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Riflessioni a margine:

 

1) paradossalmente dobbiamo sperare  nei grandi oligopoli mondiali, contro il classico liberalismo economico dell'antitrust europeo.

 

2) paradossalmente  abbiamo più da sperare da una multinazionale coreana o al limite da un fondo di investimento americano che da un imprenditore italiano (Marcegaglia?  il cielo non voglia....)

 

3) paradossalmente abbiamo bisogno più che mai di politica (buona): di governo (cioè Governo, e non solo), di relazioni industriali, di programmi nazionali di settore. Tutta roba cestinata per ideologia da almeno vent'anni.

 

4) paradossalmente abbiamo bisogno di PIU' intervento pubblico (per le infrastrutture, per il costo dell'energia etc.), proprio mentre si parla di "abbattere" la spesa pubblica, azzerare il deficit, privatizzare tutto il possibile e immaginabile, rifinanziare il sistema bancario etc.

2162783[/snapback]

i fondi di investimento sono da escludere, su questo, a quello che trapela, oltre al veto di sindacati e istituzioni sembra ci siano paletti ben precisi anche dalla commissione europea...almeno spero

2162787[/snapback]

il veto di sindacati e istituzioni locali vale quanto il due di coppe quando regna bastoni.

 

E non credo che l'antitrust europeo possa (ammesso e non concesso che lo voglia) mettere paletti a fondi di investimento internazionali se il tutto non contrasta con la sua visione libero-mercatista.

 

Ci vorrebbe un'azione politica forte di un Governo cazzuto, ma ho il vago sospetto e il timore che Monti (ex commissario antitrust dell'UE e già consulente, manager e advisor di potenti gruppi finanziari europei e non) non sia esattamente la persona adatta e incline a questo.

 

Certo è che se non fai una politica energetica nazionale vera, se non investi alla grande in infrastrutture moderne, se non incentivi la ricerca e l'innovazione, se non abbatti la burocrazia etc., la vedo parecchio dura in prospettiva (breve), e non solo per l'Ast, coreani o cinesi, americani o marchiciani che vengano.

Modificato da passaparola

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Riflessioni a margine:

 

1) paradossalmente dobbiamo sperare  nei grandi oligopoli mondiali, contro il classico liberalismo economico dell'antitrust europeo.

 

2) paradossalmente  abbiamo più da sperare da una multinazionale coreana o al limite da un fondo di investimento americano che da un imprenditore italiano (Marcegaglia?  il cielo non voglia....)

 

3) paradossalmente abbiamo bisogno più che mai di politica (buona): di governo (cioè Governo, e non solo), di relazioni industriali, di programmi nazionali di settore. Tutta roba cestinata per ideologia da almeno vent'anni.

 

4) paradossalmente abbiamo bisogno di PIU' intervento pubblico (per le infrastrutture, per il costo dell'energia etc.), proprio mentre si parla di "abbattere" la spesa pubblica, azzerare il deficit, privatizzare tutto il possibile e immaginabile, rifinanziare il sistema bancario etc.

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i fondi di investimento sono da escludere, su questo, a quello che trapela, oltre al veto di sindacati e istituzioni sembra ci siano paletti ben precisi anche dalla commissione europea...almeno spero

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il veto di sindacati e istituzioni locali vale quanto il due di coppe quando regna bastoni.

 

E non credo che l'antitrust europeo possa (ammesso e non concesso che lo voglia) mettere paletti a fondi di investimento internazionali se il tutto non contrasta con la sua visione libero-mercatista.

 

Ci vorrebbe un'azione politica forte di un Governo cazzuto, ma ho il vago sospetto e il timore che Monti (ex commissario antitrust dell'UE e già consulente, manager e advisor di potenti gruppi finanziari europei e non) non sia esattamente la persona adatta e incline a questo.

 

Certo è che se non fai una politica energetica nazionale vera, se non investi alla grande in infrastrutture moderne, se non incentivi la ricerca e l'innovazione, se non abbatti la burocrazia etc., la vedo parecchio dura in prospettiva (breve), e non solo per l'Ast, coreani o cinesi, americani o marchiciani che vengano.

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infatti ho concluso dicendo "almeno spero" perchè queste sono le voci che girano ma mi sembrano effettivamente senza senso...i sindacati avevano messo il veto già prima dell'avvento di outokumpu ma purtroppo non contano nulla e quello è dimostrato.

