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Francesco TR

Esonerato Zeman

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Un uomo professionalmente autodistruttivo: troppo orgoglioso per ammettere che TUTTI gli altri allenatori hanno capito come prendergli le contromisure. Non ha mai elaborato una strategia difensiva in secoli che allena, è rimasto tuttora alla Zemanlandia foggiana dei primi anni Novanta.

 

Uno spreco tutte quelle belle idee sul calcio spettacolare in una testa "chiusa" come la sua.

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Un uomo professionalmente autodistruttivo: troppo orgoglioso per ammettere che TUTTI gli altri allenatori hanno capito come prendergli le contromisure. Non ha mai elaborato una strategia difensiva in secoli che allena, è rimasto tuttora alla Zemanlandia foggiana dei primi anni Novanta.

 

Uno spreco tutte quelle belle idee sul calcio spettacolare in una testa "chiusa" come la sua.

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questa frase descrive alla perfezione Zeman... ;)

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Gazzetta - Zeman: "Rieccomi, potrei già allenare"

11.09.2008 08.18 di Marco Gori articolo letto 531 volte

Rientrato a Roma, Zdenek Zeman dichiara alla Gazzetta dello Sport: "Chiariamo che non sono stato esonerato: ho risolto il contratto con la società serba. E' stata una soluzione che ho cercato, quando ho capito che i giocatori non mi seguivano. Ho parlato con chi gestisce il club e abbiamo deciso di chiudere anticipatamente il rapporto. A qualcuno, però, piace dire che sono stato esonerato e che stavolta non c'entra Moggi. E nessuno evidenzia la crisi economica della Stella Rossa, che vive il momento peggiore della sua storia. La Stella Rossa mi aveva chiesto di creare disciplina, in campo e fuori. Fissate le regole, non sono state rispettate. Aveva senso restare? Ora tornerà di moda la storia che il mio calcio è superato, che magari anche i tecnici serbi sanno tutto dei miei schemi; sarò bersaglio della solita campagna diffamatoria: la chiamo campagna 'moggiana'. Cosa farò ora? Potrei allenare subito, però non faccio programmi. Seguirò più da vicino la serie A. L'Inter resta la favorita, anche se bisogna vedere come i tanti giocatori si adatteranno ai metodi di Mourinho. Se c'è il rischio che 'The Special one' faccia la mia fine? No, perché in Italia c'è la cultura del lavoro".

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