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callea

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  1. 4 ore fa, adriatico ha scritto:

     

    Sì probabilmente quella di oggi è la copia di queste due mentre quella di Rimini del 1916 è avvenuta un po' più a nord.

    Questi terremoti adriatici hanno tutti in comune una magnitudo inferiore a 6 e per fortuna situati in mare aperto quindi con potenziale distruttivo ben inferiore a quelli appenninici. Se avvenissero in terra ferma sarebbe una strage.

    Inoltre a causa dei fondali bassi non c'è nemmeno un grosso rischio tsunami, ma è sempre meglio stare alla larga dalla spiaggia.

    Se fossimo preparati non dovrebbero destare troppa preoccupazione e invece...


  2. Sono andato a cercare precedenti in quella zona e quello che ho trovato sinora che gli si avvicina di più è il terremoto di Rimini del 1916.

    Ci furono due scosse principali a distanza di due mesi di magnitudo simile a quella odierna e una decina di morti quindi bisogna stare in campana perché potrebbe replicarsi.

    Come detto una scossa di 5.8 al largo sul mare a oltre 30km dalla costa non dovrebbe fare crolli e morti, ma a giudicare dalle foto della stazione di Ancona (47 km dall'epicentro) ci si rende conto che le nostre costruzioni sono frace e se ti casca un calcinaccio in testa può farti molto male o anche ucciderti.

    Quindi in quell'area dovrebbero fare attenzione per un po'.


  3. Senza scomodare le pecore io invidio chi ha il fotovoltaico con accumulatore, auto elettrica e casa indipendente.

    Per tutti gli altri bisogna ottimizzare.

     

    Danno fastidio i metodi usati: le risorse energetiche come il gas o il petrolio non sono in esaurimento, ce ne sono in abbondanza e a buon mercato. L'attuale "crisi energetica" è solo virtuale, ovvero una decisione geopolitica imposta dall'alto.

    Tuttavia all'ottimizzazione delle risorse e alla riduzione degli sprechi dovevamo già pensarci da tempo, da molto tempo...

    Per decenni abbiamo vissuto col concetto che "più spreco più sono ricco" ora per fortuna quest'epoca sta per finire.

    Ripeto: contesto i metodi ma il fine lo condivido.


  4. 17 minuti fa, Cacafocu ha scritto:

    Prova ad accorciare la falcata. Dovrebbe aiutarti ad abbassare la frequenza. E sforzati di fare respiri profondi e solo con il naso. Anche questo aiuta. Importante anche la tecnica di corsa: testa alta con sguardo a 30 mt, spalle sciolte, gomiti a 80 gradi, mani leggermente socchiuse, movimento del piede tacco-punta. Per la giusta posizione del bacino immagina di avere una corda che parte dall'ombelico e che ti tira in avanti. Spingi con i gomiti all'indietro, noterai sicuramente uno sforzo minore.

     

    Una domanda visto che sei esperto.

    Quali sono i parametri in gioco per dosare velocità e sforzo nella corsa?

    Nel ciclismo sono due: la cadenza di pedalata e il rapporto. Se voglio andare più forte o più piano agisco su questi due parametri.

    Nella corsa abbiamo cadenza e falcata, ma posso agire su entrambi oppure la cadenza è da ritenere un parametro fisso a prescindere dalla velocità?

    Insomma per andare più forte o più piano devo modificare la falcata lasciando la cadenza sempre fissa?


  5. 1 ora fa, Cacafocu ha scritto:

     

    Sei andato troppo forte per le tue attuali condizioni. Ti consiglio di guardare la frequenza, non il tempo...Corri a 110/120 pulsazioni, a prescindere dal tempo impiegato per fare 1 km. Un runner si distingue dal jogger in un momento ben preciso: quando riesce a fare il "test del moribondo": 10 km in un'ora (quindi 6 min/km).

    conosco persone che hanno problemi anche se corrono 5 km, altre che ne fanno 120 a settimana e stanno relativamente bene...ma TUTTI prima o poi hanno guai fisici.

     

    Io vorrei fare il percorso inverso...

    Il ciclismo rispetto alla corsa oltre al fatto che è, ovviamente, meno impattante, permette delle fasi di recupero: in discesa per esempio. Nella corsa anche quando vai in discesa devi spingere, anzi su certe pendenze da un punto di vista muscolare è un massacro.

