Vai al contenuto
Magnus Rosèn

Serial Killer

Messaggi raccomandati

"American Psycho" è tratto dall'omonimo libro di Bret Easton Ellis che narra storia, alienazione, fantasie e variegate avventure di un broker di wall street. Dubito che ci siano connessioni col "biondino di Milwaukee".

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
"American Psycho" è tratto dall'omonimo libro di Bret Easton Ellis che narra storia, alienazione, fantasie e variegate avventure di un broker di wall street. Dubito che ci siano connessioni col "biondino di Milwaukee".

1064238[/snapback]

 

Ok ho detto na cazzata mostruosa, pardon :(

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

TED BUNDY

Ted Bundy è uno dei più famosi serial killer della storia. Le sue gesta sono state raccolte in numerosi libri (su tutti "Ted Bundy: Conversazioni con un Assassino" di Ann Rule) e in un film ("Ted Bundy"). Con quella sua faccia da bravo ragazzo, i modi gentili e la personalità affascinante, l'insospettabile Ted Bundy ha dato

del filo da torcere alle forze di polizia per ben quattro anni, tra il 1974 e il 1978, durante i quali il terrore è sceso sugli Stati Uniti, dallo Utah alla Florida.

 

Il caso è oggi chiuso, il colpevole ha pagato per il male che ha fatto, ma ci sono dei dubbi che rimarranno in sospeso forse per sempre: quante sono state le vittime di Bundy? In sede di tribunale l’omicida ne ha confessati 28, ma secondo gli inquirenti potrebbero essere tra i 36 e i 52. Secondo i giornalisti Ted Bundy si sarebbe macchiato di 100 omicidi.

 

La mattina del 4 gennaio 1974, i coinquilini di Joni Lenz, 18enne, si recano preoccupati nella sua camera da letto. Sono 24 ore che la ragazza non si fa viva, potrebbe stare poco bene e necessitare aiuto..

 

Joni ha fin troppo bisogno di aiuto.

 

La giovane donna è stata violentata e malmenata con una doga del letto che l’aggressore le ha poi infilato con violenza nella vagina.

 

Joni è in coma ma i soccorsi arrivano presto, si salverà. Seppur segnata per tutta la vita, Joni è stata relativamente fortunata: è stata la prima vittima di Ted Bundy ed è sopravissuta.

 

Theodore Robert Cowell nasce il 24 novembre del 1946, presso l’Elizabeth Lund Home, una clinica del Vermont che ospita giovani ragazze rimaste incinte da compagni occasionali. La madre di Ted si chiama Louise Cowell, il padre biologico invece è un anonimo ufficiale dell'Areonautica militare, fuggito lontano.

 

Inizialmente Louise decide di lasciare il figlio all'istituto, ma tre mesi più tardi si ripresenta spacciandosi per la sorella maggiore di Ted, e lo porta con sé in un piccolo paesino vicino a Philadelphia.

 

Per evitare il giudizio negativo dei paesani è stata architettata la storia della sorella maggiore, e Ted crescerà con la convinzione che sua madre è sua sorella, che i suoi nonni sono i suoi genitori.

 

All'età di quattro anni, Ted e Louise si trasferiscono a Tacoma, per vivere con altri parenti. È qui che Louise si innamora di un cuoco militare, Johnnie Culpepper Bundy. La coppia si sposa 1951 e avrà 4 figli. Ted prenderà come loro il cognome del patrigno, diventando definitivamente Theodore Robert Bundy.

 

Nonostante gli sforzi del buon Johnnie, Ted non si affezionerà mai al patrigno, vedendolo solo come il marito di sua sorella. Il patrigno cerca di coinvolgerlo nelle classiche attività padre-figlio americane: la pesca, il campeggio fuori porta, lo sport, ma non c'è niente da fare. Più sono grandi gli sforzi e più Ted si allontana emotivamente da Johnnie. Durante il corso degli anni questo sentimento si evolverà e Ted comincerà a preferire la compagnia di se stesso, diventerà negato nelle interazioni sociali con gli altri, tanto che, molto timido, a scuola sarà uno dei bersagli preferiti dei bulletti.

 

La svolta per Ted potrebbe arrivare con gli anni del Liceo, quando il ragazzino timido si trasforma in un giovane leader. Il giovane è cambiato, la sua personalità è mutata da introversa a dominante, ha cominciato a commettere piccoli furti senza provare nessun rimorso (cosa comune a tutti gli psicopatici che sono potenziali serial killer). La sua popolarità aumenta significativamente di giorno in giorno, viene considerato da tutti un tipo ben vestito e molto simpatico. Nonostante ciò, Ted raramente sta con gli altri, è molto più atratto dallo studio (ottimi i suoi voti) e dalle attività extra scolastiche come la politica e lo sci.

 

Un altro limite di Ted è che non riesce a portare a termine nessun progetto. Innumerevoli saranno i lavori da lui intrapresi, dal cameriere al lustrascarpe. I datori non lo considerano una persona affidabile e ogni lavoro finisce male.

 

La vita di Ted cambia improvvisamente tra il 1967 e il 1969, con l'arrivo dell'amore. Il giovane si infatua profondamente di una bellissima ragazza, Stephanie Brooks: ricca californiana di buona famiglia. Lui farà di tutto per farla innamorare quanto lui lo è di lei, ma le donne sanno essere molto crudeli. Stephanie si convince piano piano che Ted non ha un futuro o una meta prefissata, non ha il carattere per essere un buon marito, non è all’altezza per stare con lei.

 

Così malgrado gli sforzi del ragazzo, che per sorprenderla ottiene anche una borsa di studio in una prestigiosa Università Californiana, Stephanie raggiunta la laurea tronca ogni rapporto.

 

Ted non si riprenderà mai più da questo shock.

 

Nulla, incluso lo studio, avrà più un minimo interesse per lui. Ted abbandona tutto e cade in una profondissima depressione. Una fievole speranza gli apre uno spiraglio nel 1968: Bundy rintraccia la giovane, diventata per lui un'ossessione, ma lei lo respinge nuovamente.

 

E i colpi bassi non sono ancora finiti. Nel 1969 Ted entra in possesso di alcuni documenti del Vermont che gli aprono gli occhi sulle sue reali parentele. Scoprire a 23 anni che la propria sorella è in realtà la propria madre non deve essere molto bello, ma il comportamento di Bundy verso Louise non muterà di molto, cambierà nettamente però nei confronti del patrigno, ormai odiato profondamente.

 

A volte può succedere che ciò che la vita si è presa, alla fine te lo restituisca con gli interessi: la vita di Ted Bundy tra il 1969 e il 1973 è a dir poco perfetta.

 

Si re-iscrive all'Università, ai corsi di psicologia (senza molto successo) e legge. È amato da tutti i professori.

 

Si dedica finalmente alla politica ed entra nel comitato elettorale del partito repubblicano, prima come semplice volontario, poi come promessa del partito. Trova una ragazza madre, Elizabeth Kendall, che si innamora follemente di lui e che gli propone continuamente il matrimonio. Riceve una medaglia dalla polizia per aver salvato un bambino che stava affogando.

 

Infine, nel 1973, Ted riesce a portare a termine una vendetta premeditata da anni.

 

Durante un viaggio di lavoro in California, incontra nuovamente la sua vecchia ossessione, Stephanie Brooks. La ragazza è colpita dal cambiamento di Ted e si innamora di lui. Ted ne fa la sua amante, la fa innamorare sempre di più, fino a quando lei non gli chiede di unirsi in matrimonio. A questo punto, diabolicamente, Ted la lascia per sempre, sparendo come lei aveva fatto con lui cinque anni prima.

 

Compiuta la propria vendetta, Bundy precipita in una spirale di violenza senza pari.

 

Lynda Ann Healy, 21enne, era una giovane molto famosa. Bella, alta e magra, con capelli castani, un sorriso smagliante, laureata in psicologia, faceva l'annunciatrice radio per una località sciistica di Washington e la volontaria in un centro per bambini handicappati.

 

Il 1 febbraio 1974 Lynda svanisce nel nulla. I genitori non la ricevono a cena, al lavoro non si presenta, viene immediatamente richiesto l'intervento della polizia. Il letto non è stato fatto come suo solito, vengono trovate una goccia di sangue sul cuscino e una traccia di sperma sulla coperta, la porta che dà sul retro è aperta. Tutto ciò non basta a convincere la polizia sul fatto che sia avvenuto un atto violento e non vengono compiuti ulteriori rilevamenti.

 

Tra la primavera e l' estate dello stesso anno almeno cinque studentesse svaniscono improvvisamente e senza spiegazioni negli stati dello Utah, dell’ Oregon e di Washington. Ogni caso è accomunato agli altri da diversi fattori: tutte le ragazze sono bianche, snelle, single, dai capelli lunghi con la riga in mezzo, portano pantaloni al momento della scomparsa, che avviene alla sera. In poche parole l’assassino colpisce qualsiasi ragazza che gli ricordi l’'immagine di Stephanie Brooks.

 

Dagli interrogatori della polizia emerge che in occasione di ogni scomparsa, nei dintorni è stato avvistato uno sconosciuto, con un braccio o una gamba ingessati, che avvicina le ragazze chiedendo aiuto per trasportare libri o per montare sul suo maggiolino VolksWagen.

 

Il 17 giugno del 1974 la giovane Brenda Baker viene ritrovata morta in un parco. La causa della sua morte non può essere stabilita a causa dello stato pietoso del suo cadavere.

Ad agosto, nel parco del lago Sammamish, Stato di Washington, vengono rinvenuti i resti di alcune delle ragazze disperse. Sebbene i due corpi siano ridotti veramente male (sono presenti solo ciocche di capelli, cinque ossa della gamba, i crani ed un osso di mascella) la polizia riesce a identificare Janice Ott e Denise Naslund, scomparse il 14 luglio.

 

Il killer ha compiuto un grave errore avvicinando Janice durante un pic nic: come sempre ingessato, le ha chiesto aiuto per caricare la sua barca sul maggiolino, presentandosi con il suo vero nome, Ted. Delle persone lì vicino hanno ascoltato tutta la discussione e lo dicono subito agli investigatori.

 

La stessa sorte è toccata a Denise poche ore dopo. Le sue amiche non avevano voglia di aiutare quel ragazzo ingessato, ma Denise era sempre stata molto gentile...

 

Gli agenti brancolano disperatamente nel buio, nel frattempo Ted si sposta dallo stato di Washington allo stato dello Utah.

 

Midvale, il 18 ottobre 1974, Melissa Smith, figlia di un poliziotto locale, scompare nel nulla. Viene rinvenuta solo 9 giorni dopo, strangolata, sodomizzata e stuprata.

 

Non c'è un attimo di respiro, 13 giorni dopo Melissa, durante i festeggiamenti di Halloween, scompare anche la 17enne Laura Aime. Viene ritrovata morta il giorno del Ringraziamento, immersa in un fiumiciattolo sulle Wasatch Mountains. Aime è stata colpita più volte alla testa con una sbarra di ferro, quindi sodomizzata e stuprata. Sicuramente uccisa in altro luogo, poiché vicino al cadavere non viene trovata nessuna traccia di sangue e indizi utili. Sembrerebbe che le siano stati lavati i capelli.

 

Anche nello Utah le forze di polizia risalgono a un ragazzo, Ted, con un arto ingessato. Ma non hanno nessuna idea su chi possa essere.

 

Quando Elizabeth Kendall vede l'identikit disegnato su un giornale del potenziale assassino le viene un terribile sospetto. Tutto combacia: il maggiolino, le grucce ammucchiate nella camera di Bundy, il nome, il volto. Preoccupata la ragazza si mette in contatto diverse volte con la polizia di Seattle, fino a ottenere un confronto all'americana. Ma le foto che fornisce di Ted Bundy non convincono i testimoni oculari e la polizia abbandonerà per diversi anni quella pista, inserendo direttamente Ted Bundy nella lista delle "persone al di sopra di ogni sospetto".

 

L'assassino intanto continua a cambiare continuamente stato, convinto di eludere in questo modo l'intervento della polizia. Tanto che, in un delirio di onnipotenza, diventa sempre più sfacciato nell'abbordare le proprie vittime. Qualcuna sfuggirà al suo baldanzoso approccio..e correrà dalla polizia a testimoniare contro di lui.