Tutto ciò comunque succede perchè la germania avendo un governo e un sindacato serio ha praticamente scongiurato la chiusura parziale di bochum e krefeld mettendolo di fatto in culo a noi che come sempre, visto che non contiamo un cazzo a nessun livello ne politico ne sindacale, stiamo li in balia degli eventi e delle decisioni altrui. Probabilmente la cosa più triste di tutto questo è rendersi conto di vivere in un paese che non conta nulla,che non ha alcun potere a nessun livello se non quello di mettere in mutande cittadini onesti e gonfiare le tasche di troie e "politici" da quattro soldi...solo sdegno e schifo per questa gentaglia!!

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Riflessioni a margine:

 

1) paradossalmente dobbiamo sperare  nei grandi oligopoli mondiali, contro il classico liberalismo economico dell'antitrust europeo.

 

2) paradossalmente  abbiamo più da sperare da una multinazionale coreana o al limite da un fondo di investimento americano che da un imprenditore italiano (Marcegaglia?  il cielo non voglia....)

 

3) paradossalmente abbiamo bisogno più che mai di politica (buona): di governo (cioè Governo, e non solo), di relazioni industriali, di programmi nazionali di settore. Tutta roba cestinata per ideologia da almeno vent'anni.

 

4) paradossalmente abbiamo bisogno di PIU' intervento pubblico (per le infrastrutture, per il costo dell'energia etc.), proprio mentre si parla di "abbattere" la spesa pubblica, azzerare il deficit, privatizzare tutto il possibile e immaginabile, rifinanziare il sistema bancario etc.

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i fondi di investimento sono da escludere, su questo, a quello che trapela, oltre al veto di sindacati e istituzioni sembra ci siano paletti ben precisi anche dalla commissione europea...almeno spero

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il veto di sindacati e istituzioni locali vale quanto il due di coppe quando regna bastoni.

 

E non credo che l'antitrust europeo possa (ammesso e non concesso che lo voglia) mettere paletti a fondi di investimento internazionali se il tutto non contrasta con la sua visione libero-mercatista.

 

Ci vorrebbe un'azione politica forte di un Governo cazzuto, ma ho il vago sospetto e il timore che Monti (ex commissario antitrust dell'UE e già consulente, manager e advisor di potenti gruppi finanziari europei e non) non sia esattamente la persona adatta e incline a questo.

 

Certo è che se non fai una politica energetica nazionale vera, se non investi alla grande in infrastrutture moderne, se non incentivi la ricerca e l'innovazione, se non abbatti la burocrazia etc., la vedo parecchio dura in prospettiva (breve), e non solo per l'Ast, coreani o cinesi, americani o marchiciani che vengano.

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infatti ho concluso dicendo "almeno spero" perchè queste sono le voci che girano ma mi sembrano effettivamente senza senso...i sindacati avevano messo il veto già prima dell'avvento di outokumpu ma purtroppo non contano nulla e quello è dimostrato.

Tutto ciò comunque succede perchè la germania avendo un governo e un sindacato serio ha praticamente scongiurato la chiusura parziale di bochum e krefeld mettendolo di fatto in culo a noi che come sempre, visto che non contiamo un cazzo a nessun livello ne politico ne sindacale, stiamo li in balia degli eventi e delle decisioni altrui. Probabilmente la cosa più triste di tutto questo è rendersi conto di vivere in un paese che non conta nulla,che non ha alcun potere a nessun livello se non quello di mettere in mutande cittadini onesti e gonfiare le tasche di troie e "politici" da quattro soldi...solo sdegno e schifo per questa gentaglia!!

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"L'eterno ritorno del sempre uguale: i mercati governano, i tecnici eseguono, i politici vanno in televisione a esibire se stessi. E il popolo resta sempre sotto" (cit.).

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è doppiamente frustrante avere una classe politica nazionale che non ha forza di difenderti e una classe politica locale che si fa portare al guinzaglio dalla Regione

 

che culo nascere in Italia e per di più a Terni eh?

2162861[/snapback]

mo' non è per essere consolatorio a tutti i costi, e tenendo comunque presente che l'argomento di cui parliamo è serissimo e preoccupante, però t'assicuro mepi che nascendo in altre parti d'Italia o del mondo poteva andarci di gran lunga peggio ;)

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Scusate eh, ma forse non ho capito bene oppure sono troppo ingenuo ed ottimista... Però....

 

Da quello che ho capito i finlandesi hanno già fatto una proposta all'antitrust e hanno successivamente proposto la vendita del sito ternano SOLO nel caso in cui la prima proposta non dovesse essere accettata.

 

Ora, posto che la messa a disposizione dei siti svedesi non dovesse andar bene all'antitrust, è veramente detto che la vendita del sito Ternano ad una società che andrebbe a diventare la 4a grande, sia davvero un male???