     

    È proprio questo il problema. Non riesco a gestire le pulsazioni. Nel ciclismo se decido di andare a 110, 140 o 170, ci vado. Nella corsa anche andando piano parto comunque da 160.

    Oggi ho fatto il secondo allenamento sui 5km e ho migliorato di 1 minuto con passo 5:40 ma pulsazioni medie a 160.

    Intendiamoci, io 160 pulsazioni le reggo senza affanno (in bicicletta ho fatto un'ora e mezza di fila a 160 fisse) ma il fatto di non poterle controllare come faccio nel ciclismo mi disturba.

    Vorrei poter correre anche a 130-140 ma al momento non ci riesco.


  6. Il 29/10/2022 Alle 07:42, Aghy ha scritto:

     

    da quel che so qua a terni mi pare non abbiano fatto mai questo tipo di controllo lasciando il lavoro ad autovelox fissi come quelli in via narni, via alfonsine e viale dello stadio.

     

    Non sapevo ci fosse un autovelox fisso in via Narni. Sapevo in via Lessini ma in via Narni no. Dove esattamente? È una novità o ti sei sbagliato? 


  7. 1 ora fa, NINNI ha scritto:

    Io vado in bici da parecchi anni e qualche anno fa ho provato anche a correre: le prime volte ho pensato di morire poi, a poco a poco, ho cominciato a divertirmi, fino a quando il mal di schiena mi ha costretto a lasciar perdere. Nella bici lo sforzo è molto più gestibile, se non ti cimenti in imprese al di là delle tue possibilità, e soprattutto, se non vai per terra 😁, difficilmente vai incontro a traumi o problemi muscolari. 

    I miei amici runners mi dicono che, con la giusta tecnica, si possono limitare di molto i traumi, però vedo che tutto hanno problemi alla schiena, alle ginocchia, alle anche ecc. A una certa età la bici è sicuramente più consigliabile. 

     

    Sì è vero, in molti passano dal running al ciclismo proprio per questo motivo. Il ciclismo è forse lo sport meno logorante dopo il nuoto e quindi il più adatto ad essere praticato fino a tardissima età.

    Però io pur avendo un'età avanzata non ho al momento problemi di articolazioni, quindi dopo aver provato e goduto per la droga ciclismo, voglio provare anche la droga running, finché la salute me lo permetterà.

     

    p.s.

    Uso il termine droga non come metafora.

    Lo sport è una droga vera e propria.


  8. 1 ora fa, terzino ha scritto:

    5:30 banale? Non mi sembra poco per uno che ha appena iniziato

    Intendevo come velocità istantanea non come media sul lungo (sono arrivato fino a 4:30 ma con pulsazioni che schizzavano oltre 170).

    Per la cronaca il mio primo allenamento della vita fatto ieri, ho fatto 5 km con un passo medio di 5:50 e pulsazioni medie di 158 dovendo intervallare qualche tratto con la camminata per abbassare le pulsazioni.

    Ecco per uno che riesce a scalare in bicicletta il Terminillo senza batter ciglio mi ha sorpreso di andare in difficoltà per una corsetta di 5 km.

    Un po' lo immaginavo. Sono due sport completamente diversi in cui l'allenamento di uno non porta alcun vantaggio all'altro.

    Mi ci voglio mettere con la massima volontà per raggiungere risultati dignitosi, salute permettendo.


  9. Ho deciso di muovere i primi passi. Sono sconvolto nel vedere che tutto il fiato e l’allenamento che ho accumulato nel ciclismo, nella corsa non serve a un cazzo. Mi sento un assoluto principiante come chi si è alzato ieri dalla poltrona. 
    Pulsazioni oltre 160 anche per un banale passo 5:30 mentre in bicicletta 160 le supero solo se spingo forte in salita. 
    Però se riuscirò a superare questo scoglio iniziale sono convinto che mi divertirò molto. 

    Mi chiedo come riuscire in futuro a conciliare le due passioni. È possibile fare un giorno l’uno e un giorno l’altro?


  10. Sto dando un'occhiata al volo alle tappe e mi ha incuriosito la 17 con dislivello negativo e costante. 

    Quanto faranno di media, 65? ahah. Non ne capisco troppo il senso, 200km di discesa boh.

