Vai al contenuto
gino

RIFORMA DELLE PENSIONI!!!!

Messaggi raccomandati

VORREI APRIRE UN CONFRONTO SERIO SU QUESTO ARGOMENTO, SENZA CHE CI SI INSULTI TRA DESTRA E SINISTRA ALL'INTERNO DEL FORUM, PER CERCARE DI CAPIRE.

 

PERCHE LA RIFORMA???

E VOLUTA DAL NOSTRO GOVERNO??

IMPOSTA DALL'EUROPA PER FAR QUADRARE I CONTI?

INDISPENSABILE COME DICE FAZIO??

LA SOLITA INCULATA CHE CI DARA' BERLUSCONI COME DICE LA SINISTRA??

PERCHE IL GOVERNO BERLUSCONI DEVE FARE UNA SCELTA IMPOPOLARE COME QUESTA??

A CHE COSA PORTERA'????

 

GRAZIE.

 

VE PREGO NON INIZIATE A DIRE BERLUSCONI MERDA- BERTINOTTI LIGLIO DI MIGNOTTA. CERCHIAMO DI PARLARE DELL'ARGOMENTO E BASTA.

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

Da quanto dichiarato dal discorso a reti unificate del premier (riportato interamente su tgcom) si evince che:

> i conti stanno messi male

> toccherà a tutti lavorare minimo 40 anni oppure raggiungere l'età pensionabile di 65 anni x gli uomini e 60 per le donne

> chi, dopo i 40 anni di contributi, vorrà continuare a lavorare lo potrà fare e riceverà per questo un aumento del 32% sullo stipendio base.

 

Non mi sembra sta gran tragedia. In fondo chi smette di studiare dopo il liceo e va a lavorare sui 18/19 anni a 58/59 anni va in pensione col massimo dei contributi.

Chi dopo il liceo si laurea e poi comincia a lavorare 25/26 anni lavora fino a 65 anni.

Chi oltre a laurearsi si specializza pure o tarda a trovare lavoro e comincia a lavorare a 30 anni a 65 può smettere e andare in pensione oppure continua fino a raggiungere il massimo dei contributi (40 anni).

Si presume però che chi si specializza vada poi a fare lavori estremamente remunerativi e che quindi anche con 35 anni di contributi possa accedere ad una pensione sostanziosa senza dovere per forza tirare avanti fino ai 40 anni.

 

Mi riservo di leggere integralmente il testo della Legge contenente la riforma. Per il momento mi sembra una riforma "pulita" senza troppi cazzi per nessuno.

 

PS

Ricorso a tutti che la riforma si applica a chi non è ancora in pensione: chi c'è già andato e chi ne ha i requisiti da qui al 2008, non ne sarà interessato.

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

mi sono dato una letta anche a http://www.corriere.it/Primo_Piano/Politic...messaggio.shtml e messa in questo modo l'idea a freddo non sembra così malvagia. mi chiedo però se la cosa non porterà danni all'occupazione, dato che le previsioni non sono proprio rosee. inoltre sembra che tutti i problemi dell'italia vengano dai soldi delle pensioni quando invece un buco pazzesco sta proprio in parlamento, con stipendi, pensioni, concessioni, etc. di deputati senatori e chi vi lavora.

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
mi sono dato una letta anche a http://www.corriere.it/Primo_Piano/Politic...messaggio.shtml e messa in questo modo l'idea a freddo non sembra così malvagia. mi chiedo però se la cosa non porterà danni all'occupazione, dato che le previsioni non sono proprio rosee. inoltre sembra che tutti i problemi dell'italia vengano dai soldi delle pensioni quando invece un buco pazzesco sta proprio in parlamento, con stipendi, pensioni, concessioni, etc. di deputati senatori e chi vi lavora.

Ma scusami tanto, che pensi che i posti di lavoro si creino mandando in pensione chi già lavora?????

 

 

Li dovranno creare nuovi no????

 

 

E tutte le leggi sugli sgravi fiscali e per l'emersione del lavoro nero qualche risultato lo stanno già portando, così come lo porterebbe quella dell'abrogazione dell'art. 18.

