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alefere

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  1. La MIA società calcistica "ideale" è fatta dai seguenti ingredienti: 1) Programmazione pluriennale. Si fissa un obiettivo, si mettono i punti fermi (DS, allenatore, gruppo di giocatori) e ogni anno si fanno solo piccoli aggiustamenti per migliorarsi. Non si guarda solo al risultato immediato, ma anche alle prospettive 2) Come conseguenza del primo, due punti fermi: a) non si cambia allenatore, se non per catastrofi evidenti o evidenti errori di scelta b) il mercato si fa solo in estate (a parte piccoli aggiustamenti dovuti a fattori contingenti, tipo giocatori che se ne vogliono andare o molti infortuni concomitanti) 3) Settore giovanile forte in grado di portare annualmente 1-2 elementi in prima squadra 4) Stile comunicativo sobrio ed efficace Ecco. Sui punti 1 e 2 questa società, almeno sulla carta, comincia ad avvicinarsi al mio ideale. Sul 3 ci vuole tempo, vedremo. Sul 4 ancora non ci siamo, c'è da lavorarci.
  2. Io credo che sia segno di intelligenza avere un atteggiamento tattico di riferimento, ma anche adattarlo in alcune circostanze alle situazioni (avversario, assenze, etc), anche nella stessa partita. Oggi si potevano fare due scelte: 1) cambiare il modulo in partenza come è stato fatto con Parma, Spal, Monza, Cremonese, mettersi a specchio con loro e vedere come andava 2) tenere lo stesso modulo e gli stessi interpreti, con gli accorgimenti tattici che ha spiegato il mister. Ognuna di queste due scelte aveva vantaggi e svantaggi. Con la prima potevi contrastare meglio l'aggressività e il ritmo del Cittadella, sulla carta però riducendo la tua pericolosità in avanti perché il giochino di mettere la palla dietro il loro centrocampo con un esterno in meno sarebbe risultato meno efficace e consegnandoti per almeno un'ora all'avversario sul terreno dove ti sono superiori. Con la seconda accettavi tutti i rischi del caso, ma provavi a non giocartela sul loro terreno preferito, cercando il loro punto debole. Col senno di poi si può dire che si poteva partire in un modo e finire nell'altro, ma la riprova non l'avremo. Inoltre l'allenatore le scelte le fa prima e al limite le corregge dopo, non può farle a posteriori. E comunque alla fine il modulo è stato lo stesso sia quando abbiamo sofferto, sia quando abbiamo dominato. È cambiato che il Città è calato come ci si aspettava e anche che qualcuno dei nostri subentrati si è espresso meglio dei sostituiti.
  3. alefere

    verso Alessandria-Ternana

    Lesione di secondo grado all'adduttore
  4. Con questi uomini può essere tutto. 4-2-3-1 se Salzano si alza sulla linea dei trequartisti, 4-4-2 se Partipilo e Salzano partono più bassi sulle fasce, 4-3-3 se uno fra Pettinari e Mazzocchi parte da esterno.
  5. alefere

    Bufalone Vantaggiato

    Anche questi hanno imparato a fa' il cerchio
  6. alefere

    verso pordenone-ternana

    Questa partita è psicologicamente più difficile delle altre, perché a differenza delle prime sette per la prima volta abbiamo qualcosa da perdere e giochiamo con una delle squadra che - almeno sulla carta - è inferiore a noi. E' uno snodo delicatissimo. Detto questo - e forse proprio per questo - la vittoria, che è SEMPRE l'obiettivo quando si scende in campo, sarà da sudare e non è scontata. Diventerà molto probabile solo se daremo il meglio di noi, giocando il calcio che più ci si addice (offensivo), riducendo al minimo gli errori, ed essendo più concreti in attacco
  7. alefere