In teoria dovrebbe essere chi vigila sulla cessione... Di sicuro a partire dal 6o mese dalla messa in vendita.... Sinceramente non credo che sia una situazione che, di per sé, già preannuncia una tragedia per i lavoratori dell'AST....

Poi ripeto... Magari so troppo ottimista io oppure m'è sfuggito qualcosa che non sono stato in grado di interpretare

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Qui in Finlandia purtroppo ci vedono come pizza, mandolino...e veline.

 

Li spaventa la burocrazia e l'incertezza del mondo delle imprese. Loro hanno parecchie regole ma è semplice seguirle; anche per le cose più complicate si chiama l'ente certificatore del caso, si prende un caffè insieme, si fa quello che si deve fare ed il gioco è fatto. Nulla è improvvisato; magari a noi sembra che lavorino con i paraocchi ma credo che sia perchè loro non improvvisano.

 

In Svezia è anche molto più semplice licenziare in caso di crisi: se gli ordini diminuiscono si dice stai a casa (l'ultimo arrivato a meno di competenze specifiche) e quando le cose tornano a livelli accettabili ti richiamiamo (la crisi del 2008 è parzialmente rientrata già nel giro di un anno). Tra le altre cose non esiste la cassa integrazione a meno di pagarsi un'assicurazione presso il sindacato.

C'è un senso del lavoro diverso dal nostro, loro vedono l'azienda come una famiglia e non come un nemico (quasi non esistono aziende familiari quindi niente padrone), c'è molto rispetto per i lavoratori e le differenze tra classi sociali minime.

Credo che questo sposti di molto l'ago della bilancia in loro favore PURTROPPO...

 

P.S. so' proprio mungo con il quote!!!

2162358[/snapback]

bella cazzo de famiglia :lol:

 

al di la degli scherzi, vorrei sfatare un luogo comune comune riguardo i paesi scandinavi e germanici. l'impatto con la nuova struttura sempre più capitalista e globalizzata sta facendo grossi danni in italia, ma anche le suddette aree barcollano non poco sotto i colpi di una cultura che non è propria del loro dna. tant'è che proprio da tedeschi e scandinavi l'ast sta per prendere l'ennesima batosta, dopo che in un primo momento le si era salutate come culture più "progredite".

 

la cultura socio-economica e politica delle socialdemocrazie nell'europa centro-settentrionale sta cambiando, radicalmente.

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Scusate eh, ma forse non ho capito bene oppure sono troppo ingenuo ed ottimista... Però....

 

Da quello che ho capito i finlandesi hanno già fatto una proposta all'antitrust e hanno successivamente proposto la vendita del sito ternano SOLO nel caso in cui la prima proposta non dovesse essere accettata.

 

Ora, posto che la messa a disposizione dei siti svedesi non dovesse andar bene all'antitrust, è veramente detto che la vendita del sito Ternano ad una società che andrebbe a diventare la 4a grande, sia davvero un male???

In teoria dovrebbe essere chi vigila sulla cessione... Di sicuro a partire dal 6o mese dalla messa in vendita.... Sinceramente non credo che sia una situazione che, di per sé, già preannuncia una tragedia per i lavoratori dell'AST....

Poi ripeto... Magari so troppo ottimista io oppure m'è sfuggito qualcosa che non sono stato in grado di interpretare

2163056[/snapback]

Si, sei particolarmente ottimista

Proviamo a riassumere:

All'inizio la tk ha deciso di vendere l'intero comparto inox, creando inoxum di cui Terni, a chiacchere, doveva essere la punta di diamante per le sue capacita produttive uniche nel gruppo , in particolare la grandezza dei forni e la capacita delle siviere (circa 250 ton) oltre ai servizi collegati.

Inizia la danza dei compratori, koreani, fondi finanziari usa e infine i finlandesi ( i grandi concorrenti di tk )

Sembra, sempre a chiacchere che tutto procede per il meglio, si fanno gli stress test per capire la massima produttività degli impianti, si spulciano conti economici e tutti i possibili fattori produttivi ed esce fuori, sempre a chiacchere, che tra Terni e bochum si è scelto di chiudere il sito tedesco perché Terni ai fattori già citati per i finlandesi è strategica visto che il nord Europa è già coperto dalle loro aziende in Inghilterra e in Finlandia

E fino a qui TUTTE CHIACCHERE che tutti sanno , ne hanno parlato tutti, politici, sindacati, giornali,"manager" ...

Poi pero so arrivati i FATTI e le chiacchere so finite .. Se so messi seduti , e i tedeschi se so presentati con un manager vero , con le palle , harald espenhahn, con un sindacato vero e competente e con un governo forte che ha ricordato a tutti chi è che c'ha li sordi e che da loro non se chiude niente e io già m'immagino la battaglia fatta dal nostro governo e dai nostri sindacati ...

