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Me pizzica me mozzica

Importante: COMITATO PER TERNI PROVINCIA

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tutte domande legittime. Ma non vorrei che passasse il nesso tra la produzione di ricchezza ed il mantenimento della provincia di Terni, magari attraverso il riequilibrio territoriale. non siamo stati in grado di creare qualcosa di positivo nel turismo che, ancora oggi, è un turismo "mordi e fuggi" dovuto essenzialmente alla cascata delle marmore. non siamo stati in grado di mettere "a sistema" le perle della valnerina, spoleto, la cascata, il lago di piediluco ed il turismo enogastronomico....quando in realtà, avrebbe dovuto essere una delle prime finalità da perseguire. Anche perchè, in fondo, per intercettare il turismo verso spoleto, non è necessario che spoleto sia provincia di terni. Ve l'immaginate il turista tedesco?

 

"uhm...bela cascata di marmora....belo rafting di kanoa...belo maciare cucina tippica ternana ciriola pampepaten...noi stare turismo in spoleten....solo pochi chilometren da terni...ma se venire con mia famiglia a terni cambia provincia? Si? allora noi non venire, heil!".

 

Non regge. Il problema è che con queste capocce, in caso di riequilibrio territoriale, nel volgere di pochi anni ci troveremmo con la stessa crisi...spalmata su un territorio piu ampio!

 

Il primo passo è chiedere conto alla classe politica e PRETENDERE che le cose vengano fatto secondo principi basilari, nel tentativo di massimizzare le possibilità turistiche del nostro comprensorio.

1955730[/snapback]

 

infatti il riequilibrio serve a darti maggiore peso politico e amministrativo verso la Regione

ma il grosso del problema è nel ricambio di una classe dirigente che sembra impotente nel difendere le ragioni del nostro territorio

 

Io francamente non mi riesco ad intrippare per questa vicenda dell'abolizione della provincia

Ci stanno talmente tanti casini a livello comunale, nazionale  e mondiale che a confronto Terni provincia è una caccolina

1955732[/snapback]

 

certo....ma io vivo qui , risiedo qui , lavoro qui

 

e in "alto" pochi o nessuno alza il culo per difendere me , te e tutti gli altri che ci vivono

 

è facile e comodo scadere nel "benaltrismo" (ben altri sono i problemi........ecc..)

1955735[/snapback]

 

 

e diciamolo chiaramente! Il problema di Terni è il traffico!!!!! Basta co sta tiritera della provincia!!! :ph34r::ph34r::ph34r::ph34r:

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tutte domande legittime. Ma non vorrei che passasse il nesso tra la produzione di ricchezza ed il mantenimento della provincia di Terni, magari attraverso il riequilibrio territoriale. non siamo stati in grado di creare qualcosa di positivo nel turismo che, ancora oggi, è un turismo "mordi e fuggi" dovuto essenzialmente alla cascata delle marmore. non siamo stati in grado di mettere "a sistema" le perle della valnerina, spoleto, la cascata, il lago di piediluco ed il turismo enogastronomico....quando in realtà, avrebbe dovuto essere una delle prime finalità da perseguire. Anche perchè, in fondo, per intercettare il turismo verso spoleto, non è necessario che spoleto sia provincia di terni. Ve l'immaginate il turista tedesco?

 

"uhm...bela cascata di marmora....belo rafting di kanoa...belo maciare cucina tippica ternana ciriola pampepaten...noi stare turismo in spoleten....solo pochi chilometren da terni...ma se venire con mia famiglia a terni cambia provincia? Si? allora noi non venire, heil!".

 

Non regge. Il problema è che con queste capocce, in caso di riequilibrio territoriale, nel volgere di pochi anni ci troveremmo con la stessa crisi...spalmata su un territorio piu ampio!

 

Il primo passo è chiedere conto alla classe politica e PRETENDERE che le cose vengano fatto secondo principi basilari, nel tentativo di massimizzare le possibilità turistiche del nostro comprensorio.

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infatti il riequilibrio serve a darti maggiore peso politico e amministrativo verso la Regione

ma il grosso del problema è nel ricambio di una classe dirigente che sembra impotente nel difendere le ragioni del nostro territorio

 

Io francamente non mi riesco ad intrippare per questa vicenda dell'abolizione della provincia

Ci stanno talmente tanti casini a livello comunale, nazionale  e mondiale che a confronto Terni provincia è una caccolina

1955732[/snapback]

 

certo....ma io vivo qui , risiedo qui , lavoro qui

 

e in "alto" pochi o nessuno alza il culo per difendere me , te e tutti gli altri che ci vivono

 

è facile e comodo scadere nel "benaltrismo" (ben altri sono i problemi........ecc..)

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e diciamolo chiaramente! Il problema di Terni è il traffico!!!!! Basta co sta tiritera della provincia!!! :ph34r::ph34r::ph34r::ph34r:

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Con tutto il rispetto

bisogna vedere quali sono le priorità

disoccupazione giovanile oltre il 25%

rischio default Italia

crisi generalizzata delle imprese

CIG straordinaria a livelli paurosi

corruzione dilagante

crisi finanziaria mondiale e relative bolle speculative

finanziarie lacrime e sangue non si sa per quanto

 

E parlo di cose che riguardano tutti noi compresi i residenti a Terni

Ripeto ho 2 figli e sono queste le cose che mi fanno veramente paura

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Comunque, per la cronaca, ieri la commissione bicamerale per gli affari regionali ha espresso parere contrario alle norme del decreto sulla soppressione parziale delle province.

 

PDL e centrosinistra sono orientati allo stralcio di quegli articoli.

 

Quasi sicuramente (come ampiamente previsto anche qui) la buffonata messa in piedi come fumo negli occhi "anti-casta" sarà ritirata.

