Vai al contenuto
tomasso

BLACK OUT VOLUTO...

Messaggi raccomandati

Io ho votato al referendum e ricordo purtroppo Chernobyl. Posso testimoniare che larga parte dell'elettorato del pentapartito era contro il nucleare, e che pero' gia' a quel tempo le frange ambientaliste della sinistra hanno lavorato parecchio per vincerlo, quel referendum. Debbo anche far osservare come in assoluto quel referendum NON fosse in se' contro il nucleare, in quanto i quesiti non vertevano sulla volonta' o meno di fare le centrali. A pensarci bene, con tutto quel casino delle tangenti, ci rendiamo veramente conto di che mostri avrebbero costruito??? Forse sarebbe ORA il caso di tornare a pensare al nucleare con nuove tecnologie, piu' trasparenza negli appalti e piu' sicurezza.

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

Io direi che sarebbe molto meglio che la gente pagasse le tasse e che si facesse una legge seria con la quale si mandasse in galera chi non lo fa (oppure se la legge già c'è che la si applicasse). E' chiaro che se uno non c'ha una lira......., ma come avrete sicuramente capito io mi riferisco a chi ce 'ha e cioè alla strastrastragrande maggioranza degli italiani.

 

 

Pagate tutti le tasse e vedrete che l'Italia andr molto meglio!!!!!

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
Io direi che sarebbe molto meglio che la gente pagasse le tasse e che si facesse una legge seria con la quale si mandasse in galera chi non lo fa (oppure se la legge già c'è che la si applicasse). E' chiaro che se uno non c'ha una lira......., ma come avrete sicuramente capito io mi riferisco a chi ce 'ha e cioè alla strastrastragrande maggioranza degli italiani.

 

 

Pagate tutti le tasse e vedrete che l'Italia andr molto meglio!!!!!

Sono d'accordo per una volta con te....solo che il pesce - come dice un proverbio- comincia a puzzare dalla testa.....

Se il centrosinistra ha fatto pochissimo e timidamente per sconfiggere l'evasione fiscale (a partire da quella grande), il governo Berlusconi mi sembra che abbia fatto fin qui tutto il possibile per favorirla.....

Del resto la logica del condono "tombale" (dammi un po' di soldi, pochi, maledetti e subito, e fino all'anno prossimo ti perdono tutte le scorrettezze fiscali, dal canone Tv all'ICi all'Irpef etc) e del concordato fiscale (se cacci fuori un po' di euro, due o trecento, stai tranquillo che non ti arriva nessun controllo: come a dire il pizzo legalizzato di Stato...) non mi sembra che invoglino la gente a pagare le tasse (il condono edilizio poi è chiarissimo....).

Non credi?

Ma si capisce benissimo se si guarda a queli sono le forze che hanno appoggiato il Centrodestra nel 2001 (e che in parte però cominciano a prendere le distanze...).

Perfino il buon Billé della Confocmmercio è critico ...il che è tutto dire (ricordate i No-Tax-Days o Detax-Days come si chiamavano?). Per molto meno Prodi, D'Alema e Amato sono stati portati alla gogna davanti a milioni di commercianti....(non che non se lo siano anche un po' meritato....a fare i furbi con i poteri forti alla fine si prendono solo calci in faccia quando non servi più....spero almeno abbiano imparato la lezione...)

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
Io direi che sarebbe molto meglio che la gente pagasse le tasse e che si facesse una legge seria con la quale si mandasse in galera chi non lo fa (oppure se la legge già c'è che la si applicasse). E' chiaro che se uno non c'ha una lira......., ma come avrete sicuramente capito io mi riferisco a chi ce 'ha e cioè alla strastrastragrande maggioranza degli italiani.

 

 

Pagate tutti le tasse e vedrete che l'Italia andr molto meglio!!!!!

Sono d'accordo per una volta con te....solo che il pesce - come dice un proverbio- comincia a puzzare dalla testa.....

Se il centrosinistra ha fatto pochissimo e timidamente per sconfiggere l'evasione fiscale (a partire da quella grande), il governo Berlusconi mi sembra che abbia fatto fin qui tutto il possibile per favorirla.....

Del resto la logica del condono "tombale" (dammi un po' di soldi, pochi, maledetti e subito, e fino all'anno prossimo ti perdono tutte le scorrettezze fiscali, dal canone Tv all'ICi all'Irpef etc) e del concordato fiscale (se cacci fuori un po' di euro, due o trecento, stai tranquillo che non ti arriva nessun controllo: come a dire il pizzo legalizzato di Stato...) non mi sembra che invoglino la gente a pagare le tasse (il condono edilizio poi è chiarissimo....).

Non credi?

Ma si capisce benissimo se si guarda a queli sono le forze che hanno appoggiato il Centrodestra nel 2001 (e che in parte però cominciano a prendere le distanze...).

