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Terni Rugby: inizia l'avventura dei Draghi!!!

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Sono un appassionato di rugby che ha visto tutte le vostre partite casalinghe ,vi faccio una domanda :DOVE E' FINITA LA SQUADRA VISTA NELLE PRIME PARTITE ? NON MI SEMBRA CHE MANCHINO MOLTI GIOCATORI, ANZI CE NE SONO DEI NUOVI (VEDI CAMILLOCCI).

COS'E' SUCCESSO ,O COSA STA SUCCEDENDO ? QUALI POSSONO ESSERE I MOTIVI ?

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Sono un appassionato di rugby che ha  visto tutte le vostre partite casalinghe ,vi faccio una domanda :DOVE E' FINITA LA SQUADRA VISTA NELLE PRIME PARTITE ? NON MI SEMBRA CHE MANCHINO MOLTI GIOCATORI, ANZI CE NE SONO DEI NUOVI (VEDI CAMILLOCCI).

COS'E' SUCCESSO ,O COSA  STA SUCCEDENDO ? QUALI POSSONO ESSERE I MOTIVI ?

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per i motivi non lo so... anzi se tu li scopri fammi un fischio....

 

il nuovo giocatore però si chiama CARUCCI.... non camillocci, ma tanto si sono sbagliati anche i giornali.

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Caro Peppe, prima di tutto ti ringrazio per il supporto che ci dai, ti prego di non abbandonarci ora.

Per tornare alla tua domanda forse non sono il più indicato per fornirti una risposta dal momento che ho saltato per infortunio le prime 3 partite,due delle quali sono state le uniche vittorie di questo campionato finora (sarò io che porto sfiga?!? Mi sono seriamente posto l'interrogativo...). Al di là di questo ero però in campo nella serie di partite perse di un soffio, e mi riferisco a Jesi, Avezzano, Paganica. Effettivamente un motivo preciso non è individuabile, colpe particolari non credo ce ne siano. Ti posso dire però, e con questo credimi non sto cercando alcun alibi o scuse inutili anche perché se si parla di responsabilità non si può andare a vedere altri se non chi scende in campo, che psicologicamente non è affatto facile, soprattutto in uno sport mentalmente "provante" come il rugby, vedersi sfuggire dalle mani tre partite in cui hai placcato corso e lottato alla morte per uno o due punti con squadre per così dire blasonate. Superficialmente si potrebbe pensare che tali situazioni non possano che caricarti, renderti consapevole delle tue possibilità e darti ancora più forza, ma io credo che in fondo, soprattutto considerando la nostra scarsa esperienza in questo sport, sia lo scoramento a prevalere.

Forse è stato anche controproducente vincere le prime partite (in questo anche il calendario ha fatto la sua parte mettendoci di fronte le due ultime nelle prime tre giornate e lasciandoci poi un proseguio tutto in salita) e magari montarsi la testa prima del tempo.

In ultimo, e ribadisco per chiarezza che non cerco scuse che tanto non possono ridarci indietro i punti persi o che possano giustificarci per le prossime prestazioni, ci metterei anche, in alcune partite in particolare, combinazioni di circostanze sfavorevoli che hanno contribuito a prestazioni non brillanti (campo pesante, arbitraggio inadeguato o assenze concomitanti di più giocatori per uno stesso ruolo).

A proposito delle assenze, e con questo concludo questo intervento assolutamente opinabile, vorrei ribadire l'obiezione che mossi a chi di dovere quando ci fu comunicato l'inserimento nel girone Elite, ovvero che ferma restando l'interessante prospettiva di giocare con squadre più organizzate (si sa che per crescere veramente ci si deve confrontare e bisogna guardare chi sta sopra e mai chi sta sotto) c'era di contro, a mio parere, una difficoltà nell'inserire elementi nuovi (e ti assicuro che non sono pochi) privi di qualsiasi esperienza e la cui disponibiltà si è poi resa necessaria nel corso di un campionato di questo livello (colgo comunque l'occasione per ringraziarli per il fondamentale apporto alla crescita della squadra e del movimento in generale e per fargli i complimenti perché comunque non hanno assolutamente sfigurato).

Modificato da bruma3(x5)

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Al capitano o mio capitano::

durante la partita fuori dal campo parla solo uno e cioè l'allenatore, mentre dentro parla sempre e dico sempre uno il capitano se ha da dire! altrimenti si gioca e basta.

 

Poi fra il primo e secondo tempo se non parla l'allenatore parla chi ha più  esperienza!!

Alla fine della partita quando ce semo calmati parla chi a più esperienza in genere se pero è capace di autocritica!!

 

Poi durante il gioco come la mischia nn vuole che si dica " ma oggi che cazzo fanno!?" cosi i trequarti non voiono senti durante il gioco ma che cazz... stanno a fa? so peggio de una groviera!

 

detto questo se pensiamo di essere sempre una monnezza! e  di dire è!!!!! Mario ha ragione! allora iniziamo un'altro sporto! perche Mario credo ci dice quelle cose solo per farci reagire mentre noi prendiamo le paraculate e ci abbattiamo di più!!!! forse tocca usa anche psicologia sportiva "dato che nel mondo quasi tutte le squadre la usano" cioè pensiamo di essere più forti di quello che crediamo.

