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Porcino

GRAZIE FABBRICHE

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poè c'hai le prove? fa le denunce

ed ecco il capolavoro.... alla stessa stregua di chi vuole mettere la galera per chi nega.... qui ho hai le prove da condanna o devi stare zitto...smettere di fare domande.... ottima sta posizione... o li condannano o hai prove definitive ed univoche oppure va bene cosi... sei il cittadino perfetto per questa gente... e l'aria e l'acqua che respiriamo ne è il risultato...

 

vuole le prove vai sul sito dell'arpa.... tanto per cominciare.... immagino che tu ci abbia già passato intere giornate....

 

per la cronaca i dati ci sono ma sono atti che devono essere richiesti (fatto)

 

ci sono cause del lavoro in corso... ma ovviamente... le industrie non le socializzano ne i mezzi di stampa di loro proprietà o di proprietà del partito che le copre...

 

e i dati dell'acqua sui due punti di ristagno della nera? pubblici anche quelli... li conosci?

 

possibile che non c'è mai nessuno che riesce a parlare di queste cose dimenticandosi cosa fa nella vita?

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http://www.arpa.umbria.it/resources/docs/polvereweb.pdf

"La valutazione quantitativa del contributo delle singole sorgenti alla formazione

delle polveri fini e stata effettuata sul solo comune di Terni, dove il numero

di campioni ha consentito un’analisi statistica piu cogente. In questo caso lo studio

ha messo in evidenza, tra le altre cose, come la fonte industriale/metallurgica

contribuisca del 30% alla formazione della porzione piu fine delle polveri e per

il 10% di quella piu grossolana, mentre il traffico contribuisce del 30% alla formazione

della porzione piu fine delle polveri e per il 5% di quella piu grossolana"

 

Una situazione del genere non è cosi facile da trovare nelle altre città, dove la maggior parte dell'inquinamento arriva da traffico e riscaldamento ( vedi Perugia)

Succede solo dove ci sono grossi poli industriali.

Il problema, dal punto di vista dell'inquinamento, a Terni è sicuramente l'acciaieria e non gli inceneritori, sia per le dimensioni del sito che per la sua storia.

Va detto però anche che se non ci fosse stata la Terni acciaieria, forse adesso non ci sarebbe Terni città cosi come la conosciamo, non che sia il posto più bello del mondo, però non sarebbe stata capoluogo di provincia per dirne una.

La battaglia contro gli inceneritori è comunque giusta per tutto il discorso che ci sono metodi alternativi , che va fatta la raccolta differenziata, che si reggono solo con gli incentivi......

Secondo me è solo un problema di consapevolezza, la città deve avere la consapevolezza che l'acciaieria è sia il pilastro su cui si regge che la causa dei suoi problemi di salute. Va difesa e combattuta allo stesso tempo

 

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OPS....

 