 

L' 8 novembre 1974, in una libreria dello Utah, un uomo affascinante avvicina la 18enne Carol DaRonch. L'estraneo la mette in guardia: qualcuno ha tentato di intrufolarsi nella sua macchina e lui, gentilmente, si offre volontario per accompagnarla al parcheggio, a verificare che tutto sia a posto.

 

Arrivati alla macchina, l'uomo si presenta come l'Ufficiale Roseland, e anche se tutte le cose della ragazza sono al loro posto, pretende che lei lo segua alla sede centrale per stendere verbale. Carol si preoccupa, ha letto il giornale, sopratutto la spaventa il maggiolino del poliziotto e chiede di poter vedere il distintivo. Ted ovviamente ce ne ha uno finto e riesce a imbrogliarla di nuovo.

 

Fermata la macchina Bundy ammanetta la ragazza e la minaccia con una pistola per evitare che si metta a urlare. Carol è una ragazza tosta, comincia una colluttazione, alla fine della quale lei riesce a lanciarsi fuori dall'auto, stordendo il matto con un calcio nei genitali.

 

Dalla giacca di una Carol in lacrime, la polizia riesce a estrarre il gruppo sanguigno di Bundy.

 

Nel frattempo, a poche ore e a pochi chilometri di distanza, presso il Liceo di Viewmont, Ted utilizza lo stesso trucchetto con Debby Kent, questa volta con successo. La ragazza non verrà mai trovata né viva né morta, sul luogo della scomparsa vengono invece scoperte le chiavi delle manette applicate a Carol. Testimoni ammettono di aver visto un maggiolino bianco allontanarsi dal Liceo. Se prima la presenza di un serial killer era solo un’idea, un sospetto, adesso è una terribile certezza.

 

Nel gennaio del 1975, Caryn Campbell, il suo fidanzato, il Dott. Raimond Gadowski, e i suoi due bambini, partono per un viaggio in Colorado. Caryn è molto felice di sfruttare il seminario del fidanzato per godersi una vacanza. Una delle tante sere di ozio, il 12 gennaio, la donna si rende conto di aver dimenticato un giornale nella stanza d'albergo e torna a prenderlo. Il fidanzato e i bambini attenderanno invano il suo ritorno.

 

Il corpo viene ritrovato soltanto un mese dopo, ad alcune miglia di distanza, nudo sul ciglio della strada. Animali selvatici hanno devastato il corpo della donna, rendendo impossibile risalire alle cause della morte, anche se sono evidenti delle fratture alla testa.

 

Nello stesso periodo vengono rinvenuti nello Utah e nello stato di Washington i cadaveri di ragazze scomparse durante il 1974, mentre nel Colorado saranno ben cinque le ragazze scomparse dopo Caryn Campbell.

 

Ted Bundy si sta dando da fare, con una follia e una violenza crescenti.

 

Il 16 agosto 1975, il Sergente Bob Hayward sta pattugliando la contea di Salt Lake quando viene attratto da un maggiolino sconosciuto che, avvistatolo, fugge via ad alta velocità e a fari spenti. Con l'aiuto di rinforzi Hayward insegue e ferma l'auto. Ted Bundy consegna i documenti e si prepara a pagare una multa.. però l'assenza del sedile passeggero insospettisce non poco gli agenti. Perquisita l'auto, vengono trovati una sbarra di ferro, una fune, una maschera da sci, manette e un rompighiaccio. Ted viene arrestato per sospetto furto con scasso.

 

Una volta condotto in centrale, non ci vuole molto a collegare il sospetto con l'assalitore di Carol DaRonch, e magari con l’omicida di Melissa Smith, Laura Aime e Debby Kent. Viene organizzato un nuovo confronto all'americana con i testimoni oculari.

 

Il 2 ottobre 1975, Carol DaRonch, il direttore del Liceo di Viewmont ed un amico di Debby Kent vengono messi davanti a sette uomini, uno dei quali è Bundy.

 

Carol lo riconosce immediatamente. Nonostante la sua insistente dichiarazione di innocenza, Bundy viene messo in fermo, intanto che le investigazioni su di lui si fanno più accurate.

 

Vengono interrogate le "sue" due donne: Elisabeth e Stephanie. Le due non sapevano dell’esistenza reciproca. Nessun alibi viene fornito per Ted Bundy, al contrario, si delinea un profilo psicologico inquietante. Elisabeth confessa che nel sesso Ted è diventato molto violento e ha solo fantasie di dominazione, Stephanie dichiara che l'uomo porta spesso con sé una accetta. Un amico di lei infine ricorda di aver visto Bundy girare con il braccio ingessato. Nessun ospedale però conferma di aver mai ingessato l’uomo.

 

Il 23 febbraio 1976, Ted Bundy si presenta in tribunale, fiducioso e tranquillo. Convinto di essere dichiarato innocente poiché non ci sono abbastanza prove per accusarlo dei suoi delitti. C’è solo Carol DaRonch. E la ragazzina lo incastra: Bundy, riconosciuto in un altro confronto, viene dichiarato colpevole di rapimento aggravato e il 30 giugno viene condannato a 15 anni di prigione.

 

Mentre in prigione Ted viene studiato a fondo dagli psicologi, fuori dal carcere l'FBI comincia a cercare un modo per imputargli anche gli omicidi di Caryn Campbell e Melissa Smith.

 

Una svolta avviene quando nella sua auto vengono rinvenuti i capelli della ragazza. Dopo alcune analisi si arriva alla conclusione che anche la sbarra di ferro di Bundy coincide con le ferite trovate sul cranio della Campbell.

 

Nell'aprile del 1977, Ted Bundy è trasferito alla Garfield Prison in Colorado, in attesa di venir giudicato per l'omicidio di Caryn Campbell. Infuriato con il proprio avvocato, Bundy lo licenzia e decide che d'ora in avanti si sarebbe difeso da solo, dall'alto dei suoi studi in legge. Per poter studiare una linea difensiva, Bundy ottiene la concessione di entrare nella biblioteca del palazzo di giustizia di Tremola. Proprio da una finestra lasciata aperta nella afosa biblioteca, il 7 giugno, Bundy evade.

 

150 agenti sono subito alle sue spalle, muniti di cani poliziotto, ma Ted riesce lo stesso ad eluderli. Non è ammanettato e non ha una divisa da carcerato, perciò la gente per strada non lo riconosce né si preoccupa della sua presenza.

 

Alla fine riesce a rubare una macchina ma non riesce a uscire dalla città. Viene fermato al primo posto di blocco e messo di nuovo agli arresti.

 

Ma il 30 dicembre Ted Bundy riesce nuovamente ad evadere, tramite un'apertura nel soffitto della propria cella. Questa volta la polizia se ne accorge solo 15 ore dopo, quando è troppo tardi: Bundy è già arrivato a Chicago, pronto a dirigersi verso la Florida.

 

È il 1978, Ted vive a Tallahasee in Florida. Con il nome di Chris Hagen ha finalmente ritrovato la propria libertà e si è costruito una nuova vita. Nessuno qui sospetta del suo passato.

 

La sua è una vita da eremita, ogni tanto si reca all'Università vicina a casa per seguire di nascosto qualche conferenza o qualche lezione. Nel suo appartamento c'è solo merce rubata, cibo compreso.

 

Sabato sera, 14 gennaio 1978.

Alcune sorelle "Chi Omega", rimangono alla sede della confraternita. Le altre, invece vanno per locali fino a tardi. Per le poche rimaste la notte del 14 gennaio '78 sarà un incubo.

 

Nita Neary torna alla comunità solo alle 3 di mattina, riaccompagnata dal fidanzato. Appena entrata sente dei rumori dal piano di sopra e decide di nascondersi: un uomo vestito con un maglione e con un copricapo blu scappa davanti ai suoi occhi, correndo giù per le scale e scomparendo nella notte.

 

Il primo pensiero di Nita è che c'è stato un furto, così si dirige al piano superiore per svegliare le amiche. Si unisce a lei la sua compagna di stanza Nancy, e insieme le due decidono di ispezionare tutta la casa. Nel salotto trovano due ragazze, Katy e Karen, in una pozza di sangue, entrambe hanno profonde ferite alla testa. Viene chiamata la polizia.

 

Gli agenti trovano altri due cadaveri. Qualcuno ha aggredito le ragazze mentre dormivano. Lisa Levy è stata la prima a subire l'aggressione, colpita alla testa con un ramo, stuprata e strangolata. Morsi profondi le sono stati inferti alle natiche e a un capezzolo, praticamente troncato via dal corpo. Nella vagina le è stata lasciata una bomboletta spray.

 

Margaret Bowman invece è morta senza subire violenze sessuali o morsi, strangolata con un elastico delle mutande e con il cranio colpito talmente forte da farne fuoriuscire della materia celebrale.

 

Mentre gli investigatori raccolgono indizi nella casa delle Chi Omega, in un’altra casa di studenti, a meno di un miglio di distanza, dei rumori provenienti dalla stanza di Cheryl L. svegliano le sue amiche. Preoccupate chiamano anch’esse la polizia che interviene immediatamente: Cheryl è ancora viva, anche se ha rimediato delle gravi fratture alla testa. In terra giace una maschera da sci.

 

Sperma, impronte, sangue, segni di morsi e capelli nella maschera da sci. La polizia in questa notte di follia ha raccolto un sacco di prove, ma Ted Bundy per loro non è mai esistito, e non hanno nessun sospetto da poter confrontare con gli indizi raccolti.

 

Il 9 febbraio 1978, la centrale di polizia riceve una telefonata angosciata dai genitori di Kimberly Leach, 12 anni. La figlioletta è scomparsa da un giorno e i genitori sono ormai in preda all'isteria.

 

Una amichetta di Kimberly, Priscilla, dice di aver visto la ragazzina salire a bordo del furgoncino di uno sconosciuto che si era spacciato per un vigile del fuoco. Ma purtroppo non riesce a ricordare né il modello del furgone bianco né il volto dello sconosciuto.

 

Solo 8 settimane dopo le massicce squadre di ricerca ritroveranno il cadavere di Kimberly, nella Contea di Suwannee, Florida. Il corpo della giovane ragazza è in fase di decomposizione troppo avanzata, praticamente mummificato, e non può fornire nessuna informazione utile agli investigatori.

 

Una ragazza di 14 anni si mette in comunicazione con i detective, raccontando di essere stata anch'essa avvicinata da un uomo in furgoncino, che diceva di essere un vigile del fuoco. Solo l'intervento del fratello l'aveva salvata da una terribile fine. Si cominciano a stendere gli identikit.

 

Sentendosi nuovamente braccato Bundy butta tutte le sue cose, abbandona il furgone e la casa, ruba un'auto e tenta la fuga verso un'altra cittadina della Florida: Pensacola.

 

Così come era successo 3 anni prima, un agente, David Lee, nota la macchina sconosciuta e decide di inseguirla per effettuare un controllo di routine. È il 15 febbraio 1978.

 

Così come era successo 3 anni prima Bundy tenta di seminare l'agente ma viene raggiunto e arrestato. La colluttazione che anticipa l'arresto è piuttosto strana: Ted assale il poliziotto, poi si getta a terra strillando, fingendo di essere stato colpito da uno sparo. L'agente rimane sbalordito da tale reazione, Bundy ne approfitta e lo aggredisce da terra, cercando di sfruttare l'effetto sorpresa. Per sua sfortuna, David Lee è un agente massiccio e molto forte che alla fine avrà la meglio su di lui.

 

Ted Bundy è nuovamente nelle mani della giustizia.

 

Durante il periodo di fermo, si cerca di raccogliere prove che possano condannare una volta per tutte Boundy. Si indaga soprattutto sugli omicidi di Kimberly Leach e delle ragazze Chi Omega. In Florida c’è la pena di morte.

 

EPILOGO

Il processo a Theodore Robert Bundy si protrae dal 1979 al 1980, in Florida. Altissima è l'attenzione dei media su di esso: Bundy è sospettato di ben 36 omicidi, viene additato come il diavolo, come uno dei più terribili assassini al mondo.

 

Fiducioso delle proprie abilità, Ted si difende ancora da solo e compie diversi giochetti per cercare di far cambiare la giuria e il giudice, a suo dire troppo parziali, ma non otterrà mai nulla di buono. Nonostante le sue continue dichiarazioni di innocenza e malgrado una commovente deposizione della madre di Ted, durante la quale finiranno entrambi in lacrime, tutte le prove, sopratutto le impronte dentarie sui cadaveri, sono contro Bundy e la sentenza sembra scontata.