Magicamente si è deciso di vendere Terni , ora la domanda è chi ti compra? I koreani? La mercegaglia per spezzettate?

E soprattutto se la fusione va a buon fine chi si mette a competere con un colosso del genere in Europa ? l'acciaio de Terni a chi lo vendi?

io non la vedo bene per niente soprattutto perché stamo in mano a una manica de burattini a livello politico,sindacale e manageriale.

Mi auguro con tutto il cuore di sbagliare e se ho scritto cazzate o inesattezze vi sarei grato di correggermi

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Scusate eh, ma forse non ho capito bene oppure sono troppo ingenuo ed ottimista... Però....

 

Da quello che ho capito i finlandesi hanno già fatto una proposta all'antitrust e hanno successivamente proposto la vendita del sito ternano SOLO nel caso in cui la prima proposta non dovesse essere accettata.

 

Ora, posto che la messa a disposizione dei siti svedesi non dovesse andar bene all'antitrust, è veramente detto che la vendita del sito Ternano ad una società che andrebbe a diventare la 4a grande, sia davvero un male???

In teoria dovrebbe essere chi vigila sulla cessione... Di sicuro a partire dal 6o mese dalla messa in vendita.... Sinceramente non credo che sia una situazione che, di per sé, già preannuncia una tragedia per i lavoratori dell'AST....

Poi ripeto... Magari so troppo ottimista io oppure m'è sfuggito qualcosa che non sono stato in grado di interpretare

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Si, sei particolarmente ottimista

Proviamo a riassumere:

All'inizio la tk ha deciso di vendere l'intero comparto inox, creando inoxum di cui Terni, a chiacchere, doveva essere la punta di diamante per le sue capacita produttive uniche nel gruppo , in particolare la grandezza dei forni e la capacita delle siviere (circa 250 ton) oltre ai servizi collegati.

Inizia la danza dei compratori, koreani, fondi finanziari usa e infine i finlandesi ( i grandi concorrenti di tk )

Sembra, sempre a chiacchere che tutto procede per il meglio, si fanno gli stress test per capire la massima produttività degli impianti, si spulciano conti economici e tutti i possibili fattori produttivi ed esce fuori, sempre a chiacchere, che tra Terni e bochum si è scelto di chiudere il sito tedesco perché Terni ai fattori già citati per i finlandesi è strategica visto che il nord Europa è già coperto dalle loro aziende in Inghilterra e in Finlandia

E fino a qui TUTTE CHIACCHERE che tutti sanno , ne hanno parlato tutti, politici, sindacati, giornali,"manager" ...

Poi pero so arrivati i FATTI e le chiacchere so finite .. Se so messi seduti , e i tedeschi se so presentati con un manager vero , con le palle , harald espenhahn, con un sindacato vero e competente e con un governo forte che ha ricordato a tutti chi è che c'ha li sordi e che da loro non se chiude niente e io già m'immagino la battaglia fatta dal nostro governo e dai nostri sindacati ...

Magicamente si è deciso di vendere Terni , ora la domanda è chi ti compra? I koreani? La mercegaglia per spezzettate?

E soprattutto se la fusione va a buon fine chi si mette a competere con un colosso del genere in Europa ? l'acciaio de Terni a chi lo vendi?

io non la vedo bene per niente soprattutto perché stamo in mano a una manica de burattini a livello politico,sindacale e manageriale.

Mi auguro con tutto il cuore di sbagliare e se ho scritto cazzate o inesattezze vi sarei grato di correggermi

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l'unica inesattezza è che le siviere hanno 150T di capienza massima...per il resto quoto anche le virgole.

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è doppiamente frustrante avere una classe politica nazionale che non ha forza di difenderti e una classe politica locale che si fa portare al guinzaglio dalla Regione

 

che culo nascere in Italia e per di più a Terni eh?

2162861[/snapback]

mo' non è per essere consolatorio a tutti i costi, e tenendo comunque presente che l'argomento di cui parliamo è serissimo e preoccupante, però t'assicuro mepi che nascendo in altre parti d'Italia o del mondo poteva andarci di gran lunga peggio ;)

2162872[/snapback]

 

ma ci poteva anche andare meglio.

 

tu che puoi, sull'argomento, che dice l'assessorato allo sviluppo economico?

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è doppiamente frustrante avere una classe politica nazionale che non ha forza di difenderti e una classe politica locale che si fa portare al guinzaglio dalla Regione

 

che culo nascere in Italia e per di più a Terni eh?