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Tutto giusto, io non parlavo, però di psicologia sportiva, ma di situazioni tecniche che si sviluppano sia durante il gioco che durante l'allenamento.

Mi spiego: se l'apertura chiama una giocata non bisognerebbe stare a martellargli le scatole per fargliela cambiare ad ogni azione; oppure litigare col mediano di mischia perchè chiama una giocata in touche, non serve a nulla; oppure ancora, cercare di cambiare posizione al compagno di squadra chiamandolo in continuazione, quando magari, in allenamento si prova in un altro modo.

Chi deve parlare fuori o dentro il campo è chiaro, forse non mi sono spiegato bene io e ti chiedo scusa se ti sei sentito offeso o chiamato in causa, ma io parlavo solo di questioni tecniche turo'!

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Sono un appassionato di rugby che ha  visto tutte le vostre partite casalinghe ,vi faccio una domanda :DOVE E' FINITA LA SQUADRA VISTA NELLE PRIME PARTITE ? NON MI SEMBRA CHE MANCHINO MOLTI GIOCATORI, ANZI CE NE SONO DEI NUOVI (VEDI CAMILLOCCI).

COS'E' SUCCESSO ,O COSA  STA SUCCEDENDO ? QUALI POSSONO ESSERE I MOTIVI ?

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La Pubalgia è una Sindrome dolorosa della griglia pelvica localizzata in special modo nella sinfisi pubica, una infiammazione da "superlavoro" di muscoli e tendini, caratterizzata da dolore in sede inguinale e/o pubica e/o sulla faccia interna delle coscie. Questo problema è associato con diversi gradi di lesione dei muscoli della zona frontale/bassa del addome, della sinfisi pubica e degli adduttori. Una mioentesite che colpisce i punti di inserzione sul osso pubico di diversi muscoli: adduttori, pettineo, piramidale, retti addominali, obliqui addominali, trasversi addominali. Considerata una "patologia da sovraccarico", vale a dire causata da microtraumi ripetuti nel tempo, Viene provocata generalmente da un carico eccessivo nel corso di una attività sportiva.

 

 

Di importanza fondamentale è la prevenzione attraverso il doveroso accorgimento di effettuare un buon riscaldamento prima della seduta allenante e soprattutto un ottimo stretching prima e dopo un allenamento per conferire elasticità ai muscoli, che possono così assorbire con facilità le sollecitazioni meccaniche prodotte dallo stesso allenamento.

 

 

Possiamo distinguere tre forme di pubalgia:

* La "sindrome retto-adduttoria" è una infiammazione cronica della inserzione sul pube dei muscoli addominali e dei muscoli adduttori. In particolare il pube rappresenta il punto di confluenza di importanti tensioni muscolari, provenienti dal alto (mm. addominali), o dal basso (mm. adduttori), agenti su una superficie ridotta (il pube, appunto); ciò fa sì che il pube sia soggetto a forti sollecitazioni e possa più facilmente andare incontro ad una patologia da sovraccarico.

* La "sindrome sinfisaria" invece è rappresentata da un parziale cedimento della sinfisi pubica ( la formazione fibro-cartilaginea interposta tra i due emibacini), a causa di ripetuti microtraumi, cedimento che causerebbe una instabilità della sinfisi stessa, con conseguente alterazione del equilibrio del bacino; chiaramente la sinfisi risulta più vulnerabile in età di accrescimento. In alcuni casi, poi, si possono sviluppare alterazioni regressive della sinfisi di tipo artrosico (osteo-artropatia pubica microtraumatica).

* La "sindrome della guaina del retto femorale", anche detta "sindrome del nervo perforante del retto addominale nel calciatore", è causata dallo stiramento del nervo perforante a causa di una fissurazione della fascia superficiale addominale.

 

Se si generalizza il termine, intendendo come pubalgia una qualunque sindrome dolorosa interessante la regione addomino-pubo-crurale, è possibile identificare ben 72 cause di pubalgia non solo patologie tendinee, muscolari, ossee o articolari, ma anche patologie infettive, tumorali, borsiti, intrappolamenti nevosi ecc. Per chi pratica la corsa, secondo la teoria, la pubalgia viene spesso provocata dal sovraccarico nei punti di inserzione degli adduttori, dovuto a:

- scarpe inadeguate

- scarso equilibrio fra la muscolatura degli arti inferiori e quella addominale

- infortuni precedenti non ben recuperati

- incremento quantitativo (o qualitativo) troppo rapido dei carichi di allenamento.

- attività su fondo irregolare

 

Gli atleti che sollecitano gli arti inferiori in maniera intensa e ripetitiva possono avere la pubalgia. La causa più frequente, in questi sportivi, è la “sindrome retto-adduttoria”: una infiammazione dei muscoli e tendini che si inseriscono al osso del pube, più frequentemente i muscoli adduttori che si trovano sul lato interno della coscia e il retto del addome. Spesso, la pubalgia negli atleti è la conseguenza di altri fattori legati ad alterazioni statiche e dinamiche del rachide, del bacino e degli arti inferiori; infatti, iperlordosi lombare, displasia congenita della anca, dismetria degli arti inferiori sono tra le cause più frequenti che possono determinare l’insorgenza della pubalgia; una delle cause predisponenti più comuni è comunque la asimmetria del bacino, che può evidenziarsi con un attento Esame Posturale Osteopatico.

