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FURIEOROBICHE

Presentazione libro Zampagna a Bg

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“Riccardo Zampagna era tanto ignorante fuori dal campo quanto intelligente dentro. Quando giocava era da premio Nobel, quando smetteva direi di no. E date retta a me, di ignoranti me ne intendo, visto che il primo sono io”.

 

Stefano Colantuono scherza alla presentazione del libro del suo vecchio bomber con cui, a distanza di anni, rimane legato da un rapporto che va oltre il lavoro. “Lui era genuino, uno che ti diceva le cose in faccia. Ricordo quella volta che rispose in malo modo al mio secondo – racconta Colantuono -; per punizione lo cacciai nello spogliatoio. Al termine dell’allenamento decisi di andare a trovarlo per parlare dell’episodio. Ero furibondo. Venne ad aprirmi con in braccio la figlia e vi dico solo che abbiamo finito a mangiare salame e bere vino insieme. Ed io che ero bellicoso prima di entrare in casa…”.

 

Il tecnico atalantino parla anche dell’anno di serie A: “Facemmo cinquanta punti, lui in coppia con lo spagnolo, chiamavo così Doni perché era appena rientrato dalla Spagna, hanno fatto cose straordinarie. Fu un campionato incredibile, che l’ambiente purtroppo ha scordato troppo velocemente”.

 

 

 

Cristiano Doni è presente alla conferenza stampa della presentazione del libro di Riccardo Zampagna “Il calcio alla rovescia”, suo grande amico ed ex compagno di squadra con la maglia dell’Atalanta. “Riccardo è uno dei più forti attaccanti con cui, in tanti anni di carriera, ho avuto la fortuna di giocare – le parole del capitano nerazzurro – di sicuro si mette nei top 3”.

 

Il mio unico cruccio è non aver incontrato Zampagna cinque o sei anni prima: insieme avremmo fatto grandi cose a Bergamo e prenderci e far prendere ai tifosi grandi soddisfazioni sul campo di calcio perché fuori ce le siamo prese. Io e lui ci completavamo alla perfezione”.

 

Doni vuole anche divertire la platea dei tanti tifosi intervenuti ad omaggiare l’ex idolo della Nord con un paio di aneddoti. Il più gustoso, a distanza di anni, è legato ad un torneo dell’amicizia giocato con una squadra gemellata in Francia. “Mi hanno picchiato per tutta la partita e il torneo dell’amicizia si è trasformato in una mega rissa perché poi ho iniziato ad innervosirmi. Riccardo è anche intervenuto a difendermi e ha steso uno che poi non ha avuto il coraggio di affrontarlo – racconta il fantasista – ora ci scherziamo, ma all’epoca non era stato divertente. Ricordo anche Delneri che balbettava e non riusciva quasi a parlare negli spogliatoi”.

 

fonte www.bergamonews.it

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“Riccardo Zampagna era tanto ignorante fuori dal campo quanto intelligente dentro. Quando giocava era da premio Nobel, quando smetteva direi di no. E date retta a me, di ignoranti me ne intendo, visto che il primo sono io”.

 

Stefano Colantuono scherza alla presentazione del libro del suo vecchio bomber con cui, a distanza di anni, rimane legato da un rapporto che va oltre il lavoro. “Lui era genuino, uno che ti diceva le cose in faccia. Ricordo quella volta che rispose in malo modo al mio secondo – racconta Colantuono -; per punizione lo cacciai nello spogliatoio. Al termine dell’allenamento decisi di andare a trovarlo per parlare dell’episodio. Ero furibondo. Venne ad aprirmi con in braccio la figlia e vi dico solo che abbiamo finito a mangiare salame e bere vino insieme. Ed io che ero bellicoso prima di entrare in casa…”.

 

Il tecnico atalantino parla anche dell’anno di serie A: “Facemmo cinquanta punti, lui in coppia con lo spagnolo, chiamavo così Doni perché era appena rientrato dalla Spagna, hanno fatto cose straordinarie. Fu un campionato incredibile, che l’ambiente purtroppo ha scordato troppo velocemente”.

 

 

 

Cristiano Doni è presente alla conferenza stampa della presentazione del libro di Riccardo Zampagna “Il calcio alla rovescia”, suo grande amico ed ex compagno di squadra con la maglia dell’Atalanta. “Riccardo è uno dei più forti attaccanti con cui, in tanti anni di carriera, ho avuto la fortuna di giocare – le parole del capitano nerazzurro – di sicuro si mette nei top 3”.

 

Il mio unico cruccio è non aver incontrato Zampagna cinque o sei anni prima: insieme avremmo fatto grandi cose a Bergamo e prenderci e far prendere ai tifosi grandi soddisfazioni sul campo di calcio perché fuori ce le siamo prese. Io e lui ci completavamo alla perfezione”.

 

Doni vuole anche divertire la platea dei tanti tifosi intervenuti ad omaggiare l’ex idolo della Nord con un paio di aneddoti. Il più gustoso, a distanza di anni, è legato ad un torneo dell’amicizia giocato con una squadra gemellata in Francia. “Mi hanno picchiato per tutta la partita e il torneo dell’amicizia si è trasformato in una mega rissa perché poi ho iniziato ad innervosirmi. Riccardo è anche intervenuto a difendermi e ha steso uno che poi non ha avuto il coraggio di affrontarlo – racconta il fantasista – ora ci scherziamo, ma all’epoca non era stato divertente. Ricordo anche Delneri che balbettava e non riusciva quasi a parlare negli spogliatoi”.

 

fonte www.bergamonews.it

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