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ORDINE PUBBLICO, DECORO URBANO

Messaggi raccomandati

4 ore fa, PozziFaBau ha scritto:

https://www.umbriaon.it/a-terni-ce-una-baby-gang-che-terrorizza-e-deruba-i-giovani/?fbclid=IwAR1f3mL6Y7aKTXLYsvPD_nL75qxJwsNgxZbZdpRAe9bEjFizrUubJhu24Cs

 

Apposto, ma se tutti sanno chi so anna la e daje du sbarbazzoni no? (e pure ai relativi genitori..)

Ho pensato la stessa cosa. Ai tempi miei fenomeni del genere non esistevano, perché se ci provavi venivano i "grandi" e ti corgavano de botte.

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sentite, lì ce sta uno sterrato osceno. quello che vene vene.

io spero puntino su un'area verde o qualcosa del genere.

ma quello che ce sta oggi è qualcosa che non ha senso a 500 metri dal centro storico.

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1 ora fa, Aghy ha scritto:

sentite, lì ce sta uno sterrato osceno. quello che vene vene.

io spero puntino su un'area verde o qualcosa del genere.

ma quello che ce sta oggi è qualcosa che non ha senso a 500 metri dal centro storico.

Non credo che ci facciano un grande parco 🤑 

Comunque l'idea dell'hub turistico non è male, molto meglio dell'ennesimo (inutile) centro commerciale.

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Ma piazza Tacito , quando è che tornerà definitivamente agibile ?? La pavimentazione la rifaranno a pezzi immagino..ma che tempi ci sono ?? Qualcuno sa qualcosa ..??

 

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12 ore fa, Aghy ha scritto:

mi pare di aver letto maggio 2022

Ammazza per 50 metri quadrati ...con questa ripavimentazione ci obbligano a uscire tutti a piazza Valnerina creando un caos immenso 

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2 ore fa, ternano_84 ha scritto:

Ennesima (eventuale) porcata.

Non capisco questa esigenza di centralizzare l'essiccamento dei fanghi da trattamento di acque reflue.

Evidentemente sotto c'è qualche bel crostino per noi.

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1 ora fa, alien ha scritto:

Ennesima (eventuale) porcata.

Non capisco questa esigenza di centralizzare l'essiccamento dei fanghi da trattamento di acque reflue.

Evidentemente sotto c'è qualche bel crostino per noi.

Credo che non finisca qui questa faccenda...

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11 ore fa, Porcino ha scritto:

Hanno potato, per carità serve; ma il casino che hanno fatto le radici rimane.

Beh ma con l’asfalto tira lo risolveranno no?

Modificato da FURIOUS

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Saranno gli autobus a portare davvero l’idrogeno nelle città? (insideevs.it)

È un momento caldo, caldissimo per porre le basi del futuro dei trasporti nelle città. Da un lato ci sono i fondi del Pnrr, assenti per le auto ma non per infrastrutture e trasporto pubblico locale, dall’altro un caro carburanti che indurrà molte amministrazioni a ripensare le proprie strategie.

Un combinato disposto perfetto per scuotere un settore che ha da tempo bisogno di un cambio di marcia. Marce che non hanno invece gli autobus elettrici, destinati evidentemente a diventare i protagonisti di questa rivoluzione urbana. Ma saranno a batteria o a idrogeno? Toyota, nel suo peculiare approccio multi-tecnologico alla transizione, vuole puntare su questi ultimi, visti anche come veicolo (stavolta non in senso stretto) per portare l’idrogeno nelle città.

Catalizzatore per le infrastrutture

Il tema è stato al centro della tappa a Terni del roadshow italiano dell’H2.City Gold, l’autobus a idrogeno sviluppato da CaetanoBus in partnership proprio con Toyota. Il tutto nell’ambito dell’evento “La mobilità a idrogeno: una realtà”, ospitato non a caso dalla città umbra, impegnata da tempo nel progetto Hydra per lo sviluppo di questo vettore energetico. Anche per il trasporto pubblico. Ed è su questo punto che si sta sviluppando la cooperazione tra il Comune con il colosso giapponese. Una collaborazione che sembra poter aprire la strada a progetti simili anche in altre municipalità. 