La zona pubica è molto spesso il punto di incontro-scontro delle forze che arrivano dal basso (impatto al suolo) e di quelle discendenti (peso del tronco). Per un atleta, tutto procede bene finché i suoi muscoli hanno una lunghezza ed una elasticità tali da consentire un assorbimento di questi impatti, mantenendo una coordinazione ottimale.

 

 

Spesso la causa delle pubalgie sono i muscoli posteriori della coscia (hamstring), che si sviluppano eccessivamente e si accorciano, impedendo così al ginocchio di estendersi correttamente ad esempio mentre si corre, in questo modo i muscoli adduttori non trovano più lo spazio biomeccanico per lavorare in modo corretto: si contraggono e si irrigidiscono. Il movimento non riesce più ad essere ampio e fluido, come sarebbe invece necessario nella performance atletica; durante le attività sportive il corpo ha bisogno di dispiegarsi per esprimere la sua massima potenza ed invece, in questo caso, viene sollecitato mentre è bloccato. La stessa cosa accade in caso di carichi eccessivi o quando l'atleta è "stanco". La griglia pelvica ed in special modo la sinfisi pubica sono un incrocio di spinte di forze contrapposte, rendendoli facilmente vulnerabili.

 

Nel momento in cui uno o più gruppi muscolari diventano ipertonici si instaurano delle congestioni, che alterano il corretto metabolismo muscolare. Al tatto gli adduttori saranno molto più dolenti degli ischio-crurali della coscia, ma sono proprio questi ultimi che devono avere la precedenza nel essere trattati, allungati e rimessi in fase, altrimenti gli adduttori non riusciranno mai a riprendere correttamente la loro funzionalità nella biomeccanica.

 

 

La pubalgia è la espressione dei sintomi localizzati a livello del pube con irradiazione agli adduttori, agli addominali e alle arcate crurali, le quali talvolta sono costanti e talvolta no, a seconda della gravità.

Il termine "pubalgia" può essere confuso e risultare un contenitore di situazioni interpretabili in diverso modo; la diagnosi infatti deve scaturire da una corretta anamnesi, ma resta in ogni caso solo una constatazione, perché non spiega le cause.

 

 

Occorre inoltre stabilire se si tratta di:

a. Pubalgia traumatica

b. Pubalgia cronica

 

La pubalgia di tipo traumatico si riscontra di frequente negli sportivi e, tra questi,la categoria più colpita pare essere quella dei calciatori, seguita da quella dei rugbisti, dei tennisti e dei giocatori di hockey.

 

Questo tipo di pubalgia compare in seguito ad un trauma della sinfisi pubica che generalmente avviene in due modi:

• In seguito ad una caduta sui piedi avvenuta in modo asimmetrico, così che una branca pubica si innalzi di più.

• In seguito ad un movimento contrastato da opposizione sul arto inferiore.

 

Questi movimenti possono deteriorare i legamenti o le inserzioni muscolari che interessano il pube.

 

 

 

Per quanto riguarda il trattamento della suddetta affezione si può adottare un protocollo osteopatico (per riequilibrare il bacino), la terapia manuale (massaggi), la fisioterapia (elettroterapia, ultrasuoni etc.), la omeopatia, i cataplasmi (impacchi di argilla, etc.), le fasciature, agopuntura.

 

La pubalgia cronica, al contrario, ci presenta un pube che è la vittima di uno schema funzionale alterato; ma il pube non è la causa, perciò ogni trattamento condotto a questo livello sarà un fallimento. Il concetto classico di pubalgia cronica individua tra le cause una debolezza della zona pubica e, in particolare, degli addominali: Se si osserva attentamente la anatomia e la fisiologia dei muscoli del distretto pelvico, si nota che i grandi retti del addome, gli obliqui, il piramidale del addome e gli adduttori finiscono tutti sul pube e si intrecciano con le loro inserzioni, rinforzando questo anello; lo stesso discorso vale per gli addominali. Le catene muscolari rette e incrociate del tronco e degli arti inferiori convergono sul anello pubico, quindi, una eccessiva tensione in una o più catene può affaticare il tendine terminale e usurare l'anello per la troppa mobilità.

 

Perché i ballerini che sollecitano al massimo il pube soffrono meno di pubalgia cronica? Perché lavorano molto in allungamento e le loro catene muscolari non presentano retrazioni. Al contrario, i giocatori di rugby lavorano tanto in semiflessione, facendo lavorare molto il quadricipite, ma soprattutto gli ischio-crurali; non a caso questi sportivi sviluppano una muscolatura posteriore del arto inferiore voluminosa, robusta e corta per assicurarsi la stabilità del ginocchio. Il fatto che gli ischio-crurali e gli addominali possano essere la causa della pubalgia si può dimostrare osservando la meccanica nel gesto del calciatore che abbia questi muscoli retratti.

Si instaurano dei compensi, quali:

• Limitazione del angolo di spinta;

• Flessione del ginocchio di tiro;

• Flessione del ginocchio di appoggio;

• Flessione del tronco per partecipazione degli addominali;

• Controrotazione del tronco per partecipazione degli obliqui.

Questo ultimo movimento di chiusura forzata induce un pinzettamento del polo superiore del nucleo fibroso. Quindi il sovraffaticamento di queste inserzioni non potrebbe forse essere la spiegazione dei dolori inguinali e delle ernie che si riscontrano in soggetti che pure hanno degli addominali forti?