TERNI SALE AI VERTICI NAZIONALI PER LA QUALITA' AMBIENTALE? SEMPLICE SE LEGAMBIENTE FA SPARIRE GLI INCENERITORI, LE AREE CONTAMINATE E LE ZONE INDUSTRIALI DALLA CITTA'. Analizzare la qualità ambientale di una città industriale con gli strumenti analitici delle aree urbane. Ecco come la città di Terni è riuscita a posizionare al sedicesimo posto nazionale per la classifica "Ecosistema Urbano 2013" di Legambiente. Valori per onor di cronaca forniti dalle stesse amministrazioni e non sviluppati da un soggetto terzo di natura imparziale come richiesto da un'approccio scientifico. In maniera del tutto contraria a quanto svolto nel rapporto "Mal'aria industriale 2012" sempre di Legambiente, gelosamente nascosto e mai citato dall'amministrazione Di Girolamo, che ci vede invece: Primo per emissioni di cromo 968,00 kg Secondi per mercurio 182,00 kg Terzi per cadmio 33,1 kg Quinti per PCB 1,40 kg Sesti per monossido di carbonio 3.250 t A dir poco paradossale pensare di trattare un malato grave con lo stesso approccio analitico di un raffreddore. Gli unici indicatori di valutazione presi a riferimento sono le pm10 (ignorando le pm2,5), il biossido d'azoto e l'ozono. In una città industriale come Terni è impossibile invece ignorare altre tipologie di inquinanti come ad esempio i metalli pesanti, il biossido di zolfo, gli idrocarburi policiclici aromatici, la superficie delle aree contaminate, l'inquinamento dei corsi d'acqua. A mitigare le valutazioni è anche la inaccettabile assenza dei monitoraggi industriali e dei monitoraggi riguardanti l'inceneritore, oltre alle evidenti criticità nella metodologia generale di monitoraggio messa in campo dall'Arpa Umbria. I dati analizzati quindi risentono pesantemente anche delle mancanze attuali. Da comprendere inoltre è il giudizio sull'indicatore della partecipazione e della pianificazione ambientale che ci vede al 17° posto. Quali sono i parametri di scelta, quali le parzialità comunicate a riguardo. I nostri amministratori dovrebbero comprendere che la partecipazione è un processo a monte della fase decisionale, se è messo a valle esso è semplicemente comunicazione delle scelte già prese. Curioso è il valore della raccolta differenziata che si attesta fermo al 40,3% al 2013, contrariamente a quanto affermato a maggio dal presidente dell'ASM Carlo Ottone che aveva comunicato un'obiettivo del 45,3%. Ovviamente sempre una cifra insufficiente e inadeguata per una strada Rifiuti 0. Concludiamo con una citazione di un grande poeta americano che spiega chiaramente come le statistiche senza un'approccio scientifico e uno sguardo obiettivo sulla realtà siano soltanto strumenti inutili, nel peggiore dei casi dannosi se messi nella mani di chi soffocato dal senso di colpa di una cattiva amministrazione. "Non mi fido molto delle statistiche, perché un uomo con la testa nel forno acceso e i piedi nel congelatore statisticamente ha una temperatura media" Charles Bukowsk

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La sveja mentale arriverà quanno chiude, allora le capocce de la conca scopriranno che lavoro non è sinonimo de fabbrica. Forse avremo un vero San Valentino, impareremo a sfruttare la Cascata, i paesi dell'interland, Carsulae e Pideiluco. E questo è solo un aspetto.

:clap: :clap: :clap: :clap:

 

Uno dei post migliori mai letti in questo forum in 10 anni!

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:clap: :clap: :clap: :clap:

 

Uno dei post migliori mai letti in questo forum in 10 anni!

benissimo

allora ..mentre il più grande problema italiano è la de-industrializzazione e la fuga degli imprenditori all'estero ..arrivi tu e pensi di poter creare posti di lavoro a sufficienza per tutti solo con la Cascata e Piediluco

 

secondo te quanti posti di lavoro si potrebbero creare? e degli esodi di gente espulsa dalle fabbriche , quanti di questi posti di lavoro andrebbero a coprire quelli persi con la chiusura (dici tu) delle industrie?

 

ma ti rendi conto di quello che scrivi o no?

piedi per terra per favore

Edited by Me pizzica me mozzica
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Uno dei post migliori mai letti in questo forum in 10 anni!

AVANTI... tanto qui se ne fregano della salute e di discutere nel merito... difesa a prescindere dell'inquinamento.. questa è la gente che distrugge il nostro futuro

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ho postato notizie sull'inquinamento... ti è sfuggito :fischia::fischia::fischia:

è la battaglia dei dati statistici ..c'è sempre stata e sempre ci sarà

c'è chi afferma il contrario di quello che dice la Legambiente e via così

 

nessuno nega l'inquinamento...nello stesso tempo ..hai soluzioni vere , e non chiacchiere utopiche , su come si fa l'acciaio senza inquinare ?

ci sono parametri italiani basati su direttive europee

c'è la direttiva emissioni industriali

c'è l'emission trading

c'è una autorizzazione integrata ambientale

finchè sono rispettati a te l'onere della prova che non è vero niente

 

il resto è propaganda politica (che ci sta pure mica dico di no)

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è la battaglia dei dati statistici ..c'è sempre stata e sempre ci sarà

c'è chi afferma il contrario di quello che dice la Legambiente e via così

 

nessuno nega l'inquinamento...nello stesso tempo ..hai soluzioni vere , e non chiacchiere utopiche , su come si fa l'acciaio senza inquinare ?

ci sono parametri italiani basati su direttive europee

c'è la direttiva emissioni industriali

c'è l'emission trading

c'è una autorizzazione integrata ambientale

finchè sono rispettati a te l'onere della prova che non è vero niente

 

il resto è propaganda politica (che ci sta pure mica dico di no)

quindi il fatto per esempio che i dati certificati dall'arpa siano risalenti al 2009 ti tranquillizza o il fatto che gli unici dati su cui si stabilisce se si è o non si è in regola siano quelli dati dai diretti interessati ti basta?