 

P.s.: Intanto a Terni la cassa integrazione a giugno e luglio cresce del 59%, rispetto al +15% regionale e al -2% nazionale (dati UIL sui giornali di oggi), ma che sarà mai?

Modificato da passaparola

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tutte domande legittime. Ma non vorrei che passasse il nesso tra la produzione di ricchezza ed il mantenimento della provincia di Terni, magari attraverso il riequilibrio territoriale. non siamo stati in grado di creare qualcosa di positivo nel turismo che, ancora oggi, è un turismo "mordi e fuggi" dovuto essenzialmente alla cascata delle marmore. non siamo stati in grado di mettere "a sistema" le perle della valnerina, spoleto, la cascata, il lago di piediluco ed il turismo enogastronomico....quando in realtà, avrebbe dovuto essere una delle prime finalità da perseguire. Anche perchè, in fondo, per intercettare il turismo verso spoleto, non è necessario che spoleto sia provincia di terni. Ve l'immaginate il turista tedesco?

 

"uhm...bela cascata di marmora....belo rafting di kanoa...belo maciare cucina tippica ternana ciriola pampepaten...noi stare turismo in spoleten....solo pochi chilometren da terni...ma se venire con mia famiglia a terni cambia provincia? Si? allora noi non venire, heil!".

 

Non regge. Il problema è che con queste capocce, in caso di riequilibrio territoriale, nel volgere di pochi anni ci troveremmo con la stessa crisi...spalmata su un territorio piu ampio!

 

Il primo passo è chiedere conto alla classe politica e PRETENDERE che le cose vengano fatto secondo principi basilari, nel tentativo di massimizzare le possibilità turistiche del nostro comprensorio.

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infatti il riequilibrio serve a darti maggiore peso politico e amministrativo verso la Regione

ma il grosso del problema è nel ricambio di una classe dirigente che sembra impotente nel difendere le ragioni del nostro territorio

 

Io francamente non mi riesco ad intrippare per questa vicenda dell'abolizione della provincia

Ci stanno talmente tanti casini a livello comunale, nazionale  e mondiale che a confronto Terni provincia è una caccolina

1955732[/snapback]

 

certo....ma io vivo qui , risiedo qui , lavoro qui

 

e in "alto" pochi o nessuno alza il culo per difendere me , te e tutti gli altri che ci vivono

 

è facile e comodo scadere nel "benaltrismo" (ben altri sono i problemi........ecc..)

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e diciamolo chiaramente! Il problema di Terni è il traffico!!!!! Basta co sta tiritera della provincia!!! :ph34r::ph34r::ph34r::ph34r:

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Con tutto il rispetto

bisogna vedere quali sono le priorità

disoccupazione giovanile oltre il 25%

rischio default Italia

crisi generalizzata delle imprese

CIG straordinaria a livelli paurosi

corruzione dilagante

crisi finanziaria mondiale e relative bolle speculative

finanziarie lacrime e sangue non si sa per quanto

 

E parlo di cose che riguardano tutti noi compresi i residenti a Terni

Ripeto ho 2 figli e sono queste le cose che mi fanno veramente paura

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per il territorio in cui vivo a mi avviso è una priorità

devo ricordarti , aldilà del folklore calcistico, perchè c'è contrasto fra Terni e Perugia mascherata da Regione?

ti dicono niente università , azienda ospedaliera, turismo, fondi assorbiti da tutto ciò che è Assisi-S.Egidio e infrastrutture ad uso e consumo di pg ecc?

 

ed è chiaro che è soprattutto un segnale che si vuole mandare alla nostra fiacca classe politica locale?

che non è più tollerabile che ci passino sopra i piedi e noi non si alzi mai la voce???

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Comunque, per la cronaca,  ieri la commissione bicamerale per gli affari regionali ha espresso parere contrario alle norme del decreto sulla soppressione parziale delle province.

 

PDL e centrosinistra sono orientati allo stralcio di quegli articoli.

 

Quasi sicuramente (come ampiamente previsto anche qui) la buffonata messa in piedi come fumo negli occhi "anti-casta" sarà ritirata.

 

P.s.: Intanto a Terni la cassa integrazione a giugno e luglio cresce del 59%,  rispetto al +15% regionale e al -2% nazionale (dati UIL sui giornali di oggi), ma che sarà mai?

1955966[/snapback]

 

Passa questa semplificazione demagogica da te non me l'aspettavo davvero :(

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Comunque, per la cronaca,  ieri la commissione bicamerale per gli affari regionali ha espresso parere contrario alle norme del decreto sulla soppressione parziale delle province.

 

PDL e centrosinistra sono orientati allo stralcio di quegli articoli.

 

Quasi sicuramente (come ampiamente previsto anche qui) la buffonata messa in piedi come fumo negli occhi "anti-casta" sarà ritirata.

 

P.s.: Intanto a Terni la cassa integrazione a giugno e luglio cresce del 59%,  rispetto al +15% regionale e al -2% nazionale (dati UIL sui giornali di oggi), ma che sarà mai?

1955966[/snapback]

 

Passa questa semplificazione demagogica da te non me l'aspettavo davvero :(

1955968[/snapback]

non è demagogia, mepi, sono solo diverse visioni di priorità.

 

credo che anche tu sia consapevole che se viene "salvato" con un tratto di penna (bipartisan) l'Ente provincia di Terni i nostri problemi di fondo restano comunque tutti tali e quali (incluso quello di una classe dirigente locale generalmente di basso livello, gretta, pavida, conservatrice, "provinciale" (appunto ;) ) e opportunista).

Modificato da passaparola

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Comunque, per la cronaca,  ieri la commissione bicamerale per gli affari regionali ha espresso parere contrario alle norme del decreto sulla soppressione parziale delle province.

 

PDL e centrosinistra sono orientati allo stralcio di quegli articoli.

 

Quasi sicuramente (come ampiamente previsto anche qui) la buffonata messa in piedi come fumo negli occhi "anti-casta" sarà ritirata.