In sintesi un eccesso di utilizzazione di questi elementi provoca:

• suscettibilità dei muscoli (contratture, stiramenti, lacerazioni, etc.)

• infiammazione sul tendine per una eccessiva trazione

• si arriva così ad un ultimo stadio della pubalgia e il giocatore è obbligato a fermarsi.

Il trattamento della pubalgia cronica prevede innanzitutto la normalizzazione delle strutture articolari (con trattamenti osteopatici) e poi di quelle muscolari (agendo sul riequilibrio delle catene muscolari) al fine di ripristinare un equilibrio funzionale del pube.

 

La causa va ricercata nella esecuzione del gesto tecnico ripetuto da un atleta, più colpiti sono quegli atleti con muscolatura potente. Tuttavia, in alcuni casi, pur mancando una causa scatenante, la presenza di uno squilibrio posturale può essere alla base della pubalgia, solitamente viene interessato un solo lato, ma può anche capitare una infiammazione di tutta la regione pubica. Il dolore parte dal osso del pube e arriva alla parte interna della coscia. Può essere improvviso e tanto doloroso da impedire le attività sportive, ma anche il semplice camminare, oppure essere meno intenso ma persistente. In ogni caso la attività acuisce i sintomi mentre il riposo li attenua. La parte dolente è facilmente individuabile anche con auto palpazione, perché muscoli e tendini interessati sono molto superficiali e quindi sotto pelle. In genere il dolore si acutizza facendo gli addominali o quando si contraggono i muscoli interni della coscia contro resistenza.

 

Questa patologia può consentire comunque la prosecuzione delle attività ed è questo il tipico errore, il più grave che si possa commettere.

È necessario invece un periodo di stop di 20 gg. che serve (oltre a identificare la causa del problema e predisporsi a eliminarla alla ripresa) a risolvere i casi meno gravi e a evitare il degenerare della patologia verso quadri dove si rischia di avere problemi anche a camminare.

 

 

Se il problema persiste dopo il periodo di stop, un ortopedico con un esame obbiettivo riscontra un forte dolore a livello inguinale alla pressopalpazione. Anche alcuni movimenti specifici degli adduttori provocano dolore. Il medico deve tenere conto del fatto che altre patologie possono presentare sintomi simili a quelli della pubalgia (ernie inguinali, patologie urologiche o ginecologiche, intrappolamenti nervosi) ed eventualmente valutare la possibilità di esami non ortopedici (erniografia, test della lidocaina ecc.). La radiografia (scintigrafia, risonanza o Tac) consente di individuare eventuali lesioni a livello del osso pubico, mentre una ecografia rileva problemi alle strutture miotendinee. Per la corretta diagnosi, è consigliabile eseguire una radiografia del bacino, da cui si può rilevare una pubalgia cronica che può aver dato luogo allo sviluppo di calcificazioni nel punto di maggiore infiammazione, cioè dove i corti tendini si inseriscono sul osso del pube. Un esame ecografico è indicato quando la pubalgia è recente e mostra i tendini infiammati ispessiti e alterati. Possono eseguirsi anche Tac e risonanza magnetica, ma in casi in cui la diagnosi è ancora incerta. In certi casi il medico può trovare che il dolore non è di origine muscolo-tendineo, ma osseo, dovuto alla sofferenza della articolazione della anca che si confonde con la sindrome retto-adduttoria, perché il dolore viene riferito al inguine. A volte, specie negli adolescenti, possono verificarsi fratture da stress dell’osso del pube: sono lesioni del osso generate a causa delle ripetute sollecitazioni che lo sport genera sullo scheletro. Inizialmente il dolore è leggero, ma se la frattura si completa compromette anche la normale deambulazione.

 

Quando si escludono le cause di dolore ortopedico possono emergere altri disturbi quali ernie inguinali, problemi addominali e ginecologici o disturbi urinari, che andranno valutati con attenzione.

 

 

TERAPIE:

Il dolore è il principale sintomo della patologia. Localizzato all'inguine e/o sul pube, e/o sulla faccia interna della coscia, nelle forme medio-lievi, compare al mattino, al risveglio, e all'inizio degli esercizi fisici; succesivamente tende a scomparire con il riscaldamento, (questo è un segno tipico, che consente di distinguere il dolore della pubalgia da algie di altra natura).

Nelle fasi più avanzate della patologia, tuttavia, il dolore tende a farsi continuo e ad esacerbarsi con gli scatti e i cambi bruschi di direzione.

 

Il trattamento della pubalgia è complesso: il migliore approccio è quello di trattare la patologia con decisione , fin dall'inizio, per evitare una cronicizzazione.

Innanzitutto vanno eliminate le cause che sembrano responsabili della patologia, quindi:

• riposo, per una durata variabile da alcune settimane ad alcuni mesi;

• trattamento farmacologico antiinfiammatorio locale e sistemico;

• utilizzo di mezzi fisici come laser, crioultrasuoni, ionoforesi;

• ossigeno-ozono terapia;

• mesoterapia;

• esercizi di stretching dei muscoli adduttori, lavorando subito al di sotto della soglia del dolore;

• esercizi di riequilibrio del bacino;

• nei casi più ribelli, ed in particolare per la "sindrome della guaina del retto femorale", è indicato l'intervento chirurgico.

