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Nishizawa

Il calcio è salvo, alleluja alleluja!!!!

Messaggi raccomandati

Secondo me solo dei geni potevano concepire una cosa del genere.

 

Rassegnamoce, semo noi che non c'arrivamo.

 

Io già me so convertito......

 

VIVA CARRARO

 

VIVA LA LEGA

 

VIVA GALLIANI

 

VIVA SKY

 

VIVA I BACINI D'UTENZA

 

VIVA I RIPESCAGGI

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X Nash:

 

 

Tutta la storia delle fideiussioni, tutti i ripescaggi, i ricorsi... sai cosa ne penso?

Malattia...il calcio ha un cancro...il calcio è molto malato...ha bisogno di una cura...se siamo in tempo.

Ricordi nei primi anni novanta la crisi burocratica? Le amministrazioni subivano un delirio di onnipotenza...caos...sbando...(non che ora sia un mondo idialliaco quello della P.Amministrazione) ma poi siamo riusciti a creare una giustizia amministrativa.

Il vero problema è che la legalità calcistica, le sue leggi vivono in un mondo apparte, al di fuori della ordinaria giustizia.

Fino a quando sarà un versante chiuso sara' impossibile sperare che le cose migliorino...e' come una piccola mafia...non c'e' vera legge, le norme si costruiscono giorno per giorno a seconda di come sono piu' utili.

La soluzione? Una giustizia amministrativa.

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X Nash: 

 

 

Tutta la storia delle fideiussioni, tutti i ripescaggi, i ricorsi... sai cosa ne penso?

Malattia...il calcio ha un cancro...il calcio è molto malato...ha bisogno di una cura...se siamo in tempo.

Ricordi nei primi anni novanta la crisi burocratica? Le amministrazioni subivano un delirio di onnipotenza...caos...sbando...(non che ora sia un mondo idialliaco quello della P.Amministrazione) ma poi siamo riusciti a creare una giustizia amministrativa.

Il vero problema è che la legalità calcistica, le sue leggi vivono in un mondo apparte, al di fuori della ordinaria giustizia.

Fino a quando sarà un versante chiuso sara' impossibile sperare che le cose migliorino...e' come una piccola mafia...non c'e' vera legge, le norme si costruiscono giorno per giorno a seconda di come sono piu' utili.

La soluzione? Una giustizia amministrativa.

Pazzo....cane infedele....possibile che non capisci la grandiosità e la meravigliosità del progetto????possibile che sei cosi cieco???Apri gli occhi,non vagare nelle tenebre.....

 

VIVA CARRARO

 

VIVA LA LEGA

 

VIVA SKY

 

VIVA GALLIANI

 

VIVA I MERITI SPORTIVI

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X Nash: 

 

 

Tutta la storia delle fideiussioni, tutti i ripescaggi, i ricorsi... sai cosa ne penso?

Malattia...il calcio ha un cancro...il calcio è molto malato...ha bisogno di una cura...se siamo in tempo.

Ricordi nei primi anni novanta la crisi burocratica? Le amministrazioni subivano un delirio di onnipotenza...caos...sbando...(non che ora sia un mondo idialliaco quello della P.Amministrazione) ma poi siamo riusciti a creare una giustizia amministrativa.

Il fatto che il calcio era un mondo parallelo ce lo dimostravano anche i vari

Il vero problema è che la legalità calcistica, le sue leggi vivono in un mondo apparte, al di fuori della ordinaria giustizia.

Fino a quando sarà un versante chiuso sara' impossibile sperare che le cose migliorino...e' come una piccola mafia...non c'e' vera legge, le norme si costruiscono giorno per giorno a seconda di come sono piu' utili.

La soluzione? Una giustizia amministrativa.

Non so se Nash sono io, cmq, a parte gli scherzi, mi pare evidente che il calcio abbia qualcosa in piu che un cancro...il calcio è come un malato terminale e l'unico bagliore di vita che possiamo vedere nei suoi occhi è la passione dei tifosi, che fa di tutto x farlo tirare avanti.

