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68rossoverde

SADDAM HUSSEIN

Messaggi raccomandati

Ma com'e' che BerlusconI non si vede, non dice nulla, non si dichiara, quando c'e da prendere posizione scansa tutti e vuole parlare solo lui...adesso non puo' andare contro al suo padrone Bush gli, conviene defilarsi

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Ma com'e' che BerlusconI non si vede, non dice nulla, non si dichiara,  quando c'e da prendere posizione scansa tutti e vuole parlare solo lui...adesso non puo' andare contro al suo padrone Bush gli, conviene defilarsi

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Adesso Bush,ragionando secondo la tua ottica,è il padrone di Prodi...il leader-parroco del centro-sinistra...

Il Presidente del Consiglio,con l'aria di chi era costretto a dire le solite frasucce di circostanza,ha biascicato la solita ipocrita presa di distanza e poi,presumo,si è recato a messa dopo aver aiutato,anche questa è una mia volgare supposizione,la vecchietta di turno ad attraversare la strada... :P

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ROBA DA MATTI TUTTI I NETWORK MONDIALI E LE PIù

IMPORTANTI STAMPE DEL PIANETA CONCENTRATE SULLE

SORTI DI UNO DEI PEGGIORI DITTATORI DELLA STORIA...

...E NESSUNO SI INTERESSA A QUELLO CHE STA ACCADENDO

IN VIA ALEARDI E ALLA VICENDA "LONGARINI".

 

QUESTO MONDO VA A ROTOLI. :huh:

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ROBA DA MATTI TUTTI I NETWORK MONDIALI E LE PIù

IMPORTANTI STAMPE DEL PIANETA CONCENTRATE SULLE

SORTI DI UNO DEI PEGGIORI DITTATORI DELLA STORIA...

...E NESSUNO SI INTERESSA A QUELLO CHE STA ACCADENDO

IN VIA ALEARDI E ALLA VICENDA "LONGARINI".

 

QUESTO MONDO VA A ROTOLI.  :huh:

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:lol:

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Comunque ho vistu lu filmatino che gira su internet relativo all'iompiccagione e devo da di' che me faceva pena purittellu, sembrava un angioletto!!!!

995941[/snapback]

 

Che si tanto delicatinu ce lo sapeo :unsure: ...no' le guarda' 'ste cose che te impressioni e,poi,la notte,pisci a letto... :unsure:

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Comunque ho vistu lu filmatino che gira su internet relativo all'iompiccagione e devo da di' che me faceva pena purittellu, sembrava un angioletto!!!!

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Che si tanto delicatinu ce lo sapeo :unsure: ...no' le guarda' 'ste cose che te impressioni e,poi,la notte,pisci a letto... :unsure:

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Però a parte li scherzi non so se lo hai visto il filmatino, ma a me sembrava un povero vecchietto innocente, che stava per essere impiccato da uomini malvagi!!!! Come cambia la gente davanti ad una corda appesa ad un albero eh?

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E' una cosa DA VOMITO!!!!!!!! E' uno SCHIFO ALLUCINANTE!!!!! Quella masnada di tagliagole mi fanno RIBBREZZO!!! COME CAZZO FARA' A DORMIRE QUELLO CHE GLI HA STRETTO IL CAPPIO INTORNO AL COLLO?????? CON QUALE GIUSTIFICAZIONE TACITERA' LA SUA COSCIENZA????? QUESTI SONO I VERI UOMINI!!!!

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

DI MERDA!!!!!!!

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Riporto il mio pensiero come nel forum QDS, sperando di fare cosa gradita.

 

Allora, come molti sanno io non tratto di politica, nè su questo forum nè altrove, perché ogni volta che ho provato a farlo ho trovato delle persone molto più competenti di me e con le loro idee (diverse dalle mie) alle quali non avevo, effettivamente, valide argomentazioni per controbattere proprio per la mia scarsa conoscenza di questo genere di dinamiche. Per questo ho sempre tenuto le mie, di idee... anzi, diciamo che ho tenuto "il grosso" di queste... io sono sempre stato più tendente alla destra che non alla sinistra, come pensiero, ma alla fin fine in entrambi gli schieramenti sono state fatte, storicamente parlando, delle cose positive e delle cose negative.

 

Fatta questa premessa, io una volta esternai ad un amico che vota Rifondazione il fatto che secondo me (e qui sto dicendo una cosa altamente impopolare e credo che in molti mi verranno contro) i partigiani di allora sbagliarono con Mussolini. Non mi inoltro sul discorso "pena di morte-giusto-sbagliato", perché sono ancora meno competente che di politica. Il Duce fu condannato a morte, questo dice la storia e tanto mi basta. Ma che bisogno c'era di mettere il suo cadavere alla berlina in maniera che tutti potessero infierire?

 

La morale di tutto ciò? In sessant'anni la razza umana non ha imparato nulla a livello di civiltà.

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E' una cosa DA VOMITO!!!!!!!! E' uno SCHIFO ALLUCINANTE!!!!! Quella masnada di tagliagole mi fanno RIBBREZZO!!! COME CAZZO FARA' A DORMIRE QUELLO CHE GLI HA STRETTO IL CAPPIO INTORNO AL COLLO?????? CON QUALE GIUSTIFICAZIONE TACITERA' LA SUA COSCIENZA????? QUESTI SONO I VERI UOMINI!!!!                                                                                                       

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

DI MERDA!!!!!!!

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Considera, senza difendere il boia, assolutamente, che saddam ha gassificato, pare, piu' di 200.000 curdi. Io vidi quel filmino, era da sentirsi male , con tutti quei bambini per strada ammazzati senza pieta'. Pare ci fosse la fila per fare il boia. Rimane il fatto che la pena di morte e' inaccettabile.