Perfino il buon Billé della Confocmmercio è critico ...il che è tutto dire (ricordate i No-Tax-Days o Detax-Days come si chiamavano?). Per molto meno Prodi, D'Alema e Amato sono stati portati alla gogna davanti a milioni di commercianti....(non che non se lo siano anche un po' meritato....a fare i furbi con i poteri forti alla fine si prendono solo calci in faccia quando non servi più....spero almeno abbiano imparato la lezione...)

Come inquadri in questa ottica le leggi a favore dell'emersione del lavoro nero????

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
Io direi che sarebbe molto meglio che la gente pagasse le tasse e che si facesse una legge seria con la quale si mandasse in galera chi non lo fa (oppure se la legge già c'è che la si applicasse). E' chiaro che se uno non c'ha una lira......., ma come avrete sicuramente capito io mi riferisco a chi ce 'ha e cioè alla strastrastragrande maggioranza degli italiani.

 

 

Pagate tutti le tasse e vedrete che l'Italia andr molto meglio!!!!!

Sono d'accordo per una volta con te....solo che il pesce - come dice un proverbio- comincia a puzzare dalla testa.....

Se il centrosinistra ha fatto pochissimo e timidamente per sconfiggere l'evasione fiscale (a partire da quella grande), il governo Berlusconi mi sembra che abbia fatto fin qui tutto il possibile per favorirla.....

Del resto la logica del condono "tombale" (dammi un po' di soldi, pochi, maledetti e subito, e fino all'anno prossimo ti perdono tutte le scorrettezze fiscali, dal canone Tv all'ICi all'Irpef etc) e del concordato fiscale (se cacci fuori un po' di euro, due o trecento, stai tranquillo che non ti arriva nessun controllo: come a dire il pizzo legalizzato di Stato...) non mi sembra che invoglino la gente a pagare le tasse (il condono edilizio poi è chiarissimo....).

Non credi?

Ma si capisce benissimo se si guarda a queli sono le forze che hanno appoggiato il Centrodestra nel 2001 (e che in parte però cominciano a prendere le distanze...).

Perfino il buon Billé della Confocmmercio è critico ...il che è tutto dire (ricordate i No-Tax-Days o Detax-Days come si chiamavano?). Per molto meno Prodi, D'Alema e Amato sono stati portati alla gogna davanti a milioni di commercianti....(non che non se lo siano anche un po' meritato....a fare i furbi con i poteri forti alla fine si prendono solo calci in faccia quando non servi più....spero almeno abbiano imparato la lezione...)

Che discorso anni '60! Senza offesa eh!

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
Io direi che sarebbe molto meglio che la gente pagasse le tasse e che si facesse una legge seria con la quale si mandasse in galera chi non lo fa (oppure se la legge già c'è che la si applicasse). E' chiaro che se uno non c'ha una lira......., ma come avrete sicuramente capito io mi riferisco a chi ce 'ha e cioè alla strastrastragrande maggioranza degli italiani.

 

 

Pagate tutti le tasse e vedrete che l'Italia andr molto meglio!!!!!

Sono d'accordo per una volta con te....solo che il pesce - come dice un proverbio- comincia a puzzare dalla testa.....

Se il centrosinistra ha fatto pochissimo e timidamente per sconfiggere l'evasione fiscale (a partire da quella grande), il governo Berlusconi mi sembra che abbia fatto fin qui tutto il possibile per favorirla.....

Del resto la logica del condono "tombale" (dammi un po' di soldi, pochi, maledetti e subito, e fino all'anno prossimo ti perdono tutte le scorrettezze fiscali, dal canone Tv all'ICi all'Irpef etc) e del concordato fiscale (se cacci fuori un po' di euro, due o trecento, stai tranquillo che non ti arriva nessun controllo: come a dire il pizzo legalizzato di Stato...) non mi sembra che invoglino la gente a pagare le tasse (il condono edilizio poi è chiarissimo....).

Non credi?

Ma si capisce benissimo se si guarda a queli sono le forze che hanno appoggiato il Centrodestra nel 2001 (e che in parte però cominciano a prendere le distanze...).

Perfino il buon Billé della Confocmmercio è critico ...il che è tutto dire (ricordate i No-Tax-Days o Detax-Days come si chiamavano?). Per molto meno Prodi, D'Alema e Amato sono stati portati alla gogna davanti a milioni di commercianti....(non che non se lo siano anche un po' meritato....a fare i furbi con i poteri forti alla fine si prendono solo calci in faccia quando non servi più....spero almeno abbiano imparato la lezione...)

Come inquadri in questa ottica le leggi a favore dell'emersione del lavoro nero????

Osservazione intelligente....

Dal mio punto di vista anche i provvedimenti del governo Berlusconi sull'emersione non si discostano dall'impostazione di fondo: massimi vantaggi (molti più di quanti ne aveva offerti il centrosinistra, che infatti aveva ottenuto risultati scarsi su questo fronte) per quegli imprenditori che accettano di portare alla luce il sommerso e regolarizzare le loro posizioni.