Purtroppo, come in ogni attività dove girano soldi e c'è possibilità di guadagno, tutti gli sciacalli si sono buttati a cercare il loro "angolo nella mangiatoia". Sono arrivati i soldi, le televisioni, i procuratori sciacalli ed i contratti miliardari (mettili nell'ordine che vuoi) ed è stato l'inizio della fine.

 

Penso che col casino che hanno fatto, quello della serie B a 24 intendo, il calcio sia definitivamente morto. E ti dico di più, un po' ci spero, xchè hanno veramente rotto i coglioni.

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Eppure basterebbe poco per non dover sentire tifosi come te dire speriamo quasi che il calcio muoia che me so rotto li cojoni... te l'ho spiegato...è solo che i tifosi del cazzo so capaci solo a fa li cori.

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E' inutile che state sempre a piagne!!!!!!!!!!! Ce le avete le palle per fare una rivoluzione come si deve? (sportiva si intende) siete pronti a disertare lo stadio, siete pronti ad abolire il calcio dalle vostre priorità finchè rimarrà in mano a quello che ha svenduto la nostra nazionale agli ultimi mondiali e continua a fare casini come se niente fosse?

RIVOLUZIONE E BOICOTTAGGIO

E' ora di farla finita, se non li fermiamo ora e non sfruttiamo la protesta che alcuni presidenti con le palle (vero Agarini?) stanno cercando di organizzare, il calcio è finito; sarebbe solo l'inizio, poi ci propinerebbero (perchè l'andazzo è quello) una superlega dove a partecipare sarebbero i grandi bacini di utenza, senza retrocessioni nè ingressi di squadrette di provincia; un bel campionato accomodato con una vittoria dello scudetto a rotazione (un anno a me e uno a te); un circo Barnum dove non si giocherà più al calcio ma si farà solo ed esclusivamente Marketing; con giornalisti tutti sul libro paga delle società che ci raccontano di un mondo bellissimo pulito e onesto!!!

E' QUESTO CHE VOLETE?

 

RIVOLUZIONE

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E' inutile che state sempre a piagne!!!!!!!!!!! Ce le avete le palle per fare una rivoluzione come si deve? (sportiva si intende) siete pronti a disertare lo stadio, siete pronti ad abolire il calcio dalle vostre priorità finchè rimarrà in mano a quello che ha svenduto la nostra nazionale agli ultimi mondiali e continua a fare casini come se niente fosse?

RIVOLUZIONE E BOICOTTAGGIO

E' ora di farla finita, se non li fermiamo ora e non sfruttiamo la protesta che alcuni presidenti con le palle (vero Agarini?) stanno cercando di organizzare, il calcio è finito; sarebbe solo l'inizio, poi ci propinerebbero (perchè l'andazzo è quello) una superlega dove a partecipare sarebbero i grandi bacini di utenza, senza retrocessioni nè ingressi di squadrette di provincia; un bel campionato accomodato con una vittoria dello scudetto a rotazione (un anno a me e uno a te); un circo Barnum dove non si giocherà più al calcio ma si farà solo ed esclusivamente Marketing; con giornalisti tutti sul libro paga delle società che ci raccontano di un mondo bellissimo pulito e onesto!!!

E' QUESTO CHE VOLETE?

 

RIVOLUZIONE

Per quanto mi riguarda io nel topic "trasferta a Pisa" ho già scritto qualcosa. Vorrei tanto che noi (la Ternana) e le squadre contrarie alla B a 24 squadre boicottassimo almeno la Coppa Italia.

Ritiramo le squadre (tra l'altro la Coppa Italia porta un incasso de du' lire), a parole so' tutti bravi (Zamparini, Cellino, Romero, Matarrese).

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E' inutile che state sempre a piagne!!!!!!!!!!! Ce le avete le palle per fare una rivoluzione come si deve? (sportiva si intende) siete pronti a disertare lo stadio, siete pronti ad abolire il calcio dalle vostre priorità finchè rimarrà in mano a quello che ha svenduto la nostra nazionale agli ultimi mondiali e continua a fare casini come se niente fosse?