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Riporto il mio pensiero come nel forum QDS, sperando di fare cosa gradita.

 

Allora, come molti sanno io non tratto di politica, nè su questo forum nè altrove, perché ogni volta che ho provato a farlo ho trovato delle persone molto più competenti di me e con le loro idee (diverse dalle mie) alle quali non avevo, effettivamente, valide argomentazioni per controbattere proprio per la mia scarsa conoscenza di questo genere di dinamiche. Per questo ho sempre tenuto le mie, di idee... anzi, diciamo che ho tenuto "il grosso" di queste... io sono sempre stato più tendente alla destra che non alla sinistra, come pensiero, ma alla fin fine in entrambi gli schieramenti sono state fatte, storicamente parlando, delle cose positive e delle cose negative.

 

Fatta questa premessa, io una volta esternai ad un amico che vota Rifondazione il fatto che secondo me (e qui sto dicendo una cosa altamente impopolare e credo che in molti mi verranno contro) i partigiani di allora sbagliarono con Mussolini. Non mi inoltro sul discorso "pena di morte-giusto-sbagliato", perché sono ancora meno competente che di politica. Il Duce fu condannato a morte, questo dice la storia e tanto mi basta. Ma che bisogno c'era di mettere il suo cadavere alla berlina in maniera che tutti potessero infierire?

 

La morale di tutto ciò? In sessant'anni la razza umana non ha imparato nulla a livello di civiltà.

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Non posso che concordare.

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mi spiegate la differenza tra la pena di morte in iraq e la pena di morte negli stati uniti?

 

perché adesso rompono tutti il cazzo con l'iraq dove una persona ha ammazzato migliaia di persone e dell'america non ne parla nessuno?

anche li mi sembra si uccide chi uccide

 

a me st'ipocrisia del cazzo me fa proprio gira i cosidetti

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No alla pena di morte deve scomparire dall'umanità...gli uomini devono pagare i loro crimini...ma non con la morte....

 

Che ci sia ipocrisia sulla pena di morte non c'è dubbio, bisognerebbe schifarsi ognivolta che questa avviene sia in Cina sia negli Usa o in qualsiasi altro angolo della terra incivile

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Francamente non capisco e non condivido le posizioni che state assumendo.

 

La pena di morte è una condanna che colpisce un'individuo che,in questo caso, ha commesso atrocità verso milioni di persone,che ha ucciso a sangue freddo.

 

LA BOMBA ATOMICA HA UCCISO MILIONI DI PERSONE INNOCENTI.

L'ATTENTATO ALLE TORRI GEMELLE HA UCCISO 3000 PERSONE INNOCENTI.

I BOMBARDAMENTI SULL'IRAQ HANNO UCCISO MILIONI DI INNOCENTI.

L'URANIO IMPOVERITO HA UCCISO E UCCIDERA' PERSONE INNOCENTI.

I GULAG HANNO UCCISO PERSONE INNOCENTI.

HITLER E LE SS HANNO UCCISO 6.000.000 DI PERSONE INNOCENTI.

I TERRORISTI ROSSI,NERI A COLORI UCCIDONO PERSONE INNOCENTI.

 

 

E voi state a fà tante smorfie per un'esecuzione avvenuta dopo un processo ?

 

ARPIJATEVE date retta....e non ne fate uno strumento politico da tirare a destra e a sinistra come una giacchetta ........

Modificato da 68rossoverde

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Francamente non capisco e non condivido le posizioni che state assumendo.

 

La pena di morte è una condanna che colpisce un'individuo che,in questo caso, ha commesso atrocità verso milioni di persone,che ha ucciso a sangue freddo.

 

LA BOMBA ATOMICA HA UCCISO MILIONI DI PERSONE INNOCENTI.

L'ATTENTATO ALLE TORRI GEMELLE HA UCCISO 3000 PERSONE INNOCENTI.

I BOMBARDAMENTI SULL'IRAQ HANNO UCCISO MILIONI DI INNOCENTI.

L'URANIO IMPOVERITO HA UCCISO E UCCIDERA' PERSONE INNOCENTI.

I GULAG HANNO UCCISO PERSONE INNOCENTI.

HITLER E LE SS HANNO UCCISO 6.000.000 DI PERSONE INNOCENTI.

I TERRORISTI ROSSI,NERI A COLORI UCCIDONO PERSONE INNOCENTI.

 

 

E voi state a fà tante smorfie per un'esecuzione avvenuta dopo un processo ?

 

ARPIJATEVE date retta....e non ne fate uno strumento politico da tirare a destra e a sinistra come una giacchetta ........

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:clap::clap::clap::clap:

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Francamente non capisco e non condivido le posizioni che state assumendo.

 

La pena di morte è una condanna che colpisce un'individuo che,in questo caso, ha commesso atrocità verso milioni di persone,che ha ucciso a sangue freddo.

 

LA BOMBA ATOMICA HA UCCISO MILIONI DI PERSONE INNOCENTI.

L'ATTENTATO ALLE TORRI GEMELLE HA UCCISO 3000 PERSONE INNOCENTI.

I BOMBARDAMENTI SULL'IRAQ HANNO UCCISO MILIONI DI INNOCENTI.

L'URANIO IMPOVERITO HA UCCISO E UCCIDERA' PERSONE INNOCENTI.

I GULAG HANNO UCCISO PERSONE INNOCENTI.

HITLER E LE SS HANNO UCCISO 6.000.000 DI PERSONE INNOCENTI.

I TERRORISTI ROSSI,NERI A COLORI UCCIDONO PERSONE INNOCENTI.

 

 

E voi state a fà tante smorfie per un'esecuzione avvenuta dopo un processo ?

