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La ternana riesce fuori...

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Gea, le mani sui giovani talenti

I migliori finivano in società amiche

 

Passando al vaglio le numerosissime intercettazioni di cui dispongono, gli inquirenti avrebbero individuato un altro filone legato alla Gea, la scoietà di procuratori gestita da Alessandro Moggi: nella rete finivano anche le giovani promesse del calcio italiano, grazie ad una serie di procacciatori che convogliavano i migliori elementi in società satellite, come la Lodigiani, la Ternana, il Taranto ed il Crotone.

Una ragnatela con moltissime diramazioni, non solo fra i professionisti ma anche fra le giovani promesse, i cosiddetti talenti in erba. Le indagini degli inquirenti sul mondo Gea, la nota società di procuratori gestita da Alessandro Moggi, si allargano a macchia d'olio ed ora coinvolgono anche i settori giovanili.

Secondo le indagini dei carabinieri, un ruolo fondamentale nella Gea sarebbe stato ricoperto dai "procacciatori", personaggi poco visibili che si muovono con attenzione scovando giovani calciatori da avvicinare e cercare di convogliare nel mondo Gea. "L'azione tentacolare della società è determinata proprio dai collaboratori, che da un capo all'altro riescono a indirizzare i giocatori delle diverse categorie verso la medesima società", spiega la nota diramata dai carabinieri.

Uno dei primi a lanciare l'allarme era stato Franco Baldini, allora ds della Roma, che denunciava come elementi poco visibili si muovessero nell'orbita Gea violando le normali regole di concorrenza e correttezza professionale.

Dalla serie A alla D, passando per i settori giovanili, i più giovani venivano convogliati dove faceva più comodo, in società amiche o società satellite per tenerli continuamente sotto controllo. Un caso emblematico, nella capitale, era rappresentato dalla Lodigiani, vivaio della Roma. E un ruolo di primo piano lo aveva Emiliano Zavaglia, figlio di Franco, che assiste i vari Aquilani, Corvia, Bovo e Ferronetti. Ma altre società satellite erano Viterbese, Giulianova e Ternana, alla quale Davide Lippi avrebbe fatto approdare Frara e Frick, Jimenez e Adeshina. Ma ci sono anche il Crotone ed il Genoa, gestiti in prima persona da Massimo Brambati, ex calciatore e ora noto opinionista televisivo. Grazie a lui, avrebbero tratto beneficio nell'ambito del mercato giocatori sia la società ligure sia la calabrese. Ma anche l'Ivrea, in C2, che avrebbe ingaggiato un giovane attaccante nel momento del bisogno.

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