 

Si tenta anche la classica via dell'incapacità di intendere e volere, tuttavia anche questo tentativo fallisce miseramente.

 

Bundy ne sa una più del diavolo e il l 7 febbraio 1980, proprio prima della sentenza, decide di giocarsi l’ultima carta: chiede a uno dei testimoni, Carol Ann Boone di sposarlo. Esiste infatti in Florida una legge che rende valida una dichiarazione di matrimonio tenuta, sotto giuramento, davanti a degli ufficiali di corte. Carol accetta, ma il matrimonio non basta certo a impietosire la giuria.

 

Sette ore dopo il giudice esce dalla camera di consiglio ed emette la sentenza: Colpevole.

 

"È stabilito che siate messo a morte per mezzo della corrente elettrica, che tale corrente sia passata attraverso il vostro corpo fino alla morte. Prendetevi cura di voi stesso, giovane uomo. Ve lo dico sinceramente: prendetevi cura di voi stesso. È una tragedia per questa corte vedere una tale totale assenza di umanità come quella che ho visto in questo tribunale. Siete un giovane brillante uomo. Avreste potuto essere un buon avvocato e avrei voluto vedervi in azione davanti a me, ma voi siete venuto nel modo sbagliato. Prendetevi cura di voi stesso. Non ho nessun malanimo contro di voi. Voglio che lo sappiate. Prendetevi cura di voi stesso." (Giudice Edward Cowart)

Tra il 1982 e il 1986, tramite appelli, ricorsi e abili mosse legali, Bundy riesce a evitare per ben due volte l'esecuzione capitale. Nel 1982, durante una visita coniugale, mette incinta la moglie. In seguito non la vedrà mai più.

 

Negli anni successivi, si è tenuto in contatto epistolare con Ann Rule permettendole di scrivere il libro di cui sopra, ed ha aiutato la polizia nelle indagini sul serial killer di Green River.

 

Il 17 gennaio 1989 viene per l’ultima volta fissata la data della esecuzione di Theodore Robert Bundy. Gli inquirenti hanno chiesto ai famigliari di alcune vittime se volessero aspettare ancora un po', visto che i delitti dei loro cari non erano stati ancora riconosciuti come opera di Bundy, ma la risposta comune è stata "sopprimitelo senza indugi".

 

Alle 7,06 del 24 gennaio 1989, Theodore Robert Bundy è stato giustiziato con una scarica di oltre 2000 volt, che ha attraversato il suo corpo fino alle 7,16 del mattino, ora in cui è stato dichiarato il decesso. Con una procedura inconsueta, le ceneri del suo corpo sono state sparse sulle Taylor Mountains, lo stesso luogo in cui molte delle sue vittime sono state ritrovate a pezzi.

 

...ce lo vogliamo dimenticare??

cci sui!!

 

:angry:

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

siccome per qualche assurdo motivo faccio paret del gruppo cinefili e hitchcock è uno dei miei registi preferiti, credo sia giusto introdurre costui:

 

Edward Gein, le cui macabre imprese ispirarono sir Alfred per la creazione di uno dei più grandi capolavori della storia del cinema (è una mia opinione ma credo sia in linea di massima condivisibile dai più): Psyco o Psycho come risulta nei titoli italiani.

 

 

17 novembre 1957. A Plainfield (Wisconsin) è notte fonda quando la polizia entra nella cadente Fattoria Gein. Edward, il proprietario, è sospettato del furto in un ferramenta e della scomparsa della titolare, Berenice Worden. Più di una persona ha dichiarato di averlo visto aggirarsi intorno al ferramenta prima del furto.

 

La casa è nel disordine più totale, immondizia ovunque, buio pesto. Odore di morte e putrefazione. Lo sceriffo Arthur Schley e il suo vice Buck Buttermansi dirigono, armati di pila, ad ispezionare la legnaia vicina al casolare. Nel buio lo sceriffo sente qualcosa che sfrega dall'alto contro la sua giacca, e i due uomini della legge sollevano lo sguardo all'unisono.

 

Un corpo è appeso a testa in giù tramite dei ganci fissati nel soffitto. Si fa per dire a testa in giù, in realtà il corpo è decapitato e le interiora sono state eliminate tramite uno squarcio sull'addome. Una scena normalissima per una regione dove si dà la caccia al cervo. Soprattutto in novembre, mese della caccia. Ma il vicesceriffo ha capito tutto..quello che penzola sulle loro teste non è un cervo..Buck si sente male e scappa gridando. Non si avvicinerà mai più a quei luoghi. Berenice Worden invece è stata ritrovata.

 

Edward Gein nasce il 27 agosto 1906 a La Crosse (Wisconsin). Secondo figlio di Augusta e George Gein. Sua madre sarà la sua disgrazia, come scrive Harold Schechter, biografo ufficiale di Edward Gein: "Lei lo trattava nel modo tipico delle madri che fanno diventare i loro figli schizofrenici."

 

Donna fanaticamente religiosa, Augusta cresce i suoi figli secondo un codice morale severissimo. Il mondo di Augusta è popolato da peccatori e la Bibbia è l'unica salvezza. I desideri sessuali dei due ragazzi vengono minati alle basi con minacce di inferno, le donne vengono indicate come esseri immorali e peccaminosi.

 

Per sfortuna dei ragazzi, contrapposto alla follia della madre, c'è George Gein. Il loro padre ha una personalità molte debole e subisce gli ordini della moglie. Alcolizzato e disoccupato a vita, è del tutto dipendente da lei (Augusta, infatti, manda avanti la macelleria di famiglia con cui i Gein campano).

 

Proprio grazie alla macelleria, nel 1914, Augusta realizza il proprio desiderio di comprarsi una fattoria, con 195 acri di terreno, in piena campagna, vicino a Plainfield. I vicini abitano a 3 miglia di distanza e i suoi figli possono finalmente crescere lontani dall'immoralità della città e dai peccatori che la occupano.

 

Eddie cresce emarginato, evitato dai compagni perché è effeminato e timido. Non ha nessun amico, e quando riesce a farsi delle amicizie la madre lo sgrida e lo punisce.

 

Sembrerebbe proprio la storia di "Carrie", la ragazzina dotata di poteri telecinetici creata da Stephen King. Ma, al contrario di Carrie, Eddie ha un attaccamento morboso per sua madre. Prova per lei immenso amore e devozione, vede nella donna la bontà divina fatta persona, ed esegue ogni suo ordine senza protestare.

 

Nel 1940, quel fallito di suo padre lascia vedova Augusta. È in questi anni che Eddie comincia ad avere i primi contrasti con suo fratello maggiore Henry e i primi segni di follia mentale.

 

Henry è un onesto lavoratore, molto richiesto in paese per le sue doti di tuttofare; Eddie ha problemi a relazionarsi con i propri pari. Ritardato socialmente e emotivamente, Edward si trova perfettamente a suo agio con i bambini tanto che finisce per fare il babysitter ai vicini.

 

Henry è completamente diverso. Critica aspramente il comportamento della madre, ci litiga, sconsiglia a suo fratello di fare quello che dice lei, rimprovera Eddie perché le vuole bene.

 

E nel 1944 Henry muore misteriosamente, mentre i due fratelli combattono contro un incendio nel bosco.

 

Informata proprio da Eddie sulla sparizione del giovane, la polizia ritrova il corpo in una zona non interessata dall'incendio, con la testa spaccata. Il fratello minore non viene nemmeno interrogato perché è considerato troppo stupido e timido per compiere un omicidio, i coroner dichiarano addirittura che Henry è morto per asfissia. Caso archiviato.

 

Edward Gein è finalmente rimasto solo con sua madre.

 

Ma la gioia del giovane durerà poco, una serie di ictus gli portano via anche la madre nel dicembre 1945, lasciandolo solo al mondo.

 

La stanza di Augusta viene sigillata, con all'interno tutti gli oggetti da lei utilizzati. Edward diventa un eremita e comincia a fare letture "strambe". I suoi preferiti sono i libri di anatomia, i libri sul nazismo e i periodici di avventura (soprattutto quelli sulle usanze tribali dell'Oceania). Alla fine, lettura dopo lettura, Eddie impara bene l'anatomia umana e diventa un esperto nelle tecniche per rimpicciolire le teste, utilizzate nei Mari del Sud.

 

L'argomento lo ossessiona talmente tanto che farà vedere le sue teste a qualche bambino..ahimè nessuno crederà mai alle storie dei bambini raccapricciati: "Sono maschere di Halloween" dice Edward ai genitori preoccupati, e tutto finisce lì.

 

Un altro Hobby molto particolare di Eddie: leggere i necrologi sul giornale locale.

 

Dalle necrologie può venire a sapere quando muore qualche donna. Ricevuta la notizia, si reca al cimitero per studiare il cadavere e per placare le proprie curiosità sulle femmine. In sede di interrogatorio Ed Gein ha più volte giurato di non aver mai avuto rapporti sessuali con i morti (a suo dire perché puzzavano troppo), però provava piacere a strappare pelle e parti dei corpi da quei cadaveri.

 

Gli psichiatri che studiarono il caso, dissero che amava talmente sua madre che aveva bisogno di profanare le tombe per prelevare pezzi di donne, in modo che gliela ricordassero. Quando sua madre morì, non riuscì a resuscitarla come avrebbe voluto e allora cercò delle sostitute. Ne portò una a casa e la mise a sedere al tavolo della cucina. Secondo fonti non ufficiali creò una vera e propria tavolata di cadaveri. Ad altre invece prelevò solo qualche pezzo.

 

Nell'inventario della polizia figurano crani, scheletri; ciotole e mobilio fatti con ossa; divani, cestini, abat-jour e tamburi rivestiti di pelle umana; teste rimpicciolite; vagine sotto spirito; ciotole piene di nasi; una poltrona con braccia al posto dei braccioli; una collana e una cintura fatte di capezzoli femminili. In un armadio viene ritrovato ciò che ha ispirato la figura di Buffalo Bill ("Il Silenzio degli Innocenti"): abiti in pelle di donna.

 

Più che di vestiti di pelle, si trattava di veri e propri involucri: Gein li aveva costruiti scuoiando intere parti di donne, aveva quindi cucito insieme i vari brandelli e vi aveva applicato dei lacci per poter indossare il macabro abito. Possedeva le facce, i torsi, le gambe e addirittura riusciva ad applicarsi i genitali femminili. Egli stesso confessò che, nelle notti di luna piena, andava in giro conciato in quel modo, facendo finta di essere sua madre.

 

Dietro a questo gesto, secondo alcuni psicologi, non si cela solo l'attaccamento morboso per la propria madre, ma anche il desiderio recondito di essere una donna, di capire cosa si prova ad avere i seni e la vagina.

 

Ma le vittime del cimitero si rivelano ben presto troppo brutte e anziane, così Gein comincia a procurarsi da solo la materia prima.

 

Tra il 1946 e il 1957, la polizia del Wisconsin ha a che fare con aumento incredibile di persone scomparse. Quattro casi soprattutto preoccupano le autorità.

 

Il primo è quello di una ragazzina di otto anni, Georgia Weckler, sparita mentre tornava a casa da scuola il 1 maggio 1947. Nonostante l'aiuto di centinaia di volontari, l'unica traccia rinvenuta dalla polizia in un'area di ben 10 miglia sono delle impronte di pneumatici Ford. Il caso rimane insoluto.

 

Un'altra ragazza scompare un paio di anni più tardi a La Crosse. Evelyn Hartley di quindici anni svanisce mentre sta facendo la babysitter in città. Preoccupato, il padre della ragazza si reca sul luogo dove Evelyn avrebbe dovuto lavorare, ma qui trova un appartamento deserto. Nel salotto rinviene una scarpa della figlia, degli evidenti segni di lotta e qualche macchia di sangue sul bordo della finestra. Anche questa volta la ricerca risulta vana: la polizia ritrova solamente i vestiti insanguinati della ragazza, adagiati in mezzo a una strada di campagna.

 

Nel novembre 1952, due uomini decidono di farsi una birra in un bar di Plainfield prima di andarsene a cacciare cervi. Victor Travis e Ray che Burgess, questi i loro nomi, passano molte ore nel bar prima di andarsene. Dal giorno dopo, ne loro ne le loro auto verranno più visti. Questa volta la ricerca della polizia non porta proprio a niente. I due uomini sono letteralmente svaniti nel nulla.

