Vai al contenuto
Me pizzica me mozzica

VIOLENZA SULLE DONNE

Messaggi raccomandati

Non è la ripetizione del topic che c'è già nella sezione politica, è invece una riflessione che mi sento di fare come uomo e persona che è stata in alcuni periodi della sua vita a fianco di una donna, e che (mi auguro) potrebbe tornare a starci.

 

Perchè ancora molti di noi uomini sentono il bisogno di affermarsi con la violenza sulle donne?

 

Le statistiche dicono che la maggior parte degli stupri sono commessi da persone apparentemente fidate, il marito, il nonno , lo zio, l'amico di famiglia.

 

Che cosa pensiamo (pensano, chi lo fa) di dimostrare comportandoci violentemente? Crediamo ancora di dover considerare le donne come oggetti da dominare?

 

Vi chiedo una volta tanto di affrontare seriamente il discorso, aldilà delle battute che (me compreso) ogni tanto scambiamo con le ragazze del forum per sfotterci scherzosamente.

 

Non so se avrà successo o meno questo topic, ma voglio sperare che ci scrive intenda portare un contributo vero.

 

Grazie.

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

bah.... secondo me è una cosa figlia dell'ignoranza...

laddove non si arriva con le parole, è risaputo che si compensa con la violenza....

ed ecco che, poichè una donna per quanto possa essere ignorante je da sempre una pista all'uomo, quando un MASCHIO non riesce a primeggiare, se sente costretto a comportasse de merda....

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
Non è la ripetizione del topic che c'è già nella sezione politica, è invece una riflessione che mi sento di fare come uomo e persona che è stata in alcuni periodi della sua vita a fianco di una donna, e che (mi auguro) potrebbe tornare a starci.

 

Perchè ancora molti di noi uomini sentono il bisogno di affermarsi con la violenza sulle donne?

 

Le statistiche dicono che la maggior parte degli stupri sono commessi da persone apparentemente fidate, il marito, il nonno , lo zio, l'amico di famiglia.

 

Che cosa pensiamo (pensano, chi lo fa) di dimostrare comportandoci violentemente? Crediamo ancora di dover considerare le donne come oggetti da dominare?

 

Vi chiedo una volta tanto di affrontare seriamente il discorso, aldilà delle battute che (me compreso) ogni tanto scambiamo con le ragazze del forum per sfotterci scherzosamente.

 

Non so se avrà successo o meno questo topic, ma voglio sperare che ci scrive intenda portare un contributo vero.

 

Grazie.

1209105[/snapback]

 

Permettimi di contestare il "noi uomini".

Io con certe bestie di falliti non ho nulla a che spartire.

Al posto del "noi uomini" avrei usato il termine "loro bestie".

Io sono io, loro sono loro. Nulla in comune per definirci "noi".

Nulla da spartire.

 

Il motivo per cui LORO cercano di affermarsi con violenza sulle donne è una problematica lunga e articolata e se ne può tranquillamente parlare anche se non può essere liquidata con una battuta o una parola... è roba da sociologi e psicologi.

Complicato, ma ci si può provare.

 

.Ciauz

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

Non è la ripetizione del topic che c'è già nella sezione politica, è invece una riflessione che mi sento di fare come uomo e persona che è stata in alcuni periodi della sua vita a fianco di una donna, e che (mi auguro) potrebbe tornare a starci.

 

Perchè ancora molti di noi uomini sentono il bisogno di affermarsi con la violenza sulle donne?

 

Le statistiche dicono che la maggior parte degli stupri sono commessi da persone apparentemente fidate, il marito, il nonno , lo zio, l'amico di famiglia.

 

Che cosa pensiamo (pensano, chi lo fa) di dimostrare comportandoci violentemente? Crediamo ancora di dover considerare le donne come oggetti da dominare?

 

Vi chiedo una volta tanto di affrontare seriamente il discorso, aldilà delle battute che (me compreso) ogni tanto scambiamo con le ragazze del forum per sfotterci scherzosamente.

 

Non so se avrà successo o meno questo topic, ma voglio sperare che ci scrive intenda portare un contributo vero.

 

Grazie.

1209105[/snapback]

Permettimi di contestare il "noi uomini".

Io con certe bestie di falliti non ho nulla a che spartire.

Al posto del "noi uomini" avrei usato il termine "loro bestie".

Io sono io, loro sono loro. Nulla in comune per definirci "noi".

Nulla da spartire.

 

Il motivo per cui LORO cercano di affermarsi con violenza sulle donne è una problematica lunga e articolata e se ne può tranquillamente parlare anche se non può essere liquidata con una battuta o una parola... è roba da sociologi e psicologi.

Complicato, ma ci si può provare.