 

Naturalmente la formulazione e il controllo del piano di trattamento sarà effettuata dal medico fisiatra e dalla sua equipe riabilitativa!

 

Per la pubalgia il RIPOSO è la cura più efficace. Se la causa è una infiammazione recente dei tendini, la sindrome retto-adduttoria regredisce in modo spontaneo assumendo poche compresse di antinfiammatori e sospendendo le attività fisiche.

In genere la non efficacia del periodo di stop dà al medico le giuste indicazioni per comporre il cocktail di terapie di aggressione della pubalgia.

La terapia conservativa è quella che dà i migliori risultati (stretching, potenziamento muscolare ecc.), anche se non è facile trovare abili riabilitatori che sappiano indicare il programma di cinesiterapia corretto.

La efficacia di terapie fisiche quali litotritore, correnti laser, ipertermia non è scientificamente né statisticamente provata.

Più difficile il trattamento dei casi cronicizzati, cioè quando il dolore è stato ignorato e si è continuato ad allenarsi: il riposo, gli antidolorifici e le terapie servono a poco. Infatti il dolore sembra attenuarsi, ma si scatena alla ripresa dell’attività. In questi casi bisogna ricorrere all’operazione. Accanto alla classica “pulizia” del tendine con il bisturi, oggi esiste anche un nuovo trattamento mininvasivo con l’uso di radiofrequenze: attraverso una piccola incisione cutanea si praticano dei microfori nel tessuto malato. In questo modo si avviano i processi di riparazione e guarigione dei tessuti del tendine eliminando la pubalgia.

 

Un trattamento conservativo, non chirurgico è per lo più consigliato se si tratta di patologia degli adduttori: si basa sul riposo sportivo (almeno 3 mesi), farmaci antinfiammatori, ultrasuoni, ev. mesoterapia, correzione del gesto sportivo, scarpe adatte (atletica). Le infiltrazioni devono essere eseguite solamente in casi di tendinite cronica degli adduttori e mai nella sinfisi pubica.

 

La riabilitazione deve essere indolore, intrapresa dopo un mese di riposo e deve rinforzare la parete addominale e allungare la muscolatura degli arti inferiori (stretching adduttori ++). La metodica fondamentale sia per prevenire che per curare la pubalgia è sicuramente lo stretching mirato dei muscoli adduttori, però in forma decompensata, cioè in modo che non si realizzino compensi in altri distretti muscolari.

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Sono un appassionato di rugby che ha  visto tutte le vostre partite casalinghe ,vi faccio una domanda :DOVE E' FINITA LA SQUADRA VISTA NELLE PRIME PARTITE ? NON MI SEMBRA CHE MANCHINO MOLTI GIOCATORI, ANZI CE NE SONO DEI NUOVI (VEDI CAMILLOCCI).

COS'E' SUCCESSO ,O COSA  STA SUCCEDENDO ? QUALI POSSONO ESSERE I MOTIVI ?

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Oh, sia chiaro...

 

Chi si allena, suda, sbanfa, si fa male, mangia e beve con te, non potrà mai lasciarti solo.

 

Claudio Appiani (naz. italiano)

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Ka_mate ka_ora dopo questo trattato sulla pubalgia possiamo dedurre che gli insuccessi sono dovuti a questa diffusa patologia e a duri carichi di lavoro, corretto ?

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Ah peppe, Ka_mate ha trovato un modo elegante e sarcastico per risponderti che di causa ce ne sono tante e nessuna.

 

Personalmente credo che quello che stiamo passando è l'effetto ELITE.

Lo sapevamo che sarebbe stata dura e che essere inseriti nel girone elite avrebbe comportato una serie di sconfitte; che una serie di sconfitte avrebbero comportato scoramento, disaffezione, contrasti intra team; che tutti questi effetti avrebbero messo a dura prova la coesione della squadra, composta per sua natura da tante individualità, ognuna con il proprio vissuto, con la propria forma mentis, con il proprio carattere, con il proprio modo di reagire alle avversità.

Ma soprattutto che tutti questi effetti avrebbero costituito il primo momento di crisi.

 

Comunque quello che è bene ricordare è che tutta sta storia dell'effetto Elite è una occasione di crisi, non la causa della crisi.

 

Se hai avuto modo di frequentare rugbisti o gente che ha fatto sport da combattimento, saprai che arriva sempre il momento nella vita di uno di questi sportivi in cui ci si scontra con l'istinto di conservazione, con la tentazione di nascondersi, di dare di meno, con la paura di farsi male, con la difficoltà di superare il dolore e le sconfitte.

 

Questa fase prima o poi la passano o l'hanno passata tutti da Mauro Bergamasco a Leonardo Bordoni (dal primo all'ultimo rugbysta d'italia).

 

Il fatto è che in una squadra normale questo step viene da tutti affrontato in un momento diverso e quindi ogni rugbysta può contare sull'esperienza di uno o più compagni di squadra che, essendoci già passati, ti possono aiutare, dare consigli e sostenerti.

 

Nella nostra squadra, composta da tutti neofiti, il problema è più complesso perché tutti siamo entrati in crisi contemporaneamente e la squadra ne soffre in maniera amplificata.