2162861[/snapback]

mo' non è per essere consolatorio a tutti i costi, e tenendo comunque presente che l'argomento di cui parliamo è serissimo e preoccupante, però t'assicuro mepi che nascendo in altre parti d'Italia o del mondo poteva andarci di gran lunga peggio ;)

2162872[/snapback]

 

ma ci poteva anche andare meglio.

 

tu che puoi, sull'argomento, che dice l'assessorato allo sviluppo economico?

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Sa un cazzo lui chi e l'outokumpu

Modificato da gino

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è doppiamente frustrante avere una classe politica nazionale che non ha forza di difenderti e una classe politica locale che si fa portare al guinzaglio dalla Regione

 

che culo nascere in Italia e per di più a Terni eh?

2162861[/snapback]

mo' non è per essere consolatorio a tutti i costi, e tenendo comunque presente che l'argomento di cui parliamo è serissimo e preoccupante, però t'assicuro mepi che nascendo in altre parti d'Italia o del mondo poteva andarci di gran lunga peggio ;)

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ma ci poteva anche andare meglio.

 

tu che puoi, sull'argomento, che dice l'assessorato allo sviluppo economico?

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Sa un cazzo lui chi e l'outokumpu

2163530[/snapback]

Sà un cazzo l'outokumpu chi è lui soprattutto

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è doppiamente frustrante avere una classe politica nazionale che non ha forza di difenderti e una classe politica locale che si fa portare al guinzaglio dalla Regione

 

che culo nascere in Italia e per di più a Terni eh?

2162861[/snapback]

mo' non è per essere consolatorio a tutti i costi, e tenendo comunque presente che l'argomento di cui parliamo è serissimo e preoccupante, però t'assicuro mepi che nascendo in altre parti d'Italia o del mondo poteva andarci di gran lunga peggio ;)

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ma ci poteva anche andare meglio.

 

tu che puoi, sull'argomento, che dice l'assessorato allo sviluppo economico?

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Sa un cazzo lui chi e l'outokumpu

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Sà un cazzo l'outokumpu chi è lui soprattutto

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senza arrivare in Finlandia non lo conosco manco io

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(Iniziative per salvaguardare la produzione e i livelli occupazionali dello stabilimento Acciai speciali Terni, anche in relazione alla proposta avanzata dalla società finlandese Outokumpu - n. 3-02506)

 

PRESIDENTE. L'onorevole Trappolino a facoltà di illustrare la sua interrogazione n. 3-02506, concernente iniziative per salvaguardare la produzione e i livelli occupazionali dello stabilimento Acciai speciali Terni, anche in relazione alla proposta avanzata dalla società finlandese Outokumpu (Vedi l'allegato A - Interrogazioni a risposta immediata).

 

CARLO EMANUELE TRAPPOLINO. Signor Presidente, signor Ministro, il senso

Pag. 54

di questa interrogazione a risposta immediata è nelle preoccupazioni che in queste ore stanno attraversando la comunità regionale umbra alla luce delle dichiarazioni improvvise e anche inaspettate dell'amministratore delegato della società Outokumpu. L'annuncio che è stato dato è quello sostanzialmente di scaricare il polo siderurgico ternano rispetto al piano presentato otto mesi fa dalla società Outokumpu di fusione con Inoxum, e quindi di costituzione di un grande gruppo siderurgico europeo. Questa dichiarazione ovviamente desta nella comunità regionale e nella città di Terni forti preoccupazioni anche alla luce del fatto che siamo di fronte ad una tendenza del mercato e del settore siderurgico, in modo particolare dell'acciaio inossidabile, di grandi trasformazioni con un competitore straordinario che è la Cina.

 

PRESIDENTE. Il Ministro dello sviluppo economico e delle infrastrutture e dei trasporti, Corrado Passera, ha facoltà di rispondere.

 

CORRADO PASSERA, Ministro dello sviluppo economico e delle infrastrutture e dei trasporti. Signor Presidente, il Governo sta seguendo con molta attenzione ed interesse le vicende legate alla fusione di Outokumpu con Inoxum, che è la divisione di Thyssen cui fa capo il sito italiano che produce acciai speciali, viste - come diceva l'interrogante - le ricadute che le stesse hanno sul sito di Terni. Lo scorso mese di gennaio, a valle dell'annuncio della ThyssenKrupp di vendere la divisione Inoxum, il Governo ha convocato presso la Presidenza del Consiglio la ThyssenKrupp per verificare l'impatto sul sito di Terni, ottenendo le garanzie richieste anche in considerazione della strategicità del sito italiano considerato in Europa il più efficiente del settore. La ThyssenKrupp aveva motivato la sua decisione con l'impossibilità di garantire alla divisione Inoxum i necessari investimenti che avrebbero consentito agli impianti di essere competitivi sul mercato globale.