 

P.s.: Intanto a Terni la cassa integrazione a giugno e luglio cresce del 59%,  rispetto al +15% regionale e al -2% nazionale (dati UIL sui giornali di oggi), ma che sarà mai?

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Passa questa semplificazione demagogica da te non me l'aspettavo davvero :(

1955968[/snapback]

non è demagogia, mepi, sono solo diverse visioni di priorità.

 

credo che anche tu sia consapevole che se viene "salvato" con un tratto di penna (bipartisan) l'Ente provincia di Terni i nostri problemi di fondo restano comunque tutti tali e quali (incluso quello di una classe dirigente locale generalmente di basso livello, gretta, pavida, conservatrice, "provinciale" (appunto ;) ) e opportunista).

1955974[/snapback]

 

Passa so perfettamente che la prima preoccupazione è il declino economico e quindi occupazionale mica sono cieco ..lo vedo tutti i giorni anche dove lavoro

 

se permetti una misura che colpisce direttamente il luogo in cui vivo mi fa ancora più male

e per di più si va ad aggiungere a tutto quello che c'è di grave in giro

 

come dicevo prima ..l'Italia è il paese del "benaltrismo" ...sollevi una questione e arriva sempre uno a dirti "eh ma BEN ALTRI sono i problemi"

 

intanto affrontiamoli però

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Comunque, per la cronaca,  ieri la commissione bicamerale per gli affari regionali ha espresso parere contrario alle norme del decreto sulla soppressione parziale delle province.

 

PDL e centrosinistra sono orientati allo stralcio di quegli articoli.

 

Quasi sicuramente (come ampiamente previsto anche qui) la buffonata messa in piedi come fumo negli occhi "anti-casta" sarà ritirata.

 

P.s.: Intanto a Terni la cassa integrazione a giugno e luglio cresce del 59%,  rispetto al +15% regionale e al -2% nazionale (dati UIL sui giornali di oggi), ma che sarà mai?

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Passa questa semplificazione demagogica da te non me l'aspettavo davvero :(

1955968[/snapback]

non è demagogia, mepi, sono solo diverse visioni di priorità.

 

credo che anche tu sia consapevole che se viene "salvato" con un tratto di penna (bipartisan) l'Ente provincia di Terni i nostri problemi di fondo restano comunque tutti tali e quali (incluso quello di una classe dirigente locale generalmente di basso livello, gretta, pavida, conservatrice, "provinciale" (appunto ;) ) e opportunista).

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Passa so perfettamente che la prima preoccupazione è il declino economico e quindi occupazionale mica sono cieco ..lo vedo tutti i giorni anche dove lavoro

 

se permetti una misura che colpisce direttamente il luogo in cui vivo mi fa ancora più male

e per di più si va ad aggiungere a tutto quello che c'è di grave in giro

 

come dicevo prima ..l'Italia è il paese del "benaltrismo" ...sollevi una questione e arriva sempre uno a dirti "eh ma BEN ALTRI sono i problemi"

 

intanto affrontiamoli però

1955995[/snapback]

affrontiamoli.

 

ma per me sono ben altri :)

 

sarei estremamente felice se i nostri problemi si risolvessero allargando la provincia a Spoleto, Norcia e Todi o che so io (ripeto: ma loro che ne pensano? non sarà che facciamo i "perugini" arroganti anche noi?) e avendo quindi (cosa tutta da dimostrare) maggiore potere contrattuale - come città di Terni e come area ternana - rispetto a Perugia e alla regione dell'Umbria.

 

disgraziatamente penso che le cose non stiano proprio così.

 

 

se i nostri politici locali sono succubi di Perugia (e in buona parte lo sono) lo saranno esattamente nello stesso modo con una provincia di 301.000 abitanti anziche 234.000.

 

P.s: sinceramente guardo e sono preoccupato del futuro di Terni e della sua possibilità di stabilire relazioni utili con Orte, Viterbo, Rieti, Civitavecchia, e soprattutto Roma, anche al di là delle "gabbie" istituzionali. Per questo mi interessa più guardare dentro di noi che fuori di noi e di Orvieto, Montegabbione, San Venanzo ma anche Norcia o Todi (con tutto il rispetto) me ne curo poco.

 

Mi interessa molto più un'Umbria policentrica in cui ogni territorio omogeneo possa più liberamente sviluppare rapporti e vocazioni con territori limitrofi affini, piuttosto che una caserma a direzione perugina sia pure con due province leggermente meno squilibrate.

 

Ci danno la carota ma il bastone ci resta sempre saldamente piantato lì, per dirla in francese.

Modificato da passaparola

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Comunque, per la cronaca,  ieri la commissione bicamerale per gli affari regionali ha espresso parere contrario alle norme del decreto sulla soppressione parziale delle province.

 

PDL e centrosinistra sono orientati allo stralcio di quegli articoli.

 

Quasi sicuramente (come ampiamente previsto anche qui) la buffonata messa in piedi come fumo negli occhi "anti-casta" sarà ritirata.

 

P.s.: Intanto a Terni la cassa integrazione a giugno e luglio cresce del 59%,  rispetto al +15% regionale e al -2% nazionale (dati UIL sui giornali di oggi), ma che sarà mai?

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Passa questa semplificazione demagogica da te non me l'aspettavo davvero :(

1955968[/snapback]

non è demagogia, mepi, sono solo diverse visioni di priorità.

 

credo che anche tu sia consapevole che se viene "salvato" con un tratto di penna (bipartisan) l'Ente provincia di Terni i nostri problemi di fondo restano comunque tutti tali e quali (incluso quello di una classe dirigente locale generalmente di basso livello, gretta, pavida, conservatrice, "provinciale" (appunto ;) ) e opportunista).