In più, ognuno non ha la possibilità di riferirsi a dei compagni d'esperienza che possano aiutarlo.

 

Personalmente credo che non debba preoccuparci neanche la "mortalità" di giocatori che adesso si sta manifestando (all'inizio dell'anno ci allenavamo in 40/45 persone, oggi in 30), perché questa è fisiologica in ogni squadra, solo che, torno a dirlo, nel nostro caso si sta manifestando in molti contemporaneamente.

 

Questa fase è quella che trasforma ogni singolo giocatore di rugby in rugbysta ed è normale che qualcuno non superi l'esame, che qualcuno fallisca, che si perda per strada.

 

Anche in altre società più blasonate e d'esperienza il problema si manifesta.

Anche nel viadana, nei saracens o nei london wasps iniziano in 100 e diventano rugbysti in 10.

 

Questo è normale.

 

Credo che comunque la squadra tutta, considerando la peculiarità della situazione che rende la nostra prova più dura di quella di altri, stia reagendo bene.

 

Se da 50 giocatori di Rugby dovessimo ritrovarci 30 rugbysti avremmo fatto un miracolo.

Anche perché con le nostre qualità ci ritroveremmo la squadra più forte della serie C.

 

Questo non è un problema dei tifosi, che possono se vorranno continuare a sostenerci o meno, è un problema di ogni singolo giocatore, di ogni singolo uomo che scende in campo (o nell'arena), superare i propri limiti è un percorso contemporaneamente individuale e collettivo. Ma della squadra, non del movimento.

 

Abbiamo iniziato da due anni, ci schiantiamo tutte le domeniche contro coetanei che hanno iniziato a giocare a rugby a 5 anni. E' una bella prova di carattere per tutti.

Ieri l'allenameto è stato maschio e nessuno s'è tirato indietro.

Certo il mister s'è incazzato comunque in un paio di occasioni, ma per errori tecnici non per voglia di non fare.

Io personalmente sono orgoglioso di ogni fratello che ieri m'ha pistato!

Modificato da tarakona

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Ciao Tarakona, comincio ad appassionarmi a questa discussioni, mi fanno sentire un po' rugbista , le mie domande vengono fuori da emozioni e passioni che voi avete saputo trasmettermi vedendovi all'opera.Siete stati capaci di farmi accendere,gioire, trepidare,arrabbiare ,esultare ,e di farvi amare (non pensare male).

Nessuno vi mollerà finquando voi mettete in campo cuore,testa e grinta.

Domenica andrete a giocare a paganica ,all'andata si è sciupata una grande occasione,C'è la possibilità di rifarci .

Domenica a sera vorrei aprire questo forum e leggere con gioia che la squadra si è ritrovata,che ci ha creduto e che è uscita dal campo tra gli applausi riportando a casa non solo punti ma sopratutto morale e fiducia.

 

Buon rugby a voi

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Ciao Tarakona, comincio ad appassionarmi a questa discussioni, mi fanno sentire un po' rugbista , le mie domande vengono fuori da emozioni e passioni che voi avete saputo trasmettermi vedendovi all'opera.Siete stati capaci di farmi accendere,gioire, trepidare,arrabbiare ,esultare ,e di farvi amare (non  pensare  male).

Nessuno vi mollerà  finquando voi mettete in campo cuore,testa e grinta.

Domenica andrete a giocare a paganica ,all'andata si è sciupata una grande occasione,C'è la possibilità di rifarci .

Domenica a sera vorrei aprire questo forum e leggere con gioia che la squadra si è ritrovata,che ci ha creduto e che è uscita dal campo tra gli applausi riportando a casa non solo  punti ma sopratutto morale e fiducia.

 

Buon rugby a voi

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perchè oltre a sentirtici rugbista non provi a diventarlo?!?!?

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Ciao Tarakona, comincio ad appassionarmi a questa discussioni, mi fanno sentire un po' rugbista , le mie domande vengono fuori da emozioni e passioni che voi avete saputo trasmettermi vedendovi all'opera.Siete stati capaci di farmi accendere,gioire, trepidare,arrabbiare ,esultare ,e di farvi amare (non  pensare  male).

Nessuno vi mollerà  finquando voi mettete in campo cuore,testa e grinta.

Domenica andrete a giocare a paganica ,all'andata si è sciupata una grande occasione,C'è la possibilità di rifarci .

Domenica a sera vorrei aprire questo forum e leggere con gioia che la squadra si è ritrovata,che ci ha creduto e che è uscita dal campo tra gli applausi riportando a casa non solo  punti ma sopratutto morale e fiducia.

 

Buon rugby a voi

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Grazie del supporto Peppe,

buon rugby anche a te.

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porco zio ka mate ma che hai scritto l'enciclopedia della medicina per noi???

e poi semo tutti mezzi ingoranti su sto forum (io in primis) è inutile che c'e' scrivi tutti sti artifizi, non mettere che ci sono problemi nella zona pelvica... metti che fanno male le palle e zone limitrofe.... è più chiaro per noi miseri mortali... mica famo li farmacisti (tanto per fa un esempio, non ti volevo mica offendere dicendo che facevi il farmacista sia chiaro!)

e poi te prego l'avatar.... i post tuoi non li leggo per evitare de buttacce l'occhio!!!!!!

comunque spero che almeno hai fatto copia e incolla dall'enciclopedia on line delle malattie delle zone vicine all'uccello, senno c'hai perso due giorni a scrive tutto, a meno che non c'hai tempo da perde come li farmacisti (tanto per fa un esempio, non ti volevo mica offendere dicendo che facevi il farmacista sia chiaro!).