Non c'è dubbio che questo (che era uno dei cavalli di battaglia della Confindustria) ha permesso di migliorare anche le condizioni e i diritti di molti lavoratori prima "in nero", ma va anche detto che la moltiplicazione degli istituti di "flessibilità" (inaugurati da Treu all'epoca dell'Ulivo) non ne ha tolti che una minima parte dalla condizione di precarietà "stabile" che sempre più si configura come la condizione tipica dei giovani che entrano nel mercato del lavoro, a meno che siano superspecializzati e in settori ad alto contenuto di innovazione e di conoscenza.

Da un punto di vista della "filosofia" dell'intervento, l'emersione è pienamente coerente con la logica dei condoni e dei concordati fiscali, della depenalizzazione del falso in bilancio, del condono edilizio etc.

Una filosofia che si fonda sullo sgravio all'impresa, e in particolare all'impresa "furba", quella che punta soprattutto sulla riduzione dei diritti del lavoro per mantenere la competitività, anziché all'impresa virtuosa che investe in innovazione, in formazione e in ricerca

Dal mio punto di vista ciò che è più preoccupante è che la strada è stata spianata, culturalmente e politicamente, dalla subalternità del centrosinistra a questa logica.

In questo mi sento più vicino alla sinistra laburista inglese o ai socialisti francesi e ai socialdemocratici tedeschi piuttosto che a D'Alema, Rutelli e Blair.

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

Pur ritenendo MOLTO discutibili i provvedimenti in materia di condoni, sanatorie e via dicendo non posso esimermi dal notare come queste cose siano tutte preesistenti al governo Berlusconi.

Possiamo discutere (o meglio lo stiamo facendo in maniera nauseante tutti i giorni da quando è stato eletto) sui metodi dal suo governo adottati per risolvere queste piaghe dell'Italia ma stranamente non spendiamo neanche una parola sulle cause e su chi ha permesso il proliferare di questa situazione.

 

Inoltre tu parli di precarietà del lavoro (se non ho capito male) ma ometti di dire che i CO.CO.CO. e il lavoro interinale sono strumenti introdotti dalla sinistra e non da Berlusconi.

Dici che il posto riescono ad assicurarselo solo quei lavoratori altamente specializzati e quindi necessari:personalmente la ritengo una cosa normale. Chi per specializzarsi ha investito sulla propria formazione è giusto che venga ricompensato con stipendi adeguati e stabilità del posto di lavoro; non lo ritengo elitario come discorso perchè visto l'attuale ordinamento scolastico a tutti (anche ai meno abbienti) è possibile raggiungere la laurea (tramite riduzione delle tasse scolastiche e per i più meritevoli tramite borse di studio).

come inquadri in questa ottica il provvedimento della nuova finanziaria che prevede agevolazioni per i "cervelli" fuggiti dall'Italia al rientro in patria e la creazione di un istituto stile MIT a Genova (tutto sovvenzionato dal Governo)?

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

Dimenticavo:

come giudichi l'introduzione delle materie Informatica e lingua inglese già dalle elementari??

 

Non contribuiscono forse ad una migliore e più al passo con i tempi formazione degli individui allargando quindi le loro possibilità nel futuro???

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

I+I+I-C=?

 

Inglese+Informatica+Internet-Cultura=Imparate solo ciò che serve per diventare bravi polli di batteria.

 

Produrre Produrre Produrre Produrre Produrre!!!!!!!

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
I+I+I-C=?

 

Inglese+Informatica+Internet-Cultura=Imparate solo ciò che serve per diventare bravi polli di batteria.

 

Produrre Produrre Produrre Produrre Produrre!!!!!!!

Forse ti sfugge che tutti gli altri insegnamenti rimangono al loro posto quindi non capisco come fai a dire "meno cultura". Avrai la stessa cultura di prima + il computer + la lingua inglese.

Onestamente non credo che imparare ad usare un PC (cosa con cui devono fare i conti tutti prima o poi) o a parlare la lingua inglese equivalga a diventare un "pollo da batteria" anzi, credo che possa far sì che ogni studente abbia delle qualità migliori da giocarsi poi per un impiego nel mondo del lavoro.

 

Riguardo la cultura poi, se impari ad usare un pc puoi sfruttare le enormi risorse di internet ed accedere al più grande contenitore di cultura del mondo e se parli inglese non devi limitare le tue ricerche ai soli siti italiani ma ampliarle a quelli mondiali e trovare ancora più risposte alle tue domande (sempre che tu ne abbia...).

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

Vado per ordine:

1) al contrario, mi era sembrato di essere chiaro (ho parlto del pacchetto treu che ha introdotto il lavoro interinale e il part-time) nel dire che le politiche della "flessibilità" sono state inaugurate dal centro-sinistra (non dalle sinistre, così come oggi governa il centro-destra, non le destre), che è stato subalterno culturalmente prima ancora che politicamente alle logiche del primato assoluto dell'impresa. I co.co.co, sono precedenti e risalgono ai governi Ciampi-Amato (1) 1992-1993.

Comunque un errore precedente non ne giustifica uno maggiore successivo.

