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Terni Rugby: inizia l'avventura dei Draghi!!!

Messaggi raccomandati

l'articolo del Messaggero di oggi:

 

 

La Ternana va giù e il rugby va su

 

Lo sport della palla ovale si espande, rastrellando ogni giorno proseliti 

   

di PAOLO GRASSI

e MASSIMO SAMPAOLESI

 

Per un pallone che si sgonfia, ce n’è un altro che si gonfia. Due modi per essere rossoverdi. Attraverso il calcio in uno dei momenti più neri (dal punto di vista dell’interesse cittadino) che la sua storia ricordi e attraverso il rugby che sta fiorendo di giorno in giorno: «Il calcio lo amo ancora. Ma la situazione della Ternana ti toglie l’entusiasmo - dice Emanuele Piantoni, uno che al Liberati ci andava sempre ma che ora è sempre al Sant’Anna a sostenere i Draghi della palla ovale - Nel rugby, invece, ho trovato un’altra maglia rossoverde da amare ed un ambiente pulito, dove si festeggia insieme sugli spalti senza controlli e documenti da esibire per entrare».

Ma gli elementi per descrivere la situazione in questo modo ci sono tutti. Tre anni fa nacque la società rugbistica ternana e tre anni fa cominciò il declino inesorabile della Ternana calcio. Una prima retrocessione dalla serie B poi una salvezza in serie C1 arrivata solo all’ultima giornata, fino alla situazione attuale con un Liberati triste e sparuto che non va mai oltre le cinquecento presenze di tifosi a partita: «Ho un passato da curva - racconta Alessandro Cibocchi, ternano doc ed in forza alla squadra allenata da Francesco Giorgini - ed ho una memoria indelebile di quei canti, di quei cori e di tutta quella gente che andava allo stadio a tifare le Fere. Ma ho ricordi bellissimi anche indossando questa maglia. Il mio esordio fu in serie B contro il Chievo: c’erano quindicimila spettatori a tifare i nostri colori. Ma il tifo delle Fere ha seguito la squadra ovunque. Anche quando finimmo nel campionato dilettanti c’erano sempre sei-settemila tifosi al seguito. Oggi, purtroppo, non è più così. E ne sono molto rammaricato. Da giocatore dico che mi manca molto il loro sostegno ma da ex tifoso li capisco e tutto ciò mette molta tristezza. Un tempo per i tifosi il contatto con la società e con i giocatori era un fattore che creava entusiasmo. ma oggi, tutto questo non c’è più. Basti pensare che un tempo i giovani ci portavano anche la famiglia a vedere la partita. Ora è solo memoria».

Ma per un tifo che lentamente appassisce c’è una nuova linfa vitale che porta comunque a sostenere i colori rossoverdi. Figlia di una scommessa. Ma una scommessa che oggi, per Alessandro Betti, è diventata molto di più. «Quando ho deciso di investire sul rugby - dice il presidente dei Draghi - non mi sarei aspettato di vedere risultati lusinghieri dopo soli tre anni». La sua “creatura” appassiona. Ha colto, forse, il momento di maggiore crescita del rugby a livello nazionale, grazie ai risultati della nazionale al “Sei nazioni”. Resta il fatto che il campo sant’Anna, dove il Terni rugby gioca le gare casalinghe, accoglie sempre un pubblico entusiasta e festante. E quest’anno è partita anche l’attività giovanile. «Sta creandosi una base culturale - aggiunge Betti - ma soprattutto il rugby sta restituendo agli sportivi uno spunto di aggregazione sociale». Proprio qello spunto, forse, che la Terni sportiva sembrava stesse perdendo con la crisi del calcio.

Calcio e rugby. Pallone rotondo e pallone ovale. Due modi differenti di pensare. Ma quel rosso e quel verde continuano a camminare insieme nel cuore dei ternani. Lo dimostra e lo conferma Lorenzo Filippetti, uno dei pochi che ancora vanno a vedere le partite di calcio della Ternana. Ma quando le Fere giocano fuori va a sostenere i Draghi: «La Ternana è, e resterà, il mio amore. Il Terni rugby è la mia nuova passione. Il calcio soffre le “botte” incassate dalla Ternana. Il rugby, invece, ha creato un nuovo spirito di aggregazione e divertimento. E ad oggi il Sant’Anna mette più allegria rispetto a quel Liberati sempre più spoglio. Purtroppo».

 

La squadra nacque per scommessa 

 

  Sembra uno scherzo del destino. Eppure l’idea del rugby nasce in uno dei momenti più neri per il calcio rossoverde degli ultimi anni.

Tutto partì da una scommessa lanciata a cena tra amici, in una sera di aprile del 2005. La Ternana era stata appena massacrata nel derby al Renato Curi di Perugia in serie B ed in quella serata in cui si iniziò a rompere la passione dei tifosi delle Fere, uno dei commensali, Alessandro Betti, lanciò l’idea di creare una squadra di rugby. In quella tavolata di amici c’era pure Valerio Tabarrini, vicepresidente della polisportiva San Giovanni Bosco. Proprio la Sgb è stata l’incubatore del rugby, fornendo appoggio ai neonati Draghi fino ad un anno fa.

Oggi il presidente Betti guarda al futuro. La scorsa estate aveva pure chiesto al Comune il Liberati, quando con la Ternana calcio non si trovava un accordo. Glielo avrebbero dato, forse, se qualche tecnico non avesse temuto problemi per il manto erboso. Ora c’è una nuova scommessa da vincere: un nuovo campo tutto per rugby.

1315956[/snapback]

 

Io personalmente, non smetterò mai di ringraziarVi per avermi dato la possibilità di seguire uno sport che mi è sempre piaciuto ed ora valida alternativa ad un calcio pieno di controsensi.

Il tempo vi darà ragione, ne sono sicuro.

Il nuovo campo per il rugby ? Vorrei che non si sprechi del tempo come sta succedendo per la realizzazione del palazzetto dello sport, solo tante parole.