1955974[/snapback]

 

Passa so perfettamente che la prima preoccupazione è il declino economico e quindi occupazionale mica sono cieco ..lo vedo tutti i giorni anche dove lavoro

 

se permetti una misura che colpisce direttamente il luogo in cui vivo mi fa ancora più male

e per di più si va ad aggiungere a tutto quello che c'è di grave in giro

 

come dicevo prima ..l'Italia è il paese del "benaltrismo" ...sollevi una questione e arriva sempre uno a dirti "eh ma BEN ALTRI sono i problemi"

 

intanto affrontiamoli però

1955995[/snapback]

affrontiamoli.

 

ma per me sono ben altri :)

 

sarei estremamente felice se i nostri problemi si risolvessero allargando la provincia a Spoleto, Norcia e Todi o che so io (ripeto: ma loro che ne pensano? non sarà che facciamo i "perugini" arroganti anche noi?) e avendo quindi (cosa tutta da dimostrare) maggiore potere contrattuale - come città di Terni e come area ternana - rispetto a Perugia e alla regione dell'Umbria.

 

disgraziatamente penso che le cose non stiano proprio così.

 

 

se i nostri politici locali sono succubi di Perugia (e in buona parte lo sono) lo saranno esattamente nello stesso modo con una provincia di 301.000 abitanti anziche 234.000.

1956003[/snapback]

 

quoto

perfetto con il mio pensiero.

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appunto motivo per cui LE PROVINCE VANNO SEGATE TUTTE...E SUBITO

1956014[/snapback]

dove si firma?

 

prontissimo a scendere in piazza per questo obiettivo.

 

se poi non le si volessero segare tutte e subito comincerei almeno da quelle più inefficienti e indebitate, insieme a quelle più grandi e costose (e meno utili perché ci sono le aree metropolitane) e a quelle inventate negli ultimi anni; infine, se si dovessero segare gradualmente anche quelle "minori", mi batterei perché in Umbria (come in Molise, Basilicata etc.) NON ci fossero province (né prefetture etc.) ma casomai unioni di comuni.

 

per noi ternani sarebbe un affare.

Modificato da passaparola

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Mi interessa molto più un'Umbria policentrica in cui ogni territorio omogeneo possa più liberamente sviluppare rapporti e vocazioni con territori limitrofi affini, piuttosto che una  caserma a direzione perugina sia pure con due province leggermente meno squilibrate.

 

1956003[/snapback]

 

interessa moltissimo pure a me

però non dissezionare le cose a compartimenti stagni

 

a parte il dilagare del pensiero unico "abolizione di tutte le province" (guai adesso a fare un ragionamento un pò più articolato ...sei subito bollato come troglodita )

l'altro corno del problema è proprio quello del rinnovamento mentale prima ancora che politico del nostro territorio

 

e comunque i politici devono ancora dirci una cosa: cosa intendono per "nuovo assetto istituzionale della Regione"?

 

vorrei leggere progetti concreti e comprensibili

finora solo dichiarazioni generiche di principio

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appunto motivo per cui LE PROVINCE VANNO SEGATE TUTTE...E SUBITO

1956014[/snapback]

dove si firma?

 

prontissimo a scendere in piazza per questo obiettivo.

 

se poi non si volessero segare tutte e subito comincerei almeno da quelle più inefficienti e indebitate, insieme a quelle più grandi e costose (e meno utili perché ci sono le aree metropolitane) e a quelle inventate negli ultimi anni; infine, se si dovessero segare gradualmente anche quelle minori, mi batterei perché in Umbria (come in Molise, Basilicata etc.) NON ci fossero province (né prefetture ec.) ma casomai unioni di comuni.

 

per noi ternani sarebbe un affare.

1956021[/snapback]

 

non ho nulla in contrario

almeno ci sarebbe un criterio di equità

 

sulla unioni di comuni ...ci sono già da tempo ..ti sembra che abbiano preso piede? a me non sembra

 

qualcuno ci deve dire (non noi ma chi di dovere) cosa c'è DOPO l'abolizione totale delle province

finora non l'ha detto chiaramente nessuno

e questo mi fa temere per Terni

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Mi interessa molto più un'Umbria policentrica in cui ogni territorio omogeneo possa più liberamente sviluppare rapporti e vocazioni con territori limitrofi affini, piuttosto che una  caserma a direzione perugina sia pure con due province leggermente meno squilibrate.

 

1956003[/snapback]

 

interessa moltissimo pure a me

però non dissezionare le cose a compartimenti stagni

 

a parte il dilagare del pensiero unico "abolizione di tutte le province" (guai adesso a fare un ragionamento un pò più articolato ...sei subito bollato come troglodita )

l'altro corno del problema è proprio quello del rinnovamento mentale prima ancora che politico del nostro territorio

 

e comunque i politici devono ancora dirci una cosa: cosa intendono per "nuovo assetto istituzionale della Regione"?

 

vorrei leggere progetti concreti e comprensibili

finora solo dichiarazioni generiche di principio

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ecco, questo in neretto mi sembra più che giusto e sacrosanto.

 

p.s.: personalmente sono favorevole all'abolizione delle province fin dal 1972 e non per ragioni di cassa. :)

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Il taglio delle province non si farà. Il governo sa che il risparmio (valutato in meno di 80 milioni) non giustifica l'impopolarità presso alcuni cittadini delle province tagliate e espone il fianco a critiche sia interne che dell'opposizione. Il pdl vorrebbe tagliarle tutte, la lega no. Ma entrambi i partiti di maggioranza non vogliono tagliarne solo un po'. Al 90% la norma verrà ritirata.