 

ARPIJATEVE date retta....e non ne fate uno strumento politico da tirare a destra e a sinistra come una giacchetta ........

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Io trovo disgustoso che si possa togliere la vita ad una persona in legalità e tutto l' apparato burocratico che c' è intorno alla pena di morte.

Come pure il fatto che spesso la le esecuzioni vengono usate a fini populistici o politici...questo a prescindere da quello che ha fatto il condannato.

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Francamente non capisco e non condivido le posizioni che state assumendo.

 

La pena di morte è una condanna che colpisce un'individuo che,in questo caso, ha commesso atrocità verso milioni di persone,che ha ucciso a sangue freddo.

 

LA BOMBA ATOMICA HA UCCISO MILIONI DI PERSONE INNOCENTI.

L'ATTENTATO ALLE TORRI GEMELLE HA UCCISO 3000 PERSONE INNOCENTI.

I BOMBARDAMENTI SULL'IRAQ HANNO UCCISO MILIONI DI INNOCENTI.

L'URANIO IMPOVERITO HA UCCISO E UCCIDERA' PERSONE INNOCENTI.

I GULAG HANNO UCCISO PERSONE INNOCENTI.

HITLER E LE SS HANNO UCCISO 6.000.000 DI PERSONE INNOCENTI.

I TERRORISTI ROSSI,NERI A COLORI UCCIDONO PERSONE INNOCENTI.

 

 

E voi state a fà tante smorfie per un'esecuzione avvenuta dopo un processo ?

 

ARPIJATEVE date retta....e non ne fate uno strumento politico da tirare a destra e a sinistra come una giacchetta ........

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Io trovo disgustoso che si possa togliere la vita ad una persona in legalità e tutto l' apparato burocratico che c' è intorno alla pena di morte.

Come pure il fatto che spesso la le esecuzioni vengono usate a fini populistici o politici...questo a prescindere da quello che ha fatto il condannato.

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E invece le guerre preventive,le stragi,il razzismo,non vengono usate a fini populistici e propagandistici a prescindere dalle persone che moriranno ?

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Ma forse avete bisogno di ricordare:Saddam Hussein: la parabola politica

Ammiratore di Hitler. Al potere dal 1979. La guerra con l'Iran. La rottura con gli Usa

 

Saddam Hussein ˁAbd al-Majīd al-Tikrītī o, più correttamente, Saddām Husayn ˁAbd al-Majīd al-Tikrītī (صدام حسين عبد المجيد التكريتي) (Tikrit, 28 aprile 1937[1] - Baghdad, 30 dicembre 2006) è stato presidente e dittatore dell'Iraq dal 1979 al 2003, quando venne destituito in seguito all'invasione anglo-americana in quella che è conosciuta come la seconda guerra del Golfo.

 

È stato giustiziato per impiccagione il 30 dicembre 2006 a seguito di una condanna di un tribunale iracheno per crimini contro l'umanità. La sua esecuzione ha destato scalpore e polemiche in tutto il mondo.

 

Primi anni

Saddām Husayn nacque nel villaggio zaza di al-Awja, nel distretto iracheno di Tikrīt, da una famiglia di pastori di pecore. Il padre Husayn ˁAbd al-Majīd sparì sei mesi prima della sua nascita lasciando la madre, Subha Tulfāh al-Mussallat, sola con un figlio tredicenne malato e il nascituro Saddām in grembo. Dopo la morte del figlio tredicenne, la madre cercò, in piena crisi depressiva, un'altra famiglia in cui far crescere il neonato, trasferendolo dallo zio Khayr Allāh Tulfāh. Dopo il nuovo matrimonio della madre con Ibrāhīm al-Hasan, da cui ebbe altri fratelli, Saddām tornò a vivere con la madre ed il patrigno, la cui rigidità fu motivo principale per cui all'età di dieci anni si trasferì nuovamente a Baghdad per vivere con lo zio, Khayr Allāh Tulfāh, padre della sua futura sposa.

 

Si iscrisse al Partito Baˁth (Partito della Risurrezione, di tendenze socialiste) e nel 1956, prese parte al fallito tentativo di colpo di stato contro Re Faysal II. Il 14 luglio 1958, un gruppo non-baˁthista d'idee repubblicane, condotto dal Generale ˁAbd al-Karīm Qāsim (Abd el-Karim Kassem), abbatté la monarchia e uccise il re e il Primo Ministro Nūrī Al Saˁīd. Nel 1959, dopo un tentativo fallito (pare finanziato dalla CIA [1]) di assassinare Kassem, Saddām Husayn fuggì in Egitto attraverso la Siria ed il Libano e fu condannato a morte in contumacia.

 

In Egitto conseguì un titolo di studio nella Facoltà di legge dell'Università del Cairo.

 

Il colpo di Stato

Saddām Husayn tornò in Iraq a seguito del colpo di Stato militare del mese di ramadān (8 febbraio 1963) che aveva abbattuto e ucciso Qāsim, ma fu imprigionato nel 1964 a causa di un nuovo mutamento al vertice dello Stato iracheno causato dalla morte violenta del gen. ˁAbd al-Salām ˁĀref. Nel 1967 riuscì ad evadere e nel 1968 contribuì al colpo di Stato non violento realizzato dal partito Baˁth ai danni del regime militare filo-nasseriano di ˁAbd al-Rahmān ˁĀref, fratello del precedente Presidente iracheno.

 

Nel 1968 Saddām ottenne anche la laurea in giurisprudenza conferitagli dall'università di Baghdad.

 

A partire da quell'anno Saddām Husayn rivestì il ruolo di vicepresidente del Consiglio del Comando Rivoluzionario; nel 1973 fu promosso al grado di Generale dell'esercito iracheno, malgrado facesse parte dell'ala cosiddetta "civile" del partito Baˁth.

