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SIMBOLI E COLORI

STADIO LIBERATI...CHI DOBBIAMO RINGRAZIARE?

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STADIO LIBERO LIBERATI……..CHI DOBBIAMO RINGRAZIARE?

 

Come dichiarato sin dalla nostra costituzione, l’obiettivo principale dell’Associazione è quello di tutelare e garantire i simboli e i colori della città, che troppo spesso, in vari ambiti, sono stati calpestati e offesi.

 

In questo momento in cui tutti sono impegnati nelle richieste di ripescaggio, nelle ricerche di allenatori, nell’acquisto dei giocatori e nella sistemazione dei conti, noi sentiamo il bisogno di guardare altrove, nauseati dallo scempio che ormai da anni è perpetrato e dall’incredibile cecità che gran parte della città sembra aver contratto.

 

Premesso che stiamo lavorando per spiegare bene, a chi non sa ed a chi finge di non sapere, cosa si cela dietro ai conti ed ai crediti pignorati, cosa sono stati capaci di combinare ai danni della nostra passione alcuni personaggi celati dietro ad una società di calcio, poniamo al momento l’attenzione su un tema molto caro ai Ternani, che riguarda il luogo dove gli stessi hanno gioito, sofferto e pianto, dove la Ternana è caduta e si è rialzata: il nostro stadio Libero Liberati.

 

Per chi fosse troppo giovane, vogliamo solo ricordare che nel momento dell’inaugurazione il Liberati era uno stadio all’avanguardia, un gioiello di cui la città andava fiera ed in cui si raccoglieva per gremirlo alla domenica, dopo che nelle partitelle del giovedì riempiva le balconate dei distinti A per guardare quanto si svolgeva all’antistadio e dare la carica ai propri giocatori in vista del match domenicale.

 

Avvicinarsi allo stadio da ponte Allende o da Viale Borzacchini in quei tempi faceva venire il batticuore e dava l’idea di quale spettacolo ci si apprestasse a vedere, con la fiumana composta da moltissime famiglie che si accalcava all’entrata.

 

Poi si salivano le scalinate e le bocche restavano spalancate.

 

Sono passati gli anni e siamo arrivati ai giorni nostri, leggiamo e ascoltiamo anche in Italia come già da tempo accade all’estero di nuove concezioni di stadi: stadi all’avanguardia, polivalenti, dove la sicurezza è l’obiettivo primario, dove il calcio viene abbinato ad altre discipline sportive ed a spettacoli.

 

Si passa così dalla partita al concerto in stadi comodi e accoglienti.

 

Così ci è venuta la curiosità e ci siamo fatti un giro per il nostro stadio Liberati, uno dei simboli della città insieme alla cascata e all’acciaieria, per vedere e capire come la proprietà e l’utilizzatore dell’impianto cercano di essere al passo coi tempi, in modo da far trovare pronta la città a rapportarsi con le altre realtà nazionali.

 

Senza volare troppo con la fantasia, ben potrebbe succedere che qualcuno si ricordi di Terni e chiedere ospitalità per una partita della Nazionale o per altro evento: noi abbiamo voluto capire se il Liberati è pronto a rispondere.

 

Ci avviciniamo a piedi dai botteghini e arriviamo nella zona dei tornelli delle curve, l’erba cresce perfino dall’asfalto ed è evidente che non viene tagliata da tanto tempo, le foglie ingiallite cadute l’autunno scorso coprono aiuole e scalinate,i sacchi di immondizia sono depositati qua e là, mentre le recinzioni sono arrugginite.

 

Entriamo e la prima cosa che colpisce è la ruggine dei corrimano lungo le scalinate, stiamo ben attenti a non appoggiarci per non rischiare il tetano: bello spot per la sicurezza!

 

Arriviamo all’interno della curva e scopriamo che il luogo dei nostri sogni è divenuto una immensa pattumiera: cartacce, bicchieri, giornali e rifiuti di ogni genere a distanza di venti giorni dall’ultima partita giocata al Liberati, mentre l’erba cresce indisturbata tra i gradoni.

 

Abbiamo la malaugurata idea di farci un giro per i bagni e la visione è apocalittica: sudicio e distruzione è lo spettacolo al quale assistiamo increduli.

 

Servizi inagibili incartati con rotoli bianchi e rossi tipo mummie; orinatoi impresentabili; turche inagibili; lavandini in condizioni vergognose; intonaci e muri distrutti da anni di infiltrazioni mai sistemate; ferri del cemento armato scoperti; porte squarciate; telai in legno spezzati, ed altro ancora.

 

Non troviamo parole adatte per descrivere la situazione e le sensazioni vissute, quindi rimandiamo alle foto allegate che testimoniano la vergogna e lasciano a ciascuno la libertà di fare le proprie valutazioni.

