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Stasi

UNA DATA INDIMENTICABILE

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Mi sono reso conto che c'è una data, nel tempo recente, che accomuna tutti noi Ternani: il 12 marzo 2001.

Detta così forse lascia un attimo perplessi, ma poi mettendoci appresso una nota, torna  a tutti lampante il momento:

Ternana - Torino ore 20:45 Stadio Libero Liberati.

A chiunque, dei tifosi della Ternana, a cui ho chiesto dove si trovasse quel giorno, ha saputo darmi una risposta precisa e dettagliata a distanza di 10 anni, quasi 11.

Sfido, voi amici, a smentirmi.

Io ero in curva Est, anello superiore, in piedi, all'altezza del retro della porta difesa da Berni.

Al placcaggio di Bucci su Grabbi non sanzionato da Farina, il mio carissimo amico Francasco con cui ero venuto a vedere la partita, se ne è andato dicendomi: "Io non rimetterò più piede allo stadio"... ed è stato di parola.

2014138[/snapback]

 

si. stasi mio, ma Berni in porta non ce stava

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Ancora ho impresse nella mia mente le immagini di quella partita, il gol annullato ad Adeshina, il rigore non concesso su Grabbi, ed ha ragione Tosculu in porta in quella partita c'era Balli e non Berni......COMUNQUE FARINA PEZZO DI MERDA.

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La mia cronaca di quel giorno :):)

Le corna del Toro sono contagiose,

Ternana-Torino 0 a 1

 

Uno, due, tre, quattro, cinque, sei, sette, otto, nove e dieci. Bene, adesso posso anche cominciare a parlare di Ternana - Torino. Dei segni premonitori: i cori del tipo torneremo in serie A e soprattutto i cortei di auto e le porchette. No, sono cose che non si fanno!

Un brivido mi correva lungo il palato, mentre davanti al pub Lilliput mandavo giù il panino con dentro l’unico animale non ancora impazzito. Il sesto senso del tifoso rossoverde, quello che sullo stemma del proprio casato c'ha la scritta "Semo nati pe’ tribbolà", mi diceva chiaro e forte che c’era qualcosa di storto. Le porchette si mangiano dopo, il porco si sacrifica come ringraziamento agli dei, prima no, porta una sfiga pazzesca...per non parlare delle auto strombazzanti.

Fatto sta che al clima festaiolo non so resistere e allora i brividi me li sono tenuti per me. "Oh, semo proprio come i tifosi inglesi!", dice uno con la sciarpa, i basettoni, la Guinnes in una mano e il panino con la porchetta nell’altra. Quasi. Appunto, rispondo guardando il panino. E in quel quasi c’è tutta la speranza di evitare pericolose omologazioni. Almeno finché esisterà la porchetta di Grutti...viva la differenza!

La sto facendo lunga...e voi già lo sapete il perché. Ma insomma facciamoci coraggio e prendiamo il Toro per le ...

Vabbé,si arriva allo stadio belli carichi e, oplà, prima sorpresa! I cancelli alle setteeventi sono ancora chiusi. Si comincia a capire che è la serata giusta per farci girare alcune parti del nostro corpo che in momenti di relax restano ferme. Ma, infine, sopportiamo pure l’ingresso a spinta, anche se qualcuno, inevitabilmente, si identifica con il barone Lo Cicero pilone della nazionale di rugby. Tant’è, ancora si ride, ma non durerà. Resta il tempo di apprezzare lo striscione Dio c’è con la maglia 21 di Grabbi, di commuoversi all’ingresso delle squadre in campo con il Liberati trasformato in una bombonera sudamericana. Ma la partita è dura, si capisce subito. I ragazzi sono tesi...troppe aspettative, colpa nostra: non facciamo che ripetere che è il match più importante degli ultimi 25 anni, da quando cioè siamo andati in serie A l’ultima volta (sic!).

Non c’è Bonomi, non c’è Tricarico, ma quelli che ci sono menano e come. E da qui in poi comincia a farsi notare un signore di cui non faccio il nome, ma che proviene da un paese noto agli studenti di geografia per le domande trabocchetto, chiamandosi Novi Ligure e collocandosi invece in pieno Piemonte, roccaforte del tifo granata. Pare che il designatore arbitrale sia sempre stato rimandato in geografia e non abbia mai approfondito l’argomento.