 

Nel 1979 il Presidente dell Repubblica Ahmad Hasan Āl Bakr annunciò il suo ritiro e Saddām Husayn - imparentato con Āl Bakr, lo sostituì nella carica.

 

La dittatura

 

Secolarizzazione

Il partito Baˁth aveva un programma progressista e socialista che puntava alla modernizzazione e secolarizzazione dell'Iraq. Saddām Husayn si attenne alla linea del suo partito e proseguì le riforme modernizzatrici iniziate dai suoi predecessori, completando riforme quali la concessione alle donne di diritti pari a quelli degli uomini, l'introduzione di un codice civile modellato su quelli dei paesi occidentali (che sostituì la Sharīˁa) e la creazione di un apparato giudiziario laico (che comportò l'abolizione delle corti islamiche, anche se alcuni sostengono che vennero conservate per casi particolari).

 

Dopo essere stato incaricato di sovrintendere alla nazionalizzazione dell'industria petrolifera irachena (1972), Saddām utilizzò una parte consistente dei profitti petroliferi per programmi di welfare (istruzione gratuita ed obbligatoria; sanità pubblica gratuita) o per modernizzare le infrastrutture e l'economia dell'Iraq, ad es. portando l'elettricità in tutto il Paese

 

Guerra contro l'Iran

Donald Rumsfeld con Saddām Husayn nel 1983, in qualità di inviato speciale dell'allora presidente americano Ronald Reagan. È disponibile il video completo.Tuttavia gran parte dei proventi petrolifieri andarono negli apparati di sicurezza iracheni (responsabili di reprimere ogni opposizione interna) e nell'esercito. Husayn desiderava ottenere la leadership dell'area vicino-orientale, il che lo pose in conflitto con l'Iran dove nel 1979 era salito al potere l'Āyatollāh Khomeyni (1900 - 1989), cacciando dal trono lo scià Mohammad Reza Pahlavi (1919 - 1980).

 

Entrambi gli Stati ambivano a un ruolo egemonico nell'area del Golfo Persico e del Vicino Oriente. Prendendo a pretesto la questione delle frontiere fra i due Paesi (specie la discussa linea di confine che correva nello Shatt al-ˁArab, fino ad allora regolamentata dall'accordo bilaterale di Algeri) l'Iraq attaccò l'Iran nel 1980 in quella che fu allora definita la "Guerra del Golfo" (oggi più nota come guerra Iran-Iraq), durata dal 1980 al 1988, anche se solo nel 1990 le operazioni belliche cessarono del tutto.

 

L'Iraq fu appoggiato sia dagli Stati Uniti - perché Khomeyni era loro notoriamente avverso - sia, ma solo parzialmente, dall'URSS che preferiva un governo laico a uno di matrice islamica. Le truppe irachene nel periodo 1980 - 1986 avanzarono celermente nel territorio iraniano grazie agli aiuti militari ricevuti e a una discreta assistenza degli USA che permisero all'Iraq di usufruire delle fotografie del teatro bellico prese dai loro satelliti militari, ma dal 1986 l'Iran riuscì a organizzare un'accanita resistenza richiamando gli Iraniani ai loro più profondi sentimenti patriottici contro quello che ritenevano un aggressore. Gli iracheni nel 1988 furono ricacciati quasi interamente dal territorio iraniano anche se il restante territorio occupato fu sgomberato solo dopo la fine del conflitto, a seguito di appositi accordi bilaterali.

 

Saddām Husayn accettò una tregua e la pace fu stipulata nel 1990, anno in cui entrambi i paesi erano ormai stremati per la lunghissima guerra

 

La prima guerra del Golfo

Saddām non rinunciò però a svolgere un ruolo egemonico nella regione e, riprendendo le mai accantonate pretese di sovranità irachena sul territorio dell'emirato, nell'agosto 1990 invase il Kuwait che si arrese dopo soli 2 giorni.

 

Le Nazioni Unite si affrettarono a condannare l'aggressione mentre il presidente degli Stati Uniti George Bush veniva autorizzato dal Congresso ad utilizzare la forza militare contro le truppe irachene in Kuwait. Dopo mesi di negoziati e trattative, l'ONU impose all'Iraq il 15 gennaio come data ultima per il ritiro, dopodiché autorizzava i suoi membri ad utilizzare ogni mezzo possibile per cacciare dall'emirato le truppe di Saddām. Il 16 gennaio una coalizione guidata dagli Stati Uniti (della coalizione facevano parte Gran Bretagna, Francia, Egitto, Siria, Arabia Saudita, Italia, Afghanistan, Canada, ecc.) cominciò una devastante campagna aerea contro Baghdad e le truppe di Saddām nel Kuwait.

 

Il ra‘īs rispose lanciando missili balistici Scud-B contro le città israeliane e saudite; tuttavia Israele, che non faceva parte della coalizione, non entrò nel conflitto. Dopo quattro settimane di bombardamenti, cominciò la fase terrestre di Desert Storm: unità arabe e dei Marines sfondarono le difese irachene nel sud del Kuwait e liberarono la capitale dopo cento ore di battaglia, mentre divisioni corazzate dei Marines penetrarono in Iraq da occidente ed effettuarono una manovra a tenaglia che impedì all'esercito e alla Guardia Repubblicana irachena di ripiegare verso Baghdad. Delle 40 divisioni presenti in Kuwait, solo 4 se ne salvarono dall'accerchiamento ed erano divisioni della Guardia Repubblicana, l'élite delle forze armate irachene. L'offensiva venne sospesa il 2 marzo a soli 60 km da Baghdad e Saddām si salvò dalla capitolazione totale. Il 3 marzo fu firmato a Safwān l'armistizio tra i generali alleati e iracheni che sanciva di fatto la fine della Guerra del Golfo. L'Iraq uscì dalla guerra particolarmente indebolito (nonostante Saddām fece passare la situazione come una vittoria); tutte le strutture militari e governative erano devastate dai bombardamenti, il 90% dell'esercito era stato distrutto e 100.000 iracheni (tra civili e militari) erano morti; gli americani persero, invece, circa 230 unità

 

Azioni politiche

L'"Asso di Picche"Saddām è sopravvissuto a numerosi colpi di Stato, tentativi di assassinio e complotti.