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Che facce da schiaffi!!! Eheheh...ma Omar qui non c'è o non lo riconosco io? Perchè mi sembrava di aver visto una foto molto simile da Betty in cui compariva anche lui col suo vecchio profilo greco...

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OMAR E' ARRIVATO UN ANNO DOPO E A ESORTIDO IN UN TRIANGOLARE AD ORVIETO E APPENA E' ENTRATO DOPO CIRCA 30 SECONDI A FATTO META MA AL SESSANTESIMO SECONDO SE SPACCATO IL NASO :muro::tribola::tribola:

post-3255-1204750929_thumb.jpg

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Che facce da schiaffi!!! Eheheh...ma Omar qui non c'è o non lo riconosco io? Perchè mi sembrava di aver visto una foto molto simile da Betty in cui compariva anche lui col suo vecchio profilo greco...

1316096[/snapback]

 

Ma non è il quarto "accasciato" ( :lol: ) da sinistra?

A sinistra segue Petrollini prima che finisse su "Chi l'ha visto?", ma li mejo so', in serie:

Palermo, Torchio, Angeletti...mitici!

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Che facce da schiaffi!!! Eheheh...ma Omar qui non c'è o non lo riconosco io? Perchè mi sembrava di aver visto una foto molto simile da Betty in cui compariva anche lui col suo vecchio profilo greco...

1316096[/snapback]

 

Ma non è il quarto "accasciato" ( :lol: ) da sinistra?

A sinistra segue Petrollini prima che finisse su "Chi l'ha visto?", ma li mejo so', in serie:

Palermo, Torchio, Angeletti...mitici!

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Ma che dici!?!?! Quello è Valerio G., conterraneo di Carletto e capostipite della lunga dinastia delle Meteore...tralaltro era quello che diceva di calciare meglio di Nico (quando c'aveva ancora un bacino integro...) ;)

Della serie il mondo è bello perchè è vario... :huh:

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OMAR E' ARRIVATO UN ANNO DOPO E A ESORTIDO IN UN TRIANGOLARE AD ORVIETO E APPENA E' ENTRATO DOPO CIRCA 30 SECONDI A FATTO META MA AL SESSANTESIMO SECONDO SE SPACCATO IL NASO  :muro:  :tribola:  :tribola:

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più guardo sta foto più me sgarro dalle risate..... mamma mia Omar mio... quantu si bruttu co sta lingua de fori!

Modificato da Signore dei draghi

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La Ternana va giù e il rugby va su

  

Lo sport della palla ovale si espande, rastrellando ogni giorno proseliti 

   

di PAOLO GRASSI

e MASSIMO SAMPAOLESI

 

Per un pallone che si sgonfia, ce n’è un altro che si gonfia. Due modi per essere rossoverdi. Attraverso il calcio in uno dei momenti più neri (dal punto di vista dell’interesse cittadino) che la sua storia ricordi e attraverso il rugby che sta fiorendo di giorno in giorno: «Il calcio lo amo ancora. Ma la situazione della Ternana ti toglie l’entusiasmo - dice Emanuele Piantoni, uno che al Liberati ci andava sempre ma che ora è sempre al Sant’Anna a sostenere i Draghi della palla ovale - Nel rugby, invece, ho trovato un’altra maglia rossoverde da amare ed un ambiente pulito, dove si festeggia insieme sugli spalti senza controlli e documenti da esibire per entrare».

Ma gli elementi per descrivere la situazione in questo modo ci sono tutti. Tre anni fa nacque la società rugbistica ternana e tre anni fa cominciò il declino inesorabile della Ternana calcio. Una prima retrocessione dalla serie B poi una salvezza in serie C1 arrivata solo all’ultima giornata, fino alla situazione attuale con un Liberati triste e sparuto che non va mai oltre le cinquecento presenze di tifosi a partita: «Ho un passato da curva - racconta Alessandro Cibocchi, ternano doc ed in forza alla squadra allenata da Francesco Giorgini - ed ho una memoria indelebile di quei canti, di quei cori e di tutta quella gente che andava allo stadio a tifare le Fere. Ma ho ricordi bellissimi anche indossando questa maglia. Il mio esordio fu in serie B contro il Chievo: c’erano quindicimila spettatori a tifare i nostri colori. Ma il tifo delle Fere ha seguito la squadra ovunque. Anche quando finimmo nel campionato dilettanti c’erano sempre sei-settemila tifosi al seguito. Oggi, purtroppo, non è più così. E ne sono molto rammaricato. Da giocatore dico che mi manca molto il loro sostegno ma da ex tifoso li capisco e tutto ciò mette molta tristezza. Un tempo per i tifosi il contatto con la società e con i giocatori era un fattore che creava entusiasmo. ma oggi, tutto questo non c’è più. Basti pensare che un tempo i giovani ci portavano anche la famiglia a vedere la partita. Ora è solo memoria».

Ma per un tifo che lentamente appassisce c’è una nuova linfa vitale che porta comunque a sostenere i colori rossoverdi. Figlia di una scommessa. Ma una scommessa che oggi, per Alessandro Betti, è diventata molto di più. «Quando ho deciso di investire sul rugby - dice il presidente dei Draghi - non mi sarei aspettato di vedere risultati lusinghieri dopo soli tre anni». La sua “creatura” appassiona. Ha colto, forse, il momento di maggiore crescita del rugby a livello nazionale, grazie ai risultati della nazionale al “Sei nazioni”. Resta il fatto che il campo sant’Anna, dove il Terni rugby gioca le gare casalinghe, accoglie sempre un pubblico entusiasta e festante. E quest’anno è partita anche l’attività giovanile. «Sta creandosi una base culturale - aggiunge Betti - ma soprattutto il rugby sta restituendo agli sportivi uno spunto di aggregazione sociale». Proprio qello spunto, forse, che la Terni sportiva sembrava stesse perdendo con la crisi del calcio.