RIVOLUZIONE E BOICOTTAGGIO

E' ora di farla finita, se non li fermiamo ora e non sfruttiamo la protesta che alcuni presidenti con le palle (vero Agarini?) stanno cercando di organizzare, il calcio è finito; sarebbe solo l'inizio, poi ci propinerebbero (perchè l'andazzo è quello) una superlega dove a partecipare sarebbero i grandi bacini di utenza, senza retrocessioni nè ingressi di squadrette di provincia; un bel campionato accomodato con una vittoria dello scudetto a rotazione (un anno a me e uno a te); un circo Barnum dove non si giocherà più al calcio ma si farà solo ed esclusivamente Marketing; con giornalisti tutti sul libro paga delle società che ci raccontano di un mondo bellissimo pulito e onesto!!!

E' QUESTO CHE VOLETE?

 

RIVOLUZIONE

Ecco bravo finalmente. Stavo appunto dicendo che qui' parlano parlano ma so boni solo a fa i coretti... io ci sto... organizziamo... propaganda...

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una chicca trovata in rete (dopo averla letta sul Corriere della Sera di ieri)

 

Dopo il decreto salva-calcio

Tanti vincitori e pochi vinti

 

di ALDO GRASSO

 

Personaggi e interpreti: il Consiglio dei ministri, approvando a maggioranza con il voto contrario della Lega Nord il decreto legge sul calcio, ha trasferito il teatrino della politica nel mondo dello sport. Se il torneo partirà regolarmente il 31 agosto, se la serie B sarà più affollata del previsto, se le partite (non tutte) si potranno vedere in diretta sul satellite, ebbene il merito sarà tutto della politica che, timorosa di perdere consensi, a colpi di decreto ha sbrogliato la matassa in cui si era aggrovigliato l’ex campionato più bello del mondo, l’ex repubblica autonoma. Ma ci sono vincitori e vinti di questa traboccante commedia degli equivoci?

 

Silvio Berlusconi. Salvatore della patria pallonara: è il ruolo che più gli piace. Qualcosa non va? Il calcio nel caos? La piazza in sommovimento? Ghe pensi mi. Il premier telefona agli alleati più riottosi, studia un decreto «taglia-Tar», protegge il calcio per decreto e per la seconda volta in due anni si presenta come l’uomo che permette al campionato (una delle istituzioni più care agli italiani) di prendere il via. Se il Milan vincerà lo scudetto, sarà da considerarsi una specie di gratifica.

 

Ignazio La Russa. Il «carissimo Ignazio» ha puntato i piedi, ha cavalcato la protesta, ha infine ottenuto che il Catania restasse in serie B. Apparentemente è il vincitore della contesa (dopo la sconfitta per la mancata nomina a presidente della Federcalcio del senatore di An Mariano Delogu) e la «battaglia di Catania» può essere letta come un segnale di forza all’interno della coalizione. In realtà, il recupero della squadra siciliana è una delle poche concessioni che in due anni di governo An ha ottenuto da Forza Italia.

 

Gianni Letta. Da una vita, il suo compito è la quadratura del cerchio. Gran mediatore, i verbi che meglio sa coniugare sono ammorbidire, smorzare, attutire, traccheggiare. Appena Berlusconi gli ha dato il via, ha cominciato a tessere una ragnatela di congetture, ipotesi, proposte fra il ministro Urbani, il sottosegretario Pescante, il coordinatore di An La Russa, il capo della Lega calcio Galliani e il presidente Carraro. Letta e riletta, la sua proposta salva il calcio e l’immagine del governo, la capra e i cavoli. Ma segna anche la fine del mito dell’indipendenza dello sport.