 

La fonte di questo pensiero è di uno vicino a un politico della maggioranza

Modificato da Kabubi

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amen

un provvedimento inutile e ingiusto di meno

 

aspetto con ansia un accanimento altrettanto consistente verso le spese militari, il fardello vaticano, l'evasione fiscale, il conflitto di interesse nelle cariche pubbliche, e i costi della corruzione

 

tra l'altro pochi hanno notato che le Province sono espressamente previste dalla Costituzione (art. 114) che dice "La Repubblica è costituita dai Comuni, dalle PROVINCE, dalle Città Metropolitane, dalle Regioni e dallo Stato"

 

quindi la abolizione deve avvenire con legge costituzionale

 

che ha tutto un altro iter

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dunque da oggi in poi non si riparlera piu di riequilibrio delle province

1956128[/snapback]

non credo proprio...e a cominciare da domenica...comunque le linee sono state tracciate..e scritte. Noi le abbiamo in mano e domani se non si farà tutti avranno modo di vedere ciò che si è detto e ciò che siè o non è fatto...magari serve per le prossime elezioni..

 

Ussaro condivido il problema che sottolinei (statuto dei lavoratori) tra l'altro trediciesime con calcolo divresificato al ribasso, art.18 ecc.....hai visto nessuno scendere in piazza SPONTANEAMENTE ?..no..solo se si muove la cgl...è questo il problema...ci arriviamo ma ripeto : IO NON HO VISTO NESSUNO portare a galla questo problema e trasformarlo dalle parole hai fatti...

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Prof. Pardini , primario di cardiochirurgia della Azienda Ospedaliera di Terni

 

Dal Messaggero di oggi:

 

 

"lo so come va a finire: che siccome l'Università è fondata radicalmente a Perugia, pian piano va a finire tutto sotto Perugia. Io non ce l'ho con l'Università nè con Perugia, ma trovo che DARE TUTTI I SOLDI DELLA SANITA' ALL'ATENEO E' UNA CORBELLERIA E CHE TERNI RISCHIA DI PAGARLA CARA"

Chiaro? E quindi questo Comitato sterebbe facendo una "battaglia di retroguardia" nel difendere Terni e il suo territorio? Oppure i motivi ci sono e pure grossi? Ditecelo un pò , rappresentanti locali????

 

il Comitato non sta condicendo una battaglia di retroguardia e/o campanilistica. Il Comitato sta conducendo una battaglia per TUTTA l'Umbria, perchè un riequilibrio dei territori provinciali è assolutamente necessario. Non è possibile che questa regione si concepisca come "perugiacentrica" come in troppi ambiti avviene. Tempo addirittura Perugia voleva proporsi come "città dell'amore" o qualcosa del genere. Ma stiamo scherzando? Un altro San Valentino a Perugia? La Regione può esistere solo se si concepisce come "Umbria diffusa", in cui le città più importanti (Perugia, Terni, Foligno, Spoleto, Città di Castello. Orvieto...) siano perfettamente integrate e complementari tra loro. E' ora che la politica ternana sia meno indulgente di quanto è stata fino a oggi e inizi a puntare i piedi, proponendo forme di amministrazione più avanzate. Altro che battaglia di retroguardia!!!

 

IL COMITATO è APERTO A TUTTI. L'IMPORTANTE è NON AVERE ATTIVITà POLITICA DI NESSUN GENERE. CHI VUOLE APPOGGIARE DALL'ESTERNO, LO FA LIBERAMENTE E NE SIAMO GRATI..NE SAREMO GRATI TUTTI IN FUTURO.

Modificato da 68rossoverde

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COMUNICATO DEL “COMITATO TERNI PROVINCIA” – 30 AGOSTO 2011

 

Il succedersi rapido delle notizie provenienti dal Governo , sovrapposte all’esito del Consiglio congiunto di Provincia e Comune di Terni tenutosi ieri , ci portano a fare queste considerazioni:

• Prendiamo atto che il progetto di abolizione di tutte le Province verrà inserito nella manovra finanziaria ; è comunque noto che ciò comporterà necessariamente un iter complesso di riforma di diversi articoli della Costituzione tramite leggi costituzionali, quindi questo tanto atteso taglio non avverrà in tempi brevi.

• Prendiamo atto con soddisfazione che nel corso del Consiglio provinciale e comunale congiunto si sia giunti ad una intesa bipartisan sulla difesa della Provincia di Terni in quanto organo di rappresentanza politica di un territorio con una sua distinta fisionomia.

• Prendiamo atto con soddisfazione che anche la Presidente Marini abbia espresso chiaramente che l’abolizione della solo Provincia di Terni comporterebbe una “inaccettabile anomalia umbra, con una regione il cui territorio coinciderebbe con quello di un’unica provincia”.

 

Detto questo , riteniamo comunque che:

• Qualora dalla futura riforma costituzionale di abolizione di tutte le Province si dovessero trasferire le competenze amministrative alla Regione (come sembra) , rimane in piedi con forza il problema della equa redistribuzione della rappresentatività dei territori in seno alla Regione, visto inoltre che da quanto si legge, si andrebbero a dimezzare i consiglieri regionali, e quindi la già scarsa presenza di amministratori regionali provenienti dalla Provincia dI Terni potrebbe subire un ulteriore quanto deleterio taglio.

• In attesa dell’iter costituzionale (molto di là da venire) , la necessità di un riequilibrio territoriale delle province umbre , con rafforzamento ed ingrandimento proporzionato all’importanza di Terni, seconda città dell’Umbria per abitanti e per peso economico , si pone sempre all’attenzione del mondo politico locale.

 

 

Ed inoltre, gradiremmo che chi di competenza elevasse una voce di solidarietà e di difesa al Prof. Pardini , ex (purtroppo) primario della clinica di cardiologia della nostra Azienda Ospedaliera S.Maria di Terni , il quale ha denunciato il progressivo e inesorabile (per mancanza di opposizione??) impoverimento professionale e strutturale del nostro ospedale, a vantaggio (manco a dirlo) dell’ex Silvestrini di Perugia.

 

C’è qualcuno là fuori???