 

ottimo

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quindi il fatto per esempio che i dati certificati dall'arpa siano risalenti al 2009 ti tranquillizza o il fatto che gli unici dati su cui si stabilisce se si è o non si è in regola siano quelli dati dai diretti interessati ti basta?

 

ottimo

allora capiamoci una volta per tutte

i monitoraggi sono stabiliti da leggi , regolamenti e atti autorizzativi pubblici

 

quelli ci stanno

vai a contestare , con prove alla mano quelli

 

io che te posso fa ??? :D

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allora capiamoci una volta per tutte

i monitoraggi sono stabiliti da leggi , regolamenti e atti autorizzativi pubblici

 

quelli ci stanno

vai a contestare , con prove alla mano quelli

 

io che te posso fa ??? :D

non ci sono quelli delle discariche e quelli delle centraline di papigno non sono recenti, mancano quelli aggiornati delle falde e quelli della nera... o il possibile inquinamento dell'acciaieria e del resto lo si circoscrive solo ed esclusivamente alle condizioni interne allo stabilimento?

 

se poi ci sono atti autorizzativi pubblici che delegano a chi inquina il compito di dire se inquina.. bè... a te piace? a me no

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Qui si parla solo in base ai numeri, qualcuno è mai stato dentro l'acciaeria? avete mai visto gli impianti di aspirazione fumi, i filtri, i sistemi di abbattimento e recupero polveri, gli impianti di depurazione acque, i sistemi di recupero degli acidi e degli oli usati? Avete idea di quanto sia cambiata la fabbrica in questi ultimi anni e di quanti soldi siano stati investiti in ambiente ed ecologia e di quanti progetti siano ancora in piedi per migliorare ulteriormente. L'azienda ad oggi risponde a tutti i limiti imposti per legge. Secondo me questa caccia alle streghe inizia anche ad essere un pò stucchevole e tutto questo sulla scia di ciò che è successo a Taranto, una fabbrica vecchia obsoleta dove non è mai stato speso un centesimo per l'ambiente e dove ci sono 6 altoforni che sono fuorilegge gia da un era. A Terni gli altoforni non ci sono più da almeno 50 anni...cerchiamo di parlare con cognizione di causa. Grazie.

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Qui si parla solo in base ai numeri, qualcuno è mai stato dentro l'acciaeria? avete mai visto gli impianti di aspirazione fumi, i filtri, i sistemi di abbattimento e recupero polveri, gli impianti di depurazione acque, i sistemi di recupero degli acidi e degli oli usati? Avete idea di quanto sia cambiata la fabbrica in questi ultimi anni e di quanti soldi siano stati investiti in ambiente ed ecologia e di quanti progetti siano ancora in piedi per migliorare ulteriormente. L'azienda ad oggi risponde a tutti i limiti imposti per legge. Secondo me questa caccia alle streghe inizia anche ad essere un pò stucchevole e tutto questo sulla scia di ciò che è successo a Taranto, una fabbrica vecchia obsoleta dove non è mai stato speso un centesimo per l'ambiente e dove ci sono 6 altoforni che sono fuorilegge gia da un era. A Terni gli altoforni non ci sono più da almeno 50 anni...cerchiamo di parlare con cognizione di causa. Grazie.

e se non si parla di numeri di che parliamo di favolette?

 

siamo al delirio

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Tutti gli anni, puntualmente, arrivano le classifiche di Legambiente che pongono Terni come una delle città meno inquinate d’Italia. Nonostante si tratti di un territorio industriale con un’alta densità automobilistica, “arricchito” da inceneritori e penalizzato dalla conformazione morfologica chiusa, secondo questi periodici rapporti la Conca gode (magicamente?) di aria piuttosto pulita. L’aria di corso Tacito più salubre di quella di viale Vespucci di Rimini? Per Legambiente è così. Anche quest’anno Terni fa infatti bella figura nel rapporto “Ecosistema Urbano”.