     

    Comunque il concetto di "più duro" e "meno duro" lo considero improprio. Le competizioni sono solo diverse. Esistono competizioni più adatte ad un tipo di corridore piuttosto che ad un altro. Ma sono tutte dure allo stesso modo.


  11. Io da sempre,  mi son sempre chiesto: perché chi esce, va a lavoro, in metro, nei negozi, con l'influenza in atto, starnutisce e contagia decine di persone costringendole a star male, viene lodato invece di essere preso a calci in culo e rimandato a casa?

    Ora ci troviamo nella stessa identica situazione, gira influenza e raffreddore e finalmente  si è preso coscienza del problema e si prendono le dovute cautele.

    Prima quando qualcuno starnutiva si diceva sorridendo SALUTE!!...

    Salute un cazzo, dicevo io, questo ha diffuso miliardi di virus che io mi devo respirare.

    Quello che trovo triste è che ci sia voluto terrore e propaganda per arrivare a questo, quando ci poteva arrivare semplicemente con un po' di buon senso.

    Triste, molto triste, che debba servire il bastone e non il ragionamento.

    Io in questi due-tre anni non ho cambiato di una virgola il mio modo di pensare e di agire e ne vado fiero ed è per questo che mi girano i coglioni quando qualcuno vorrebbe usare il bastone con me che ho un cervello funzionante. Lo usino con i trogloditi.


  12. 13 ore fa, lupaster ha scritto:

    Quest'anno faranno anche una cronoscalata  da Tarvisio al Monte Lussari il 27 maggio

    mentre il 26 maggio 2023 in occasione del 60^ anniversario della strage della diga del Vajont la tappa partirà da Longarone con arrivo alle Tre Cime di Lavaredo

     

    Le cronoscalate mi hanno sempre affascinato, non capisco perché questo tipo di competizione venga poco considerata.

    È probabilmente l'unico modo per un amatore di confrontarsi direttamente e facilmente con i pro su dati oggettivi e ripetibili.

     


  13. 54 minuti fa, NINNI ha scritto:

    Penso che sia ora che di questa gente di merda si facciano nomi e cognomi. 

    "Dopo la gara con il Brasile la giocatrice è stata attaccata sui social da qualche cretino con post di stampo razzista

     

    Ma davvero ha buttato su tutto sto casino per qualche solito messaggio da bar sui social??

    Ma se c'è qualcuno che rompe il cazzo sui social tra migliaia di followers, in genere i vip lo ignorano del tutto, in alcuni casi lo bloccano e in pochissimi casi, se ci sono gli estremi, lo denunciano. Ma perché cazzo deve diventare un caso nazionale? 

    Ma allora Adinolfi che cosa dovrebbe fare con quello che gli dicono sui social per il fatto di essere ciccione?

     

    p.s.

    Ricordo che qualche anno fa ci fu lo scandalo della foto di squadra dell'acqua Uliveto dove non era presente l'Egonu, e anche li scandalo nazionale...

    In Italia erano decenni che nemmeno facevamo più caso alle tonalità della pelle, soprattutto in ambito di spettacolo e sportivo.

    Ma negli ultimi tempi ci faccio caso eccome, appena vedo qualcuno nello spettacolo o nello sport con la pelle appena appena un po' più scura già mi girano i coglioni, non certo per razzismo, ma perché già so che su quella pelle, i veri razzisti, ci contruiranno prima o poi lo scandalo nazionale.


  14. Il 13/10/2022 Alle 19:52, NINNI ha scritto:

    Negli ultimi tempi ho avuto molti casi di positività tra amici e parenti. Alcuni hanno avuto sintomi da influenza seria, altri da influenza leggera; nessuno è stato veramente male. A questo punto mi chiedo se abbia ancora senso continuare con tamponi, isolamento e campagne vaccinali. Se è diventata un'influenza va trattata come un'influenza.

    P.s. Ho fatto tre dosi di vaccino e sono contento di averle fatte.

     

    È così da dicembre scorso. L'ultimo caso grave di covid che ho toccato con mano (intendo conoscenza diretta) risale ad un anno fa.