 

Staremo a vedere

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

Il buco delle pensioni e' tecnicamente dovuto all'eccesso di persone pensionate anzitempo (quindi prepensionamenti, ecc.), all'eccessivo ricorso a provvedimenti quali cassa integrazione, ecc. in tempi passati, e alla mancanza del cosiddetto sistema "contributivo". In sostanza fino a quanche anno fa si andava in pensione non in base a quanto versato come contributi, ma a quanto guadagnato nell'ultimo decennio. La cosa era semplicemente pazzesca, in quanto in questo modo il "montante" dei contributi versati dal cittadino non serviva a coprire il fabbisogno derivante dall'aspettativa di vita media dello stesso.

 

La riforma estendera' di fatto il contributivo a tutte le categorie, e rispettera' il retributivo per chi ne ha diritto , entro una certa fascia di eta' . Nel contempo dovrebbe incentivare chi va in pensione piu' tardi. Con questo meccanismo si prevede infatti di coprire l'aspettativa media di vita con il montante derivante dai versamenti contributivi, secondo il meccanismo di cui sopra.

 

La cosa importante e' che dovrebbe essere parificato il trattamento pubblico privato per quanto riguarda l'eta' pensionabile. Anche qui altra cosa pazzesca: un operaio della Terni secondo quanto oggi in vigore dovrebbe andare in pensione piu' tardi di un ministeriale, che fa un lavoro assai meno usurante.

 

Ironia della sorte: se aumentasse la natalita' media italiana e raggiungesse la media europea forse non sarebbe necessaria neanche questa manovra. Infatti , a mio avviso, il bonus per i figli superiori al primo serve pure a questo.

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
Ma scusami tanto, che pensi che i posti di lavoro si creino mandando in pensione chi già lavora?????

 

 

Li dovranno creare nuovi no????

 

 

E tutte le leggi sugli sgravi fiscali e per l'emersione del lavoro nero qualche risultato lo stanno già portando, così come lo porterebbe quella dell'abrogazione dell'art. 18.

 

Staremo a vedere

in teoria chi va in pensione libera il posto. crearne di nuovi, con l'imprenditoria? a che condizioni? cmq stiamo a vedere...

 

sul lavoro nero sinceramente le intenzioni di berlusconi non le ho capite. prima lo incoraggia e poi intende ridurlo? e se aumenterà la disoccupazione riuscirà di nuovo fuori con "vabbè, in fondo lavorare in nero non ha mai fatto male a nessuno".

 

restiamo a guardare

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

sarebbe sufficiente un pò di buonsenso per capire che la riforme delle pensioni non può essere rimandata e sono convinto che i compagni, tra uno sciopero generale e una manifestazione di piazza, stanno già festeggiando alla grande, alle prossime elezioni si troveranno una riforma già fatta (che altrimenti avrebbero dovuto fare loro) e avranno un argomento in più da usare contro l'attuale governo...

 

e ora sotto con i cori e gli striscioni contro Berlusconi affamatore di poveri vecchietti...

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

e mi sta bene il fatto che una riforma delle pensioni in un paese che non sta messo bene economicamente ci sia. facciamo però prima altri tipi di riforme forse più necessari... ;)

 

inoltre sembra che tutti i problemi dell'italia vengano dai soldi delle pensioni quando invece un buco pazzesco sta proprio in parlamento, con stipendi, pensioni, concessioni, etc. di deputati senatori e chi vi lavora.

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

Non hai capito, Bufe', ma il buco dello Stato sta li' e sta sulla liberalizzazione del ticket sui farmaci voluto da Amato nel 2001.

 

Se rimettono a posto le pensioni (e con questa riforma gliela fanno...) e rimettono i ticket in base alle classi di reddito (non ha senso che un Agnelli paghi le medicine come te o me...) , i conti stanno a posto, e le tasse si possono abbassare. Ecco quello che teme il centro sinistra...

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

non ho capito perché prima si parla di benessere, di un'italia che va bene, e poi magari con tutte le riforme che ci sarebbero da fare ti fanno questa delle pensioni e non danno un'aggiustata alle entrate dei parlamentari.

dire di voler abbassare le tasse mi sembra un pò presa in giro, no? il falso in bilancio, i condoni, l'abolizione della tassa sull'eredità, etc. sono provvedimenti che favoriscono chi sta un pò più su giusto? e noi che stiamo ai gradini più bassi della scala sociale che ci ritroviamo? aumenti dei prezzi e una forte tendenza a privatizzare, ergo un grosso svuotamento di tasche.

