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sta notizia è come un colpo al cuore! spero che quest'anno si rimettano a regime!
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MATTEO MASONI NUOVO PRESIDENTE DELLA TERNANA
Lu Generale ha risposto a tomasso Discussione Solo la Ternana!
proporrei una coreografia con fitto lancio di big babol! -
comunque, purinum nell'altro topic, ci informa che il nome del nostro giocatore coinvolto è janse. fazio, invece, si rifiutò. secondo me potranno uscire anche altri nomi... daje cozzè, rinnovaje il contratto...de corsa!
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concordo, almeno 4-5 giocatori conniventi ci vogliono.
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mohicà, è quello che mi chiedo pure io...cioè, anche se ad esempio si vendesse la partita il portiere...senza la complicità degli altri è difficile...a un certo punto, se il portiere fa "cappelle" gli altri possono sbroccargli! e comunque non può fare cappella all'infinito! oppure, se la vende un difensore o un altro calciatore di movimento, insomma potrà fare un autogol, potrà agevolare l'azione del proprio marcatore una volta...ma è pur sempre uno a fronte di altri 10 in campo, più i 3 possibili cambi. io c'ho giocato un po' a calcio, anche a discreti livelli e, francamente, penso che per accomodare una partita non basti un elemento per squadra, ma neanche 2...ne servono un po' di più! poi, per carità, magari sbaglio perché il calcio moderno s'è evoluto anche in questo!
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anche perché, per accomodare una partita, un solo giocatore coinvolto mi pare un po' pochino... sono proprio curioso di sapere chi è il o i fenomeni in questione.
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MOTORINI OLTRE LA SOGLIA DEL DOLORE
Lu Generale ha risposto a callea Discussione Discussioni in libertà
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per un giorno (finisce il 12 luglio) ti perdi la pappardella a finocchieto che è una roba fantastica. comunque, potrai rifarti con: la sagra della lepre a dunarobba (sempre ottima, dal 12 al 26 luglio), dal 9 al 18 luglio c'è la taverna del daino a castel dell'aquila (anche questa ottima), e la sagra della fava cottora a collicello (ottima, dal 23 luglio al 1 agosto). comunque, ce ne sono talmente tante... http://www.turismoumbria.net/sagre-umbria/sagre-terni
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sabato scorso sono andato per la prima volta alla festa rinascimentale ad acquasparta. atmosfera molto carina e taverna di porta vecchia ottima! chi c'è stato?
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“BORGOBELLO MI MANCHI” Sottoscrizione pro Borgobello
Lu Generale ha risposto a callea Discussione Discussioni in libertà
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anche la passerella della stazione non sta poi così male!
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infatti sapevo che chi ha subito penalizzazioni per mancati pagamenti non può essere ripescato.
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mesà che hai ragione e aggiungi che dalla lega pro sarà difficile ripescare con almeno 10-15 squadre che sono già in grave sofferenza (tra cui il venezia e la casertana) senza compromettere i 3 giorni...e occhio perché il passo successivo è la serie a con 18 squadre!
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leggo su repubblica.it che i vertici del catania (tutti arrestati) sono accusati di aver comprato partite per far salvare la loro squadra dalla retrocessione. insomma, stavolta il fine è nobile...non c'è il vile arricchimento personale! francomimanchi e vittoriomimanchi non lo avrebbero mai fatto!
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grandi pfm!
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certo...ma anche se non ti sposi! e per gli allenatori, se uno non è sposato ma convive vale lo stesso?! per le telefonate dico!
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“BORGOBELLO MI MANCHI” Sottoscrizione pro Borgobello
Lu Generale ha risposto a callea Discussione Discussioni in libertà
ma chi? i tre marò?!?! (cit.) -
anche zelinsky, senza contare la brillante operazione Campirisi! il vicenza, ad esempio, ha fatto il mercato in 15 giorni con gli scarti di tutte le altre, con un sacco di prestiti ma senza svenarsi e in modo oculato. risultato: hanno fatto i play off!
