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Carlito

Il divino che è in noi

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Le religioni esistono per fornire all’uomo interpretazioni accettabili su quanto di misterioso esiste che la nostra mente non riesce a razionalizzare e, nel contempo, per indirizzare coloro che vogliano vivere un’esistenza onesta lungo direttive di comportamento che permettano il raggiungimento di questo scopo.

Le religioni, tuttavia, sono pur sempre un prodotto umano; ciò significa che l’uomo saggio e coscienzioso può giungere a considerazioni simili conoscendo a fondo se stesso e la Natura, ricercando il Dio che è in lui e scoprendosi così non dissimile da coloro che per primi posero le basi per le moderne ed antiche professioni di fede.

Questo è, ovviamente, solo il mio pensiero. Altri considerano i vari dogmi, dettami e precetti di una data religione come princìpi originati da una mente divina esterna all’uomo e al mondo terreno in generale (come quel fuoco che Prometeo rubò agli dei che per questo lo punirono) e come tali sacri, intoccabili e, soprattutto, immutabili, non soggetti a critiche o riadattamenti.

 

E voi? Come vi ponete di fronte alla vostra parte di “io” spirituale?

 

Siete maggiormente orientati ad abbracciare una fede e a cercare la pace interiore seguendo fedelmente i suoi dettami?

 

Preferite ricercare giorno dopo giorno il divino che è in voi tentando, con l’esperienza e con l’osservazione interiore di voi stessi e della Natura, di migliorarvi e di raggiungere stadi di saggezza e di comprensione del senso della vita sempre più elevati?

 

Ignorate la vostra parte divina e preferite concentrare tutti i vostri sforzi quotidiani sull’aspetto materiale dell’esistenza?

 

Dite la vostra

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Non ho mai sposato, e mai lo farò, i dettami della Chiesa.

 

Non ho mai ricercato in me una spiritualità.

 

Vivo per vivere, per provare emozioni, per goderle fino in fondo, con la convinzione che, dopo la morte, non ci sarà nessuna luce da seguire, nessun cancello da oltrepassare.

 

Nessuna coscienza.

 

Cristo mi sta sui coglioni.

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l'argomento proposto da Carlito è interessantissimo.

 

io, di persona, non ho mai affrontato certe tematiche da un punto di vista personale, un pò per pigrizia, un pò perché è qualcosa che quando "mi investe" finisco a pensare (o a parlarne con qualcuno) per ore senza riuscire a cavarne un ragno dal buco... a volte senza un filo logico, anche se, apparentemente, tutto sembra molto interessante ed è bello parlarne senza alcuna pretesa, senza insegnare niente a nessuno.

 

Ho avuto una formazione cristiana e ho frequentato una scuola elementare privata cattolica (comunque non avevo una suora come insegnante).

I miei genitori non vanno praticamente mai a messa - semmai mio padre mi ci ha portato qualche volta da piccolo, a natale - "per tradizione", perché a natale c'è uno spirito diverso ed è un'atmosfera particolare, e da piccolo credevo in Dio eccetera.

 

col crescere, però, ho avuto sempre più dubbi (supportati dalle scoperte scientifiche di sempre dell'uomo. quelle come il rifiuto del sistema tolemaico difeso dalla Chiesa con il sole che gira intorno alla Terra...eccetera) che mi hanno portato a sviare dalla religione e a diventare una persona senza un punto di riferimento preciso da un punto di vista metafisico.

la bibbia, per me, non è altro che un libro che è stato tramandato nei tempi con delle "aggiunte" che enfatizzano e trasformano un evento (come il diluvio universale che non sarà stato altro che una inondazione tipo quella del 26 dicembre o una crescita del livello dei mari come la nascita dell'odierno Mar Nero o dell'intero Mediterraneo).

è un pò come quando smetti di credere a babbo natale e vedi il mondo con occhi diversi.

Per fare un esempio: il Presepe per me è importante e bello da vedere perché lo considero comunque una tradizione o qualcosa di "storico"... per intenderci.

 

fondamentalmente, io sto dalla parte della SCIENZA. secondo me tutto ha una spiegazione logica e scientifica (che può essere trovata o meno, ma c'è), sono molto scettico (per non dire irritato) riguardo al paranormale così come ai miracoli vari e alle lacrime dalle statue e alle apparizioni... ma ammetto anche ci sono stati geni nel passato quali Leonardo Da Vinci o Einstein che si differenziavano dalla media proprio per i loro geni che risiedevano nel loro cervello.

