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classe86_

info trasferimento all'estero.

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Macché.... non ho combinato una gazza Cappucci'.... :D

All'ora sei grandissimo ce si jitu in Inghilterra pe non combinà unu gazzu...da applausi....Borgo Borgo...Borgo Borgo....

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io c'ho pensato diverse volte , ma fino ad oggi vuoi un po di cazzi , vuoi che vi vogliono du palle tanto non mi sono mosso

all'inizio ho pensato come tutti alla spagna, ma poi la è arrivata una crisi nera e niente

australia e nuova zelanda sono affascinanti e la qualità della vita è ottima , per loro pero, io onestamente de anda giu a coglie i broccoletti o a parà e pecore non c'ho voglia , visto poi che salvo miracoli dopo un paio d'anni te cacciano via

paesi nordici scartati a priori , qualita della vita al top ma clima e lingua da brividi

ho pensato infine alla Svizzera, il top sarebbe fare il transfrontierista , stipendio svizzero ( piu basso degli svizzeri ma il 30% piu alto di quello italiano, almeno nel mio caso) e vivi in italia facendo lo stesso lavoro che faccio oggi , e visto che io amo il mio lavoro la cosa non è un dettaglio

il problema è che me dovrei vende casa , e comprammene una a Como o zone limitrofe , oppure me dovrei sposa una de su che casa ce l'ha .. ma lo dovrei prima de giugno 2015 perche me devo sposa qui

come la metti la metti non è facile

Dato che il frontaliere lo faccio anche se non il trans-frontaliere :D ti do per certo che per qualsiasi settore gli stipendi sono piu' alti almeno e sottolineo almeno del 60 % e soprattutto in Svizzera lavori 5 giorni e 2 di riposo in ogni settore .... prestazioni sociali altissime ... e altro mondo come organizzazione . I pro sono questi . I contro sono che te trattano come trattamo noi li rumeni ... e che come simpatia e cordialita' come popolo so al pari dei talebani ... con lo stesso sense of humor de un insetto stecco , con cui condividono anche la perspicacia e la vitalita' .... Io ancora dopo 3 anni non ho capito se i pro battono i contro o viceversa ;)

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Mi sembra un po' forzato, prima di tutto per capire se uno è praticamente madrelingua dovremmo esserlo anche noi, secondo uno che è praticamente madre lingua deve padroneggiare la lingua non solo per le comunicazioni pratiche che si fanno nella vita di tutti i giorni, quelle che normalmente si fa con un turista, ma anche conversazioni in campi specialistici, terzo in quei paesi si predilige (giustamente dati i risultati) un insegnamento della lingua basato sulla lingua parlata, e non su quella scritta e la grammatica (come si fa da noi con metodi medioevali), quindi molti scandinavi parlano molto bene ma poi nello scrivere non sono eccezionali.

Non sono madrelingua ma lo parlo abbastanza bene; per lo meni molto meglio delle persone che conosco e che si sono laureati in lingue.

A parte il discorso lavoro nella vita normale si chiacchiera e di molti non sarei stato in grado di dire se fossero inglesi o meno.

Di sicuro parlano meglio inglese loro degli irlandesi (a detta degli inglesi stessi).

Se vi interessa c'è un sito carino che si chiama thelocal.se

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Non sono madrelingua ma lo parlo abbastanza bene; per lo meni molto meglio delle persone che conosco e che si sono laureati in lingue.

A parte il discorso lavoro nella vita normale si chiacchiera e di molti non sarei stato in grado di dire se fossero inglesi o meno.

Di sicuro parlano meglio inglese loro degli irlandesi (a detta degli inglesi stessi).

Se vi interessa c'è un sito carino che si chiama thelocal.se

MI quoto da solo:

http://www.thelocal.se/20131107/swedes-ranked-again-best-world-english

Certo, sono di parte e quando parlano dell'Europa ci guardano dall'alto al basso però bisogna ammettere che un po' se lo possono permettere purtroppo per noi

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Hai un po' esagerato, non ho parlato di grammatica inesistente, né ho detto che non sanno leggere un pezzo di carta.

Semplicemente, in Italia si insegnano le lingue partendo dalla grammatica, con metodi simili a quelli che si usavano nel medioevo per latino e greco. Mia nipote che fa l'elementari ha un quaderno pieno solo di grammatica, sa sciorinare a memoria il verbo essere tutto in fila (I am, you are ecc. ecc. a cantilena) ma se deve dire "lui è uno studente" non lo sa dire, sa gli aggettivi possessivi a pappagallo (my, your ecc. ecc. tutti in fila) ma se deve dire "il nostro cane" non lo sa dire.