Comunque almeno un primato c'e' l'abbiamo... siamo la squadra più pubalgica d'italia!!!!!

 

un piccolo applauso anche all'avvocato che ha scritto di MAURO BERGAMASCO E LEONARDO BORDONI come del primo e dell'ultimo rugbista d'italia, ma se gentilmente mi spieghi quale dei due è il primo e quale l'ultimo che non ho capito!!!!

 

evviva BB (sempre BANZAI BORDONI!)

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porco zio ka mate ma che hai scritto l'enciclopedia della medicina per noi???

e poi semo tutti mezzi ingoranti su sto forum (io in primis) è inutile che c'e' scrivi tutti sti artifizi, non mettere che ci sono problemi nella zona pelvica... metti che fanno male le palle e zone limitrofe.... è più chiaro per noi miseri mortali... mica famo li farmacisti (tanto per fa un esempio, non ti volevo mica offendere dicendo che facevi il farmacista sia chiaro!)

e poi te prego l'avatar.... i post tuoi non li leggo per evitare de buttacce l'occhio!!!!!!

comunque spero che almeno hai fatto copia e incolla dall'enciclopedia on line delle malattie delle zone vicine all'uccello, senno c'hai perso due giorni a scrive tutto, a meno che non c'hai tempo da perde come li farmacisti (tanto per fa un esempio, non ti volevo mica offendere dicendo che facevi il farmacista sia chiaro!).

Comunque almeno un primato c'e' l'abbiamo... siamo la squadra più pubalgica d'italia!!!!!

 

un piccolo applauso anche all'avvocato che ha scritto di MAURO BERGAMASCO E LEONARDO BORDONI come del primo e dell'ultimo rugbista d'italia, ma se gentilmente mi spieghi quale dei due è il primo e quale l'ultimo che non ho capito!!!!

 

evviva BB (sempre BANZAI BORDONI!)

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Beh, signore dei draghi...

manco te dovrei rispondere, perché se Mauro Bergamasco non è il primo (e per me in questo momento lo è), certo che non è l'ultimo.

Banzai Bordoni potrà forse essere in futuro il primo rugbysta italiano infartato in campo!

Comunque grazie per l'attestato di stima!

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Al capitano o mio capitano::

durante la partita fuori dal campo parla solo uno e cioè l'allenatore, mentre dentro parla sempre e dico sempre uno il capitano se ha da dire! altrimenti si gioca e basta.

 

Poi fra il primo e secondo tempo se non parla l'allenatore parla chi ha più  esperienza!!

Alla fine della partita quando ce semo calmati parla chi a più esperienza in genere se pero è capace di autocritica!!

 

Poi durante il gioco come la mischia nn vuole che si dica " ma oggi che cazzo fanno!?" cosi i trequarti non voiono senti durante il gioco ma che cazz... stanno a fa? so peggio de una groviera!

 

detto questo se pensiamo di essere sempre una monnezza! e  di dire è!!!!! Mario ha ragione! allora iniziamo un'altro sporto! perche Mario credo ci dice quelle cose solo per farci reagire mentre noi prendiamo le paraculate e ci abbattiamo di più!!!! forse tocca usa anche psicologia sportiva "dato che nel mondo quasi tutte le squadre la usano" cioè pensiamo di essere più forti di quello che crediamo.

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:inchino: :inchino: :inchino: :inchino: :inchino:

 

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che cazzo c'entra la barca a vela????

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ka mate ancora non hai risposto all'interrogativo che da tempo offusca le menti di migliaia (per non dire milioni.. non vorrei esagerare) di uomini in tutto il mondo.... che cazzo c'entra sta barca a vela? vuoi fare un allusione per dirci che stiamo colando a picco? stiamo in alto mare? abbiamo bisogno di scialuppe di salvataggio? dobbiamo cazzare la randa? o preferisci lascare il fiocco?....... oppure niente niente molli il rugby e ti dai alla Coppa America???????

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porco zio ka mate ma che hai scritto l'enciclopedia della medicina per noi???

e poi semo tutti mezzi ingoranti su sto forum (io in primis) è inutile che c'e' scrivi tutti sti artifizi, non mettere che ci sono problemi nella zona pelvica... metti che fanno male le palle e zone limitrofe.... è più chiaro per noi miseri mortali... mica famo li farmacisti (tanto per fa un esempio, non ti volevo mica offendere dicendo che facevi il farmacista sia chiaro!)

e poi te prego l'avatar.... i post tuoi non li leggo per evitare de buttacce l'occhio!!!!!!

comunque spero che almeno hai fatto copia e incolla dall'enciclopedia on line delle malattie delle zone vicine all'uccello, senno c'hai perso due giorni a scrive tutto, a meno che non c'hai tempo da perde come li farmacisti (tanto per fa un esempio, non ti volevo mica offendere dicendo che facevi il farmacista sia chiaro!).

Comunque almeno un primato c'e' l'abbiamo... siamo la squadra più pubalgica d'italia!!!!!