2) il governo Berlusconi, rispetto al centrosinistra, ha spinto molto avanti questo processo di "maggiore flessibilità - minori diritti". Dificile negarlo, anzi viene rivendicato a merito (legge "Biagi").

3)Non sono d'accordo sul fatto che la stabilità del posto di lavoro debba essere legata alla professionalità "alta". I bisogni di un giovane di poter progettare un proprio futuro sono gli stessi sia che vada a fare il manovale sia che sia un creativo o un informatico....

Il vero problema secondo me è che mentre il creativo la precarietà non la soffre come una limitazione perché sa che il mercato comunque lo richiederà, il giovane manovale sì, e molto....Detto questo, ci sono sempre più giovani creativi e informatici che sono predestinati alla precarietà sottopagata....

Esagerando un po' si potrebbe dire che nella precarizzazione generale, si salva solo chi ha le spalle coperte dalla famiglia o chi è un piccolo genio (nemmeno il classico posto pubblico o l'impiego in banca è più del tutto al riparo....giusto o sbagliato che uno lo giudichi è così).

3) sul MIT a genova e il richiam dei cervelli non ho nulla da obiettare...biosgnerà vedere se funziona....mi sembra però che come al solito si mettono avanti i grandi progetti e gli annunci roboanti (stile Ponte sullo stretto e diga di Venezia) anziché fare le cose semplici e ordinarie che del resto in europa e nord america hanno fatto da tempo.....Per esempio non tagliando i fondi per la ricerca e non togliendo l'autonomia gestinale alle università...

4) Sull'inglese e l'informatica fin dalle elementari (ma in molte scuole da tempo sono entrati in via sperimntale già da anni) ho invece dei seri dubbi: a parte questo dominio anglofilo che da vecchio umanista e amante della lingua italiana non mi piace molto, certamente la confidenza con le tecniche dell'informatica , l'alfabetizzazione informatica è imporantissima per i cittadini di domani.

Non vorrei però che venisse snaturata la funzione fondamentale dell'istruzione di base pubblica, che secondo me deve restare quella della formazione e non dell'informazione.

Preferirei avere più quattordicenni o meglio sedicenni che escono dallla scuola dell'obbligo sapendo leggere criticamente un testo, che sappiano amare la cultura anziché esserne respinti, che sappiano aprirsi mentalmente all'esterno, piuttosto che tanti piccoli maghetti del computer e dell'inglese commerciale e da internet.

(Che naturalmente non sapranno quasi nulla della civltà, della cultura, dell'arte, della letteratura anglofona, ma sapranno benissimo cos'è un weblog o un CPU...)

Temo che dietro a questa enfasi sull'inglese e intenet ci sia ancora una volta una cultura che pretende di trasferire nella società (e nella scuola, che dovrebbe essere il luogo formativo per eccellenza di spirito liberi e critici) l'ideologia dell'impresa in maneira totalizzante.

Per dirla con una battuta, la scuola non può essere trattata come se fosse una fliale della Standa... :-)

5)Hai ragione quando dici che i problemi che stanno a monte dei condoni fiscali o del condono edilizio vengono da lontano.

Ma, e qui sono volutamente polemico, mi sembra che chi governa oggi si vuole porre come erede proprio di quel mondo (e di quelle culture politiche) che hanno creato e forgiato i comportamenti diffusi che ci riguardano più o meno tutti.

Ricordo rispettosamente che fino a 7 anni fa , dal 1946 in poi, in Italia hanno governato praticamente solo (sia pure in alcuni momenti una situazione spesso degenarata di consaciativismo) quei partiti (DC e PSI, più i minori di centro) ai quali si richiamano l'attuale Presidente del Consiglio e buona parte dei suoi alleati ( e suppongo anche molti degli attuali elettori di centrodestra....).

O sbaglio?

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
Io direi che sarebbe molto meglio che la gente pagasse le tasse e che si facesse una legge seria con la quale si mandasse in galera chi non lo fa (oppure se la legge già c'è che la si applicasse). E' chiaro che se uno non c'ha una lira......., ma come avrete sicuramente capito io mi riferisco a chi ce 'ha e cioè alla strastrastragrande maggioranza degli italiani.

 

 

Pagate tutti le tasse e vedrete che l'Italia andr molto meglio!!!!!

Sono d'accordo per una volta con te....solo che il pesce - come dice un proverbio- comincia a puzzare dalla testa.....

Se il centrosinistra ha fatto pochissimo e timidamente per sconfiggere l'evasione fiscale (a partire da quella grande), il governo Berlusconi mi sembra che abbia fatto fin qui tutto il possibile per favorirla.....

Del resto la logica del condono "tombale" (dammi un po' di soldi, pochi, maledetti e subito, e fino all'anno prossimo ti perdono tutte le scorrettezze fiscali, dal canone Tv all'ICi all'Irpef etc) e del concordato fiscale (se cacci fuori un po' di euro, due o trecento, stai tranquillo che non ti arriva nessun controllo: come a dire il pizzo legalizzato di Stato...) non mi sembra che invoglino la gente a pagare le tasse (il condono edilizio poi è chiarissimo....).