    Lettera a Lucarelli

    Caro Mister Mi perdonerai il tu, ma per noi tifosi l’allenatore della Ternana è come uno di famiglia. Ti scrivo questa lettera perché da un po’ di tempo a questa parte non vedo in te la serenità e la sicurezza che l’anno scorso avevi portato in tutto l’ambiente, con la tua maniacalità, la tua attitudine al lavoro, il tuo carisma. E la conferenza stampa di ieri sera ha aggiunto un altro tassello a questo stato di cose. Credo allora sia giusto alzare la manina e dirti due cose che penso, senza con questo voler rappresentare nessuno se non me stesso. Non sei tranquillo, si percepisce da un po’ di tempo e ieri abbiamo finalmente capito il perché. Perché non sei contento di quello che stai ottenendo. Sei un pragmatico, quindi ti adatti, però non rinunci a voler sognare qualcosa di diverso. Hai un obiettivo e senti che in questo momento non riesci a realizzarlo. Non sei uno che guarda solo al risultato, e quindi se il risultato viene, ma non come tu vorresti, non riesci a goderne pienamente. Una partita come quella di ieri, vinta in maniera del tutto diversa da come eravamo abituati – con gli avversari che hanno avuto predominio territoriale e dei tiri in porta – ben diversa da quelle dell’anno scorso e persino rispetto a quella col Parma, ti ha lasciato in parte l’amaro in bocca. Ora io credo che nelle tue esternazioni ci sia una parte di profonda sincerità convinzione in quello che dici e una parte di strategia comunicativa. È giusto. In generale, ma specialmente con una squadra in costruzione – e non può non esserlo visto che siamo a settembre e abbiamo cambiato tanto – è sempre meglio accentrare l’attenzione sull’allenatore, soprattutto se ha le spalle larghe come le tue. Ci sono alcuni tuoi illustri colleghi che sono maestri nel farlo. È giusto, con un però, che dirò più avanti… Prima lasciami dire che la profonda sincerità e convinzione in quello che dici non è neanche da discutere, ti si legge in faccia che non sei pienamente contento. Però sei anche uno che sa quanto sia importante il risultato, soprattutto quando hai stentato all’inizio e la classifica non ti sorride. Per cui, al di là delle tue convinzioni, hai fatto le scelte che ritenevi più giuste in funzione del risultato, che è la cosa migliore da fare in questo momento. E sei anche troppo intelligente per non sapere che sulla difficoltà di realizzare il tuo sogno incidono sia fattori contingenti – la condizione fisica in primis, soprattutto di alcuni giocatori chiave – sia fattori strutturali – quello che facevi l’anno scorso un conto è farlo contro la Paganese, che l’anno prima era in D, un conto contro la SPAL, che due anni fa era in serie A. Siamo un’ottima squadra, ma sulla carta ne abbiamo almeno una decina che come organico sono più forti di noi: l’anno scorso eravamo noi la corazzata, secondi solo al Bari nei pronostici, e con alcuni giocatori “illegali” per la categoria. Quest’anno gli illegali sono gli altri e noi dobbiamo prima di tutto pensare a salvarci. Sulla strategia comunicativa, come ti dicevo, però ho qualche perplessità. Perché non è pienamente chiaro qual è l’obiettivo. Sei stato tu, dopo la cavalcata trionfale, il primo ad avvertirci che ci sarebbe stato da resettare tutto, da ricominciare a mangiare pane e salame. A me pare che l’atteggiamento più prudente di queste ultime partite sia la concreta applicazione di questo principio: e se permetti, se questo è pane e salame, c’è anche da leccarsi i baffi… Magari il caviale, che pure ci piace, arriveremo a mangiarlo fra un po’. E a me pare anche che quasi TUTTI, a cominciare dai tifosi, questo principio l’abbiano metabolizzato molto bene e forse invece sei tu quello che soffre di più questa cosa. Non posso credere che un paio di articoli di stampa che facevano la tiritera sul cambio di modulo o qualche commento sui social da parte di soggetti a cui non sta mai bene niente, possa averti fatto percepire ingratitudine o sentire un condottiero “solo”, che si guarda le spalle e non vede le truppe a seguirlo. Se, come hai detto tu, le decisioni le prendi da solo, non ti consulti con la società e figuriamoci con i calciatori, men che meno possono incidere sulle tue decisioni i tifosi o la stampa. Ricorda che tu e la squadra siete usciti fra gli applausi dopo un 1-4 in casa: quante volte succede nel calcio italiano? Più probabile, invece, che possa incidere il fatto che la squadra non riesce ancora ad essere pienamente tale, che non tutti si siano allineati ancora a un comune modo di pensare, e che per questo non riesci a proporre al 100% quello che vorresti. Però la tua inquietudine contrasta con le cose che hai sempre detto: ci vuole tempo per diventare squadra, quando inserisci 15 calciatori nuovi. Siamo neanche alla fine di settembre, il campionato si decide a marzo-aprile. Anche l’anno scorso abbiamo cominciato a macinare dalla quinta giornata in poi, ed eravamo in tutt’altro campionato. E poi il calendario: tu stesso hai ripetuto che per le prime partite ci sarebbe stato da soffrire, non solo per la condizione della squadra, ma anche per la forza degli avversari che ci sono capitati in sorte. Ci vuole tempo, noi lo abbiamo capito. Però mi pare che alla fine questo tempo necessario crei più inquietudine a te che a noi. Prova a guardare a quanto di buono c’è stato, partendo dalle difficoltà appena elencate: un ciclo terribile di sei partite che si chiude con 7 punti e anche qualche rammarico, i giocatori che piano piano cominciano ad entrare nel carrarmato (per tua ammissione), la capacità di reagire alla prima vera difficoltà di risultati incontrata in questi primi 18 mesi. Chiudo dicendo che, secondo me, se tu riesci a contenere questa tua inquietudine, continuando ad “aiutare” la squadra finché sarà necessario, con maggiore serenità si potrà tornare a perseguire il tuo obiettivo, il tuo sogno. La mentalità che tu vuoi creare credo piaccia a tutti, ma penso che, nella costruzione di quella mentalità, anche le squadre che tu hai citato ad esempio abbiano incontrato ostacoli, alti e bassi. Lo stesso Viciani, che tu hai citato, ci ha messo due o tre anni per costruire quella squadra. A noi certamente piacciono le squadre che attaccano e impongono il loro gioco. Ma ancora di più ci piacciono le squadre che lottano su ogni pallone, che non si impauriscono di fronte ad avversari, anche più forti di loro, che danno l’anima per la maglia. E se qualche volta, nel corso della partita, c’è da spazzare la palla in tribuna, non è certo qui, nella città operaia per eccellenza, che storceremo la bocca. È un atto di umiltà, che non significa accontentarsi, ma significa riconoscere i propri limiti in quel momento e lavorare per superarli. Per cui Mister, vai avanti sereno. E quando ti guardi alle spalle, la prossima volta, scruta bene, perché in mezzo alla polvere che ti annebbia la vista, vedrai le sagome di un esercito che ti segue. Con stima
  8. alefere

