sia senza toccare niente, non puoi inventarti davvero nulla a meno di trovare un utilizzo alternativo per un paio di livelli di galleria che danno su un solaio che non sarà neanche calpestabile. Dovremmo tenerci uno scatolone vuoto in eterno in pieno centro quando quel cinema inevitabilmente chiuderà? Perché il destino realistico e prevedibile appare quello. Il discorso dei disagi, certo. Ma tenere com'è un edificio che sulla carta diventerà in saecula saeculorum una specie di mercato coperto (come sta adesso) con solo un ipotetico piano terra in cui ci fai qualcosa se ci riesci non so quanto sia preferibile. Non è una questione modernità, altrimenti tireresti giù pure la facciata. A me pare puro senso pratico non considerare a priori una follia un progetto del genere. Che poi li in un paio di secoli c'è stato di tutto, ospedale, arena all'aperto, cinema-teatro, cinema e basta. Ogni volta con demolizioni e pesanti cambiamenti, anche esterni. Non è il Pantheon. E dopo che è diventato un cinema purtroppo è rimasto poco da salvare. Per proiezioni di un certo tipo, eventi culturali e simili difficilmente puoi tenerti sette sale, soprattutto se ubicate in modo comunque scomodo e strutturalmente fatte così a cavolo rispetto a un cinema moderno. Non è modernità. È economia.
  19. wild.duck

    ORDINE PUBBLICO, DECORO URBANO

    (si parla del 2020-2022) – Sempre su questo versante, è evidente che alcuni titoli d’autore medi (ma in generale i film medi, d’autore o meno) costano chiaramente troppo rispetto alle loro potenzialità commerciali. In particolare, nella fascia tra 3,5 e 5 milioni di budget, vedo tanti titoli che non incassano proporzionalmente bene, con poche eccezioni (ovviamente, i Me contro te). In effetti, in quel range ci sono 27 titoli, con un budget medio di 4,2 milioni e un incasso medio di poco meno di 800.000 euro (cifra che in realtà scende a poco meno di 500.000 euro se non consideriamo i due film dei Me contro te). Curiosamente, nella soglia 4,35-5,05 milioni ci sono undici titoli e ben 7 non hanno incassato neanche 150.000 euro (3 non sono arrivati ai 100.000 euro). al netto del covid (ma bene o male nel 2022 già era per buona parte dell'anno un ex problema) coi film italiani guadagni veramente solo se sei Zalone o un video maker per ragazzini. Triste...
  20. wild.duck

    ORDINE PUBBLICO, DECORO URBANO

    io penso che il potere contrattuale degli attori e del cinema italiano in genere sia prossimo allo zero. Oggi come oggi se non ti affidi alle piattaforme mi sa che rischi di andare pesantemente sotto appena provi a fare qualcosina che non sia una commedia o una roba di genere fatta low cost prendi Freaks Out. Anni di attesa per un film del regista di Jeeg robot, un film tutto sommato accettabile (si vede roba molto più sgangherata), eppure: A fronte di un budget di produzione di circa 13 milioni di euro, il film ha incassato complessivamente 2,6 milioni di euro. Diabolik con un budget di 10 milioni ne ha incassati 2.6, il secondo film aveva un budget molto molto più basso e ne ha incassati 1.2. Immagino che non siano andati in pari manco così. Almeno con le piattaforme saranno sicuri di non rovinarsi. Che poi sia un bene questo strapotere delle piattaforme americane è un'altra storia poi già il cinema italiano soffriva il problema da anni (in pratica al cinema funzionava solo Zalone, e quindi altri film già li facevano con l'occhio alle piattaforme), poi ci si è messo pure il covid...
  21. wild.duck

    ORDINE PUBBLICO, DECORO URBANO

    Questo è un altro discorso. Però dal punto di vista di chi ci mette dei soldi a parte negozi o attività di ristorazione che vuoi metterci?
  22. wild.duck

    ORDINE PUBBLICO, DECORO URBANO

    Per me il grosso peccato è stato perdere il politeama com'era, questo di oggi è un po' un fantasma. Però avere un altro cinema in centro non è che mi dispiaccia. Solo che sarà diventato veramente una roba insostenibile farlo tirare avanti.
  23. wild.duck

    ORDINE PUBBLICO, DECORO URBANO

    Ma lì a gioco lungo che ci si potrebbe fare di alternativo? Ieri sera sono stato al cinema (the space) dopo un bel pezzo e quel posto fa veramente tristezza per quanto è vuoto. Se tanto mi dà tanto al cityplex sarà pure peggio. Un cinema sempre vuoto a chi giova? Mi pare di capire dal rendering dell'articolo che bene o male da fuori non è che cambierà poi molto
  24. wild.duck

    ORDINE PUBBLICO, DECORO URBANO

    Certo, molto molto bello
  25. wild.duck

    ORDINE PUBBLICO, DECORO URBANO

    Certo che può fare pure quello. Ma immagino saranno più specializzati sulle crociere. Non capisco sta fissa di intercettare primariamente gente che passa a due ore due ore e mezzo da qui e che in città non dormirà mai.
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