 

.Ciauz

1209123[/snapback]

Callea sa bene che non sono assolutamente d'accordo con questa sua opinione, poi magari in giornata ne riparleremo... :)

 

Per ora: http://www.controviolenzadonne.org

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

Da http://www.ilmanifesto.it/Quotidiano-archi...2007/art17.html

 

In piazza contro la violenza

 

Eleonora Martini

 

Che il maggior numero di violenze fisiche e sessuali contro le donne avvenga nell'ambito familiare ormai è noto, almeno ai lettori di questo giornale. Come è noto che quelle che vengono denunciate sono solo la punta piccolissima di un iceberg. Quello che forse non è stato ancora raccontato abbastanza è che anche le violenze sessuali e le aggressioni subite in strada vengono raramente denunciate perché le donne spesso sono le prime a non avere rispetto per se stesse e a interiorizzare un contesto culturale e sociale che le vuole vittime per destino. Le donne insomma non sono al sicuro mai. Né dentro le mura domestiche né tanto meno in strada. Ma allora, insieme al lavoro culturale e visto che si parla di sicurezza urbana, c'è qualcosa che si potrebbe fare per rendere le città più sicure per le donne?

I dati parlano da sé e fanno onestamente paura, come ha denunciato recentemente anche la stessa ministra delle pari opportunità Barbara Pollastrini. E raccontano di un mondo dove sempre più «la violenza maschile non conosce differenze di classe, di etnia, di cultura, di religione o di appartenenza politica», come scrivono nel manifesto di convocazione le associazioni che hanno indetto per sabato 24 novembre una manifestazione nazionale a Roma, in occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne. Un'iniziativa costruita a partire dall'assemblea pubblica che si è tenuta nella capitale il 21 ottobre scorso presso la Casa internazionale delle donne, scaturita dall'incontro di singole cittadine e organizzazioni femminili, femministe e lesbiche provenienti da tutta Italia. Il problema è culturale e non può essere affrontato solo da un punto di vista securitario, dicono le associazioni di donne, le operatrici dei centri antiviolenza e molte esponenti del variegato mondo del femminismo italiano. Meno che mai «può essere ricondotto a un problema di sicurezza delle città o di ordine pubblico», come c'è scritto nell'appello diffuso dal sito www.controviolenzadonne.org. L'aggressività maschile, aggiungono, «è la prima causa di morte e di invalidità per le donne di tutto il mondo, come riconosciuto dall'Onu».

Ma è così vero che l'aggressività maschile nei confronti delle donne non conosce differenze culturali? Dirlo non è fare un po' torto al lavoro e alle lotte di quasi quaranta anni di storia femminista? «Fino a che non cambierà la cultura di questo paese non ci sarà nessuna città sicura per le donne - risponde Assunta Sarlo, esponente di primo piano del movimento Usciamo dal silenzio, tra i promotori della manifestazione - Poi è ovvio che in ambito locale ci sono politiche che rendono più sicure le città e altre che sono totalmente inutili. Sono inutili per esempio le telecamere a ogni angolo o la militarizzazione del territorio, mentre è assolutamente necessario riempire e vivacizzare le strade e non svuotarle».

Dare un'occhiata alle statistiche può essere d'aiuto a capire la situazione: in Italia una donna su tre subisce violenza fisica e sessuale, soprattutto tra le mura di casa, secondo il Centro soccorso di Milano. Oltre 14 milioni di donne italiane hanno subito abusi nella loro vita, si stima possano essere circa il 65% della popolazione femminile. Un milione e 400 mila donne hanno patito uno stupro prima dei 16 anni. Ma il 96% delle violenze non vengono denunciate. Il 14,3% delle donne ha subito almeno una volta violenza fisica o sessuale dal partner, attuale o ex, mentre il 24,7% le ha ricevute da un altro uomo. Ma, secondo dati Istat, solo il 18,2% delle donne considera la violenza patita in famiglia un «reato», mentre il 44% la giudica semplicemente «qualcosa di sbagliato» e ben il 36% solo «qualcosa che è accaduto».

«La violenza sulle donne è una piaga sociale e non un problema individuale e deve trasformarsi in qualcosa di negativo, mentre oggi non è così - dice Daniela Fantini, da 12 anni ginecologa al Soccorso violenza sessuale di Milano - ce n'è tanta in famiglia ma anche in strada e poche denunciano perché manca il rispetto di sé, perché la considerazione che la donna valga zero è purtroppo molto diffusa». Ma è anche ovvio che sia più diffusa laddove non c'è stato abbastanza lavoro culturale da parte delle donne o dove c'è una violazione sistematica dei diritti umani. «Il maggior numero di violenze avvengono all'interno dei gruppi di immigrati rumeni, albanesi, sudamericani e africani», aggiunge la dottoressa Fantini che racconta episodi che hanno dell'incredibile: «Spesso ci raccontano di uomini che dopo aver violentato una donna, magari fuori di una discoteca, le offrono il loro bigliettino da visita. Lo stupro, insomma, non è considerato una cosa sbagliata. Bisogna ribaltare questa concezione e dire che la violenza non è un destino e per gli uomini non è un obbligo». «Non so cosa serve a rendere una città più sicura - conclude Fantini - ma di certo non serve riempirla di poliziotti, perché elimina solo questi epifenomeni di cui vengono poi riempite le cronache. Il lavoro sul rispetto è più lungo ma è l'unico che paga davvero».