 

L'ultimo caso avviene nell'inverno del 1954, vittima la custode di una taverna di Plainfield, Mary Hogan, scomparsa misteriosamente mentre era di turno notturno. La polizia archivia il caso come "atto violento" perché sul pavimento della taverna è evidente una lunga scia di sangue che va dal bagno al parcheggio. Viene trovata anche una cartuccia vuota sul pavimento del bagno.

 

Diversi elementi accomunano le varie sparizioni: pochissimi indizi, nessuna traccia, i corpi non vengono mai ritrovati, le vicinanze di Plainfield.

 

Siamo tornati all'apertura di questa biografia, al caso Bernice Worden e alla fine dell'incubo. La polizia penetra per caso nella casa di Eddie Gein e trova il corpo senza testa della donna.

 

Dopo la scoperta del cadavere e degli altri manufatti orrendi, il 17 novembre 1957 gli investigatori cominciano ad esplorare le altre stanze della fattoria e a scavare nel terreno circostante, nella speranza di trovare almeno i corpi di Georgia Weckler, Victor Travis, Ray Burgess, Evelyn Hartley e Mary Hogan. Purtroppo non verrà trovato niente. L'unico posto normale di tutta la casa, l'unica stanza ordinata della Fattoria Gein, si rivelerà essere la camera da letto della madre defunta, che Edward aveva sigillato dieci anni prima.

 

EPILOGO

Mentre Plainfield diventava meta di curiosi, di giornalisti e di specialisti della polizia, Edward Gein veniva interrogato senza tregua presso la prigione di Wautoma. La polizia gli attribuì almeno 15 omicidi ma "Il Macellaio di Plainfield" inizialmente negò sempre tutto.

 

Dopo diversi giorni di silenzio, Eddie cominciò finalmente a raccontare la sua storia orribile, partendo da come aveva ucciso la Worden e accennando alla sua attività tombarola, tramite la quale si procurava le parti di corpi che erano state trovate in casa sua.

 

Gein aveva molte difficoltà a ricordare i vari dettagli, spiegò che prima e durante gli omicidi cadeva in una sorta di trance.

 

Nonostante l'evidenza, dichiarò che tutti i resti presenti in casa sua provenivano dal cimitero locale e che la sua unica vittima era la Worden. Dopo giorni di interrogatorio estenuante, finalmente ammise anche l'uccisione di Mary Hogan. Riconfermando nuovamente il suo stato di trance durante l'omicidio e giurando che lo sparo era partito per caso.

 

In totale Gein confessò quindi due omicidi e il furto di nove cadaveri.

 

Curiosità: durante il processo, la sua dichiarazione "non ho mai ucciso un cervo" fece stare male molti dei suoi vicini di casa, ai quali Edward spesso offriva carne di cervo da lui cacciato e cucinato. Evidentemente non era cervo.

 

Durante gli interrogatori "il macellaio" non mostrò mai nessun segno di rimorso, parlava degli assassini con superficialità, a volte addirittura allegramente. Praticamente Edward Gein non aveva nessun concetto dell'enormità dei suoi crimini e così, dopo tantissime perizie psicologiche e psichiatriche, venne effettivamente dichiarato malato mentalmente: "uno schizofrenico e psicopatico sessuale."

 

La sua condizione fu attribuita alla relazione poco sana e di intenso amore-odio che aveva avuto con sua madre e alla particolare educazione ricevuta.

 

Scampata quindi la sedia elettrica, Edward Gein ha passato il resto della propria vita (circa 26 anni) in un manicomio criminale, dove è morto nel 1984 di cancro, all'età di 78 anni. Per i dottori è stato un paziente modello, addirittura appariva felice come mai nella sua vita.

 

Il via vai di giornalisti e curiosi alla "casa degli orrori" durerà solo 1 anno. Nel 1958 mani anonime incendieranno la fattoria e gran parte delle proprietà di Gein. Informato dell'accaduto, Eddie commentò: "Just as well!" (trad. "come è giusto che fosse"). L'unica cosa sopravissuta all'incendio, il furgoncino Ford utilizzato dal macellaio per trasportare i corpi, è stato utilizzato per anni da un furbo abitante di Plainfield, che faceva pagare un quarto di dollaro per un giretto sull'auto degli orrori.

 

Se voleste approfondire la storia di Edward Gein vi consigliamo due film direttamente ispirati agli avvenimenti: "Deranged" del 1974 (un po' romanzato, il nome dell'assassino è stato cambiato in Ezra Cobb) e "Ed Gein: il macellaio di Plainfield" del 2000 (davvero completo e coerente con la storia originale).

 

"Ed Gein mi sembrava una buona persona, come tutti gli altri. Soltanto che a volte era un po' strano. Sembrava un tipo inoffensivo." (Vicino di casa)

 

"Lo conoscevo da una vita, forse da quando avevo sei anni. Penso che nessun altro lo avesse frequentato più a lungo di me. Era un solitario, era molto silenzioso e faceva una vita appartata. Era un introverso, credo che alcuni lo considerassero una specie di eremita." (Amico d'infanzia)

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
"American Psycho" è tratto dall'omonimo libro di Bret Easton Ellis che narra storia, alienazione, fantasie e variegate avventure di un broker di wall street. Dubito che ci siano connessioni col "biondino di Milwaukee".

1064238[/snapback]

 

Ok ho detto na cazzata mostruosa, pardon :(

1064243[/snapback]

Il film a cui ti riferisci è Dahmer: il mostro di milwakee (o come cazzo si scrive!).

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
Chi mi dice qualcosa su Bèla Kiss???? :)  ;)

1064771[/snapback]

 

Accontentata

 

 

BELA KISS

NAZIONALITA': ungherese.

LUOGO DI ATTIVITA': Czinkota, villaggio non lontano da Budapest.

NUMERO DI VITTIME ACCERTATE: 24 (23 donne e un uomo).

PERIODO DI ATTIVITA' ACCERTATO: dal dicembre 1912 al novembre 1914.

Non molte sono le notizie che abbiamo su Bela Kiss. Le prime risalgono al febbraio 1912, quando egli (all'epoca quarantaduenne) si trasferì nel villaggio di Czinkota con la moglie Maria di 25 anni.

Ben presto la moglie iniziò una relazione sentimentale con un uomo del posto, Paul Binari, senza tenerla neppure troppo segreta, tanto che gli abitanti del villaggio non si stupirono affatto, quando, nel dicembre di quello stesso anno, uno sconsolato Bela Kiss raccontò loro che Paul e Maria erano fuggiti insieme. Una anziana vedova di nome Kalman divenne la governante di Kiss ed assistette ad un sempre maggiore andirivieni di signore e signorine. Non ci fece caso più di tanto, credendo che questo non fosse altro che il modo del "povero marito" di consolarsi per l'abbandono, considerando anzi tutta la faccenda con tolleranza e comprensione.

Nel frattempo le voci di una guerra imminente si facevano sempre più insistenti e la gente, in ogni parte d'Europa, iniziava ad accumulare e nascondere quei beni di prima necessità (come il petrolio) che per primo spariscono in caso di conflitti o calamità. Anche Kiss iniziò ad accumulare enormi bidoni di petrolio, stivandoli nello scantinato della sua abitazione; questa fu perlomeno la spiegazione che diede a Trauber, il poliziotto di Czinkota, incuriosito dalle strane manovre dell'uomo. A Budapest intanto la polizia aveva iniziato le ricerche di due anziane vedove, di nome Schmeidak e Varga, scomparse da alcuni mesi dopo essere state a trovare un loro conoscente di nome Hoffmann che abitava in un appartamento non lontano dal ponte Margherita di Budapest. Anche il misterioso signor Hoffmann, comunque, era sparito senza lasciar traccia.

Nel novembre 1914, a soli tre mesi dall'inizio della guerra, Bela Kiss venne arruolato in fretta e furia e rapidamente inviato al fronte. Nel maggio 1916 il poliziotto Trauber ricevette un dispaccio ufficiale che gli comunicava l'eroica morte di Kiss, avvenuta sul campo di battaglia. Circa un mese dopo un drappello di soldati si fermò da Trauber per chiedere del petrolio e il poliziotto si ricordò dei bidoni immagazzinati da Kiss e rimasti inutilizzati. Nello scantinato della casa di Kiss si trovavano infatti sette grossi bidoni i quali, una volta aperti, mostrarono di contenere non petrolio bensì i cadaveri di sette donne completamente nude, strangolate e conservate sotto spirito. Dopo una accurata perquisizione dell'abitazione di Kiss vennero ritrovate in uno scrittoio svariate lettere di donne che avevano risposto ad un'inserzione pubblicata su un quotidiano a diffusione nazionale da un certo Hoffmann, "vedovo solitario in cerca di compagnia femminile". Risalendo al fornitore dei bidoni si scoprì che il "vedovo solitario" ne aveva ricevuti una ventina: si iniziò allora una attenta perlustrazione delle campagne intorno al villaggio, la quale portò alla scoperta e al disseppellimento di altri 17 bidoni, tutti contenenti cadaveri di donne strangolate e conservate con lo stesso sistema; fra i 17 cadaveri c'erano anche quello della moglie di Kiss, Maria, e del suo amante (unico cadavere maschile). Dopo accurate indagini la polizia concluse che Kiss aveva ucciso la moglie e il suo amante in un raptus di gelosia e che gli altri omicidi, attentamente pianificati, erano avvenuti contattando attempate signorine e vedove solitarie tramite annunci sul giornale e convincendole poi a raggiungerlo con tutti i loro risparmi per iniziare una nuova vita insieme; una volta giunte a Czinkota, le donne venivano strangolate e derubate.

Nel 1919 Bela Kiss fu visto attraversare il ponte Margherita a Budapest, e si scoprì che non era affatto morto ma che aveva scambiato i suoi documenti di riconoscimento con quelli di un compagno caduto sul campo di battaglia. Nel 1924 un disertore della Legione straniera raccontò alla polizia francese di aver conosciuto un legionario di nome Hoffmann (perfettamente corrispondente alla descrizione fisica di Bela Kiss) che la sera, accanto al fuoco del bivacco, narrava spesso ai compagni storie di strangolamenti molto vivide e verosimili. Prima che la polizia ungherese potesse essere informata, Hoffmann aveva a sua volta già disertato dalla Legione Straniera. L'ultimo avvistamento di Kiss risale al 1932 quando il poliziotto Henry Oswald della Squadra Omicidi di New York lo vide uscire dalla stazione della metropolitana in Time Square a New York. Bela Kiss non è però mai stato catturato.

Kiss può senz'altro essere considerato un serial killer: benché infatti non abbia esitato a derubare le sue vittime, infatti, il furto non era il suo scopo principale. La scelta dello strangolamento come mezzo per uccidere le sue vittime è infatti tipica dei serial killers, i quali ricercano sempre il maggior contatto possibile con la vittima nel momento dell'omicidio, mentre non è un mezzo adottato spesso nei casi di furti o rapine, dove si preferiscono metodi più sicuri e più veloci. Il conservare poi accuratamente i cadaveri (attentamente spogliati), e le lettere inviate dalle vittime, sono sintomi del feticismo tipico di molti serial killers, cioè del desiderio do conservare qualcosa della vittima per perpetuare il rapporto di sottomissione e morte anche dopo il momento dell'omicidio (e che cosa è meglio a tal fine del cadavere stesso?): nessun ladro o truffatore comune avrebbe corso il rischio di conservare prove così evidenti.

Troppo poco sappiamo di Kiss e del suo passato per azzardare un'analisi caratteriale o uno studio delle sue azioni criminali; resta comunque la forte convinzione che le 24 vittime accertate a Czinkota non siano e non possano essere le sole di un serial killer in cui l'impulso ad uccidere è sicuramente rimasto invariato fino alla morte.

 

 

 

 

 

E'ANCORA TRA NOI?????????????????????????????

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
Chi mi dice qualcosa su Bèla Kiss???? :)  ;)

1064771[/snapback]

 

Accontentata

 

 

BELA KISS

NAZIONALITA': ungherese.

LUOGO DI ATTIVITA': Czinkota, villaggio non lontano da Budapest.

NUMERO DI VITTIME ACCERTATE: 24 (23 donne e un uomo).