    Da un anno a questa parte solo tantissimi raffreddori, mal di gola, febbrette di pochi giorni che se non chiamassimo covid per i tamponi compulsivi nessuno se ne sarebbe accorto.

    Chi ancora vuole tenere alto l'allarme dovrebbe spiegare il perché e se è a conoscenza di qualcosa che noi ignoriamo.

     

    Personalmente delle tre dosi fatte (due per libera scelta ed una imposta) se tornassi indietro non ne farei nessuna delle tre.

    Prima di farvi una dose fatevi un emocromo e poi fatene un altro dopo. Andare a stuzzicare continuamente il sistema immunitario si può rivoltare contro, non è uguale per tutti, il sistema immunitario è una brutta bestia e come tutte le brutte bestie non sai mai come la pensa se la vai a stuzzicare troppo…

    • Grazie 2

  15. Ma infatti il giudice ha condannato i Ministeri dell'Interno e delle Infrastrutture per le responsabilità del Genio Civile e della Prefettura per i mancati controlli e ovviamente ha condannato il costruttore. Il comune evidentemente non aveva responsabilità.

    Le vittime hanno solo una parte della responsabilità dal momento che sapevano dei problemi dell'edificio e quindi non dovevano restare.

     

    Credo che sia una di quelle sentenze in cui il giudice ha dovuto applicare "d'ufficio" una regola magari contro la propria coscienza, perché onestamente non è bello nei confronti di chi ha perso la vita.

    Un po' come la ragazza che cade su una buca, fa la denuncia e riceve la multa per non essere passata sulle strisce. Una multa che sa di beffa ma è automatica e inevitabile.

     

    Trovo come al solito l'informazione che si sta facendo molto sommaria e atta solo a generare indignazione senza la minima volontà di approfondire e spiegare la questione.

    L'informazione va sempre analizzata con senso critico, mai subita.


  16. 16 minuti fa, Razzotico ha scritto:

    Andrebbero lette le motivazioni 

     

    senno uno come deve fare? Alla prima scossetta esce? E sta fuori quanto tempo? Quale è considerata la “prima scossa”? 

     

    Ma in questo caso la questione è un'altra.

    Se tu dormi in un edificio che sai essere pericolante, in caso di crollo hai una parte di responsabilità della tua morte, a maggior ragione se ci sono state due forti scosse.

     

    Sono giunto a questa ipotesi perché gli eredi hanno impugnato delle perizie che erano state fatte dalle vittime sulla costruzione dell'edificio (evidentemente aveva seri problemi) e loro quindi ne erano sicuramente a conoscenza. I giudici non hanno fatto altro che prenderne atto e applicare automaticamente il concorso di colpa solo alle vittime che ne erano a conoscenza (quindi non a tutte le 24).

     

    Riportato

    "...Dopo la tragedia, gli eredi dei deceduti, avendo dalla loro perizie che attestavano irregolarità in fase di realizzazione dell'immobile ..."

     


  17. Un'idea me la sono fatta. Ovviamente è solo un'ipotesi ma credo sia l'unica spiegazione possibile perché in nessun'altra sentenza è stato dato il concorso di colpa alle vittime: 

    le vittime in questo caso sapevano di dormire in un edificio pericolante. Quindi il crollo, soprattutto dopo le prime due scosse forti, era prevedibile. Non vedo altre spiegazioni e non credo che i giudici siano impazziti.


  18. 1 ora fa, ternano_84 ha scritto:

    Letta così è una sentenza surreale, ma bisognerebbe conoscere le motivazioni del giudice.

    Non riguarda tutte le 300 vittime ma solo quelle di uno stabile in cui morirono 24 persone e il concorso di colpa non riguarda tutte le 24 ma solo alcune di esse.

    Vorrei sapere il perché.


  19. Raga, non capisco che mi criticate, la Milano-Sanremo è una gara in cui potete stilare una lista di 10 favoriti e alla fine non vince nessuno di questi 10.

    Non succede con altre gare, men che meno sui grandi giri (ma questo è quasi ovvio) e comunque in nessun altro sport.

    È una gara tanto strana, di sicuro non è quella che premia il "più grande".

    E chiudo qui il capitolo Milano-Sanremo, è una gara che nemmeno mi appassiona, la mia classica favorita è la Strade Bianche, non c'è paragone, quella sì che premia i grandi.

     

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