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
Callea sa bene che non sono assolutamente d'accordo con questa sua opinione, poi magari in giornata ne riparleremo...  :)

 

Per ora: http://www.controviolenzadonne.org

1209272[/snapback]

 

Beh, sono curioso di sapere in quale punto saresti in disaccordo.

Che esista in alcune aree sociali una cultura violenta e maschilista sono ben d'accordo.

 

Ma io sono ben consapevole e libero di sentire tale cultura come ALTRO da me.

E soprattutto di vedere gli uomini appartenenti a questa cultura come LORO e non come NOI.

 

.Ciauz

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

C' è chi dice che da sempre l'uomo ha paura della indipendenza della donna, e per questo cerca di sottometterla.

 

Ma una donna libera non è meglio?

 

Faccio un esempio pratico: per secoli molte donne sono state costrette a sposarsi chi dicevano i loro genitori (spesso i padri).....

 

PS

come immaginavo il topic sembra essere troppo serio per la media degli argomenti del forum....peccato....

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
C' è chi dice che da sempre l'uomo ha paura della indipendenza della donna, e per questo cerca di sottometterla.

 

Ma una donna libera non è meglio?

 

Faccio un esempio pratico: per secoli molte donne sono state costrette a sposarsi chi dicevano i loro genitori (spesso i padri).....

 

PS

come immaginavo il topic sembra essere troppo serio per la media degli argomenti del forum....peccato....

1209624[/snapback]

 

Sono stradaccordo.

Gli animali maschilisti, non si rendono conto che una società maschilista e violenta con le donne si ritorce contro gli stessi uomini per mille motivi.

Le società dove le donne sono sottomesse, sono società violente, ingiuste e orribili per gli stessi uomini.

 

Una donna veramente libera ed emancipata è un bene e una ricchezza per tutti.

 

.Ciauz

 

p.s.

Questo è un argomento che può evolversi in mille direzioni. diamogli tempo.

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
C' è chi dice che da sempre l'uomo ha paura della indipendenza della donna, e per questo cerca di sottometterla.

 

Ma una donna libera non è meglio?

 

Faccio un esempio pratico: per secoli molte donne sono state costrette a sposarsi chi dicevano i loro genitori (spesso i padri).....

 

PS

come immaginavo il topic sembra essere troppo serio per la media degli argomenti del forum....peccato....

1209624[/snapback]

 

Sono stradaccordo.

Gli animali maschilisti, non si rendono conto che una società maschilista e violenta con le donne si ritorce contro gli stessi uomini per mille motivi.

Le società dove le donne sono sottomesse, sono società violente, ingiuste e orribili per gli stessi uomini.

 

Una donna veramente libera ed emancipata è un bene e una ricchezza per tutti.

 

.Ciauz

 

p.s.

Questo è un argomento che può evolversi in mille direzioni. diamogli tempo.

1209693[/snapback]

secondo me so comunque società ignoranti....

e non vuole essere un'offesa.... è però un dato di fatto il fatto che quando si parla di questo tipo di comunità, si parla di comunità chiuse e prive di aperture mentali verso altre società

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
Callea sa bene che non sono assolutamente d'accordo con questa sua opinione, poi magari in giornata ne riparleremo...  :)

 

Per ora: http://www.controviolenzadonne.org

1209272[/snapback]

Beh, sono curioso di sapere in quale punto saresti in disaccordo.

Che esista in alcune aree sociali una cultura violenta e maschilista sono ben d'accordo.

 

Ma io sono ben consapevole e libero di sentire tale cultura come ALTRO da me.

E soprattutto di vedere gli uomini appartenenti a questa cultura come LORO e non come NOI.

 

.Ciauz

1209429[/snapback]

Non sono d'accordo nel dire che un maschio (anche quando come te prova schifo di fronte alla violenza sessuale), dica che lui non c'entra nulla.

Tutti noi maschi dobbiamo sentirci colpevoli delle prevaricazioni che quotidianamente vengono compiute contro le donne.

Non è giusto dire "Io no. Io non sono come lui. Io sono ALTRO". Nessuno è altro (è la cosiddetta "banalità del male" magistralmente descritta da Hannah Arendt), tutti siamo colpevoli.

Non tiriamoci fuori.

In questo modo (ovviamente del tutto in buona fede) scarichiamo da noi responsabilità sociali e culturali che invece abbiamo.

;)

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
[Non sono d'accordo nel dire che un maschio (anche quando come te prova schifo di fronte alla violenza sessuale), dica che lui non c'entra nulla.

Tutti noi maschi dobbiamo sentirci colpevoli delle prevaricazioni che quotidianamente vengono compiute contro le donne.

Non è giusto dire "Io no. Io non sono come lui. Io sono ALTRO". Nessuno è altro (è la cosiddetta "banalità del male" magistralmente descritta da Hannah Arendt), tutti siamo colpevoli.

Non tiriamoci fuori.

In questo modo (ovviamente del tutto in buona fede) scarichiamo da noi responsabilità sociali e culturali che invece abbiamo.