Calcio e rugby. Pallone rotondo e pallone ovale. Due modi differenti di pensare. Ma quel rosso e quel verde continuano a camminare insieme nel cuore dei ternani. Lo dimostra e lo conferma Lorenzo Filippetti, uno dei pochi che ancora vanno a vedere le partite di calcio della Ternana. Ma quando le Fere giocano fuori va a sostenere i Draghi: «La Ternana è, e resterà, il mio amore. Il Terni rugby è la mia nuova passione. Il calcio soffre le “botte” incassate dalla Ternana. Il rugby, invece, ha creato un nuovo spirito di aggregazione e divertimento. E ad oggi il Sant’Anna mette più allegria rispetto a quel Liberati sempre più spoglio. Purtroppo».

 

La squadra nacque per scommessa 

 

  Sembra uno scherzo del destino. Eppure l’idea del rugby nasce in uno dei momenti più neri per il calcio rossoverde degli ultimi anni.

Tutto partì da una scommessa lanciata a cena tra amici, in una sera di aprile del 2005. La Ternana era stata appena massacrata nel derby al Renato Curi di Perugia in serie B ed in quella serata in cui si iniziò a rompere la passione dei tifosi delle Fere, uno dei commensali, Alessandro Betti, lanciò l’idea di creare una squadra di rugby. In quella tavolata di amici c’era pure Valerio Tabarrini, vicepresidente della polisportiva San Giovanni Bosco. Proprio la Sgb è stata l’incubatore del rugby, fornendo appoggio ai neonati Draghi fino ad un anno fa.

Oggi il presidente Betti guarda al futuro. La scorsa estate aveva pure chiesto al Comune il Liberati, quando con la Ternana calcio non si trovava un accordo. Glielo avrebbero dato, forse, se qualche tecnico non avesse temuto problemi per il manto erboso. Ora c’è una nuova scommessa da vincere: un nuovo campo tutto per rugby.

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Io personalmente, non smetterò mai di ringraziarVi per avermi dato la possibilità di seguire uno sport che mi è sempre piaciuto ed ora valida alternativa ad un calcio pieno di controsensi.

Il tempo vi darà ragione, ne sono sicuro.

Il nuovo campo per il rugby ? Vorrei che non si sprechi del tempo come sta succedendo per la realizzazione del palazzetto dello sport, solo tante parole.

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grande Paoletto..... un grande super tifoso.... FORZA DRAGHI!!!!!

 

PS. BB come va il ginocchio?!?!?

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GUARDATE QUESTA.........................

1316085[/snapback]

ecco la versione reale della squadra del celebre film "Lo chiamavano bulldozer"....è passato un pò di tempo da quei giorni, dove la gente ci prendeva per pazzi, non tanto perchè giocavamo a rugby (la maggior parte non sapeva che gioco fosse), ma perchè andavamo 3 volte a settimana ad allenarci a Perugia....all'epoca quando era tutto un gioco strano(dove potevi e dovevi scontrarti con qualcuno ma senza provocare una rissa),chi l'avrebbe mai detto che quel gioco era solo l'embrione di qual cosa di gigantesco che da li a poco sarebbe iniziato a crescere e a terrorizzarmi....

non è facile trovarsi da una azzuffata tra persone che tra un pò non sapevano che la palla è ovale a una partita vera di campionato dove hai il peso di far parte di una"creatura" chiamata squadra dove hai altri 14 e più elementi che fanno affidamento,che credono in te......e il pensiero e la paura di non essere all'altezza cresce di pari passo con il crescere di quella cosa chiamata terni rugby.....ma grazie al gruppo formatosi da quell'embrione sono sempre riuscito a superare questa paura non ostante tutti i piccoli ostacoli e frasi scoraggianti del tipo “smetti, cambia sport o vatti a fa benedi"....ancora grazie a tutti per quell' incoraggiamento e quel pizzico di fiducia che mi date e che mi da quella carica di tigna che mi permette di proseguire in questa avventura che ha preso il nome di Terni Rugby…..

RICORDATE a volte è sufficiente uno sguardo, una pacca sulla spalla o perché no anche un’azzuffata per sentire che il gruppo è li anche per te e soprattutto ti vuole con se , quindi denti stretti e continuiamo a spigne tutti senza mollà e vedemo di portà a casa il risultato domenica…. daje regà se deve spigne tutti

 

ecco quello che succede la notte mettendo insieme una vecchia foto e un pò troppo alcool un insieme di emozioni e di pensieri che uno può solo provare di trasmettere agli altri tramite le parole ma con scarso successo

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La Ternana va giù e il rugby va su

  

Lo sport della palla ovale si espande, rastrellando ogni giorno proseliti 

   

di PAOLO GRASSI

e MASSIMO SAMPAOLESI

 

Per un pallone che si sgonfia, ce n’è un altro che si gonfia. Due modi per essere rossoverdi. Attraverso il calcio in uno dei momenti più neri (dal punto di vista dell’interesse cittadino) che la sua storia ricordi e attraverso il rugby che sta fiorendo di giorno in giorno: «Il calcio lo amo ancora. Ma la situazione della Ternana ti toglie l’entusiasmo - dice Emanuele Piantoni, uno che al Liberati ci andava sempre ma che ora è sempre al Sant’Anna a sostenere i Draghi della palla ovale - Nel rugby, invece, ho trovato un’altra maglia rossoverde da amare ed un ambiente pulito, dove si festeggia insieme sugli spalti senza controlli e documenti da esibire per entrare».

