Vai al contenuto
Me pizzica me mozzica

Terni sempre più vecchia e multietnica

Messaggi raccomandati

 

sul problema identitario lascio la parola a Andrea82 che ci ha scritto un libro

io dico solo che quando hai un lavoro hai un punto di riferimento nella vita , e quindi ti poni meno il problema se appartieni o no al posto in cui vivi, perché di fatto, sei già in qualche modo integrato

non è proprio così, almeno nella mia esperienza in zone multientniche. il numero di immigrati qui è ben più alto che in italia, tutti generalmente integrati e con un lavoro. bene, trovi turchi, italiani, albanesi, nordafricani di terza generazione che si sentono ancora del paese dei nonni, anche se magari non ne parlano nemmeno più la lingua.

 

io credo che la crisi identitaria sia legata alla globalizzazione, ovviamente ad uso commerciale. le realtà locali vengono distrutte, annientate... dei carri di maggio a terni non interessa più a nessuno, di quelli che sono sport o passatempi tipicamente italiani, come le bocce o giocare a carte, non se ne sente più nemmeno parlare tranne che tra le vecchie generazioni. nessun immigrato può legarsi ad un territorio se il territorio non c'è. al di la di perdenti che abbiamo in società adesso, come fanno i ragazzini ad interessarsi alla ternana se la forza mediatica delle "grandi" li ammalia completamente?

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

Comunque, l'integrazione in prima/seconda generazione è praticamente impossibile. (intendo integrazione di usi e costumi e quindi di quotidianità)

 

Anche noi italiani, se andiamo a lavorare all'estero rimaniamo giustamente legati alle nostre idee e tradizioni. Seguiamo il pallone anche se li si praticano altri sport, cerchiamo di mangiare pasta o pizza e via discorrendo.

 

Vale per tutti. tranne che per cappuccino kid

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

l'integrazione a casa degli altri è più gradita di quella da realizzare a casa nostra

e' bello vedere sui film Chinatown a new york

poi però quando da noi vediamo cose simili ce ne schifiamo subito

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

intendo dire che se lavori (in regola) , il paese in cui vivi ti ha di fatto integrato

tutt'altro paio di maniche se chi ti circonda ti "fa sentire" integrato o meno..

Sono d'accordo, diciamo che il lavoro è una condizione necessaria anche se non sufficiente all'integrazione.

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

Allora famo cosi, io (licenziato da poco) faccio un figlio, due, tre e limanno a magnà a casa tua. Io comtinuo a dormì da mi madre e mi padre anche se l'idea de annà abità da solo e compramme casa prima che me licenziassero era concreta.

Se me vuoi pagà un eventuale mutuo fa pure eh..

Ahahahahahahahaha aprirsi alla Vita..."investire" su un figlio ti rigenera, Campo! Ti apre gli orizzonti. Non guardare solo il lato economico....solo il suo "costo": La prima volta che ti guarderà negli occhi chiamandoti "Babbo" dimenticherai la crisi, gli euro, le promesse fatue dei politici....TUTTO!!! Ci stanno rubando ogni cosa, amico mio. Non consegnamo loro anche la Speranza. Anche il Futuro.

  • Voto Positivo 1

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

intendo dire che se lavori (in regola) , il paese in cui vivi ti ha di fatto integrato

tutt'altro paio di maniche se chi ti circonda ti "fa sentire" integrato o meno..

 

si questo è ovvio, d'altronde se lavori hai le basi economiche per condurre una vita dignitosa, diciamo che è una condizione non necessaria all'integrazione, ma propedeutica alla stessa

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

intendo dire che se lavori (in regola) , il paese in cui vivi ti ha di fatto integrato

tutt'altro paio di maniche se chi ti circonda ti "fa sentire" integrato o meno..

non saprei, sinceramente la parola integrazione m'è sempre stata antipatica perché ha un retrogusto di dittatura. a cosa ci si integra? quali sono i requisiti per essere integrati? credo si possano usare parecchi parametri per valutare un'integrazione ma mai si possa stabilire un vademecum dell'integrazione.

 

finita la premessa rompipalle :D credo che avere un lavoro ti permetta di non cadere in giri criminali e non campare di espedienti, ma credo anche sia un risultato ancora troppo lontano da quella che comunemente viene chiamata integrazione. quello che succede in tante zone è la nascita di ghetti, abitati magari da persone "perbene", ma comunque ben lontano da avere una comunità coesa. è per questo che credo sarà veramente dura far sentire ternano chi ha origini straniere, soprattutto dal momento che ternani non ci si sentono più nemmeno i ternani stessi.

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

 

io credo che la crisi identitaria sia legata alla globalizzazione, ovviamente ad uso commerciale. le realtà locali vengono distrutte, annientate... dei carri di maggio a terni non interessa più a nessuno, di quelli che sono sport o passatempi tipicamente italiani, come le bocce o giocare a carte, non se ne sente più nemmeno parlare tranne che tra le vecchie generazioni. nessun immigrato può legarsi ad un territorio se il territorio non c'è. al di la di perdenti che abbiamo in società adesso, come fanno i ragazzini ad interessarsi alla ternana se la forza mediatica delle "grandi" li ammalia completamente?

Però già questo forum dimostra che un po' di radici le abbiamo e non credo siamo tutti vecchi (io un po').