;)

1209699[/snapback]

 

Ma in base a quale principio mi devo prendere responsabilità che non ho??

 

Avere il pisello non può essere una colpa in sè...

 

.Ciauz

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
[Non sono d'accordo nel dire che un maschio (anche quando come te prova schifo di fronte alla violenza sessuale), dica che lui non c'entra nulla.

Tutti noi maschi dobbiamo sentirci colpevoli delle prevaricazioni che quotidianamente vengono compiute contro le donne.

Non è giusto dire "Io no. Io non sono come lui. Io sono ALTRO". Nessuno è altro (è la cosiddetta "banalità del male" magistralmente descritta da Hannah Arendt), tutti siamo colpevoli.

Non tiriamoci fuori.

In questo modo (ovviamente del tutto in buona fede) scarichiamo da noi responsabilità sociali e culturali che invece abbiamo.

;)

1209699[/snapback]

Ma in base a quale principio mi devo prendere responsabilità che non ho??

 

Avere il pisello non può essere una colpa in sè...

 

.Ciauz

1209703[/snapback]

Perchè in questo modo capiremmo tutti meglio quello che prova una donna quando viene umiliata, violentata, picchiata.

Dobbiamo responsabilizzarci noi maschi, caro Callea... ;)

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
[Non sono d'accordo nel dire che un maschio (anche quando come te prova schifo di fronte alla violenza sessuale), dica che lui non c'entra nulla.

Tutti noi maschi dobbiamo sentirci colpevoli delle prevaricazioni che quotidianamente vengono compiute contro le donne.

Non è giusto dire "Io no. Io non sono come lui. Io sono ALTRO". Nessuno è altro (è la cosiddetta "banalità del male" magistralmente descritta da Hannah Arendt), tutti siamo colpevoli.

Non tiriamoci fuori.

In questo modo (ovviamente del tutto in buona fede) scarichiamo da noi responsabilità sociali e culturali che invece abbiamo.

;)

1209699[/snapback]

 

Ma in base a quale principio mi devo prendere responsabilità che non ho??

 

Avere il pisello non può essere una colpa in sè...

 

.Ciauz

1209703[/snapback]

 

Certamente non responsabilità individuali per singoli casi.....credo che Hlvs intendesse qualcosa come una crescita culturale di ogni uomo....maturare finalmente la convinzione che le donne non sono oggetti , e che nessun uomo ha diritto a maltrattarle nella sbagliata convinzione di essere "superiore" solo perchè maschio.

 

Ho detto una cazzata Hlvs? Sai non si sa mai....quando si cerca di interpretare le opinioni altrui capita...

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
[Non sono d'accordo nel dire che un maschio (anche quando come te prova schifo di fronte alla violenza sessuale), dica che lui non c'entra nulla.

Tutti noi maschi dobbiamo sentirci colpevoli delle prevaricazioni che quotidianamente vengono compiute contro le donne.

Non è giusto dire "Io no. Io non sono come lui. Io sono ALTRO". Nessuno è altro (è la cosiddetta "banalità del male" magistralmente descritta da Hannah Arendt), tutti siamo colpevoli.

Non tiriamoci fuori.

In questo modo (ovviamente del tutto in buona fede) scarichiamo da noi responsabilità sociali e culturali che invece abbiamo.

;)

1209699[/snapback]

Ma in base a quale principio mi devo prendere responsabilità che non ho??

 

Avere il pisello non può essere una colpa in sè...

 

.Ciauz

1209703[/snapback]

Perchè in questo modo capiremmo tutti meglio quello che prova una donna quando viene umiliata, violentata, picchiata.

Dobbiamo responsabilizzarci noi maschi, caro Callea... ;)

1209707[/snapback]

no... scusa Savè ma stavolta non concordo...

poi... se proprio volemo provà quella sensazione, famocelo buttà ar culo da un branco de mandinghi.....

cioè in sè non ha ragione di essere il ragionamento tuo o de quella Arendt che citi sopra....

Io credo che ognuno sia responsabile delle PROPRIE azioni... e questo comprende anche criticare aspramente le cose oggettivamente sbagliate di questo mondo...

però non me posso sentì in colpa per quello che accade altrove...

ad esempio non me posso sentì in colpa pe le lapidazioni..... perchè non posso sta a combatte co un'altra cultura totalmente diversa dalla mia...

il massimo che posso fa è mannà un sms a emergency... più de questo... proprio non so....

altrimenti le donne se dovrebbero tutte preoccupà per quelle poche donne che la violenza se la cercano co lu lanternino (leggasi grosse addrizzacazzi).... ma il tema, mi pare di capire, non è solo quello della violenza sulle donne intesa come rapporto sessuale non voluto... il discorso a cui si riferisce me pizzica è molto più ampio....

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
[Non sono d'accordo nel dire che un maschio (anche quando come te prova schifo di fronte alla violenza sessuale), dica che lui non c'entra nulla.

Tutti noi maschi dobbiamo sentirci colpevoli delle prevaricazioni che quotidianamente vengono compiute contro le donne.