 

Non possiamo però omettere di evidenziare che la tanto sbandierata sicurezza sia del tutto inesistente nei predetti ambienti.

 

Se per entrare allo stadio non si contano più i controlli ai quali si è sottoposti dagli addetti alla sicurezza (dal tappo della bottiglietta d’acqua del bambino, all’accendino per le sigarette o l’ombrello della nonna), all’interno si potrebbe tranquillamente contrarre un’infezione, conficcarsi un pezzo di legno in una mano o un chiodo in un piede, utilizzare servizi igienici (se funzionanti) vergognosi ed avere a che fare con locali sprovvisti di ogni requisito di sicurezza, igienico e sanitario.

 

Per farci ancora del male decidiamo di entrare in uno dei bagni riservati ai portatori di handicap, e qui lo schifo è ancora maggiore. Evitiamo commenti e rimandiamo alle foto.

 

Decidiamo poi di dare un occhiata al fossato e la situazione è simile al resto: rifiuti e erbacce la fanno da padrone…non osiamo pensare cosa diventa quando si riempie di acqua piovana!

Disgustati da quanto visto all’interno, ci spostiamo nella zona esterna alla curva San Martino, quella di solito riservata alla tifoseria ospite.

 

La zona esterna (dove dovrebbero parcheggiare i mezzi) è abbandonata e, visto che siamo sprovvisti di machete, ci limitiamo a fare alcune foto da lontano e ci spostiamo.

 

Arriviamo ad uno spazio dedicato al tiro con l’arco, dove un atleta armato di tanta buona volontà si sta esercitando in mezzo alla savana.

 

Circondato da erba e sporcizia, scorgiamo l’antistadio intitolato ad un altro simbolo di Terni: il Presidente Giorgio Taddei.

 

Anche se non è facile, per rispetto del Presidente ci facciamo largo facendo attenzione ad eventuali topi e rettili ed arriviamo alla tribunetta: uno spettacolo desolante di abbandono.

 

Ma non è tutto, mentre ci prepariamo a godere della vista del manto in sintetico notiamo delle zone allagate e siamo alla fine di giugno…..

 

A questo punto siamo stanchi, sporchi e incazzati, non resistiamo oltre e decidiamo di andarcene.

 

Mentre lasciamo lo stadio ci ripassano davanti agli occhi le domeniche di festa di tanti anni fa al Liberati e le paragoniamo con lo squallore e l’abbandono che i nostri occhi hanno appena visto.

 

Non possiamo altro che constatare che la situazione era già grave negli anni 2007 e 2008, come testimoniano le ulteriori foto che alleghiamo e che erano state allegate a denunce di privati cittadini su giornali e forum, oltre quanto testimoniato da un servizio su Teleterni del 22 Agosto 2008.

 

Ci domandiamo allora chi è il responsabile di tutto ciò ed a chi convenga non rendere pubblica questa situazione, e pensiamo al Comune di Terni e alla Ternana Calcio. Chi è che dobbiamo ringraziare per aver distrutto questo luogo? E soprattutto perché lo si permette in silenzio?

 

Attendiamo risposte dalle due entità di cui sopra (Proprietario dell’impianto e conduttore dello stesso) e con noi le attende tutta Terni: i nostri coetanei che hanno vissuto le propria infanzia nel sogno della Ternana del Liberati, i nostri genitori che al Liberati hanno assaporato la serie A e i nostri figli che da 8 anni a questa parte vivono senza la Ternana.

 

Nella speranza che nel frattempo a qualche federazione non venga in mente di chiedere l’organizzazione di qualche evento al Liberati, mentre attendiamo fiduciosi risposte, preghiamo tutti coloro che si recheranno al Liberati il prossimo 2 di luglio per la partita d’addio di Riccardo Zampagna di partire da casa premuniti.

 

Fare i propri bisogni prima di partire, evitare di toccare i corrimano, portarsi una busta per i rifiuti, etc. etc…..l’unica cosa da non portarsi è l’acqua, per quella basta fare qualche metro e spostarsi all’antistadio Giorgio Taddei.

 

Terni 27 Giugno 2011.

 

Associazione Per i Simboli e i Colori di Terni.

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Modificato da SIMBOLI E COLORI

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Vergogna,solo vergogna di chiunque sia la colpa di questo scempio. Sarebbe da prendere per le orecchie qualche personaggetto

dentro palazzo Spada e faje fa un giro li per dentro e de seguito li' la piscina.MA CHI CAZZO CE RAPPRESENTA, EH??