Ma gli elementi per descrivere la situazione in questo modo ci sono tutti. Tre anni fa nacque la società rugbistica ternana e tre anni fa cominciò il declino inesorabile della Ternana calcio. Una prima retrocessione dalla serie B poi una salvezza in serie C1 arrivata solo all’ultima giornata, fino alla situazione attuale con un Liberati triste e sparuto che non va mai oltre le cinquecento presenze di tifosi a partita: «Ho un passato da curva - racconta Alessandro Cibocchi, ternano doc ed in forza alla squadra allenata da Francesco Giorgini - ed ho una memoria indelebile di quei canti, di quei cori e di tutta quella gente che andava allo stadio a tifare le Fere. Ma ho ricordi bellissimi anche indossando questa maglia. Il mio esordio fu in serie B contro il Chievo: c’erano quindicimila spettatori a tifare i nostri colori. Ma il tifo delle Fere ha seguito la squadra ovunque. Anche quando finimmo nel campionato dilettanti c’erano sempre sei-settemila tifosi al seguito. Oggi, purtroppo, non è più così. E ne sono molto rammaricato. Da giocatore dico che mi manca molto il loro sostegno ma da ex tifoso li capisco e tutto ciò mette molta tristezza. Un tempo per i tifosi il contatto con la società e con i giocatori era un fattore che creava entusiasmo. ma oggi, tutto questo non c’è più. Basti pensare che un tempo i giovani ci portavano anche la famiglia a vedere la partita. Ora è solo memoria».

Ma per un tifo che lentamente appassisce c’è una nuova linfa vitale che porta comunque a sostenere i colori rossoverdi. Figlia di una scommessa. Ma una scommessa che oggi, per Alessandro Betti, è diventata molto di più. «Quando ho deciso di investire sul rugby - dice il presidente dei Draghi - non mi sarei aspettato di vedere risultati lusinghieri dopo soli tre anni». La sua “creatura” appassiona. Ha colto, forse, il momento di maggiore crescita del rugby a livello nazionale, grazie ai risultati della nazionale al “Sei nazioni”. Resta il fatto che il campo sant’Anna, dove il Terni rugby gioca le gare casalinghe, accoglie sempre un pubblico entusiasta e festante. E quest’anno è partita anche l’attività giovanile. «Sta creandosi una base culturale - aggiunge Betti - ma soprattutto il rugby sta restituendo agli sportivi uno spunto di aggregazione sociale». Proprio qello spunto, forse, che la Terni sportiva sembrava stesse perdendo con la crisi del calcio.

Calcio e rugby. Pallone rotondo e pallone ovale. Due modi differenti di pensare. Ma quel rosso e quel verde continuano a camminare insieme nel cuore dei ternani. Lo dimostra e lo conferma Lorenzo Filippetti, uno dei pochi che ancora vanno a vedere le partite di calcio della Ternana. Ma quando le Fere giocano fuori va a sostenere i Draghi: «La Ternana è, e resterà, il mio amore. Il Terni rugby è la mia nuova passione. Il calcio soffre le “botte” incassate dalla Ternana. Il rugby, invece, ha creato un nuovo spirito di aggregazione e divertimento. E ad oggi il Sant’Anna mette più allegria rispetto a quel Liberati sempre più spoglio. Purtroppo».

 

La squadra nacque per scommessa 

 

  Sembra uno scherzo del destino. Eppure l’idea del rugby nasce in uno dei momenti più neri per il calcio rossoverde degli ultimi anni.

Tutto partì da una scommessa lanciata a cena tra amici, in una sera di aprile del 2005. La Ternana era stata appena massacrata nel derby al Renato Curi di Perugia in serie B ed in quella serata in cui si iniziò a rompere la passione dei tifosi delle Fere, uno dei commensali, Alessandro Betti, lanciò l’idea di creare una squadra di rugby. In quella tavolata di amici c’era pure Valerio Tabarrini, vicepresidente della polisportiva San Giovanni Bosco. Proprio la Sgb è stata l’incubatore del rugby, fornendo appoggio ai neonati Draghi fino ad un anno fa.

Oggi il presidente Betti guarda al futuro. La scorsa estate aveva pure chiesto al Comune il Liberati, quando con la Ternana calcio non si trovava un accordo. Glielo avrebbero dato, forse, se qualche tecnico non avesse temuto problemi per il manto erboso. Ora c’è una nuova scommessa da vincere: un nuovo campo tutto per rugby.

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chissà se a rieti leggono il messaggero-cronaca di Terni ????

P.S. : daje tarakò, che passi de livello...

1315997[/snapback]

 

 

 

beh i giornali vendono anche la cronaca umbra ma difficile che a rieti la comprano, comunque sul sito del messaggero dopo le 14 di ogni giorno si possono leggere gratis tutte le edizioni! altrimenti basta entrare nel forum o sul sito per leggere delle avventure del Terni Rugby come fanno in molti... ;)

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OMAR E' ARRIVATO UN ANNO DOPO E A ESORTIDO IN UN TRIANGOLARE AD ORVIETO E APPENA E' ENTRATO DOPO CIRCA 30 SECONDI A FATTO META MA AL SESSANTESIMO SECONDO SE SPACCATO IL NASO  :muro:  :tribola:  :tribola:

1316124[/snapback]

 

.....se te becca la professoressa d'Italiano....

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Vorrei spendere una parola d'incoraggiamento per Tarakona:

avvocato non mollare che hai iniziato solo ora....Da qui a 42 anni è ancora una lunga strada da percorrere.

La "tigna" non ti manca, ti aspettiamo tutti al campo ad allenarti.

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.....se te becca la professoressa d'Italiano....

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me sa che Haveva bucato una gomma e A fatto tardi quella mattina quando Hdoveva fare leZZione sull'utilizzo delle AkkA....

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Vorrei spendere una parola d'incoraggiamento per Tarakona:

avvocato non mollare che hai iniziato solo ora....Da qui a 42 anni è ancora una lunga strada da percorrere.

La "tigna" non ti manca, ti aspettiamo tutti al campo ad allenarti.

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MUTAZIONI GENETICHE...