La Ternana suda, muove la spada per infilzare, ma quando è lì lì per farlo, il Toro svicola sempre e poi zac, in contropiede colpisce. E’ una ferita profonda. Ma non ci perdiamo d’animo: il secondo tempo è in trincea. Quella personcina di Novi Ligure (Piemonte) permette ai torinisti di utilizzare anche le mine anti-uomo (e si capisce perché li chiamano granata). Ma lo show di quest’essere in giacchetta nera che in pagella meriterebbe uno 00, se l’accoppiamento del voto con il suo nome non fosse così comico, lo show dicevo (ma lo sapete tutti!) è negli ultimi cinque minuti. Se il gol annullato allo scatenato Ade grida vendetta, il rigore negato a Grabbi è una bestemmia urlata in faccia al Papa (e sappiamo bene in che condizioni di salute è il Pontefice). Insomma è proprio una vigliaccata! Per quanto ho strillato mi ci hanno fatto male la gola e il fegato. Ma non c’è stato niente da fare. Quello non ha cambiato idea, il rigore non l’ha dato.

I tifosi del Torino della curva Ovest sono tornati a Viterbo, a Pesaro, a Marsciano, a Osimo, a Fabbrica di Roma e dove cavolo gli pare. Galante non ha fatto onore al proprio cognome. Quell’altro è tornato a Novi con lo stesso aereo del Torino e noi abbiamo faticato a prender sonno anche a causa di alcuni problemi fisici, tipo quel movimento rotatorio di cui parlavamo sopra.

La questione in fondo è tutta qui: noi pensavamo che le corna in campo le portasse solo il Toro, e invece non era così. Bisognava pensarci prima: siamo in tempi di mucca pazza e di mutazioni genetiche. Le corna sono contagiose. Quelle del Torino poi si attaccano agli arbitri. L’antidoto non l’hanno ancora inventato.

Anzi sì. Le corna gli si possono rompere. Controindicazioni: ti squalificano il campo per quattro giornate.

Modificato da Viciani

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La mia cronaca di quel giorno  :)  :)

Le corna del Toro sono contagiose,

Ternana-Torino 0 a 1

 

Uno, due, tre, quattro, cinque, sei, sette, otto, nove e dieci. Bene, adesso posso anche cominciare a parlare di Ternana - Torino. Dei segni premonitori: i cori del tipo torneremo in serie A e soprattutto i cortei di auto e le porchette. No, sono cose che non si fanno!

Un brivido mi correva lungo il palato, mentre davanti al pub Lilliput mandavo giù il panino con dentro l’unico animale non ancora impazzito. Il sesto senso del tifoso rossoverde, quello che sullo stemma del proprio casato c'ha la scritta "Semo nati pe’ tribbolà", mi diceva chiaro e forte che c’era qualcosa di storto. Le porchette si mangiano dopo, il porco si sacrifica come ringraziamento agli dei, prima no, porta una sfiga pazzesca...per non parlare delle auto strombazzanti.

Fatto sta che al clima festaiolo non so resistere e allora i brividi me li sono tenuti per me. "Oh, semo proprio come i tifosi inglesi!", dice uno con la sciarpa, i basettoni, la Guinnes in una mano e il panino con la porchetta nell’altra. Quasi. Appunto, rispondo guardando il panino. E in quel quasi c’è tutta la speranza di evitare pericolose omologazioni. Almeno finché esisterà la porchetta di Grutti...viva la differenza!

La sto facendo lunga...e voi già lo sapete il perché. Ma insomma facciamoci coraggio e prendiamo il Toro per le ...