PERIODO DI ATTIVITA' ACCERTATO: dal dicembre 1912 al novembre 1914.

Non molte sono le notizie che abbiamo su Bela Kiss. Le prime risalgono al febbraio 1912, quando egli (all'epoca quarantaduenne) si trasferì nel villaggio di Czinkota con la moglie Maria di 25 anni.

Ben presto la moglie iniziò una relazione sentimentale con un uomo del posto, Paul Binari, senza tenerla neppure troppo segreta, tanto che gli abitanti del villaggio non si stupirono affatto, quando, nel dicembre di quello stesso anno, uno sconsolato Bela Kiss raccontò loro che Paul e Maria erano fuggiti insieme. Una anziana vedova di nome Kalman divenne la governante di Kiss ed assistette ad un sempre maggiore andirivieni di signore e signorine. Non ci fece caso più di tanto, credendo che questo non fosse altro che il modo del "povero marito" di consolarsi per l'abbandono, considerando anzi tutta la faccenda con tolleranza e comprensione.

Nel frattempo le voci di una guerra imminente si facevano sempre più insistenti e la gente, in ogni parte d'Europa, iniziava ad accumulare e nascondere quei beni di prima necessità (come il petrolio) che per primo spariscono in caso di conflitti o calamità. Anche Kiss iniziò ad accumulare enormi bidoni di petrolio, stivandoli nello scantinato della sua abitazione; questa fu perlomeno la spiegazione che diede a Trauber, il poliziotto di Czinkota, incuriosito dalle strane manovre dell'uomo. A Budapest intanto la polizia aveva iniziato le ricerche di due anziane vedove, di nome Schmeidak e Varga, scomparse da alcuni mesi dopo essere state a trovare un loro conoscente di nome Hoffmann che abitava in un appartamento non lontano dal ponte Margherita di Budapest. Anche il misterioso signor Hoffmann, comunque, era sparito senza lasciar traccia.

Nel novembre 1914, a soli tre mesi dall'inizio della guerra, Bela Kiss venne arruolato in fretta e furia e rapidamente inviato al fronte. Nel maggio 1916 il poliziotto Trauber ricevette un dispaccio ufficiale che gli comunicava l'eroica morte di Kiss, avvenuta sul campo di battaglia. Circa un mese dopo un drappello di soldati si fermò da Trauber per chiedere del petrolio e il poliziotto si ricordò dei bidoni immagazzinati da Kiss e rimasti inutilizzati. Nello scantinato della casa di Kiss si trovavano infatti sette grossi bidoni i quali, una volta aperti, mostrarono di contenere non petrolio bensì i cadaveri di sette donne completamente nude, strangolate e conservate sotto spirito. Dopo una accurata perquisizione dell'abitazione di Kiss vennero ritrovate in uno scrittoio svariate lettere di donne che avevano risposto ad un'inserzione pubblicata su un quotidiano a diffusione nazionale da un certo Hoffmann, "vedovo solitario in cerca di compagnia femminile". Risalendo al fornitore dei bidoni si scoprì che il "vedovo solitario" ne aveva ricevuti una ventina: si iniziò allora una attenta perlustrazione delle campagne intorno al villaggio, la quale portò alla scoperta e al disseppellimento di altri 17 bidoni, tutti contenenti cadaveri di donne strangolate e conservate con lo stesso sistema; fra i 17 cadaveri c'erano anche quello della moglie di Kiss, Maria, e del suo amante (unico cadavere maschile). Dopo accurate indagini la polizia concluse che Kiss aveva ucciso la moglie e il suo amante in un raptus di gelosia e che gli altri omicidi, attentamente pianificati, erano avvenuti contattando attempate signorine e vedove solitarie tramite annunci sul giornale e convincendole poi a raggiungerlo con tutti i loro risparmi per iniziare una nuova vita insieme; una volta giunte a Czinkota, le donne venivano strangolate e derubate.

Nel 1919 Bela Kiss fu visto attraversare il ponte Margherita a Budapest, e si scoprì che non era affatto morto ma che aveva scambiato i suoi documenti di riconoscimento con quelli di un compagno caduto sul campo di battaglia. Nel 1924 un disertore della Legione straniera raccontò alla polizia francese di aver conosciuto un legionario di nome Hoffmann (perfettamente corrispondente alla descrizione fisica di Bela Kiss) che la sera, accanto al fuoco del bivacco, narrava spesso ai compagni storie di strangolamenti molto vivide e verosimili. Prima che la polizia ungherese potesse essere informata, Hoffmann aveva a sua volta già disertato dalla Legione Straniera. L'ultimo avvistamento di Kiss risale al 1932 quando il poliziotto Henry Oswald della Squadra Omicidi di New York lo vide uscire dalla stazione della metropolitana in Time Square a New York. Bela Kiss non è però mai stato catturato.

Kiss può senz'altro essere considerato un serial killer: benché infatti non abbia esitato a derubare le sue vittime, infatti, il furto non era il suo scopo principale. La scelta dello strangolamento come mezzo per uccidere le sue vittime è infatti tipica dei serial killers, i quali ricercano sempre il maggior contatto possibile con la vittima nel momento dell'omicidio, mentre non è un mezzo adottato spesso nei casi di furti o rapine, dove si preferiscono metodi più sicuri e più veloci. Il conservare poi accuratamente i cadaveri (attentamente spogliati), e le lettere inviate dalle vittime, sono sintomi del feticismo tipico di molti serial killers, cioè del desiderio do conservare qualcosa della vittima per perpetuare il rapporto di sottomissione e morte anche dopo il momento dell'omicidio (e che cosa è meglio a tal fine del cadavere stesso?): nessun ladro o truffatore comune avrebbe corso il rischio di conservare prove così evidenti.

Troppo poco sappiamo di Kiss e del suo passato per azzardare un'analisi caratteriale o uno studio delle sue azioni criminali; resta comunque la forte convinzione che le 24 vittime accertate a Czinkota non siano e non possano essere le sole di un serial killer in cui l'impulso ad uccidere è sicuramente rimasto invariato fino alla morte.

 

 

 

 

 

E'ANCORA TRA NOI?????????????????????????????

1064820[/snapback]

 

Penso che sia fisicamente impossibile... e comunque, da ultracentenario, sarebbe abbastanza inoffensivo! :)

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
:) 'mazza però a me l'argomento ha sempre inquietato, però questa cartella mi sta assolutamente intrigando... forse perché la mediazione di persone come me dall'altra parte del monitor sta dando al racconto una dimensione più "umana" di quanto non facciano i siti stessi e i reportages in TV... ;)

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
Chi mi dice qualcosa su Bèla Kiss???? :)  ;)

1064771[/snapback]

 

Accontentata

 

 

 

1064820[/snapback]

 

 

....grazie 1000!!! ;):)

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
Chi mi dice qualcosa su Bèla Kiss???? :)  ;)

1064771[/snapback]

 

Accontentata

 

 

 

1064820[/snapback]

 

 

....grazie 1000!!! ;):)

1064845[/snapback]

 

nn è che hai altre nomi di serial killersss?

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
Chi mi dice qualcosa su Bèla Kiss???? :)  ;)

1064771[/snapback]

 

 

Accontentata ;)

 

01.jpg

 

Nato nel 1877 Bela Kiss e' uno dei piu' misteriosi serial killer della storia, e su di lui circolano tutt'oggi voci legate al vampirismo, uccise almeno 24 giovani donne nella sua vita. Bela era uno stagnino che viveva con la moglie Marie a Cinkota (oggi parte di Budapet) in Ungheria, e tutti i vicini lo ricordavano come una persona amabile e di belaa compagnia, era un'astrologo dlettante e probabilmente era dedito a pratiche occulte. Nel 1912 Bela disse ai suoi vicini che sua moglie Marie era fuggita di casa, non dubitando delle parole di quell'uomo apparentemente dolce e buono gli credettero, assunse una governante e nel frattempo comincio' a corrispondere con belle e giovani donne che invitava a casa sua, Tuttavia, la governante ,la signora Jakubec, non ebbe mai modo di vederle. Un giorno spuntarono dietro al giardino di Kiss 7 grandi cisterne di metallo, a chi gli domandava a cosa servissero lui si limitava a rispondere che erano riserve di benzina da usare per il razionamento durante la prima guerra mondiale che era in corso. Poco tempo dopo fu chiamato a partire lui stesso per la guerra e lascio' la casa nelle mani della signora Jakubec. Nel Luglio 1916 una carovana militare entro' a Cinkota chiedendo al capo della polizia locale seavesse a disposizione della benzina visto che la loro riserva era in esaurimento, il capo, Charles Nagy, fece un 'appello alla cittadina e venne cosi' a sapere da alcuni vicini di Kiss della sua riserva. Nagy accompagno alcuni militari a casa di Kiss per prelevare la benzina dalle cisterne ma trovarono la resistenza della signora Jakubec, nonostante cio' si avviarono lo stesso verso le cisterne e quando aprirono la prima cisterna furono travolti da un tanfo nauseante, all'interno della cisterna c'erano cadaveri di donne messi sotto spirito, dopo l'iniziale sconcerto aprirono le altre cisterne e trovarono cadaveri anche nelle altre cisterne, per un totale di 24, la cosa sconvolgente venne fuori dopo l'autopsia delle donne, le quali erano completamente dissanguate all'interno nonostante sui loro corpi non ci fossero alcuna traccia di tagli o ferite, ma solo 2 piccolissimi fori sul collo di ognuna di loro. La polizia emano' subito un mandato di arresto per Bela Kiss e per la sua governante che comunque giurava e spergiurava di non sapere nulla di quei cadaveri e condusse Nagy all'entrata di una stanza a cui Kiss le aveva sempre perentoriamente ordinato di non entrare e della quale quando parti' per la guerra si porto con se l'unica copia della chiave. Sfondata la porta la polizia trovo' una scrivania con le lettere delle corrispondenti di Kiss ed un'album con le foto delle stesse, la polizia ne conto' 74, e tra loro c'erano le 24 donne trovate morte nelle cisterne, furono trovati anche numerosissimi libri di occultismo e vampirismo. il 4 Ottobre 1918 una lettera di un comando militare informava Nagy che Bela Kiss era ricoverato presso un ospedale di Sarajevo e tenuto sotto sorveglianza, subito si diresse li ma arrivo' tardi, Kiss era fuggito dopo aver messo un cadavere di un soldato nel suo letto. Da quel giorno di Bela Kiss non si seppe piu' nulla e le leggende su di lui diventavano molteplici, chi diceva che era morto di febbre gialla in Turchia, chi morto durante un bombardamento in Jugoslavia, chi imprigionato per furto e scasso in Romania, c'era anche chi diceva che si recluto' nella legione francese con il nome di Hoffman, lo stesso nome che usava in alcune lettere con le sue corrispondenti, tuttavia ad oggi nessuno sa con certezza che fine fece veramente Bela Kiss.

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

E QUESTO NO?

 

Charles_Manson.jpg

 

Era un chitarrista che suonava nei night, portava barba e capelli come Cristo e delirava di essere Cristo in persona perché come lui si chiamava Manson (Man son = figlio dell'uomo).Ma un Cristo votato al male, aveva trascorso metà della sua vita in carcere ed era stato Alvin "Creepy" Karpis, membro della famigerata banda di Ma' Barker, a insegnargli a suonare la chitarra. Come Cristo anche Manson aveva i suoi discepoli, il cui credo era il sesso, la droga e il rock.

Manson parlava sempre del giorno del giudizio, in cui tutti i "porci" dovevano morire ed era lui il prescelto che avrebbe portato a termine questa missione.