Modificato da Me pizzica me mozzica

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Tutto come ampiamente prevedibile e previsto.

 

Ora, in attesa dell'improbabile abolizione totale per via costituzionale, spero che non cadremo nel trappolone del "riequlibrio territoriale" e che ci batteremo invece per la sostituzione, in Umbria, delle due province con le associazioni dei comuni (a proposito, è d'accordo perfino il sindaco leghista di Verona, Tosi).

 

Possiamo avere un polo ternano di valenza strategica nel centro Italia/ cerniera in direzione Lazio-Roma di almeno 160.000 abitanti e, coinvolgendo eventualmente anche Spoleto, di oltre 200.000 abitanti.

 

Avremmo cioè finalmente un livello politico-istituzionale di pari forza con l'area perugina.

 

Ovviamente poi contano le capocce.

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Tutto come ampiamente prevedibile e previsto.

 

Ora, in attesa dell'improbabile abolizione totale per via costituzionale, spero che non cadremo nel trappolone del "riequlibrio territoriale" e che ci batteremo invece per la sostituzione, in Umbria, delle due province con le associazioni dei comuni (a proposito, è d'accordo perfino il sindaco leghista di Verona, Tosi).

 

Possiamo avere un polo ternano di  valenza strategica nel centro Italia/ cerniera in direzione Lazio-Roma di almeno 160.000 abitanti e, coinvolgendo eventualmente  anche Spoleto, di oltre 200.000 abitanti.

 

Avremmo cioè finalmente un livello politico-istituzionale di pari forza con l'area perugina.

 

Ovviamente poi contano le capocce.

1957026[/snapback]

 

a me ve bene anche questo caro Passa

il senso è sempre lo stesso : NO a Perugia-Regione

 

sulle capocce: straquoto

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Tutto come ampiamente prevedibile e previsto.

 

Ora, in attesa dell'improbabile abolizione totale per via costituzionale, spero che non cadremo nel trappolone del "riequlibrio territoriale" e che ci batteremo invece per la sostituzione, in Umbria, delle due province con le associazioni dei comuni (a proposito, è d'accordo perfino il sindaco leghista di Verona, Tosi).

 

Possiamo avere un polo ternano di  valenza strategica nel centro Italia/ cerniera in direzione Lazio-Roma di almeno 160.000 abitanti e, coinvolgendo eventualmente  anche Spoleto, di oltre 200.000 abitanti.

 

Avremmo cioè finalmente un livello politico-istituzionale di pari forza con l'area perugina.

 

Ovviamente poi contano le capocce.

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a me ve bene anche questo caro Passa

il senso è sempre lo stesso : NO a Perugia-Regione

 

sulle capocce: straquoto

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sì mepi, l'obiettivo e le considerazioni di fondo sicuramente ci accomunano molto, ma poi leggo testualmente nel comunicato che hai riportato: "In attesa dell’iter costituzionale (molto di là da venire) , la necessità di un riequilibrio territoriale delle province umbre ", e sono in profondo disaccordo.

 

 

Credo di aver spiegato fino alla noia le motivazioni.

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Tutto come ampiamente prevedibile e previsto.

 

Ora, in attesa dell'improbabile abolizione totale per via costituzionale, spero che non cadremo nel trappolone del "riequlibrio territoriale" e che ci batteremo invece per la sostituzione, in Umbria, delle due province con le associazioni dei comuni (a proposito, è d'accordo perfino il sindaco leghista di Verona, Tosi).

 

Possiamo avere un polo ternano di  valenza strategica nel centro Italia/ cerniera in direzione Lazio-Roma di almeno 160.000 abitanti e, coinvolgendo eventualmente  anche Spoleto, di oltre 200.000 abitanti.

 

Avremmo cioè finalmente un livello politico-istituzionale di pari forza con l'area perugina.

 

Ovviamente poi contano le capocce.

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a me ve bene anche questo caro Passa

il senso è sempre lo stesso : NO a Perugia-Regione

 

sulle capocce: straquoto

1957035[/snapback]

sì mepi, l'obiettivo e le considerazioni di fondo sicuramente ci accomunano molto, ma poi leggo testualmente nel comunicato che hai riportato: "In attesa dell’iter costituzionale (molto di là da venire) , la necessità di un riequilibrio territoriale delle province umbre ", e sono in profondo disaccordo.

 

 

Credo di aver spiegato fino alla noia le motivazioni.

1957036[/snapback]

 

come vuoi

ma finchè non le aboliscono le province rimangono e quindi riequilibrarle è la via maestra

le associazioni di comuni le vedo bene in fase post-abolizione delle province

prima no anche perchè sarebbero ulteriori enti da creare , e non è quello che vogliamo

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Tutto come ampiamente prevedibile e previsto.

 

Ora, in attesa dell'improbabile abolizione totale per via costituzionale, spero che non cadremo nel trappolone del "riequlibrio territoriale" e che ci batteremo invece per la sostituzione, in Umbria, delle due province con le associazioni dei comuni (a proposito, è d'accordo perfino il sindaco leghista di Verona, Tosi).

 

Possiamo avere un polo ternano di  valenza strategica nel centro Italia/ cerniera in direzione Lazio-Roma di almeno 160.000 abitanti e, coinvolgendo eventualmente  anche Spoleto, di oltre 200.000 abitanti.

 

Avremmo cioè finalmente un livello politico-istituzionale di pari forza con l'area perugina.

 

Ovviamente poi contano le capocce.

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a me ve bene anche questo caro Passa

il senso è sempre lo stesso : NO a Perugia-Regione

 

sulle capocce: straquoto

1957035[/snapback]

sì mepi, l'obiettivo e le considerazioni di fondo sicuramente ci accomunano molto, ma poi leggo testualmente nel comunicato che hai riportato: "In attesa dell’iter costituzionale (molto di là da venire) , la necessità di un riequilibrio territoriale delle province umbre ", e sono in profondo disaccordo.