 

da un uomo d'affari con un magnanimo spirito democratico come berlusconi m'aspettavo qualcosa di meglio per far girare l'economia italiana.

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

La differenza e' che anche se abbassano gli stipendi ai parlamentari, non riescono ad avere un risparmio di migliaia di milioni di euro. La stessa tassa sulle successioni non dava entrate rilevanti (erano 300 miliardi di vecchie lirette, con dipendenti in tutta italia da mantenere per correggere le dichiarazioni) .

 

Se rivedi i ticket, e se metti in azione il sistema contributivo l'Italia si risana sul serio. Mi pare,dal dibattito di ieri, che sia emerso pure che c'e' una detassazione per chi volontariamente va in pensione con 40 anni di contributi. Praticamente si becca come minimo 7.500 euro in piu' l'anno per tutti gli anni che fa in piu' per arrivare ai 40. Non poco.

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

se ai parlamentari non abbassassero solo gli stipendi ma togliessero anche qualche vantaggetto di quelli che al paese fanno spendere parecchio (spese mediche, giornali, ristoranti, palestre, etc.) mi sa che lo stato risparmierebbe più di qualche euruccio.

non ho trovato la cifra annua che riceveranno coloro che fino al 2008 decideranno di non andare in pensione dopo 35 anni di lavoro (se lo dici tu ti credo), ma ho letto che questa riguarderà solo i privati, lasciando 3,5 milioni di dipendenti pubblici con un palmo di naso.

spero di non essere l'unico a vederla così ma per me qualcuno sta facendo i conti senza calcolare gli italiani, trattandoli da gregge di pecore...

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

Comunque finchè non si cambia radicalmente sistema, il buco è destinato ad aumentare ed il problema ad aggravarsi.

Non basta aumentare (e premiare gli aumenti della) età pensionabile. Perchè il problema non si risolve.

Le persone andranno in pensione piu' tardi, i posti di lavoro non si libereranno, e quando si libereranno non ci saranno persone in grado di alimentare le pensioni di chi abbia cessato il rapporto lavorativo, a causa della pregressa inoccupazione.

E così all'infinito.

Mi spiego: un passaggio fondamentale sarebbe quello (piu' volte promesso) di passare dal sistema della ripartizione attualmente adottato in Italia e credo nel Burundi( cioè chi lavora paga la pensione a chi ha smesso di lavorare), a quello della capitalizzazione (molto piu'moderno:chi lavora, attraverso i propri contributi, alimenta la pensione di cui egli stesso disporrà quando sara' ora).Sullo stesso modello, per capirci, delle pensioni integrative private.

Finchè non si fara' una riforma di questo genere, il sistema è inevitabilmente destinato a collasare prima o poi, perchè l'aumento dell'età pensionabile determina un aumento della disoccupazione (o comunque la mancata liberazione di posti di lavoro);questo aumento della disoccupazione farà si che quando andremo in pensione noi, non ci sarà nessuno in grado di pagarci la pensione.

E quindi si aumenterà di nuovo l'età pensionabile per impedirci di andare in pensione.

E così all'infinito, fino al collasso definitivo

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
Comunque finchè non si cambia radicalmente sistema, il buco è destinato ad aumentare ed il problema ad aggravarsi.

Non basta aumentare (e premiare gli aumenti della) età pensionabile. Perchè il problema non si risolve.

Le persone andranno in pensione piu' tardi, i posti di lavoro non si libereranno, e quando si libereranno non ci saranno persone in grado di alimentare le pensioni di chi abbia cessato il rapporto lavorativo, a causa della pregressa inoccupazione.

E così all'infinito.

Mi spiego: un passaggio fondamentale sarebbe quello (piu' volte promesso) di passare dal sistema della ripartizione attualmente adottato in Italia e credo nel Burundi( cioè chi lavora paga la pensione a chi ha smesso di lavorare), a quello della capitalizzazione (molto piu'moderno:chi lavora, attraverso i propri contributi, alimenta la pensione di cui egli stesso disporrà quando sara' ora).Sullo stesso modello, per capirci, delle pensioni integrative private.

Finchè non si fara' una riforma di questo genere, il sistema è inevitabilmente destinato a collasare prima o poi, perchè l'aumento dell'età pensionabile determina un aumento della disoccupazione (o comunque la mancata liberazione di posti di lavoro);questo aumento della disoccupazione farà si che quando andremo in pensione noi, non ci sarà nessuno in grado di pagarci la pensione.