In questa XX edizione del dossier di Legambiente, le città sono state suddivise tra grandi, medie e piccole. Terni figura nella 16esima posizione delle città medie, dietro a Perugia (quarta) ma davanti a Rimini, Sassari, Ravenna e molte altre. Globalmente Terni, con i propri numeri, è al 27esimo posto sulle 104 città italiane considerate dallo studio. Viene spontaneo chiedersi come sia possibile: o la maggior parte delle città italiane si trova in condizioni ecologiche davvero disastrose oppure Terni vanta le industrie e il parco auto più tecnologicamente avanzati del mondo in grado di garantire quasi zero emissioni. C’è infine una terza spiegazione: i dati utilizzati nel rapporto sono parziali. Proprio quest’ultima ipotesi sembra più verosimile.

Prima di tutto, i dati sono forniti dagli enti locali stessi. In secondo luogo non sono presi in considerazione livelli di benzene, idrocarburi policicli aromatici e metalli. Dubbi anche sulla misurazione di pm10: secondo il rapporto di Legambiente, a Terni nel 2012 si è registrata una media di 32 µg/mc di pm10, nel 2013 una media di 31,7 µg/mc. Viene quindi riscontrata una lievissima flessione del livello di polveri sottili che però contrasta con il fatto che proprio nell’ultimo anno sono entrate in funzione due nuove centraline (in centro e Borgo Rivo), più precise rispetto a quelle obsolete in attività fino ad ottobre 2012, che hanno registrato valori di pm10 più elevati. Non è quindi chiaro quali dati siano stati utilizzati nel rapporto di Legambiente.

M5S. Molto critico con il rapporto di Legambiente è il Movimento 5 Stelle di Terni secondo cui è stata “analizzata la qualità ambientale di una città industriale con gli strumenti analitici delle aree urbane. Ecco come la città di Terni si è riuscita a posizionare al sedicesimo posto nazionale per la classifica ‘Ecosistema Urbano 2013′ di Legambiente. Valori – continua il M5S – per onor di cronaca forniti dalle stesse amministrazioni e non sviluppati da un soggetto terzo di natura imparziale come richiederebbe un serio approccio scientifico. Tutto ciò in controtendenza rispetto al lavoro del rapporto ‘Mal’aria industriale 2012′ sempre svolto da Legambiente, gelosamente tenuto nascosto e mai citato dall’amministrazione Di Girolamo, che ci vede invece primi per emissioni di cromo (968,00 kg), secondi per mercurio (182,00 kg), terzi per cadmio (33,1 kg), quinti per policlorurbifenili (1,40 kg), sesti per monossido di carbonio (3.250 t)”.

“A dir poco paradossale – aggiunge il Movimento 5 Stelle – pretendere di diagnosticare una malattia grave con lo stesso approccio analitico di un raffreddore. Come ignorare la presenza di un Sito contaminato di interesse Nazionale all’interno della città, dal lanificio Gruber all’ex stabilimento elettrochimico di Papigno? Gli unici indicatori di valutazione presi a riferimento sono le pm10 (senza prendere in considerazione le polveri più sottili come le pm 2,5), il biossido d’azoto e l’ozono. In una città industriale come Terni è impossibile invece ignorare altri valori come ad esempio i metalli pesanti, il biossido di zolfo, gli idrocarburi policiclici aromatici, i policlorurbifenili, la superficie delle aree contaminate e l’inquinamento dei corsi d’acqua. A mitigare le valutazioni è anche la inaccettabile assenza dei monitoraggi industriali e quelli riguardanti l’inceneritore, oltre alle evidenti criticità nella metodologia generale di monitoraggio messa in campo dall’Arpa Umbria. I dati analizzati quindi risentono pesantemente anche delle mancanze attuali”.

Per il M5S è “tutto da comprendere è il giudizio sull’indicatore della partecipazione e della pianificazione ambientale che ci vede al 17° posto. Quali sono i parametri di scelta? Quali le informazioni comunicate a riguardo dal comune di Terni? I nostri amministratori dovrebbero comprendere che la partecipazione è un processo a monte della fase decisionale, se è messo a valle esso è semplicemente comunicazione delle scelte già prese. Curioso è anche il valore della raccolta differenziata che, a quanto confermato anche in questi giorni dai vertici ASM, si attesta al 45,3% mentre nel rapporto rimane ferma al 40,3%. Ovviamente sempre una cifra totalmente insufficiente per una realtà come la nostra”.

