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lu minestra

PRENDIAMO ESEMPIO DAL CAPITANO

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Mercoledi, ormai sono passati quasi due giorni da lunedi sera.

Il groppo allo stomaco c'è ancora anche se in tono minore.

D'altronde tifare per una squadra di calcio a volte si avvicina alla stessa sofferenza che ti provoca un amore non corrisposto verso una bella donna.

Parole , scritte, dette, lette, urla e litigi ognuno con la sua tesi con le sue sicurezze.

Certezze, beati coloro che ne hanno tante io, personalmente brancolo nella totale insicurezza.

Girovago nei meandri di 1000 dubbi e paure.

Eppure fra la depressione e l'angoscia riesco a trovare l'illusione e la forza per aggrapparmi a quella fiebile speranza che mi spinge a lottare ancora.

Ed è proprio parlando questa mattina con un mio collega che mi ha fatto notare un aspetto che lunedi mi era sfuggito.

Durante tutta la partita il nostro capitano si aggirava dietro la porta avversaria come un leone in gabbia, con la rabbia di chi vuole ancora lottare e che non vuole mollare la presa.

Con la voglia di scendere in campo e dare il massimo perchè, al dil là di tutte le illazioni di questi giorni, ci crede ancora.

Per una volta ho voluto vedere un uomo, no un mercenario, no un professionista miliardario, un uomo che ha i suoi sogni, la sua sensibilità e soprattutto onestà e dignità.

E come lui tanti altri ancora; Borgo, Nicola, Grava ect.

Uomini pieni di soldi ma che certamente oltre ai lori interessi economici devo necessariamente avere dentro di loro l'entusiasmo e la voglia di fare il lavoro più bello del mondo.

Perchè non sono animali , uno straccio di cuore anche il più venale ce l'hanno, hanno la voglia di sognare e far sognare i loro tifosi.

Ripartiamo dal capitano.

Con la sua voglia di giocare, con la sua rabbia

Modificato da lu minestra

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Grande Lu Minestra.

E' vero e confermo quanto detto sul capitano.Era davvero "un leone in gabbia",non stava un secondo fermo e sembrava soffrire tanto quanto noi sugli spalti,forse anche più a vederlo bene.

Posso aggiungere che un mio amico all'interno del campo gli stava vicino e lo ha sentito per tutta la partita incitare i compagni in campo.

Stava mozzicando anche fuori dal campo.

E detto da me che non amo molto i singoli(tranne qualche eccezione),vale il doppio.

Grande Ezione!

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Bello, veramente bello !! Sicuramente il grande Ezio, girava dietro alla porta e guardava la partita dove è sempre il primo a lottare e l'ultimo a desistere in condizioni avverse.... ma in campo si scende in 11 e qualche volta questo furore agonistico non lo vedo da parte di tutti... secondo me qualcuno dei nostri eroi passa sopra alle difficoltà, alle polemiche, agli arbitri.. ma qualcun altro si tira da parte e fa il suo compitino, come se già sapesse che tutto è deciso e senza speranza.... a questi ultimi non posso che dire mi dispiace per voi, noi lotteremo fino a quando la matematica ci darà sconfitti... noi chi ? Ezio, Massimo, Gianluca..... io.... e i diecimila cuori che in casa allo stadio, davanti al video in trasferta, ancora pensano che il calcio non sia solo business e share ma anche riscatto per una città e cibo per le anime. :angry:

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Effettivamente vedendo anche Borgo nell'esultanza del gol da pochi centimetri di distanza mi è sembrato di notare una rabbia ed una grinta devastanti!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

La foga e l'irruenza con cui urlava, ebbene si, le bestemmie e cun cui alzava ripetutamente il pugno verso l'alto erano quelle di un leone che dopo mesi di gabbia riesce ad uscire ed a sopraggiungere sulle sue prede....!!!!!!!

E' stato da "brividi", quasi commovente!!!!!!!

Se fosse stato tutto finto, se fosse stata tutta una messa in scena per dimostrare un, più volte negl'ultimi giorni invocato, spirito di attaccamento, devo dire che ci è riuscito veramente bene!!!!!!!

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