Da recenti studi è emerso che, oltre alle disquisizioni sull'esistenza di esemplari di pecore a 4 o a 2 zampe, si stà cercando di verificare l'esistenza di pecoroni a 3 zampe. Sembrerebbe che ne sia stato avvistato un esemplare la sera di martedì scorso nelle adiaceze del campo dove si allena la squadra del terni Rugby.... :o

P.S. Daje BB, teni duro...

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ecco la versione reale della squadra del celebre film "Lo chiamavano bulldozer"....è passato un pò di tempo da quei giorni, dove la gente ci prendeva per pazzi, non tanto perchè giocavamo a rugby (la maggior parte non sapeva che gioco fosse), ma perchè andavamo 3 volte a settimana ad allenarci a Perugia....all'epoca quando era tutto un gioco strano(dove potevi e dovevi scontrarti con qualcuno ma senza provocare una rissa),chi l'avrebbe mai detto che quel gioco era solo l'embrione di qual cosa di gigantesco che da li a poco sarebbe iniziato a crescere e a terrorizzarmi....

non è facile trovarsi da una azzuffata tra persone che tra un pò non sapevano che la palla è ovale a una partita vera di campionato dove hai il peso di far parte di una"creatura" chiamata squadra dove hai altri 14 e più elementi che fanno affidamento,che credono in te......e il pensiero e la paura di non essere all'altezza cresce di pari passo con il crescere di quella cosa chiamata terni rugby.....ma grazie al gruppo formatosi da quell'embrione sono sempre riuscito a superare questa paura non ostante tutti i piccoli ostacoli e frasi scoraggianti del tipo “smetti, cambia sport o vatti a fa benedi"....ancora grazie a tutti per quell' incoraggiamento e quel pizzico di fiducia che mi date e che mi da quella carica di tigna che mi permette di proseguire in questa avventura che ha preso il nome di Terni Rugby…..

RICORDATE a volte è sufficiente uno sguardo, una pacca sulla spalla o perché no anche un’azzuffata per sentire che il gruppo è li anche per te e soprattutto ti vuole con se , quindi denti stretti e continuiamo a spigne tutti senza mollà e vedemo di portà a casa il risultato domenica…. daje regà se deve spigne tutti

 

ecco quello che succede la notte mettendo insieme una vecchia foto e un pò troppo alcool un insieme di emozioni e di pensieri che uno può solo provare di trasmettere agli altri tramite le parole ma con scarso successo

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Nulla da aggiungere...gran bel post!

 

(Da te poi non me l'aspettavo così profondo :P )

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La Ternana va giù e il rugby va su

 

Lo sport della palla ovale si espande, rastrellando ogni giorno proseliti 

   

di PAOLO GRASSI

e MASSIMO SAMPAOLESI

 

Per un pallone che si sgonfia, ce n’è un altro che si gonfia. Due modi per essere rossoverdi. Attraverso il calcio in uno dei momenti più neri (dal punto di vista dell’interesse cittadino) che la sua storia ricordi e attraverso il rugby che sta fiorendo di giorno in giorno: «Il calcio lo amo ancora. Ma la situazione della Ternana ti toglie l’entusiasmo - dice Emanuele Piantoni, uno che al Liberati ci andava sempre ma che ora è sempre al Sant’Anna a sostenere i Draghi della palla ovale - Nel rugby, invece, ho trovato un’altra maglia rossoverde da amare ed un ambiente pulito, dove si festeggia insieme sugli spalti senza controlli e documenti da esibire per entrare».

Ma gli elementi per descrivere la situazione in questo modo ci sono tutti. Tre anni fa nacque la società rugbistica ternana e tre anni fa cominciò il declino inesorabile della Ternana calcio. Una prima retrocessione dalla serie B poi una salvezza in serie C1 arrivata solo all’ultima giornata, fino alla situazione attuale con un Liberati triste e sparuto che non va mai oltre le cinquecento presenze di tifosi a partita: «Ho un passato da curva - racconta Alessandro Cibocchi, ternano doc ed in forza alla squadra allenata da Francesco Giorgini - ed ho una memoria indelebile di quei canti, di quei cori e di tutta quella gente che andava allo stadio a tifare le Fere. Ma ho ricordi bellissimi anche indossando questa maglia. Il mio esordio fu in serie B contro il Chievo: c’erano quindicimila spettatori a tifare i nostri colori. Ma il tifo delle Fere ha seguito la squadra ovunque. Anche quando finimmo nel campionato dilettanti c’erano sempre sei-settemila tifosi al seguito. Oggi, purtroppo, non è più così. E ne sono molto rammaricato. Da giocatore dico che mi manca molto il loro sostegno ma da ex tifoso li capisco e tutto ciò mette molta tristezza. Un tempo per i tifosi il contatto con la società e con i giocatori era un fattore che creava entusiasmo. ma oggi, tutto questo non c’è più. Basti pensare che un tempo i giovani ci portavano anche la famiglia a vedere la partita. Ora è solo memoria».

Ma per un tifo che lentamente appassisce c’è una nuova linfa vitale che porta comunque a sostenere i colori rossoverdi. Figlia di una scommessa. Ma una scommessa che oggi, per Alessandro Betti, è diventata molto di più. «Quando ho deciso di investire sul rugby - dice il presidente dei Draghi - non mi sarei aspettato di vedere risultati lusinghieri dopo soli tre anni». La sua “creatura” appassiona. Ha colto, forse, il momento di maggiore crescita del rugby a livello nazionale, grazie ai risultati della nazionale al “Sei nazioni”. Resta il fatto che il campo sant’Anna, dove il Terni rugby gioca le gare casalinghe, accoglie sempre un pubblico entusiasta e festante. E quest’anno è partita anche l’attività giovanile. «Sta creandosi una base culturale - aggiunge Betti - ma soprattutto il rugby sta restituendo agli sportivi uno spunto di aggregazione sociale». Proprio qello spunto, forse, che la Terni sportiva sembrava stesse perdendo con la crisi del calcio.