 

 

Credo di aver spiegato fino alla noia le motivazioni.

1957036[/snapback]

 

come vuoi

ma finchè non le aboliscono le province rimangono e quindi riequilibrarle è la via maestra

le associazioni di comuni le vedo bene in fase post-abolizione delle province

prima no anche perchè sarebbero ulteriori enti da creare , e non è quello che vogliamo

1957038[/snapback]

Ribadisco che, se l'obiettivo è quello di avere più peso in Umbria come Terni e area ternana in senso proprio, l'acquisizione di Spoleto, Norcia e/o Todi (ammesso e non concesso che siano d'accordo i diretti interessati) all'Ente Provincia di Terni non ci aggiunge nulla.

 

Anzi, il serio rischio è che questa presunta "vittoria" diventi nel prossimo futuro l'alibi per non fare il vero riequlibrio, che è quello politico (Umbria policentrica con i territori liberi di stabilire rapporti con aree omogenee di altre regioni e con due poli urbani principali alla pari, Terni e Perugia).

 

P.s.: L'associazione (o unione) dei comuni non sarebbe un Ente con organismi, consiglio, giunta etc.: quindi meno poltrone, meno livelli e sovrapposzioni burocratiche, più efficienza per il cittadino e senza costi aggiuntivi (come è già oggi per gli ATI).

Modificato da passaparola

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cioe il governo con molta calma avviera' l'iter per l'abolizione di tutte le province, nello stesso momento voi farete la lotta per il riequilibrio della provincia???

 

ma perche ve piace perde tempo??

 

ma magari lottare per migliore quello che abbiamo no???

anche se piccola avere qualcosa di piu per sanita, traasporti,....... no????

 

no facciamo la lotta per portare spoleto e la valnerina, poi non continueremo a contare un cazzoo poco piu, come oggi, pero intanto invece di 5 consiglieri ne abbiamo 8.

che culo.

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Possiamo avere un polo ternano di  valenza strategica nel centro Italia/ cerniera in direzione Lazio-Roma di almeno 160.000 abitanti e, coinvolgendo eventualmente  anche Spoleto, di oltre 200.000 abitanti.

 

Avremmo cioè finalmente un livello politico-istituzionale di pari forza con l'area perugina.

 

Ovviamente poi contano le capocce.

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il senso è sempre lo stesso : NO a Perugia-Regione

 

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sì mepi, l'obiettivo e le considerazioni di fondo sicuramente ci accomunano molto, ma poi leggo testualmente nel comunicato che hai riportato: "In attesa dell’iter costituzionale (molto di là da venire) , la necessità di un riequilibrio territoriale delle province umbre ", e sono in profondo disaccordo.

 

 

Credo di aver spiegato fino alla noia le motivazioni.

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come vuoi

ma finchè non le aboliscono le province rimangono e quindi riequilibrarle è la via maestra

le associazioni di comuni le vedo bene in fase post-abolizione delle province

prima no anche perchè sarebbero ulteriori enti da creare , e non è quello che vogliamo

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Ribadisco che, se l'obiettivo è quello di avere più peso in Umbria come Terni e area ternana in senso proprio, l'acquisizione di Spoleto, Norcia e/o Todi (ammesso e non concesso che siano d'accordo i diretti interessati) all'Ente Provincia di Terni non ci aggiunge nulla.

 

Anzi, il serio rischio è che questa presunta "vittoria" diventi nel prossimo futuro l'alibi per non fare il vero riequlibrio, che è quello politico (Umbria policentrica con i territori liberi di stabilire rapporti con aree omogenee di altre regioni e con due poli urbani principali alla pari, Terni e Perugia).

1957042[/snapback]

 

devi ancora spiegarmi con quali mezzi renderesti paritarie Terni e Perugia

..e sicuro che le due cose si escludono fra loro?

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Ora, in attesa dell'improbabile abolizione totale per via costituzionale, spero che non cadremo nel trappolone del "riequlibrio territoriale" e che ci batteremo invece per la sostituzione, in Umbria, delle due province con le associazioni dei comuni (a proposito, è d'accordo perfino il sindaco leghista di Verona, Tosi).

 

Possiamo avere un polo ternano di  valenza strategica nel centro Italia/ cerniera in direzione Lazio-Roma di almeno 160.000 abitanti e, coinvolgendo eventualmente  anche Spoleto, di oltre 200.000 abitanti.

 

Avremmo cioè finalmente un livello politico-istituzionale di pari forza con l'area perugina.

 

Ovviamente poi contano le capocce.

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a me ve bene anche questo caro Passa

il senso è sempre lo stesso : NO a Perugia-Regione

 

sulle capocce: straquoto

1957035[/snapback]

sì mepi, l'obiettivo e le considerazioni di fondo sicuramente ci accomunano molto, ma poi leggo testualmente nel comunicato che hai riportato: "In attesa dell’iter costituzionale (molto di là da venire) , la necessità di un riequilibrio territoriale delle province umbre ", e sono in profondo disaccordo.

 

 

Credo di aver spiegato fino alla noia le motivazioni.

1957036[/snapback]

 

come vuoi

ma finchè non le aboliscono le province rimangono e quindi riequilibrarle è la via maestra

le associazioni di comuni le vedo bene in fase post-abolizione delle province

prima no anche perchè sarebbero ulteriori enti da creare , e non è quello che vogliamo

1957038[/snapback]

Ribadisco che, se l'obiettivo è quello di avere più peso in Umbria come Terni e area ternana in senso proprio, l'acquisizione di Spoleto, Norcia e/o Todi (ammesso e non concesso che siano d'accordo i diretti interessati) all'Ente Provincia di Terni non ci aggiunge nulla.