In conclusione il Movimento 5 Stelle ritiene che “le statistiche senza un approccio scientifico e uno sguardo obiettivo sulla realtà siano nel migliore dei casi strumenti inutili, nel peggiore dei casi gravemente dannosi se messi nella mani di chi è soffocato dal senso di colpa per una cattiva amministrazione nel campo dell’ambiente e della salute”.

- See more at: http://www.ternioggi.it/legambiente-e-le-classifiche-fuori-dalla-realta-terni-tra-le-citta-meno-inquinate-ditalia-m5s-paradossale-89863#sthash.6dgmdyB8.dpuf

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Io parlo di quello che vedo, quello che esiste fisicamente e quello che effettivamente esce dalle ciminiere, ma soprattutto so di quello che parlo con cognizione di causa. Voi? Quattro numeri del sito dell'arpa dove tra l'altro si nota come il pm10 nei fine settimana, quando l'ast continua comunque a lavorare a pieno regime calano drasticamente...mi sembra che qui qualcun altro è al delirio.

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In conclusione il Movimento 5 Stelle ritiene che “le statistiche senza un approccio scientifico e uno sguardo obiettivo sulla realtà siano nel migliore dei casi strumenti inutili, nel peggiore dei casi gravemente dannosi se messi nella mani di chi è soffocato dal senso di colpa per una cattiva amministrazione nel campo dell’ambiente e della salute”.

- See more at: http://www.ternioggi.it/legambiente-e-le-classifiche-fuori-dalla-realta-terni-tra-le-citta-meno-inquinate-ditalia-m5s-paradossale-89863#sthash.6dgmdyB8.dpuf

 

Amen...voi presentate statistiche e non sapete nemmeno da che parte si entra all'acciaieria...ma de che stamo a parlà!

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Amen...voi presentate statistiche e non sapete nemmeno da che parte si entra all'acciaieria...ma de che stamo a parlà!

a parte il fatto che queste affermazioni le fai senza cognizione di causa perchè non puoi sapere chi del movimento è in acciaieria quali studi e materiali abbiamo sulla stessa e se sappiamo o non sappiamo come funzione. Per evitare di dire cose inesatte o fuoriluogo... ti consiglio, ma solo perchè oltre a sbraitare non mi pare tu dia contributi o elementi che si basino su qualcosa, di meditare su quello che dici specialmente se il movimento scrive e analizza il complesso della situazione ternana (di cui l'acciaieria è una parte) un approccio se permetti un pò diverso da chi ha come unico know how la posizione dell'ingresso dell'acciaieria.

 

Ossequi e baci

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a parte il fatto che queste affermazioni le fai senza cognizione di causa perchè non puoi sapere chi del movimento è in acciaieria quali studi e materiali abbiamo sulla stessa e se sappiamo o non sappiamo come funzione. Per evitare di dire cose inesatte o fuoriluogo... ti consiglio, ma solo perchè oltre a sbraitare non mi pare tu dia contributi o elementi che si basino su qualcosa, di meditare su quello che dici specialmente se il movimento scrive e analizza il complesso della situazione ternana (di cui l'acciaieria è una parte) un approccio se permetti un pò diverso da chi ha come unico know how la posizione dell'ingresso dell'acciaieria.

 

Ossequi e baci

Queste affermazioni le faccio con cognizione di causa perchè è il mio lavoro so di quello che parlo e ovviamente nemmeno tu sai che posizione ho io in azienda.

Comunque è ammirevole come queste situazioni preoccupino solo in campagna elettorale...

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Queste affermazioni le faccio con cognizione di causa perchè è il mio lavoro so di quello che parlo e ovviamente nemmeno tu sai che posizione ho io in azienda.

Comunque è ammirevole come queste situazioni preoccupino solo in campagna elettorale...

MI DISPIACE CHE TU NON PERDA OCCASIONE PER SCRIVERE inesattezze...

 

se avessi un minimo di interesse per la questione sapresti che sono 3 anni che m5s e i vari comitati si occupano di questo e di altri problemi legati all'ambiente e all'inquinamento...

