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ORACOLO DI DELFO

5 MARZO 1962 : MORIVA LIBERO LIBERATI

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Io ricordo che da ragazzino – ormai quasi 40 anni fa - il giorno dei morti andavamo al cimitero, e visto che i mie nonni riposano a pochi passi dalla sua tomba dovevamo passare li accanto. L’emozione che provavo allora nel vedere “l’ala del destino” che si erge spezzata la provo ancora identica.

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DA MOTOCICLISTA NON POSSO CHE ESSERE FIERO CHE LA MIA CITTA' HA AVUTO IN FIGLIO UN CAMPIONE DEL MONDO

 

 

GRANDE LIBERO

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SGASSA LIBERO

CORRI TRA LE NUVOLE E RIVIVI LA STORIA DI UN PASSATO

CHE è STATO E' E SARA' PER SEMPRE NELLA STRIA DI QUESTA CITTA'.

 

PER CHI COME ME E' UN MOTOCICLISTA E AMA QUESTO SPORT

PENSARE A LIBERATI è COME RICORDARE UN NONNO OPPURE UN VECCHIO ZIO

CHE FIN DA QUANDO ERI PICCOLO TI ACCOMPAGNA CON I RICORDI

ORMAI UN PO' SBIADITI DI UNA VECCHIA FOTO.

 

MI PIACE IMMAGINARLO COME NELLA CANZONE DEGLI ALTOFORNO " SU LU MANUBRIO UNA BANDIERA, LU DRAGO NOSTRU CHE VINCERA' PURE LE GARE DELL'ALDILA'"

 

GRAZIE LIBERO.

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DA MOTOCICLISTA NON POSSO CHE ESSERE FIERO CHE LA MIA CITTA' HA AVUTO IN FIGLIO UN CAMPIONE DEL MONDO

 

 

GRANDE LIBERO

1043589[/snapback]

 

Veramente furono due...compreso lu poru Pileri... :(

1043761[/snapback]

Scusate.......devo farci ancora l'idea della scomparsa di Paolo......allora

 

 

LIBERO E PAOLO DATEJE SEMPRE ER GAS E CHE VINCA IL MIGLIORE

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Libero Liberati (Terni, 20 settembre 1926 – 5 marzo 1962)

 

Iniziò a correre in moto fin dal maggio del 1944. Nel 1947 vinse la corsa motociclistica Fontivegge-Perugia (il cui percorso era quasi completamente in salita) affermandosi a livello nazionale. Per molto tempo il "Cavaliere d'acciaio" (così era soprannominato dai suoi tifosi) si rifiutò di correre per il mondiale preferendo impegnarsi nel campionato italiano. In questa categoria egli ottenne quattro vittorie nel 1947, altrettante nel 1948 (anno in cui si laureò campione), una nel 1949 e due nel 1951, nel 1952, nel 1953 e nel 1954.

Nel 1950 comunque i dirigenti della Moto Guzzi lo convisero a partecipare al mondiale di motociclismo classe 500 cc: corse solo un Gran Premio e si ritirò. Stessa sorte ebbe l'anno successivo, anche se cambiò scuderia trasferendosi alla Gilera. Nel 1952 corse tre gran premi ma la situazione rimase ancora disastrosa: non ottenne neanche un punto. In compenso però era diventato proprietario di una Gilera Saturno con la quale assunse il ruolo di dittatore delle monocilindriche.

Nel 1953 arrivò terzo al Gran Premio delle Nazioni (furono i primi punti iridati per lui); nel 1954 si prese un anno sabbatico mentre nel 1955 arrivò secondo nel Gran Premio di Francia. Solo nel 1956 arrivò la sua prima vittoria al mondiale (nella ormai soppiantata classe 350 cc). In quell'anno corse anche il mondiale della 500 come wild-card.

Finalmente, nel 1957 arrivò per Liberati il suo primo (ed unico) alloro mondiale. In quella stagione egli vinse quattro corse (due in Germania, Belgio ed Europa) e fu campione del mondo della classe regina con 32 punti. Nello stesso anno conquistò anche un'altra gara nella 350. L'anno successivo però ebbe un diverbio con i vertici della Gilera, pertanto decise di dimettersi da quella squadra. Faticò non poco a trovare un nuovo team: solo due anni dopo la Moto Morini gli diede l'opportunita di correre una gara della 250.

Nella sua carriera Libero Liberati vinse circa 39 corse fuori dal mondiale: tra esse spiccano le due "Coppe d'Oro Shell" di Imola (1954 e 1960). Morì prematuramente a causa di un pauroso incidente stradale in Valnerina: in suo onore, lo stadio della Ternana assunse il nome di "Libero Liberati", mentre alla sua memoria è dedicato il "Moto Club Terni". Provenendo da Terni la curva dove avvenne l'incidente, che comunemente dai residenti viene chiamata di Liberati, si trova appena prima della centrale elettrica di Galleto, una targa ricorda il fatto. :(

Modificato da ORACOLO DI DELFO

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:(:(:(

RICORDANNO LIBBERATI

Me ricordo ch'ero fijarellu e me disse lu poru papà:

"Guarda che oggi vene Libberu, se vene a misurà".

Sapeo de che se trattaa e aspettao co anzietà fino a quanno nun sendeo la motocicletta e lu vedeo arrià.

all'occhi de un fiju come potea apparì?

Come un cavajere sopre lu cavallu accuscì lu vidde 'sta criatura

coll'ermu e tutta l'armatura,

gni vorda che venea me parlaa...ma chi lu sendea

ero troppu presu a 'magginammelu mendre che currea,

me parea de vedellu sopre 'lla Gilera cinquecendo

che jea come lu vendu...

ma penza un po' lu cambione de lu munnu sta iqquì a parlà co me

ma chi je lu fa fà?

a distanza de anni ago capitu lu significatu de la parola umirdà.

ma...un bruttu giornu arriò quella nutizzia che fece piagne tutti li Ternani,

a du chilometri de casa, su la strada che come le saccocce conoscea

e che 'gni curva su la capoccia tenea stambata,

lu poru Libberu ea fattu l'urdima volata.

un omu che conoscea le piste de tutte le città

su la strada più famijare ea firnitu de cambà.

La vita è la più grossa frigatura che ce pole sta,

lotti, t'arruelli, t'arrabbatti pe potè sfonnà,

divendi quarghidunu, si 'mbortande e te fai notà

ma, all'imbruvvisu, te jamono de sopre e te ne dei d'annà.

Era Libberu de nome e de fattu, gnisciunu lu tenea

ne la vita de 'gni giornu e quanno che currea...

speramo che annanno dellà

abbi troatu lu massimu de tutte le libbertà. :(:(:(

 

MA LIBERO NON E' PIU' SOLO ORA C'E' ANCHE PAOLO...

MI PIACE IMMAGINARLI IN UNA CORSA CHE MAI FINIRA',

UNA GRANDISSIMA CORSA SENZA TRAGUARDO

DOVE SPALLA A SPALLA BATTAGLIERANNO AMICHEVOLMENTE

PER L'ETERNITA'.

 

GRAZIE A TUTTI E DUE PER AVERCI FATTO VIVERE GRANDI EMOZIONI

E PER AVER TENUTO ALTO IL NOME DELLA NOSTRA CITTA'

 

 

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un mito che terni mai dimenticherà...non ho avuto la fortuna di incontrare il nostro concittadino purtroppo...spero che il drago che porti nel tuo cuore lassù in paradiso sventolerà fiero della tua e della nostra ternanità :)

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