 

Anzi, il serio rischio è che questa presunta "vittoria" diventi nel prossimo futuro l'alibi per non fare il vero riequlibrio, che è quello politico (Umbria policentrica con i territori liberi di stabilire rapporti con aree omogenee di altre regioni e con due poli urbani principali alla pari, Terni e Perugia).

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devi ancora spiegarmi con quali mezzi renderesti paritarie Terni e Perugia

..e sicuro che le due cose si escludono fra loro?

1957046[/snapback]

fermo restando (e qui siamo d'accordo mi sembra) che il problema principale è di capocce e politico (e sono anche d'accordo al 100% con Gino su questo) e non di risiko territoriale (e anche un po' "colonialistico", per come se ne sta parlando senza che si esprimano i diretti interessati, tranne casomai Orvieto che spinge per uscire dall'orbita ternana).

 

dal punto di vista istituzionale vorrei una riforma che renda più autonomi i diversi territori rispetto a un centralismo regionale (prevalentemente perugino-centrico) e più liberi di fare massa critica con territori circostanti anche di altre regioni. Questo ha riflessi per la sanità, per l'Università, per le infrastrutture, per i servizi a rete, per i trasporti, il turismo etc.

Cioè parliamo della ciccia.

 

secondo me avere un' Umbria articolata non più in due province (di cui una comunque almeno il doppio come abitanti ed estensione rispetto all'altra) ma in 5-6 aree territoriali, di cui solo 2 (Terni e Perugia) di tipo "metropolitano", una proiettata verso la Toscana e l'altra verso il Lazio, accrescerebbe molto il nostro potere contrattuale verso e all'interno della Regione.

 

Ma questo a PG in molti lo vedono come fumo negli occhi, mentre il riequilibrio territoriale, almeno fintanto che serva a salvare le due province, in molti anche lassù lo sostengono, guardacaso.

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Possiamo avere un polo ternano di  valenza strategica nel centro Italia/ cerniera in direzione Lazio-Roma di almeno 160.000 abitanti e, coinvolgendo eventualmente  anche Spoleto, di oltre 200.000 abitanti.

 

Avremmo cioè finalmente un livello politico-istituzionale di pari forza con l'area perugina.

 

Ovviamente poi contano le capocce.

1957026[/snapback]

 

a me ve bene anche questo caro Passa

il senso è sempre lo stesso : NO a Perugia-Regione

 

sulle capocce: straquoto

1957035[/snapback]

sì mepi, l'obiettivo e le considerazioni di fondo sicuramente ci accomunano molto, ma poi leggo testualmente nel comunicato che hai riportato: "In attesa dell’iter costituzionale (molto di là da venire) , la necessità di un riequilibrio territoriale delle province umbre ", e sono in profondo disaccordo.

 

 

Credo di aver spiegato fino alla noia le motivazioni.

1957036[/snapback]

 

come vuoi

ma finchè non le aboliscono le province rimangono e quindi riequilibrarle è la via maestra

le associazioni di comuni le vedo bene in fase post-abolizione delle province

prima no anche perchè sarebbero ulteriori enti da creare , e non è quello che vogliamo

1957038[/snapback]

Ribadisco che, se l'obiettivo è quello di avere più peso in Umbria come Terni e area ternana in senso proprio, l'acquisizione di Spoleto, Norcia e/o Todi (ammesso e non concesso che siano d'accordo i diretti interessati) all'Ente Provincia di Terni non ci aggiunge nulla.

 

Anzi, il serio rischio è che questa presunta "vittoria" diventi nel prossimo futuro l'alibi per non fare il vero riequlibrio, che è quello politico (Umbria policentrica con i territori liberi di stabilire rapporti con aree omogenee di altre regioni e con due poli urbani principali alla pari, Terni e Perugia).

1957042[/snapback]

 

devi ancora spiegarmi con quali mezzi renderesti paritarie Terni e Perugia

..e sicuro che le due cose si escludono fra loro?

1957046[/snapback]

fermo restando (e qui siamo d'accordo mi sembra) che il problema principale è di capocce e politico (e sono anche d'accordo al 100% con Gino su questo) e non di risiko territoriale (e anche un po' "colonialistico", per come se ne sta parlando senza che si esprimano i diretti interessati, tranne casomai Orvieto che spinge per uscire dall'orbita ternana).

 

dal punto di vista istituzionale vorrei una riforma che renda più autonomi i diversi territori rispetto a un centralismo regionale (prevalentemente perugino-centrico) e più liberi di fare massa critica con territori circostanti anche di altre regioni. Questo ha riflessi per la sanità, per l'Università, per le infrastrutture, per i servizi a rete, per i trasporti, il turismo etc.

Cioè parliamo della ciccia.

 

secondo me avere un' Umbria articolata non più in due province (di cui una comunque almeno il doppio come abitanti ed estensione rispetto all'altra) ma in 5-6 aree territoriali, di cui solo 2 (Terni e Perugia) di tipo "metropolitano", una proiettata verso la Toscana e l'altra verso il Lazio, accrescerebbe molto il nostro potere contrattuale verso e all'interno della Regione.

 

Ma questo a PG in molti lo vedono come fumo negli occhi, mentre il riequilibrio territoriale, almeno fintanto che serva a salvare le due province, in molti anche lassù lo sostengono, guardacaso.

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non ho nulla in contrario a quanto suggerisci anzi è interessante

non credo che sia incompatibile col riequilibrio delle province però

mi sbaglierò

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Scusa passa...ho letto molto attentamente la tua prima risposta e la trovo intressante..però vorrei che mi spiegassi una cosa: l'accorpamento dei comuni, da chi dovrebbe essere istituito e come giuridicamente?

 

sul discorso province, non è solo una questione di territorio, ma di peso politico che va riequilibrato e certamente bisogna considerare anche le qualità politiche e le capacità di saper gestire un territorio più articolato e più vasto, che non deve essere la fotocopia dell'attuale gestione politica.

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