    verso cremonese-ternana

    Mi gioco questa formazione GHIRINGHELLI - BOBEN - CAPUANO - MARTELLA AGAZZI - PROIETTI - PALUMBO PARTIPILO - PETTINARI - FALLETTI
  9. alefere

    Ternana-Spal - pagelle

    Non ho detto che ci dobbiamo per forza tornare. Ma se Lucarelli ci vuole tornare prima o poi (per alzare la squadra e aumentare la pericolosità offensiva, che poi è quello che secondo lui è il vantaggio di questo modulo rispetto al 4-3-3), non si può prescindere da un Partipilo che insieme a Furlan fa per 70-75 minuti le due fasi (attacco e difesa), e Falletti che scherma il play avversario in posizione centrale (dove peraltro rende più che in qualsiasi altra zona).
  10. alefere

    Ternana-Spal - pagelle

    Falletti è il giocatore chiave (insieme a Partipilo) per poter ritornare al 4-2-3-1
  11. Premesso che può essere tutto vero, ma è risaputo da chi? Qual è la fonte? Uno che era presente e ha visto oppure qualcuno che riferisce per sentito dire da altri? Se la fonte è un giornalista, perché non scrive quello che ha visto (se è la verità, nessuno può smentire)? Se invece la fonte è qualcuno non della stampa che ha assistito, perché non si può dire che c'era una persona che ha assistito in diretta? Se non si chiariscono ste cose, la voce dello screzio col mister ha la stessa valenza di un'altra che circolava ieri, per cui Donnarumma e Pettinari hanno fatto a cazzotti o di una terza per cui Pettinari sarebbe arrivato in ritardo all'allenamento e per questo punito (e chissà quante altre ne circolano che personalmente non ho sentito). A Terni siamo specializzati in leggende metropolitane su quello che succede negli spogliatoi... Al momento l'unica voce ufficiale è quella di Lucarelli. A me, per come lo conosciamo, pare strano che abbia usato una scusa. Non mi pare uno che le manda a dire: poteva benissimo dire che Pettinari non era stato convocato per motivi disciplinari e nessuno gli diceva niente. Poi per carità, lo ripeto, può essere che è tutto vero, ma mi sembra tutto abbastanza strano.
  12. alefere

