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Fera7 s.p.a.

Il mercato delle barche di lusso tira!!

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Di quillu che te pare, ma prima co' 1770 gnieuri ce mannavi avanti 'na famijia co' 4 persone de lusso, mo' te lu sogni!!!!!!

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Si ma quando dici prima... quanto prima intendi? Anni 80? Anni 90? Giusto per capirsi eh...

 

Con 1770 euri una famiglia di 4 persone ce la mandi avanti anche adesso, si tratta di fare alcune precise rinunce, non buttare via i soldi per delle stronzate e insegnare ai figli che non tutto arriva per un dono divino.

 

Se poi uno pensa che deve vestirsi per forza da elsa per sentirsi realizzato nella vita, o spendere tutte le sere 20 euro per bere superalcolici altrimenti la timidezza lo blocca con la fica... cazzi suoi.

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Bravo Fabio, so daccordo co te (in parte) la gente piagne e poi non sa rinunciare a niente,

perchè fondamentalmente tutti i beni che un tempo erano "di lusso" oggi sono considerati

"di prima necessità" infatti se annamo a tirà le somme, c'avemo tutti li conti correnti che

piagnono.... mentre qualche una decina o meglio una ventina de anni fa tutti c'avevano un gruzzoletto

da parte. Oggi indebitasse è considerata una cosa normale, sintomatico è il fatto che i volantini

pubblicitari che arrivano a casa spesso non c'hanno il prezzo dell'oggetto ma il prezzo delle rate!!!!

 

E' grave sta cosa ragazzi, perchè stiamo peggiorando e non ce nè accorgemo, perchè cercano

de non faccene accorge e noi ce magnamo tutto senza batte ciglio.

 

Spero de no, ma penso che prima o poi faremo una botta de quelle......

1453001[/snapback]

Per quello che sperimento sulla mia pelle avete torto entrambi!!! Lo stile di vita dei miei è identico a quello del passato, ma co' li sordi, co' tutte le tasse da paga', no' c'arriveno più a fine mese. Dite quello che cazzo ve pare, ma è cucì!!!

Modificato da Borgobellooooo!!!

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cut....

da parte. Oggi indebitasse è considerata una cosa normale, sintomatico è il fatto che i volantini

pubblicitari che arrivano a casa spesso non c'hanno il prezzo dell'oggetto ma il prezzo delle rate!!!!

E' grave sta cosa ragazzi, perchè stiamo peggiorando e non ce nè accorgemo, perchè cercano

de non faccene accorge e noi ce magnamo tutto senza batte ciglio.

 

Spero de no, ma penso che prima o poi faremo una botta de quelle......

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Hai drammaticamente toccato il nocciolo del problema.

 

Un tempo si prendevano finanziamenti (e quindi ci si indebitava) per i beni essenziali: la macchina, la casa, il frigorifero...

 

Oggi si prendono finanziamenti per andare in palestra, in vacanza, per il telefonino all'ultima moda...

 

Un tempo ci si indebitava per necessità e solo quando assolutamente necessario.

Oggi ci si indebita per qualsiasi sfizio...

 

Un tempo chi si indebitava andava a chiedere i soldi.

Oggi è chi presta i soldi che chiede al debitore di indebitarsi.

 

L'economia del finanziamento facile ci fa entrare in un gioco perverso e pericoloso che ad un certo punto potrebbe scoppiare e farci ripiombare di colpo nell'amara realtà.

 

La crisi dei mutui subprime americani dovrebbero farci riflettere.

La stessa cosa potrebbe succedere da noi per cose ben più futili delle case.

 

Beninteso, il finanziamento è uno strumento buono se fatto con la testa... ma è proprio questo il problema.

 

bo

 

.Ciaps

Modificato da callea

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http://temporeale.libero.it/libero/fdg/2156165.html

 

ROMA - I consumi delle famiglie italiane sono "sull'orlo della recessione": quest'anno registreranno un calo dello 0,1% ed anche l'anno prossimo la situazione non migliorerà e la spesa rimarrà piatta. A lanciare l'allarme è la Confesercenti nel rapporto redatto in collaborazione con il Ref che calcola un calo drastico rispetto al +1,4% segnato lo scorso anno. Non solo, guardando ai consumi a prezzi costanti, cioé al netto dell'inflazione, la flessione è ancora più significativa e pari, quest'anno, a -0,4%. Secondo l'associazione dei commercianti, gli italiani stanno tirando la cinghia rinunciando soprattutto ai beni durevoli (-3,1%), a partire dalle auto e dall'elettronica. In calo anche gli acquisti di beni non durevoli (-1%) e di semidurevoli (-0,4%, con un rischio particolare per l'abbigliamento), mentre tengono i servizi (+0,6%).

 

"Il ciclo dei consumi si è arenato", denuncia la Confesercenti. Sui consumatori si sono infatti abbattuti due "shock": il primo è l'aumento del debito, legato soprattutto ai mutui, il secondo è invece il carovita. "Si calcola - sottolinea l'associazione nel rapporto - che fra rincari degli energetici e dei prodotti alimentari, l'inflazione importata abbia ridotto il potere d'acquisto del reddito delle famiglie di quasi il 3% in due anni. Sommando l'aumento della quota del reddito destinata a ripagare il debito contratto e l'effetto dell'aumento dei prezzi derivante dall'ascesa dei corsi delle materie prime si quantifica un effetto sui bilanci familiari di questi il 5% in un biennio, sufficiente per condurre i consumi sull'orlo della recessione". Le previsioni non sono peraltro rosee neanche per il pil e per gli investimenti. L'economia italiana segnerà infatti quest'anno, secondo le stime di Confesercenti, un timido +0,1%, per poi tornare a crescere di un altrettanto modesto 0,8% nel 2009. Gli investimenti fissi lordi diminuiranno del 2,2% nel 2008 e dell'1,3% nel 2009. L'inflazione dovrebbe invece stabilizzarsi quest'anno al 3,6% per poi scendere al 2,6% l'anno prossimo. La reazione dei consumatori alla discesa del tasso di incremento dei prezzi sarà però un fenomeno "destinato a materializzarsi con lentezza", sottolinea Confesercenti. Le famiglie "stenteranno a portarsi su un sentiero di ripresa della spesa". Inoltre "nel corso del 2008, e sino a inizio 2009, si andrà configurando un quadro decisamente sfavorevole sul versante della crescita occupazionale, con un probabile aumento del tasso di disoccupazione, che influenzerà sfavorevolmente il clima di fiducia dei consumatori".

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