 

Charles Manson nasce a Cincinnati (Ohio) il 12 Novembre 1934, figlio illegittimo, di un rapporto occasionale, di Katleen Maddox, una sedicenne prostituta e alcolizzata.Il cognome Manson gli viene attribuito da sua madre stessa, frutto di retaggio culturale. Katleen difatti proviene da una famiglia di fanatici religiosi, che le impone una serie di restrizioni. Ma Katleen non è certamente una santa donna, e spesso finisce in galera per qualche piccolo reato. Così, durante questi periodi di reclusione, il piccolo Charles viene affidato agli zii della West Virginia. Purtroppo per lui nessuno nella sua famiglia si può reputare “una persona normale”.La zia si rivela una donna perfida e fanaticamente religiosa, il marito è un crudele maschilista dalla mente instabile che chiama Charles con l’appellativo “femminuccia”. Manson ha raccontato che il primo giorno di scuola, un giorno molto importante nella vita di ogni individuo, suo zio lo ha obbligato a vestirsi da bambina, mettendolo in imbarazzo con i proprio compagni per molti anni.Il fanatismo religioso della zia (al quale si alterna l’estremo permissivismo della madre) e i metodi subdoli che lo zio utilizza per farlo diventare un “vero uomo”, mineranno non poco la sanità mentale del piccolo Charles Manson.Il fatto che la madre faccia di tutto per sbarazzarsi di lui (lo pesta a sangue, lo propone come merce di scambio per della birra, prova a darlo in adozione) fa si che Charles cresca un ragazzino pieno di rabbia e dalla personalità fortissima. Tanto che una notte il ragazzo, appena 12enne, fa fagotto e scappa di casa per sempre.Non ci metteraì molto a finire in riformatorio, nell’istituto di sicurezza Manson sconterà la sua pena isolato da tutti, in quanto etichettato come individuo socialmente pericoloso. Questo perché, nei primi mesi di detenzione, aveva stuprato più volte un compagno di cella, minacciandolo con un oggetto tagliente.È il 1954 quando finisce questo suo lungo periodo dentro e fuori dalle prigioni di stato. Charles è dotato di una fortissima personalità e di una grande intelligenza. Riesce così, in poche sedute di dibattito, a plagiare, raggirare e convincere la commissione per la libertà condizionata. La commissione infatti si lascia convincere da Charles Manson che egli è ora una persona cambiata e non più pericolosa, e l’Helter Skelter Murder è presto nuovamente a piede libero. Effettivamente Charles sembra veramente cambiato. Si sposa con una giovane ragazza, cameriera in un fast food, e da lei nel 1955 ha un figlio: Charles Manson Jr. Ma è una parentesi felice di ben poca durata. Mentre suo figlio è ancora in fasce Charles tira a campare con lavoretti mal pagati e furti d’auto.La chitarra non è la sua unica passione, Manson è dedito anche alle droghe (lsd e altri allucinogeni), si appassiona oltremodo ai Beatles, tanto da rimanere convinto tutta la vita di essere il quinto Beatle mancato, e si avvicina anche al satanismo moderno. Nel 1968 Charles Manson fonda la sua comune: la famigerata Manson Family. La loro sede è stabilita nel Ranch Squeaky Gromme.Nella sua “famiglia” Manson ha raccolto un incredibile gruppo di sbandati: ragazzi con problemi sociali, con difficoltà a inserirsi nella società e dall’immancabile passato difficile.Per loro lui è il guru, la mente del gruppo, il messia. Manson profetizza il suo satanismo tutto particolare, diffonde la cultura dell’olocausto razziale che porterà a un giorno in cui la razza bianca si sbarazzerà totalmente di quella nera. La famiglia, sotto la sua attenta guida, campa di furti e di qualsiasi altra attività criminale. Tra una rapina e l’altra si suona la chitarra e ci si fa di lsd.

 

Fino a quando non arriva l’ora delle carneficine.

 

 

Nella lista delle sue future vittime c'erano attori del cinema come Warren Beatty e Julie Christie, e c'era il produttore discografico Terry Melcher, colpevole di aver rifiutato a Charles Manson un contratto.

Nell'estate 1969 Manson ferì gravemente a colpi di pistola uno dei suoi fornitori di droga, Bernard Crowe, e lo derubò.Poi insieme a Bobby Beausoleil, Susan Atkins e Mary Brunner, entrarono nella villa di Gary Hinman e dopo averlo torturato a morte lo derubarono di ventimila dollari. Poi, col sangue, scrissero "porco" accanto al cadavere.Pochi giorni dopo, la polizia fermò il suo complice Bobby Beausoleil alla guida dell'auto di Hinman e l'arrestò.Charles Manson per liberarlo, non trovò di meglio che inscenare un altro delitto simile al primo, sperava così di convincere la polizia che gli assassini di Hinman erano ancora a piede libero.Scelse una villa ad Hollywood, per il solo motivo che era appartenuta al suo nemico Terry Melcher.Ma adesso era di proprietà del regista Roman Polanski.

Era la sera dell'8 Agosto 1969, Polansky era in Europa per girare il film Macbeth, e sua moglie, l'attrice Sharon Tate (la bellissima interprete di "Per favore non mordermi sul collo") aveva invitato a cena gli amici Jay Sebring, Abigail Folger e Wojiciech Frykowski. Frykowski si era assopito sul divano e si svegliò con una pistola di un discepolo di Manson, Tex Watson, puntata sullo stomaco."Siamo qui per conto del diavolo!", disse Watson.Poi lo legò, vennero legati anche gli altri e infine furono massacrati a coltellate, infine Susan Atkins scrisse con il sangue di Sharon Tate "porci" sulla parete.Pochi giorni dopo Manson partecipò personalmente al duplice omicidio dei coniugi La Bianca e fu lui a scrivere sul muro con il sangue.Ma come Cristo anche Manson ebbe il suo "Giuda" fu Linda Kasabian, che aveva fatto da palo all'omicidio di Sharon Tate e divenne il testimone d'accusa. Gli investigatori erano convinti che Manson, aveva una notevole forza di persuasione e controllo mentale nello spingere i suoi adepti a commettere tali atrocità. Infatti il suo sguardo è profondo e pieno di malvagità così evidente che è stato considerato alla pari di un'arma.Venne condannato all'ergastolo, perché durante il suo processo la pena di morte in California era stata abolita. Tutt'oggi è rinchiuso in un carcere di massima sicurezza ed è divenuto la figura della rappresentazione del male.C’è chi lo considera l’incarnazione del male e lo chiama Mr. Satana, ma c’è anche chi lo considera solamente una vittima della società, un prodotto degli anni ’60. A lui, come è noto, si è ispirato il suo concittadino-rocker Brian Warner (alias Marylin Manson) per la scelta del proprio nome d’arte. È davvero una incredibile coincidenza che questo musicista, accusato da più parti di influenzare i giovani spingendoli alla violenza, abbia adottato il cognome di un folle omicida che vedeva nella musica il suo più grande sogno e che dalla musica ha tratto l’ispirazione per i suoi crimini.

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
Chi mi dice qualcosa su Bèla Kiss???? :)  ;)

1064771[/snapback]

 

 

Accontentata ;)

 

01.jpg

 

Nato nel 1877 Bela Kiss e' uno dei piu' misteriosi serial killer della storia, e su di lui circolano tutt'oggi voci legate al vampirismo, uccise almeno 24 giovani donne nella sua vita. Bela era uno stagnino che viveva con la moglie Marie a Cinkota (oggi parte di Budapet) in Ungheria, e tutti i vicini lo ricordavano come una persona amabile e di belaa compagnia, era un'astrologo dlettante e probabilmente era dedito a pratiche occulte. Nel 1912 Bela disse ai suoi vicini che sua moglie Marie era fuggita di casa, non dubitando delle parole di quell'uomo apparentemente dolce e buono gli credettero, assunse una governante e nel frattempo comincio' a corrispondere con belle e giovani donne che invitava a casa sua, Tuttavia, la governante ,la signora Jakubec, non ebbe mai modo di vederle. Un giorno spuntarono dietro al giardino di Kiss 7 grandi cisterne di metallo, a chi gli domandava a cosa servissero lui si limitava a rispondere che erano riserve di benzina da usare per il razionamento durante la prima guerra mondiale che era in corso. Poco tempo dopo fu chiamato a partire lui stesso per la guerra e lascio' la casa nelle mani della signora Jakubec. Nel Luglio 1916 una carovana militare entro' a Cinkota chiedendo al capo della polizia locale seavesse a disposizione della benzina visto che la loro riserva era in esaurimento, il capo, Charles Nagy, fece un 'appello alla cittadina e venne cosi' a sapere da alcuni vicini di Kiss della sua riserva. Nagy accompagno alcuni militari a casa di Kiss per prelevare la benzina dalle cisterne ma trovarono la resistenza della signora Jakubec, nonostante cio' si avviarono lo stesso verso le cisterne e quando aprirono la prima cisterna furono travolti da un tanfo nauseante, all'interno della cisterna c'erano cadaveri di donne messi sotto spirito, dopo l'iniziale sconcerto aprirono le altre cisterne e trovarono cadaveri anche nelle altre cisterne, per un totale di 24, la cosa sconvolgente venne fuori dopo l'autopsia delle donne, le quali erano completamente dissanguate all'interno nonostante sui loro corpi non ci fossero alcuna traccia di tagli o ferite, ma solo 2 piccolissimi fori sul collo di ognuna di loro. La polizia emano' subito un mandato di arresto per Bela Kiss e per la sua governante che comunque giurava e spergiurava di non sapere nulla di quei cadaveri e condusse Nagy all'entrata di una stanza a cui Kiss le aveva sempre perentoriamente ordinato di non entrare e della quale quando parti' per la guerra si porto con se l'unica copia della chiave. Sfondata la porta la polizia trovo' una scrivania con le lettere delle corrispondenti di Kiss ed un'album con le foto delle stesse, la polizia ne conto' 74, e tra loro c'erano le 24 donne trovate morte nelle cisterne, furono trovati anche numerosissimi libri di occultismo e vampirismo. il 4 Ottobre 1918 una lettera di un comando militare informava Nagy che Bela Kiss era ricoverato presso un ospedale di Sarajevo e tenuto sotto sorveglianza, subito si diresse li ma arrivo' tardi, Kiss era fuggito dopo aver messo un cadavere di un soldato nel suo letto. Da quel giorno di Bela Kiss non si seppe piu' nulla e le leggende su di lui diventavano molteplici, chi diceva che era morto di febbre gialla in Turchia, chi morto durante un bombardamento in Jugoslavia, chi imprigionato per furto e scasso in Romania, c'era anche chi diceva che si recluto' nella legione francese con il nome di Hoffman, lo stesso nome che usava in alcune lettere con le sue corrispondenti, tuttavia ad oggi nessuno sa con certezza che fine fece veramente Bela Kiss.

1064876[/snapback]

 

la tua versione xche è un po differente dalla mia??????

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
Chi mi dice qualcosa su Bèla Kiss???? :)  ;)

1064771[/snapback]

 

 

Accontentata ;)

 

01.jpg

 

Nato nel 1877 Bela Kiss e' uno dei piu' misteriosi serial killer della storia, e su di lui circolano tutt'oggi voci legate al vampirismo, uccise almeno 24 giovani donne nella sua vita. Bela era uno stagnino che viveva con la moglie Marie a Cinkota (oggi parte di Budapet) in Ungheria, e tutti i vicini lo ricordavano come una persona amabile e di belaa compagnia, era un'astrologo dlettante e probabilmente era dedito a pratiche occulte. Nel 1912 Bela disse ai suoi vicini che sua moglie Marie era fuggita di casa, non dubitando delle parole di quell'uomo apparentemente dolce e buono gli credettero, assunse una governante e nel frattempo comincio' a corrispondere con belle e giovani donne che invitava a casa sua, Tuttavia, la governante ,la signora Jakubec, non ebbe mai modo di vederle. Un giorno spuntarono dietro al giardino di Kiss 7 grandi cisterne di metallo, a chi gli domandava a cosa servissero lui si limitava a rispondere che erano riserve di benzina da usare per il razionamento durante la prima guerra mondiale che era in corso. Poco tempo dopo fu chiamato a partire lui stesso per la guerra e lascio' la casa nelle mani della signora Jakubec. Nel Luglio 1916 una carovana militare entro' a Cinkota chiedendo al capo della polizia locale seavesse a disposizione della benzina visto che la loro riserva era in esaurimento, il capo, Charles Nagy, fece un 'appello alla cittadina e venne cosi' a sapere da alcuni vicini di Kiss della sua riserva. Nagy accompagno alcuni militari a casa di Kiss per prelevare la benzina dalle cisterne ma trovarono la resistenza della signora Jakubec, nonostante cio' si avviarono lo stesso verso le cisterne e quando aprirono la prima cisterna furono travolti da un tanfo nauseante, all'interno della cisterna c'erano cadaveri di donne messi sotto spirito, dopo l'iniziale sconcerto aprirono le altre cisterne e trovarono cadaveri anche nelle altre cisterne, per un totale di 24, la cosa sconvolgente venne fuori dopo l'autopsia delle donne, le quali erano completamente dissanguate all'interno nonostante sui loro corpi non ci fossero alcuna traccia di tagli o ferite, ma solo 2 piccolissimi fori sul collo di ognuna di loro. La polizia emano' subito un mandato di arresto per Bela Kiss e per la sua governante che comunque giurava e spergiurava di non sapere nulla di quei cadaveri e condusse Nagy all'entrata di una stanza a cui Kiss le aveva sempre perentoriamente ordinato di non entrare e della quale quando parti' per la guerra si porto con se l'unica copia della chiave. Sfondata la porta la polizia trovo' una scrivania con le lettere delle corrispondenti di Kiss ed un'album con le foto delle stesse, la polizia ne conto' 74, e tra loro c'erano le 24 donne trovate morte nelle cisterne, furono trovati anche numerosissimi libri di occultismo e vampirismo. il 4 Ottobre 1918 una lettera di un comando militare informava Nagy che Bela Kiss era ricoverato presso un ospedale di Sarajevo e tenuto sotto sorveglianza, subito si diresse li ma arrivo' tardi, Kiss era fuggito dopo aver messo un cadavere di un soldato nel suo letto. Da quel giorno di Bela Kiss non si seppe piu' nulla e le leggende su di lui diventavano molteplici, chi diceva che era morto di febbre gialla in Turchia, chi morto durante un bombardamento in Jugoslavia, chi imprigionato per furto e scasso in Romania, c'era anche chi diceva che si recluto' nella legione francese con il nome di Hoffman, lo stesso nome che usava in alcune lettere con le sue corrispondenti, tuttavia ad oggi nessuno sa con certezza che fine fece veramente Bela Kiss.