Poi a uno che sta fuori, e io ci sono stato anni fino alla scorsa estate, gli si stringe il cuore quando sente il nome della propria città: sapevo pure delle nuove rotonde che stavano facendo prima dei miei amici che a Terni ci hanno sempre abitato :-D

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

Però già questo forum dimostra che un po' di radici le abbiamo e non credo siamo tutti vecchi (io un po').

Poi a uno che sta fuori, e io ci sono stato anni fino alla scorsa estate, gli si stringe il cuore quando sente il nome della propria città: sapevo pure delle nuove rotonde che stavano facendo prima dei miei amici che a Terni ci hanno sempre abitato :-D

 

Questo forum non può fare statistica perchè già per definizione, essendo legato alla squadra della città, raccoglie appassionati e quindi cittadini nel senso stretto del termine.

E' come fare un'analisi sugli animali uccisi per alimentarsi in un forum vegano

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

Ahahahahahahahaha aprirsi alla Vita..."investire" su un figlio ti rigenera, Campo! Ti apre gli orizzonti. Non guardare solo il lato economico....solo il suo "costo": La prima volta che ti guarderà negli occhi chiamandoti "Babbo" dimenticherai la crisi, gli euro, le promesse fatue dei politici....TUTTO!!! Ci stanno rubando ogni cosa, amico mio. Non consegnamo loro anche la Speranza. Anche il Futuro.

a proposito di identità, babbo lo dite voi toscani, ma anche gli etruschi; a terni si dice papà! :D

per il resto, concordo con kiwi.

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

a proposito di identità, babbo lo dite voi toscani, ma anche gli etruschi; a terni si dice papà! :D

per il resto, concordo con kiwi.

va detto che babbo si dice fino all'adriatico, l'ho sentito dire anche da ascolani... anzi, te dirò de più, da quanto ne so un tempo se diceva anche a terni ma poi papà, francesismo, ha preso il sopravvento anche da noi perché semo de palato fine :lol:

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

mio padre aveva i genitori originari di lugnano in teverina e il padre lo chiamava babbo.

 

mi ha sempre fatto strano

Modificato da Aghy

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

Babbo...Papà....la sostanza non cambia, bardasci: Ce ne sono sempre meno. E molti sono in crisi identitaria.....

 

"L'Occidente contemporaneo è definito dalle scienze sociali "una società senza padri". Alcuni vi vedono la fine, positiva, di ogni "patriarcato"; altri, come l'autore, notano con preoccupazione il vuoto lasciato dall'assenza paterna. Per Claudio Risé, psicoanalista di formazione junghiana e docente di scienze politiche e sociali, il padre è la figura psicologica che collega la biografia individuale al piano trascendente e consente così l'integrazione del dolore e della perdita attraverso l'insegnamento esemplare del suo senso. La "società senza padri" appare, quindi, come un mondo che ha smarrito il senso religioso e, con esso, la capacità di dare significato alle prove della vita, cui l'individuo reagisce infantilmente attraverso il rifiuto e la negazione o con la depressione. Il libro entra nel vivo della cronaca di oggi mostrando come l'assenza paterna non nasca da fumosi processi psico-sociologici, ma dalla diffusione di separazioni e divorzi, che si concludono quasi sempre con l'espulsione dei padri da casa e con la rottura (o il grave indebolimento) del loro rapporto con i figli."

 

L'avete letto questo libro? https://www.ibs.it/padre-assente-inaccettabile-libro-claudio-rise/e/9788821548437

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

un indicatore che la dice lunga sulla situazione della nostra città è che a febbriaio ha chiuso PRENATAL. Non so se qualcuno lo ha gia detto

 

è anche vero che rispetto al passato hanno aperto altri negozi, tipo toys che nonostante abbia moltissimo per giocattoli vende anche tutto quello che vendeva anche prenatal.

Prenatal secondo me è più "figlio" del vecchio concetto di negozietto (stile il piccolo alimentari ormai soppiantato dai grandi ipermercati) e soprattutto si trova in ZTL, dettaglio non da poco.

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

 

è anche vero che rispetto al passato hanno aperto altri negozi, tipo toys che nonostante abbia moltissimo per giocattoli vende anche tutto quello che vendeva anche prenatal.

Prenatal secondo me è più "figlio" del vecchio concetto di negozietto (stile il piccolo alimentari ormai soppiantato dai grandi ipermercati) e soprattutto si trova in ZTL, dettaglio non da poco.

Mettici anche il colosso io bimbo, 4elle, e qualsiasi franchising, ha la linea Bimbo.

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

un indicatore che la dice lunga sulla situazione della nostra città è che a febbriaio ha chiuso PRENATAL. Non so se qualcuno lo ha gia detto

Prenatal a Terni non ha chiuso perché andava male, ma per una riorganizzazione del gruppo.

Condividi questo messaggio


Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

Crea un account o accedi per lasciare un commento

Devi essere un utente registrato per poter lasciare un commento

Crea un account

Iscriviti per un nuovo account nella nostra comunità. È facile!

Registra un nuovo account

Accedi Subito

Sei già registrato? Accedi da qui.

Accedi Adesso

×

Informazione Importante

Usando questo sito acconsenti ai nostri Termini D'uso. Questo sito fa uso di cookie per migliorare l’esperienza di navigazione degli utenti e per raccogliere informazioni sull’utilizzo del sito stesso. Utilizziamo sia cookie tecnici sia cookie di parti terze. Proseguendo nella navigazione si accetta l’uso dei cookie; in caso contrario è possibile abbandonare il sito.