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Ciacca pescolle

Lo sciagurato Egidio

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Avete presente quella trasmissione sportiva che fanno su sky, molto interessante, che si chiama lo sciagurato egidio? Sapete da dove nasce il nome della trasmissione?

eccolo qua...

 

RITRATTO DI EGIDIO CALLONI

 

 

Tutto sgorgò dalla penna audace e mordace di Gianni Brera, lo stesso "mostro sacro" della letteratura sportiva che fu in grado di coniare "rombo di tuono" per Gigi Riva e "abatino" per Gianni Rivera. E così cominciammo a chiamare Calloni lo "sciagurato Egidio", esattamente come il personaggio di manzoniana memoria che fu amante della Monaca di Monza nei "Promessi Sposi". La sciagura del centravanti del Milan, dal 1974 al 1978, era quella di impaperarsi dinanzi alla porta vuota, di scialacquare patrimoni di fortuna, di buttare alle ortiche palloni da favola.

 

Oggi svolge l'attività di rappresentante-ispettore per conto dell'Algida, e la sua zona operativa è quella di Arona-Cannobbio, dove trova sempre qualcuno pronto a ricordargli il passato. Lui, giustamente, non ne può più di sentirsi apostrofato come inventò il grande Brera, e quell'aggettivo, "sciagurato", è ancora capace di "gelarlo" più di qualsiasi Coppa Rica. Eppure, dando un'occhiata ai numeri della sua carriera, non si ha l'impressione della disfatta, perché 31 gol in 101 partite con la maglia rossonera non costituiscono certo motivo di vergogna. La sorte gli ha voltato le spalle nel momento in cui clamorosi svarioni sono passati alla storia satirica del campionato, e nel momento in cui ha lasciato il Milan l'anno prima del decimo scudetto.

 

Calloni ha avuto maestri illustri, come Trapattoni, Marchioro e Liedholm, ma uno in particolare, Rocco, fu capace di solleticarne l'orgoglio all'insegna dell'equivoco. Il paron aveva l'abitudine di chiamarlo "mulo", e il buon Egidio si sentiva importunato e perseguitato, senza rendersi conto che, in triestino, significava bonariamente "ragazzo".

 

Oggi sarebbe anche troppo facile rievocarlo solo per il culto dell'errore (e dell'orrore) sotto rete, come se rappresentasse nell'area altrui l'equivalente di un Niccolai nell'area propria. Personalmente preferisco segnalarne l'umiltà con la quale si è rimesso in gioco, alle prese con un mestiere semplice, e con la quale continua a giudicarsi a distanza di tempo. Dice di essere stato "un mediocre approdato immeritatamente ad alti livelli", ed è una etichetta che gli fa onore, lontano dalle battute di spirito e dalle ben note metafore manzoniane. Passando dal lago di Como al lago Maggiore, fra un cono e l'altro, si riscopre un uomo che sa valutare con obiettività se stesso, e che chiede di essere lasciato in pace almeno 25 anni dopo.

 

 

Domani sera ospite della trasmissione sarà proprio lui che dopo 3 anni ha accettato di partecipare, nonostante avesse chiesto più volte a sky di cambiare nome alla trasmissione proprio perchè gli dava fastidio essere apostrofato così....

La prossima edizione si chiamerà LO SCIAGURATO MAX :lol::lol:

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