1064876[/snapback]

 

la tua versione xche è un po differente dalla mia??????

1064886[/snapback]

 

boh! io l'ho presa da un libro de 10 anni fa :unsure:

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
E QUESTO NO?

 

Charles_Manson.jpg

 

Era un chitarrista che suonava nei night, portava barba e capelli come Cristo e delirava di essere Cristo in persona perché come lui si chiamava Manson (Man son = figlio dell'uomo).Ma un Cristo votato al male, aveva trascorso metà della sua vita in carcere ed era stato Alvin "Creepy" Karpis, membro della famigerata banda di Ma' Barker, a insegnargli a suonare la chitarra. Come Cristo anche Manson aveva i suoi discepoli, il cui credo era il sesso, la droga e il rock.

Manson parlava sempre del giorno del giudizio, in cui tutti i "porci" dovevano morire ed era lui il prescelto che avrebbe portato a termine questa missione.

 

Charles Manson nasce a Cincinnati (Ohio) il 12 Novembre 1934, figlio illegittimo, di un rapporto occasionale, di Katleen Maddox, una sedicenne prostituta e alcolizzata.Il cognome Manson gli viene attribuito da sua madre stessa, frutto di retaggio culturale. Katleen difatti proviene da una famiglia di fanatici religiosi, che le impone una serie di restrizioni. Ma Katleen non è certamente una santa donna, e spesso finisce in galera per qualche piccolo reato. Così, durante questi periodi di reclusione, il piccolo Charles viene affidato agli zii della West Virginia. Purtroppo per lui nessuno nella sua famiglia si può reputare “una persona normale”.La zia si rivela una donna perfida e fanaticamente religiosa, il marito è un crudele maschilista dalla mente instabile che chiama Charles con l’appellativo “femminuccia”. Manson ha raccontato che il primo giorno di scuola, un giorno molto importante nella vita di ogni individuo, suo zio lo ha obbligato a vestirsi da bambina, mettendolo in imbarazzo con i proprio compagni per molti anni.Il fanatismo religioso della zia (al quale si alterna l’estremo permissivismo della madre) e i metodi subdoli che lo zio utilizza per farlo diventare un “vero uomo”, mineranno non poco la sanità mentale del piccolo Charles Manson.Il fatto che la madre faccia di tutto per sbarazzarsi di lui (lo pesta a sangue, lo propone come merce di scambio per della birra, prova a darlo in adozione) fa si che Charles cresca un ragazzino pieno di rabbia e dalla personalità fortissima. Tanto che una notte il ragazzo, appena 12enne, fa fagotto e scappa di casa per sempre.Non ci metteraì molto a finire in riformatorio, nell’istituto di sicurezza Manson sconterà la sua pena isolato da tutti, in quanto etichettato come individuo socialmente pericoloso. Questo perché, nei primi mesi di detenzione, aveva stuprato più volte un compagno di cella, minacciandolo con un oggetto tagliente.È il 1954 quando finisce questo suo lungo periodo dentro e fuori dalle prigioni di stato. Charles è dotato di una fortissima personalità e di una grande intelligenza. Riesce così, in poche sedute di dibattito, a plagiare, raggirare e convincere la commissione per la libertà condizionata. La commissione infatti si lascia convincere da Charles Manson che egli è ora una persona cambiata e non più pericolosa, e l’Helter Skelter Murder è presto nuovamente a piede libero. Effettivamente Charles sembra veramente cambiato. Si sposa con una giovane ragazza, cameriera in un fast food, e da lei nel 1955 ha un figlio: Charles Manson Jr. Ma è una parentesi felice di ben poca durata. Mentre suo figlio è ancora in fasce Charles tira a campare con lavoretti mal pagati e furti d’auto.La chitarra non è la sua unica passione, Manson è dedito anche alle droghe (lsd e altri allucinogeni), si appassiona oltremodo ai Beatles, tanto da rimanere convinto tutta la vita di essere il quinto Beatle mancato, e si avvicina anche al satanismo moderno. Nel 1968 Charles Manson fonda la sua comune: la famigerata Manson Family. La loro sede è stabilita nel Ranch Squeaky Gromme.Nella sua “famiglia” Manson ha raccolto un incredibile gruppo di sbandati: ragazzi con problemi sociali, con difficoltà a inserirsi nella società e dall’immancabile passato difficile.Per loro lui è il guru, la mente del gruppo, il messia. Manson profetizza il suo satanismo tutto particolare, diffonde la cultura dell’olocausto razziale che porterà a un giorno in cui la razza bianca si sbarazzerà totalmente di quella nera. La famiglia, sotto la sua attenta guida, campa di furti e di qualsiasi altra attività criminale. Tra una rapina e l’altra si suona la chitarra e ci si fa di lsd.

 

Fino a quando non arriva l’ora delle carneficine.

 

 

Nella lista delle sue future vittime c'erano attori del cinema come Warren Beatty e Julie Christie, e c'era il produttore discografico Terry Melcher, colpevole di aver rifiutato a Charles Manson un contratto.

Nell'estate 1969 Manson ferì gravemente a colpi di pistola uno dei suoi fornitori di droga, Bernard Crowe, e lo derubò.Poi insieme a Bobby Beausoleil, Susan Atkins e Mary Brunner, entrarono nella villa di Gary Hinman e dopo averlo torturato a morte lo derubarono di ventimila dollari. Poi, col sangue, scrissero "porco" accanto al cadavere.Pochi giorni dopo, la polizia fermò il suo complice Bobby Beausoleil alla guida dell'auto di Hinman e l'arrestò.Charles Manson per liberarlo, non trovò di meglio che inscenare un altro delitto simile al primo, sperava così di convincere la polizia che gli assassini di Hinman erano ancora a piede libero.Scelse una villa ad Hollywood, per il solo motivo che era appartenuta al suo nemico Terry Melcher.Ma adesso era di proprietà del regista Roman Polanski.

Era la sera dell'8 Agosto 1969, Polansky era in Europa per girare il film Macbeth, e sua moglie, l'attrice Sharon Tate (la bellissima interprete di "Per favore non mordermi sul collo") aveva invitato a cena gli amici Jay Sebring, Abigail Folger e Wojiciech Frykowski. Frykowski si era assopito sul divano e si svegliò con una pistola di un discepolo di Manson, Tex Watson, puntata sullo stomaco."Siamo qui per conto del diavolo!", disse Watson.Poi lo legò, vennero legati anche gli altri e infine furono massacrati a coltellate, infine Susan Atkins scrisse con il sangue di Sharon Tate "porci" sulla parete.Pochi giorni dopo Manson partecipò personalmente al duplice omicidio dei coniugi La Bianca e fu lui a scrivere sul muro con il sangue.Ma come Cristo anche Manson ebbe il suo "Giuda" fu Linda Kasabian, che aveva fatto da palo all'omicidio di Sharon Tate e divenne il testimone d'accusa. Gli investigatori erano convinti che Manson, aveva una notevole forza di persuasione e controllo mentale nello spingere i suoi adepti a commettere tali atrocità. Infatti il suo sguardo è profondo e pieno di malvagità così evidente che è stato considerato alla pari di un'arma.Venne condannato all'ergastolo, perché durante il suo processo la pena di morte in California era stata abolita. Tutt'oggi è rinchiuso in un carcere di massima sicurezza ed è divenuto la figura della rappresentazione del male.C’è chi lo considera l’incarnazione del male e lo chiama Mr. Satana, ma c’è anche chi lo considera solamente una vittima della società, un prodotto degli anni ’60. A lui, come è noto, si è ispirato il suo concittadino-rocker Brian Warner (alias Marylin Manson) per la scelta del proprio nome d’arte. È davvero una incredibile coincidenza che questo musicista, accusato da più parti di influenzare i giovani spingendoli alla violenza, abbia adottato il cognome di un folle omicida che vedeva nella musica il suo più grande sogno e che dalla musica ha tratto l’ispirazione per i suoi crimini.

1064882[/snapback]

 

Charles-Manson-1.jpg

 

C'e' da di' che invecchiando s'e' fatto piu caruccio e rasserenante in volto :unsure:

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
Chi mi dice qualcosa su Bèla Kiss???? :)  ;)

1064771[/snapback]

 

Accontentata

 

 

 

1064820[/snapback]

 

 

....grazie 1000!!! ;):)

1064845[/snapback]

 

nn è che hai altre nomi di serial killersss?

1064871[/snapback]

 

 

Henry Lee Lucas.......... :)

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
.....e anche Arnfinn Nesset e Richard Ramirez

....... ;)

1064926[/snapback]

 

ET VOILA' B-)

 

NESSET_arnfinn_jpg.jpg

 

Arnfinn Nesset e' nato in un paesino vicino Oslo nel 1944, nel 1977 prende il posto di direttore della Orkdal Valley nursing home, poco dopo aver preso posto alla casa di cura un numero impressionante di pazienti comincia a morire, nessuno sopsetta di Nesset fino a quando, nel 1981, un'impiegato trova una grande quantita' di richieste firmate dallo stesso direttore del Curacit, un farmaco derivato del curaro che rilassa i muscoli ma che e' letale se preso in grandi dosi. Interrogato dalla polizia Nesset dichiaro' di aver usato il Curacin per uccidere dei cani randagi davanti casa sua, poi ammise di aver ucciso una 20ina di pazienti ed alla fine rivelo' l'atroce verita' urlando durante l'interrogatorio "Ho ucciso cosi' tanti pazienti che ho perso il conto", secondo quanto stabilito dalla polizia le vittime di Nesset furono 138, solo 22 dei quali pero' supportati da prove, nel 1983 fu cosi condannato a soli 21 anni carvere, il massimo previsto dalla legge norvegese.

 

 

 

richard%20ramirez.jpg

 

Ricardo Ramirez nasce in un quartiere poverissimo di El Paso il 28 febbraio 1960, settimo figlio di una coppia di cattolici emigrati, trascorre l'infanzia nella povertà più totale, fra uno scontro e l'altro tra bande rivali.

Odia la scuola e il catechismo, sin da giovanissimo ha solo 3 passioni: arti marziali, heavy metal, e incursioni notturne nelle abitazioni altrui, in una spessa nube di marijuana.

Prima della maggiore età, viene arrestato e spedito in riformatorio per numerosi reati che vanno dallo spaccio al furto.

Stufo di questa vita, Richard Moreno (uno dei suoi vari nomi fasulli, insieme a Richard Munoz, Noah Jimenez, Nicolaus Adame…) abbandona il Texas e "migra" in California, nella Città degli Angeli. Qui, oltre a scoprire l'alcol e le droghe pesanti, sviluppa immediatamente un profondo interesse per le arti nere e per il satanismo. Ciò lo porta a covare un'insaziabile sete di sangue: ha bisogno di vittime da sacrificare al suo "Signore".