 

Il 1 giugno 1972, portò a compimento il processo di nazionalizzazione delle compagnie petrolifere occidentali che avevano il monopolio sul petrolio iracheno. Saddām favorì la modernizzazione dell'economia irachena, affrettando la costruzione di industrie e seguendone il loro sviluppo. Supervisionò anche la modernizzazione dell'agricoltura conseguita con una massiccia meccanizzazione agricola e corroborata da un'ampia distribuzione di terre ai contadini.

 

Favorì una rivoluzione globale delle industrie energetiche, così come lo sviluppo dei servizi pubblici, dal trasporto all'educazione. Avviò e perfezionò una campagna nazionale per lo sradicamento dell'analfabetismo e a favore dell'istruzione obbligatoria gratuita.

 

Nel novembre del 2000 Saddām iniziò a richiedere che il petrolio iracheno fosse pagato in euro anziché in dollari, forse perché gran parte delle importazioni irachene avvenivano dai paesi europei, ma più probabilmente per tentare di indebolire la moneta statunitense: infatti secondo alcuni la domanda di dollari sarebbe dovuta soprattutto alla compravendita del greggio in quella valuta, il che sosterrebbe il suo cambio, proteggendolo dalla svalutazione; secondo costoro l'invasione statunitense del 2003 può essere interpretata anche come uno scontro fra petro-dollaro e petro-euro.

 

L'embargo proclamato dalle Nazioni Unite a seguito della guerra ha pesato fortemente sull'economia irachena, vista la difficoltà per l'apposito Ufficio dell'ONU incaricato di vagliare la rilevanza militare di ogni componente elettronico e ad alto contenuto tecnologico la cui importazione veniva sollecitata dall'Iraq e che, tra l'altro, ha a lungo impedito al Paese di sfruttare appieno la sua potenzialità energetica e idrica che in forte misura dipendevano proprio da un corretto impiego e da un'utilizzazione appropriata di tali apparecchiature.

 

Il degrado dell'efficienza industriale fu notevole e di questo pagò le conseguenze la popolazione civile, anche se la componente militare del regime iracheno fu messa al riparo col massimo dell'impegno possibile.

 

Nel 1996 il parlamento iracheno ha accettato un piano del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite che autorizzava la vendita di quantità limitate di petrolio per far fronte alle necessità primarie alimentari e farmaceutiche del Paese (cosiddetto piano Oil for food ovvero petrolio in cambio di cibo).

 

In base ai rapporti ufficiali, la popolarità di Saddām Husayn sarebbe rimasta anche in tali momenti molto alta tra la popolazione irachena che veniva convinta dagli strumenti della propaganda del regime che le difficoltà patite scaturivano dalle decisioni vessatorie assunte dalle Nazioni Unite. Nel 2002 un referendum, che chiedeva la riconferma di Saddām Hussein come leader dello stato iracheno, ottenne il 100% di voti favorevoli. D'altra parte, Saddām era l'unico candidato e il voto era obbligatorio.

 

Saddām era sposato con Sājida Talfāh ed aveva tre figlie e due figli, ˁUdayy Saddām Husayn e Qusayy Husayn, entrambi uccisi dai militari statunitensi in Iraq.

 

 

 

 

Questa è la data ufficiale di nascita diffusa sotto il suo governo. La sua reale data di nascita non risulta essere stata registrata, ma si ritiene sia credibile sia avvenuta tra il 1935 e il 1939. - Fonte: Con Coughlin, Saddam The Secret Life Pan Books, 2003 (ISBN 0-330-39310-3).

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Per quanto riguarda me, ti ho già detto, sono contrario qualsiasi cosa abbia fatto il condannato.

Secondo me non può esistere che qualcuno abbia il diritto di decidere di far uccidere un altro in legalità.

Poi chiudo qui perchè mi pare che se ne è già parlato parecchie volte su questo forum al riguardo.

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COME POTRA' MAI PRETENDERE DI DEFINIRSI CIVILE UNO STATO CHE SI ARROGA IL DRITTO DI TOGLIERE CALCOLATAMENTE LA VITA AD UNA PERSONA ?

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Si ma non fate troppo i moralisti e i buonisti.

Se fosse stata vostra madre sorella figlia padre fratello a venire carbonizzato da saddam o da chi vi pare....non parlereste di civiltà...

 

E NON PARLATEMI DI CIVILTA' E STAO CIVILE QUANDO PER UN PALLONE CHE ROTOLA SU UN CAMPO DI PALLONE SI ARRIVA AD AMMAZZARE.

 

ma almeno siate coerenti e realisti e invece di stare a fare la morale.

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Si  ma non fate troppo i moralisti e i buonisti.

Se fosse stata vostra madre sorella figlia padre fratello a venire carbonizzato da saddam o da chi vi pare....non parlereste di civiltà...

 

E NON PARLATEMI DI CIVILTA' E STAO CIVILE QUANDO PER UN PALLONE CHE ROTOLA SU UN CAMPO DI PALLONE SI ARRIVA AD AMMAZZARE.

 

ma almeno siate coerenti e realisti e invece di stare a fare la morale.