Questo è un modo assurdo per imparare le lingue, che fa faticare tanto e da pochi risultati pratici, facendo anche stufare lo studente. D'altra parte la nostra lingua madre l'abbiamo imparata da ragazzini solo sentendola ascoltare e la grammatica l'abbiamo cominciata a fare solo in seconda terza elementare quando già parlavamo benino.

Nella maggior parte degli altri paesi prima si impara a parlare, poi si approfondisce la grammatica.

Questo è il motivo per cui gli italiani sono molto ostili a imparare lingue straniere in generale (non solo l'inglese) e anche la causa della diffusa convinzione che c'è in Italia secondo la quale imparare una lingua è una cosa difficilissima, quando se ci si applica un pochetto tutti i giorni una lingua si può imparare a parlicchiarla in 6 mesi.

Per quanto riguarda la lingua madre, sicuramente non conosciamo tutta la terminologia specifica di qualsiasi argomento, certo, però penso che la maggior parte di noi sa parlare di argomenti più complicati rispetto a cosa comprare per la spesa, il tempo che ha fatto oggi o dove andare domenica. Siamo in grado di leggere un libro di filosofia, o di discutere di economia o politica, anche se non siamo addetti del settore, insomma essere un madrelingua è qualcosa di più di parlare molto bene.

Trovo molto interessanti e condivisibili le tue riflessioni sui metodi d'insegnamento delle lingue a scuola da noi, e molto centrato l'esempio di confronto con l'acquisizione della nostra lingua da bambini.

 

Mi hai fatto riflettere da una prospettiva che non avevo mai considerato.

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MI quoto da solo:

http://www.thelocal.se/20131107/swedes-ranked-again-best-world-english

Certo, sono di parte e quando parlano dell'Europa ci guardano dall'alto al basso però bisogna ammettere che un po' se lo possono permettere purtroppo per noi

Chissà l'Italia come si è classificata....Mi pare strano che gli svedesi lo parlino meglio degli Irlandesi, visto che (purtroppo), per la maggior parte di loro l'inglese è la lingua madre....forse lo parlano con un accento molto forte che li fa prendere in giro dagli Inglesi veri e propri.

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Credo quasi ovunque.

 

 

io sapevo che in italia soprattutto, ma anche in spagna e immagino francia ci sia un grande attività di doppiaggio

 

negli altri posti non mi pare....non so in germania

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io sapevo che in italia soprattutto, ma anche in spagna e immagino francia ci sia un grande attività di doppiaggio

 

negli altri posti non mi pare....non so in germania

Nei paesi sudamericani credo di no ad esempio, perché una ragazza che veniva dal Venezuela mi disse che da loro i film stranieri venivano sottotitolati.

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Dato che il frontaliere lo faccio anche se non il trans-frontaliere :D ti do per certo che per qualsiasi settore gli stipendi sono piu' alti almeno e sottolineo almeno del 60 % e soprattutto in Svizzera lavori 5 giorni e 2 di riposo in ogni settore .... prestazioni sociali altissime ... e altro mondo come organizzazione . I pro sono questi . I contro sono che te trattano come trattamo noi li rumeni ... e che come simpatia e cordialita' come popolo so al pari dei talebani ... con lo stesso sense of humor de un insetto stecco , con cui condividono anche la perspicacia e la vitalita' .... Io ancora dopo 3 anni non ho capito se i pro battono i contro o viceversa ;)

il vantaggio é fatte le 8 ore tue te ne torni in Italia .. Non mi sembra un dettaglio

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Hai un po' esagerato, non ho parlato di grammatica inesistente, né ho detto che non sanno leggere un pezzo di carta.

Semplicemente, in Italia si insegnano le lingue partendo dalla grammatica, con metodi simili a quelli che si usavano nel medioevo per latino e greco. Mia nipote che fa l'elementari ha un quaderno pieno solo di grammatica, sa sciorinare a memoria il verbo essere tutto in fila (I am, you are ecc. ecc. a cantilena) ma se deve dire "lui è uno studente" non lo sa dire, sa gli aggettivi possessivi a pappagallo (my, your ecc. ecc. tutti in fila) ma se deve dire "il nostro cane" non lo sa dire.

