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Bluesbrother

CRISTIANI MEGLIO DEI MUSULMANI?

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La laicità, (sembra paradossale ma non è un'idea peregrina) che tanto dispiace a molti cattolici è secondo me invece, strettamente connessa alla filosofia cristiana e figlia legittima di essa stessa.

 

in che senso, scusa?

 

 

dal punto di vista storico mi sembra che laicità, principi liberali etc. da una parte e cristianesimo (cattolicesimo in primis) dall'altra siano stati antitetici e in conflitto a lungo, prima di trovare la "mediazione" attuale (e assai recente e tutt'altro che indolore e data una volta per tutte).

 

Dal punto di vista "filosofico" vorrei capire meglio cosa intendi.

778886[/snapback]

Il punto è questo, se analizzi la cosa con un ottica storica hai ragione, laicità e Cristianesimo (ma si potrebbe dire tutte le religioni) sono sempre state antagoniste, è per questo che la premessa al mio discorso è stata quella di separare religione e religiosi. Analizzando il cristianesimo da un punto di vista filosofico non si può non ammettere che esso ha in nuce il seme del liberalismo e della laicità e questo indipendentemente dalla lettura che i praticanti, figli del loro tempo e per loro natura (almeno la maggioranza di loro) avvezzi a guardare le cose dal basso, danno del messaggio cristiano. L'idea forte che il cristianesimo ha sempre serbato e che nel tempo ha vinto sulle altre (si potrebbe dire a dispetto dei credenti) è quella del "libero arbitrio".

Guardate che questo concetto apparentemente logico e scontato non lo è affatto se si osserva la vicenda umana nella sua universalità. Certo si potrebbe in parte obiettare (dicendo una cosa vera) che a sua volta il Cristianesimo ha portato con se tali valori perchè influenzato dalle filosofie che lo hanno preceduto in Europa; rimane comunque il fatto che anche non volendogli concedere la primogenitura dell'idea di libertà e di individualità, si deve convenire che esso si è inserito in un percorso filosofico comune a tutto il pensiero occidentale.

 

Naturalmente non voglio dire che cattolicesimo e liberalismo vadano d'accordo dico solo che fanno parte dello stesso percorso e che il primo ha influenzato e generato il secondo, d'altronde non è cosa nuova nella storia del pensiero filosofico che sistemi confliggano pur essendo l'uno diretta emanazione dell'altro.

 

Tornando all'argomento principale, quello che mi chiedo è se nell'Islam lo stesso percorso filosofico verificatosi in occidente è possibile. Per saperlo bisognerebbe innanzitutto conoscere cosa dice la religione islamica (e non gli islamici).

779027[/snapback]

non sono certo un teologo ruber, ma il concetto di "libero arbitrio" sotteso al "pensiero" cristiano secondo me va inquadrato dentro una dimensione che è un po' diversa da quella sociologica o filosofico-morale.

 

 

A me sembra, schematizzando al massimo, che l'essenza innovativa del cristianesimo, che ne ha consentito (non sempre e non dappertutto e - soprattutto- non necessariamente PER sempre) la sia pur dififcile coinciliazione col pensiero liberale stia nel concetto universalista e "democratico" che la "salvezza dell'anima" sia 1) possibile per chiunque 2) ottenibile attraverso le opere (quindi attraverso l'esercizio del "libero arbitrio").

 

Religione "universale" e religione "delle opere" dunque, in primo luogo. "libero arbitrio" (dentro comunque il disegno della provvidenza divina) in secondo luogo.

 

Ma per quanto ne so l'islam in questo non differisce dal cattolicesimo.

 

Non credo insomma che attraverso queti fondamenti "filosofici" si capisca la differenza tra Islam e cristianesimo rispetto al conceto di laicità.

 

In fondo stanno più o meno come l'occidente cristiano stava prima della rivoluzione francese.

Modificato da passaparola

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La laicità, (sembra paradossale ma non è un'idea peregrina) che tanto dispiace a molti cattolici è secondo me invece, strettamente connessa alla filosofia cristiana e figlia legittima di essa stessa.

 

in che senso, scusa?

 

 

dal punto di vista storico mi sembra che laicità, principi liberali etc. da una parte e cristianesimo (cattolicesimo in primis) dall'altra siano stati antitetici e in conflitto a lungo, prima di trovare la "mediazione" attuale (e assai recente e tutt'altro che indolore e data una volta per tutte).

 

Dal punto di vista "filosofico" vorrei capire meglio cosa intendi.

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Il punto è questo, se analizzi la cosa con un ottica storica hai ragione, laicità e Cristianesimo (ma si potrebbe dire tutte le religioni) sono sempre state antagoniste, è per questo che la premessa al mio discorso è stata quella di separare religione e religiosi. Analizzando il cristianesimo da un punto di vista filosofico non si può non ammettere che esso ha in nuce il seme del liberalismo e della laicità e questo indipendentemente dalla lettura che i praticanti, figli del loro tempo e per loro natura (almeno la maggioranza di loro) avvezzi a guardare le cose dal basso, danno del messaggio cristiano. L'idea forte che il cristianesimo ha sempre serbato e che nel tempo ha vinto sulle altre (si potrebbe dire a dispetto dei credenti) è quella del "libero arbitrio".

