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Tomas Milian

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Temi generali da viluppare per stasera:

 

1) il ritiro ha influito sulla prestazione dei rossoverdi?

 

2) i cambi sono stati eccessivamente tardivi come al solito?

 

Temi tecnici:

 

1) la ternana può essere facilmente messa in crisi da squadre che attuano il suo stesso tipo di gioco? (pressing e gioco sulle fasce)

 

2) bloccare D'Aversa = bloccare la Ternana?

 

3) Un'ala avversaria veloce ci affetta sempre come una salamella? (vedi La Vecchia con Terni e altri casi precedenti) ?

 

Se ve ne vengono in mente altri aggiungete qui sotto :)

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tomas io mi ricollegherei al secondo tema generale da te detto ma lo cambierei in :

 

-perkè far giocare per forza chi non è al top della condizione? ( mi riferisco a sussi, non ce l'ho con lui ma è evidente la sua difficoltà fisica )

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Grazie per i contributi. Stasera ci confronteremo su due tesi: la prima è che la verità sta nel mezzo. Forse finora c'era andato tutto bene (Cagliari escluso) in termini di episodi. E ad Ascoli c'è andato tutto malissimo (pali ed errore di Marcon compresi). Insomma, sfiga ed episodi.

La seconda tesi è che bisogna riflettere non tanto sulla sconfitta, ma sul come è arrivata. Al di là delle occasioni costruite nel primo tempo, la squadra qualche limite lo ha mostrato. Insomma, carenze che riemergono se gli avversari sanno leggere il match.

Se tirate fuori altre considerazioni andiamo avanti a lungo... :blink:

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Ospite Borgobello!!!
Grazie per i contributi. Stasera ci confronteremo su due tesi: la prima è che la verità sta nel mezzo. Forse finora c'era andato tutto bene (Cagliari escluso) in termini di episodi. E ad Ascoli c'è andato tutto malissimo (pali ed errore di Marcon compresi). Insomma, sfiga ed episodi.

La seconda tesi è che  bisogna riflettere non tanto sulla sconfitta, ma sul come è arrivata. Al di là delle occasioni costruite nel primo tempo, la squadra qualche limite lo ha mostrato. Insomma, carenze che riemergono se gli avversari sanno leggere il match.

Se tirate fuori altre considerazioni andiamo avanti a lungo...  :blink:

Ma che dici? Ed i tre legni più i falli di mano di Amerini e la mancata espulsione per somma di ammonizione di un giocatore nella gara col Venezia già ce lo siamo scordato? Ambè annamo bene annamo sci sci, proprio bene. Inoltre con tutta la sfiga accumulata nell'anno precedente aivoglia tu quante volte ce dovrebbe annà bene per pareggià li conti. Massuvviaaaaaaa........

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Forse finora c'era andato tutto bene (Cagliari escluso) in termini di episodi.

beh,a me non sembra proprio visto che oltre al cagliari un bel pò di merda l'abbiamo avuta anche col Venezia....credo che abbiamo qualche punto in meno a causa degli episodi sfavorevoli.

Già sei legni la dicono tutta....

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Per gli amici che hanno hanno risposto: forse avete equivocato. O meglio, mi sono spiegato male io.

Non so se avete mai visto Rotocalcio quest'anno. Ma la trasmissione è strutturata così: ci sono due tesi contrapposte, il semaforo rosso (in chiave pessimistica) e quello verde (in chiave ottimistica). Su questi due punti di vista si dipana il dibattito: insomma, il tentativo è quello di non proporre tesi preconfezionate, ma di approfondire e cercare di interpretare i modi diversi e soggettivi che, ognuno di noi, ha di vedere il calcio e una partita.

Dunque: il semaforo verde sosterrà la tesi che a decidere la gara di Ascoli siano stati gli episodi e che, quindi, si debba continuare a guardare avanti senza preoccuparsi troppo, perché le cose vanno bene così. Il semaforo rosso sosterrà la tesi, invece, che questa sconfitta con l'Ascoli possa rappresentare un primo campanello di allarme per una serie di problemi che Tomas Milian, ad esempio, ha sintetizzato nel suo primo intervento.

Per quanto mi riguarda, non vi dico come la penso, perché il mio ruolo nella trasmissione è quello del... bilancione

;) Insomma, non mi posso schierare!

Ciao e grazie

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Questi sono i testi dei servizi che abbiamo mandato in avvio di trasmissione e che rappresentano due modi contrapposti di vedere la gara. Il primo è quello "pessimista" e si chiama "Semaforo rosso":

SEMAFORO ROSSO

L’effetto entusiasmo comincia a non bastare più. Adesso la Ternana deve cominciare a fare sul serio, a metterci i propri reali valori. Altrimenti l’inciampo di Ascoli potrebbe rappresentare un campanello d’allarme per una stagione da corsa ad ostacoli. Una stagione da alti e bassi.

Ha perso anche fuori casa, adesso, la squadra di mario Beretta. E ha perso perché, delle doti che l’avevano trasformata nella sorpresa di inizio campionato, ad Ascoli non ne ha messa in mostra neppure una. O meglio lo ha fatto solo sul finire del primo tempo.