Calcio e rugby. Pallone rotondo e pallone ovale. Due modi differenti di pensare. Ma quel rosso e quel verde continuano a camminare insieme nel cuore dei ternani. Lo dimostra e lo conferma Lorenzo Filippetti, uno dei pochi che ancora vanno a vedere le partite di calcio della Ternana. Ma quando le Fere giocano fuori va a sostenere i Draghi: «La Ternana è, e resterà, il mio amore. Il Terni rugby è la mia nuova passione. Il calcio soffre le “botte” incassate dalla Ternana. Il rugby, invece, ha creato un nuovo spirito di aggregazione e divertimento. E ad oggi il Sant’Anna mette più allegria rispetto a quel Liberati sempre più spoglio. Purtroppo».

 

La squadra nacque per scommessa 

 

  Sembra uno scherzo del destino. Eppure l’idea del rugby nasce in uno dei momenti più neri per il calcio rossoverde degli ultimi anni.

Tutto partì da una scommessa lanciata a cena tra amici, in una sera di aprile del 2005. La Ternana era stata appena massacrata nel derby al Renato Curi di Perugia in serie B ed in quella serata in cui si iniziò a rompere la passione dei tifosi delle Fere, uno dei commensali, Alessandro Betti, lanciò l’idea di creare una squadra di rugby. In quella tavolata di amici c’era pure Valerio Tabarrini, vicepresidente della polisportiva San Giovanni Bosco. Proprio la Sgb è stata l’incubatore del rugby, fornendo appoggio ai neonati Draghi fino ad un anno fa.

Oggi il presidente Betti guarda al futuro. La scorsa estate aveva pure chiesto al Comune il Liberati, quando con la Ternana calcio non si trovava un accordo. Glielo avrebbero dato, forse, se qualche tecnico non avesse temuto problemi per il manto erboso. Ora c’è una nuova scommessa da vincere: un nuovo campo tutto per rugby.

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chissà se a rieti leggono il messaggero-cronaca di Terni ????

P.S. : daje tarakò, che passi de livello...

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beh i giornali vendono anche la cronaca umbra ma difficile che a rieti la comprano, comunque sul sito del messaggero dopo le 14 di ogni giorno si possono leggere gratis tutte le edizioni! altrimenti basta entrare nel forum o sul sito per leggere delle avventure del Terni Rugby come fanno in molti... ;)

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Ammazza, saggio oltre che "tosto"... ;) chissà perchè poi...

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GUARDATE QUESTA.........................

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ecco la versione reale della squadra del celebre film "Lo chiamavano bulldozer"....è passato un pò di tempo da quei giorni, dove la gente ci prendeva per pazzi, non tanto perchè giocavamo a rugby (la maggior parte non sapeva che gioco fosse), ma perchè andavamo 3 volte a settimana ad allenarci a Perugia....all'epoca quando era tutto un gioco strano(dove potevi e dovevi scontrarti con qualcuno ma senza provocare una rissa),chi l'avrebbe mai detto che quel gioco era solo l'embrione di qual cosa di gigantesco che da li a poco sarebbe iniziato a crescere e a terrorizzarmi....

non è facile trovarsi da una azzuffata tra persone che tra un pò non sapevano che la palla è ovale a una partita vera di campionato dove hai il peso di far parte di una"creatura" chiamata squadra dove hai altri 14 e più elementi che fanno affidamento,che credono in te......e il pensiero e la paura di non essere all'altezza cresce di pari passo con il crescere di quella cosa chiamata terni rugby.....ma grazie al gruppo formatosi da quell'embrione sono sempre riuscito a superare questa paura non ostante tutti i piccoli ostacoli e frasi scoraggianti del tipo “smetti, cambia sport o vatti a fa benedi"....ancora grazie a tutti per quell' incoraggiamento e quel pizzico di fiducia che mi date e che mi da quella carica di tigna che mi permette di proseguire in questa avventura che ha preso il nome di Terni Rugby…..

RICORDATE a volte è sufficiente uno sguardo, una pacca sulla spalla o perché no anche un’azzuffata per sentire che il gruppo è li anche per te e soprattutto ti vuole con se , quindi denti stretti e continuiamo a spigne tutti senza mollà e vedemo di portà a casa il risultato domenica…. daje regà se deve spigne tutti

 

ecco quello che succede la notte mettendo insieme una vecchia foto e un pò troppo alcool un insieme di emozioni e di pensieri che uno può solo provare di trasmettere agli altri tramite le parole ma con scarso successo

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Nulla da aggiungere...gran bel post!

 

(Da te poi non me l'aspettavo così profondo :P )

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non te l'aspettavi, perchè, secondo me, stai sbagliando persona....io ho fatto la stessa considerazione

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GUARDATE QUESTA.........................

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ecco la versione reale della squadra del celebre film "Lo chiamavano bulldozer"....è passato un pò di tempo da quei giorni, dove la gente ci prendeva per pazzi, non tanto perchè giocavamo a rugby (la maggior parte non sapeva che gioco fosse), ma perchè andavamo 3 volte a settimana ad allenarci a Perugia....all'epoca quando era tutto un gioco strano(dove potevi e dovevi scontrarti con qualcuno ma senza provocare una rissa),chi l'avrebbe mai detto che quel gioco era solo l'embrione di qual cosa di gigantesco che da li a poco sarebbe iniziato a crescere e a terrorizzarmi....

non è facile trovarsi da una azzuffata tra persone che tra un pò non sapevano che la palla è ovale a una partita vera di campionato dove hai il peso di far parte di una"creatura" chiamata squadra dove hai altri 14 e più elementi che fanno affidamento,che credono in te......e il pensiero e la paura di non essere all'altezza cresce di pari passo con il crescere di quella cosa chiamata terni rugby.....ma grazie al gruppo formatosi da quell'embrione sono sempre riuscito a superare questa paura non ostante tutti i piccoli ostacoli e frasi scoraggianti del tipo “smetti, cambia sport o vatti a fa benedi"....ancora grazie a tutti per quell' incoraggiamento e quel pizzico di fiducia che mi date e che mi da quella carica di tigna che mi permette di proseguire in questa avventura che ha preso il nome di Terni Rugby…..