..."Abbiamo ottenuto complessivamente finanziamenti per oltre 25 milioni di euro, che di qui al 2030 ci permetteranno di rinnovare completamente la flotta dei bus di trasporto pubblico locale con mezzi a idrogeno”, conclude il vice sindaco e assessore all’Ambiente, Benedetta Salvati, che ricorda anche il progetto per il treno a idrogeno sulla linea Terni-Rieti-L'Aquila Sulmona e le possibilità schiuse dall’arrivo a Terni del Gruppo Arvedi: “Si potrà sviluppare un importante progetto di utilizzo dell'idrogeno che ci vedrà impegnati come ente locale per garantire le migliori condizioni di fattibilità, insieme alla Regione Umbria”. ...

 

Autobus a idrogeno o elettrici? La scelta di Montpellier è per le batterie [6 volte più convenienti] - News - Automoto.it

Il nuovo sindaco ha bloccato un progetto da 30 milioni circa, dicendo no alla flotta di autobus locali alimentati a celle idrogeno. A Montpellier 50 pullman elettrici con batteria, costano sei volte meno.

18 gennaio 2022

Sul fronte della nuova mobilità e delle alimentazioni alternative per i motori dei veicoli pesanti, senza ombra di dubbio l’idrogeno ha un suo peso, dato per crescente e molto utile a economia e ambiente. Eppure i francesi, di Montpellier, hanno detto no agli autobus a idrogeno per prenderne, di nuovi, elettrici.

Il fatto si segnala perchè l’ente pubblico si era già mosso per mettere al lavoro in città oltre 50 nuovi bus a idrogeno entro il 2025. Dopo un paio di anni dall’avvio di progetto però, quello che da noi avrebbe ricevuto applausi per lungimiranza, il nuovo sindaco disdice l’ordine dei nuovi bus fuel cell con relativa fornitura quotidiana di circa 800 kg di idrogeno. 

Il motivo pare sia economico, il costo stimato per avere la nuova flotta di bus a idrogeno con relativa struttura di rifornimento, avrebbe sfiorato i 30 milioni. Facendo i conti di tutto (differenza costo nei veicoli e nella gestione per vari anni) a Montpellier, hanno stimato 95 centesimi per ogni chilometro percorso da un nuovo bus a idrogeno, contro i 15 centesimi di uno elettrico.

Vero è che da loro, l’energia elettrica effettivamente è gestita in modo diverso e più efficiente che altrove, per cui il nuovo sindaco ci ha messo poco a motivare il cambio di rotta. Niente idrogeno per i bus, viaggeranno a batterie rivalutando l’alternativa per il prossimo decennio e risparmiando, ogni anno, circa 2,5 milioni di euro. Questa la differenza stimata oggi, in Francia, per l'alternativa elettrico a batteria o a idrogeno nel trasporto locale.

 

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4 ore fa, Ferefere ha scritto:

Saranno gli autobus a portare davvero l’idrogeno nelle città? (insideevs.it)

È un momento caldo, caldissimo per porre le basi del futuro dei trasporti nelle città. Da un lato ci sono i fondi del Pnrr, assenti per le auto ma non per infrastrutture e trasporto pubblico locale, dall’altro un caro carburanti che indurrà molte amministrazioni a ripensare le proprie strategie.

Un combinato disposto perfetto per scuotere un settore che ha da tempo bisogno di un cambio di marcia. Marce che non hanno invece gli autobus elettrici, destinati evidentemente a diventare i protagonisti di questa rivoluzione urbana. Ma saranno a batteria o a idrogeno? Toyota, nel suo peculiare approccio multi-tecnologico alla transizione, vuole puntare su questi ultimi, visti anche come veicolo (stavolta non in senso stretto) per portare l’idrogeno nelle città.