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la solita analisi lucida e mai banale del prof. portelli! da ilmanifesto Le paure ataviche dei bianchi americani Stati uniti. L’idea che i neri stiano impadronendosi dell’America invece è strettamente legata alla contemporaneità. La presidenza Obama, lungi dal segnare il superamento delle tensioni razziali, ha finito per acutizzarle, generando la convinzione che i neri stiano prendendo il potere e si preparino a ridurre i bianchi a cittadini di seconda classe Prima di iniziare il massacro, Dylann Roof ha detto ai fedeli neri della Emanuel African Methodist Episcopal Church di Charleston, South Carolina: «stuprate le nostre donne e vi state impadronendo dell’America». Sono due paranoie diverse — la sessualità e il potere — connotate da epoche diverse ma infine connesse da un sottofondo di senso. La figura del nero violentatore affonda radici profonde nella storia, e questo le dà oggi un curioso sapore anacronistico. È vero che non è mai del tutto scomparsa dall’immaginario americano (e neanche dal nostro): la campagna elettorale che portò all’elezione di Bush padre nel 1988 fu tutta imperniata sulla figura di Willie Horton, un afroamericano che, in libera uscita dal carcere, aveva violentato una donna bianca. Tuttavia, rinvia soprattutto agli anni dei linciaggi di massa, fra la guerra civile e gli anni ’30, ed è stata relativamente meno presente in epoca più recente. Il fatto che Roof l’abbia riesumata rivela da quali paure ataviche è stato mosso, in quali profondità oscure è andato a pescare. L’idea che i neri stiano impadronendosi dell’America invece è strettamente legata alla contemporaneità. La presidenza Obama, lungi dal segnare il superamento delle tensioni razziali, ha finito per acutizzarle, generando la convinzione che i neri stiano prendendo il potere e si preparino a ridurre i bianchi a cittadini di seconda classe. Intenzionale o meno, anche l’ondata di assassinii di neri da parte della polizia fa parte di questo quadro paranoico. La visione del mondo dei «suprematisti» bianchi non ammette vie di mezzo, coesistenze, sfumature: se non dominiamo noi, domineranno loro. Per questo, ogni volta che il potere bianco viene sia pure minimamente intaccato, è percepito come l’inizio di un capovolgimento apocalittico. E poche migliaia di profughi rappresentano un’«invasione» agli occhi di un Europa bianca paranoica. Quello che tiene insieme queste due paranoie storicamente diverse è l’ossessione della purezza. L’atavica paranoia dello stupro si collega al terrore della miscegenation, la «mescolanza» che contamina la purezza del «sangue» della stirpe dominante. Nell’ideologia razziale americana, basta avere un sedicesimo di «sangue» nero per essere considerati cento per cento neri. La moderna ossessione per la «conquista» o l’«invasione» nera è anch’essa fondata su un analogo terrore della contaminazione: basta che i neri ottengano un frammento di potere perché l’intera sfera del potere sia percepita come sporcata e impura. Se è vero che lo sporco è «materia fuori posto», ebbene, niente è più fuori posto di Treyvor Martin in un quartiere per bianchi o di un nero alla Casa Bianca. I puri devono correre ai ripari. Per questi motivi mi sembra mal posta la domanda se il terrorista Dylann Roof sia un isolato o faccia parte di un’organizzazione. Anche se avesse agito tutto da solo, comunque non è un isolato, perché è espressione di una patologia diffusa e attivamente coltivata da media e politici di destra. Non è comunque isolato il suo gesto. Forse ce ne siamo già scordati, nel succedersi incessante di tragedie di cronaca, ma nel 2012 un altro terrorista bianco è entrato un tempio Sikh nel Wisconsin e ha ammazzato sei persone: odiava gli arabi e i musulmani, che i Sikh non fossero né l’uno né l’altro era irrilevante. Erano comunque gente fuori posto nell’America bianca e cristiana, come sono fuori posto tutti i migranti, accampati sugli scogli di Ventimiglia o attorno alle stazioni di Roma o di Milano (e la nostrana ossessione della purezza si è inventata pure l’emergenza scabbia). Non è un gesto isolato non solo perché, come in tanti hanno ricordato, echeggia la strage di Birmingham, Alabama, le quattro bambine uccise in chiesa da una bomba terrorista bianca nel 1963, ma anche perché – e anche questo fatichiamo a ricordarcelo – a metà anni ’90 l’America fu segnata da un’ondata di incendi dolosi di chiese nere. E c’è da domandarsi che relazione esista fra l’ossessione dello sporco e l’aggressione ripetuta al sacro. Charleston, dove è successa questa strage, è un posto un po’ speciale. Al tempo della schiavitù, il South Carolina era l’unico stato in cui i neri fossero maggioranza. Fu qui che nel 1821 l’ex schiavo Denmark Vesey e un gruppo di suoi compagni organizzarono il più importante tentativo di rivolta della storia della schiavitù – importante non tanto per quello che fecero (furono scoperti e uccisi prima di poter agire) quanto per quello che pensavano. Orientata verso il Sud, verso i Caraibi, Charleston era «contaminata» dalle idee rivoluzionarie e di liberazione che arrivavano dall’appena compiuta rivoluzione di Haiti. Denmark Vesey era stato in contatto con i marinai haitiani, conosceva il pensiero della rivoluzione francese. Nella raffinata reazionaria Charleston, gli schiavi e gli ex schiavi erano i portatori delle idee di modernità e di libertà. Oggi, sta ai loro discendenti salvare un senso di umanità di cui sempre più, ogni giorno, perdiamo le tracce.
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redhead! buongustaio!
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ah, tommà, hai scritto 8 righe pe' non dicce un cazzo! io che mi aspettavo chissà quale riflessione profonda!
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poco non è!
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kiwi, come te piacciono...le patate?!?!