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Fera7 s.p.a.

Rino Gaetano...ti hanno tolto il 60 notturno!

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Tu forse non essenzialmente tu

 

Tu forse non essenzialmente tu

un’altra ma è meglio fossi tu

hai scavato dentro me e l’amicizia c’è

Io che ho bisogno di raccontare

la necessità di vivere rimane in me

e sono ormai convinto da molte lune

dell’inutilità irreversibile del tempo

mi svegli alle nove e sei decisamente tu

e non si ha il tempo di vedere la mamma e si è gia nati

e i minuti rincorrersi senza convivenza

mi svegli e sei decisamente tu . . . forse non essenzialmente tu

e la notte confidenzialmente blu

cercare l’anima

tu . . . forse non essenzialmente tu

un’altra ma è meglio fossi tu

e vado dal Barone ma non gioco a dama

e bevo birra chiara in lattina

me ne frego e non penso a te

avrei bisogno sempre di un passaggio

ma conosco le coincidenze del 60 notturno

lo prendo sempre per venir da te

...forse non essenzialmente tu

e la notte confidenzialmente blu

cercare l’anima

 

...cantava Rino Gaetano anni ed anni fa...

 

da stanotte l'Atac mette mano dopo anni ed anni alla rete notturna dei bus... fin qui una cosa positiva... ma alla rivoluzione segue anche la quasi totale rinumerazione delle linee... e così il 60 notturno di Rino diventa un banale 4 notturno...

 

sono sottigliezze, sono inezie... ma chi come me è legato alla storia dei trasporti è triste vedere queste operazioni (molto di facciata) che servono a cancellare la storia di una linea facendole perdere quel numero che era ormai una consuetudine per tanti... così come quando il 93/ sotto casa mia divenne 715, così come quando il 30 venne dato all'autobus 30 express mentre era il numero di uno storico tram che dal 1975 agli anni 90 percorse i binari che una volta, in parte, erano della Circolare Esterna... quando poi alla storia dei trasporti di una città si mischia la bellezza ed il fascino di una canzone come questa dove viene citato il 60 notturno viene ancora di più un velo di tristezza per un mondo che vuole tanto fare il moderno ma che poi fa schifo dentro... anche nelle sottigliezze, nelle inezie

 

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Modificato da Fera7 s.p.a.

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Beh noti quella frase e non citi " Agapito Malteni" sempre di Rino Gaetano

Ascolta questa se non la conosci ;)

 

Agapito Malteni era un ferroviere

viveva a Manfredonia giù nel Tavoliere

buona educazione di spirito cristiano

ed un locomotore sotto mano

Di buona famiglia giovane e sposato

negli occhi si leggeva : molto complessato

faceva quel mestiere forse per l'amore

di viaggiare sul locomotore

Seppure complessato il cuore gli piangeva

quando la sua gente andarsene vedeva

perché la gente scappa ancora non capiva

Dall'alto della sua locomotiva

La gente che abbandona spesso il suo paesello

lasciando la sua falce in cambio di un martello

ricorda nei suoi occhi nel suo cuore errante

il misero guadagno di un bracciante

Una tarda sera partì da torre a mare

doveva andare a Roma e dopo ritornare

pensò di non partire o pure senza fretta

di lasciare il treno a Barletta

Svelò il suo grande piano all'altro macchinista

buono come lui ma meno utopista

parlò delle città di genti emigrate

a Gorgonzola oppure a Vimercate

E l'altro macchinista capì il suo compagno

felice e soddisfatto del proprio guadagno

e con le parole cercava di calmarlo

fu una mano ad addormentarlo

Modificato da Pakito

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il 60 passa(va) proprio lì dove ha perso la vita tra l'altro... Via Nomentana incrocio via XXI Aprile...

1261634[/snapback]

 

ma quante volte l'ho preso... :)

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il 60 passa(va) proprio lì dove ha perso la vita tra l'altro... Via Nomentana incrocio via XXI Aprile...

1261634[/snapback]

quindi sarebbe la zona che da piazza bologna porta al quartiere africano?

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