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Che dire ?

La crudezza dei tuoi ragionamenti ha il pregio del realismo.

Se fossi stato un curdo e lo avessi avuto tra le mani...beh...penso che avrebbe rimpianto di essere nato alla faccia del buonismo ipocrita.

Bisogna avere il coraggio di ammetterlo altrimenti vale il vecchio adagio..."Tutti...col...degli altri" (durante le feste natalizie ho sospeso ogni tipo di turpiloquio :P ).

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Sempre di classe in America. Altro che la Padania!

 

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Che popolo de rincojoniti, l'americani...l'avete giustiziato? E grazie, de còre..ma ce sta bisogno de fà ste cazzate?

 

Me fanno veramente pena...che poracci..

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Le due forche dell’«Unità»

 

di Filippo Facci (IL GIORNALE)

 

Incredibile. L'Unità condanna la forca per Saddam in prima pagina e giustifica la forca per il Duce a pagina 25. Un caso scolastico di nemesi storica, un esempio beffardo che ieri tre titoli del quotidiano permettevano di cogliere appieno. Prima pagina in apertura: «Saddam alla forca, fermate il boia». Prima pagina in basso, rubrica: «Da quale pulpito». Pagina 25 in apertura, occhiello: «I documenti degli archivi americani confermano la ricostruzione che l'Unità fece dell'uccisione del Duce». Poi leggi gli articoli e scopri che sono davvero uno il rovescio dell'altro. Nel primo, su Saddam, si spiega che «il detenuto è stato consegnato dai militari Usa alle autorità irachene», e in vari passaggi si condannano gli americani quali autentici fautori della condanna a morte; nel secondo, sul Duce, si spiega che «gli americani fecero di tutto per salvare Mussolini», e tuttavia «le intimazioni dei servizi segreti statunitensi furono respinte dal Comitato di liberazione per l'alta Italia». Il contrario. Nel primo articolo c'è un urlato garantismo antiamericano, nel secondo un compiaciuto sostanzialismo antiamericano. I documenti dell'Archivio nazionale statunitense desegretati di recente e riportati da l'Unità, infatti, riportavano parte dell’inchiesta americana «per appurare le circostanze che hanno portato gli antifascisti italiani a disobbedire all'ordine degli Alleati».

Morale, nel primo articolo su Saddam c'è tutta l'Unità che ricordiamo, nel secondo articolo su Mussolini c'è tutta l'Unità che ricordavamo. Nel primo c'è il postcomunista Furio Colombo che si scaglia contro Bush con tonalità messianiche, ed evoca il detto kennediano «un problema creato da uomini può essere risolto da altri uomini»; nel secondo c'è il protocomunista Walter Audisio che spiega come altri uomini risolsero il problema creato da un uomo solo: «Alla mia domanda se quest'ordine fosse il risultato di una deliberazione del Cln, Audisio rispose che l'ordine gli fu ufficialmente impartito da un membro del Comitato che agiva per conto dell'intero Comitato».C'è anche una rivelazione su come Mussolini fu scoperto dai partigiani: uno di quest'ultimi, per controllare meglio una colonna di camion tedeschi, salì al secondo piano di una casa e vide un uomo in cui riconobbe il Duce, e «dopo aver represso l'istinto di porre mano alla pistola, il patriota dà l'allarme». Tutto poi torna a confondersi nella pagina dopo, dove c'è il seguito dell'articolo di prima pagina firmato da Furio Colombo e dedicato a Saddam e Bush: «L'orrore della pena di morte apre una nuova e più violenta stagione di vendetta e di scontro e chiama morti su morti». Parla dell'Irak, ma le stesse parole in effetti sarebbero andate benissimo per l'immediato dopoguerra italiano. Da qui l'interrogativo. Se sia più fragile ed evoluta la giovane democrazia irachena, che formalmente condanna a morte il suo ex dittatore, o se fosse più fragile ed involuta la giovane democrazia italiana che pure, ma informalmente, condannò a morte il suo ex dittatore. Mussolini fu appeso a una pompa di benzina. E sempre a una pompa di benzina, o di petrolio, l'Unità vorrebbe appendere Bush e le sue guerre. Metaforicamente, certo.

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Si  ma non fate troppo i moralisti e i buonisti.

Se fosse stata vostra madre sorella figlia padre fratello a venire carbonizzato da saddam o da chi vi pare....non parlereste di civiltà...

 

E NON PARLATEMI DI CIVILTA' E STAO CIVILE QUANDO PER UN PALLONE CHE ROTOLA SU UN CAMPO DI PALLONE SI ARRIVA AD AMMAZZARE.

 

ma almeno siate coerenti e realisti e invece di stare a fare la morale.

996106[/snapback]

 

MEGLIO MORALISTA CHE QUALUNQUISTA.

 

BEL RAGIONAMENTO: ISTITUIAMO TRIBUNALI DEL POPOLO, O LA LEGGE DEL TAGLIONE... SAI CHE SALTO IN AVANTI CHE FAREMMO...

 

CERTE VOLTE VERREBBE VOJA DE INFILA' LA CAPOCCIA SOTTO LA SABBIA PE NON SENTI' PIU' CERTE COSE...

 

 

 

ROMPEMO IL CAZZO DA NA VITA ALL'ISLAMICI, DEFINENDOLI BARBARI E INCIVILI, E POI UTILIZZIAMO L'ARMA DELLA VENDETTA TRAMITE IMPICCAGIONE (O ALTRO METODO)...

 

METTEMOCI D'ACCORDO, PERCHE' NON CREDO SIA PIU' CIVILE E DA "CIVILTA' SUPERIORE" UCCIDERE QUALCUNO INIETTANDOGLI VELENO NEL SANGUE PIUTTOSTO CHE DECAPITARLO CON UNA SCIMITARRA...