Non è giusto dire "Io no. Io non sono come lui. Io sono ALTRO". Nessuno è altro (è la cosiddetta "banalità del male" magistralmente descritta da Hannah Arendt), tutti siamo colpevoli.

Non tiriamoci fuori.

In questo modo (ovviamente del tutto in buona fede) scarichiamo da noi responsabilità sociali e culturali che invece abbiamo.

;)

1209699[/snapback]

Ma in base a quale principio mi devo prendere responsabilità che non ho??

 

Avere il pisello non può essere una colpa in sè...

 

.Ciauz

1209703[/snapback]

Perchè in questo modo capiremmo tutti meglio quello che prova una donna quando viene umiliata, violentata, picchiata.

Dobbiamo responsabilizzarci noi maschi, caro Callea... ;)

1209707[/snapback]

 

Vabbè, allora tagliamocelo il pisello, così estirpiamo una volta per tutte il peccato originario di nascere maschi...

 

A parte le battute ci siamo messi a discutere su un fatto puramente formale.

Ma mi pare che nella sostanza la pensiamo allo stesso modo.

 

.Ciauz

Modificato da callea

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
[Non sono d'accordo nel dire che un maschio (anche quando come te prova schifo di fronte alla violenza sessuale), dica che lui non c'entra nulla.

Tutti noi maschi dobbiamo sentirci colpevoli delle prevaricazioni che quotidianamente vengono compiute contro le donne.

Non è giusto dire "Io no. Io non sono come lui. Io sono ALTRO". Nessuno è altro (è la cosiddetta "banalità del male" magistralmente descritta da Hannah Arendt), tutti siamo colpevoli.

Non tiriamoci fuori.

In questo modo (ovviamente del tutto in buona fede) scarichiamo da noi responsabilità sociali e culturali che invece abbiamo.

;)

1209699[/snapback]

Ma in base a quale principio mi devo prendere responsabilità che non ho??

 

Avere il pisello non può essere una colpa in sè...

 

.Ciauz

1209703[/snapback]

Certamente non responsabilità individuali per singoli casi.....credo che Hlvs intendesse qualcosa come una crescita culturale di ogni uomo....maturare finalmente la convinzione che le donne non sono oggetti , e che nessun uomo ha diritto a maltrattarle nella sbagliata convinzione di essere "superiore" solo perchè maschio.

 

Ho detto una cazzata Hlvs? Sai non si sa mai....quando si cerca di interpretare le opinioni altrui capita...

1209708[/snapback]

No, no, hai capito benissimo. :)

E' dovere di ogni uomo crescere, liberarsi da quel retaggio pseudo-culturale che lo vuole dominatore della donna.

Dire "a me non riguarda" è fare finta di niente (e Callea come molti lo fa in buona fede).

Noi dobbiamo sviluppare una coscienza di sesso che ci porti a criticare questo senso ancestrale di superiorità, a sentire come nostra responsabilità (adattando una celebre massima di Che Guevara) ogni ingiustizia che viene compiuta sulla pelle delle donne.

 

Credete, il problema delle violenze sessuali e morali sulla donna è ancora oggi di dimensioni sconcertanti. L'articolo postato sopra lo conferma.

Possiamo permetterci il lusso di dire "Non è colpa mia"?

Per me, no... ;)

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
[Non sono d'accordo nel dire che un maschio (anche quando come te prova schifo di fronte alla violenza sessuale), dica che lui non c'entra nulla.

Tutti noi maschi dobbiamo sentirci colpevoli delle prevaricazioni che quotidianamente vengono compiute contro le donne.

Non è giusto dire "Io no. Io non sono come lui. Io sono ALTRO". Nessuno è altro (è la cosiddetta "banalità del male" magistralmente descritta da Hannah Arendt), tutti siamo colpevoli.

Non tiriamoci fuori.

In questo modo (ovviamente del tutto in buona fede) scarichiamo da noi responsabilità sociali e culturali che invece abbiamo.

;)

1209699[/snapback]

 

Ma in base a quale principio mi devo prendere responsabilità che non ho??

 

Avere il pisello non può essere una colpa in sè...

 

.Ciauz

1209703[/snapback]

 

Certamente non responsabilità individuali per singoli casi.....credo che Hlvs intendesse qualcosa come una crescita culturale di ogni uomo....maturare finalmente la convinzione che le donne non sono oggetti , e che nessun uomo ha diritto a maltrattarle nella sbagliata convinzione di essere "superiore" solo perchè maschio.

 

Ho detto una cazzata Hlvs? Sai non si sa mai....quando si cerca di interpretare le opinioni altrui capita...

1209708[/snapback]

ma io penso che chi non commette alcun tipo di violenza sulle donne (manco daje un boccatone quanno se lo meritano davero, e non capita di rado, oppure trattalla de merda a parole), tale convinzione già ce l'abbia....

non vedo però come posso fa a convince un nigeriano a non pijà a sassate la moglie adultera....