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Io dentro uno de quei bagni ce intingerebbe lu muso de chi dico io.... Era la seconda casa de tanti,guarda come cazzo ce l'hanno ridotta...

Fortuna ce sta gente come qualcuno qua dentro a teme svela sta cazzo de citta che dorme, anzi, sta in coma.....

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Scusa, volevo di tene sveja .

sto cazzo de iPod li tasti so tanti piccoli!

1938178[/snapback]

 

Lu problema è che chi se dovrebbe svejà sta bello chiuso dentro lu maschio de Sangallo il Giovane......

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ottimo lavoro. una documentazione, oserei dire...giornalistica!

ma i giornalai della conca non c'avevano pensato a fare sto scoop?!?!

1938188[/snapback]

No....sempre meglio trattare di calcio mercato, allenatori e moduli, scherziamo? :blink:

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ottimo lavoro. una documentazione, oserei dire...giornalistica!

ma i giornalai della conca non c'avevano pensato a fare sto scoop?!?!

1938188[/snapback]

No....sempre meglio trattare di calcio mercato, allenatori e moduli, scherziamo? :blink:

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i giornalisti ternani non hanno voglia di cercare le notizie

tutto quello che in 1 anno ha trovato l'associazione non lo hanno voluto trovare loro in 8

sono tutti documenti pubblici a cui chiunque (come dimostrato appunto dall'associazione) può arrivare, basta la volontà

Ed uno che lo fa di professione questa volontà dovrebbe avercela

Ma a Terni ormai è utopia

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ottimo lavoro. una documentazione, oserei dire...giornalistica!

ma i giornalai della conca non c'avevano pensato a fare sto scoop?!?!

1938188[/snapback]

No....sempre meglio trattare di calcio mercato, allenatori e moduli, scherziamo? :blink:

1938344[/snapback]

 

i giornalisti ternani non hanno voglia di cercare le notizie

tutto quello che in 1 anno ha trovato l'associazione non lo hanno voluto trovare loro in 8

sono tutti documenti pubblici a cui chiunque (come dimostrato appunto dall'associazione) può arrivare, basta la volontà

Ed uno che lo fa di professione questa volontà dovrebbe avercela

Ma a Terni ormai è utopia

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Forse era troppa fatica arza' lu culu da la sedia!!!! Cazzu voli anche tu cese'......!!!!!! :lol::lol::lol:

Modificato da Borgobellooooo!!!

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Veramente schifoso..!!

Ma a me fà più schifo chi fà finta che tutto va bene e tutto è a posto..!!

Propongo anche. che se qualcuno ha il numero, e me lo può anche fornire privatamente..!!...di chiamare anche STRISCIA LA NOTIZIA...!!

Dopo vojo vedè se sè svejano..!!

 

 

HANNO VERAMENTE ROTTO IL CAZZO....TUTTI....!!

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mi sono passati i brividi a ricordare le domeniche dentro quello stadio....mi viene semplicemente il vomito a vedere queste foto e come sia ridotto il povero Liberati! :(:(

 

ha ragione lu cafone,sarebbe da chiamà striscia!

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SABATO SERA C'è IL TRIO MEDUSA, MAGARI UN'OCCHIATA LA DANNO PURE LORO.

1938647[/snapback]

 

un bel servizio per le IENE!! :lol::lol::lol:

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Questa mattina abbiamo protocollato in Comune, tramite lettera aperta al Sindaco, il comunicato "STADIO LIBERATI.....CHI DOBBIAMO RINGRAZIARE?".

Alleghiamo prima pagina della lettera aperta con il timbro di ricezione da parte del Comune.

 

Sempre oggi, a mezzo posta elettronica, abbiamo inviato al Sindaco e all'Assessore allo Sport tutte le foto che dimostrano lo stato penoso in cui versa il Liberati e gli spazi esterni compresi l'antistadio Giorgio Taddei, scattate negli anni 2007, 2008 e nel corrente mese di giugno 2011.

prima_pagina_protocollo_29_giugno_2011.pdf

Modificato da SIMBOLI E COLORI

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Questa mattina abbiamo protocollato in Comune, tramite lettera aperta al Sindaco, il comunicato "STADIO LIBERATI.....CHI DOBBIAMO RINGRAZIARE?".

Alleghiamo prima pagina della lettera aperta con il timbro di ricezione da parte del Comune.

 

Sempre oggi, a mezzo posta elettronica, abbiamo inviato al Sindaco e all'Assessore allo Sport tutte le foto che dimostrano lo stato penoso in cui versa il Liberati e gli spazi esterni compresi l'antistadio Giorgio Taddei, scattate negli anni 2007, 2008 e nel corrente mese di giugno 2011.

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:clap3::clap3:

A voi e a CCTC per le foto.

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