 

E' LA DIFFERENZA FRA MEZZI UTILIZZATI A PREVALERE, IN UN'OTTICA DI GIUDIZIO, SULLA CONSIDERAZIONE DEL FINE ?

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Si  ma non fate troppo i moralisti e i buonisti.

Se fosse stata vostra madre sorella figlia padre fratello a venire carbonizzato da saddam o da chi vi pare....non parlereste di civiltà...

 

E NON PARLATEMI DI CIVILTA' E STAO CIVILE QUANDO PER UN PALLONE CHE ROTOLA SU UN CAMPO DI PALLONE SI ARRIVA AD AMMAZZARE.

 

ma almeno siate coerenti e realisti e invece di stare a fare la morale.

996106[/snapback]

 

MEGLIO MORALISTA CHE QUALUNQUISTA.

 

BEL RAGIONAMENTO: ISTITUIAMO TRIBUNALI DEL POPOLO, O LA LEGGE DEL TAGLIONE... SAI CHE SALTO IN AVANTI CHE FAREMMO...

 

CERTE VOLTE VERREBBE VOJA DE INFILA' LA CAPOCCIA SOTTO LA SABBIA PE NON SENTI' PIU' CERTE COSE...

ROMPEMO IL CAZZO DA NA VITA ALL'ISLAMICI, DEFINENDOLI BARBARI E INCIVILI, E POI UTILIZZIAMO L'ARMA DELLA VENDETTA TRAMITE IMPICCAGIONE (O ALTRO METODO)...

METTEMOCI D'ACCORDO, PERCHE' NON CREDO SIA PIU' CIVILE E DA "CIVILTA' SUPERIORE" UCCIDERE QUALCUNO INIETTANDOGLI VELENO NEL SANGUE PIUTTOSTO CHE DECAPITARLO CON UNA SCIMITARRA...

E' LA DIFFERENZA FRA MEZZI UTILIZZATI A PREVALERE, IN UN'OTTICA DI GIUDIZIO, SULLA CONSIDERAZIONE DEL FINE ?

 

996155[/snapback]

 

Intanto prova sedegno per QUESTO Poi ne riparliamo.

 

Avresti ragione se io avessi rotto il cazzo all'islamici o all'islam..ma io non l'ho mai fatto perchè la confusione che si fa generalmente è condannare una religione diversa,anzi,condannare IL DIVERSO.

Io non li definisco barbari,ma è vero che che dici ROMPEMO e LI DEFINIAMO quindi Tu avrai tale pensiero che a differenza del mio non si schiera contro gli Islamici.Loro hanno una cultura noi un'altra e tra parentesi se sappiamo scrivere lo dobbiamo a Babilonia,guarda caso l'attuale Baghdad.

In merito alla pena di morte dovreste INDIGNARVI anche per Mussolini,la Petacci,Ceausescu ma invece NO.Evidentemente la civiltà si può modellare a seconda di chi è il BOIA.

e QUESTO te lo dice uno che non ha MAI votato a destra,ma che scinde la POLITICA dal resto delle cose.Te lo dice uno che rimpiange BERLINGUER.

La civiltà di un Paese si misura anche LASCIANDO MORIRE UN'UOMO CHE VEGETA DA 40 ANNI o LASCIANDO STACCARE LA SPINA DEL RESPIRATORE AD UNA RAGAZZA CHE DA 15 ANNI E' UNA "COSA" SOPRA A UN LETTO.

La civiltà non è ne Comunista ne Fascista ne di Forza Italia.

La civiltà è anche RINUNCIARE ad un FETO che GRAZIE ALLA SCIENZA SI SCOPRE NON SARA' NORMALE e soffrirà se verrà al mondo.

La civilìtà è anche STESSI DIRITTI ALLE LESBICHE E AI GAY.

Io penso che SE APPLICHI LA PENA DI MORTE AD UNO CHE STUPRA UNA BAMBINA DI 15 ANNI IL PROSSIMO CI PENSA BENE e la civiltà non è DARE LA COLPA ALLA BAMBINA PERCHE' SI E' VESTITA IN MANIERA PROVOCATORIA.

 

Mi si chiede oggi, dopo la morte per impiccagione di Saddam, se sono d'accordo o meno con questa esecuzione.

Innanzitutto non sono d'accordo sulla spettacolarizzazione della morte.

Non credo che il processo a Saddam sia stato equo.

Credo che la sentenza di morte sia stata scritta da Bush in persona.

Tutto questo non mi piace.

La morte non deve essere uno spettacolo.

Il processo deve essere equo.

Bush è un criminale.

Per quanto riguarda il fatto di chiedersi cosa fare nei confronti di un dittatore che umilia ed uccide come ha fatto Saddam e se sia giusto applicare la pena capitale, non ho dubbi a dire che è bene che venga giustiziato.

Saddam è stato uin assassino che quando tagliava la testa ai suoi nemici rideva.

Deve passare il messaggio che nessuno rimane impunito.

Solo così i vari carnefici ancora al potere avranno ben presente a cosa potrebbero andare incontro.

Così si segue concretamente la strada per la tutela dei diritti umani, non con le chiacchere.

Bisogna tutelare Abele e non Caino.

Caino deve avere un giusto processo con tutte le tutele legali possibili ma queste non devono diventare, come nella pratica diventano, garanzia di impunità che equivale a dire sfregio della giustizia.

 

 

In Italia, il primo Stato ad abolire la pena di morte fu il Granducato di Toscana, in data 30 novembre 1786, sotto il regno di Pietro Leopoldo Asburgo Lorena, Granduca di Toscana. Si trattò del primo Paese civile al mondo ad aver abolito la tortura e la pena capitale.