Non credi?

Ma si capisce benissimo se si guarda a queli sono le forze che hanno appoggiato il Centrodestra nel 2001 (e che in parte però cominciano a prendere le distanze...).

Perfino il buon Billé della Confocmmercio è critico ...il che è tutto dire (ricordate i No-Tax-Days o Detax-Days come si chiamavano?). Per molto meno Prodi, D'Alema e Amato sono stati portati alla gogna davanti a milioni di commercianti....(non che non se lo siano anche un po' meritato....a fare i furbi con i poteri forti alla fine si prendono solo calci in faccia quando non servi più....spero almeno abbiano imparato la lezione...)

Che discorso anni '60! Senza offesa eh!

Nessuna offesa, figuriamoci....! Gli anni '60 sono stati nobilissimi anche se tumultuosi....E poi a ognuno i suoi decenni ( o ventenni.... ;) ...).Senza rancore...

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
I+I+I-C=?

 

Inglese+Informatica+Internet-Cultura=Imparate solo ciò che serve per diventare bravi polli di batteria.

 

Produrre Produrre Produrre Produrre Produrre!!!!!!!

Forse ti sfugge che tutti gli altri insegnamenti rimangono al loro posto quindi non capisco come fai a dire "meno cultura". Avrai la stessa cultura di prima + il computer + la lingua inglese.

Onestamente non credo che imparare ad usare un PC (cosa con cui devono fare i conti tutti prima o poi) o a parlare la lingua inglese equivalga a diventare un "pollo da batteria" anzi, credo che possa far sì che ogni studente abbia delle qualità migliori da giocarsi poi per un impiego nel mondo del lavoro.

 

Riguardo la cultura poi, se impari ad usare un pc puoi sfruttare le enormi risorse di internet ed accedere al più grande contenitore di cultura del mondo e se parli inglese non devi limitare le tue ricerche ai soli siti italiani ma ampliarle a quelli mondiali e trovare ancora più risposte alle tue domande (sempre che tu ne abbia...).

 

... soprassedendo alla tua inutile provocazione finale ...

 

... aggiungo solo che basta vedere cosa stanno diventando i corsi universitari per capire in che considerazione si tiene conto dell'offerta culturale nel nostro Paese...

 

Presto diventeremo un popolo di laureati ignoranti.

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
Dimenticavo:

come giudichi l'introduzione delle materie Informatica e lingua inglese già dalle elementari??

 

Non contribuiscono forse ad una migliore e più al passo con i tempi formazione degli individui allargando quindi le loro possibilità nel futuro???

Scusa, volevo precisare meglio: i miei dubbi forti sull'inglese e l'informatica si riferiscono alle scuole dell'obbligo e alla scuola elementare in particolare. E' chiaro che negl studi superiori la formazione generale deve progressivamente lasciare spazio alla formazione settoriale e in prospettiva professionale.... ma almeno fino ai 10-11 anni penso che il discorso vada impostato diversamente.

Certo, un conto è fare dell'inglese e dell'infom,atica il perno dell'insegmaneto nella scuola dell'obbligo (sarei proprio contrario), un conto (come, ripeto, già in parte avviene) aggiungere qualche elemento in più di conoscenze utili per il futuro.

Fermo restando, ripto, che la funzione fondamentale della scuola dell'obbligo, secondo me, deve continuare ad essere (anzi dovrebbe essere molto di più di quanto non lo sia oggi) quella della formazione e non dell'accumulo di nozioni e informazioni.

Grazie per la pazienza.

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
Il tuo ragionamento non fa una grinza. Io pero' ritengo che l'Italia sia stata "ufficiosamente " governata da tutti negli ultimi 20 anni, in nome di quel codice cencelli che tanto bene governava pure le tre reti rai... che te devo di'???

Non mi è chiaro perché parli di "ultimi 20 anni".... Mi sembra di ricordare che, negli anni'80 in Italia c'era un certo asse chiamato CAF (Craxi-Andreotti-Forlani) che di consociativo non mi pare avesse molto....fino al 1992 governi Dc-PSI, poi un paio d'anni di Ciampi e Amato sostenuti da tutti meno MSI e Lega, quindi Berlusconi 1° nel '94...ricordo male?

Puoi chiarirmi la tua datazione?

Sulla spartizione della rai sono d'accordo con te, però...solo che allora non c'era ancora Mediaset....e la Dc col 40% si teneva la corazzta RAi1 che faceva il 60% di ascolti, il PSI con l'11% aveva rai due con il 35% di audience e il PCI col 33% rai3 col 3% di ascolti...come manuale cencelli era un po' balordo.... :-)

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

Mi pare che siamo giutni ad un punto morto. Stiamo cadendo nell'errore che commettono TUTTI i politici attuare: scaricare le colpe sull'avversario.