Non si può dare la colpa agli episodi. Perché altrimenti anche agli episodi andrebbero ascritte le gare positive sin qui giocate dalla Ternana. Sarebbe finita allo stesso modo a Salerno, ad esempio, se l’arbitro non avesse annullato in modo dubbio il gol segnato dai campani nel primo tempo sullo 0-0? O sarebbe finita con un’altra vittoria esterna la gara di Livorno, se D’Aversa fosse stato espulso alla fine della prima frazione? E ancora, vale la pena di ricordare i due interventi decisivi di Marcon contro il Verona, oppure quelli ad Ancona. Sarebbe finita allo stesso modo senza quelle parate?

Insomma, gli episodi sono una delle spiegazioni possibili. Ma troppo semplicistica. E lo sono pure le considerazioni che chiamano in causa la sfortuna e la malasorte (che pure c’è stata). La Ternana deve riflettere su altri fattori. Non sul fatto che, come un evento ineluttabile, la sconfitta è arrivata. Ma sul come è sopraggiunta. L’Ascoli ha interpretato la gara nella maniera giusta, ha capito i punti di forza della squadra rossoverde ed anche quelli più deboli. Ha sfruttato la velocità e la rapidità di Lavecchia contro Terni e Sussi, in calo di rendimento. Ha sfruttato la verve del trequartista Brienza, nella linea tra terzini e mediani. Ha chiuso gli avanti della Ternana in una morsa asfissiante, aiutata dalla carente condizione di Frick e da un contributo delle ali rossoverdi che non è stato pari al solito.

Beretta ha spiegato la serata così così e lo stop al semaforo rosso con le difficoltà fisiche. Adesso ha due gare in casa per rimettere in corsa i suoi, prima che al semaforo scatti il verde.

:(

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E questa è la tesi "ottimista", buonista, riflessiva... (Così, dilungandoci un po', gli amici "Borgobello" e Gi.di. che sono intervenuti hanno modo di analizzare le idee che sono state al centro del dibattito.

 

SEMAFORO VERDE

11 punti in sette partite. Alzi la mano chi storce il naso, chi non s’accontenta, chi pensa che la Ternana dovrebbe stare più in alto. Il bottino conferma le ambizioni della società, conferma il buon lavoro svolto fin qui. E poco contano due battute d’arresto, paraltro più frutto del caso e della sfortuna che non di limiti oggettivi della squadra.

Chi critica senza costrutto, chi pensa che perdere ad Ascoli significhi dover aprire una crisi e una riflessione sul come è stata costruita la squadra, deve tornare coi piedi per terra. Deve ragionare in maniera diversa sugli obiettivi e il futuro della Ternana.

Valgano due considerazioni: la Ternana sin qui ha perso due volte. La prima col Cagliari. E non stiamo a ricordare come. La seconda in casa dei bianconeri marchigiani. E mai risultato è stato più bugiardo. Tutte e due erano partite da 0-0 e invece la malasorte ha fatto una scelta di campo, schierandosi dalla parte della Ternana di Beretta. Cinque pali nelle ultime due gare (sette addirittura nelle ultime tre), vorranno pure dir qualcosa. Erano due gol certi, quei tiri di Borgobello che si sono infranti sul legno, oppure no?

Insomma, il semaforo resta verde, perché la Ternana va, nonostante la sconfitta. Basta guardare la classifica per rendersene conto. Mica chiacchiere… Sbaglia chi oggi apre processi, perché ha sbagliato qualche settimana fa a considerare questa squadra senza la necessaria cautela, senza un’indispensabile competenza, lasciandosi trascinare da entusiasmo e ottimismo fuori luogo. Capozucca ha costruito una Ternana con un obiettivo preciso: quello della solidità e della concretezza. E’ chiaro che è una Ternana perfettibile, ci mancherebbe altro. Ed è anche chiaro che questa è una squadra che, rispetto ad altre, ha valori ancora da scoprire e limiti che – allo stesso modo – ancora non sono stati scoperti. Ha dei giocatori chiave, ad esempio, che non possono essere sostituiti. Ma è normale in un organico che ha come obiettivo una salvezza anticipata. E poi ha un tecnico bravissimo e competente, intelligente e attento al gruppo: ma non si può pretendere che anche lui sia immune da piccoli errori. E siccome, vivaddio, le critiche arrivano anche a gente come Lippi e Ancelotti, come Trapattoni e Cuper, allora ci può stare che con moderazione qualcuno storca il naso di fronte a un Beretta che – secondo noi – fin qui le ha azzeccate tutte o quasi. Il semaforo è verde, nonostante la sconfitta, perché la stessa è figlia del caso. E già che ci siamo, assolviamo anche Marcon…

 

:rolleyes:

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Io credo che la verità, come spesso accade, stia un pò nel mezzo delle due tesi. E' indubbio che la partita di Sabato ha palesato evidenti problemi strutturali della squadra (che ho elencato in un mio post precedente) ma una grossa parte del risultato finale è indubbiamente dovuta agli episodi e al cattivo stato di forma di alcuni giocatori. Cmq visto che un indizio non fa una prova attendo altre partite per esprimere un giudizio definitivo. Certo se si dovessero ripetere situazioni tattiche tipo quelle di ascoli (con la squadra completamente bloccata) la cosa assumerebbe contorni leggermente più negativi...

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