    verso ternana-parma

    Ve lo ricordate questo? Beh, quel giorno - 8 marzo 1992 - c'erano (dati di allora) circa 25mila spettatori e guardate come stavamo. Tutti i settori pieni, compresa la Ovest (dove stavano i perugini, che erano 4mila), solo la San Martino vuota a fare da cuscinetto. Ora, anche a voler considerare l'effetto sardina, l'occupazione dei corridoi a piano terra fra i settori e il riempimento delle piattaforme dei tre piani (che pure quel giorno erano abbastanza piene, con gente in seconda e terza fila sia all'ultimo piano che al parterre), mi riesce difficile pensare che in quello stesso stadio possano entrare quasi il doppio delle persone che erano presenti quel giorno.... La ricostruzione di LelloBello è del tutto veritiera..... P.S: Ho rivisto l'immagine del gol, ancora godo
  13. alefere

    Serie B 2021/2022

    Comunque meglio così. Le vittorie non le sanno gestire, diventano subito spocchioso. Da domani per loro è già obiettivo serie A
  14. Ce ne aggiungo un'altra 4° i giocatori sono quasi tutti ancora poco brillanti fisicamente, abbiamo fondo (si vede nei secondi tempi) ma non velocità. Per questo le giocate sono meno rapide e più prevedibili e questo ci toglie efficacia in attacco.
  15. Valori, Barillà e D'Alessandro nello stesso cambio. Quando l'ho visto m'è venuto da ride
  16. Peraltro bisogna che ci si mette d'accordo. Mi pare che i fan del centrocampo a tre ne fanno una questione di equilibrio difensivo, non di pericolosità offensiva. Oggi abbiamo sofferto più di ogni altra volta in difesa con un modulo molto più difensivo del solito (un difensore in più e due trequartisti in aiuto alla coppia di centrocampo in copertura). Segno che il modulo conta molto meno del modo in cui lo interpreti.
  17. E allora me so espresso male pure io perché che io e te la vedessimo uguale da questo punto di vista pensavo di averlo evidenziato. Io discutevo sul fatto che tu dici: quello che ha fatto Lucarelli "non serve". Se le premesse sono quelle che ho scritto sopra, dal suo punto di vista, potrebbe invece essere necessario, perché non è più vero che i post sui social (o i social travestiti da organi di informazione) non fanno più testo. Tutto qui
  18. Perdonami. In un mondo ideale (per me) quello che dici tu è tutto vero. Ma la tua idea di come dovrebbero andare le cose (che è anche la mia, sia detto per inciso), purtroppo non è più vera. E' un'idea per la quale la stampa "tradizionale" (cartacea, tv o persino on line, quando paliamo di testate vere e proprie con una storia) riveste una centralità che ormai non ha più. I social oggi orientano la comunicazione e la stampa tradizionale spesso li rincorre, a volte facendo addirittura articoli su spunti nati sui social o usandoli spesso come fonte. Il Presidente della Ternana si esprime più sui social (Instagram) che con le interviste e da lì apprendiamo il suo pensiero. Lucarelli l'anno scorso ha candidamente ammesso di aver dovuto prendere un social media manager per gestire il suo profilo, che evidentemente è diventato importante nella sua "strategia" di comunicazione. I grandi club di calcio di serie A stanno investendo fior di quattrini sulla comunicazione social (guardatevi quello che stanno facendo alla Roma, tanto per fare un esempio). I grandi movimenti di "opinione" non nascono più da giornali o tv, ma si sviluppano spesso sui social. E potrei continuare con gli esempi... E' un bene? E' un male? Probabilmente sia te che io pensiamo la seconda, però è un dato di fatto. Quando il giornalista del Corriere dell'Umbria si altera con Lucarelli dicendo che le cose da lui riferite non sono state dette da nessuno dei presenti dice forse una cosa vera. Il problema è che i presenti in quella stanza non rappresentano più né tutta l'informazione né l'opinione della gente. Era una volta che le fonti per sapere qualche notizia vera della Ternana si contavano sulla punta di una mano... Oggi basta una tastiera e un minimo di tempo e si moltiplicano siti, portali, pagine che fanno (o pretendono di fare) informazione, anche con un discreto seguito. Poi se il discorso è la scarsa qualità di questa informazione, allora sfondi una porta aperta.... Dove invece seguo pienamente te e altri utenti è sul fatto che questi commenti negativi siano stati "ingigantiti", cioè si sia colto il pretesto di quanto detto da quella che ancora è una minoranza, esagerandolo, forse con lo scopo di compattare la squadra e scaricarla di responsabilità. Strategia giusta o sbagliata lo vedremo. Ma sappiamo tutti che quella minoranza ci metterà un attimo a diventare maggioranza, per cui Lucarelli può aver deciso di giocare in anticipo.
  19. alefere