E quindi si aumenterà di nuovo l'età pensionabile per impedirci di andare in pensione.

E così all'infinito, fino al collasso definitivo

mi sa che c'hai ragione...

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

Non sono d'accordo. Non è mandando in pensione delle persone ancora "giovani" che si creano nuovi posti di lavoro. Essi si creano tramite il rilancio dell'economia, l'incentivazione ad imprendere e facilitando e rendendo il mercato del alvoro il più flessibile possibile per poter far fronte ai periodi di recessione o di grande sviluppo. Altrimenti se si aspetta che qualcuno vada in pensione per trovare lavoro stiamo freschi e soprattutto l'economia non cresce nè progredisce.

 

Poi sono d'accordo con Bartolelli quando auspica una pensione tipo quelle integrative private.

 

Ad ogni modovi rinnovo la domanda:

 

perchè il governo avrebbe deciso di fare una riforma tanto IMPOPOLARE (che sicuramente pagherà in termini di voti) se non ce n'era bisogno?????

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

Ad ogni modovi rinnovo la domanda:

 

perchè il governo avrebbe deciso di fare una riforma tanto IMPOPOLARE (che sicuramente pagherà in termini di voti) se non ce n'era bisogno?????

veramente e la stessa che ho fatto io quando ho aperto il forum ma ancora devo ricevere risposta.

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

cHE UNA VERA RIFORMA DELLE PENSIONI NON FOSSE PIù INDIFFERIBILE è ORMAI UN DATO CERTO. il grosso errore fu fatto nel 95 con la riforma dini quando si decise quella divisione tra + e - 18 anni di anzianità anzichè passare immediatamente al contributivo per tutti (come era previsto nell'originaria riforma, quella elaborata dallo setsso dini come ministro del gov. berlusconi). Il perchè la faccia questo governo è probabilmente dovuto al fatto che è il primo governo con forti maggioranze alla camera ed al senato e quindi con ottime probabilità di arrivare al traguardo. E' anche vero che l'appoggio (legittimo) dato da sempre dalla confindustria a questo governo prevedeva la riforma pensionistica. E' anche vero che passare alla storia come il ministro o il governo che ha finalmente realizzato una vera riforma del sistema previdenziale in italia non è obiettivo di poco conto.

Diciamo che per finirla bene dovrebbero anche trovare il coraggio di scorporare dall'inps tutti quegli oneri che oggi gravano sull'istituto (tipo cassa integrazione e malattia) e che sono la causa del vero buco dell'inps.

Consideriamo inoltre che la riforma fion a qualche anno fa poteva essere rimandata, ma negli ultimi anni con i pensionamenti già effettuati e quelli previsti della generazione nata durante il boom demografico del dopoguerra non era assolutamente più rinviabile

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

> chi, dopo i 40 anni di contributi, vorrà continuare a lavorare lo potrà fare e riceverà per questo un aumento del 32% sullo stipendio base.

 

Riguardo a questo fatto, il Presidente del Consiglio era evidentemente troppo impegnato a NON avvertire i vertici Rai (Annunziata non ne sapeva niente) del suo discorso a reti unificate, che si è dimenticato di dire agli italiani (anzi, ai "cari amici e care amiche") che quel 32% di bonus vale solo per i dipendenti NON STATALI.

Nessun problema: appena si accorgerà dell'equivoco correrà a fare un altro discorso in mondovisione per rettificare.

Attendo fiducioso davanti al televisore acceso.

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
Riguardo a questo fatto, il Presidente del Consiglio era evidentemente troppo impegnato a NON avvertire i vertici Rai (Annunziata non ne sapeva niente) del suo discorso a reti unificate,

NON CE NESSUNA LEGGE E NESSUN REGOLAMENTO CHE DICE CHE IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEVE FARE QUESTE COMUNICAZIONI. COMUNQUE SIA PER CORRETTEZZA ISTITUZIONALE IL SOTTOSEGRETARIO ALLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO IL DOTT. BONAIUTI HA FATTO UNA COMUNICAZIONE SIA AL DIRETTORE GENERALE DELLA RAI ED ANCHE AL PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE DI VIGILANZA, SIG. PETRUCCIOLI (DS) CHE HA CONFERMATO.