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

Tra l'altro, se ci riflettete, anche l'opinione che certe donne la violenza "se la cerchino col lanternino" non è già una distorsione tutta nostra della realtà?

 

Io credo che anche la più sfacciata ninfomane cerchi tutt'al più sesso sfrenato ma non uno stupro, o no??

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

Acid, sei proprio sicuro che non sia "nostra" (di tutti noi maschi) quella cultura che tu, Callea ed io comunque schifiamo?

E' vero, se io violento una donna, la pena giudiziaria la devo scontare io, ma trovi davvero giusto che un altro maschio dica "Beh, è stato solo Saverio!".

Se le violenze contro la donna esistono ancora oggi, è perchè il tutto è un portato di una cultura che affonda nella notte dei tempi e che vedeva la donna come serva muta del maschio. Di tutti i maschi.

Io non dico di autoflagellarci, ma solo di capire da un punto di vista intellettuale che un atto di sopraffazione del maschio sulla donna non viene compiuto per scelta individuale, ma è il retaggio di una cultura di cui tutti siamo figli. E di cui tutti dobbiamo sentire i limiti vergognosi.

;)

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
Tra l'altro, se ci riflettete, anche l'opinione che certe donne la violenza "se la cerchino col lanternino" non è già una distorsione tutta nostra della realtà?

 

Io credo che anche la più sfacciata ninfomane cerchi tutt'al più sesso sfrenato ma non uno stupro, o no??

1209715[/snapback]

sicuramente sì, se vogliamo continuare a vivere nell'ipocrisia.....

MA....

se io per strada vedo una praticamente a culo de fori, tiro giù una madonna, guardo e passo...

se lo fai tu idem

se lo fa hlvs non tira giù la madonna, ma cita qualche poeta o qualche testo de canzone

se lo fa callea non tira giù la madonna e se limita a dì toh... guarda che topina....

Ma se lo fa uno degli uomini di cui sopra (non per essere razzista, ma leggasi marocchino qualunque).... se sa che le conseguenze possono esse tragiche...

E ANCHE LI' io non je posso fa veramente niente.... salvo a raccomandà a una mia amica o a mi regazza o a mi madre de evità de annà in giro vestita in un certo modo se deve girà da sola, in zone poco raccomandabili e magari pure de notte....

Il discorso delle violenze (di questo tipo de violenze) sta tutti i giorni ovunque... quindi penso che ce sia pure un minimo de consapevolezza, da parte delle donne... oppure volemo fa sempre finta che "tanto a me na cosa del genere non me capiterà mai?"

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
Acid, sei proprio sicuro che non sia "nostra" (di tutti noi maschi) quella cultura che tu, Callea ed io comunque schifiamo?

E' vero, se io violento una donna, la pena giudiziaria la devo scontare io, ma trovi davvero giusto che un altro maschio dica "Beh, è stato solo Saverio!".

Se le violenze contro la donna esistono ancora oggi, è perchè il tutto è un portato di una cultura che affonda nella notte dei tempi e che vedeva la donna come serva muta del maschio. Di tutti i maschi.

Io non dico di autoflagellarci, ma solo di capire da un punto di vista intellettuale che un atto di sopraffazione del maschio sulla donna non viene compiuto per scelta individuale, ma è il retaggio di una cultura di cui tutti siamo figli. E di cui tutti dobbiamo sentire i limiti vergognosi.

;)

1209719[/snapback]

e come tutte le cose che affondano le radici nella notte dei tempi, ce vorrà un po' prima che qualcosa cambi...

oggi siamo in 4 a discuterne su sto topic... domani saremo in 5... e via via via via via....

poi sarà finito il mondo e la cosa ancora non se sarà risolta... ma non dipende certo da chi ha raggiunto una coscienza giusta sull'argomento....

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
Tra l'altro, se ci riflettete, anche l'opinione che certe donne la violenza "se la cerchino col lanternino" non è già una distorsione tutta nostra della realtà?

 

Io credo che anche la più sfacciata ninfomane cerchi tutt'al più sesso sfrenato ma non uno stupro, o no??

1209715[/snapback]

sicuramente sì, se vogliamo continuare a vivere nell'ipocrisia.....

MA....

se io per strada vedo una praticamente a culo de fori, tiro giù una madonna, guardo e passo...

se lo fai tu idem

se lo fa hlvs non tira giù la madonna, ma cita qualche poeta o qualche testo de canzone

se lo fa callea non tira giù la madonna e se limita a dì toh... guarda che topina....

Ma se lo fa uno degli uomini di cui sopra (non per essere razzista, ma leggasi marocchino qualunque).... se sa che le conseguenze possono esse tragiche...

E ANCHE LI' io non je posso fa veramente niente.... salvo a raccomandà a una mia amica o a mi regazza o a mi madre de evità de annà in giro vestita in un certo modo se deve girà da sola, in zone poco raccomandabili e magari pure de notte....

Il discorso delle violenze (di questo tipo de violenze) sta tutti i giorni ovunque... quindi penso che ce sia pure un minimo de consapevolezza, da parte delle donne... oppure volemo fa sempre finta che "tanto a me na cosa del genere non me capiterà mai?"