 

Gianni Petrucci. Il presidente del Coni, un vecchio democristiano, più o meno di sinistra a seconda delle convenienze politiche, si è rivelato il personaggio più inutile dell’intera vicenda. Incapace di prendere decisioni radicali (di lui è stato detto: «Dà sempre ragione a tutti perché vorrebbe che tutti dessero sempre ragione a lui»), si ostina a difendere la favola dell’autonomia dello sport. Mentre tutto crolla e persino il Totocalcio sbaglia la schedina, Petrucci è l’immagine compiuta della lenta agonia del Coni.

 

Mario Pescante. Sta prendendosi le sue rivincite, e non sono poche. Quando lo scandalo doping scosse lo sport italiano fu l’unico a pagare e, per eccesso di giustizialismo, perse il posto di presidente del Coni. Eletto nelle file di Forza Italia, è sottosegretario ai Beni culturali con delega allo sport: sulla riva del fiume, contempla ora i cadaveri, o quasi, dei suoi avversari di un tempo. Con un buco di quasi mille milioni di euro, il calcio è totalmente nelle mani del governo: è la sua nuova clausola compromissoria.

 

Franco Carraro. L’impressione è che anche i suoi più accesi sostenitori lo abbiano abbandonato e che la sua folgorante carriera di dirigente sportivo sia giunta al capolinea. I bilanci delle squadre fanno acqua, da due anni il campionato fatica a partire, la situazione sul fronte tv costituisce un serio pericolo per l’inizio regolare delle partite, lo scandalo delle false fideiussioni mette in crisi la Lega calcio: in questo guazzabuglio il presidente della Federcalcio, nonostante sia il punto di equilibrio fra il consolidato potere calcistico di Milan e Juventus e la nuova egemonia di Geronzi, rischia la testa.

 

Adriano Galliani. L’ex «antennista di Berlusconi» è vicepresidente del Milan, presidente della Lega calcio, membro del Consiglio federale: se il conflitto di interessi avesse un volto, il suo sarebbe perfetto. Eppure ha avuto l’onestà di ammettere che l’inizio di questo campionato è peggiore di quello dell’anno scorso, per via del contratti televisivi, delle sentenze dei Tar sulle retrocessioni, degli interventi governativi. Ha anche minacciato i club che hanno violato la clausola compromissoria: fossimo in Gaucci non canteremmo vittoria.

 

Luciano Gaucci. A prima vista il presidente del Perugia e proprietario del Catania è il dominatore del pasticciaccio brutto: ha stretto in una morsa mortale il nemico Carraro, si è presentato come paladino dei deboli, ha coordinato la manovra di An, ha sollevato la piazza di Catania trasformando il calcio in un elemento cruciale per l’ordine pubblico, ha scosso nelle fondamenta il già traballante edificio del calcio, ha persino comprato il figlio di Gheddafi. Il suo motto? Sia fatta giustizia, e il mondo del calcio vada pure in rovina.

 

Rupert Murdoch. Dopo la fusione fra Tele» e Stream, Sky Italia ha già fatto il pieno consentitole dall’Authority e ben sette club di serie A rischiano di restare oscurati. E anche questo è un bel pasticcio, oltre che una preoccupante mancanza di introiti per gli stessi club. Per risolvere la grana si era pensato a un’altra piattaforma, Gioco Calcio, che potendo però contare su squadre con modesti bacini di utenza non incoraggia gli investitori. L’unica possibilità, per sfuggire l’Antitrust, è che Murdoch «dia una mano» alla rete concorrente.

 

Gabriele Turchetti. Uno per tutti: il segretario della Covisoc è al centro del ciclone dell fideiussioni false. Tra gli indagati del pm Maria Cristina Palaia, avrebbe indicato a Roma e Napoli di affidarsi alla Sbc per i finanziamenti utili all’iscrizione. Tra controllori disinvolti, faccendieri, intermediari, il calcio mostra non solo un suo aspetto truffaldino ma soprattutto la sua assoluta inadeguatezza alle nuove strutture societarie (i club sono ora delle società con fini di lucro, con possibilità di essere quotate in Borsa).

 

PS. A ben vedere, in questa storia il grande sconfitto è solo Vittorio Cecchi Gori. Di questi tempi la sua Fiorentina non sarebbe mai fallita.

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