 

IO PENSO CHE BERLUSCONI HA GIA' FATTO PARECCHIE CAZZATE PER CUI ESSERE PARACULATO E NON CE BISOGNO DI INVENTARNE DELLE ALTRE.

 

GRAZIE.

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

Ormai credo che la riforma delle pensioni non sia più differibile. Sul discorso di Bartolelli ho qualche perplessità non supportata devo ammetterlo, da dati certi (forse mando potrebbe aiutarci in questo) ma credo che il sistema pensionistico prospettato abbia bisogno di tali rendimenti finanziari per consentire a ciascuno di noi di pagarsi la pensione che sia abbastanza utopico. Oltretutto se fosse possibile a questo punto sorgerebbe una domanda: ma allora invece di tenere sù un carrozzone costoso come l'INPS basterebbe investire i contributi del lavoratore in appositi titoli di stato e poi restituirgli il montante sotto forma di rendita pensionistica; magari fosse così semplice! Credo invece che il sistema pensionistico possa reggersi solo se a pagare le pensioni di anzianità siano i giovani che si presume lavorino in un Italia più ricca e produttiva rispetto ai loro padri e quindi abbiano la possibilità di accantonare il necessario. E' chiaro che in questo modo il sistema funziona solo se il PIL continua a crescere come dice Park e se i figli sono un pò più numerosi dei padri (se continuiamo a non fare figli sono cazzi amari).

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

Voglio evitare accuratamente di pronunciarmi sull'aumento di stipendio una volta raggiunti i 40 di contributi negato agli impiegati statali (sarebbe troppo facile dire che non fanno un cazzo dalla mattina alla sera, c'hanno il doppio delle ferie di un impiegato normale,un orario di lavoro inferiore del 25/30%, massima assistenza, ecc....). Una cosa però mi lascia perplesso....

 

Hanno soppresso lo scivolo per l'amianto: per il periodo inizio-1989 chiunque svolgesse una funzione che lo esponeva quotidianamente all'amianto riceveva un riconoscimento di 6 mesi per ogni anno di esposizione da aggiungere al proprio curriculum retributivo (es. 10 anni lavorati in postazione soggetta ad amianto = 15 anni di contributi). In questo modo migliaia di lavoratori beneficiari di tale ammortizzatore sociale raggiunti i 30 anni di contributi (o anche meno) hanno sfruttato tale scivolo per andare in pensione (alcuni anche con meno di 50 anni di età).

Il tutto è giustificato dal fatto che per tali lavoratori l'aspettativa di vita potrebbe essere inferiore rispetto a quelli non esposti ad amianto.

La nuova finanziaria cambia la precedente legge del '92 in due modi:

1- il moltiplicatore passa da 1,5 a 1,25 (ossia 3 mesi per anno di esposizione anzichè i 6 precedenti)

2- con i contributi accumulati non si può andare in pensione: ossia si va in pensione con i normali contributi e quelli accumulati con l'amianto possono essere utilizzati solo per aumentare l'importo della pensione.

 

Il provedimento è anche retroattivo (!!!!!).

 

Oggi l'AST e le società controllate scioperano per 3 ore la mattina e 2 il pomeriggio. In mattinata corteo da viale Brin fino alla Prefettura per protestare.

 

Onestamente c'è da fare un appunto: l'amianto è stato dato praticamente a tutti (cani e porci) anche a chi l'amianto l'ha visto solo col binocolo, però questo provvedimento costringe molti lavoratori (solo a TR se ne stimano 3/400) a rivedere i loro progetti futuri e premia solo quelli che ne hanno già usufruito per "darsi".

Che ne pensate???

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
SEI SICURO CHE SIA RETROATTIVO???

SI, art. 2: oltre ad essere retroattivo prevede che chi ha già ottenuto il curriculum dall'INAIL se lo deve andare a far rifare e riconteggiare secondo il nuovo moltiplicatore.

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
SEI SICURO CHE SIA RETROATTIVO???

SI, art. 2: oltre ad essere retroattivo prevede che chi ha già ottenuto il curriculum dall'INAIL se lo deve andare a far rifare e riconteggiare secondo il nuovo moltiplicatore.