Io non sono un politico per cui parlerò chiaro e spieghero il mio punto visto e le mie idee. Agli altri la libertà di giudicarle:

 

Flessibilità del lavoro:

ho vissuto lo stato di precarietà in prima persona e so che è angosciante, va anche detto però che invece di lamentarmi del sistema e piangermi addosso mi sono rimboccato le maniche ed ho dato il 100% di quello che era nelle mie facoltà per rendermi indispensabile e alla fine sonostato premiato. Ma questo è un caso singolo e sicuramente non fa statistica (l'ho citato solo per farti capire la mia mentalità di fronte al problema: agire e non aspettare).

In senso generale la filosofia che mi fa accettare la flessibilità del lavoro è questa:

parliamo tanto di occupazione e dispoccupazione; chi può far crescere il tasso di occupazione??? Le aziende! Come si può aiutare le aziende a far crescere l'occupazione??? Non rendendola rigida o troppo onerosa. Con le leggi attuali, con differenze evidenti tra le ziende con meno di 15 occupati e le altre sono enormi, per questo le aziende non superano mai tale limite legale o se lo fanno non lo rendono legale (ricorrendo al lavoro in nero). Per contro le aziende medio grandi non ricorrono al lavoro normale ma preferiscono i contratti di formazione lavoro, cococo, part-time e interinali perchè sanno che nel momento in cui assumono un dipendente sarà poi praticamente impossibile licenziarlo (salvo chiusura dell'azienda stessa). Sappiamo tutti che l'economia "naviga" per cicli: recessione e ripresa economica. Le imprese hanno la possibilità di approvvigionarsi di forza lavoro quando i trends economici lo richiedono però non hanno la possibilità di ridurre i propri costi quando i suddeti trends sono negativi e la propria forza lavoro è sopradimensionata.

Gli effetti (tutti negativi) sono molteplici: le aziende che non riescono a diminuire i propri costi vanno incontro a fallimenti (e chi ci rimette sono anche i lavoratori) o ricorre agli ammortizzatori sociali tipo la Casa Integrazione (con cui ci rimettono sia i lavoratori 20/25% in meno di stipendio che gli italiani tutti visto che sono soldi pubblici). Peggio ancora è quando per non dover approvvigionarsi di nuova forza lavoro le piccole aziende rinunciano ad espandersi e preferiscono rimanere "piccole" per non avere poi problemi nei momenti di crisi. Questo frena lo sviluppo economico italiano in maniera pesante e non contribuisce allo scopo finale che è quello di portare occupazione, benessere e tranquillità.

L'idea del governo di abolire l'art. 18 (ad es.) si inquadra perfettamente in questo ragionamento: la sua abolizione permetterebbe alle aziende di assumere più persone nei momenti buoni e di licenziarle nei momenti negativi.

E' chiaro che nei momenti di crisi i disagi per i lavoratori sarebbero grandi ma non vedo perchè solo i datori di lavoro debbano soffrire tali crisi. Permettendo una politica di flessibilità del mercato del lavoro probabilmente le aziende sarebbero incentivate ad espandersi e a garantire quindi più posti di lavoro e a rilanciare l'economia. Se invece nei momenti di prosperità la logica tendenza ad espandersi fosse frenata dai pericoli che un assunzione canonica comporta il meccanismo non si sbloccherà mai ed i problemi rimarranno sempre lì pronti a riemergere ad ogni periodo di congiuntura negativa.

 

Pensioni:

premesso che anche le altre nazioni d'Europa hanno intrapreso la stessa strada (siano esse governate da sinistra che destra), ai più sfugge che l'impopolarità della riforma farà perdere al governo molti voti. Cosa li può spingere dunque a percorrere una strada tanto rischiosa??? La assoluta necessità di tale provvedimento. Gli errori e gli sperperi del passato (non ultimo quello della Legge sull'amianto) hanno portato i conti della previdenza sociale ad un rosso cronico che non potrà reggere a lungo. La riforma del CD porterà un risparmio di 12.000 mld di euro che servirà a far avere anche a me in un futuro ancora (ahime) molto lontano una giusta pensione. Attualmente sto lavorando per garantire la pensione a chi è in pensione adesso e rischio che un domani, quando in pensione ci dovrò andare anch'io, non ci sarà chi farà altrettanto per me. L'Italia è un paese a crescita zero (natlità parlando) e quindi non ci sono i presupposti perc cui qualcuno mi garantirà la vecchiaia. Oltre a riformare il sistema previdenziale guarda caso il CD ha introdotto dei premi per chi fa più di un figlio. Questo è FARE QUALCOSA, altri si limitano a contestare e a negare l'evidenza. Ben venga un'opposizione che si presenta con una riforma alternativa e migliore di quella attualmente proposta ma non la vedo... dov'è?????

 

Ho espresso chiaramente dunque il mio pensiero su questi due argomenti ora molto in voga. Ribadisco che penso che non sia possibile creare nuova occupazione spedendo in pensione persone di 50/55 anni ma che debba crescere l'economia e che la stessa crescendo debba creare NUOVI posti.

 

Ora vorrei sentire le idee degli altri, senza accuse alla concorrenza, così come ho fatto io.