RICORDATE a volte è sufficiente uno sguardo, una pacca sulla spalla o perché no anche un’azzuffata per sentire che il gruppo è li anche per te e soprattutto ti vuole con se , quindi denti stretti e continuiamo a spigne tutti senza mollà e vedemo di portà a casa il risultato domenica…. daje regà se deve spigne tutti

 

ecco quello che succede la notte mettendo insieme una vecchia foto e un pò troppo alcool un insieme di emozioni e di pensieri che uno può solo provare di trasmettere agli altri tramite le parole ma con scarso successo

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Nulla da aggiungere...gran bel post!

 

(Da te poi non me l'aspettavo così profondo :P )

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non te l'aspettavi, perchè, secondo me, stai sbagliando persona....io ho fatto la stessa considerazione

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Oppure ha copiato... :blink:

Hmmm, non mi piace l'andazzo di questo forum, troppi equivoci, troppi segreti e inganni...

Per esempio prendi Giteau...secondo me è uno scagnozzo del title sponsor...tant'è che poco sopra ha provato pure a lanciare un criptico e inspiegabile messaggio subliminale per pubblicizzare l'ultimo prodotto della Fiat :P<_<:unsure:;)

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CIAO RAGAZZI, GRAZIE A TUTTI PER L'INCORAGGIAMENTO.

 

La zampogna fa le bizze, ma almeno adesso non fa più tanto male.

Domani mi diranno che danni sono riuscito a fare.

 

La "tigna" e la voglia di tornare a spingere non manca, comunque se per un paio di settimane non potrò allenarmi, vorrà dire che mi metterò a magnà, così almeno rendo meglio in prima linea.

 

Comunque il supporto emotivo e affettivo del sottoscritto non mancherà mai ai draghi!!!

 

SPINGO ANCHE CO 'NA ZAMPA SOLA

 

PS

Mi preoccupa in genere l'idea di essere visto come un pecorone a tre zampe... Visto la fine che fanno quelle a quattro ... e quelle a due!!!!!!!

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Si è vero!

Devi stare attento a chi in allenamento ti dice BRAVO oppure magari stasera qualcuno proporrà lo schema MULTIPLA....allora, solo allora si scopriranno gli altarini

(anche se qualcuno ci ha provato a tenere il segreto, ma è stato scoperto...)

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OMAR E' ARRIVATO UN ANNO DOPO E A ESORTIDO IN UN TRIANGOLARE AD ORVIETO E APPENA E' ENTRATO DOPO CIRCA 30 SECONDI A FATTO META MA AL SESSANTESIMO SECONDO SE SPACCATO IL NASO  :muro:  :tribola:  :tribola:

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più guardo sta foto più me sgarro dalle risate..... mamma mia Omar mio... quantu si bruttu co sta lingua de fori!

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Ma c'avete fatto caso alla somiglianza col nuovo avatar di KA_MATE!?!

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Gaudeamus igitur iuvenes dum sumus. [bis] Spassiamocela dunque, finché siamo giovani.

Post iucundam iuventutem Dopo l'allegra gioventù,

post molestam senectutem dopo la scomoda vecchiaia

nos habebit humus! [bis] ci riceverà la terra!

 

Vita nostra brevis est, brevi finietur, [bis] La nostra vita è breve, in breve finirà

venit mors velociter, arriva la morte in un lampo

rapit nos atrociter, ci strappa crudelmente

nemini parcetur. [bis] non risparmierà nessuno.

 

Ubi sunt qui ante nos in mundo fuere? [bis] Dove sono quelli che prima di noi furono nel mondo?

Vadite ad superos Andate verso i cieli

transite ad inferos passate per gli inferi

hos si vis videre. [bis] se vuoi vederli.

 

Vivat academia, vivant professores! [bis] Evviva l'accademia, evviva i professori!

Vivat membrum quodlibet, Viva qualunque membro,

vivat membra quaelibet, viva tutti i membri,

semper sint in flore. [bis] siano sempre in pieno vigore.

 

Vivant omnes virgines faciles, formosae! [bis] Viva tutte le ragazze, disponibili, attraenti!

Vivant et mulieres viva anche le donne

tenerae, amabiles, tenere, amabili,

bonae et laboriosae. [bis] buone, laboriose. (ecc. ecc.)

 

Vivat et republica et qui illam regit! [bis]

Vivat nostra civitas,

maecenatum charitas,

quae nos hic protegit. [bis]

 

Pereat tristitia, pereant osores! [bis]

Pereat diabolus,

quivis antiburschius,

atque irrisores. [bis]

 

Quis confluxus hodie academicorum? [bis]

E longinquo convenerunt,

protinusque successerunt

in commune forum. [bis]

 

Alma Mater floreat quae nos educavit [bis]

caros et commilitones,

Dissitas in regiones

sparsos congregavit. [bis]

Modificato da ka_mate ka_ora

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Gaudeamus igitur iuvenes dum sumus. [bis] Spassiamocela dunque, finché siamo giovani.

Post iucundam iuventutem Dopo l'allegra gioventù,

post molestam senectutem dopo la scomoda vecchiaia

nos habebit humus! [bis] ci riceverà la terra!

 

Vita nostra brevis est, brevi finietur, [bis] La nostra vita è breve, in breve finirà

venit mors velociter, arriva la morte in un lampo

rapit nos atrociter, ci strappa crudelmente

nemini parcetur. [bis] non risparmierà nessuno.

 

Ubi sunt qui ante nos in mundo fuere? [bis] Dove sono quelli che prima di noi furono nel mondo?

Vadite ad superos Andate verso i cieli

transite ad inferos passate per gli inferi

hos si vis videre. [bis] se vuoi vederli.