QUESTO RIGUARDA SOLO LE PERSONE CHE HANNO OTTENUTO I BENEFICI DELL'AMIANTO MA NON SONO ANDATE IN PENSIONE. PERCHE CHI GIA' STA' IN PENSIONE SFRUTTANDO L'AMIANTO CHE GLI ERA STATO ASSEGNATO NON GLI VERRA' TOCCATO NIENTE.

 

E GIUSTISSIMO. RICORDANDO CHE DI TUTTI QUELLI A CUI E STATO RICONOSCIUTO L'AMIANTO SOLO IL 3% E' REALE GLI ALTRI SONO TUTTI PENSIONATI POLITICI. UN METODO STUDIATO PER FARE UN PO' DI PREPENZIONATI.

 

MERDE.

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
SEI SICURO CHE SIA RETROATTIVO???

SI, art. 2: oltre ad essere retroattivo prevede che chi ha già ottenuto il curriculum dall'INAIL se lo deve andare a far rifare e riconteggiare secondo il nuovo moltiplicatore.

QUESTO RIGUARDA SOLO LE PERSONE CHE HANNO OTTENUTO I BENEFICI DELL'AMIANTO MA NON SONO ANDATE IN PENSIONE. PERCHE CHI GIA' STA' IN PENSIONE SFRUTTANDO L'AMIANTO CHE GLI ERA STATO ASSEGNATO NON GLI VERRA' TOCCATO NIENTE.

 

E GIUSTISSIMO. RICORDANDO CHE DI TUTTI QUELLI A CUI E STATO RICONOSCIUTO L'AMIANTO SOLO IL 3% E' REALE GLI ALTRI SONO TUTTI PENSIONATI POLITICI. UN METODO STUDIATO PER FARE UN PO' DI PREPENZIONATI.

 

MERDE.

Concordo il tuo commento.

Non si evince, per ora, dal testo del decreto se chi è già andato in pensione subirà decurtamenti della stessa (ma non credo).

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

MI SONO INFORMATO

 

CHI HA DIRITTI ACQUISITI COME PER ESEMPIO QUELLI CHE GIA' STANNO IN PENSIONE NON VERRANNO TOCCATI.

 

PER GLI ALTRI GLI ANNI DI SCIVOLO RICONOSCIUTI VERRANNO DIMEZZATI ED ANDRANNO A SOMMARSI SOLO QUANDO AVRA RAGGIUNTO L'ETA PENSIONABILE.

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

Mettetevela come ve pare comunque stà storia è nà bella inculata!!!!

Io lavoro all'AST e conosco gente che a dicembre sarebbe dovuta andare in pensione....gli mancavano praticamente 2 mesi....si svegliano la mattina e...puff!! gli mancano 10 anni!!!!!

Non vi dico in che stato sono....sembrano dei cadaveri che camminano....

Ed inoltre il loro prepensionamento avrebbe creato dei posti per tutti i giovani che come me sono con un contratto a termine mentre ora è buio pesto!!!

Non dico che la riforma non andava fatta ma cazzo!!!

Perchè non cominciano a tagliare stipendi e pensioni ai parlamentari?

Basta stare una legislazione seduti a dormire al parlamento per assicurarsi una pensione d'oro a vita!!!!

:angry::angry::angry::angry:

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
Non hai capito, Bufe', ma il buco dello Stato sta li' e sta sulla liberalizzazione del ticket sui farmaci voluto da Amato nel 2001.

 

Se rimettono a posto le pensioni (e con questa riforma gliela fanno...) e rimettono i ticket in base alle classi di reddito (non ha senso che un Agnelli paghi le medicine come te o me...) , i conti stanno a posto, e le tasse si possono abbassare. Ecco quello che teme il centro sinistra...

la differenziazione per classi di reddito, fa molto BERTINOTTI!!!

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

Crea un account o accedi per lasciare un commento

Devi essere un utente registrato per poter lasciare un commento

Crea un account

Iscriviti per un nuovo account nella nostra comunità. È facile!

Registra un nuovo account

Accedi Subito

Sei già registrato? Accedi da qui.

Accedi Adesso

×

Informazione Importante

Usando questo sito acconsenti ai nostri Termini D'uso. Questo sito fa uso di cookie per migliorare l’esperienza di navigazione degli utenti e per raccogliere informazioni sull’utilizzo del sito stesso. Utilizziamo sia cookie tecnici sia cookie di parti terze. Proseguendo nella navigazione si accetta l’uso dei cookie; in caso contrario è possibile abbandonare il sito.