Per piacere

 

Grazie!

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

Accetto volentieri l'invito....

 

1)Occupazione, flessibilità...

Premesso che da quello che ho capito le nostre seprienze lavorative sono state in qualche modo simili e per quanto mi riguarda con la precarietà ho dovuto combattere a lungo senza mai fare la vittima ma cercando di dare il massimo di me stesso...(però ne ho ho visti anche parecchi non farcela e qualcuno anche finire molto male...e non erano né più stupidi né più sfaticati di me, te lo assicuro...).

Penso che l'unico modo per creare occupazione vera (cioè che dia reddito dignitoso e una quantità minima di diritti, per quanto flessibile, altrimenti parliamo di altro...) sia oggi quella di immettere nel processo produtivo dosi sempre più massicce di innovazione tecnologica e di prodotti, abbinandola con un intervento pubblico che corregga e sostenga quei settori e quelle aziende che inevtabilmente andranno ciclicamente "fuori mercato" e con un forte incentivo a una "economia sociale" che può creare nuovi spazi in settori nuovi come la cura alle persone, la tutela dell'ambiente, la valorizzazione dei beni artistici etc..

Questo significa necessariamente che qualcuno dovrà farsi carico del costo di tutto ciò.

E' una scelta squisitamente politica.

Tassare di un modesto 01-0,2% le transazioni finanziarie speculative su scala europea (oggi con l'euro si può fare anche tecnicamente) è una delle misure che permetterebbero di avere un "fondo" da destinare alle aziende che investon in innovazione e al sostegno dell'economia sociale di mercato.

Restituire l'assistenza (pensioni di invalidità, etc) a carico della fiscalità generale anziché, come avviene oggi, a carico dell'INPS significherebbe recuperare oltre 40.000 miliardi di vecchie lire l'anno (più del doppio, se non sbaglio, della manovra finanziaria attuale).

Introdurre leggi che anziché premiare e stimolare l'evasione fiscale e contributiva la colpiscano duramente farebbe recuperare risorse ingenti, non dico i 200.000 miliardi (sempre di vecchie lire, scusa ma ancora certe cifre non le ho convertite...) ma certo un gettito importante.

Sono ricette vecchie? Forse sì, ma ti sembra che siano state applicate seriamente da qualcuno, finora?

Dico di più: se è giusto che lo stato intervenga a sanare situazioni drammatiche (vedi vicenda Fiat-Termini Imerese) perché una quota delli profitti relizzati dalle aziende e dei settori che hanno i maggiori incrementi produttivi non può essere "trattenuta" dallo stato e riversata in una "Cassa si solidarietà" finalizzata a favorire i giovani che vogliono avviae nuove attività? Se si socializzano le perdite perché non si possono, almeno in minima parte, socialazzare anche i profitti?

Certo, ci vuole una classe politica credibile, onesta e affidabile per fare questo...sennò altro che tangentopoli....

Oggi (vedi Tremonti-bis) restano solo le briciole e c'è la guerra nord-sud e città contro città per accaparrarsi quel poco che si riesce a spremere.

Ecotassa.

Tassa sui grandi patrimoni.

Ripristino dell'imposta di successione per le eredità al di sopra del miliardo (secondo un principio dell'economia liberale, non certo comunista...lì la proprità privata proprio non era prevista, almeno sulla carta...) e tassazione fortemente progressiva sulle grandi rendite finanziarie speculative (quante migliaia di miliardi sono ancora depositati nei paradisi fiscali di tutto il mondo? 800 miliardi di euro, diceva sempre tremonti due anni fa..., ne sono rientrati si e no una sessantina...).

Non è per spirito polemico, ma sinceramente credo che l'azienda, qualsiasi azienda, piccola , media o grande, lasciata a se stessa nella giungla del mercato mondiale, cerchi di realizzare il massimo profitto tagliando laddove le è più facile farlo.

In mancanza di altro, sui salari, gli stipendi, i diritti sociali. Forse lo farei anch'io, se mai avessi un'impresa.

E' per questo che serve ancora l'intervento pubblico, e servono politiche europee.

Altrimenti le aziende, per reggere la concorenza con la Cina o la Corea, taglieranno sui salari o aumentranno gli orari o ridurranno le garanzie per chi lavora, e licenzieranno finché potranno farlo.

Più avranno mano libera e più lo faranno, non per malvagità ma per la loro natura.

Perché dovrei produrre 1000 pagando 20 dipendenti secondo contratti e diritti, quando potrei farlo facendone lavorare 15 un po' di più, pagandoli un po' meno e tenendoli sotto la minaccia costante del licenziamento? Se nessuna legge me lo impedisce, perché non dovrei farlo? Perché dovrei rischiare di spendere in nuovi macchinari, nuove tecnologie, strategie di miglioramento della qualità dei miei prodotti? Chi me lo fa fare?

Caro Park....secondo me tu ha una visione troppo ottimistica dell'economia.