A seguito dell'accordo raggiunto con la società finlandese Outokumpu il Governo ha convocato il management dell'azienda per avviare una proficua collaborazione, ben consapevoli che l'intesa avrebbe dovuto ottenere l'approvazione dell'Antitrust europea. Il Governo italiano a livello diplomatico attraverso la propria rappresentanza permanente a Bruxelles ha seguito da vicino l'evoluzione della vicenda e la Commissione Antitrust, che avrebbe dovuto concludere i lavori entro il mese di settembre, ha deciso di proseguire con le indagini di secondo livello con riferimento ai problemi di concorrenza del mercato interno. Dalle informazioni raccolte sia da fonti ufficiali sia da contatti che il Ministero sta avendo con i responsabili nazionali e internazionali dei due gruppi risulta che la Commissione Antitrust sta ponendo condizioni assai stringenti in termini di riduzione della capacità produttiva della newco che si sta realizzando.

Nell'ultima comunicazione di Outokumpu del 1o ottobre 2012 il capo dell'azienda Mika Seitovirta ha dichiarato che ai fini dell'autorizzazione dell'Antitrust europea Outokumpu è disponibile a cedere ad un player terzo il sito di Terni (ed è la cosa cui faceva riferimento l'interrogante). Garantire l'integrità e lo sviluppo dell'unità produttiva di Terni è una priorità del Governo, che si è già impegnato attivamente e continuerà a farlo in ogni sede al fine di ottenere tale risultato. Ovviamente il Governo, anche a fronte delle dichiarazioni di Outokumpu, è impegnato a verificarne le reali intenzioni già dalle prossime ore e, se necessario, non mancherà di attivarsi presso i principali operatori italiani e internazionali del settore con il solo obiettivo di salvaguardare sia un importante asset industriale del Paese sia le competenze e i livelli occupazionali presenti nello stabilimento ternano. L'incontro di domani convocato presso il MiSE testimonia un impegno forte per impedire che una realtà importante della nostra industria sia sacrificata ad interessi diversi da quelli del nostro Paese.

 

PRESIDENTE. L'onorevole Trappolino ha facoltà di replicare.

 

Pag. 55

CARLO EMANUELE TRAPPOLINO. Signor Presidente, intanto ringrazio il signor Ministro. Bene il tavolo istituzionale convocato con urgenza, tuttavia diciamo da subito che secondo noi l'Italia non può uscire dalle produzioni di acciaio speciale e in generale dalle produzione di prodotti piani e di prodotti lunghi.

Il settore siderurgico è strategico per il nostro Paese e Terni ne rappresenta una parte di eccellenza, come lei stesso ricordava. Noi rimaniamo perplessi e preoccupati per l'ambiguità degli attori che sono intervenuti in questa vicenda. Forse qualcuno aveva pensato e continua a pensare che Terni debba diventare una quota di mercato per alcuni Paesi europei. Bene, quindi, la convocazione del tavolo e importante l'apertura di un'interlocuzione autorevole e forte con la società finlandese Outokumpu. Il Governo, tuttavia, deve dirci quali sono le condizioni che la Commissione Antitrust europea ha realmente posto rispetto al piano di fusione presentato da Outokumpu. L'industria dell'acciaio rappresenta un asset strategico per il Paese, non soltanto per le questioni legate ovviamente all'occupazione, per i quasi 40 mila occupati in Italia nel settore, ma anche per la bilancia dei pagamenti. Nonostante abbiamo una grande produzione di acciaio e anche di acciaio speciale - siamo il secondo Paese europeo -, tuttavia continuiamo ad importare. Questo significa che il nostro è anche uno dei mercati più importanti.

Concludo, signor Presidente, con un impegno che chiediamo al Governo, di garantire l'unitarietà del sito ternano. La strategicità del sito deriva dal fatto che le funzioni rappresentate dalle attività produttive svolte all'interno dell'impianto ternano debbano rimanere unite, innanzitutto per garantire una dimensione adeguata dentro un contesto mondiale, sia negli acquisti di rottame di qualità e pure di materie prime come il nichel, sia nella capacità di penetrazione dei mercati internazionali, anche alla luce della domanda mondiale che vede l'acciaio e la siderurgia, in Europa in riduzione e, quindi, in sovrapproduzione, ma nel mondo in aumento. Quindi, per competere dentro questo contesto mondiale abbiamo bisogno di garantire a Terni un ruolo che sia appunto quello strategico ed internazionale (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico).