Vabbé,si arriva allo stadio belli carichi e, oplà, prima sorpresa! I cancelli alle setteeventi sono ancora chiusi. Si comincia a capire che è la serata giusta per farci girare alcune parti del nostro corpo che in momenti di relax restano ferme. Ma, infine, sopportiamo pure l’ingresso a spinta, anche se qualcuno, inevitabilmente, si identifica con il barone Lo Cicero pilone della nazionale di rugby. Tant’è, ancora si ride, ma non durerà. Resta il tempo di apprezzare lo striscione Dio c’è con la maglia 21 di Grabbi, di commuoversi all’ingresso delle squadre in campo con il Liberati trasformato in una bombonera sudamericana. Ma la partita è dura, si capisce subito. I ragazzi sono tesi...troppe aspettative, colpa nostra: non facciamo che ripetere che è il match più importante degli ultimi 25 anni, da quando cioè siamo andati in serie A l’ultima volta (sic!).

Non c’è Bonomi, non c’è Tricarico, ma quelli che ci sono menano e come. E da qui in poi comincia a farsi notare un signore di cui non faccio il nome, ma che proviene da un paese noto agli studenti di geografia per le domande trabocchetto, chiamandosi Novi Ligure e collocandosi invece in pieno Piemonte, roccaforte del tifo granata. Pare che il designatore arbitrale sia sempre stato rimandato in geografia e non abbia mai approfondito l’argomento.

La Ternana suda, muove la spada per infilzare, ma quando è lì lì per farlo, il Toro svicola sempre e poi zac, in contropiede colpisce. E’ una ferita profonda. Ma non ci perdiamo d’animo: il secondo tempo è in trincea. Quella personcina di Novi Ligure (Piemonte) permette ai torinisti di utilizzare anche le mine anti-uomo (e si capisce perché li chiamano granata). Ma lo show di quest’essere in giacchetta nera che in pagella meriterebbe uno 00, se l’accoppiamento del voto con il suo nome non fosse così comico, lo show dicevo (ma lo sapete tutti!) è negli ultimi cinque minuti. Se il gol annullato allo scatenato Ade grida vendetta, il rigore negato a Grabbi è una bestemmia urlata in faccia al Papa (e sappiamo bene in che condizioni di salute è il Pontefice). Insomma è proprio una vigliaccata! Per quanto ho strillato mi ci hanno fatto male la gola e il fegato. Ma non c’è stato niente da fare. Quello non ha cambiato idea, il rigore non l’ha dato.

I tifosi del Torino della curva Ovest sono tornati a Viterbo, a Pesaro, a Marsciano, a Osimo, a Fabbrica di Roma e dove cavolo gli pare. Galante non ha fatto onore al proprio cognome. Quell’altro è tornato a Novi con lo stesso aereo del Torino e noi abbiamo faticato a prender sonno anche a causa di alcuni problemi fisici, tipo quel movimento rotatorio di cui parlavamo sopra.

La questione in fondo è tutta qui: noi pensavamo che le corna in campo le portasse solo il Toro, e invece non era così. Bisognava pensarci prima: siamo in tempi di mucca pazza e di mutazioni genetiche. Le corna sono contagiose. Quelle del Torino poi si attaccano agli arbitri. L’antidoto non l’hanno ancora inventato.

Anzi sì. Le corna gli si possono rompere. Controindicazioni: ti squalificano il campo per quattro giornate.

2016109[/snapback]

Sei sempre il numero uno (a scrive) :lol:

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distinti B e tante ma tante madonne di contorno

2014183[/snapback]

Pure io, comprese le madonne....

 

Per Farina spero sempre in un camionista ubriaco!!!

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distinti B e tante ma tante madonne di contorno

2014183[/snapback]

Pure io, comprese le madonne....

 

Per Farina spero sempre in un camionista ubriaco!!!

2016172[/snapback]

je piacerebbe .. cosi more subito e non tribbola .. deve armane mezzo paralizzato e mezzo a tremà ... deve cacasse e pisciasse sotto .. deve sbavasse addosso e solo dopo 10 anni di atroci dolori fa un vomito do je pare, ovviamente il giorno prima che trovano l'antidoto per quella rara malattia

Modificato da lustronculino

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Farina, oltre che servo del palazzo, è un noto genoano. Arbitrò indegnamente il derby del 7 dicembre 2008 fra mille polemiche.

Per la cronaca, quel giorno ero in tribuna stampa e ricordo gli insulti di tutti verso i giornalisti torinesi e il successivo assedio alla tribuna A.

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