 

In seguito, la pena di morte venne abolita nel 1889 anche nel Regno d'Italia, con l'approvazione quasi all'unanimità da parte di entrambe le Camere, del nuovo codice penale, durante il ministero di Zanardelli. Tuttavia, la pena di morte era stata de facto abolita fin dal 1877, anno dell'amnistia generale di Umberto I di Savoia (Decreto di amnistia del 18 gennaio 1878). La pena di morte restava tuttavia in vigore soltanto nel codice penale militare e in quelli coloniali.

 

Nel 1926 sarà reintrodotta da Mussolini per punire coloro che avessero attentato alla vita o alla libertà della famiglia reale o del capo del governo e per vari reati contro lo stato. Il codice Rocco (1930, entrato in vigore il 1 luglio 1931), aumentò il numero dei reati contro lo stato punibili con la morte e reintrodusse la pena di morte per alcuni gravi reati comuni.

 

La Costituzione italiana, approvata il 27 dicembre 1947 ed entrata in vigore l'1 gennaio 1948, abolì definitivamente la pena di morte per tutti i reati comuni e militari commessi in tempo di pace. La misura venne attuata con il decreto legislativo 22/48 del 22 gennaio 1948 (Disposizioni di coordinamento in conseguenza dell'abolizione della pena di morte). La pena di morte rimase nel codice penale militare di guerra fino alla promulgazione della legge 589/94 del 13 ottobre 1994 (in Gazzetta Ufficiale 25 ottobre 1994 n. 250), che l'abolì sostituendola con la massima pena prevista dal codice penale.

 

La pena di morte è comunque contemplata nell'art. 21 del Codice penale che recita: La pena di morte si esegue, mediante fucilazione, nell'interno di uno stabilimento penitenziario, ovvero in un altro luogo indicato dal Ministro della Giustizia. L'esecuzione non è pubblica, salvo che il Ministro della Giustizia disponga altrimenti.

 

 

 

Niente di personale ovviamente.La discussione è CIVILTA'.

 

[attachmentid=35997]

La pena di morte nel mondo:

 

Azzurro: Abolita per tutti i crimini

Verde: Riservata a circostanze eccezionali (come crimini commessi in tempo di guerra)

Arancione: Non utilizzata

Rosso: Utilizzata come forma di punizione legale

post-1888-1167571894_thumb.jpg

Modificato da 68rossoverde

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Aggiungo:

 

Nella Bibbia

Nella Bibbia sono elencate situazioni in cui Dio stesso stabilisce la pena capitale come punizione per alcune colpe: ad esempio, nel Vecchio Testamento, è scritto che doveva essere lapidato colui che infrangeva il comandamento di riposarsi il sabato. Nel Nuovo Testamento Gesù richiama più volte al perdono e condanna l'episodio della lapidazione della donna adultera: "Chi di voi è senza peccato, scagli per primo la pietra contro di lei" (Vangelo secondo Giovanni, cap. 8, 7).

 

Nell'Antico Testamento (Genesi, cap.1, 12-15), esistono alcuni passi in cui la divinità condanna la vendetta umana, minacciando punizioni peggiori ("sette volte" e "settanta volte sette") per chi avesse ucciso Caino e Lamek.

 

Pensatori cristiani

Sant'Agostino e San Tommaso d'Aquino sostengono la liceità della pena di morte sulla base del concetto della conservazione del bene comune. L'argomentazione di Tommaso d'Aquino è la seguente: come è lecito, anzi doveroso, estirpare un membro malato per salvare tutto il corpo, così quando una persona è divenuta un pericolo per la comunità o è causa di corruzione degli altri, essa viene eliminata per garantire la salvezza della comunità (Summa Theologiae II-II, q. 29, artt. 37-42). Il santo sosteneva tuttavia che la pena andasse inflitta solo al colpevole di gravissimi delitti, mentre all'epoca veniva utilizzata con facilità e grande discrezionalità.

 

Il malicidio è un caso particolare, previsto da Bernardo di Chiaravalle, di lecita pena di morte. Durante le crociate, il fedele cristiano poteva uccidere i nemici pagani, uccindendo cosi' il "male che era in loro".

 

In base a questo principio lo Stato pontificio ha mantenuto nel suo ordinamento la pena di morte fino al XX secolo, abolendola nel 1969, benché inapplicata dopo il XIX secolo.

 

Il Catechismo della Chiesa Cattolica (1997) parla della pena di morte all'interno della trattazione sul quinto comandamento, "Non uccidere", e più specificamente nel sottotitolo che tratta della legittima difesa.

 

In questo contesto dice (n. 2267):

 

 

 

 

«L'insegnamento tradizionale della Chiesa non esclude, supposto il pieno accertamento dell'identità e della responsabilità del colpevole, il ricorso alla pena di morte, quando questa fosse l'unica via praticabile per difendere efficacemente dall'aggressore ingiusto la vita di esseri umani.

Se, invece, i mezzi incruenti sono sufficienti per difendere dall'aggressore e per proteggere la sicurezza delle persone, l'autorità si limiterà a questi mezzi, poiché essi sono meglio rispondenti alle condizioni concrete del bene comune e sono più conformi alla dignità della persona umana.

 

Oggi, infatti, a seguito delle possibilità di cui lo Stato dispone per reprimere efficacemente il crimine rendendo inoffensivo colui che l'ha commesso, senza togliergli definitivamente la possibilità di redimersi, i casi di assoluta necessità di soppressione del reo «sono ormai molto rari, se non addirittura praticamente inesistenti» (Giovanni Paolo II, enciclica Evangelium vitae, 56: AAS 87 (1995) 464).»

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