I cicli di recessione e di sviluppo ci sono sempre stati, nel corso della storia dell'economia. Il problema è che lasciato a se stesso il mercato riduce occupazione e diritti quando c'è recessione e limita al minimo indispensabile l'occupazione quando c'è riprsa. Questo non l'ha detto Marx o tantomeno Stalin, lo avevano capito keynes e Roosvelt in America negli anni '30, che non erano né comunisti né nemici del mercato.

Oggi, poi, lo sviluppo di per sé non porta necessariamente un aumento dell'occupazione, lo sappiamo da tempo.

Serve uno sviluppo di qualità e accompagnato da politiche pubbliche.

E' una rincorsa continua.

Non conosco tutte le proposte del centrosinistra o Ulivo che dir si voglia in campo economico. Mi interessa relativamente poco.

Ho visto quello che hanno fatto in cinque anni di governo, e non molto mi è piaciuto. Molte promesse non sono state mantenute anche allora, come oggi.

So già che qualcuno dirà che le mie rapide proposte e idee (ci sarebbe molto da aggiungere, ma per oggi ho già abusato fin troppo dello spazio) sono le vecchie ricette stataliste di una sinistra che sa solo mettere le tasse.

Naturalmente non è così, ma se usciamo, come giustamente tu invocavi, dal gioco del rimpallo a destra e a sinistra, forse oggi se ne può discutere più tranqullamente, senza etichette di infamia per nessuno.

Faccio presente che persino Bush negli Usa da tempo ha impostato una politica economica di sovvenzioni pubbliche, e prima di lui Jospin in Francia ha fatto una legge stupenda (che oggi stanno smantellando) per il sostegno all'occupazione.

Rifare le rete ferriviaria italiana (non le mega-linee che fanno lavorare tre o quattrro grandi consorzi per 5 o 10 anni e servono a far spostare i managers, ma la rete vera, quella sulla quale viaggiano le persone "normali"): questa per esempio (altro che stretto di Messina) sarebbe una grandiosa opea pubblica che crerebbe incentivo allo sviluppo, oupazione e più efficienza di tutto il sistema.

Costruire una vera rete idrica in Sicilia e nel sud, dove manca l'acqua sei mesi all'anno e quella che c'è la gesticono mafia e camorra.

Queste e altre simili (l'elenco è lungo...) secondo me sono le "piccole grandi opere" che sarebbe ora di cominciare a fare.

Da solo non basta a creare ripresa e occupazione sufficiente? va bene, però si può cominciare da lì, volendo.

E accanto a questo, ripeto, incentivi a chi investe nell'innovazione, nell'ambiente, nel risanamento del territorio, nel turismo di qualità, nello fonti enegetiche rinnovabili.

Anche perché oltre che a farli lavorare, qusti nostri figli, dovremo pensare anche a farli continuare a respirare e vivere almeno dignitosamente.

O vogliamo fare dell'Italia tutto un grande nord-est con le tasche piene di soldi e il vuoto umano, morale, culturale, esistenziale, la bruttezza e lo squallore elevato a regola?

Mi permetto solo di polemizzare sull'articolo 18: mi sembra che l'abolizione (sia pure parziale e sperimntale, si diceva...) non c'entri molto con il problema dell'occupazione.

Si sa che lì si parla solo di giusta causa e non di altro.

Un imprenditore che vuole ridimensinare per ragioni produttive la propria azienda ha gli strumenti , anche nelle piccole imprese, per farlo: si chiama mobilità, piani di ristrtuttrazione con annessi "esuberi", cassa integrazione etc....

L'articolo 18 credo sia stato applicato si è no un migliaio di volte.

Guarda che in quanto a flessibilità non credo che esista ormai in Europa un'economia più ricca di strumenti della nostra. Ma non mi sembra che produca tutta questa massa di posti di lavoro in più (tranne il lavoro in affitto o in condominio o a chiamata, il vecchio caporalato finalmente legalizzato).

Ma non volevo polemizzare quanto esporre idee dverse e chiaramente alternative, mi sembra.

Sulle pesnioni rmando a una prossima puntata...

  • Voto Negativo 1

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

Ho apprezzato molto il tono pacato ed esplicativo della tua risposta.

Pur non condividendo alcune delle cose da te proposte posso dire di aver raggiunto uno scopo: scambio di idee senza paraculate reciproche!

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

Crea un account o accedi per lasciare un commento

Devi essere un utente registrato per poter lasciare un commento

Crea un account

Iscriviti per un nuovo account nella nostra comunità. È facile!

Registra un nuovo account

Accedi Subito

Sei già registrato? Accedi da qui.

Accedi Adesso

×

Informazione Importante

Usando questo sito acconsenti ai nostri Termini D'uso. Questo sito fa uso di cookie per migliorare l’esperienza di navigazione degli utenti e per raccogliere informazioni sull’utilizzo del sito stesso. Utilizziamo sia cookie tecnici sia cookie di parti terze. Proseguendo nella navigazione si accetta l’uso dei cookie; in caso contrario è possibile abbandonare il sito.