 

un piccolo applauso anche all'avvocato che ha scritto di MAURO BERGAMASCO E LEONARDO BORDONI come del primo e dell'ultimo rugbista d'italia, ma se gentilmente mi spieghi quale dei due è il primo e quale l'ultimo che non ho capito!!!!

 

evviva BB (sempre BANZAI BORDONI!)

1303024[/snapback]

 

 

Beh, signore dei draghi...

manco te dovrei rispondere, perché se Mauro Bergamasco non è il primo (e per me in questo momento lo è), certo che non è l'ultimo.

Banzai Bordoni potrà forse essere in futuro il primo rugbysta italiano infartato in campo!

Comunque grazie per l'attestato di stima!

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ricorda.... l'importante è essere sempre il primo in qualcosa.... anche il primo rugbista infartato in campo è pur sempre un record... lavoraci bene che ti potrai togliere qualche soddisfazione... inizia mangiando pesante e aumentando il colesterolo... non dimenticare trigliceridi e la pizza (grassa) di Elio!

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me corrego... manco qui si lu primo.... leggi:

 

(ANSA) - BUENOS AIRES, 20 AGO - Nicolas Gomez Cora, 31enne giocatore argentino di rugby, e' morto in seguito ad un attacco di cuore durante una partita. La terza linea del Lomas Atlethic e' deceduta durante il trasporto in ospedale a La Plata. Nicolas, cugino dell'ala della nazionale argentina Pablo Gomez Cora, e' stato colpito dal malore nel corso di una partita del campionato riserve contro il San Luis.

 

prova con una scarica di diarrea mentre te sollevano in touche.... forse li si lu primo (fa un pò schifo, lo so, ma i record quelli belli se li saranno gia presi tutti!!!)!!!!

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Ragazzi vorrei fare i complimenti a Lamanna che si è presentato al cospetto degli azzurri indossando il berretto dell'irlanda!!! Da fonti a me vicine pare che Castrogiovanni abbia avuto l'intenzione di placcarlo!!! :P:P:P

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me corrego... manco qui si lu primo.... leggi:

 

(ANSA) - BUENOS AIRES, 20 AGO - Nicolas Gomez Cora, 31enne giocatore argentino di rugby, e' morto in seguito ad un attacco di cuore durante una partita. La terza linea del Lomas Atlethic e' deceduta durante il trasporto in ospedale a La Plata. Nicolas, cugino dell'ala della nazionale argentina Pablo Gomez Cora, e' stato colpito dal malore nel corso di una partita del campionato riserve contro il San Luis.

 

prova con una scarica di diarrea mentre te sollevano in touche.... forse li si lu primo (fa un pò schifo, lo so, ma i record quelli belli se li saranno gia presi tutti!!!)!!!!

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Vabbè, a parte il fatto che io avevo detto primo rugbysta "italiano", comunque accetto il nuovo tipo di record.

Mi dispiace solo che negli utlimi allenamenti in touche m'ha solevato un certo signore dei ..... Sai di chi parlo?

 

Comunque non è un problema, battiamo due record con una botta sola io quello della dissenteria in touche e tu quello di primo rugbista Annegato durante un incontro!

 

Per me questo è un record che non potrà mai essere battuto, rimarrà in eterno!

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Un pomeriggio alla borghesiana...

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Pure voi!!!!!!!!??????? :o:o:o:o

 

Dopo Picone e Sgarbi....certo che Mallet non sa proprio più chi cazzo convocare!!!!

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Al capitano o mio capitano::

durante la partita fuori dal campo parla solo uno e cioè l'allenatore, mentre dentro parla sempre e dico sempre uno il capitano se ha da dire! altrimenti si gioca e basta.

 

Poi fra il primo e secondo tempo se non parla l'allenatore parla chi ha più  esperienza!!

Alla fine della partita quando ce semo calmati parla chi a più esperienza in genere se pero è capace di autocritica!!

 

Poi durante il gioco come la mischia nn vuole che si dica " ma oggi che cazzo fanno!?" cosi i trequarti non voiono senti durante il gioco ma che cazz... stanno a fa? so peggio de una groviera!

 

detto questo se pensiamo di essere sempre una monnezza! e  di dire è!!!!! Mario ha ragione! allora iniziamo un'altro sporto! perche Mario credo ci dice quelle cose solo per farci reagire mentre noi prendiamo le paraculate e ci abbattiamo di più!!!! forse tocca usa anche psicologia sportiva "dato che nel mondo quasi tutte le squadre la usano" cioè pensiamo di essere più forti di quello che crediamo.

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:inchino: :inchino: :inchino: :inchino: :inchino:

 

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che cazzo c'entra la barca a vela????

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ka mate ancora non hai risposto all'interrogativo che da tempo offusca le menti di migliaia (per non dire milioni.. non vorrei esagerare) di uomini in tutto il mondo.... che cazzo c'entra sta barca a vela? vuoi fare un allusione per dirci che stiamo colando a picco? stiamo in alto mare? abbiamo bisogno di scialuppe di salvataggio? dobbiamo cazzare la randa? o preferisci lascare il fiocco?....... oppure niente niente molli il rugby e ti dai alla Coppa America???????

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Questa è una vecchia discussione a 3 con me, ka mate e turoldo.....caro ka mate io ho già comprato occhiali e orologio....

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