Catalizzatore per le infrastrutture

Il tema è stato al centro della tappa a Terni del roadshow italiano dell’H2.City Gold, l’autobus a idrogeno sviluppato da CaetanoBus in partnership proprio con Toyota. Il tutto nell’ambito dell’evento “La mobilità a idrogeno: una realtà”, ospitato non a caso dalla città umbra, impegnata da tempo nel progetto Hydra per lo sviluppo di questo vettore energetico. Anche per il trasporto pubblico. Ed è su questo punto che si sta sviluppando la cooperazione tra il Comune con il colosso giapponese. Una collaborazione che sembra poter aprire la strada a progetti simili anche in altre municipalità. 

..."Abbiamo ottenuto complessivamente finanziamenti per oltre 25 milioni di euro, che di qui al 2030 ci permetteranno di rinnovare completamente la flotta dei bus di trasporto pubblico locale con mezzi a idrogeno”, conclude il vice sindaco e assessore all’Ambiente, Benedetta Salvati, che ricorda anche il progetto per il treno a idrogeno sulla linea Terni-Rieti-L'Aquila Sulmona e le possibilità schiuse dall’arrivo a Terni del Gruppo Arvedi: “Si potrà sviluppare un importante progetto di utilizzo dell'idrogeno che ci vedrà impegnati come ente locale per garantire le migliori condizioni di fattibilità, insieme alla Regione Umbria”. ...

 

Autobus a idrogeno o elettrici? La scelta di Montpellier è per le batterie [6 volte più convenienti] - News - Automoto.it

Il nuovo sindaco ha bloccato un progetto da 30 milioni circa, dicendo no alla flotta di autobus locali alimentati a celle idrogeno. A Montpellier 50 pullman elettrici con batteria, costano sei volte meno.

18 gennaio 2022

Sul fronte della nuova mobilità e delle alimentazioni alternative per i motori dei veicoli pesanti, senza ombra di dubbio l’idrogeno ha un suo peso, dato per crescente e molto utile a economia e ambiente. Eppure i francesi, di Montpellier, hanno detto no agli autobus a idrogeno per prenderne, di nuovi, elettrici.

Il fatto si segnala perchè l’ente pubblico si era già mosso per mettere al lavoro in città oltre 50 nuovi bus a idrogeno entro il 2025. Dopo un paio di anni dall’avvio di progetto però, quello che da noi avrebbe ricevuto applausi per lungimiranza, il nuovo sindaco disdice l’ordine dei nuovi bus fuel cell con relativa fornitura quotidiana di circa 800 kg di idrogeno. 

Il motivo pare sia economico, il costo stimato per avere la nuova flotta di bus a idrogeno con relativa struttura di rifornimento, avrebbe sfiorato i 30 milioni. Facendo i conti di tutto (differenza costo nei veicoli e nella gestione per vari anni) a Montpellier, hanno stimato 95 centesimi per ogni chilometro percorso da un nuovo bus a idrogeno, contro i 15 centesimi di uno elettrico.

Vero è che da loro, l’energia elettrica effettivamente è gestita in modo diverso e più efficiente che altrove, per cui il nuovo sindaco ci ha messo poco a motivare il cambio di rotta. Niente idrogeno per i bus, viaggeranno a batterie rivalutando l’alternativa per il prossimo decennio e risparmiando, ogni anno, circa 2,5 milioni di euro. Questa la differenza stimata oggi, in Francia, per l'alternativa elettrico a batteria o a idrogeno nel trasporto locale.

 

In Francia però per l'energia elettrica hanno le centrali nucleari.

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6 ore fa, Porcino ha scritto:

In Francia però per l'energia elettrica hanno le centrali nucleari.

Io non sono contrario alle centrali elettriche a prescindere ma mi preoccupa la gestione delle scorie,visto come abbiamo sotterrato ethernit e quant'altro in Campania e altrove,preferirei non togliermi la curiosità.

  • Voto Positivo 1

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