1209722[/snapback]

Mah... :lol::lol::lol:

Per dirtene una delle tante che capitano, un paio di anni fa ero in fila alla biglietteria della stazione di Orvieto.

Era una fredda mattina di primavera.

Davanti a me una ragazza molto carina faceva il biglietto.

Aveva una felpa pesante con il cappuccio tirato su a coprirle la testa che faceva contrasto con un paio di jeans a vita bassa.

Talmente bassa che quando la ragazza si è chinata per mettere il biglietto nella valigia, l'alzarsi della felpa ha rivelato tre quarti dell'assai gagliardo e sodo culo della giovane, regolarmente sprovvisto di biancheria intima.

Ora, io sono un uomo e naturalmente un velo di sangue mi è sceso davanti agli occhi.

Altrettanto naturalmente so che se una ragazza porta i jeans in quel modo è perchè vuole che il culo le si veda (così come io se vado in giro con i pantaloni corti sono conscio che espongo al pubblico un paio di tatuaggi).

Ma tra far vedere ed autorizzare a toccare c'è di mezzo un oceano...

Se io le rifilavo una bella pacca sul culo, ero un molestatore.

Ed è giusto che dovessi essere considerato tale... ;)

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

difatti il problema non sta nell'autorizzazione che da la ragazza...

sta nell'autocertificazione de chi la pacca sul culo je la da...

e questo non sarò io

non sarai tu

non saranno l'80% degli uomini di questo mondo..

ma ce sta sempre quel 20%.....

non tutti, a quella vista, se sarebbero dati una pacca in fronte bestemmianno a denti stretti...

tra l'altro rilancio....

Che cazzo s'è chianata a fa a mette il biglietto nella valigia, visto che prima de salì su lu treno lo doveva obliterà!!!!!!!!

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
difatti il problema non sta nell'autorizzazione che da la ragazza...

sta nell'autocertificazione de chi la pacca sul culo je la da...

e questo non sarò io

non sarai tu

non saranno l'80% degli uomini di questo mondo..

ma ce sta sempre quel 20%.....

non tutti, a quella vista, se sarebbero dati una pacca in fronte bestemmianno a denti stretti...

tra l'altro rilancio....

Che cazzo s'è chianata a fa a mette il biglietto nella valigia, visto che prima de salì su lu treno lo doveva obliterà!!!!!!!!

1209738[/snapback]

Aveva visto che io, come ben sai, sono un figo della madonna e voleva farsi obliterare da me!!!

:lol::lol::lol::lol::lol:

Ma io avevo finito l'inchiostro e la macchinetta non mi funzionava...

Andavamo con CCTC a comprare una partita di Viagra a basso costo a Roma apposta...

:(:(:(:(:(

 

A parte gli scherzi, noi dobbiamo sentire l'infamia che quel 20% di maschi perpetua ogni giorno.

Sentirla anche nostra.

Questo non per colpevolizzarci, ma per capire davvero quanto possa soffire una donna sottomessa fisicamente e/o psicologicamente...

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

credo che la responsabilità totale del genere maschile di cui parla saverio può essere tranquillamente riscontrata in tutti quei topic a sfondo maschilista che sono stati aperti su questo forum...

 

credo (spero) che tutti i ragazzi su questo forum non abbiano mai esercitato e non eserciteranno mai violenza fisica o sessuale su una donna... eppure tutti si sentono autorizzati a fare battute "maschiliste"... anche se ovviamente rimangono battute.

 

Non voglio condannare questo atteggiamente davanti al quale anche io ho riso tante volte, abbiamo scherzato e non mi azzerderei mai a prenderlo sul serio... ma non credete che scherzare cosi apertemente su certe cose possa indicare una incoscia credenza della reale inferiorità femminile?

Un retaggio culturale che anche se razionalmente tutti considerate sbagliato e immorale cmq vi portate dentro?

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
credo che la responsabilità totale del genere maschile di cui parla saverio può essere tranquillamente riscontrata in tutti quei topic a sfondo maschilista che sono stati aperti su questo forum...

 

credo (spero) che tutti i ragazzi su questo forum non abbiano mai esercitato e non eserciteranno mai violenza fisica o sessuale su una donna... eppure tutti si sentono autorizzati a fare battute "maschiliste"... anche se ovviamente rimangono battute.

 

Non voglio condannare questo atteggiamente davanti al quale anche io ho riso tante volte, abbiamo scherzato e non mi azzerderei mai a prenderlo sul serio... ma non credete che scherzare cosi apertemente su certe cose possa indicare una incoscia credenza della reale inferiorità femminile?

Un retaggio culturale che anche se razionalmente tutti considerate sbagliato e immorale cmq vi portate dentro?

1209813[/snapback]

 

Non confondiamo la violenza e il vero maschilismo con un po' di sano e fisiologico sciovinismo.

 

Il fatto di appartenere ad un gruppo, una forma sociale, una cittadinanza o anche un genere sessuale, porta inevitabilmente a considerare tale gruppo migliore degli altri.