Questo è un modo assurdo per imparare le lingue, che fa faticare tanto e da pochi risultati pratici, facendo anche stufare lo studente. D'altra parte la nostra lingua madre l'abbiamo imparata da ragazzini solo sentendola ascoltare e la grammatica l'abbiamo cominciata a fare solo in seconda terza elementare quando già parlavamo benino.

Nella maggior parte degli altri paesi prima si impara a parlare, poi si approfondisce la grammatica.

Questo è il motivo per cui gli italiani sono molto ostili a imparare lingue straniere in generale (non solo l'inglese) e anche la causa della diffusa convinzione che c'è in Italia secondo la quale imparare una lingua è una cosa difficilissima, quando se ci si applica un pochetto tutti i giorni una lingua si può imparare a parlicchiarla in 6 mesi.

Per quanto riguarda la lingua madre, sicuramente non conosciamo tutta la terminologia specifica di qualsiasi argomento, certo, però penso che la maggior parte di noi sa parlare di argomenti più complicati rispetto a cosa comprare per la spesa, il tempo che ha fatto oggi o dove andare domenica. Siamo in grado di leggere un libro di filosofia, o di discutere di economia o politica, anche se non siamo addetti del settore, insomma essere un madrelingua è qualcosa di più di parlare molto bene.

 

 

parlo da studentessa di lingue per cui non me ne voglia chi magari vive fuori da secoli e ne sa più di me.

per come la vedo io, esistono due grandi correnti di pensiero che hai già evidenziato tu: chi dice di mettere prima la grammatica, e chi dice che è meglio prima ascoltare e parlare inserendo la grammatica man mano. più o meno così.

personalmente credo che dipenda dalle lingue che si vogliono apprendere e dalla predisposizione di ciascuno. se m'avessero detto di imparare il cinese ascoltandolo, senza manco una base di partenza sotto, me sarei sparata (mi sono sparata dopo ma per altri problemi, in compenso).

l'inglese è una lingua dalla grammatica molto semplificabile, per cui non serve averne una conoscenza completa al 100% per potersi esprimere e si può imparare tranquillamente ascoltando musica, vedendosi i film e così via. ora poi ci sono anche altre possibilità, io al massimo avevo la pen-pal da piccola :D

trovo abbastanza assurdo che nel 2014 ci siano paesi, compreso il nostro purtroppo, in cui l'inglese non si sa nemmeno a livello base - e in questo discorso includo anche la parlata (se è fluente, se la pronuncia è corretta, blabla) perchè certe cose non se possono sentì, con tutta la buona volontà. nel 90% dei casi qui da noi trovo la componente del "non me ne frega un cazzo di impararlo" o del "non mi piace", oltre al "è difficile quindi ciao" che hai menzionato tu...che per come la vedo io sono componenti che non dovrebbero esistere. non sarà la lingua più parlata al mondo, ma la ritengo un requisito base per tante cose, e mi pare che noi come paese non siamo ancora molto di mentalità aperta per tanti discorsi.

quanto alla lettura penso che il problema sia limitato alla terminologia, nel senso che pure in italiano se ti danno il trattato di filosofia magari trovi roba che non riesci a capire ma la leggi ugualmente, e idem uno straniero madrelingua. riguardo a discorsi che vanno al di là del tempo, non so...penso dipenda anche da quanto una persona si informa riguardo certe cose e da quanto è approfondita la discussione.

poi ci sono casi tipo questo che vabbè, no comment.

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perché non comici?

non c'è niente di più deprimente dell'essere l'unico serio quando tutti ridono, anche quando capisci quello che dicono :D

 

l'umorismo è una cosa talmente locale che se ci fai caso anche in italia cambia da zona a zona, a parte effettivamente l'umorismo un po' forzato della televisione

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Info non a breve termine.
Qualcuno di voi vive / ha vissuto o conosce qualcuno che ha affrontato quest'esperienza in Russia?

Mosca se proprio puntiamo alla 'pignoleria'.

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Info non a breve termine.

Qualcuno di voi vive / ha vissuto o conosce qualcuno che ha affrontato quest'esperienza in Russia?

Mosca se proprio puntiamo alla 'pignoleria'.

Si

 

Ce servono soldi a palate e delinquenza a mille

Modificato da CAPPUCCINO KID

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non c'è niente di più deprimente dell'essere l'unico serio quando tutti ridono, anche quando capisci quello che dicono :D

 

l'umorismo è una cosa talmente locale che se ci fai caso anche in italia cambia da zona a zona, a parte effettivamente l'umorismo un po' forzato della televisione

 

è la "sindrome di Ametrano". :D

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