Guardate che questo concetto apparentemente logico e scontato non lo è affatto se si osserva la vicenda umana nella sua universalità. Certo si potrebbe in parte obiettare (dicendo una cosa vera) che a sua volta il Cristianesimo ha portato con se tali valori perchè influenzato dalle filosofie che lo hanno preceduto in Europa; rimane comunque il fatto che anche non volendogli concedere la primogenitura dell'idea di libertà e di individualità, si deve convenire che esso si è inserito in un percorso filosofico comune a tutto il pensiero occidentale.

 

Naturalmente non voglio dire che cattolicesimo e liberalismo vadano d'accordo dico solo che fanno parte dello stesso percorso e che il primo ha influenzato e generato il secondo, d'altronde non è cosa nuova nella storia del pensiero filosofico che sistemi confliggano pur essendo l'uno diretta emanazione dell'altro.

 

Tornando all'argomento principale, quello che mi chiedo è se nell'Islam lo stesso percorso filosofico verificatosi in occidente è possibile. Per saperlo bisognerebbe innanzitutto conoscere cosa dice la religione islamica (e non gli islamici).

779027[/snapback]

1) non sono certo un teologo ruber, ma il concetto di "libero arbitrio" sotteso al "pensiero" cristiano secondo me va inquadrato dentro una dimensione che è un po' diversa da quella sociologica o filosofico-morale.

 

2) A me sembra, schematizzando al massimo, che l'essenza innovativa del cristianesimo, che ne ha consentito (non sempre e non dappertutto e - soprattutto- non necessariamente PER sempre) la sia pur dififcile coinciliazione col pensiero liberale stia nel concetto universalista e "democratico" che la "salvezza dell'anima" sia 1) possibile per chiunque 2) ottenibile attraverso le opere (quindi attraverso l'esercizio del "libero arbitrio").

Religione "universale" e religione "delle opere" dunque, in primo luogo. "libero arbitrio" (dentro comunque il disegno della provvidenza divina) in secondo luogo.

 

3) Ma per quanto ne so l'islam in questo non differisce dal cattolicesimo.

 

Non credo insomma che attraverso queti fondamenti "filosofici" si capisca la differenza tra Islam e cristianesimo rispetto al conceto di laicità.

 

In fondo stanno più o meno come l'occidente cristiano stava prima della rivoluzione francese.

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1) Premesso che di teologia ne sò quanto te e forse anche meno, secondo me continui ad analizzare la cosa dal punto di vista storico e invece io parlo di quello filosofico. Il libero arbitrio del cristiano ci dice che all'interno del disegno divino ognuno è artefice della propria salvezza, può quindi scegliere (anche se Dio e qui sta il dogmatismo, conosce già quale sarà questa scelta), non solo, ma può salvarsi anche se non crede!

 

Nel momento in cui si accetta questo si apre una breccia attraverso la quale si possono introdurre idee conseguenziali che l'evolversi della storia poi provvede a separare, a volte anche in modo conflittuale. Il libero arbitrio ha reso il cristianesimo "permeabile".

 

Che poi questo libero arbitrio diventi nel liberalismo cosa diversa è indubbio altrimenti perchè ci si dividerebbe tanto? Rimane il fatto che il percorso filosofico è nell'ottica della continuità. Comunque per rassicurarti: non è che questo collegamento l'ho inventato io eh.

 

2) Non ho detto che il cristianesimo si sia imposto per merito del concetto di libero arbitrio, nè ho detto che cattolicesimo e liberalismo siano conciliabili, ho solo detto che sono collegati più di quanto si pensi analizzando la situazione storica. Anche Marx e Nietzsche sono figli di Hegel eppure...... E' chiaro che il merito della diffusione del cristianesimo vada ricercato anche nella sua democraticità e universalità ma, parere condiviso da molti è che è il libero arbitrio ad aver differenziato filosoficamente il sistema occidentale dal resto del mondo.

 

3) Come ho già detto non ho le cognizioni per darti ragione o torto su questo. Apparentemente guardando alla situazione attuale verrebbe da mettersi le mani nei capelli, però è anche vero che pure il sistema occidentale ha conosciuto momenti bui. Quello che mi spaventa di più nell'Islam è non tanto l'oscurantismo quanto la mancanza di voci critiche e di dibattito. Nel nostro medioevo l'oscurantismo era accompagnato da una forte conflittualità interna al cristianesimo, quella conflittualità ci ha permesso di progredire.

Modificato da ruber-viridis draco

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non penso che una religione sia meglio di un'altra, ma penso che se il cristianesimo appare più tollerante (e di apparenza per me si tratta) è perché s'è dato sempre meno retta alla chiesa... senno stavamo ancora qui a brucià le streghe e a compracce il paradiso (be, via, probabilmente per qualcuno quei tempi non sono ancora passati). credo eccome nei preti in buona fede, ma penso anche che se dessimo carta bianca al clero li culi ce li saremmo scordati da vedelli pure dietro un vetro appannato (ogni riferimento a persone e fatti realmente accaduti è puramente voluto), e l'8 per mille diventerebbe mille per 8...

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