 

non ti preoccupare nessuno ti chiede di sputare nel piatto dove mangi... rispetta solo che ci sono persone che vorrebbero esser certe che quel piatto non sia avvelenato... e permettimi.. la tua certezza argomentata con un " tu non sai chi sono io" conta come il 2 di coppe quando regna bastoni... se hai documenti definitivi pubblicali... attendiamo fiduciosi... se hai dichiarazioni rivoluzionarie diffondile... attendiamo fiduciosi...

 

saluti e baci

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intanto

 

Non è piaciuto, per niente. Per il Movimento 5 Stelle, ilrapporto di Legambiente sull’ecosistema urbano potrebbe tranquillamente finire nel cestino. Terni, secondo i ‘grillini’, «si è riuscita a posizionare al sedicesimo posto nazionale perché si è deciso di analizzare la qualità ambientale di una città industriale con gli strumenti analitici delle aree urbane».

La denuncia Valori, insiste il M5S, «per onor di cronaca forniti dalle stesse amministrazioni e non sviluppati da un soggetto terzo di natura imparziale come richiederebbe un serio approccio scientifico. Tutto ciò in controtendenza rispetto al lavoro del rapporto “Mal’aria industriale 2012″ sempre svolto da Legambiente, gelosamente tenuto nascosto e mai citato dall’amministrazione Di Girolamo, che ci vede invece primi per emissioni di cromo (968,00 kg), secondi per mercurio (182,00 kg), terzi per cadmio (33,1 kg), quinti per policlorurbifenili (1,40 kg), sesti per monossido di carbonio (3.250 t)».

I valori Come ignorare, si chiedono i pentastellati ternani, «la presenza di un sito contaminato di interesse nazionale all’interno della città, dal lanificio Gruber all’exstabilimento elettrochimico di Papigno? Gli unici indicatori di valutazione presi a riferimento sono le pm10 (senza prendere in considerazione le polveri più sottili come le pm 2,5), il biossido d’azoto e l’ozono». In una città industriale come Terni, poi, rincara la dose il M5S, «è impossibile ignorare altri valori come ad esempio i metalli pesanti, il biossido di zolfo, gli idrocarburi policiclici aromatici, i policlorurbifenili, la superficie delle aree contaminate e l’inquinamento dei corsi d’acqua». Ma non basta, perché « mitigare le valutazioni è anche la inaccettabile assenza dei monitoraggi industriali e quelli riguardanti l’inceneritore, oltre alle evidenti criticità nella metodologia generale dimonitoraggio messa in campo dall’Arpa. I dati analizzati quindi risentono pesantemente anche delle mancanze attuali».

L’ambiente Tutto da comprendere, per il Movimento 5 Stelle, è anche «il giudizio sull’indicatore della partecipazione e della pianificazione ambientale che ci vede al 17° posto. Quali sono i parametri di scelta? Quali le informazioni comunicate a riguardo dal comune di Terni? I nostri amministratori dovrebbero comprendere che la partecipazione è un processo a monte della fase decisionale, se è messo a valle esso è semplicemente comunicazione delle scelte già prese».

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Provo a dare una mia interpretazione da quello che ho capito di questo post,

Secondo me il problema non è tanto se inquina o meno l'acciaieria, quanto la mentalità che la città ha da diversi, molti anni (sia politica ma anche dei ternani)

 

...OVVERO si sa che l'acciaieria sta con il "culo a mollo" e potrebbe chiudere da un momento all'altro??? bene, proviamo a inventarci qualcosa di diverso (fiere internazionali/ancora più eventi seri però/sport ec...) e tutto quello che magari possa attirare anche investitori alberghieri (se la città vive tutto l'anno di eventi,fiere, credo che sia difficile non avere chi fiuta l'investimento) in modo che si creano posti di lavoro (se ogni sett. c'è un evento ogni settimana qualcuno lavorerà!!!!) in modo che se poi dovesse chiude andrà male a qualcuno (purtroppo!!) ma hai cmq alternative per molti....

 

....QUESTO PROBLEMA PERO' LO DEVE AFFRONTARE LA "POLITICA" o farlo promotore chi di attendere di passare "operaio" non ha voglia...ed è qui in questa frase in rosso che inziano i problemi per il futuro della città !!! ;)

 

POI MAGARI MI SBAGLIO

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