 

Vivat academia, vivant professores! [bis] Evviva l'accademia, evviva i professori!

Vivat membrum quodlibet, Viva qualunque membro,

vivat membra quaelibet, viva tutti i membri,

semper sint in flore. [bis] siano sempre in pieno vigore.

 

Vivant omnes virgines faciles, formosae! [bis] Viva tutte le ragazze, disponibili, attraenti!

Vivant et mulieres viva anche le donne

tenerae, amabiles, tenere, amabili,

bonae et laboriosae. [bis] buone, laboriose. (ecc. ecc.)

 

Vivat et republica et qui illam regit! [bis]

Vivat nostra civitas,

maecenatum charitas,

quae nos hic protegit. [bis]

 

Pereat tristitia, pereant osores! [bis]

Pereat diabolus,

quivis antiburschius,

atque irrisores. [bis]

 

Quis confluxus hodie academicorum? [bis]

E longinquo convenerunt,

protinusque successerunt

in commune forum. [bis]

 

Alma Mater floreat quae nos educavit [bis]

caros et commilitones,

Dissitas in regiones

sparsos congregavit. [bis]

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TILT!

 

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Gaudeamus igitur iuvenes dum sumus. [bis] Spassiamocela dunque, finché siamo giovani.

Post iucundam iuventutem Dopo l'allegra gioventù,

post molestam senectutem dopo la scomoda vecchiaia

nos habebit humus! [bis] ci riceverà la terra!

 

Vita nostra brevis est, brevi finietur, [bis] La nostra vita è breve, in breve finirà

venit mors velociter, arriva la morte in un lampo

rapit nos atrociter, ci strappa crudelmente

nemini parcetur. [bis] non risparmierà nessuno.

 

Ubi sunt qui ante nos in mundo fuere? [bis] Dove sono quelli che prima di noi furono nel mondo?

Vadite ad superos Andate verso i cieli

transite ad inferos passate per gli inferi

hos si vis videre. [bis] se vuoi vederli.

 

Vivat academia, vivant professores! [bis] Evviva l'accademia, evviva i professori!

Vivat membrum quodlibet, Viva qualunque membro,

vivat membra quaelibet, viva tutti i membri,

semper sint in flore. [bis] siano sempre in pieno vigore.

 

Vivant omnes virgines faciles, formosae! [bis] Viva tutte le ragazze, disponibili, attraenti!

Vivant et mulieres viva anche le donne

tenerae, amabiles, tenere, amabili,

bonae et laboriosae. [bis] buone, laboriose. (ecc. ecc.)

 

Vivat et republica et qui illam regit! [bis]

Vivat nostra civitas,

maecenatum charitas,

quae nos hic protegit. [bis]

 

Pereat tristitia, pereant osores! [bis]

Pereat diabolus,

quivis antiburschius,

atque irrisores. [bis]

 

Quis confluxus hodie academicorum? [bis]

E longinquo convenerunt,

protinusque successerunt

in commune forum. [bis]

 

Alma Mater floreat quae nos educavit [bis]

caros et commilitones,

Dissitas in regiones

sparsos congregavit. [bis]

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TILT!

 

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GAME OVER!!!

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Grande Kamà!!! Però domani ce devi svelà la seconda puntata che qui "stai ha parlà co ggente che già c'ia dificcoltà co litagliano"...

Comunque fin dove hai tradotto è davvero bella...

(soprattutto "Vivant omnes virgines faciles, formosae!")

B-)

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GUARDATE QUESTA.........................

1316085[/snapback]

ecco la versione reale della squadra del celebre film "Lo chiamavano bulldozer"....è passato un pò di tempo da quei giorni, dove la gente ci prendeva per pazzi, non tanto perchè giocavamo a rugby (la maggior parte non sapeva che gioco fosse), ma perchè andavamo 3 volte a settimana ad allenarci a Perugia....all'epoca quando era tutto un gioco strano(dove potevi e dovevi scontrarti con qualcuno ma senza provocare una rissa),chi l'avrebbe mai detto che quel gioco era solo l'embrione di qual cosa di gigantesco che da li a poco sarebbe iniziato a crescere e a terrorizzarmi....

non è facile trovarsi da una azzuffata tra persone che tra un pò non sapevano che la palla è ovale a una partita vera di campionato dove hai il peso di far parte di una"creatura" chiamata squadra dove hai altri 14 e più elementi che fanno affidamento,che credono in te......e il pensiero e la paura di non essere all'altezza cresce di pari passo con il crescere di quella cosa chiamata terni rugby.....ma grazie al gruppo formatosi da quell'embrione sono sempre riuscito a superare questa paura non ostante tutti i piccoli ostacoli e frasi scoraggianti del tipo “smetti, cambia sport o vatti a fa benedi"....ancora grazie a tutti per quell' incoraggiamento e quel pizzico di fiducia che mi date e che mi da quella carica di tigna che mi permette di proseguire in questa avventura che ha preso il nome di Terni Rugby…..

RICORDATE a volte è sufficiente uno sguardo, una pacca sulla spalla o perché no anche un’azzuffata per sentire che il gruppo è li anche per te e soprattutto ti vuole con se , quindi denti stretti e continuiamo a spigne tutti senza mollà e vedemo di portà a casa il risultato domenica…. daje regà se deve spigne tutti

 

ecco quello che succede la notte mettendo insieme una vecchia foto e un pò troppo alcool un insieme di emozioni e di pensieri che uno può solo provare di trasmettere agli altri tramite le parole ma con scarso successo

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Nulla da aggiungere...gran bel post!

 

(Da te poi non me l'aspettavo così profondo :P )

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non te l'aspettavi, perchè, secondo me, stai sbagliando persona....io ho fatto la stessa considerazione

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il problema è che non sbagliate l'omo solo qui nel forum ma sbagliate (sbagliamo il placcaggio)l'omo soprattutto in campo......quindi più impegno e meno stronzate

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