    Calciomercato estivo 2021/22

    Tourè gran bel giocatore, ma mettilo in un centrocampo a due con quattro punte davanti e una porzione di campo più ampia da coprire e poi ne riparliamo. Inutile girarci intorno, noi funzioniamo solo se i due esterni d'attacco fanno ANCHE i centrocampisti (come Furlan e Partipilo l'anno scorso) e Falletti scherma il play avversario. Tutto sommato, con il Pisa e con la Reggina da questo punto di vista non siamo andati male e siamo stati quasi sempre equilibrati. I gol presi sono venuti da altre situazioni. Il problema è che poi ci vuole anche la rapidità di esecuzione, specialmente contro un centrocampo a tre come quello del Pisa. Siccome questa rapidità oggi ci manca, la palla gira lenta e abbiamo sempre consentito a loro di venirci a pressare efficacemente e a Tourè di recuperare mille palloni
  20. alefere

    verso ternana-pisa

    Ho visto mezz'ora di allenamento giovedì. Defendi c'era, ma correva a parte, mentre gli altri facevano gli esercizi e poi la partitella a sette. A dire il vero quel giorno anche Sorensen era a parte. Forse gli hanno risparmiato le amichevoli a scopo precauzionale, vista la penuria che abbiamo a destra
  21. alefere

    Calciomercato estivo 2021/22

    Concordo a pieno. Capoccia bassa, pedalare, e fare prima possibile 50 punti. Se avessimo avuto questa squadra nella serie B di solo due o tre anni fa, forse potevamo fare gli ambiziosi. Con la B di quest'anno il pane e salame è doveroso. Poi se ce rimane appetito pensiamo al caviale a fine pasto
  22. alefere

    Calciomercato estivo 2021/22

    Scrivere "chiede spazio" o "si candida per una maglia di titolare" di un ragazzo (peraltro under) che è arrivato da tre giorni e ha fatto tre allenamenti con la squadra non è provocatorio: è una cazzata. Soprattutto conoscendo Lucarelli che ha sempre inserito tutti i nuovi gradualmente. Poi per carità, hai due squalificati, Kontek che è adattabile infortunato, Salzano che gioca stabilmente a sinistra, quindi hai solo Palumbo e Paghera come centrali: se a uno glie viene il raffreddore certo che gioca titolare lui
  23. alefere

    Calciomercato estivo 2021/22

    Secondo me invece ci sono le premesse per una bella storia, anche se concordo sul fatto che ancora può essere un giocatore "vero" (per me poteva stare anche nella nostra rosa di serie B se non fossero arrivati Donnarumma e Pettinari). Tra un mese compie 37 anni, per un giocatore di movimento è vicino ai limiti della carriera: max potrebbe fare altri uno-due anni ad alti livelli. Invece di strappare un ultimo contratto chissà dove (che alle condizioni della Ternana probabilmente non troverebbe), va a giocare per una cifra decisamente inferiore in Eccellenza, nella città dove ha messo radici, con una squadra che viste le premesse in due anni torna in serie C. Non mancano in tal senso precedenti analoghi di calciatori che hanno avuto una carriera ben più importante della sua (l'ultimo è quello di Borja Valero). Se accetta secondo me fa una bella scelta. Poi certo, se contano solo i soldi, allora non deve neanche fare fatica: fa un anno alla Ternana fuori rosa, si allena e magna le ciriole (che finalmente se lo può permettere), il tutto ben pagato
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