 

io credo che l'uomo sia semplicemente un essere vivente, la forma vivente più intelligente rispetto a tutte le altre, abitante con le altre sul pianeta Terra [un pianeta dove si sono sviluppate determinate condizioni per la vita - chissà quanti altri ce ne sono - soggetto a continui mutamenti climatici (come le glaciazioni) e geologici] che è l'unico pianeta abitato in questo sistema solare in un universo smisurato in continua mutazione.

l'uomo si è sviluppato ed è un mammifero, come la balena o come un cervo.

tutti i mammiferi di oggi e tutti quelli che si sono estinti provengono da una sorta di topo che è sopravvissuto alla catastrofe che ha portato all'estinzione di altre forme come i dinosauri, perché aveva la fortuna di essere un animale "a sangue caldo" (e non "freddo" come i rettili e i dinosauri, che non potevano più cacciare nell'oscurità, senza il sole, nel buio provocato dalla catastrofe = estinzione).

a loro volta tutte le forme di vita hanno avuto la fortuna di nascere perché sono venute a verificarsi determinate condizioni sulla Terra che hanno permesso la nascita della vita.

un puro caso! ma guardate poi da un caso cosa è capitato dopo centinaia e centinaia di migliaia di milioni di anni.

 

tutte le altre forme viventi sono pari all'uomo e hanno gli stessi diritti in teoria; muoiono e vivono così come muore e vive l'uomo (la morte per l'uomo, per me, non è differente dalla morte di una qualunque altra forma di vita). secondo me non esistono inferno e paradiso. c'è solo la vita e ce ne sta una soltanto.

 

la religione è qualcosa che l'uomo necessita da quando egli stesso è nato. qualcosa che lo fa sentire sicuro, che non lo fa sentire solo - poi per ovvi motivi di "ordine" ("vivi di merda ma nell'aldilà sarai ricompensato perché qui sei solo di passaggio..." andava di moda e va di moda tutt'ora in parecchie religioni, c'è gente che muore per questo). da sempre c'è stata l'esigenza di ricorrere in qualcosa più grande di noi (un faraone, un re, Dio, il paranormale, gli ufo...)

questo è difficilissimo perché quando ci sono condizioni in cui, invece, c'è bisogno di qualcosa di più grande "sopra", è veramente difficile sentirsi soli.

la religione è nata con l'uomo, con la "ragione", e muore con lui.

 

disprezzo ogni tipo di fanatismo religioso e di sette varie ma è fondamentale la libertà di culto ed ognuno ha il diritto di credere in ciò che meglio crede a patto che non si arrechi danno a terzi per difendere ciò che si crede.

capisco anche coloro che hanno una FEDE e che sono irremovibili di fronte ad essa.

da un lato non li capisco, dall'altro "quasi li invidio" perché (dal mio punto di vista) ignorano qualcosa o perché loro si sentono cullati da quella che per me è una grande illusione (che comunque aiuta a vivere e a non sentirsi "soli").

 

secondo la mia logica, alla quale ci sono arrivato controvoglia, mio malgrado, tutto è affidato al caso, alla natura.

per me non c'è nessuno che decide. è difficile ammetterlo (magari si preferisce continuare a pensare che non è così) ma è la cosa più semplice e, paradossalmente, più reale.

secondo me ognuno deve vivere la propria vita senza rimpianti ma anche senza eccessi "materiali" (ma è ovvio che è difficile e solo le persone veramente equilibrate, profonde ed intelligenti potrebbero vivere in equilibrio senza un "faro divino").

 

in fondo io credo nella VITA, in tutto quello che è stato, che è e che sarà.

nella mia vita c'è la vita dei miei genitori, dei miei nonni e di chi li ha preceduti.

la vita è importante.

Modificato da Aghy

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io vorrei distinguere in questa discussione due temi fondamentali, il primo è la religione cattolica o la religione in generale, il secondo e l'istituzione Chiesa.

rispetto alla prima io credo che sarebbe veramente triste se lassù in cielo non esistesse nessuno e quindi fossimo abbandonati a noi stessi in un disegno naturale incomprensibile e freddamente distaccato, pertanto IO C1 CREDO.

quanto al secondo tema, da sempre la Chiesa è stata una sorta (spesso senza sorta) di partito politico, che si è andata ad immischiare nelle questioni socio/politco/economiche della ns società influenzandole in maniera più che significativa (sia nel bene che nel male). perciò IO C1 CREDO POCO!.

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Non saremo mai libero in terra finchè avremo un dittatore nei cieli.

 

Michail Bakunin

441329[/snapback]

Quando te ne esci con sto dottriname ti metterei a pecora :wub:

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Non ho mai sposato, e mai lo farò, i dettami della Chiesa.

 

Non ho mai ricercato in me una spiritualità.

 

Vivo per vivere, per provare emozioni, per goderle fino in fondo, con la convinzione che, dopo la morte, non ci sarà nessuna luce da seguire, nessun cancello da oltrepassare.

 

Nessuna coscienza.

 

Cristo mi sta sui coglioni.

441323[/snapback]

 

Firmo e controfirmo. Io mi faccio i cazzi miei tutta la vita, poi verso gli 85-86 anni ritroverò quel minimo di fede che mi consentirà di entrare in paradiso, o al limite in purgatorio per qualche millennio. D'altronde, se Buonconte da Montefeltro s'è salvato, perchè cazzo non dovrei salvarmi io?? :D

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