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Perfetta e completa ricostruzione della storia...qualora c'è ne fosse stato ancora bisogno questa e' la conferma di quanto sia forte, a danno dello stesso nostro paese, il rapporto di sudditanza della nostra Italietta rispetto alla Grande Germania :(

Quanto alla politica regionale e ternana...beh nulla di nuovo purtroppo. Un film già visto

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Qui in Finlandia purtroppo ci vedono come pizza, mandolino...e veline.

 

 

 

P.S. so' proprio mungo con il quote!!!

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bella cazzo de famiglia :lol:

 

al di la degli scherzi, vorrei sfatare un luogo comune comune riguardo i paesi scandinavi e germanici. l'impatto con la nuova struttura sempre più capitalista e globalizzata sta facendo grossi danni in italia, ma anche le suddette aree barcollano non poco sotto i colpi di una cultura che non è propria del loro dna. tant'è che proprio da tedeschi e scandinavi l'ast sta per prendere l'ennesima batosta, dopo che in un primo momento le si era salutate come culture più "progredite".

 

la cultura socio-economica e politica delle socialdemocrazie nell'europa centro-settentrionale sta cambiando, radicalmente.

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Ciao, a parte che se ti sentono che chiami scandinavia pure la finlandia si incazzano :-D

La Finlandia la conosco poco anche se ormai sono 13 (lunghi) mesi che ci vivo (tra un paio di settimane ho finito), ma in Svezia le cose sono proprio come il "luogo comune".

Da loro c'è una parola "lagom" che vuol dire praticamente "via di mezzo" nel senso che gli eccessi non sono generalmente visti di buon occhio. E' vero che si stanno instupidendo con la tv trash statunitense ma quasi non esiste persona che non legga almeno un quotidiano al giorno e a parte uno che si chiama aftonbladet (che per il ns standard sarebbe oro) sono schierati ma seri. Una volta durante le elezioni tra berlusconi e Prodi avevano messe la faccia di quest'ultimo con la scritta "E' onesto per essere italiano".

Anche in Finlandia e penso in Outokumpu ci vedono come noi vediamo l'Albania e a livello sociale non si può che dargli ragione purtroppo...

P.S. champagne per il quote

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Qui in Finlandia purtroppo ci vedono come pizza, mandolino...e veline.

 

Li spaventa la burocrazia e l'incertezza del mondo delle imprese. Loro hanno parecchie regole ma è semplice seguirle; anche per le cose più complicate si chiama l'ente certificatore del caso, si prende un caffè insieme, si fa quello che si deve fare ed il gioco è fatto. Nulla è improvvisato; magari a noi sembra che lavorino con i paraocchi ma credo che sia perchè loro non improvvisano.

 

In Svezia è anche molto più semplice licenziare in caso di crisi: se gli ordini diminuiscono si dice stai a casa (l'ultimo arrivato a meno di competenze specifiche) e quando le cose tornano a livelli accettabili ti richiamiamo (la crisi del 2008 è parzialmente rientrata già nel giro di un anno). Tra le altre cose non esiste la cassa integrazione a meno di pagarsi un'assicurazione presso il sindacato.

C'è un senso del lavoro diverso dal nostro, loro vedono l'azienda come una famiglia e non come un nemico (quasi non esistono aziende familiari quindi niente padrone), c'è molto rispetto per i lavoratori e le differenze tra classi sociali minime.

Credo che questo sposti di molto l'ago della bilancia in loro favore PURTROPPO...

 

P.S. so' proprio mungo con il quote!!!

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bella cazzo de famiglia :lol:

 

al di la degli scherzi, vorrei sfatare un luogo comune comune riguardo i paesi scandinavi e germanici. l'impatto con la nuova struttura sempre più capitalista e globalizzata sta facendo grossi danni in italia, ma anche le suddette aree barcollano non poco sotto i colpi di una cultura che non è propria del loro dna. tant'è che proprio da tedeschi e scandinavi l'ast sta per prendere l'ennesima batosta, dopo che in un primo momento le si era salutate come culture più "progredite".

 

la cultura socio-economica e politica delle socialdemocrazie nell'europa centro-settentrionale sta cambiando, radicalmente.

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Ciao, a parte che se ti sentono che chiami scandinavia pure la finlandia si incazzano :-D

La Finlandia la conosco poco anche se ormai sono 13 (lunghi) mesi che ci vivo (tra un paio di settimane ho finito), ma in Svezia le cose sono proprio come il "luogo comune".

