Mariotto

Auguri a chi potrà avere una legittima serenità lavorativa e l’auspicio che anche sul versante sportivo si possa ritrovare il necessario equilibrio per raggiungere risultati a cui tutti aspiriamo. Nonostante tutto, continuo a credere che Terni abbia delle importanti potenzialità che potranno essere espresse solo coagulando forze imprenditoriali sane e smantellando vecchie rendite di posizione e sudditanze territoriali. Vedremo.

Anno nuovo, vita nuova: ignoriamolo totalmente senza dargli più nessuna sponda o alibi. E gustiamoci lo spettacolo… magari se la prenderà con il magazziniere, il vero ed unico responsabile della disfatta! La squadra va comunque tifata a prescindere anche se dovremo rimettere nel cassetto i sogni di gloria.

L’autore è Marco Brunacci… ex o attuale direttore di Tefchannel… un marchettaro palese dato che difficilmente parliamo di attività che danno fonte di reddito onesta. Diciamo che, esamino a parte, se il sig Brunacci si fregia del titolo di giornalista, io sono Montanelli. Quello che fa torcere le budella è che le alzate di ingegno du Bandecchi danno la stura a questi topi di fogna.

Poi, c’è anche un altro aspetto che invece è ben più grave di una qualsiasi retrocessione. Dato che la sfera calcistica ha risonanza nazionale, specie quando le esternazioni di un presidente sono così pesanti, volgari ed offensive, ritengo INQUALIFICABILE che si offenda tout court un’intera città senza un minimo di raziocinio. Esistono le leggi e le procure: se il Presidente ritiene di essere stato leso in qualsivoglia maniera, vada, faccia nomi e cognoni e denunci. Altrimenti, muto ed esterni solo di calcio senza offendere nessuno.

Ogni minuto parte un treno! Non è possibile che, stante l’attuale squadra, con un allenatore si va in serie A e con uno in serie C, dato che in entrambi i casi non sono dei dopolavoristi. Ripeto, ciò che è grave è la mancanza di chiarezza sul processo decisionale: la società deve dichiarare quale sia, oggi, il suo obiettivo e come intende raggiungerlo, dato che da agosto sono cambiate un bel po’ di cose. Poi, se l’unica motivazione della SS Ternana sia quella che siamo tutti coglioni… credo che sia opportuno frequentare qualche master in scienze della comunicazione (e dell’educazione). P. S. Continuo a credere tuttora che le intenzioni della attuale proprietà siano serie e costruttive e possano portare benefici alla nostra città ma il credito dei ternani che ancora la pensano così non è illimitato.

Magari con l’Ascoli si vince ma poi siamo sicuri che tutto cambia o è il classico brodino caldo? A questo punto, se sei davvero un imprenditore lungimirante e serio, lavori sin da gennaio per programmare la prossima stagione congiuntamente ed in sintonia tra allenatore e ds. Per come è nata, questa squadra non ha nè padre nè madre e nemmeno giocatori figli di puttana quel tanto che basta per fare un campionato più che dignitoso!

Col senno di poi, siamo tutti dei geni. E quindi non so cosa sarebbe accaduto con Lucarelli. Però mi chiedo quale sia il metodo applicato dalla società perché posso anche condividere, per lodevole lungimiranza, l’esonero nel dopo Pisa ma oggi, dopo l’ennesimo filotto negativo, qual è il punto cardinale che guida le decisioni aziendali? Questa mancanza di un modello operativo è francamente molto più deprimente delle sconfitte perché l’idea è quella di essere in balia di decisioni uterine e poco razionali. Attendo con fiducia delle decisioni, possibilmente ben motivate.

Al Presidente, lo stesso sincero consiglio dato ai perugini in occasione dell’esonero di Castori: chiamare subito il Vate, almeno se proprio si deve retrocedere ci facciamo due risate.

Cominciamo a pensare all’Ascoli: ha urgente bisogno di 3 punti.

Sicuramente ci sarà qualcuno che nel dopo partita vedrà il bicchiere mezzo pieno… al peggio non c’è mai limite.

In queste condizioni nemmeno Lucarelli tornerebbe e preferirebbe rescindere il contratto… vergogna totale.

E così si retrocede

Buio

Andreazzoli aveva detto che il portatore di palla deve avere sempre due o tre alternative al momento di passare la palla… allo stato attuale a malapena ce ne è uno…

La mia impressione è che emergono anche grossi limiti tecnici che un tempo non apparivano o venivano mascherati.

Io credo che Bandecchi stia rimuginando pesantemente sulle decisioni prese e su quelle da prendere. Ha cacciato Lucarelli perché non garantiva più una media promozione ed ora si ritrova con un Andreazzoli da media retrocessione e non credo che accetterà di colare a picco con Andreazzoli solo per difendere una sua scelta. Io credo che il presidente abbia totalmente perso il polso della situazione e non abbia persone fidate su cui contare, il che non promette nulla di buono.

Questi ci stanno ora a 7 punti… qui se non ci svegliamo finisce molto male!

In questo momento siamo a 10 punti dalla prima ed 8 dall’ultima in classifica. Attendo fiducioso un intervento altrettanto tempestivo da parte della società così come quando è stato esonerato CL.

Lascio ai competenti le dotte disquisizioni su moduli e schemi ma un dato è sicuro: senza l’approccio mentale giusto non si va da nessuna parte.

Penso che il mister volesse intendere che c’è stata superficialità e leggerezza… cercando di fare ma senza ragionare…

Favorevoli congiunzioni astrali ci hanno portato in vetta ma non c’è stata l’umiltá di prendere coscienza dei propri limiti e farne in punto di forza. Tutto l’ambiente, nessuno escluso, è caduto in questa trappola perché l’approccio mentale è necessario per raggiungere gli obiettivi. Dopo il derby ci siamo fatti i pompini a vicenda convinti che tutto ci era dovuto, dentro e fuori il campo. Purtroppo non funziona così, sia dentro il campo che fuori. Le metafore del carrarmato e del trattore di Lucarelli volevano richiamare tutti a stare con i piedi per terra ma non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire!

Favorevoli congiunzioni astrali ci hanno portato in vetta ma non c’è stata l’umiltá di prendere coscienza dei propri limiti e farne in punto di forza. Tutto l’ambiente, nessuno escluso, è caduto in questa trappola perché l’approccio mentale è necessario per raggiungere gli obiettivi. Dopo il derby ci siamo fatti i pompini a vicenda convinti che tutto ci era dovuto, dentro e fuori il campo. Purtroppo non funziona così, sia dentro il campo che fuori. Le metafore del carrarmato e del trattore di Lucarelli volevano richiamare tutti a stare con i piedi per terra ma non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire!

Leggendo qua e là vedo che volano stracci: è mai possibile che vi sia unità solo quando le cose vanno bene? Troppo facile. Io penso agli sghignazzi di tutti quelli che a Terni e fuori Terni hanno messo i bastoni tra le ruote a tanti progetti e tanti sogni e già pregustano che torniamo proni ai voleri e gli interessi dei soliti noti. Io non gli do questa soddisfazione e continuo a credere che occorre lottare fino alla fine, possibilmente uniti!

Ho sin dall’inizio del campionato sostenuto che occorre curare l’aspetto mentale dei giocatori: se vai in campo molle e senza cattiveria vai poco lontano perché il talento non è sufficiente. Vedere per conferma la partita odierna della Francia annichilita sinora dalla rabbia unita al talento dell’Argentina.