28 giugno 1984. Fa caldo, molto caldo qui in California, e l'anziana signora Jennie Vincow decide di combattere la calura lasciando la finestra aperta...ma, invece dell'aria rinfrescante, quella sera nella sua stanza entrerà una "folata infernale".

Il mattino dopo, il figlio rinviene il cadavere: violentata, percossa, decapitata.

Per la polizia si tratta di un omicidio feroce, compiuto da uno sconosciuto probabilmente introvabile. Caso Archiviato.

È solo questione di mesi.

17 marzo 1985, il mostro riappare. Maria Hernandez sta parcheggiando la macchina nel garage, quando un individuo si intrufola nella sua vettura e, senza darle il tempo di fiatare, spara.

Maria non è morta, grazie a una coincidenza fortunata degna di un film d'azione, la pallottola si è conficcata nel mazzo di chiavi che la ragazza stringeva in mano. L'assassino però non se ne accorge e, soddisfatto, si reca verso la casa per finire il suo "lavoro".

Ripresasi dallo shock, Maria si trascina in casa e scopre che alla sua coinquilina le cose sono andate molto peggio: Dayle Okazaki giace in una pozza di sangue, con il cranio maciullato da un proiettile sparato da distanza molto ravvicinata.

La polizia questa volta ha un identikit del killer: alto, magro, olivastro e ispanico. L'assassino si è anche dimenticato un cappellino degli ACDC sulla poltrona.

È passata un'ora, la polizia sta interrogando Maria, e il Night Stalker non si sente completo.

Tampona di proposito l'auto di Tsai-Lian Yu e, sceso di corsa dal proprio veicolo, le spara a bruciapelo attraverso il finestrino, con la sua calibro 22.

La sinfonia di morte del maestro Ricky Ramirez è ormai avviata. Difficilmente questo figlio del demonio riuscirà a placare la propria sete di sangue: il suo "Signore" gli chiede sempre più violenza e sempre più vittime sacrificali.

Passano 10 giorni dall'omicidio della ragazza tailandese, prima che il Night Stalker decida di introdursi nel villino dei coniugi Zazzara.

L'uomo viene ucciso con un colpo di pistola alla tempia, mentre dorme davanti alla tv, sul divano. Alla signora Zarrara tocca invece una morte atroce: Ricky le cava gli occhi, le taglia il seno sinistro e poi la accoltella decine di volte, su tutto il corpo, dalla faccia al pube.

L'unica traccia lasciata dall'assassino: una impronta di scarpe Reebok nel sangue.

La polizia ha finalmente capito che il modus operandi è sempre lo stesso: in questi casi le indagini seguono la pista del Serial Killer. I quartieri vengono battuti al tappeto e ogni sospetto viene fermato e interrogato.

14 maggio 1985. Jean Wu è a letto, a godersi il meritato riposo. È l'alba e presto la radiosveglia suonerà, ma Jean quella mattina viene svegliata dal suono ben poco melodioso di uno sparo.

Aperti gli occhi, la povera donna si accorge immediatamente che il marito giace vicino a lei non più addormentato, ma agonizzante, con un colpo di pistola in testa.

L'anziana donna non ha forze per tenere testa a quel pazzo psicopatico che adesso mette a soqquadro la casa, adesso la percuote chiedendole dove sono i soldi, e così rimane immobile nel letto. Non trovando niente, il mostro decide di violentare la donna mentre il marito, lì vicino, esala gli ultimi respiri.

Arrivata la polizia, Jean ripete quella che ormai è una filastrocca di morte: l'assassino è alto, magro, latino, olivastro.

E la filastrocca verrà ripetuta il 30 maggio da Ruth Wilson, sodomizzata ripetutamente, derubata di una collana di diamanti e costretta al silenzio sotto minaccia di far male al figlioletto.

Adesso la sinfonia di morte del maestro Ricky Ramirez comincia il suo crescendo.

1 giugno 1985. Questa volta la finestra "violata" è quella della casa di due sorelle, Malvia e l'invalida Blanche Wolfe, insegnanti pensionate. Il nostro assalitore le uccide a colpi di martello e, non contento, violenta il corpo senza vita di Blanche.

Sul luogo del delitto gli agenti trovano un enorme pentacolo rovesciato tracciato su di una parete e un altro pentacolo rovesciato, disegnato con del rossetto, sulla coscia della povera invalida.

Gli inquirenti decidono così di seguire la pista satanista e stilano un profilo abbastanza completo del "loro uomo": razza ispanica, 25-30 anni, vestito tutto di nero, capelli lunghi e trascurati, igiene pessima, fronte alta, volto scarno e butterato, mento squadrato, labbra tumide. Il killer è inoltre irrefrenabile e diventa sempre più feroce. Bisogna fermarlo al più presto.

Nonostante l'accurato lavoro delle forze dell'ordine, Los Angeles, nelle seguenti 6 settimane è testimone di una serie impressionante di brutali omicidi che gettano ben presto nel panico la gente.

Nessun lucchetto è abbastanza robusto per tenere lontano Ricky, nessuna porta, nessuna finestra abbastanza sigillata.

Nessuno può ritenersi al sicuro, perché il diavolo non ha preferenze come i "normali" serial killer. Le sue vittime hanno qualsiasi estrazione sociale, qualsiasi età, qualsiasi colore della pelle, entrambi i sessi.

Tra giugno e agosto 1985, le vittime del Night Stalker saranno almeno 13, colpite da una pistola, violentate, percosse, derubate, massacrate, mutilate, o costrette a inneggiare al demonio.

Solo alcuni di loro sopravvivranno .

Sulle sue tracce, non ci sono più gli inquirenti ma una vera e propria task force di 200 investigatori, coadiuvati da una squadra speciale dell'FBI. Proprio questi ultimi decidono di "giocare sporco": per fare pressione psicologica sul mostro, viene indetta una conferenza stampa nella quale viene dichiarato fermamente che gli indizi sono tanti e che il Serial Killer sta per essere arrestato.

La popolazione reagisce armandosi, creando ronde notturne di cittadini volontari, stampando volantini con l'identikit dell'ispanico alto magro e olivastro.

Ricardo non ci pensa due volte: lascia immediatamente Los Angeles e sposta le sue mattanze a San Francisco. Viene versato altro sangue per alimentare le insaziabili fornaci dell'inferno, per soddisfare la propria voglia di morte e il volere del suo "Signore".

I poliziotti della baia di San Francisco non ci mettono molto a capire che il killer adesso si aggira per i loro sobborghi, inoltre, cosa comune a quasi tutti i killer seriali, dopo un certo periodo sopraggiunge la "fase dell'onnipotenza": l'assassino si sente imprendibile, forte, e più intelligente degli investigatori che gli danno la caccia.

È a questo punto che anche il Night Stalker comincia a commettere gli errori più madornali, è a questo punto che crea i presupposti che solitamente portano al suo arresto.

In uno squallido hotel di periferia, l'Hotel Bristol, Ricky finge di essere analfabeta e firma sul registro dei clienti con la solita X, ma la sua X è un pentacolo rovesciato. L'albergatore, già insospettito dall'aspetto trasandato dell'ospite, molto somigliante a quell'identikit intravisto la mattina precedente su un volantino, chiama immediatamente la polizia.

Il killer se ne è ritornato a Los Angeles e, prima, viene visto da due passanti rubare una macchina in pieno giorno e, poco dopo, affitta un appartamentino da Serafin Arredondo, pagando in diamanti rubati (alle sue vittime) e firmandosi come Ricardo Ramirez, il suo nome di battesimo.

Il 31 agosto 1985 l'incubo finalmente finisce. Come nel più classico dei film, il male viene sconfitto ancora una volta.

Ramirez è appena tornato da Phoenix con un carico di cocaina da vendere, e si aggira nei dintorni della stazione degli autobus della Città degli Angeli. Ignora che ormai la polizia sa tutto di lui, ignora che ogni palo della luce, ogni muro, ogni giornale porta la sua faccia.

Invece di nascondersi come un animale braccato, il Night Stalker si reca tranquillamente a un negozio di liquori dell'East Side Barrio. Non si è accorto delle persone l'hanno riconosciuto, dei passanti che lo stanno seguendo e della folla che lo sta accerchiando.

Ci vorrà una intera pattuglia di polizia per salvarlo dalla lapidazione, dalla sete di vendetta della massa di cittadini accorsi.

Il processo del Night Stalker è passato alla storia. Cominciato in ritardo di 3 anni, si è rivelato un vero e proprio teatrino.

Ricky Ramirez ha alternato mezza dozzina di avvocati difensori, i 3000 giurati sono diminuiti a vista d'occhio con il passare dei mesi, fino a diventare 12 (di cui 7 ispanici). Una di essi verrà pure uccisa in circostanze misteriose.

Mattatore di questo processo (costato agli U.S.A. ben 2 milioni di dollari) è stato ovviamente Ramirez: indossando un paio di onnipresenti occhiali da sole, minacciò il giudice, mostrò sprezzante ai fotografi e ai cameraman un pentacolo rovesciato inciso sul palmo della mano, rise sguaiatamente alle testimonianze drammatiche, minacciò di morte i parenti delle vittime e ogni tanto, preso dalla follia, ha pure cantato frasi sconnesse mentre mimava pose diaboliche.

Il 20 settembre '89 Ricky è stato ritenuto colpevole di tutti e 41 i crimini commessi (non tutti sono omicidi) e condannato alla camera a gas.

Ovviamente anche il processo per i reati di San Francisco si è concluso con una condanna. Ramirez verrà giustiziato nell'estate del 2006, tramite iniezione letale. In attesa che arrivi il giorno fatidico, l'assassino passa il tempo nel braccio della morte di San Quintino, dipingendo quadri molto richiesti e rispondendo alle lettere dei fan.

Dal 1996 è sposato con Doreen Lioy, una giornalista che ha sempre sostenuto la sua innocenza.

 

biografia Ramirez

Modificato da Magnus Rosen

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
Ramirez verrà giustiziato nell'estate del 2006, tramite iniezione letale.

1064959[/snapback]

 

E alla fine è stato giustiziato?

1065343[/snapback]

 

Giusta domanda :)

 

Ramirez non e' ancora stato giustiziato in quanto il 07.08.2006 la Corte Suprema degli Stati Uniti ha respinto l'appello di Ricardo, confermando la condanna a morte tramite iniezione letale.

In questi casi, la legge americana prevede comunque che la data dell'esecuzione venga cancellata, in modo da permettere all'imputato di presentare eventuali appelli federali. Potrebbero dunque passare molti mesi, se non anni, prima che venga stabilita una nuova data per l'esecuzione del serial killer.

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
Ramirez verrà giustiziato nell'estate del 2006, tramite iniezione letale.

1064959[/snapback]

 

E alla fine è stato giustiziato?

1065343[/snapback]

 

Giusta domanda :)

 

Ramirez non e' ancora stato giustiziato in quanto il 07.08.2006 la Corte Suprema degli Stati Uniti ha respinto l'appello di Ricardo, confermando la condanna a morte tramite iniezione letale.

In questi casi, la legge americana prevede comunque che la data dell'esecuzione venga cancellata, in modo da permettere all'imputato di presentare eventuali appelli federali. Potrebbero dunque passare molti mesi, se non anni, prima che venga stabilita una nuova data per l'esecuzione del serial killer.

1065351[/snapback]

 

Certo che comunque alla fine tutto il mondo è paese... sto leggendo altre storie oltre a queste nel forum e sono parecchi i casi in cui:

 

1) le forze dell'ordine non sempre si sono impegnate a fondo

2) la legge e la burocrazia hanno spesso fornito una scappatoia per questi portatori di morte.

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

Crea un account o accedi per lasciare un commento

Devi essere un utente registrato per poter lasciare un commento

Crea un account

Iscriviti per un nuovo account nella nostra comunità. È facile!

Registra un nuovo account

Accedi Subito

Sei già registrato? Accedi da qui.

Accedi Adesso

×

Informazione Importante

Usando questo sito acconsenti ai nostri Termini D'uso. Questo sito fa uso di cookie per migliorare l’esperienza di navigazione degli utenti e per raccogliere informazioni sull’utilizzo del sito stesso. Utilizziamo sia cookie tecnici sia cookie di parti terze. Proseguendo nella navigazione si accetta l’uso dei cookie; in caso contrario è possibile abbandonare il sito.