Da loro c'è una parola "lagom" che vuol dire praticamente "via di mezzo" nel senso che gli eccessi non sono generalmente visti di buon occhio. E' vero che si stanno instupidendo con la tv trash statunitense ma quasi non esiste persona che non legga almeno un quotidiano al giorno e a parte uno che si chiama aftonbladet (che per il ns standard sarebbe oro) sono schierati ma seri. Una volta durante le elezioni tra berlusconi e Prodi avevano messe la faccia di quest'ultimo con la scritta "E' onesto per essere italiano".

Anche in Finlandia e penso in Outokumpu ci vedono come noi vediamo l'Albania e a livello sociale non si può che dargli ragione purtroppo...

P.S. champagne per il quote

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culturalmente la finlandia è forse il meno scandinavo fra i paesi dell'area, ma politicamente ne fa parte a tutti gli effetti. la bandiera crociata, ad esempio, è una prerogativa che si sono dati i paesi scandinavi. e se non te basta, io per un paio d'anni nella mio vecchio lavoro ho fatto da supporto agli esercenti scandinavi e ce stavano pure i finlandesi :lol:

 

a parte scherzi (di nuovo), ai nostri occhi di italiani la finlandia può sembrare ancora fedele ai vecchi stereotipi, ma già dodici anni fa alcuni miei colleghi che venivano da quel paese avvertivano dei cambiamenti culturali sotto i colpi della nuova "cultura globale dominante". più di recente è uscito fuori nuovamente questo discorso con una amica di helsinki, insegnante: i giovani parlano spesso un pessimo finlandese, lo semplificano molto ed utilizzano parecchi anglicismi (ancora più che da noi), al punto che la lingua stessa sta subendo dei forti cambiamenti.

 

 

ps: ho rimesso a posto la citazione :D

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è in arrivo una notizia poco piacevole, da parte di questi signori Finlandesi.

dopo i tedeschi anche questi stanno facendo i furbi.

e i nostri politici dove sono? ninna nanna pupi di mamma o furbetti del quartierino?

 

terni svegliamoci che lo scippo è vicino.

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dopo i tedeschi anche questi stanno facendo i furbi.

e i nostri politici dove sono? ninna nanna pupi di mamma o  furbetti del quartierino?

 

terni svegliamoci che lo scippo è vicino.

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immagino che tu non possa dire molto di più ma non sarebbe male essere informati tutti

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dopo i tedeschi anche questi stanno facendo i furbi.

e i nostri politici dove sono? ninna nanna pupi di mamma o  furbetti del quartierino?

 

terni svegliamoci che lo scippo è vicino.

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immagino che tu non possa dire molto di più ma non sarebbe male essere informati tutti

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ho avuto notizia da una persona che sta preparando un servizio sull'argomento.

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dopo i tedeschi anche questi stanno facendo i furbi.

e i nostri politici dove sono? ninna nanna pupi di mamma o  furbetti del quartierino?

 

terni svegliamoci che lo scippo è vicino.

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guarda che se per scippo intendi il trasferimento in germania della ba2 e del tubificio non è certo uno scoop...purtroppo è una voce che gira gia da diversi giorni e se così dovesse essere finchè loro sono i padroni c'è poco da fare

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dopo i tedeschi anche questi stanno facendo i furbi.

e i nostri politici dove sono? ninna nanna pupi di mamma o  furbetti del quartierino?

 

terni svegliamoci che lo scippo è vicino.

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guarda che se per scippo intendi il trasferimento in germania della ba2 e del tubificio non è certo uno scoop...purtroppo è una voce che gira gia da diversi giorni e se così dovesse essere finchè loro sono i padroni c'è poco da fare

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quello si sapeva, hair agione, qui sembra ben altro, addirittura trasferimento di altri impianti........

a me gli scoop non servono, non faccio il giornalista. ;)

 

mi pare che certi politici facendosi fotografare con i finnici, ce li presentarono come i salvatori della conca x il grande piano di rilancio...... CI HANNO PRESO X IL CULO.

Modificato da SUPERFERA

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dopo i tedeschi anche questi stanno facendo i furbi.

e i nostri politici dove sono? ninna nanna pupi di mamma o  furbetti del quartierino?

 

terni svegliamoci che lo scippo è vicino.

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guarda che se per scippo intendi il trasferimento in germania della ba2 e del tubificio non è certo uno scoop...purtroppo è una voce che gira gia da diversi giorni e se così dovesse essere finchè loro sono i padroni c'è poco da fare

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quello si sapeva, hair agione, qui sembra ben altro, addirittura trasferimento di altri impianti........

a me gli scoop non servono, non faccio il giornalista. ;)

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di voci ne girano tante, bisognerebbe sapere quali hanno un fondamento, comunque intanto questa mattina, dice, sia arrivata comunicazione per lo smontaggio della ba2...

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