 

Come italiano, mi sento inconsapevolmente migliore di un francese.

Come ternano mi sento inconsapevolmente migliore di un perugino.

Come appartenente alla famiglia Bianchi, mi porta inconsapevolmente a sentirmi migliore della famiglia Rossi.

Come uomo mi sento inconsapevolmente migliore di una donna...

 

Ciò è assolutamente normale e fisiologico e non ha nulla a che vedere col desiderio di sopraffazione.

 

Non confondiamo un po' di sano patriottismo col nazionalismo.

E' normale che in un gruppo in cui ci sono maschi in maggioranza, possa uscire qualche battuta scherzosa sulla superiorità del maschio.

 

In un gruppo a maggioranza femminile succede esattamente lo stesso.

 

Insomma cerchiamo di dare alle cose il giusto peso usando il buon senso.

 

.Ciauz

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
credo che la responsabilità totale del genere maschile di cui parla saverio può essere tranquillamente riscontrata in tutti quei topic a sfondo maschilista che sono stati aperti su questo forum...

 

credo (spero) che tutti i ragazzi su questo forum non abbiano mai esercitato e non eserciteranno mai violenza fisica o sessuale su una donna... eppure tutti si sentono autorizzati a fare battute "maschiliste"... anche se ovviamente rimangono battute.

 

Non voglio condannare questo atteggiamente davanti al quale anche io ho riso tante volte, abbiamo scherzato e non mi azzerderei mai a prenderlo sul serio... ma non credete che scherzare cosi apertemente su certe cose possa indicare una incoscia credenza della reale inferiorità femminile?

Un retaggio culturale che anche se razionalmente tutti considerate sbagliato e immorale cmq vi portate dentro?

1209813[/snapback]

Come appartenente alla famiglia Bianchi, mi porta inconsapevolmente a sentirmi migliore della famiglia Rossi.

1209822[/snapback]

piano un attimo Callè :D

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
credo che la responsabilità totale del genere maschile di cui parla saverio può essere tranquillamente riscontrata in tutti quei topic a sfondo maschilista che sono stati aperti su questo forum...

 

credo (spero) che tutti i ragazzi su questo forum non abbiano mai esercitato e non eserciteranno mai violenza fisica o sessuale su una donna... eppure tutti si sentono autorizzati a fare battute "maschiliste"... anche se ovviamente rimangono battute.

 

Non voglio condannare questo atteggiamente davanti al quale anche io ho riso tante volte, abbiamo scherzato e non mi azzerderei mai a prenderlo sul serio... ma non credete che scherzare cosi apertemente su certe cose possa indicare una incoscia credenza della reale inferiorità femminile?

Un retaggio culturale che anche se razionalmente tutti considerate sbagliato e immorale cmq vi portate dentro?

1209813[/snapback]

Come appartenente alla famiglia Bianchi, mi porta inconsapevolmente a sentirmi migliore della famiglia Rossi.

1209822[/snapback]

piano un attimo Callè :D

1209827[/snapback]

 

Bianchi e Rossi era solo un esempio. Ogni riferimento a fatti o persone reali è puramente casuale.

Non sapevo che fossi un Rossi...

 

.Ciauz

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

ma infatti era esattemente quello che intendevo Callea

 

quel sentirsi inconsapevolmente migliore di un marocchino o di un francese se esasperato diventa razzismo

quel sentirsi migliore di una donna inconsapevolmente se esasperato diventa violenza sulle donne

quel sentirsi inconsapevolmente migliore della famiglia Rossi, porta ad ammazzare il vicino

 

ovviamente queste esasperazioni non ci appartengono, per fortuna, ma il germe di questo è dentro la maggior parte di noi... è per quello che si parla di responsabilità collettiva.

 

cioè non vorrei essere fraintesa, cmq è lo stesso principio per cui io dico "beh io in quanto donna sono capace di stirare una camicia meglio di qualunque uomo qui dentro perche siete degli incapaci" è una frase assolutamente scherzosa, detta in un contesto che non presuppone alcun tipo di rancore eppure denota una mia idea incoscia di superiorità in quell'aspetto. Ovviamente questo non mi porterebbe ad uccidere :lol: o a picchiare qualcuno di voi (save' occhio :lol: ) però all'estremo potrebbe succedere.

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

Crea un account o accedi per lasciare un commento

Devi essere un utente registrato per poter lasciare un commento

Crea un account

Iscriviti per un nuovo account nella nostra comunità. È facile!

Registra un nuovo account

Accedi Subito

Sei già registrato? Accedi da qui.

Accedi Adesso

×

Informazione Importante

Usando questo sito acconsenti ai nostri Termini D'uso. Questo sito fa uso di cookie per migliorare l’esperienza di navigazione degli utenti e per raccogliere informazioni sull’utilizzo del sito stesso. Utilizziamo sia cookie tecnici sia cookie di parti terze. Proseguendo nella navigazione si accetta l’uso dei cookie; in caso contrario è possibile abbandonare il sito.